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Autore: ChiaraBella    11/03/2010    3 recensioni
Sono tutti umani. Bella è complicata, più del normale, e ha vissuto una bruttissima esperienza per cui si sente colpevole. Ed è una bravissima cantante, ma non così famosa. Sostanzialmente è sempre la stessa. Una sfida di canto la farà svelare al mondo. Edward rimarrà a guardare? O la aiuterà a separarsi dal suo terrore per il canto? Avviso, la storia è sospesa causa esami
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti! Come state, ragazze/i?

Allora, com'è la storia?

Ringrazio tantissimo che l'ha messa tra le seguite.                                                                                                                                                                                 Ringrazio di cuore Elysa 172, che l'ha inserita tra i preferiti.

Ringrazio le tre recensioni:

Elysa 172: Ti ringrazio, come ti ho scritto oggi, per tutto. Non so cosa dire se non GRAZIE!                                                                                                 Volpessa22: Tu oggi sei stata grande! Giuro, non scherzo. No, comunque, la mamma di Bella è “viva” ma non può fare niente. Ops, ho detto troppo, forse. Domani, se ci sentiamo, te lo dico!                                                                                                                                                                                    Giova71: Ed ecco la ragazza che mi commenta la storia alle 00:20! Sei una grande ragazza! Dico sul serio, non mi era mai capitato. Comunque Bella ha davvero tanta sfiga. Bacioni.

Dopo questa parentesi, vi dico che il capitolo è intenso, a mio parere. Ed il nostro bellissimo Eddino fa la sua comparsa "trionfale" ma lo vede solo Bella, incontro molto intimo!!!

Ci vediamo giù se non scappate prima.

Capitolo dedicato a Volpessa22 e Elysa 172, che tutto il pomeriggio hanno parlato con me. Siete mitiche, davvero. Spero diventeremo amiche. Anche se vi considero un po' già così!


 


 

Hidden Stars


 

Pianto disperato


 

Pov Bella


 

Ero a letteratura e la lezione era semplice: Cime tempestose, di Emily Bronte.

Lo avevo letto mille volte, e visto il film altrettante. Ma le mie fragili barriere crollavano davanti a quel pericoloso ostacolo. Un ostacolo difficile, come il più complicato da saltare lo è per un atleta, era per me una semplice lezione di letteratura. Perchè questo complesso blocco, non mi permetteva di andare avanti, come il cemento più duro che non lascia passare nessuno.

Quel giorno era ancora impresso nella mia mente, come marchiato a fuoco, non lo avrei dimenticato. Magari il tempo avrebbe affievolito il ricordo, ma non era passato abbastanza. Tre mesi erano ancora vivi, e si facevano sentire. Mamma era ancora lì, ed io non potevo farci niente. Nessuno poteva fare niente per lei, ormai era come se non ci fosse più.

E mentre mancavano dieci minuti alla fine della lezione, io stavo per scoppiare.


 

Flash back

-Mamma! Dove hai messo il mio libro?

Ero in casa, poche ore prima di andare a fare la prova con la casa discografica. Ero agitata e solo quel libro aveva la capacità di rilassarmi. Mia madre aveva sistemato un po' la casa e probabilmente aveva spostato alcune delle mie cose. Come suo solito, d'altronde.

Ora non avrebbe potuto fare niente di tutto ciò. Non poteva fare più niente di niente.

-Credo che tu a furia di leggerlo lo abbia fatto sgretolare. Hai presente le persona mummificate che quando la pelle prende aria diventa cenere?- amava prendermi in giro. Difatti la sua limpida risata, finito di pronunciare quelle parole, si disperse nell'aria.

-Ok, decisamente devi smettere di leggere di fantascienza e guardare Indiana Jones! Comunque, mi rispondi?

-Va bene, va bene. Dovrebbe essere sulla mensola della libreria, se non ricordo male. Comunque non rinuncerò mai al mio Indi!- tipico, la sua collezione di Indiana Jones era intoccabile. Oh, bhè forse più che per il Sing. Jones era per Harrison Ford, ma... chi la capiva era bravo!

Ancora dal piano di sotto, gridò -Comunque non capisco perchè ti ostini a rileggerlo, io non lo ho mai letto ma da quel che ho sentito è una storia d'odio, mica di amore!

-Allora leggilo, no? Te lo presto volentieri- anche se ero sicura che non lo avrebbe mai preso in mano.

-Neanche per sogno, non ci provo nemmeno. Sarebbe solo una tua soddisfazione, non te la darò vinta.

Però un giorno, ero appena tornata da scuola, e la vidi sul divano, sdraiata con una gamba che penzolava e toccava il pavimento con la punta.

-Neanche per sogno, eh?

Difatti stava leggendo proprio il mio libro preferito, quello che lei tanto disdegnava.

-Shh- mi ammonii – devo leggere la storia di Heatcliff! Non mi disturbare, si stanno incontrando dopo tanto!

Fine flash back


 

Da quel giorno era diventato anche il suo libro preferito.

La campanella suonò ed io mi rifugiai nel bagno, fortunatamente vuoto.

La mia mamma...

Mi chiusi la porta alle spalle e scivolai contro essa fini a toccare il pavimento, e i miei capelli strisciarono e vi si appiccicarono contro.

Tutta quella gente...

Due pesanti lacrime mi rigarono le guance, subito seguite da un flusso di quell'acqua salata che non smetteva di scendere.

Jason...

Singhiozzi rumorosi uscivano dalle mie labbra, senza che potessi fermarli. Mi perforavano il petto, come tante piccole lame, e mi mozzavano il respiro. Mi feci forza e raggiunsi il lavandino, lì vidi una ragazza che non mi assomigliava affatto.

La sua macchina nera che va a tutta velocità...

Occhi troppo luci da cui debordavano lucciconi giganteschi, guance arrossate al massimo e fronte corrugata, in una smorfia di sofferenza.

Tutta colpa mia... Tutta colpa mia... Non dovevo essere lì...

Dallo specchi posta davanti alla mia figura, mentre i singhiozzi si facevano più forti, vidi la porta spalancarsi ed entrarne un ragazzo alto, capelli bronzo disordinati, occhi verdi intensi.

Sembrava preoccupato, ed i suoi occhi si sbarrarono dalla sorpresa quando mi vide in lacrime. Mi corse incontro. Si fermò esattamente di fronte a me e mi guardò negli occhi, anche se non sapevo bene cosa potesse vedere, essendo arrossati, socchiusi, e gonfi. Ma lui sembrò scorgervi qualcosa, un permesso o il mio bisogno di aiuto. Lo stesso aiuto che io credevo di non meritare, che io ero sicura di non meritare. In fondo era stata cola mia, no? Non dovevo inseguire il mio sogno, non dovevo farmi vedere brava dalla gente.

Improvvisamente e inaspettatamente mi abbracciò, come a confortarmi da qualunque cosa mi affliggesse. Mi lasciai avvolgere da quelle braccia che possedevano una stratta salda, forte, proprio quello di cui avevo bisogno il quel momento.

-Shh- sussurrò la sua voce, che non avevo ancora avuto modo di ascoltare- Non piangere, ti prego.

Che voce bella e dolce, pensavo.

Ma lui perchè si preoccupava di me? Non mi conosceva neanche!

Poi realizzai che ero in uno stato davvero pietoso e probabilmente non è cosa da tutti giorni vedere una ragazza in quello stato, probabilmente era spirito di carità.

Mi accorsi di aver lasciato una macchia umida sul suo petto, dove avevo appoggiato il capo. Proprio lì arrivava alle mie narici l'odore di miele, lillà e sole. Il suo profumo, naturale. Sollevai il viso per guardarlo negli occhi e porgergli le mie scuse -M-mi dip-piace. I-io non v-volevo- a dire la verità non si capì molto di quello che dissi. Ma lui non volle sentire scuse e mi rivolse un sorriso rassicurante, che mi fece mancare un battito, e mi strinse più forte la braccia attorno al corpo. Mi rannicchiai meglio sul suo petto, mentre iniziavo a sentire il groppo che avevo in gola, il cosiddetto magone, che pian piano mi liberava le vie respiratorie. Stavo riacquistando lucidità e riuscì a staccarmi da lui, seppure non volessi farlo.

-Grazie- sussurrai, la mia voce era stata resa roca e affievolita dal pianto disperato che avevo appena avuto.

-E di che?- sapevo che cercava di dimostrarsi gentile con me, ma quel ragazzo mi ispirava fiducia.

Sorrisi, un sorriso spontaneo, di quelli che non avevo da quando mamma era... No, non di nuovo!

Mi girai ed aprii il rubinetto dell'acqua facendola scorrere per averla il più fredda possibile, e misi le mani a coppa sotto di essa. Il getto dell'acqua fredda mi fece rinsavire, e quando lo sentì sul viso ebbi una sensazione di sollievo immensa.

Il mio volto, dove risiedevano due occhi rossi e gonfi, era tornato ad una tonalità che non sfiorava più il bordeaux.

Lentamente mi girai e lo vidi che mi porgeva la mano, che strinsi volentieri -Io sono Edward. Edward Cullen e tu sei Isabella, vero?

-Bella basta. Piacere, anche se avrei preferito ci conoscessimo in occasioni migliori -cercai di scherzare, senza grandi risultati, dato il mio tono triste.

-Bhè allora Bella, mangi con me e i miei fratelli in mensa?- ormai avevamo saltato un'ora buona e dovevo andare alla prossima lezione, ma volevo accettare.

-Si, anche perchè non conosco nessuno, ancora.

-Perfetto, che lezione hai desso? Io ho storia- speravo di avere lezione con lui, ma le mie speranze furono vane. Avevo trigonometria.

-Trigonometria. Allora ci vediamo in mensa.

Sembrava dispiaciuto quando disse -Peccato, comunque mia sorella ha quella lezione, di sicuro ti si avvicinerà. Se la conoscessi, capiresti che se ti dico che è iperattiva è poco!- e si mise a ridacchiare.

-Oh, okay. Allora ciao, a dopo. Un ultima cosa, esco prima io a vedere se c'è qualcuno – e misi la testa fuori dalla porta, ma non c'era nessuno.

-Okay, via libera.

E, sorridendomi, sgattaiolò fuori dalla porta.

Io, con un ritrovato buonumore, solo in parte, mi diressi alla mia prossima lezione.


 


 

Allora, il fatto del libro l'ho preso dalla mia prof. di lettorato che ha letto i libri di twilight di sua figlia! Dopo che glieli aveva ritirati perchè rimaneva fino a troppo tardi a leggerli. (A qualcuna l'ho già raccontato, vero Bianca?)

Ditemi tutto, anche le critiche sono ben accette.

Bacioni a tutte!

P.S.: A momenti svenivo quando ho visto il trailer di eclipse! E voi?

 

PUBBLICITà:

In questi giorni ho pubblicato un one-shot che credo di far diventare storia.

Lui e la prof.

E poi la mia prima vera fan fiction.

New York New York

Sono entrambe su Edward e Bella, spero vi piacciano!

  
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