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Autore: ArtRevenge_M    15/03/2010    12 recensioni
Nuova avventura per la ciurma di cappello di paglia: che approda in un isola misteriosa e stranamente disabitata.
Cosa accadrà quando un normalissimo frutto sconvolgerà gli animi di due giovani, 
portando l’intero equipaggio alla più totale confusione?
Tratto dal primo capitolo.
-Rufy che ti prende?-
-Adesso…-
- mm..? –
-Ti voglio ..adesso!-
Genere: Romantico, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve! Puntuale come sempre ogni lunedì, ecco a voi il 7 capitolo della storia.
Ovviamente, ringrazio moltissimo tutti quelli che hanno letto(siete veramente tanti) ed anche quelli che hanno recensito!(vi adoroxD)
Spero vivamente ke questo capitolo vi piaccia di più e come ogni lunedì (problemi a parte) aggiornerò, per la vostra gioia, (spero) Vi mando tanti bacioni e vi chiedo come sempre di dare anche un breve commento per sapere cosa ne pensate...a Lunedì!

Ps: x chi ama Harry Potter e in particolar modo la coppia (Herm-Draco) vi consiglio di leggere la mia One Shot pubblicata pochi giorni fà..e se commentate ovviamente è anche meglio, ma mi basta che la leggiate se proprio non avete tempo.....by.

Capitolo 7
Il Richiamo del cuore..

 -Preparati..perché non potrò mai perdonarti, per quello che hai fatto alla dolce

Nami-chan!-avvisò Sanji, accendendosi una nuova sigaretta.

 

Kamatari indugiò per un attimo su ogni suo nemico, per poi alzarsi lentamente.

Il cuoco, buttò fuori il fumo e i suoi occhi restarono fissi su l’uomo che aveva rapito la sua dolce Nami.

-Bravi..avete trovato la mia città..-si congratulò, spostando poi la sua attenzione sul volto dell’archeologa.

-Immagino.. che il merito sia tutto suo.- disse, riflettendo a voce alta.

Il cuoco sorrise, annuendo.

-Esatto..Robin-swan è la migliore..-mormorò, sicuro come mai in vita sua.

Kamatari, guardò gli unici occhi in quella stanza a rappresentare il suo passato e senza neanche una parola, richiamò la spada, da sempre sua fedele compagna, a se.

-Direi che abbiamo parlato abbastanza…-esclamò il cuoco e spegnendo la sigaretta si avventò contro di lui.

Kamatari schivò il colpo, avanzando verso lo spadaccino, già in posizione di combattimento, ma ancora una volta evitò l’attacco, sorpassando l’avversario con un salto.

Brook alle sue spalle lo sorprese, ma sorrise, avvertendo l’energia vitale della sua migliore amica.

Prima che il colpo del musicista gli strapasse un braccio, Kamatari, parò il colpo con la spada appena richiamata.

La ciurma di cappello di paglia ebbe un attimo di tentennamento e le parole di Nami accrebbero la loro preoccupazione.

-Fate attenzione, lui sa utilizzare la magia..-

Kamatari non poté fare a meno di sorridere, scoccando un occhiata  penetrante alla navigatrice.

-Vedo che prestavi molta attenzione a tutto ciò che ti ho detto..nonostante la situazione..-

Nami  lo guardò con disgusto, trattenendo le nuove lacrime,che minacciavano di cadere.

-Quale situazione, bastardo?!-chiese furioso Sanji, facendo scoppiare a ridere il diretto interessato.

La rabbia crebbe a dismisura e senza ragionare, il cuoco si fiondò su Kamatari.

Il sorriso maligno che gli contornò il volto segnò la fine di Sanji.

Mosse leggermente la spada, dalla quale scaturirono strane scintille.

In poco tempo, il cuoco venne intrappolato dentro una bolla d’acqua.

-Sanji!- urlarono Robin e Nami, mentre il loro compagno perdeva lentamente i sensi e la risata  di divertimento di Kamatari, colpiva come tante lame affilate, il cuore della ciurma di cappello di paglia.

-Cosa diavolo gli hai fatto?-chiese lo spadaccino, interrompendo il suo divertimento.

-Oh..non preoccupatevi, ho solo portato la sua mente nei ricordi più dolorosi del suo passato.-

Il silenzio avvolse la tesa aria, che si respirava.

Zoro strinse forte le sue spade, mentre Brook e Franky, guardavano minacciosamente Kamatari.

Quest’ultimo però, aveva gli occhi puntati contro lo sguardo di Nami, che battagliera restituiva l’occhiata.

-Immagino che se riesco ad ucciderti lo libererò..-esclamò Zoro, portandosi in posizione d’attacco.

Kamatari non rispose, ma si preparò a fronteggiarlo.

Quando Zoro corse contro di lui, in un solo e fluido movimento venne sconfitto.

La stessa bolla che aveva intrappolato Sanji, ora sospendeva in aria anche il corpo di Zoro.

-NO!-Esclamò Nami, mentre Franky e Brook si paravano di fronte alle due ragazze per proteggerle.

Kamatari sorrise, vedendo Brook avanzare, verso le bolle e provare a distruggerle con la sua spada.

-È tutto inutile… solo io ho la facoltà di decidere del loro destino..e del vostro.-aggiunse lentamente, il suo sguardo penetrò Nami, che non poté in alcun modo evitare di tremare.

Robin che non aveva perso minimamente la calma, si preparò ad utilizzare il suo potere, per togliere la spada dalle mani del loro nemico.

-Cosa!?!-esclamò Kamatari, vedendo le braccia di Robin, spuntare dalle sue stesse e bloccarli il movimento.

-Ora Brook!- l’urlo dell’archeologa, diede il segnale d’attacco al musicista che partì spedito verso il loro nemico.

Quando la spada dello scheletro si posò però su Kamatari, lui sparì.

-Dove diavolo è finito?!-domandò Franky, dando voce hai pensieri di tutti.

Il pericolo giunse inaspettato e Robin riuscì a pronunciare solo poche sillabe,prima che la bolla la colpisse.

-Robin!-urlò Nami, mentre le lacrime sgorgavano incessanti dai suoi occhi.

Franky restò immobile, lo sguardo perso nel vuoto, mentre le parole di Kamatari, poco lontano da lui, li rimbombarono nella testa.

-E ora che quella sgualdrina è fuori gioco..chi è il prossimo?-La navigatrice cadde in ginocchio distrutta.

Senza più la forza di urlare.

Un enorme esplosione, la costrinse ad alzare lo sguardo.

Franky aveva attaccato Kamatari senza pietà e lui parando il colpo, lo aveva fatto finire contro una colonna della villa.

La terra tremò per un momento, mentre Franky, continuava a lanciare potenti fiamme contro chi aveva assalito e parlato male di Robin.

-Ora basta…-sibilò lui e parando l’ennesimo colpo di Franky, Kamatari si portò velocemente contro di lui intrappolandolo come il resto della ciurma.

Nami guardò la scena impotente e sentì il battito del suo cuore diminuire.

Quando Brook si parò di fronte a lei, Nami scosse il capo e sollevandosi, bloccò lo scheletro per il braccio.

-No ti prego…non..no..-Lui però non l’ascoltò nemmeno e dedicandoli solo un occhiata di sfuggita, mormorò.

-Rufy non me lo perdonerebbe mai..se non proteggessi la sua donna…-mormorò, lasciandola completamente senza parole.

-Yohohohohoho…-la risata cristallina di Brook riempì l’aria, subito dopo si lanciò contro il nemico.

Nami si morse il labbro inferiore, vedendo l’ennesima bolla ricoprire un suo compagno.

Si portò le mani alla testa, mentre ogni loro avventura le tornava alla mente.

Le risate, i litigi, i pianti…il suo pensiero, cadde poi nel viso sorridente del suo capitano e le parole di Brook, così come il suo sorriso, le ritornarono alla mente.

-Rufy..-il sussurro, non venne udito da Kamatari che si avvicinò sorridente alla navigatrice.

-Bene..ora che i tuoi amichetti sono sistemati, direi che possiamo riprendere da…-

-RUFYYYYYYYYYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-l’urlo immobilizzò completamente Kamatari, subito dopo, il suo sguardo divenne duro come il ghiaccio e il passato tornò prepotentemente nella sua testa.

                                                                           ****

 

Chopper, bagnò il piccolo fazzoletto per poi riposarlo sulla fronte del suo capitano.

Sembrava che gli strani dolori, causati dall’essere stato posseduto, fossero finalmente terminati.

-Come sta?- la voce di Usop apparì preoccupata, quasi timorosa.

-Ora bene..deve solamente riposare..-

Usop annuì, sedendosi vicino al suo capitano.

Poco dopo che i loro compagni erano partiti per recuperare Nami, Rufy aveva iniziato ad agitarsi nel sonno e non aveva smesso di ripetere il nome della navigatrice, fin quando Chopper non gli aveva dato un sedativo per placarlo.

Usop sospirò, mentre Chopper rimetteva i suoi “attrezzi” a posto.

Avvertiva una strana sensazione..e  le sue preoccupazioni, si erano rivelate sempre fondate.

-Usop?-al richiamo del piccolo medico, il cecchino si voltò.

-Cosa c’è Chopper?-

La renna, leggermente rossa in viso, guardò il suo compagno di avventure e poi timidamente rispose.

-Quando Nami ha detto…di..di amare..Rufy..significa che..che..-senza riuscire a continuare la piccola renna, si zittì.

Mentre il cecchino annuiva saggio.

-Credo che lo ami..ma non posso esserne certo.-

-Come mai?- domandò incuriosita e completamente sbiancata.

-Le donne sono imprevedibili Chopper..se vuoi, posso raccontarti di quando in una delle mie numerosissime avventure, incontrai una giovane…-

Mentre Usop raccontava una delle sue frottole e Chopper ascoltava incantato, Rufy sentì nel vuoto in cui si trovava qualcuno urlare il suo nome.

Cercò di concentrarsi nell’immagine sfocata che li appariva.

I capelli arancioni ricoprivano interamente il volto e i singhiozzi erano l’unico rumore udibile in quel silenzio che non sembrava avere fine.

-Rufy..-la voce risuonò nella sua mente, ed il suono richiamò il suo cuore.

-Ti prego…aiutami..-

Quelle parole…le sue parole…

Rufy guardò per l’ennesima volta il viso della sua navigatrice rigato di lacrime e seguì la discesa di una, fin quando  la luce di quella stessa gli impedì di vedere.

-Nami…-sussurrò il nome della fonte del suo risveglio, aprendo finalmente gli occhi.

Ricordatevi di recensire..kiss..kiss..
  
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