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Autore: Kyra Blackdemon    21/03/2010    2 recensioni
<< Mi piaci >> << Io ti odio >>
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ultimo

Pov Rose

 

Non appena mi risvegliai avvertii un odore strano, un misto di aria viziata, fogne e terra bagnata…

Per i primi dieci secondi non ricordai nulla ma poi tutto si fece più chiaro e i ricordi mi tornarono alla mente. Ero su un materasso sudicio e avevo i polsi e le caviglie legate ai paletti di metallo del letto, ero immobilizzata ed indosso avevo solo una camicia bianca e l’intimo.

Capendo che Lui mi aveva toccata, mi aveva spogliata, mi vennero conati di vomito e le lacrime iniziarono a scendere sulle guancie offuscandomi leggermente la vista.

Non saprei dire quanto tempo passò dal mio risveglio, ma non più di qualche ora che comunque a me sembrarono mesi, so solo che ad un certo punto sentii dei rumori…

Qualcuno stava trafficando con qualcosa di metallico vicino la porta, pensai fosse un chiavistello e appena sentii il cigolio della porta che si apriva chiusi gli occhi e finsi di essere ancora svenuta.

Udii dei passi e il materasso abbassarsi vicino i miei fianchi poi Lui mi parlò

<< Oh piccolo amore mio, non ti sei ancora svegliata, forse ti ho colpita un po’ troppo forte, ma non preoccuparti, mi farò perdonare >> disse ridacchiando

Poi iniziò ad accarezzarmi le gambe e i fianchi mentre io cercavo di stare ferma e non mettermi ad urlare per il disgusto di essere toccata da Lui ma quando iniziò a slacciarmi i bottoni della camicia iniziai a tremare e quando stava per abbassarmi gli slip non ce la feci più e urlai

<< NON TOCCARMI! >>

<< Oh ma bene, ti sei svegliata, dolce Denise non vedevo l’ora >> disse continuando ad accarezzarmi

<< Non ti azzardare a toccarmi brutto porco! >> non so dove trovai il coraggio di dire ciò ma Lui si fermò per un po’ continuando a guardarmi.

Il suo sguardo bruciava sulla pelle mentre io rimasta completamente nuda di fronte a lui fissavo una grande crepa sul muro.

Tutto pur di non guardarlo…

Ad un certo punto mi afferrò il viso e mi costrinse a guardarlo tenendomi ferma mentre cercavo di far staccare la sua mano da me e disse

<< Amore mio, quanto ti desidero… Accendi in me una passione mai provata prima, c’è solo un modo per spegnerla… >> disse mettendosi sopra di me con le braccia vicine al mio viso

Iniziò a spogliarsi con una mano mentre con l’altra mi teneva ferma  e così nonostante avessi gli occhi offuscati dalle lacrime riuscii a vedere benissimo gli sguardi lascivi che mi lanciava guardandomi con occhi che sembravano bruciarmi dentro, lasciando una distesa arida e consumata…

Quando stava per togliersi i boxer capii che non potevo restare ferma mentre lui mi violentava di nuovo così gli dissi con il tono più sensuale che riuscii a trovare in quel momento

<< William… >>

Lui sembrò sorpreso, forse si aspettava che non dicessi niente così continuai

<< William, sai in questi anni ho riflettuto molto e ho capito una cosa… >> dissi guardandolo negli occhi 

<< Cosa? >> mi chiese avvicinandosi alle mie labbra

<< Ho capito di essere innamorata di te e che non potrei mai vivere senza stare con te… >> detto ciò lo baciai, combattendo contro i conati di vomito che sembravano lacerarmi lo stomaco

Non so perché ma in quel momento pensai a Robert e mi sentii come se lo stessi tradendo…

Mi staccai lentamente da lui che disse

<< Sapevo che avresti capito che eri pazza di me prima o poi >>

<< Ora l’ho capito, grazie per essere stato così paziente con me… >> dissi ironicamente ma Lui non si accorse di niente

Si avvicinò e mi baciò di nuovo ficcandomi la lingua fino in gola, soffocandomi quasi, poi gli dissi

<< Amore, slegami, vorrei toccarti… >>

Lui ancora impegnato a baciarmi il collo acconsentì e si staccò per prendere un coltello affilato da terra e con colpi decisi, recise tutte le corde.

Facendo leva sui gomiti mi misi a sedere  e osservai la stanza

<< William cos’è quella cosa che luccica lì sul tavolo? >> gli chiesi

<< Giusto amore, me ne stavo dimenticando, è un regalo per te… >>

Prese una collana e me la mise intorno al collo, era davvero molto bella ma solo il fatto che era un Suo regalo me la fece odiare.

<< Oh… William è bellissima >> cercai di dire con voce commossa

Diedi un’altra occhiata alla stanza e notai qualcosa di interessante sul comodino…

Cercando di sembrare naturale lo baciai e riuscii a stenderlo sotto di me e mentre lui faceva scivolare le sue mani verso la mia intimità io stesi il braccio ed afferrai un vaso e con tutta la mia forza glielo scagliai sulla testa.

Immediatamente si afflosciò come un pupazzo svuotato e rimase fermo, immobile steso sul letto.

In fretta terrorizzata da un suo risveglio mi affannai a cercare il suo coltello che trovai poco distante dal letto...

Mi avvicinai a lui e alzai la lama pronta a colpire ma mentre abbassavo il coltello verso il suo addome come un flash mi passò davanti il viso sorridente di Robert e capii che se l’avessi fatto non avrei mai potuto più neanche guardarlo perché lui sarebbe stato spaventato da me…

Sarei diventata un’assassina per quel porco e questo no…

Non riuscivo ad accettarlo.

Così raccolsi la biancheria, la camicia e il suo cellulare che aveva lasciato in terra vicino ai pantaloni e corsi fuori dalla stanza.

Una volta all’aria aperta vidi a circa 200 metri il cimitero del paese, allora capii di trovarmi nella casetta diroccata appena fuori il paese.

Correndo più forte che potevo verso il cimitero, digitai il numero di Robert che rispose al secondo squillo

<< Pronto? >> aveva una voce spenta, come se fosse rimasto privo di ogni energia

<< Robert, sono io, sono Rose. >>

<< Rose? Dove sei? Stai bene? Che ti ha fatto quel bastardo? Dov’è ora? >>

<< Sto bene, l’ho colpito con un vaso e ora è svenuto, mi trovo a circa 100 metri dal cimitero, ti prego vieni a prendermi! >>

<< Arrivo, continua a parlarmi, sono vicino a casa tua, ci metterò meno di 10 minuti >>

<< Va bene >>

<< Sei arrivata al cimitero? >> mi chiese

<< Si, sono davanti alle porte, dove sei? >>

<< Sto arrivando, resisti altri 2-3 minuti e sarò da te >> disse chiudendo la comunicazione

Improvvisamente sentii dei passi mi girai e lo vidi…

Correva con indosso solo i pantaloni verso di me…

Con in testa il solo pensiero di non farmi prendere mi voltai e scappai, raddoppiando la velocità e entrai nel cimitero.

Ormai conoscevo quasi ogni anfratto di quel luogo, quindi avevo un vantaggio su di lui, ma mentre stavo varcando i cancelli secondari Lui mi raggiunse e mi cadde addosso inchiodandomi al terreno.

Mi tirò con forza i capelli, quasi strappandomeli, facendomi gridare dal dolore e mi disse

<< Brutta Puttanella pensavi di fermarmi così? Ricorda che tu dovrai stare sempre con me altrimenti ti ucciderò e ucciderò tutti quelli a te vicini, come l’altra volta. >>

Detto questo mi baciò ma io gli morsi la lingua facendolo urlare e Lui mi assestò uno schiaffo che mi fece sanguinare il labbro.

Non so come precisamente ma riuscii a colpirlo con un calcio su genitali e liberai il braccio con il coltello puntandoglielo alla gola.

A questo punto lo vidi dilatare gli occhi, per la paura, credevo, ma ciò che mi disse mi fece capire che mi sbagliavo…

<< Denise, mi fai eccitare da morire così aggressiva… >>

Subito dopo avanzò di un passo verso di me e io contemporaneamente indietreggiai ma inciampai su un sasso e rovinai in terra lasciando cadere il coltello che finì poco distante.

Lui lo raccolse e me lo avvicinò alla gola…

Credetti di stare per morire così chiusi gli occhi, non volevo andarmene guardando il suo viso quando improvvisamente…

 

Pov Robert

 

Ero andato a fare una passeggiata per riuscire a riflettere meglio, lasciando John e Elena al commissariato, ritrovandomi, non ricordo come, davanti la casa di Rose…

Dopo alcuni minuti sentii il cellulare squillare, risposi e credetti di stare svenendo.

Era la mia Rose, disse di essere scappata e di trovarsi  vicino al cimitero.

Le dissi che stavo arrivando e iniziai a correre più forte che potevo cercando di raggiungerla ma ad un certo punto caddi e sbattei in terra il cellulare che si ruppe.

Mi rialzai e continuai e correre arrivando dopo circa 5 minuti davanti alle porte del cimitero.

Improvvisamente sentii un grido di una donna e immaginando fosse Rose varcai i cancelli dirigendomi verso la fonte di quel grido e trovai Rose sdraiata in terra e mio padre sopra di lei che le puntava un coltello alla gola.

Al solo pensiero che potesse morire il mio cuore si riempì di furia incontrollabile e a pochi metri da loro mi fermai e dissi

<< Papà, allontanati da lei! >>

<< Robert? Sei tu? Sei cresciuto ragazzo, ora vattene, devo sistemare una faccenda… >>

<< TI HO DETTO DI ALLONTANARTI DA DENISE! >> urlai furibondo

<< Andiamo figliolo, vorresti schierarti contro tuo padre? Colui che ti ha dato la vita? >>

<< Tu non sei mio padre, sei solo un mostro, un bastardo che sta facendo del male alla donna che amo!!  >>

A queste parole vidi Rose spalancare gli occhi e mio padre incupirsi sempre di più

<< Tu  non la ami, è solo una cottarella adolescenziale, solo attrazione fisica e a questo proposito credimi, è davvero fantastica… >> disse sogghignando

Vidi Rose che mi faceva segno con gli occhi, indicava una pietra a pochi centimetri dalla sua mano e capii che dovevo continuare a parlare con mio padre per distrarlo…

<< Papà perché stai facendo tutto questo? Non pensi alla mamma? È stata malissimo dopo che hai ucciso gli zii e Roxanne! >>

<< Bah, io non ho mai amato tua madre, me la fece conoscere tuo zio, il mio fratello adottivo, e la sposai solo perché era abbastanza carina da suscitare in me una certa attrazione, ma da quando ho cominciato a notare quanto mi accendesse di passione guardare la piccola Denise ho deciso di eliminare tutti coloro che potevano intromettersi nel nostro amore… >>

Non fece in tempo a finire di parlare poiché Rose, afferrato il sasso, lo colpì e mio padre si accasciò a terra mentre lei si alzava barcollando.

Corsi verso di lei e la afferrai prima che cadesse, raccolsi poi il coltello e lo puntai alla gola del maledetto che mi ritrovavo per padre e dissi a Rose di telefonare alla polizia.

Dopo circa 10 minuti arrivarono i poliziotti e afferrarono mio padre, ancora incosciente, o almeno così credevo…

Mentre Rose si avvicinava  a me lui aprì gli occhi di scatto, colpì i due poliziotti che lo tenevano e riuscì a liberarsi correndo verso Rose.

Vedendola tremare di terrore non ci pensai un attimo e mi misi tra loro due con la punta del coltello verso l’esterno e lui cadde addosso a me gettandosi sul pugnale.

Cadde a terra subito circondato dai poliziotti ma la ferita che si era procurato era troppo profonda e dopo pochi minuti morì dissanguato…

A questo punto guardai Rose e la vidi che osservava il suo aguzzino, finalmente era libera…

<< è davvero finita, Rob? >> mi sussurrò abbracciandomi forte

<< Si Rose, stavolta è davvero finita… >>

Vestiti Rose:

http://www.polyvore.com/finzione_salvataggio/set?id=17070927
 

SPAZIO AUTRICE

Uppiiii, la mia prima fan fiction è finita! xD

Che dire… Spero vi sia piaciuta come è piaciuta a me :D

Ora ho in mente di dedicarmi ad un’altra ficcy…

Forse su Twilight anche se non penso sarà un’altra one shot, ma chi può dirlo? xD

Un bacione a tutti

vostra

  
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