Anime & Manga > Sousei no Aquarion
Ricorda la storia  |      
Autore: Mokochan    06/03/2010    6 recensioni
"Un giorno entrambi saremo costretti a fare una scelta." disse l'angelo. "Dovremo scegliere la vita o la morte."
"Moriresti per me, Apollonius?"
Era una domanda così schietta, che quasi la intimidì.
Apollonius annuì. "Morirei per te. In questa e nelle prossime vite che ancora ci aspettano."
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Apollo, Apollonius, Celiane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ricordi di 12.000 anni fa'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Broken Wings

We can dance together, we can dance forever
Under your stars tonight
We'll live and breath this Dream


Era proprio di fronte a lei, bello come mai lo era stato in quelle settimane: i suoi occhi cremisi erano velati di una nuova luce, qualcosa di speranzoso che solo in quel momento riusciva a cogliere.
Le emozioni erano così intense da attirare l'angelo che l'affascinava, spingendolo a sorriderle, bello come il sole.
Celiane avvampò, rimproverando se stessa per aver lasciato trapelare ciò che pensava; il loro rapporto non era fatto di attimi segreti e piccoli giochi?  Perché mostrare in modo evidente tutto quello che ormai entrambi sapevano?
Quasi si vergognava di provare amore verso un uomo con cui non poteva stare, perché era sbagliato.
Tutti le avevano detto quanto fosse pericoloso e assurdo stare con un assassino.
"Ricresceranno mai?", domandò la donna quando i suoi occhi scivolarono lungo le spalle di Apollonius, in cerca di un paio d'ali che purtroppo non c'erano più.
L'angelo le lanciò un'occhiata amareggiata e le sue labbra si dischiusero un poco, incerte. "Erano parte di me e finché io ci sarò, loro saranno con me. Sarà così per sempre."
"Ma..."
"Il loro spirito è il mio. Loro ci sono, anche se non le vedi con gli occhi."
Celiane si posò una mano sul fianco e sorrise, paziente. "A volte dimentico le stranezze della tua razza", poi aggiunse:  "Avete un modo tutto vostro di pensare."
Apollonius inarcò un sopracciglio e le labbra s'incurvarono verso il basso, lasciando trapelare tutta la preoccupazione e il dolore che da giorni, ormai, lo attanagliavano.
"Per noi angeli le Ali sono molto importanti. Rappresentano il nostro io, tutto ciò che siamo e a cui apparteniamo. Noi amiamo il cielo, le stelle. Per noi tutto è sacro."
Si domandò se fosse un modo carino per dirle che si era pentito di aver sacrificato una parte di sé per lei che, piuttosto imprudentemente, aveva sfidato Atlandia da sola.
Inclinò il capo verso il basso, Celiane, mentre una valanga continua di pensieri invadeva la sua mente; ammetteva di aver compiuto una scelta sbagliata, spinta, forse, dall'eccessivo odio verso Toma e Moroha, e non poteva certo dire di aver agito con un piano ben preciso. Si era lasciata guidare dall'istinto, finendo per farsi catturare. Lo aveva costretto a un confronto con quello che un tempo era stato il suo amato e il risultato era stato devastante: Apollonius aveva perso le sue ali per proteggerla.
"Celiane."
La donna alzò il capo, sorpresa; il tono di voce dell'angelo si era fatto serio, preoccupato.
I suoi occhi erano fiammeggianti e pareva che nemmeno Dio potesse fermarlo.
Ma lui non credeva in Dio, o almeno non in quello a cui lei mormorava preghiere ogni notte, da ormai vent'anni.
Apollonius le posò una mano sulla guancia, provocandole un brivido che percorse interamente il suo corpo, devastante; era una sensazione che solo lui sapeva darle.
"Ci sono cose per cui vale la pena sacrificarsi. Le mie ali sono state solo l'inizio. Se mai sarai davvero in pericolo, se un giorno tu dovessi..."
"No", Celiane scosse il capo, offesa dalle sue parole. "Tu non metterai di nuovo a repentaglio la tua vita per me, Apollonius. Io sono una guerriera, ho un orgoglio. Perciò ti proibisco di compiere azioni così stupide."
Non voglio che tu perda la vita. 
Era difficile per lei provare paura, non c'era niente che davvero le facesse tremare le gambe o la impressionasse abbastanza da farla scappare. Eppure, la sola idea di non vederlo più la uccideva, perché era inaccettabile - impossibile - non averlo accanto.
Apollonius era una parte importante non solo della sua vita, ma anche della sua anima. Per questo, alle sue parole, un terrore senza fine si era impadronito di lei, sopprimendo quel coraggio che da anni le impediva di cadere davanti alle avversità.
La mano di Apollonius si fece quasi rovente e riuscì a catturare di nuovo l'attenzione di Celiane, che fu costretta a reprimere i propri pensieri pur di sentirlo parlare.
"Un giorno entrambi saremo costretti a fare una scelta" disse l'angelo. "Dovremo scegliere la vita o la morte."
"Moriresti per me, Apollonius?"
Era una domanda così schietta, che quasi la intimidì.
Apollonius annuì. "Morirei per te. In questa e nelle prossime vite che ancora ci aspettano."
La consapevolezza che sarebbero rimasti insieme per l'eternità la colpì subito, penetrando il suo cuore con un colpo secco e deciso, mentre tutto il resto spariva. Erano solo loro due, in quel sogno che non sarebbe mai finito. E anche se nessuno di loro aveva certezze, malgrado il domani fosse ancora lontano, ma mai così vicino...
Entrambi sapevano, in cuor loro - lei lo sapeva, in cuor suo - che anche la fine del mondo sarebbe stata piccola cosa in confronto a ciò che sarebbe sbocciato nel tempo.
Celiane posò le mani contro il petto del suo compagno e sorrise, mentre il cuore iniziava a martellarle nel petto, violento e meravigliosamente, ostinatamente innamorato.
"Il destino non ti spaventa?"
"No, perché so che tu sarai sempre con me."
E quando posò la fronte contro la sua spalla, intravide qualcosa di luminoso, trasparente e bellissimo.
Ali spezzate.
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sousei no Aquarion / Vai alla pagina dell'autore: Mokochan