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Autore: Achamo    10/03/2010    1 recensioni
"Il colore dei fiori del ciliegio in origine era candido ma, in seguito dell’ordine di un imperatore di far seppellire i samurai caduti in battaglia sotto gli alberi di ciliegio, i petali divennero rosa per aver succhiato il sangue di quei nobili guerrieri."
"Tenere alto l'onore della famiglia. Zoro ha trascorso dieci anni con il maestro Akinori,detto il Fiore Nero, che l'ha preparato per una vita dedita alla spada".
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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sakura

 Sakura
 
Il giorno seguente feci come mi venne chiesto e mi recai al palazzo dello Shogun. Fu precisamente due giorni fa.
Alcuni dignitari m'accompagnarono davanti al nuovo regnante, in vesti dorate per mostrarmi la sua magnificenza.
Mi dovetti inchinare contro la mia volontà, di certo non lo meritava poichè non mostrava rispetto nei confronti di nessuno, nemmeno verso Nami-chan.

"Cosa credevi di fare samurai?". Mi guardava con aria di superiorità e con un ghigno sinistro.

"...vedi, non puoi ambire al successo quando non hai un buon piano... ahhahahhahah! Incredibile la stupidità di certe persone, non trovi?". Già, ne ho un esempio sotto il mio naso... avrei voluto rispondergli con queste parole, invece annuii senza degnarlo di uno sguardo.

"...il precedente Shogun aveva deciso di risparmiarti la vita, ma ti rammendo che giorni addietro hai tentato di uccidere il nuovo regnante, inoltre la tua relazione con la mia attuale sposa merita una punizione... sai qual'è la pena per tutti i crimini che hai commesso? ...la morte. Ma sarò indulgente, ti permetto di scegliere tra un esecuzione pubblica e il seppuku. Vedi, infondo ho un cuore anch'io? Ahahahah!".

Mi alzai di scatto tendendo la mano alla katana.

"...vuoi già andartene? Ahahah!".

Digrignai i denti e feci alcuni passi indietro, per poi correre fuori dal palazzo.

-Maledetto...-. Mi fermarono delle guardie armate.

"Fermati... lo Shogun non ha ancora finito...". Sguainai Wado Ichimonji e la impugnai saldamente con entrambe le mani.

-Non mi conviene ...-. La riposi immediatamente nel fodero e una voce da lontano mi gridò: "Attendo il tuo seppuku, il giorno dell'Hanami... vedi di scegliere un guardiano per la tua anima samurai! Ahahah...".

Mi tornò alla mente il seppuku del maestro Akinori.

-Stupido vecchio! ...ti vorrei chiedere se è giusto morire per le persone che t'impongono le loro volontà o per le persone che ami? Chi merita veramente un sacrificio?-

Tornai al dojo e raccontai ciò che era successo al maestro ed al mio ultimo fratello. Entrambi scoppiarono a piangere e m'abbracciarono. Rimasi immobile per ricevere il calore dei loro sentimenti.

"Fratello mio... ". Yoriyuki, sapevo bene cosa avrebbe passato in quei giorni, il destino del kaishakunin era toccato anche a me anni adietro.

"Cosa t'avevo detto maledizione Zoro-kun! ...aah, ma ho sbagliato, dovevo fare io qualcosa, come potevi capire accecato dal tuo cuore? ...e adesso ne perdo un altro, che razza di padre sono?...". Non avevo mai visto il maestro piange così.

Mi esclusi completamente dal mondo esterno per meditare prima del seppuku. Yoriyuki s'allenò con la katana e con le lacrime.

Non riusciva ad eseguire un fendente trattenendo i pianti.

Pensai a Nami-chan, non credo nel destino, ma ciò che aveva colpito me e lei non poteva essere avvenuto per caso. Compresi che tutto ciò che era successo, era in gran parte a causa mia... mi avvolsero i risentimenti che trattenevo nel mio cuore anche da molti anni, ed ora mi trovo a raccontare a me stesso la storia della mia vita, nella notte prima dell'Hanami.

"Zoro-kun,... figlio mio è ora...". Il sole apparì con l'alba rossa.

Indossai il kimono bianco, simile a quello del maestro Akinori, mi legai il tanto con l'obi dietro la schiena ed impugnai per l'ultima volta Wado Ichimonji, che consegnai nelle mani del maestro, con kamishimo e kimono nero.

Yoriyuki prese la mia katana. Aveva gli occhi rossi, ma non piangeva più. Indossava un semplice kimono nero.

Ci recammo al palazzo camminando, passai per l'ultima volta sul ponte vermiglio e chiesi al maestro:

"...con Naoki, vorrei essere il più vicino possibile al mio fratellino...". Avevo scelto il ciliegio, il custode della mia anima...

Masuhiro-sensei annuì.

I ciliegi lungo le sponde le fiume erano colmi di boccioli rosei e bianchi, mostrando tutto il loro splendore al sole caldo che li ripagava offrendo loro le carezze dei suoi raggi.

Quando arrivammo al palazzo le porte si spalancarono con maestosità, avvolgendoci con luce dorata.

Lo Shogun era davanti a me con un ghigno di soddisfazione e stringeva le gelide mani di Nami-chan, preoccupata per il destino che m'attendeva.

Portava ancora il kanzashi che le avevo regalato. Non potevo più guardare la sua bellezza.

"... mi auguro che la vostra anima si sia pentita delle vostre azioni disonorevoli...".

"Vi mostrerò come muore un vero samurai".

Mi sedetti in posizione seiza di fronte allo Shogun e alla sua sposa e aprì il kimono, Yoriyuki era dietro di me con Wado Ichimonji e Masuhiro-sensei era al mio fianco destro.

"Bene, non vedo l'ora...ahah!". Si sedettero anche loro.

Nami-chan mi guardava con ansia e preoccupazione.

"Hayato perchè? ...Zoro non lo fare ti prego...".

"Ha tentato di uccidere il tuo sposo... e comunque non intrometterti!". Nami-chan si sfilò il kanzashi dai capelli di fiamma.

"Che aspetti samurai?!".

Impugnai il tanto nella parte della lama avvolta da un panno bianco e ne poggiai la punta lucente sul ventre.

Guardai Nami-chan pensando a quanto inutilmente aveva sofferto.

Yoriyuki inspirò profondamente e sfilò dal fodero la mia fedelissima Wado Ichimonji. Provai un brivido sentendone la gelida lama sulla mia nuca. Masuhiro-sensei s'inchinò con il capo rivolto verso me in segno di rispetto.

Nami-chan chiuse gli occhi e chinò la testa anche lei. Le lacrime le solcavano le guance e lente cadevano a terra.

Allontanai la lama del tanto e chiusi gli occhi, provavo paura per ciò che stavo facendo.  “Un samurai guarda in faccia la morte! Un samurai vive consapevole che la morte è sua compagna”. Dovevo aprire gli occhi e affrontarla come ad ogni battaglia.

Sentii il frusciare delle maniche del kimono di Yoriyuki mentre alzava la katana. Inspirammo profondamente tutti e tre. Il maestro era ancora chino a terra per rendermi rispetto. Mi feci coraggio e velocemente mi trafissi con la lama del tanto. Nami-chan s'alzò di scatto brandendo il kanzashi come un pugnale.

Soffocai il dolore atroce della ferita e sentii il sangue caldo colarmi lungo il ventre, sentii l'aria fendersi a causa della katana e poi il gelo attraversarmi il collo.

L'ultima cosa che vidi fu Nami-chan mentre pugnalava alla gola lo Shogun con il kanzashi che le avevo donato, ma lei e solo lei fu il mio ultimo pensiero. Porterò sempre con me il suo dolce sorriso.

Maestro Akinori, maestro Masuhiro, Yoriyuki, Naoki, sarete sempre nel mio cuore...

"Yu, eroico coraggio. Non dimenticarti mai questo principio".

 

 

Achamo

 

 

 "Un altro petalo cadde leggiadro dal ciliegio di Tokyo".

 

 

 

 

 

 

_________________________________________________

-Achamo & il suo inutile monologo...

"Eccoci alla fine ç_ç ...spero che nessuno di voi ci sia rimasto/a troppo male per la conclusione della storia, vi ringrazio per aver seguito il mio 'Teatro Kabuki', per l'immensa pazienza con cui avete 'ascoltato' la mia storia, per avermi dato ogni volta l'ispirazione e la forza per scrivere e per avermi seguito fin qui... grazie a tutti.

Un grazie speciale per chi ha commentato e per chi ha inserito la storia tra le preferite e chi le seguite...

RoloChan105

Swilde

giusy91

Gregga Stylobate

Selina R84

Tsukichan

princessnami

Jemanuele8891

ny152

Shavanna

brennan

dubhe93

mikamey

e tutti i lettori incogniti... ^^

 

P.s-> In lavorazione altre due storie fresche-fresche (demenziale e drammatica).
...in due capitoli ho lasciato questi: [...]. Non è un caso che siano nella storia, racchiudono avvenimenti abbastanza lunghi che ho appositamente saltato per permettermi di fare una serie... quindi per chiunque abbia voglia di 'ascoltare' altro sulla storia basta che lo chieda, sarò ben lieta di scrivere due o tre capitoli sulle battaglie e/o sugli incontri o scrivere anche un possibile seguito...^^ ; vi metto l'ultimo elenco dei termini...

 

      -Elenco-

 

Hanami: La Festa dei Ciliegi (in giapponese Hanami) si celebra nei primi giorni di Aprile: i giapponesi si riversano nei parchi delle loro città per ammirare la fioritura dei ciliegi.
Sotto gli alberi in fiore, riuniti con la famiglia o con gli amici, i giapponesi cantano, ballano, mangiano molto e soprattutto bevono; la festa dura per tutti i giorni in cui la fioritura è al suo massimo splendore, di solito uno o due (mentre sugli alberi i fiori restano per quasi un mese).

Il fiore del ciliegio (Sakura) rappresenta l'anima del Giappone: la delicatezza, il colore pallido, la brevità della sua esistenza sono per i giapponesi il simbolo della fragilità, ma anche della bellezza dell'esistenza.

 

 

   
 
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