Era arrivato sabato.
Durante la mattinata avevo cercato di evitare Blaise, non volevo metterlo al corrente di quello che sarebbe successo.
Mi sentivo estremamente nervoso, i preparativi erano stati curati fin nei minimi dettagli.
Avevo ricevuto un messaggio dal Signore Oscuro, ormai era fatta, aveva tessuto pazientemente la sua tela e presto ne avrebbe tirati i fili.
Provavo a immaginarmi come avrebbe ridotto Hogwarts, immaginavo le urla di disperazione degli altri studenti, corpi accasciarsi a terra.
Era un’immagine orribile.
Cercai di distogliere i miei pensieri quando il mio migliore amico entrò in stanza.

-Draco pronto per scoprire chi sarà la tua dama questa sera?-

-Non fare lo spiritoso, non sono molto in vena-

-Cosa ti preoccupa?-

Gli rivolsi uno sguardo carico di preoccupazione, volevo metterlo in guardia, dovevo, a lui lo dovevo.

-Blaise ascoltami bene, e tieni a mente quello che ti sto per dire-

-Sembra piuttosto grave-

Non sapevo da dove iniziare, le parole faticavano a uscire, ma alla fine riuscii a spiegargli a grandi linee la situazione.

-Quando sarà il momento non voltarti indietro, scappa, smaterializzati in un luogo sicuro, non tornare, non cercare di metterti in contatto-

-Io non posso…e tu che farai? E gli altri studenti che faranno?-

-Blaise ti prego, sei il mio migliore amico fidati di me, fai come ti dico. Io sarò al sicuro, non correrò rischi-

-E gli altri studenti?-

-Il Signore Oscuro vuole solo una persona, non perderà tempo con gli altri-

-E i mezzosangue? Li torturerà-

-No, il suo obiettivo non sono loro, lui vuole solo compiere la profezia-

-Draco…-

-So cosa vuoi chiedermi, non le succederà nulla-

-Ti odierà-

-Mi odia già-

-Sai che è una bugia-

-E’ meglio dire una bugia al momento giusto, che la verità al momento sbagliato-

“e questo non è proprio il momento giusto”

 

 

Era pomeriggio inoltrato, Ginny mi aveva praticamente costretta a una full immersion pomeridiana di trattamenti estetici per prepararmi alla serata.

-Gin, ma è proprio tutto necessario? Non si potrebbe evitare?-

-No Herm! Decisamente no! Devi essere perfetta questa sera-

Con sorriso sornione era tornata a concentrarsi sulle mie mani.

-Sei emozionata?-

-No…o forse si, non lo so-

-Come fai a non sapere cosa provi?-

-Beh, diciamo che è una situazione particolare, forse cerco di non illudermi troppo sul mio cavaliere-

-Se assomigliasse a un troll di montagna puoi sempre scappare-

Risi alla sua battuta.
Chissà com’era il mio cavaliere, chissà se gli sarei piaciuta.
Per un breve istante mi venne in mente il furetto platinato, forse sarebbe venuto anche lui al ballo.

-Ok Herm qui abbiamo finito, ora devo truccarti, poi sarà il turno del vestito e in ultimo cercherò di sistemarti i capelli-

Era davvero una cara amica, come avrei fatto senza di lei.

 

All’appuntamento mancava mezz’ora circa.
Mi rimiravo nel mio completo scuro dal taglio impeccabile mentre mi aggiustavo i gemelli d’argento attorno ai polsi.

-Che ne pensi Blaise?-

-Che sono preoccupato, come fai a essere così distaccato?-

-Devo esserlo, è giusto così-

“Chissà come sarà lei”

-E se fosse la Granger?-

Gli lanciai un’occhiata truce, era davvero un’impiccione.

-Non sarà mai la Granger!-

-Il destino alle volte può giocare dei tiri mancini-

-Io non credo nel destino Blaise-

-Forse nella vita non ci è permesso di scegliere la cornice del nostro destino, ma ciò che ci mettiamo dentro è nostro-

Rimasi a fissarlo stupito, non avevo mai pensato al destino in quest’ottica.

-Allora, sei pronto a scoprire il destino chi ha scelto per te?-

-Sono nato pronto-

Con ghigno beffardo apro la porta pronto ad andare a vivere l’ultimo atto di questo percorso.

 

 

-Sei splendida Herm-

Guardo Ginny sorridermi con gli occhi quasi lucidi dalla commozione e non posso fare a meno di darle ragione.
Vedo la mia immagine riflessa allo specchio e stento a riconoscermi.
Ha fatto davvero un lavoro fantastico.

-Non so davvero cosa dire-

-Non dire niente, sono così contenta-

-Grazie di cuore-

-Ehi ehi è tardi tra pochi minuti hai il tuo appuntamento, non vorrai far aspettare il tuo cavaliere vero?-

-Speriamo non scappi-

-Direi che dopo che ti avrà vista al limite gli potrebbe venire un infarto, sei bellissima-

-Allora vado?-

-Vai, in bocca al lupo-

Ho le mani che sudano freddo, e le gambe che sembrano legate con i piombi; mi sento agitata.
Cerco di controllare il respiro, non devo emozionarmi così, è solo un ballo, devo divertirmi e stare bene.
Purtroppo dal pensare razionalmente al mettere in pratica ne passa.
Prendo un bel respiro e scendo i primi gradini della scalinata.
E’ stato tutto addobbato con molta cura, ci sono candele che fluttuano ovunque, fiori freschi e una musica soffusa.
Ed ecco che poso lo sguardo sul ragazzo che sta aspettando perfettamente composto ai piedi della scalinata.

 

Sento un rumore di tacchi avvicinarsi lentamente; sento la vena del collo pulsarmi e un formicolio alle mani.
Devo mantenere il mio solito contegno, ma sembro non riuscirci.

“Dai Herm guardalo”

“La guardo”

Alziamo lo sguardo contemporaneamente e…

“Oh cazzo è lei!”

“Oh santo Godric è lui!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°
Ed eccomi qui.
Capitolo sfornato in giornata, avevo bisogno di distrarmi un po’.
Ho passato due intere settimane sul mio odiatissimo testo di Diritto Romano progredito, per scoprire oggi a malincuore che mi hanno spostato l’esame…
Che fregatura.
Chiusa questa piccola parentesi volevo ringraziare tutte le persone che mi stanno seguendo.
Settimana prossima posterò un nuovo capitolo (uno degli ultimi ahimè).
Spero che continuiate a seguirmi numerosi.

Un bacio
Vostra Lily Margareth Evans