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Autore: Iva27    06/03/2010    3 recensioni
Nient'altro che frammenti.
Se sei a pezzi cosa devi fare?
Come fai a ritornare intero?
Hai bisogno di qualcuno che ti rimetta insieme, ma se non hai nessuno?
Ma se sei a pezzi, si ha paura. Chi ti dice che la persona davanti a te non ti distrugga ancora di più i pezzi, invece di ricomporti?
Come si fa ad aprirsi agli altri se ti potrebbero distruggere di più?
Fino a quando non incontrai quel qualcuno che mi aiutò.
Quel qualcuno che mi fece cambiare e che mi salvò.
Chi era?
Un vero amico!
Questa storia parla di una grande amicizia, saltando di qualche anno per vedere cosa succede durante gli anni dei famosi malandrini! e anche di un grandissimo amore! il più bello in assoluto!!! Spero decidiate di leggerla, e grazie a chi lo farà! baci!
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I miei malandrini'
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Capitolo 12: 

La Mappa del Malandrino

 

James

Erano infinite le cose insolite che potevano succedere nel mondo. In particolare le cose insolite nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts erano all'ordine del giorno. Perfino un asino che vola non era una cosa insolita (avevo trasfigurato Bulciberg in un asino volante proprio quella mattina durante Trasfigurazione per tentare di tirare su Sirius e c'ero quasi riuscito. Certo la McGranitt, per quanto avesse dovuto ammettere che l'incantesimo era uscito bene, non era molto contenta lo stesso. Non è mai contenta quella donna!). Ma c'erano alcune cose che stupivano ancora. Per esempio avrebbe stupito molto vedere Mocciosus lavarsi i capelli. Oppure Remus impreparato a una lezione.

O Evans che non sapeva rispondere a una domanda durante le interrogazioni. Tra le tante cose che potevano ancora creare stupore Sirius che leggeva era sia sconcertante che insolito. Naturalmente l'avevo visto già succedere. Per diventare Animagus avevamo letto molto.

Ma c'era un buon motivo. E invece ora era in silenzio che leggeva durante la lezione di Incantesimi. E non aveva solo preso un libro in mano come aveva fatto svariate volte per fingere di leggere mentre metteva in atto uno scherzo. Stava proprio leggendo.

Non penso che capiate appieno l'enormità di tutto ciò almeno che non conosciate il piccolo insegnante di Incantesimi che abbiamo: Il professore Vitius. 

Le sue lezioni non sono mai noiose, neanche per noi. E non solo per gli incantesimi, che in realtà riusciamo a fare subito sempre e quindi ci annoiano, ma perché sono sempre uno spasso. Si crea sempre un macello, tra incantesimi che non vanno bene, strilli dei malcapitati colpiti per sbaglio o lo stesso professore che viene sbattuto da una parte all'altra dell'aula!

Non fraintendetemi, non è che non ci distraiamo lo stesso, ma in genere Sirius è il primo a guardare e ridere delle comiche che ci sono intorno. Ed è lui stesso che, invece di fare gli incantesimi contro l'oggetto della lezione li scaglia contro le persone per divertirsi ancora di più.

Forse ora potrete capire il perché era sconcertante non solo che Sirius leggesse davvero un libro, ma anche che lo facesse durante una delle sue lezioni preferite.

Battei la bacchetta sulla tazza che avevo davanti e due zampe lunghe e forti apparvero ai suoi lati e iniziò a camminare per la scrivania incontrandosi con quella di Remus, che trotterellava anche in giro, per poi andare insieme accanto al libro di Sirius che le ignorò, almeno fino a quando non feci salire la mia tazza sul libro davanti al suo viso. Lui alzò lo sguardo accigliato su di me.

-James finiscila o dopodomani ti strappo i rami che porti sulla testa- mi avvisò lui. Io lo guardai con aria scettica.

-Certo! Cagnolino, non penso proprio ce la farai- dissi. Lui mi guardò con aria di sfida.

-è una sfida Ramoso?- chiese minaccioso.

-Ragazzi, a che punto siete?- chiese il professor Vitius arrivando in quel momento. Guardò le due tazze trotterellanti e poi la tazza di Peter che era riuscito solo a fargli cambiare colore, e quella di Sirius intatta. Inarcò un bianco sopracciglio e guardò Sirius che presa la bacchetta fece comparire due gambe alla tazza con tutta tranquillità, per poi mettersi a leggere tranquillo ignorando il professore.

-Signor Black, non è il momento di leggere, anche se devo dire che una grande sorpresa trovarla in questa attività. Dovrebbe continuare ad esercitarsi. E magari osservare un po' la sua tazza- e con ciò indicò la tazza che si avvicinava pericolosamente al bordo del tavolo. Un colpo di bacchetta e il salto che aveva fatto la tazza, invece di portarla a terra per rompersi, la fece volare in alto e atterrare sul tavolo della Evans e di Joy. Le tazze delle ragazze, che correvano intorno al perimetro del tavolo come in una corsa, persero l'equilibrio e caddero per terra in frantumi. Scorsi gli occhi di fuoco della Evans, gli occhi confusi di Joy e poi lo sguardo del professore, tutti puntati su Sirius, che bellamente li ignorava, continuando a leggere.

 

Fu solo la sera, a libro finito, che Sirius ci espose il tutto. Eravamo saliti nella nostra stanza e stavamo per prendere i pigiami mentre lui aveva iniziato a frugare nel suo baule come un pazzo. E aveva tirato fuori una serie di pergamene dove disegnava.

La stese a terra e ci guardò.

-Sentite un po' la mia idea geniale!- ci chiamò. Mi avvicinai curioso, sedendomi accanto a lui e guardando i fogli. Uno era grande e bianco, gli altri contenevano vari schizzi di Hogwarts e quelle che sembravano piantine.

-Questo non è il primo passaggio che abbiamo trovato durante il nostro primo anno?- chiese Remus appena seduto accanto a me, indicando uno dei fogli. Sirius annuì.

-L'idea di preparare una mappa ci era venuta in mente quel giorno, ricordate? Sei stato tu ad averla Jamie, ricordi? Poi però ci abbiamo ripensato. Certo non era una brutta idea, ma ne avremo avuto davvero bisogno? Insomma i passaggi li imparavamo a memoria senza problemi. Non ci era sembrata una buona idea. Ma ho trovato questo che cambia decisamente le cose!- disse, mostrandoci il libro.

-Con un inchiostro speciale si possono animare i disegni. E io pensavo di animare qualcosa di diverso!- disse, sorridendo eccitato. E ci espose tutti i suoi piani.

 

***

Remus

 

Presi la penna esitante, chiedendomi perché proprio io dovevo scrivere. L'inchiostro non era stato difficile da preparare, avevamo solo dovuto “prendere in prestito” degli ingredienti dalla dispensa del professor Lumacorno, tutto fatto da Sirius in trepida attesa di vedere il risultato.

Poi avevamo unito tutti i disegni e preso a disegnare. Con mani esperte o meno eravamo riusciti a creare una mappa di Hogwarts perfetta. Che appena fosse stata pronta avremo sigillato con l'incantesimo necessario per renderla davvero speciale. Tutti i passaggi segreti e tutte le nostre scoperte erano annotate, comprese quelle che da poco conoscevamo del parco e dintorni. Ma adesso mancava l'ultima cosa.

-Allora, cosa scriviamo?- chiesi, guardando le tre paia di occhi che mi fissavano.

-I nostri nomi...anche se forse sono meglio dei soprannomi- rifletté Sirius.

-Bene, allora che ne pensate di: - disse James esponendo la sua frase. Fummo subito d'accordo, l'unico problema erano i soprannomi.

-Proporrei di crearli parlando della nostra più grande Malandrinata, essere Animagus non registrati! Quindi io propongo che il tuo nome James, per esempio, sia Ramoso!- propose Sirius. Lui ci pensò un po' su mentre io ridevo.

-Io direi che è perfetto- feci notare. Peter annuì e Sirius si avvicinò a me con aria cospiratrice.

-Mi era venuto un altro soprannome, ma cornuto ancora non gli va bene, nessuno gli ha messo le corna al momento, o almeno così pensiamo- la sua voce era fin troppo udibile e le nostre risate non riuscirono a nascondere la risposta di James e il suo assalto nei confronti di Sirius.

-Va bene ragazzi, pensiamo a gli altri- dissi, cercando di riportarli alla realtà quando smisi di ridere. James si alzò dal corpo di Sirius che aveva un cuscino in faccia col quale aveva tentato di soffocarlo.

-Ok. Allora Ramoso a me va bene. E per te Remus volevo proporre Lunastorta! Che ne pensi? A me piace!- propose. Io sorrisi, pensandoci.

-Proprio azzeccato. E per Sirius...- ci pensai un po' mentre lo guardavo intento a fingere di essere morto.

-Felpato- Sirius si alzò seduto di colpo e mi guardò.

-E perché Felpato?- chiese.

-Perché sei caldo e peloso come le coperte felpate- risi. Anche gli altri risero mentre Sirius invece ci pensava su.

-Va bene. E sia Felpato! Ma per via del mio passo felpato- disse lui. Dopo uno sguardo io e James scoppiammo a ridere.

-Sì, quello di un elefante in una cristalleria- disse James.

Sirius li ignorò e guardo Peter.

-Pete che ne pensi per te di Codaliscia?- Lui annuì felice.

-Bene, allora inizio a scrivere!- annunciai.

E mentre scrivevo arrivarono le proteste.

-Perché scrivi il tuo nome per primo? Io ho avuto l'idea?- chiese Sirius.

-Il mio soprannome è arrivato per primo però. Dovrebbe scrivere il mio per primo!- protestò James.

-Certo Ramoso. E poi ti eleggiamo re assoluto di Hogwarts- scherzò Sirius. James si alzò iniziando a pavoneggiarsi e muoversi come se avesse un mantello, una corona e uno scettro, come un re.

-Miei sudditi, inginocchiatevi ai miei piedi- disse con tono pomposo.

-O nostro re, subito, ai suoi ordini- scherzò Sirius, guardandolo.

Io guardai la mia opera soddisfatto. Tutti ci voltammo a guardarla e poi Sirius, presa la bacchetta pronunciò l'incantesimo speciale.

E mentre la pergamena tornava bianca, io sorrisi pensando a quella lunga settimana, compresa anche la luna piena, passata a disegnare e fare incantesimi.

-Chi vuole avere questo onore per primo?- chiese Sirius, mettendo al centro la pergamena bianca. Tutti ci guardammo incerti. Poi James sorrise.

-Insieme- disse, mettendo la bacchetta sul foglio. Lo imitammo subito e insieme pronunciammo “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” e come se dita invisibile di muovessero la mappa comparve. Una Hogwarts intera comparve, ma non solo quello. La particolarità e la vera magia erano i puntini con i cartigli che erano dappertutto. E che davano la posizione esatta di ogni studente e professore e specialmente di tutti i loro spostamenti.

-Abbiamo Hogwarts in pugno ragazzi- disse Peter, eccitato.

Poi guardammo l'intestazione. E sorridemmo.

 

I Signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso

Consiglieri e Alleati dei Magici Malfattori

sono fieri di presentarvi

LA MAPPA DEL MALANDRINO

 

 

 

C'eravamo riusciti! Una mappa magica. Si, ora avevamo davvero “Fatto il misfatto”!

 

***

 

 

Lily

-Non posso più fingere. Tu hai scelto la tua strada, io la mia- erano state le ultime parole che avevo rivolto a Severus Piton. Lo odiavo. Lo odiavo perché era diventato stupido, perché aveva represso la persona che conoscevo, a cui volevo bene. Non c'era traccia del bambino con cui avevo fatto amicizia tanti anni fa. Era diventato uno sconosciuto, uno sconosciuto che seguiva un pazzo solo per vendicarsi di tutte le persone che l'avevano trattato male.

Ero sul mio letto con il libro di Trasfigurazione in mano, ma forse per la prima volta non riuscivo a studiare. Non riuscivo ancora a credere che le cose fossero andate davvero così. Possibile davvero che non c'era un altro modo? Non c'era un modo per aiutarlo? Stupida, quante volte ci hai provato fino ad ora? Hai quasi perso l'amicizia di Joy perché continuavi a giustificare Severus. Era successo lo scorso mese. Joy aveva salvato dalle grinfie di un gruppo di Serpeverde una bambina del primo anno, incolpata e torturata da quei ragazzi più grandi solo perché era una mezzosangue.

Era tornata in Sala Comune livida di rabbia e mi aveva raccontato che a capitanare tutto era stato Piton. Io non ci volevo credere. Avevo negato. E lei, da che era arrabbiata con Piton e mi stava semplicemente raccontando, era passata a rovesciare la sua furia su di me.

E purtroppo aveva ragione. Ragione da vendere. Non potevo continuare a giustificarlo. Non poteva continuare così. E del resto mi aveva dato la dimostrazione della sua scelta proprio oggi. Mentre la banda Potter prendeva in giro Severus io avevo tentato di difenderlo ancora. E lui mi aveva chiamata Schifosa mezzosangue.

Non potevo più fare niente. Avevo tentato, io c'era sempre stata per lui. Ma non era stato abbastanza per lui, evidentemente. Lui era andato a trovarsi i suoi amici con il quale avrebbe seguito Tu-Sai-Chi e avrebbero fatto cose orribili. E io invece avevo deciso del tutto il contrario. Avrei combattuto come Auror contro di loro. Volevo che tutta quell'assurda guerra che era cominciata finisse presto.

Rimasi sul letto in silenzio, non sapendo cosa fare...

 

***

 

 

Joy

 

La trovai a letto con gli occhi pieni di lacrime che non voleva lasciar traboccare. Mi sedetti sul mio letto in silenzio, non sapendo cosa dire esattamente. Il giorno prima avevamo litigato per via della stessa persona con cui oggi aveva chiuso tutti i ponti. O almeno sembrava. Purtroppo ero capitata vicina nel momento in cui Lily aveva parlato con quel verme di Piton. E non avevo mai sentito la voce di Lily diventare così fredda. Non avevo mai visto i suoi occhi guardare qualcuno in quel modo. Neanche James, con cui litigava sempre.

-Mi dispiace- mormorò lei all’improvviso, prendendomi alla sprovvista. Incrociai i suoi occhi verdi e mi sorrise.

-Avevi completamente ragione. Avevano ragione tutti a chiedermi come ho potuto stare dalla sua parte per così tanto tempo. E io ho sbagliato a non vederlo. O almeno a continuare a sperare, anche se sapevo che era inutile. Sono una stupida- disse. Io mi alzai e mi sedetti accanto a lei sul suo letto. Poi le presi una mano sorridendole.

-Non sei una stupida. Forse sei solo troppo testarda- alzò gli occhi e mi sorrise amaramente.

Ora non sapevo cosa dire. Cosa potevo dirle per farla sentire meglio? C'era davvero un modo per farla stare meglio? Non sarebbe bastata qualche parola... avrei tanto voluto avere lì accanto a me i Malandrini. Gli stessi malandrini che Lily odiava tanto ma che, ero sicura, sarebbero riusciti a trovare le parole giuste per farla sentire meglio.

 

***

 

Remus

 

Il mutismo di James mi preoccupava. Era diverso da quello di Sirius. Sirius rimaneva in silenzio a lungo e non sentiva ne vedeva nient'altro, fino a quando non finiva quel momento. Quello di James durava poco e finiva sempre con qualcosa di catastrofico. Un esempio?

Dopo una delle interminabili litigate con Lily era rimasto in silenzio per venti minuti durante Storia della Magia. Era il secondo anno se non sbaglio. Due ore dopo era finito dal preside con una settimana di punizione perché aveva fatto esplodere il bagno del terzo piano. Ne volete altri? Sono sempre legati a Lily, incredibilmente.

Lo scorso anno aveva creato una grande trappola per i Serpeverde nei sotterranei. Tutto in trenta minuti di silenzio. I Serpeverde si erano ritrovati in breve tempo tutti appesi per le gambe al soffitto. Avevano dovuto aspettare l'arrivo della professoressa McGranitt per tornare con i piedi per terra.

Quest'anno, la notte di Halloween in dieci minuti di silenzio, sempre dopo una grande litigata con Lily proprio sugli scherzi che faceva, aveva fatto esplodere tre zucche giganti che si trovavano in Sala Grande, proprio sopra la testa dei Serpeverde seduti al tavolo.

E l'elenco è infinito. E tutto per Lily.

Era incredibile come ogni volta per la rabbia e la frustrazione di essere “odiato” da lei, non riusciva più a vedere altro se non scherzi e vendetta. Era sempre pronto a ridere e scherzare. Ma ogni volta che i suoi scherzi andavano oltre il solo divertente, ogni volta che diventava crudele, era sempre dopo una litigata con lei. Perché perdeva totalmente la bussola. Perché, come gli avevo detto io molte volte, diventava cieco. Tutta la sua bontà, tutto il suo autocontrollo, tutto il suo buonsenso venivano offuscati dalla rabbia. Ed ecco l'amico che capiva sempre tutti e che sapeva sempre come aiutarti, non riuscire a capire il male che poteva fare alle altre persone. Purtroppo più glielo spiegavo più non capiva. Sirius, ormai vestito, si sedette sul letto di James e lo guardò con le sopracciglia alzate. James lo guardò sospirando.

-Non ho idee amico. Non riesco a pensare a niente- disse James sorprendendoci tutti. Si stropicciò frustrato il viso con le mani per non guardarci.

-Fratello, che ti prende? Non starai ancora pensando a quello che ti ha detto la Evans? Non dice più o meno sempre la stessa cosa? È una tale noia che fa a botte con il professor Ruph- disse Sirius, cercando di farlo almeno sorridere. Ma si beccò solo un'occhiataccia.

-Sono davvero tanto terribile? Insomma faccio davvero tanto schifo come mi ha detto?- domandò. Sirius stava aprendo la bocca per ribattere subito si no, ma io lo anticipai zittendolo.

-Risponditi da solo, James. Analizza un attimo quello che hai fatto e quello che fai sempre ogni volta che sei arrabbiato. Pensaci un attimo, senza essere offuscato dalla rabbia ora- dissi. Aspettai mentre la sua espressione diventava sempre più depressa.

Poi si alzò di colpo. Senza neanche pronunciare l'incantesimo afferrò la bacchetta e la scopa gli volò in mano.

-Vado a farmi un giro con la scopa- disse e aprendo con un incantesimo la finestra volò via. Io lo guardai preoccupato andare via e poi mi voltai verso Sirius.

-Gli do due minuti di vantaggio. Poi vado a tenergli compagnia!- disse lui, prendendo la sua scopa.

Io sospirai. Speravo che almeno tutti quei dubbi che finalmente si stava creando James avrebbero portato a un miglioramento.

 

***

Note autrice:

 

Chiedo perdono sia per il ritardo, non ho mai fatto un tale ritardo tra un capitolo e l'altro fino ad ora, sia per la fine del capitolo che non mi piace per niente.

Purtroppo ho avuto, come avevo anticipato, pochissimo tempo per via degli esami che avevo e che ho finito fino ad aprile. Inoltre la perdita di mia nonna è stata un brutto colpo. Mi mettevo davanti allo schermo ma non riuscivo a scrivere più di quattro parole di seguito. E per me che invece i capitoli uscivano fuori in pratica già scritti è stato terribile. E ora la rottura di un rapporto che pensavo fosse molto più saldo è stato un grande colpo... tento di riprendermi scrivendo ma non so se riuscirò a non peggiorare.. spero di no...

comunque chiedo ancora scusa e ringrazio chi continuerà a leggere questa storia. Tenterò di scrivere presto! E grazie a Hayley_Gin91 per la tua recensione. Si, avevo sbagliato a scrivere però ho corretto appena ho letto la tua recensione. Spero che questo capitolo non sia tanto orribile.

Grazie anche a malandrina4ever! Sono contenta che Regulus ti piaccia. Ho letto la tua recensione e sono corsa a leggere le tue storie. Non voglio ripeterti quello che ho scritto nelle recensioni che ho lasciato ma ancora mi sorprendo di quanto abbiamo immaginato questo loro rapporto molto simile. Non so se parlerò ancora di questo grande personaggio che è Regulus. Vediamo, magari verrà fuori altre volte. Intanto leggiamo le tue fic che sono bellissime!

E adesso un grazie a tutti quelli che leggeranno questo capitolo! Scusatemi se è orribile.

Ah, quasi dimenticavo. Il prossimo capitolo sarà un po' complicato forse. Perché ho intenzione di parlare solo di vari momenti del sesto anno, per poi passare direttamente al settimo. Cercherò di rendere chiara la cosa e magari alla fine o all'inizio metto una nota per capire meglio.. dipenderà da come viene fuori immagino. Alla prossima!

   
 
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