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Autore: SkyIsBlueck    12/03/2010    7 recensioni
Nick e la sua migliore amica. Quindici anni di amicizia. E se litigassero? E se non fossero più dei semplici amici? Raiting verde\giallo per la presenza di qualche parolaccia, ma robetta. **********Dedicata a PIA e GRETA perchè... perchè... perchè... perchè lo dico io! xD AGGIORNAMENTO SETTIMANALE
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nick & Allison'
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Sorry

 

Perchè tu, io lo so, sei migliore di me...

Perchè tu le darai tutto quello che hai...

Perchè finchè vivrai, amerai solo lei...

Non farò niente per riportarla da me...

Riderà...riderà...riderà...

Tu falla ridere perchè...

Riderà...riderà...riderà...

Ha pianto troppo insieme a me...

Riderà- Little Tony

 

 

Allison POV:

Entro in casa tra l’intimorito e il curioso. Nemmeno un’ora fa Santi mi ha chiesto di lasciargli le chiavi perchè doveva prepararmi una sorpresa, e ora mi è arrivato un suo sms che mi dice di incontrarci proprio qui, a casa mia. Sinceramente non so che aspettarmi.

-...Santi...ci sei?- chiamo, aggirandomi per le varie stanze. Non vedo niente di diverso.

-In camera tua- risponde. Salgo in fretta le scale e lo trovo seduto sul mio letto, a gambe incrociate. Faccio vagare il mio sguardo per la stanza, non c’è niente di diverso...tranne una grossa scatola quadrata di legno ai piedi del mio letto

-Cosa...?- comincio

-Apri.- risponde lui sorridente, indicando la scatola.

Mi avvicino incuriosita. Prima di aprirla la valuto. È più grossa di una scatola di scarpe, e decisamente più pesante. Che diamine può essere? Sollevo in coperchio e guardo all’interno

-È uno scherzo?- chiedo. all’interno della scatola ce n’è un’altra leggermente più piccola

-Apri- ripete Santi, sempre sorridendo. Io sbuffo ed apro la scatola. Poi un’altra. Poi un’altra ancora. Comincio a chiedermi se queste scatole avranno mai fine.

Tolgo l’ennesimo coperchio e trovo, invece della solita scatola, un portagioie di velluto blu. Lo sollevo e lo guardo, senza aprirlo

-Apri- dice Santiago per la terza volta. Apro la scatolina con mano tremanti, e per poco non mi prende un colpo quando vedo cosa contiene: uno stupendo anello di oro bianco e brillanti, con un solitario a forma di cuore.

-Santi...cosa...- farfuglio confusa. lui si alza dal mio letto e inginocchia a terra, accanto a me. Io continuo a guardarlo confusa, ma se non fossi seduta credo che starei per svenire.

-Principessa mia, ti amo con tutto me stesso. E voglio mostrarlo al mondo- dice, convinto. Oh.Mio.Dio.

-Santi...mi stai chiedendo di sposarti?- chiedo, con voce tremante. Ma è matto? Ho appena sedici anni, non è neanche legale! E non sono pronta per sposarmi!!!

-Si amore mio, ma non ora. Tra qualche anno, quando sarai maggiorenne e ti sentirai pronta, rinnoverò la mia proposta. Intanto quest’anello è la promessa che io ti aspetterò finchè vorrai.- dice felice. Oh.Mio.Dio. Che dico?? Che faccio???? Oh.Mio.Dio.

- Ma tu...tu mi vorrai, prima o poi? - chiede, incupendosi per il mio silenzio. Devo dire qualcosa...ma cosa??

-Santi...- alza lo sguardo, vedo una scintilla speranzosa nei suoi occhi –io...non so che dire...-

-Di che mi vuoi aspettare anche tu, che tra qualche anno saremo ancora insieme e potrò rinnovare la mia proposta- suggerisce con enfasi. Come diamine faccio a dirti che ti vorrò ancora tra cinque anni se non so nemmeno che mangerò stasera a cena??? Dannazione!!

-Santi...in cinque anni potrebbero succedere tante di quelle cose...- comincio –fammici pensare, ok?- propongo, sperando di non illuderlo troppo

-Tutto il tempo che vuoi- sorride, posandomi un bacio sulla fronte. Ma è un sorriso triste, temo abbia capito quanto poco sono convinta della mia risposta.

-Hey piccola, ora devo andare. Ci sentiamo stasera, ok? Pensaci, mi raccomando- mi saluta con un altro bacio sulla fronte ed esce dalla stanza. Rimango seduta a terra, la schiena poggiata contro il letto. Faccio vagare lo sguardo in tutta la stanza, evitando cautamente di inserire l’anello nel mio campo visivo. Gli occhi mi cadono sulla parete dietro alla testata del letto. Vedo tutte le cartoline che mi ha spedito Joe di nascosto da tutti, una per ogni tappa del tour, come aveva promesso. Leggo tutte quelle date scritte sul muro col pennarello indelebile.

A novembre in Italia, poi in Svizzera, Spagna, Inghilterra, Irlanda... tutti posti che avremmo dovuto visitare insieme...

Mi perdo tra i pensieri e le cartoline, conscia che quando tornerò alla realtà avrò ancora un problema da risolvere.

 

POV esterno:

Pochi passi di distanza tra un portone e l’altro. Circa un centinaio, ha detto una volta lei.

Meno di un minuto ed è già davanti casa Jonas. Ha deciso.

A lei non l’ha detto, ma deve dirlo a lui. Come si dice...tolto il dente, tolto il dolore.

Si aspettava una reazione diversa, ed ha capito perchè non è arrivata. Ha detto che le avrebbe lasciato tempo, ma sa che col tempo non sarebbe cambiato niente.

Lei ha già scelto, anche se non se ne è resa conto. E non ha scelto lui.

-Ciao Santiago- lo accoglie Joe –se cerchi Allison, credo sia a casa sua-

-No, veramente cerco Nick. È in casa?- chiede, senza far trapelare il nervosismo

-Certo...vieni, ti faccio strada- uno stupito Joe lo accompagna fino alla porta della stanza di Nick, poi bussa –Nick, hai visite-

-Avanti- risponde la voce di Nick da oltre la porta.

Santiago prende un respiro profondo ed entra, mentre Joe si allontana discretamente.

-Ciao Santiago. Come mai qui?- lo saluta Nick, cordialmente stupito.

-Ciao...volevo parlarti. Hai un minuto?-

-Certo. Accomodati.- il riccio fa un cenno vago verso l’interno della stanza, come ad indicare al contempo la sedia alla scrivania e il divano accanto alla finestra.

-Oh, non ce n’è bisogno...sarà una cosa veloce.- sorride nervosamente l’argentino, mentre l’altro annuisce curioso.

-Volevo parlarti...di Allison- dice Santiago. –Cioè, di quello che provi per lei.-

-Quello che provo cosa? È una mia amica...solo una mia amica.- risponde velocemente Nick, forse troppo velocemente, mentre i fotogrammi del loro bacio infuocato si affastellano nella sua mente. Santiago sorride.

-Hey, tranquillo. Non voglio farti alcuna scenata di gelosia.- lo tranquillizza –anzi, volevo chiederti perchè in tutto questo tempo non ti sei ancora fatto avanti-

-Fatto avanti...io? No...perchè avrei dovuto...non provo niente, niente per Allison...- farfuglia Nick arrossendo

-Si, vallo a dire al gatto.- ridacchia Santiago. Adesso si sente tranquillo. Chissà perchè era così nervoso prima.

-Senti, ho visto come la guardi, come le parli, quanto sei protettivo nei suoi confronti... le compreresti la luna se te lo chiedesse, ammettilo.- afferma facendo arrossire Nick –e soprattutto- continua, prima che il riccio abbia modo di rispondere –Ho...diciamo “percepito” l’aura di astio nei miei confronti. E non dire di no, è evidente che non mi sopporti più di tanto. E visto che non ci conosciamo, l’unico motivo è che sei geloso-

-No, ma che dici!!! Io ti sopporto, sei simpatico...- comincia a scusarsi Nick, pensando invece che l’altro ha ragione. Dannatamente ragione.

-Ti sto simpatico, ma non vedi l’ora che faccia le valige. Guarda che non hai niente di cui scusarti. All’inizio provavo le stesse cose nei tuoi confronti. Però poi ragionandoci, ho capito che qui...l’unico a perderci sono io.- ammette Santiago, appoggiandosi alla finestra.

-Sai, non ti farei nemmeno questo discorso se non avessi un aereo tra un paio d’ore. O se non fossi sicuro che tu sei la cosa migliore che le potrebbe capitare.- dice, voltandosi verso Nick, che lo guardava immobile.

-Però sappi- aggiunge, lo sguardo fermo in quello del cantante –che lei ha sofferto molto per te, quando ancora non sapeva di amarti. Ha sofferto più di quello che ad una persona è dato di soffrire. Non hai idea delle sue...condizioni, quando l’ho conosciuta. Io resterò in contatto con lei, glie l’ho promesso. E se vengo a sapere che ha versato una sola lacrima a causa tua, giuro quant’è vero Iddio che salto sul primo aereo e ti vengo a cercare. E a quel punto, rimpiangerai di aver incrociato la mia strada. Intesi?- chiede l’argentino con voce ferma, lo sguardo cattivo, minaccioso

-Cos’è, una minaccia?- chiede Nick, nascondendo il timore dietro la spavalderia

-No rockstar, è una promessa.- risponde Santiago.

 

Santiago POV:

Faccio un salto da zia a prendere le mie cose, le spiego velocemente che voglio tornare a casa, e non faccio in tempo ad uscire dalla porta che è già al telefono con mia madre. Frega niente, la chiamerò dall’aereoporto. Eccomi di nuovo davanti casa di Allison. Non credevo che avrei davvero avuto il coraggio di farlo, ma sono qui. Valige in mano, un biglietto last minute di sola andata per Buenos Aires in tasca e l’egoistica speranza di avere torto in fondo al cuore.

Suono il campanello. La sento gridare arrivo dalla finestra aperta del piano di sopra. Mi provoca una fitta al cuore sapere che questa sarà l’ultima volta che la vedrò.

-Santi, ciao!- mi saluta sorpresa, con un bacio veloce –come mai sei tornato?- chiede, spostandosi per farmi entrare. Indugio sulla soglia

-Sono un ospite sgradito?- ridacchio. Mi guarda, nota le valige posate a terra

-Santi...cosa...?- chiede

-Parto. Me ne torno in Argentina.- rispondo semplicemente. Sgrana gli occhi. È sorpresa, delusa. Ma non dispiaciuta. Non quanto vorrei, almeno.

-È uno scherzo?- mi verrebbe da sorridere ricordando che mi fece la stessa domanda a giugno, quando sono partito per la prima volta.

-No, non è uno scherzo. Ho prenotato un volo last-minute. Devo essere all’aereoporto tra un’ora-

-Ma...l’anello...- comincia

-Ally, suvvia, avevi davvero intenzione di dirmi si?- chiedo. Dimmi di si, ti prego!!!!

Abbassa lo sguardo, a disagio –Io...-

-Piccola, non prendiamoci in giro. Io sono stato troppo avventato e tu...beh tu non venirmi a dire che avresti accettato la mia proposta!- ridacchio falsamente, mentre le mie speranze svaniscono, vedendo che del mio anello, sull’anulare di Allison, non c’è traccia.

-Santi, mi dispiace...- mormora, sempre con lo sguardo basso

-Dai piccola, non ti preoccupare. Ora ti saluto, devo prendere un aereo.- vorrei darle un ultimo bacio, ma mi trattengo. Non è più mia. Ha smesso di esserlo da quando ho parlato con Nick.

-Santi, aspetta!- mi chiama. Mi volto. sembra pensarci un attimo, poi mi corre incontro.

-L’anello...- comincia, prendendo la scatolina dalla tasca della tuta. Chissà perchè lo teneva li. Magari...magari...

-Tienilo tu. È pur sempre un regalo.- sorrido. Mi allontano, stavolta sul serio. Giurerei di aver visto con la coda dell’occhio un cespuglio di capelli ricci sparire oltre la finestra di casa Jonas, ma non m’importa.

Ora è sua, è un suo diritto sorvegliarla.

 

Allison POV:

Vedo Santiago allontanarsi, vorrei corrergli dietro, fermarlo e... E cosa? Dirgli che accetto la sua proposta? Che voglio stare con lui per sempre? Non posso, non ci riesco. E mi sento male per questo. Io... Io lo amavo, ero sicura di amarlo... Ora non lo so più.

 

-Arrivo!- sento gridare da oltre la porta. Frankie mi apre la porta sorridendo, ma non so se sia felice di vedere me o la pizza gigante che ho tra le mani

-Ciao cucciolo, c’è Nico?- lo saluto entrando

-Lo sai che c’è. Che pizza è??- risponde guardando interessato la scatola di Panucci’s Pizza

-La solita quattro stagioni. Denise, Joy e Paul non ci sono?- chiedo

-Mamma è in cucina, papà in salotto e Joe da Nick. Posso averne un pezzo?-

-Se ne avanza si- rido, avviandomi verso le scale

-Quindi no- decide imbronciato, sgattaiolando via. Passando davanti a cucina e salotto saluto i signori Jonas, che non sono nemmeno sorpresi di vedermi. Oggi è sabato sera ed è un giorno dispari, quindi Nick “offre” la casa e io il cibo. Come sempre. Busso alla porta di Nico e il chiacchiericcio all’interno si interrompe

-Frankie, ti ho detto di non rompere, dobbiamo parlare di cose importanti!!- risponde Nick scocciato.

-Buonasera a te raggio di sole- sorrido entrando. Nick, che è seduto per terra alza la testa sorpreso, Joe invece si tira su velocemente dal pavimento

-Ciao bimba! Oh, non insistete così tanto, devo andare per forza! No davvero, scappo ho un impegno.- ci saluta velocemente, dando una pacca sulla spalla di Nick e un bacio sulla guancia a me. Ho l’impressione stessero parlando di qualcosa di davvero, davvero serio.

-Ciao. Che ci fai qui??- sorride Nick stupito

-È un sabato sera dispari, tu offri la casa e io il cibo, no?- chiedo

-Io...si certo, ma non mi aspettavo che venissi!- sorride più ampiamente

-Visto che la pizza si sta velocemente raffreddando, se me ne devo andare dimmelo subito, altrimenti mangiamo. Perchè non sarei dovuta venire?-

-Beh, il tuo ragazzo è appena partito...- comincia

-Non... Non è più il mio ragazzo.- lo interrompo abbassando lo sguardo –decisione comune.- rispondo alla sua espressione interrogativa. Nick annuisce e allarga le braccia, con fare impotente

-Posso fare qualcosa?- si, restami vicino

-Si, fa partire un film-

 

Ci stravacchiamo sul divano e facciamo partire Neverland: Un sogno per la vita. A circa metà pizza comincio a distrarmi, ripensando a oggi pomeriggio.

Gli ho detto di no. Cioè, ha capito da solo che non sarei mai riuscita a dirgli di si. Ma ho fatto la scelta giusta? Non sono quasi riuscita a guardarlo l’anello, oggi pomeriggio, e invece dopo che Santi se n’è andato l’ho tolto dalla scatolina e ancora lo porto, anche se l’ho messo a destra. Sto giocando nervosamente con la pietra quando Nick abbassa lo sguardo e lo vede

-Hey, dove hai preso quell’anello?- chiede curioso

-Questo?- questo è l’anello che mi ha regalato Santiago prima di partire. Si mi ha chiesto di sposarlo, ma figurati che non sono nemmeno riuscita a dargli una risposta. L’ha comprato da Tiffany, quindi gli sarà costato una fortuna, e non è neanche l’anello di fidanzamento vero e proprio, non voglio sapere dove abbia rimediato i soldi... Vedi quanto dev’essere stato innamorato? E io neanche sono riuscita a dargli una risposta decente!! Ha capito da solo che non sarei riuscita a dirgli di si, mica glie l’ho detto io!!!

-L’ho trovato mettendo a posto i cassetti, è una pietra di vetro. Però sembra quasi vero, no?- rispondo con nonchalance

-Si, è molto bello- annuisce, e io torno ai miei dubbi. Ho fatto la scelta giusta?

Stiracchiandosi Nick fa passare un braccio attorno alle mie spalle.

Si, ho fatto la scelta giusta. Decido, poggiandomi al suo petto.

 

 

Angolo della testa di Pigna

Saaaaalve, scusate se non vi ringrazio ma sono in un ritardo tremendo, e devo ancora organizzare TUTTO per la festa di domani (è il mio compleanno u.u) quindi non posso ringraziarvi una ad una... Però vi adoro!!!

 

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: Mancano due capitoli alla fine (il prossimo è l’epilogo) e ci sarà un seguito di questa storia, di cui ancora non so il titolo.

   
 
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