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Autore: Hermes    16/03/2010    3 recensioni
E se Edward non fosse più tornato da Bella dopo la festa per il suo diciottesimo compleanno? Se i fatti di New Moon non fossero mai successi ed non si fossero più visti? Il destino degli umani è qualcosa d’inalterabile…
Genere: Triste, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Sorpresa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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4.
Divided we stand in the light of a frozen sun
Cursing the gods we have become

We steal the fire from a sacred heart
And bleed the wine unholy
We fall in love with the serpent's song
And fear nothing

In the nightside of Eden
We're born again dead
Forever we are
Forever we've been
Forever we'll be crucified to a dream
In the nightside of Eden

Deranged, we're tearing away the petals of desire
Learning the mathematics of evil by heart

We deceive ourselves to start a war
Within the realm of senses
And descend to the circle number four
Where we are nothing
In The Nightside Of Eden ~ His Infernal Majesty

Il tramonto era sceso da un paio d’ore.
La mantella li proteggeva parzialmente dalla pioggia. Stavano cacciando.
Aro li aveva mandati in missione, provava un piacere perverso a farli lavorare assieme.
Erano passati più di sei mesi…ma cosa sono i mesi?
Bella non gli rivolgeva la parola, anche se la sorprendeva a fissarlo qualche volta.
Era diventato un corvo solo per starle accanto. Questo Aro lo sapeva bene.
L’eternità sembrava più sopportabile in quella prospettiva.
Non erano vivi.
Non avevano famiglia.
Non avevano luogo a cui tornare.
Eppure Edward trovava in lei la sua casa.
Solo il tempo avrebbe messo a posto le cose…e lui sapeva aspettare…
L’avrebbe aspettata sino alla fine.

~

Sfrecciavano silenziosi in mezzo al rado sottobosco.
Edward teneva il suo passo per evitare di allontanarsi troppo.
Mesi prima, nell’antica chiesa di Volterra, gli aveva chiesto di andarsene e non tornare.
Come sempre non l’aveva ascoltata, accecato dai suoi stupidi rimorsi.
Si era stabilito nel Palazzo, entrando a far parte della Guardia di sua spontanea iniziativa.
Aro mi guarda ancora con incredulità da quando sa.
Alla vigilia della mia nascita…quel giorno che sembra lontano mille anni ormai…

Pioveva.
E niente aveva significato.
Pioveva.
Ed io ero tornata nel luogo della mia rovina.
Tornata per sedarmi col dolore e con l’odio.
Ero l’unico modo che avevo per sapere che non era stato solo un sogno.
Il respiro mi mancava, cercando un profumo che si era disperso come il fumo di un incendio.
Avevo corso e i miei polmoni bruciavano per lo sforzo.
Pioveva.
Casa Cullen era a pochi metri, ma ero troppo stanca per alzarmi.
Spaventata di trovarla vuota e fredda.
Non sospettavo che invece…
Aro e Jane sulla veranda e i loro occhi rossi.
Scappai ma la bionda vampira aveva prima cercato di immobilizzarmi con il dono della tortura poi era ricorsa a metodi più estremi, inchiodandomi al terreno fangoso e tenendo saldamente le mie braccia dietro la schiena.
Il Volturo si avvicinò al mio debole corpo umano, scambiando un’occhiata perplessa con la vampira che mi tratteneva saldamente nella sua stretta d’acciaio.
“Il tuo potere è innocuo…mia cara?”
Povera Jane…e pensare che dopo la mia trasformazione eravamo diventate buone amiche!
Aro ascoltò un momento cosa dicevano i suoi pensieri poi rivolse i suoi occhi vermigli su di me e con un sorriso che niente aveva di gentile, chiese
“Mi concederesti l’onore, giovane umana?”
Non aspettò risposta e toccò con la punta di un dito la mia fronte, in silenzio.
Avevo chiuso gli occhi, aspettando di morire. Li avevo riconosciuti per quello che erano. Lui me ne aveva parlato.
Il buco immaginario nel mio petto si allargò un po’ di più, mi avrebbe divorato un giorno o l’altro.
“Che fortunata coincidenza…” era solo un mormorio al mio orecchio ma distinsi chiaramente l’eccitazione nella sua voce “Come ti chiami, cara?”
“Bella…” dissi, combattendo il mio respiro scostante.
“Sappi che il tuo dono merita un omaggio ancora più stupefacente. Vedo la tua vita umana consumarsi senza motivo…io ti darò una famiglia, allevierò le tue mancanze mia piccola Isabella.” la sua voce bassa si era falsamente addolcita, zuccherando la medicina che stava per somministrarmi.

Pensare a quel giorno la faceva ancora rabbrividire…
Aro l’aveva morsa senza chiedere.
Era cambiata senza nemmeno cercare di lottare.
L’unico desiderio che mai avesse voluto con tutte le sue forze era che il veleno di Edward scorresse nelle sue vene. Perdere la vita, affogando negli occhi di lui, sapendo che non era un addio.
Non era successo.
Aveva guardato mentre Charlie piangeva sulla sua lapide, mentre le si stringeva il cuore pochi metri più in là, nascosta dalle felci.
Poi erano partiti per Volterra e aveva iniziato una nuova vita.
Almeno fino a quando Lui non era tornato per sconvolgere un’altra volta tutto.
Era tornato credendola morta. Era tornato per morire.
Puro e semplice.
Da alcune notti si chiedeva se, da umana, avrebbe avuto il coraggio di uccidersi perché il dolore era troppo da sopportare.
La risposta era no.
Se lui era al mondo, lei non poteva dire addio alla vita.
Il Paradiso, o qualsiasi altra cosa ci fosse al di là della radura, non sarebbe stato tale senza Edward.
Meglio il Purgatorio.
La stava guardando, preoccupato.
Si erano fermati.
Non pioveva più e una rada luna brillava sulle foglie bagnate.
“Edward.” pronunciare il suo nome, dopo così tanto tempo, le dava uno strano senso di deja-vù.
“Dimmi…”
“Perché hai accettato l’offerta di Aro?”

~

Lei chiedeva a me perché?
Non era ovvio ai suoi occhi quanto ai miei?
“Bella…”
Cercai qualcosa, qualsiasi cosa, da dire che racchiudesse tutto e gli desse un senso.
Finalmente la trovò…
“Senza di te…avrei dato via me stesso, la mia famiglia. Mi hai alterato irreversibilmente. Tutto quello che voglio…è con te.”
Per sempre siamo stati.
Per sempre siamo.
Per sempre saremo maledetti solo per aver sognato d’amare.
Stretti in un abbraccio, un bacio velenoso.
È con il freddo delle tue braccia che mi stai salvando.

Note dell'Autore:
Sono in ritardo...avrei dovuto postare Sabato ma ho passato un settimana assurda...e chiedo perdono! ^^
Ultimo capitolo, raga...questa volta The Ravens è davvero finita!
Ringrazio JessBells per aver recensito il terzo capitolo e per essere così gentile e attenta...grazie!
Spero che vi sia piaciuta sino in fondo...^^
Che dire...adesso mi concentrerò su Missing Bites...se volete fateci pure un salto e ditemi cosa ne pensate! ^^
Hermes

  
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