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Autore: Purelove    14/03/2010    10 recensioni
Bella ritorna ma niente è come prima. Minacciata cambia vita e abbandona definitivamente la sua professione come killer per addestrare una nuova squadra governativa. Loro sono al di sopra della legge stessa anzi...loro sono la legge. C'è un altro capitolo della sua vita da scrivere...sua figlia, Reneesme rischia di entrare nella sua vecchia vita. Si sa che prima o poi il passato ritorna e avrà delle ripercussioni inimmaginabili. Qualcuno sconvolgerà la vita di sua figlia...esattamente come aveva fatto Edward con la sua vita. A volte le decisioni che ci sembrano più giuste hanno dei risvolti inaspettati. CONTINUO DI "CODICE: TWILIGHT"
Genere: Azione, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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PRIGIONIERA

Reneesme:

 

Non ne posso più. E' una situazione intollerabile...se solo mia madre sapesse cosa mi fanno fare qua dentro mi richiamerebbe a casa in meno di un secondo.

-Ricordati che sei una giornalista per il Sunset Day.- mi ricorda Jake porgendomi un paio di occhiali quadrati.

-Lo so…lo so.- gli ripeto sbuffando.

-Ragazzina ricordati che se fallisci se la prenderanno con me. -dice mentre estrae il suo palmare dalla tasca interna della giacca.

-E tu chi dovresti essere?- gli dico squadrandolo.

-Un tuo assistente ovviamente…almeno non ci sarà attenzione su di me.-mi dice sorridendomi e alzando leggermente le sopracciglia.

-Ah…ora è tutto chiaro…assistente.- mormoro a bassa voce.

-Cosa?-

-Stavo scherzando!-gli dico dandogli una pacca sulla spalla per tranquillizzarlo. E' una roccia questo ragazzo.

-Non fare troppo la spiritosa. Limitati a prendere la sua impronta vocale e tramite questi occhiali potrai anche scannerizzare la sua retina.

-Possiamo andare adesso!?-

 

Prendiamo l’ascensore e arriviamo nel piano adibito allo staff del Senatore per un controllo. Dopo averci perseguiti ci lasciano libero accesso all’appartamento.

Fino adesso l’ho visto solo in televisione. Sarà strano vederlo di persona.

Con camminata sicura arriva davanti a noi.

-Piacere di conoscervi…-dice stringendoci le mani.

-Il piacere è nostro Signor Cullen.- dico sorridendogli.

E' leggermente scosso e il suo sguardo mi fa solo arrossire, mi sta squadrando ripetutamente dalla testa ai piedi quasi come se fosse incredulo.

Ci sediamo sul divano e incomincio a tirare fuori il registratore con le modifiche adeguate.

-Non le dispiace se registro vero?- gli chiedo sfoderando uno dei miei sorrisi migliori.

-Si figuri. Ha...ha un volto molto famigliare.-mi dice mentre sorseggia qualche liquido nel suo bicchiere. Dalle densità e dal colore giurerei che è sangue.

-Oh mio Dio!- stridula una donna lasciando cadere il bicchiere a terra.

Jacob mi lancia un’occhiata mantenendo un controllo ferreo.

La regola numero uno è quella proprio di essere il più invisibili possibile o comunque di non farsi notare. Per questo genere di cose è necessario.

-Ehm…la scusi. E' che...no lasci stare.-dice Cullen mordendosi l'interno guancia.

 

Stiamo per iniziare quando improvvisamente sentiamo degli spari di pistola.

Immediatamente due guardie si catapultano addosso a Cullen sfoderando le pistole mentre Jake mi trascina dietro il divano.

-Che cosa sta succedendo?- bisbiglio in modo che solo Jake mi possa sentire.

-Non ne ho la più pallida idea…-mormora mentre vedo che estrae una pistola dal suo giubotto.

-E quella?-gli chiedo sorpresa.

-Ne hai di cose da imparare…-mi dice mentre guarda la porta chiusa precedentemente.

I colpi e le urla si fanno sempre più vicine fino a quando non cessano.

Le due guardie davanti a Cullen iniziano a tremare leggermente e io mi chiedo perchè un vampiro centenario deve aver bisogno di queste protezioni. Non sono invicibili?

Per terra noto un taglia carte che è caduto dalla piccola scrivania mentre cercavano di spostare Cullen così lo prendo senza farmi notare nemmeno da Jake.

La porta si spalanca e compare una donna con i lunghi capelli biondi. I suoi occhi sono agghiaccianti...rossi.

Indossa una tuta nera aderente che mette in risalto le sue forme.

 

-Che barba…-dice la donna entrando dentro la stanza.

-Fermati o spariamo…-dice uno delle guardie.

-Fate pure…-dice sorridendo.

I colpi partono ma non riescono nemmeno a colpirla. Velocemente arriva da loro e gli uccide. Ora è di fronte a Cullen.

-Non abbiamo un conto in sospeso noi due? O sarebbe meglio dire tre? Quando tu sarai morto capirà che sono tornata per vendicarmi…-dice la donna prendendolo per il colletto.

-Sprechi il tuo tempo. È fuggita e di certo non tornerà per me…-risponde il senatore.

Ma di chi diavolo stanno parlando?

-Vedremo…anzi no ho sbagliato…vedrò se hai ragione…-dice mentre estrae una pistola che aveva tenuto sempre nascosta dietro la schiena e dai lunghi capelli.

Senza pensarci un attimo tiro il fermacarte che la colpisce solo di striscio perché riesce a spostarsi in fretta. Come se avesse percepito il pericolo.

Adesso entrambi mi guardano.
I suoi occhi diventano sempre più grandi, secondo dopo secondo mentre la sua bocca si apre in una O muta.

-Chi sei?-

-Il tuo peggior incubo!- sibilo alzando le braccia di Jake puntandole addosso la pistola.

-Cosa pensavi di fare con quella?-mi dice sprezzante mentre contemporaneamente butta a terra Cullen.

-Vogliamo proprio giocare?- mi dice alzando la sua.

-Se vuoi prendertela con qualcuno fallo con me!-
Il vocione ci fa guardare immediatamente la porta dove un uomo ben messo rimane in attesa.

-Emm…togliti dai piedi.- mormora.

-Non ti avevamo spedita all’altro mondo già tempo fa?-

-Oh…ci vuole ben altro per farmi fuori.-

-La polizia sta arrivando…vattene…-

Questa volta è un’altra ragazza a parlare con i capelli corti e neri

-Alice…ci sei anche tu…-dice la donna guardando la nuova arrivata.

 

La killer arretra lentamente verso la finestra.

-Ci rivedremo molto presto…e dite a Fawn di stare in guardia.-

Detto questa rompe il vetro della finestra e si butta giù.

I due corrono verso la finestra e per un attimo ho pensato che anche loro si sarebbero buttati per seguirla ma non avviene niente di tutto questo.

-E’ sparita un’altra volta…-mormora la ragazza con i capelli neri.

-Jasper non ne sarà contento…-risponde la donna chiamata Alice.

 

 

-Perché siete qui?- chiede il Senatore alzandosi in piedi.

-Bel ringraziamento per averti salvato la vita….-

-Non era morta?- chiede il Senatore slacciandosi la cravatta.

-Non so come sia possibile…Sono stata proprio io davanti a B...-risponde Alice incredula mettendosi una mano sulla bocca per fermarsi.

-Sapete dov’è? Io l’ho vista…sono sicuro che era lei…-dice Cullen mentre i due si scambiano un’occhiata d'intesa.

-Lo sai che non possiamo dirti niente. È una faccenda tra te e lei…-risponde la donna con i capelli corti.

-Pensavo che l’avessi dimenticata. Ti ho visto al telegiornale con quella donna…-dice Emm incrociando le braccia al petto.

Cullen non risponde.

-Non l’hai mai cercata!- sbotta la piccoletta.

-Alice calmati…-dice Emm.

Ancora una volta Cullen rimane in silenzio abbassando lo sguardo a quelle accuse.

-Chi sono loro?- chiede Emm a Cullen notando per la prima volta la nostra presenza nella stanza.

-Giornalisti…- gli risponde sussurrando.

-Quanto volete per stare zitti su quello che avete visto?- chiede avvicinandosi con un mazzo di soldi in mano.

-Niente…-dice Jake intervenendo per la prima volta nella conversazione.

-Sicuri?- ripete il senatore squadrandoci.

Jake annuisce.

-Se vedo questa storia nei giornali o in televisione vi giuro che vi ammazzo…-dice Emm avvicinandosi a noi due.

La piccoletta lo prende per un braccio e fa un breve cenno verso di me.

-Oh dio santo ma è...-

 

 

˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜

 BELLA:

 

-Ok. So che non te ne dovrei parlare ma ti devo dire una cosa riguardo ad una missione.- mi dice Jake affiancandosi a me nel corridoio della base.

-Lo sai che ci sono delle regole. Se non sono coinvolta non me ne devi parlare…-gli rispondo continuando ad esaminare le mie carte mentre mi dirigo nell’ufficio del capo.

-Ma…-

-Ho detto no Jake…- dico entrando nell’ufficio e lasciandolo nel corridoio.

 

-Fawn che piacere vederti!- mi dice il capo della sezione.

-Immagino…-mormoro mentre mi siedo davanti alla sua scrivania.

-Bene. Arriviamo subito ai fatti…-mi dice incrociando le sue paffute dita.

-Nella missione in cui era coinvolta tua figlia c’è stata una fuga di informazioni.- mi spiega con tono tranquillo.

-Stai accusando mia figlia di fare il doppio gioco?-chiedo battendo le mani sulla scrivania.

-Sapendo il tuo passato non mi stupirei…-dice alzandosi nel frattempo anche lui.

-Come osate? Mi avete tirato dentro in questa faccenda e adesso mi accusate pure?-

-Sono state inviate due copie. Una al nostro database e una in un altro che stiamo cercando di rintracciare. Se vengo a sapere che tua figlia è coinvolta…-

Non fa in tempo a finire la frase che esco dalla stanza.

Jake è già fuori che mi aspetta.

 

-Adesso vuoi sapere?-mi chiede staccandosi dal muro.

 

 

Il ragazzo mi dice ogni cosa. Su Alice, Emmet, Edward e Rosalie.

Ho paura.

Capisco che non sono più al sicuro. Lei mi sta cercando e non oso pensare a cosa farebbe se sapesse che ho una figlia.

Poi un altro pensiero affolla la mia mente.
Edward ha incontrato per la prima volta sua figlia e non lo sapeva. Reneesme ha incontrato suo padre.

Una stretta al cuore.

Le ho sempre negato la figura paterna. Non so se ho fatto bene ma in quel momento pensavo che fosse la cosa più giusta da fare.

E' così uguale a lui. Ha capito? l'ha riconosciuta?

 

-Lo vuoi vedere?- mi chiede Jake in un sussurro che posso sentire solo io.

-No. Gli avevo già stravolto la vita una volta. Non posso fargli la stessa cosa adesso. In un punto così importante per la vita serena dei vampiri…-gli rispondo.

 

-Comunque ti stanno cercando. Soprattutto Rosalie e presto ti troverà. Non puoi fare affidamento su di loro. Questi vampiri non ci penserebbero due volte a farti uccidere per la loro pace.- dice Jake mentre insieme percorriamo i corridoi.

-Jacob qui siamo tra i buoni. Ho allenato centinai di ragazzi che stanno facendo il loro dovere. Non come ho fatto io alla loro età che uccidevo solo perché qualcuno aveva calpestato i piedi al capo. -gli spiego.

-Ne sei certa?-

-Cosa vuoi dire? Ho sempre fatto il mio lavoro…-

-No. Intendevo se ne sei certa che stai dalla parte giusta? -mi dice Jake.

-Sono stata per troppi anni dalla parte sbagliata…-gli rispondo ripensando al mio passato da killer.

-Penso che niente sia cambiato da allora…solo il tuo ruolo ma la parte per cui lavori credo che sia la stessa. Se non peggio. -mi dice mentre io mi blocco all’improvviso in mezzo al corridoio.

-Cosa stai cercando di dirmi Jake?- gli chiedo squadrandolo.

-Non qui. Parliamone fuori….-

 

 

Mmmm....
Vediamo...mi hanno chiesto se sarà a lieto fine, beh, la verità è che non lo so nemmeno io! =P
Per quanto riguarda Jake per adesso è un semplice umano...per adesso...quanto sono sadica! mamma mia! ma prima o poi verrà fuori la sua vera natura e li ci sarà da ridere! così si spiega anche perchè non è successo ancora l'imprinting.

Edward come avete visto è tornato ed è rimasto abbastanza scombussolato visto che si è trovato la sua esatta coppia davanti.

Muahaha...a volte vorrei poter fare un film sulle mie storie così vedreste come mi immagino le scene e in quella la faccia di Edward era proprio buffa!
Ora vi lascio e presto (prestissimo) ci sarà il prossimo capitolo!
Bacioni

 

 

 

 

 


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