Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: ghirigoro    12/03/2010    4 recensioni
Cosa succederebbe se, appena orfana, arrivasse da New York la nipote di Slash? -FOTTITIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!- gli urlai. Lo zio era...scandalizzato? -Signorinella! Ma chi ti ha insegnato queste parole?!- -Tu.- Dall'altro capo della stanza, Duff disse, rivolto ad Axl:-50 dollari sulla bimba.-
Genere: Romantico, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Dear Uncle Slash'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ero ancora un po' sconvolta per la rivelazione, ma ad ogni passo lontano da quella porta, da Axl, mi sentivo ancora più agguerrita. Dovevo fargliela pagare. Se Dio avesse conosciuto Axl Rose, il fargliela pagare sarebbe stato l'undicesimo comandamento. Andai in salotto, dove Duff stava fumando una sigaretta attorniato da ragazze in... bikini? "Ma il senso del pudore...?" pensai scandalizzata. Poi una lampadina si accese sopra la mia testa, e capii che se avessero avuto un minimo senso del pudore lo zio e gli altri non le avrebbero mai chiamate. Scossi la testa contrariata, e cominciai a tirare capelli e sciogliere nodi dei bikini, facendo scappare tutte le ragazze. -Hey ma perchèèèèèèèèè?!!!!!- piagnucolò Duff, dimenandosi così forte che pensavo avrebbe perso i capelli. -Adesso tu mi ascolti, e poi zia Samantha ti chiama quelle belle bambine così potete giocare, va bene?- gli dissi con la tipica voce di una maestra d'asilo che contratta con un bambino. -...sì...- disse Duff facendo il labbruccio, anche se l'espressione che ne derivò avrebbe fatto scappare uccelli e spaventapasseri compreso. -Sai se questi cuscini sono di piume?- chiesi. Ne tastò uno, poi un altro, e alla fine disse: -Sì!- -Beeeneeee, e allora mi dai il permesso di prenderne uno?- chiesi di nuovo. Insomma, il permesso si chiede agli adulti, no? E Duff era un adulto, con il cervello di un tredicenne in piena crisi ormonale, ma era un adulto. -Sì, certo. Ora fuori le ragazze.- Annuii, e poi gridai: -SALDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- Attirate da quella parola, arrivarono di colpo tutte le ragazze della sala. Presi un cuscino di quelli che Duff aveva tastato e lo portai in cucina. Presi un coltello e lo squartai. Ora, sono sicura che voi stiate pensando che sono sadica, omicida, pazza ecc ecc, ma credetemi, era necessario per smerdare Axl. Presi un'insalatiera e ci versai dentro una boccetta di colorante per alimenti (che lo zio si divertisse a cucinare biscottini rosa e lillà???) e le piume. Mescolai il tutto con una forchetta, aggiungendo pepe in polvere, sale, bianco d'uovo, farina, olio, acqua, una buona dose di "zio Jack" (il Jack Daniel's), panna montata e ricotta rancida. Il tutto aveva un aspetto a dir poco disgustoso, e purtroppo, molto compatto. Andai di nuovo in sala e presi un altro cuscino. Tornai in cucina e lo squartai, versando le piume e lo zio Jack sopra la repellente poltiglia. Dopo averla mescolata un paio di volte, era diventata proprio come la volevo io. Quasi liquida. Disgustosa. Appiccicosa. Difficile da lavar via. MORTALE!!!!! Ne misi da parte un quarto, e, armata di insalatiera, mi diressi verso la porta. Aprii e fui lieta di vedere che Axl stava ancora lì. Indifeso ed ignaro..... "Muhuhuhuhahahahahahahahaha!!!!!" risi diabolica nella mia mente. -Hey, Axl! Guarda cosa ti ho preparato!- dissi con voce malvagia. -Samantha! Allora mi hai perdona...- Non finì la frase che la poltiglia gli venne scagliata contro, con tanto di insalatiera, da QUALCUNO. Questa era solo una minima parte della mia vendetta. Vederlo coperto di piume, liquore, pepe ecc ecc e procurargli un lividaccio da insalatiera scagliata contro non era abbastanza. Non per me. -WAAAAAAAAARGH!!! DIO CHE SCHIFO!!!!! MA CHE CAZZO E' STA ROBA????!!!!!- urlò lui disgustato. -Ho ricostruito il tuo codice genetico, e, indovina un po', è risultato fuori che è uguale a quello della mia poltiglia!!!! Non è meraviglioso? Ho pensato che non ti saresti più sentito solo con un amico avente il tuo stesso DNA!!!- -MA CHE CAZZO!!!!! PERCHE'?????- -Perchè?! Bo, forse perchè mi hai ingannata, perchè hai tradito la mia fiducia, mi hai ferita profondamente...- dissi adirata; -...e anche perchè sognavo di farlo a qualcuno da quando ho visto Bugs Bunny che lo faceva a Duffy Duck... ho sempre ammirato quel coniglio...- aggiunsi guardando lontano, come nei film. La porta, dietro di me, si aprì. -Hey SaMA CHE CAZZO?!!!!!- gridò lo zio Slash con le mani nei capelli. -ODDIO MA QUELLO CHI E'????? MADONNA TIRATI SUBITO VIA SAMANTHA CHE POTREBBE ESSERE UN BARBONE! VAI VIA! SCIO'!!!!! VIA, E' PROPRIETA' PRIVATA QUESTA!!! VAI DA UN'ASSOCIAZIONE! NON TI DAREMO I NOSTRI AVANZI O UNA STANZA!!!!- strillò lo zio come avrebbe fatto una madre isterica. La poltiglia intanto era colata sulla faccia di Axl, coprendola completamente tanto che non riusciva a parlare. -Smnm mm Slmsm!!!- mugugnò Axl. -ODDIO NON E' NEANCHE DI QUI! VIA!!!! VIA!!!!! NON TI CAPIAMO E NON VOGLIAMO CHE CI INSEGNI I TUOI BALLI POPOLARI IN CAMBIO DI UN TETTO!!!!! VIA, SCIO'!!!! DIO CHE SCHIFO GUARDA COME E' ZOZZO!!!!! COS'E' CHE GLI COLA? ODDIO CHE SCHIFO MAGARI E' VOMITO! MAGARI SI FA VOMITARE ADDOSSO PER TENERSI AL CALDO!!! DIO SENTI CHE PUZZA!!! MADONNA SANTA CHE SCHIFO! QUALE ORRORE! E GUARDA COM'E' VESTITO! E' SICURAMENTE UN BARBONE!!!!- strillava lo zio senza neanche riprendere fiato. Mi scappò una risatina sentendo lo zio che urlava ad Axl quanto gli facessero schifo il suo profumo e i suoi vestiti. Arrivai quasi a rotolarmi per terra, vedendo Axl gesticolare animatamente e lo zio urlare che lo voleva violentare, e che non gli avrebbe mai dato il portafoglio... -SCAPPA, SAMANTHA! METTITI IN SALVO! NON LASCIARE CHE QUESTO AVANZO DI STRADA TI STUPRI!!!! CORRI!!! CHIAMA DUFF ED IZZY!!!! MI SERVONO RINFORZI! SCAPPA!!!! WAAAARGH!!!!!- Axl lo aveva preso per le spalle e cominciava a scuoterlo;- ODDIO MI VUOLE VIOLENTAREEEEEEEEEEEEEE!!!!! SCAPPA! NO! DIO! NO! NON TI DARO' IL MIO PORTAFOGLIO!!!!!- A quel punto ero davvero per terra, quasi agonizzante, con la pancia che mi faceva un gran male per il troppo ridere. Arrivarono Duff, Izzy e tutti gli altri. Nel vedere lo zio urlante che veniva scosso fortemente d auno sconosciuto coperto di melma e me agonizzante per terra con le mani sulla pancia, pensarono che prima quel "barbone" mi avesse attaccata, e che ora se la stava prendendo con lo zio. Ecco la situazione: la folla cominciò a rincorrere a rincorrere Axl, che agitava le braccia e scivolava grazie alla mia geniale poltiglia sotto le suole; lo zio riprendeva fiato e si preparava ad aggregarsi alla folla urlante; io rimanevo per terra a ridere come una matta; Duff aveva preso una delle chitarre dello zio e minacciava Axl, rincorrendolo, di spaccargliela in testa; lo zio era partito in quarta al seguito dell'aggressore; tutti scivolavano a causa della melma che si lasciava dietro Axl; io ero di nuovo agonizzante a terra coi crampi alla pancia e le lacrime agli occhi; Axl cadde rovinosamente nella piscina e ne riaffiorò, ahimè, quasi del tutto pulito. Si lavò la faccia nell'acqua e urlò almeno trecento volte "SONO IO! CAZZO SONO IO! PORCA PUTTANA! CAZZO! SONO AXL! CAZZO! MINCHIA SONO IO, CAPITO????!!!!". Per me era giunto il momento di andare a nanna, così me la filai di soppiatto. Prima di entrare nella mia camera, vidi per la prima volta dopo due giorni Alfred. -Buongiorno, Signorina. Ho avuto modo di notare la terribile fuga del Signor Axl. Mi tolga questa curiosità: è per caso opera Sua?- mi chiese con un sorriso. -Diciamo che ho notevolmente contribuito.- -Quindi è stata Lei.- concluse guardando il soffitto. -Sei arrabbiato, Alfred?- chiesi preoccupata. Sfoderò un sorriso. -No, Signorina. Al contrario. Sono molto fiero di lei. Ha dimostrato un'intelligenza e un'astuzia che le faranno comodo.- -Quindi sei dalla mia parte?- chiesi speranzosa. -Diciamo che... non mi preoccuperò di chiedere al Signor Rose se vuole che gli lavi i vestiti.- -Grazie, Alfred.- dissi. -Di niente, Signorina. Mi auguro che faccia bei sogni.- -Altrettanto.- risposi. Entrai in camera mia. Sorrisi. Avevo trovato un alleato.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: ghirigoro