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Autore: cinderellatom    19/03/2010    0 recensioni
Introduzione rimossa poichè non valida.
Si prega di introdurne una che sia tale.
Ladynotorius assistente amministratrice.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mangiamorte
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2
THEY ARE LOOKING FOR …?



“Inanzitutto cerchiamoci un lavoro degno di tipi come noi” disse Lucius inforcandosi un paio di occhiali per truzzi di prima categoria, “Per le mie capacità potrei fare il parrucchiere …” disse guardandosi intorno, “Io potrei fare il biologo …” disse Piton che era uscito dall’hotel con gli occhi incollati alla sua amatissima rivista scientifica “Oppure fare il cuoco …” “Io credo che sarebbe bello fare la massaggiatrice …” disse ironicamente Bellatrix “Se, certo, con la delicatezza che tieni, vedrai quanto terrai il posto” la schernì Regulus “Sarebbe bello lavorare in un Luna Park, un lavoro itinerante” disse Regulus “Tu potersti lavorare in un negozio di animali, ah no, meglio lavorare in biblioteca” disse Bellatrix a Codaliscia che si nascose dietro alla sua gonnona di pizzo. “Io … dunque … che ne dite del boia!” disse Fenrir pensieroso “Naaa, la pena di morte non è usata nello stato di New York! Perché non il macellaio?” aggiunse Lucius “Ragazzi, questi lavori sono una copertura, non credete che ci servano davvero” disse Regulus guardandosi intorno in modo che nessuno li sentisse “ Lo so, cerchiamo solo qualcosa che vada d’accordo con i nostri animi” disse Piton, poi però inciampò e sbattè la zucca contro un palo perché a forza di tenere gli occhi incollati alla rivista … prima o poi sarebbe accaduto. “Bene, io direi di cominciare oggi i nostri colloqui di lavoro, ho visto ieri un caso che fa per noi” disse Lucius e senza stare a sentire le lamentele degli altri si fiondò in una discoteca vuota e cominciò ad urlare e ad improvvisare una techtonik coi fiocchi “ESSIAMO NOI, ESSIAMO NOI IL PARADISO SIAMO NOI! OE OE OE, BELLA VEZ!” si sedette su una sedia argentata e fissò in maniera meravigliata (O___O) il direttore della sala. “Buongiorno, io mi chiamo Lucius … ahem … salve mi chiami pure Lucy!” e gli mostrò una mano completamente piena di gingilli dorati e argentati, il capo lo fissò dall’alto in basso “Salve … io mi chiamo John Lup, benvenuto nella discoteca “THE DANCING BEE” ovvero, l’ape che balla, come mai avete scelto di trovare lavoro qui?” il tipo aveva un’aria terribilmente familiare ma a Lucius non venne in mente nessuno anche se qualcosa gli diceva che il suo viso, il viso di John era familiarissimo. “Perché io amo l’house e il pop e TUNZ TUNZ PARAPARA TUNZ TUNZ YEAHUU!” Lucius si mise a roteare le braccia in alto muovendo la testa su e giù “Signore? Vogliamo passare ai fatti reali? Dunque, di che cosa si occupa lei? Che istituti ha fatto?” “Io? Beh … ho frequentato la scuola dell’orrore dove ci facevano fare balletti senza perdono, come il Crucio eccolo qua! (e s’attorcigliò completamente, poi si srotolò compiendo cerchi concentrici)  oh lalaà, ed ecco qui il mio pezzo preferito L’Avada Ke Sballo (Lucius si gettò all’indietro dritto come un palo per poi scivolare in avanti ed intraprendere una furiosa techtonik “, Tick tock, on the clock But the party don’t stop no Woah-oh oh oh Woah-oh oh oh”) John applaudì “Perfetto, ma per essere veramente in gamba dovrai sfidare in una gara di ballo la migliore delle modelle pop, ovvero Lady GaGa che è in cerca di talenti” “NON CI POSSO CREDEREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!” e Lucius svenne per la contentezza.
Intanto Bellatrix si era presentata in un negozio per estetiste, l’avevano fatta accomodare in una saletta bianca da capo a piedi. Una vecchietta di nome Minnie (aveva anche questa un viso familiarissimo) si presentò come la direttrice “Salve, lei è la signorina della volta scorsa? Aveva chiamato vero? O no? Oddio mio la memoria sta dando i numeri!” “Io mi chiamo … Bellatr … ehm no io sono, vabbè non importa! Voglio un lavoro ora e subito!” la signora la fissò allibita, Bellatrix non era mai stata garbata con nessuno nemmeno nel mondo magico e quindi tutti la trattavano con distacco “Oh, molto diretta …” disse Minnie sorridendo “Prego, di qua, le faremo provare qualcosa, lei ha già fatto dei corsi per estetista?”, ma quella si era già fiondata verso un tavolino ed aveva afferrato la mano di una quindicenne, con veemenza “Dammi la mano!” esclamò vedendo una certa esitazione “Sono la nuova qui, voglio lavorare, dammi la mano!” insistette  Bellatrix, la signora Minnie era visibilmente perplessa “Ma io devo fare la ceretta, mica le mani!” esclamò la quindicenne ma Bellatrix aveva afferrato una limetta e cominciava a segarle le dita anziché le unghie “Stai ferma altrimenti t’ INCARCEROGO” “Che???” fece la ragazzina, Bellatrix mollò la limetta “Ti attorciglio di corde e poi ti PIETRIFICO” a quel punto la ragazzina s’alzò e corse via urlando come un’ossessa in preda al terrore, la signora Minnie s’infiammò, corse verso Bellatrix e l’afferrò per il bavero  del costosissimo corpetto “Come osa? Non è nemmeno assunta e si comporta così, ora le faccio vedere io come si tratta la clientela, Sabrina chiama la polizia!” Bellatrix non capiva tantissimo cosa fosse la polizia ma riconosceva il pericolo, approfittando della distrazione della vecchia, puntò la bacchetta contro le sue spalle e gridò con tutta l’aria nei polmoni “Crucio!” la donna si bloccò, ma visto che i poteri della strega erano stati ridotti moltissimo non ebbero l’effetto desiderato e crearono solamente una specie di solletico. Ma Minnie aveva compreso che Bellatrix era una persona poco raccomandabile ed abbandonò il campo strillando  a più non posso qualcosa come “ho visto il diavolo entrare in questo negozio!” oppure “dio preghi se sono stata indulgente in vita ma fa che abbia pietà per la mia anima!”.
Regulus intanto era andato al circo degli orrori per offrirsi come apprendista, lo avevano subito accettato e gli avevano mostrato alcuni numeri veramente belli ch eseguivano animali e professionisti. Poi venne il momento del funanbolo ed allora Regulus si meraviglò davvero nel vedere come alcuni Babbani potessero creare l’illusione del volo con delle semplici funi o dei salti acrobatici. Decise di mettersi alla prova mostrando agli artisti alcuni suoi numeri imitando pericolosamente il Quiddich. Non appena videro cosa era capace di fare Regulus, gli artisti lo presero con sé decidendo di mostrarlo al Gran Consiglio degli Artisti Bravi Ma Bravi Ma Bravi, non appena essi conobbero Black gli fecero applausi a non finire, venne infine il momento del Mangiafuoco perché il loro spettacolo seguente si sarebbe ispirato a Pinocchio, mentre eseguivano le preove davanti al Consiglio e ad un capannello di persone, Mangiafuoco eruttò una fiammata potentissima, Regulus si spaventò moltissimo e pensando che quello stesse per suicidarsi veramente estrasse la bacchetta ed esclamò “Aguamenti!” un getto d’acqua si sprigionò dalla bacchetta e colpì il fuoco estinguendolo all’istante, tutto il corteo rimase a bocca aperta, un bambino che si era incantato aveva appiccicato lo zucchero filato al viso, Regulus gli puntò la bacchetta contro e disse : Gratta e Netta!” poi non poté fare altro perché i suoi poteri non gli consentivano altro. “Inaudito!” esclamò un tipo della giuria, “E’ una maledizione!” esclamò una donna e svenne. Regulus se la dette a gambe perché non potendo Smaterializzarsi andava molto più lento.
Fenrir  era stufo, aveva caldo e soprattutto fame, da giorni stava provando un certo disgusto verso i cibi comuni, sapeva che non era mai stato un tipo come gli altri. Suo padre era un pastore e sua madre non l’aveva mai conosciuta, era morta dopo averlo messo alla luce. Era cresciuto nei campi dell’Irlanda addestrando pecore e guadagnandosi da vivere rubando. Era diventato un relitto della società, non sapeva cosa fosse l’amore, quello che voleva era salvare solo se stesso. Non gli importava di quello che pensavano gli altri. Fissava senza sosta le auto che passavano, quando d’un tratto sentì una musica … non aveva mai sentito nulla del genere. S’alzò e seguì quella melodia, aveva visto qualcosa? Gli era parso di vedere qualcosa muoversi, si ora ne era certo, mentre avanzava la musica si fece più forte … omicidio? Qualcosa sui thriller? Gente che ballava forsennatamente. Ed ecco che al centro vide una figura mostruosa ballare, non era per niente male, la gente attorno urlava “MICHAEL! MICHAEL!” e lui danzava un qualcosa che sembrava  preso da The Ring, si accorse di Fenrir e gli sorrise, l’uomo rimase impietrito. Qualcosa gli consigliava di fidarsi, quella creatura, quel coso era terribilmente simile a lui, la musica ripartiva e il mostro di nome Michael riprendeva la sua danza, Fenrir non si sa come ne perché si unì  a quella folle danza Thriller mettendo in scena piroette e zampate a dir poco attraenti. “Figo, sei talmente bravo che ti metto nel mio video! Ragazzi, questo tizio ha delle doti e perciò rifaremo il video di Thriller insieme a lui!” e così fu.
Piton invece aveva pensato di darci alla cucina, aveva sentito dire da alcuni reduci di guerra che stavano nell’albergo assieme a loro, che nel tardo ‘600 si usava avvelenare i cibi, cosa normalissima nel suo mondo, ma se si fosse impegnato sarebbe potuto diventare famoso, avrebbe viaggiato e sarebbe ritornato nel suo paese natio, e li allora nessuno avrebbe potuto più toccarlo. Questo pensava mentre si avviava verso gli studi di “APPETITE COMES WITH WITCH” ovvero l’appetito vien stregando. Faceva davvero a caso suo! Lo studio era pieno di gente e non si riusciva a capire nulla, al centro stava un enorme tavolo blu a fiorellini con sopra fornelli di tutte le dimensioni, pentole e pentoloni appesi ovunque, cameraman, personal trainer, truccatori, giornalisti e cuochi dilettanti stavano a capannello in ogni angolo, la trasmissione era iniziata, forse, perché  una mano afferrò Piton per un polso e lo trascinò verso il tavolino blu. Uno scroscio di applausi provenne dallo studio, una donna incredibilmente magra stava strillando per chiedere permesso, “E si ricordi di sorridere!” disse a Piton che non aveva capito niente e che accennò ad una smorfia, la presentatrice ovvero una certa Ermelinda Sprint sfoggiò un sorriso e disse alle telecamere( pubblico a casa) “Buonasera signori, benvenuti al 32 esimo episodio di APPETITE COMES WITH WITCH! In cui verranno preparati streganti bocconcini per grandi e piccini, troppo scontata come rima? Ma ecco a voi il nostro ospite speciale, il signor …” e guardò Piton di sottecchi “Il signor ….” “Severus” disse Piton cupo, non aveva la minima idea di quello che stava succedendo. “Il signor Severus che oggi ha portato con noi una ricetta speciale, prego ….” E venne portato dentro un enorme pentolone grande quanto otto persone messe in cerchio, un tipo mollò un microfono in mano a Piton che lo fissò con disgusto e ci sputò sopra con disdegno, quando finalmente capì (più o meno) a cosa serviva, la presentatrice disse “Ed ora … al ricetta del giorno!” un gong fu suonato ed apparve un enorme cartellone bianco con su scritti gli ingredienti, Piton non ci fece manco caso e fissò la telecamera con aria dubbiosa “Oggi cucineremo zuppa di bezoar con contorno di ali di drago, trippa di pecora morta per AIDS e  … muco di vermicoli” elencò Piton con la sua voce monotona. Nello studio si levò un coro di “BLEAH!” “Estraete il muco di vermicoli da un troll semisvenuto, modificate i geni di una pecora dopo averla fatta assiderare ben bene, togliete il bezoar dalla pancia delle capre e fare il brodo, non di giuggiole che è quello in cui finirete voi se non distruggete Potter  e …. basta” disse. Silenzio. La conduttrice rimase a fissarlo a bocca aperta col microfono ancora in mano, il suo personal trainer iniziò ad urlare  sul motivetto di “CHI NON SALTA …….E’ …. E’” “E VIA LE RUGHE VIA LE LE RUGHE, MOVIMENTO E!  TOGLI IL GRASSO, NON STAR FERMA, MUOVI LE GAMBE E’! Piton estrasse la bacchetta ed esclamò “Nox!” le telecamere andarono in corto circuito e lo studio piombò nel buio, ci furono urla dovunque, la presentatrice afferrò Piton e lo condusse fuori “MA CHE TI E’ SALTATO IN MENTEEEE!” “Non afferro milady” disse Piton, lei gli mollò uno schiaffo “Togliti dalla testa l’idea di far parte di questo programma” e se ne andò perché a staf piegata le veniva la cellulite. Piton rimase a guardarla, poi scivolò via tra i vicoli silenziosi dei Bronx.
  
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