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Autore: Isa is smiling    19/03/2010    5 recensioni
.."A cornice di quel poco più che strano scenario, una musica tunztunztunzparaparatunz rimbombava per la stanza, facendo muovere al ritmo di musica varie teste ciondolanti. -Bene! E adesso..treninooo!- gridò Severus, che si era attaccato alle spalle di Vitious e ancheggiava in maniera a dir poco oscena. Silente gli arrivò dietro, palpandogli il sedere, mentre muoveva le mani con mosse che John Travolta aveva inventato ne “La febbre del sabato sera”.."
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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..Possiamo offrirti una tazza di thè?

 

Il vento caldo di una domenica di fine Agosto scompigliava gli eccentrici ed elettrizzati capelli di una Sibilla Cooman che, intenta a velocizzare il suo passo, si scontrò dritta dritta contro una delle colonne dell’atrio maggiore di Hogwarts. La sua sfera –una della sua collezione privata di sfere infrangibili a prova di caduta- rotolò a terra, miracolosamente intatta.

-Serve aiuto, Siby cara?-

Una voce lenta e strascicata arrivò alle orecchie della strampalata professoressa.

-Oh, meno male che ci sei tu, Severus caro..- rispose la donna, cercando di sistemare i pericolanti occhiali in maniera corretta.

-È a questo che servono le amiche, Siby! La sfera l’ho presa io! Andiamo, cara, ci aspettano!-

-Sev, ancora con questi giochetti?- chiese la donna incerta, notando, con la sua vista sfocata, una chiazza rossa camminare acanto a lei –E che fine ha fatto la tunica nera?-  

-Ho deciso di cambiare un po’, amooore! Prima che arrivino i ragazzi, sai..non vorrei che venissero a sapere di questi miei..giochetti, come li chiami tu!-

-Trasformismo, Sev..i babbani lo chiamano così!-

-Oh, cara, lo so! Ho comprato anche qualche rivista via gufo..voglio tenermi informato! Mi piacciono questi abiti..sparluccicanti!-

Nel frattempo, i due professori erano arrivati di fronte ad un’anonima porta, come ad Hogwarts se ne possono trovare a migliaia. Il (la?) professore (professoressa?) Piton aprì lentamente la porta, fece entrare la sua collega e la richiuse alle sue spalle.

-Ecco, siamo arrivati! Che la festa cominci!- squittì, mentre con un’occhiata controllava che tutti gli invitati avessero preso parte alla festa.

Beh, se qualche studente fosse tornato a scuola prima del tempo e li avesse scoperti, il grande prestigio di Hogwarts sarebbe andato a farsi benedire immediatamente!

-Severus, mi piace il tuo nuovo look!- esordì Albus Silente, i pantaloncini hawaiani che lo facevano vagamente somigliare a Merlino in vacanza ad Honolulu.

-Davvero? Sai, ho deciso di cambiare un po’! Quel nero mi smagriva troppo! E ho anche usato un nuovo balsamo, da me preparato! Rende i capelli più setosi!- Ad ogni movimento esplicativo, il vestito –alquanto ristretto- di Severus si alzava un po’ di più.

-Dovresti prestarmelo per la barba, allora..la trovo un po’ sfibrata, negli ultimi tempi!-

-Ci credo, visto tutto il da fare che ti dai con Minnie..un po’ di respiro!-

-Parlavate di me?-

Una voce calda e sensuale li raggiunse, mentre una sonora pacca al fondoschiena del mago più anziano li portò a girarsi.  

Minerva McGranitt, nel suo più che ristretto bikini quasi trasparente, si era avvinghiata alla barba del suo amore, per poi risalire fino alle labbra coperte da piccole rughe.

-Mi attizzi, Minnie!-

-Oh, ma come sei scurrile, Alby!- celiò Severus, incamminandosi verso il tavolo a lato della stanza, dove bibite sempre fresche e vassoi auto-riempienti facevano bella mostra di loro stessi.

-Complimenti, Sev, sei uno schianto!-

-Dici sempre così, Vitiy!-

-E’ la verità, mia cara!-

Il professor Vitious, dall’alto dei suoi 50 centimetri, era intento ad osservare le gambe snelle e depilate del professore (professoressa?), prima di tendergli una mano, a mo’ di invito.

-Un bagno, mia diletta?-

Proprio al centro della stanza si ergeva un enorme acquascivolo incantato che sfociava in un’enorme piscina in cui Pomona –anch’ella in un succinto bikini color cachi- era intenta a giocare poco castamente con quel fantasma del Professor Rüf.

Sul bordo della piscina Rolanda Bumb, in una specie di prendisole risalente agli anni della prima guerra magica, cercava di conversare con Gazza, da sempre suo amore segreto.

I due sguazzavano i piedi nell’acqua come due fidanzatini, mentre si scambiavano racconti di epoche molto più che passate.

A cornice di quel poco più che strano scenario, una musica tunztunztunzparaparatunz rimbombava per la stanza, facendo muovere al ritmo di musica varie teste ciondolanti.

-Bene! E adesso..treninooo!- gridò Severus, che si era attaccato alle spalle di Vitious e ancheggiava in maniera a dir poco oscena. Silente gli arrivò dietro, palpandogli il sedere, mentre muoveva le mani con mosse che John Travolta aveva inventato ne “La febbre del sabato sera”.

Minnie, subito dietro di lui, si muoveva sensualmente, facendo capire che, si, era stata lei ad inventare le mosse che avevano fatto girare la testa –e anche qualcos’altro- a gli uomini fan di Jessica Rabbit.

Rolanda, carica e ebra di quella musica a suo dire meravigliosa, tolse la palandrana che aveva addosso per rivelare un costume intero con scollo indecentemente largo, mentre Gazza la seguiva, la bava che colava ovunque.

Pomona, insieme al professore fantasma, chiudeva la fila, il fiocco del bikini quasi pericolosamente slacciato.

-Pepepepepepepepepèpèpepepèpè!- cantavano in coro.

Toc-toc.

Silenzio.

Toc-toc.

I maghi e le streghe si guardarono tra loro.

Ognuno, con una calma ed un’organizzazione tipica di chi è abituato a certi fatti, fece ricomparire i propri abiti “normali”. Minerva si preoccupò di fare sparire gli addobbi, Albus di far comparire registri e tazze da thè.

Nel giro di trenta secondi, quella stanza assomigliava terribilmente ad una seria aula professori.

-Avanti!- sentenziò Silente, con la sua voce austera.

Hagrid, il guardiano del parco del castello, fece il suo ingresso.

-Salve! Mi era sembrato di sentire dei rumori. Pensavo ci fossero dei ragazzi! Chiedo scusa!-

-No, Hagrid. Stavamo solo facendo uno spuntino- disse la Professoressa McGranitt, la crocchia perfettamente fissata sulla testa –Anzi, possiamo offrirti una tazza di thè?

 

Isa’s corner:

E’ demenziale, lo so. Ma mi (ci? xD) è venuta l’idea e non ho (abbiamo? xD) smesso di ridere. Commentatela, almeno so che, essendomi cimentata in questo tipo di storie, non ho fallito del tutto xD

  
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