-5 CAPITOLO-
“Devi solo
continuare a conoscere meglio te stesso,
ogni giorno un pochino di più...”
Dove
eravamo rimasti…
Mentre
torniamo a
casa, parliamo della magnifica giornata passata, ignare di
ciò che ci aspettava
a casa Cullen.
---------------
-La
fiducia è un bene
fragile.
Se la si guadagna, si gode
di una libertà
illimitata,
ma una volta persa
può risultare quasi
impossibile riconquistarla.
La verità
è che, non sappiamo mai di chi
poterci fidare.
Pov
Bella
Finalmente
arriviamo a casa Cullen.
Scendiamo
dall’auto e ci incamminiamo nel vialetto di casa sua.
“Guarda
Kate è sfinita…”
“È
vero…piccola” dico guardando Kate che dormiva
beata tra le mie braccia.
“Ehm…grazie”inizia
Alice; io la guardo interrogativa “ Non fare quella faccia,
non sono paranoica,
è solo che volevo ringraziarti di nuovo per quello che hai
fatto oggi. È da
tempo che non ci divertivamo così”
“Di
niente, è stato un piacere, e poi devo ammettere che mi sono
divertita anche io
in tua compagnia…non mi sembrava possibile ma è
stato così”le dico cercando di
essere abbastanza credibile e seria.
“Oh
grazie, mi fa molto piacere averlo saputo” mi risponde
ridendo.
“Allora...che
ne dici di mettere Kate a letto e dopo di vederci un bel
film?” mi chiede
speranzosa.
Faccio
finta di pensarci su, poi le dico “Mmm...va bene. A patto che
decida io il
film!”
“Oh
vedrai, ho tanti di quei film che avrai l’imbarazzo della
scelta…” mi dice
euforica.
Arrivate
alla porta, Alice prende le chiavi dalla borsa, ma neanche il tempo di
inserire
la chiave nella serratura che questa viene aperta
dall’interno.
“Alice
ma dov-…” quando sento quella voce il mio cuore
manca di un battito.
Non
poteva essere,
Alice mi aveva assicurato che non ci fossero…
“Edward,
ciao…cosa ci fate qui?” dice Alice facendo una
risata isterica.
“Cosa
ci fa lei qui?” alzo lo sguardo e lo vedo, più
furioso che mai, guardare me e
Alice in cerca di una spiegazione.
Poco
dopo sento altre voci provenire dal salone “Edward..ma
perché...” è Rosalie,
che non appena mi vede si blocca sul posto.
“Cosa
ci fa quella qui?” poi mi guarda meglio e nota una cosa che
è scappato
all’altro fratello: Kate.
“Perché
hai Kate in braccio?Cosa sta succedendo?” grida infuriata.
“Alice?”
“Lei è…ehm…la
b…-la guardo implorandole di non dire niente, me
l’aveva
promesso-è…lei è
…” Non può
farmi questo,
io mi fidavo di lei…
“Ma
che sta succedendo qui?” non potevano mancare gli altri due.
Jasper
subito guarda sbalordito Alice “amore ti avevo detto di
starle lontana” le
dice, voltandosi dopo verso di me, con uno sguardo pieno di disgusto.
“Cosa
ci fa lei qui, piccola?” le chiede.
Lei
mi guarda implorante “mi dispiace” poi si gira verso i fratelli
“È la ba..”
“No, Alice ti prego, non farmi questo”
“Sta
zitta tu!” mi ringhia Emmet, poi si gira verso la sorella
“ continua…”
“È
la ba-…è la baby-sitter di
Kate…” confessa quasi sull’orlo di una
crisi.
“COSAAAAA!?!?”
domandano sbalorditi gli altri Cullen. A prendere in mano la situazione
è
Edward, che con fare minaccioso, mi si avvicina e mi chiede “
Da quanto tempo?”
“Io…i-io..ehm”
dico cercando di non piangere di fronte a loro.
“Ti
ripeto la domanda, da quanto tempo?” mi richiede.
“I-i-io…”
“Il gatto ti ha mangiato la lingua” interviene
Emmet, “Oltre che brutta è anche
ottusa” dice guardandomi con occhi di sfida.
“U-u-un
anno e me-mezzo” “ cosa?”mi chiede
quell’oca di Rosalie, e poi sarei
io l’ottusa!
“È
un anno e mezzo che faccio da baby-setter a Kate” dico
abbassando gli occhi.
“
Non ci credo, questa sfigata fa da un anno e mezzo la baby-setter di
Kate, e
noi non ne sapevamo niente…è impossibile, mamma
ce lo avrebbe detto…non ci
credo, che orrore,tutto questo tempo a casa
nostra…” continua a sbraitare
“Zitta
Rosalie!Risolviamo velocemente questa situazione, ho da
fare.” dice Edward alquanto
spazientito.
“
Rosalie porta Kate a letto- Rosalie si avvicina e mi strappa la bambina
tra le
mani, non devo piangere, sono forte-
quanto a te stai alla larga da Kate!”dice rivolgendosi a me.
“
No, no, no non mi puoi fare questo” non
sono forte…
“
Forse non sono stato chiaro, tu-non-devi-più-venire-qui!”
dice scandendo bene le parole.
“
Alice ti prego, dì qualcosa… non mi possono fare
questo, ti prego”grido
disperata guardando Alice in cerca di un appoggio, ma lei abbassa la
testa.
“No… mi fidavo di
te…” le dico prima di
girarmi e correre il più lontano possibile.
Come
ha potuto, io mi
fidavo di lei…
Corro,
corro senza fermarmi…avevo già vissuto questa
scena, e ora mi sembrava di
riviverla di nuovo…solo che questa volta mi hanno tolto una
parte importante:
Kate.
Corro,
le loro voci, le loro urla mi arrivano ovattate, ma l’unica
cosa che riesco a
fare è correre…
Mentre
esco dal vialetto di casa Cullen, però, mi scontro con
qualcosa o meglio
qualcuno, che nonostante le lacrime riesco a riconoscere.
“Bella,
che succede?Perché piangi?” domandava preoccupata,
“Esme..io..d-devo andare”
risposi superandola e continuando a correre.
Mi
sento così umiliata, tradita, credevo che Alice fosse
davvero mia amica. Allora
perché farmi andare a casa sua se sapeva che ci fossero i
fratelli? Perché far
finta di voler essere mia amica? È stato tutto un gioco? Ho
tante domande, ma
nessuna risposta.
Mi
ero finalmente aperta, avevo accettato la sua amicizia, nonostante la
sofferenza patita tutti questi anni per colpa loro. Eppure sembrava che
ci
tenesse davvero.
Basta!
Devo smetterla di farmi del male. Dovevo smetterla di pensare a loro.
Però
non potevo lasciare la piccola Kate, ormai lei è parte della
mia vita, non
posso fare a meno di lei.
Non
so da quanto tempo correvo, non so per dove correvo, finché
non giungo di
fronte casa.
Le
luci sono accese, papà è già tornato?
Non
ho intenzione di farmi vedere in queste condizioni, quindi decido di
entrare
dal retro.
Entro,
ma è buoi e non si vede niente.
Cerco
l’interruttore, ma nel farlo vado a sbattere contro qualcosa,
non so
precisamente cosa, e cado. Mannaggia a me
e le grandi pensate!!
“Chi
c’è?” sento la voce di papà
che proviene forse dal salone.
Entra
nella cucina e accende la luce. “ Bells ma che ci fai
lì per terra?” poi mi
guarda meglio e dice “ Tesoro ma che hai?Perché
stai piangendo?”
Odio
farmi vedere da mio padre così, è, infatti, una
delle cose che mi ero
ripromessa di non fare: piangere davanti a lui. Ma non ci riesco e
scoppio a
piangere.
“Oh
piccola mia, mi dispiace tanto. Va tutto bene” mi dice
sedendosi affianco a me
e abbracciandomi.
“
No ti sbagli, non va tutto bene, papà non ce la faccio
più. Sono appena stata
umiliata e per di più la caviglia mi fa male”
“Shhh,
tesoro mio, tranquilla, ci penso io a te!Ce la fai ad
alzarti?” mi domanda; ma
la caviglia mi fa male, quindi papà mi prende in braccio e
mi porta su in
camera.
Sotto
le coperte, cerco di non penare a niente e mi abbandono ad un sonno
senza
sogni.
Ti
voglio bene Kate!
***********************************************************************
Alice
apre la porta.
Entriamo
e ci
dirigiamo nel salone. Lì ho una brutta sorpresa: ci sono gli
altri Cullen.
Mi
giro verso Alice e
vedo che ride, seguita dagli altri…
“Bwuhahahahahahaha…sei
solo una povera illusa Bella. Credevi veramente che sarei diventata
amica di
una sfigata.”
“Vattene
da qui, non
farti più vedere, non ti avvicinare più a questa
casa!” mi dice Edward
spingendomi oltre la porta. Perdo l’equilibrio e
cado…cado nel nulla, è tutto
oscuro intorno a me.
L’unica
cosa che vedo
è il piccolo spiraglio di luce e il visino della mia piccola
Kate.
“Kateeeeee…Kateeeeeee”
“Kate”
mi sveglio di botto tutta sudata: è stato solo un incubo.
Mi
guardo intorno, ma ho gli occhi ancora assonnati, a malapena intravedo
la mia
stanza; poi guardo l’orologio: sono solo le 6.30.
Quindi
mi metto a letto, cercando di riaddormentarmi, ma non ci riesco; ho
ancora
impresso nella mente quell’incubo orribile.
Scuoto
la testa, come per cancellare quel pensiero, mi metto a sedere sul
letto e
porto la testa tra le mani.
Oggi
è lunedì, e la voglia di andare a scuola
è minore di zero, ma purtroppo devo
andarci.
Così
mi dirigo in bagno per lavarmi.
Mi
sciacquo la faccia e mi guardo allo specchio,sono orribile: ho gli
occhi rossi
per il pianto e la faccia cadaverica.
Uscita
dal bagno, indosso una tuta e scendo giù a fare colazione.
La
casa è silenziosa quindi papà sarà
già andato in centrale.
Vado
in cucina e mi preparo un toast e un bicchiere di succo.
Finita
la colazione salgo in camera: mi lavo i denti, faccio una coda, metto
le scarpe
e scendo.
Uscendo
di casa, noto che il cielo è nuvoloso, decido quindi di
andare a scuola con il
pick-up, il tempo non promette nulla di buono, quindi meglio non
rischiare.
Per
tutto il tragitto casa-scuola non faccio altro che pensare a Kate, e al
fatto
che non potrò più rivederla: lei era
l’unica persona che mi faceva sentire
felice.
Alle
7.40 arrivo a scuola, è molto presto, infatti, il parcheggio
è quasi deserto:
c’è solo qualche macchina nell’area
riservata ai professori.
Un
sospiro esce dalle mie labbra, porto le ginocchia al petto e ci
appoggio la
testa sopra.
Per
perdere tempo, accendo il mio mp3 e inizio a canticchiare una canzone a
caso: adoro
la musica, quando la ascolto è come se venissi catapultata
in un'altra dimensione.
“Because
maybe
you're gonna be the one who saves me?
And after all you’re my wonder
wall”
“Said maybe
you’re gonna be the one that saves me* ”
Un
rumore incessante mi fa sobbalzare, alzo la testa e vedo Angela che mi
saluta
da fuori la macchina.
“Ehi,
Bella…Bella! Vuoi muoverti è tardi.”
Guardo
l’orario e mi accorgo che sono le 8.00. Cavolo
è tardissimo…
Afferro
lo zaino e velocemente scendo dalla macchina.
“Giorno
Angela” la saluto e noto che mi guarda preoccupata.
“Cosa
c’è?” chiedo accigliata.
“E
me lo chiedi?Bella hai una faccia, cos’è
successo?” mi chiede preoccupata.
Dovevo
aspettarmelo
Angela capisce sempre quando c’è qualcosa che non
va…
“No,
tranquilla, è solo che non ho dormito molto bene”
la rassicuro “dai adesso
entriamo che è tardi” le dico tirandola per un
braccio verso l’entrata.
“Sisi,
andiamo” dice.
Oggi
mi aspetta una giornata molto pesante e sembra proprio che
quest’ora non voglia
passare.
Non
mi va di ascoltare, il professore di letteratura sta parlando
dell’amore.
Pff..cos’è
l’amore? Nessuno di noi lo sa con certezza. L’amore
una parola troppo piccola
ma con un significato troppo grande e complicato; nella vita quando
pensi di
averlo trovato scopri che in realtà ti sbagliavi. Non
c’è una definizione su
cosa sia l’amore ma credo che quando si riesce a trovare una
persona che in
qualsiasi momento riesca ad ascoltarti, a consigliarti, ad essere
presente in
qualsiasi momento della giornata, a farti sentire desiderata, a porti
sempre al
primo posto, forse è la persona che può amarti
per sempre.
Le
ragazze della mia età, non sanno cos’è
l’amore. Loro hanno ancora in mente il
modello di “principe azzurro”, ma tutti noi
sappiamo che alla fine è un’illusione,
insomma il principe azzurro non esiste, e non c’è
nessun ragazzo sulla faccia
della terra che possa lontanamente somigliare a lui; il principe
azzurro è
quello di Biancaneve, di Cenerentola, quello che avrebbe fatto di tutto
per
salvare la sua principessa, avrebbe dato la sua vita per farlo.
È inutile
illuderci, non c’è e non ci sarà mai!
Certo
nella storia ci sono stati personaggi che hanno citato
dell’amore: un esempio è
Shakespeare ha così tanto
parlato dell’amore da far venire
la nausea.
Romeo
e Giulietta,
Antonio e Cleopatra, Otello.. tutti amori finiti in modo tragico,
entrambe le
opere finiscono con la morte dei
personaggi principali: Otello uccide Desdemona per gelosia
ma una volta
saputo che era tutto un imbroglio si toglie la vita; Romeo si uccide
perché
crede che Giulietta sia morta, quando Giulietta si sveglia e trova
Romeo morto
si uccide a sua volta e sia Antonio che Cleopatra si suicidano per
amore.
È
vero sono esempi
terribili, ma
credo che sia questo l’esempio più bello di amore,
arrivare ad uccidersi per
amore.
“Signorina
Swan…Signorina Swan”
La
voce del professore mi riporta bruscamente alla realtà. Mi
guardo intorno e
noto che sono l’unica ad essere rimasta in classe.. non vi disturbate a chiamarmi,brutti stupidi!
“
Oh, mi scusi professore, mi ero incantata”
“
L’ho notato signorina, ma la prossima volta stia
più attenta”
“
Certamente, non si preoccupi” gli dico alquanto imbarazzata.
Raccolgo
la mia roba e mi dirigo verso l’uscita. I corridoi sono tutti
vuoti, saranno
tutti alla mensa.
Ho
un po’ il terrore
ad entrarci, è da giovedì che non metto piede
lì dentro; da quando Cullen mi ha
fatto quello stupido scherzo.
Scaccio
via questi pensieri ed entro nella mensa.
Faccio
la fila per il pranzo: prendo una fetta di pizza, una mela e una
bottiglia di
acqua; pago e mi incammino verso il tavolo di Angie.
Mentre
raggiungo Angela, passo affianco al tavolo dei Cullen
Passando
noto che Alice mi guarda, il suo sguardo è spento, triste,
mi guarda come se si
sentisse in colpa. Ma non le do retta.
Distolgo
lo sguardo e finalmente arrivo al tavolo, sedendomi vicino ad Angie.
Mi
racconta della serata passata con Ben: sono andati al cinema e poi
l’ha
accompagnata a casa, dove si sono dati finalmente il loro bacio.
Poi
non so come ci mettiamo a parlare di Jake. Oddio mi ero dimenticata di
lui,
dovevo chiamarlo ieri sera, ma come potevo. Non so nemmeno come
dirglielo;
sicuramente lui mi rinfaccerà di avermi avvertito. Ma a
proposito dov’è?
“Ma
è assente Jacob oggi?Perché?” domando
preoccupata ad Angela.
“È
quello che ti stavo chiedendo…ma mi
ascoltavi…”
Provo
a parlare ma lei mi ferma dicendo “ vabbè lasciamo
perdere, è da stamattina che
non ci stai con la testa!”
Finalmente
finiamo di mangiare e usciamo dalla mensa per dirigerci verso i nostri
armadietti e prendere i libri di biologia per la prossima lezione.
Mentre
camminiamo, Angie mi tira per la manica e mi fa vedere un volantino.
C’è
scritto:
Sei
invitato/a alla mia megafesta di 17 anni
che
si
terrà il giorno 20 settembre
nella
mia villa con piscina.
P.S.:
mi raccomando non mancare
Ti
aspetto,
Jessica
“Tze…patetico”
dico guardando attentamente il foglio: è tutto rosa con i
brillantini; sembra
appena uscito dal mondo delle barbie.
“Salve
ragazze” la voce di Jessica mi fa alzare la testa da
quell’orrendo foglio “vedo
che siete interessate alla mia festa…oh, non vi preoccupate,
l’accesso sarà
libero, anche per voi due…ahahahaha” detto questo
se ne va sculettando.
“Allora
Bella ci andiamo?” chiede Angela.
“Oh
si certo, andiamo a fare i clown” dico sarcastica.
“Dai
Bella, ci divertiamo” continua cercando di convincermi
“Non lo so, ci devo
pensare”
Angie
batte le mani contenta, e ad un mio sguardo interrogativo dice
“Bhè almeno non
è un no!” dice alzando le spalle: la
solita!
Dopo
due ore noiosissime, finalmente la campanella suona: si
torna a casa.
Insieme
a Angela mi dirigo verso il parcheggio.
“
Vuoi un passaggio?” chiedo ad Angie.
“Nono,
ti ringrazio, torno a casa con Ben” mi dice guardando verso
una macchina che si
sta avvicinando.
“
Va bene.. a domani piccioncini” li saluto e loro ricambiano
imbarazzati.
Finalmente
arrivo a casa, e vedo che la macchina di Charlie è
parcheggiata nel vialetto.
Prendo
le chiavi dallo zaino e apro la porta.
“Papà
sono a casa!” lo saluto.
“
Ciao tesoro, tutto bene a scuola?” mi dice dal salone,
mentre, sicuramente,
starà guardando qualche partita in TV.
“Sisi,
gli dico” anche se non è proprio la
verità; è per questo che adoro mio padre: sa
il momento in cui stare in silenzio!
Salgo
le scale, vado in camera e inizio a fare i compiti.
Una
volta finiti guardo l’orario e noto che sono le 18.00.
E
pensare che a
quest’ora dovrei stare a giocare con Kate…
Per
non pensare ad altro decido di rassettare casa: faccio il bucato, passo
l’aspirapolvere, e lavo i piatti che sono rimasti sporchi nel
lavello.
Mentre
sto lavando squilla il telefono. Mi asciugo le mani per andare a
rispondere, ma
mio padre è più veloce.
“Pronto?”
risponde Charlie
“
Si sono io..oh Carlisle, dimmi...” Carlisle?Cosa
vorrà mai?
Con
lo strofinaccio in mano, raggiungo papà per poter sentire
meglio.
“Bella?
No Bella è qui in casa…non lo so,
perché?...COSA? Sisi, non ti preoccupare farò
tutto il possibile…chiamo subito la centrale, mi metto
subito alla ricerca…non
c’è di che! Ok, ciao”
Oddio,
perché papà
deve chiamare la centrale? Che è successo?
“Papà
che voleva Carlisle?Cosa è successo?” chiedo
preoccupata.
“Bells…ehm..Kate
è scomparsa, non eri più andata a trovarla,
pensavano fosse con te, mi hanno
chiesto dov’eri.”
Lo
strofinaccio mi cade dalle mani. La mia
piccola… dove può essere andata?
“Ma
hanno idea di dove possa essere?” chiedo allarmata.
“No,
Bella, non ne hanno idea, perciò hanno chiamato
qui!” continua “Tu rimani qui,
che io vado in centrale”
Ma
neanche il tempo di dirlo che mi metto il giubbino e corro verso il mio
pick-up.
“Bella
dove va-” cerca di dirmi, ma non lo ascolto e parto a tutto
gas. Mi dirigo verso
il parco, sono sicura che Kate è lì.
Dopo
un tempo che è sembrato lunghissimo, arrivo al parco: prendo
la torcia dal
cruscotto e scendo.
Mi
dirigo verso l’entrata, fortunatamente è ancora
aperto.
Corro
più veloce che posso, cercando di non inciampare, cosa
impossibile visto che
cado due volte. Per fortuna sana e salva arrivo da Sally.
Sally
è una quercia che si trova nel parco di Forks;
c’è chi dice che è qui da
secoli, infatti, si vede che è molto vecchia. Quando ero
piccola venivo sempre
qui ogni volta che ero triste, e mi rifugiavo sotto questa quercia; la
consideravo un po’ come l’amico immaginario che
hanno tutti i bambini, così ho
deciso di darle un nome. Non so perché l’ho
chiamata proprio Sally, non c’è un
motivo preciso. Ed è sempre qui che porto Kate quando
andavamo a fare una
passeggiata.
Con
la torcia illumino la quercia, e vedo un piccolo fagottino seduta ai
suoi
piedi. Mi avvicino e mi siedo al suo fianco, abbracciandola da dietro.
“Bella,
lo sapevo che venivi” dice Kate con voce assonnata.
“Si
tesoro, eccomi. Scusami se non sono venuta oggi. Perché sei
scappata?” le
chiedo stringendola tra le mie braccia.
“Tu
non sei venuta…e i-io pensavo che non mi volessi
più bene” disse con voce
tremante.
“Shhh,
tesoro sono qui adesso, scusami, scusami, non ti lascerò
più” l’abbraccio più
forte e le bacio la testa.
Intanto
prendo il cellulare e chiamo a papà.
“
Bella, che fine hai fatto?Stai bene?”mi chiede molto
preoccupato.
“Si
papà sto benissimo, e qui vicino a me
c’è Kate” dico.
“Cosa?
State bene? Adesso veniamo a prendervi. Non vi muovete” mi
raccomanda “ Non ti
preoccupare papà, stiamo bene. Però muoviti
comincia a fare freddo!!” gli dico
per poi chiudere il cellulare.
Poco
dopo sento le sirene della polizia. Sono
arrivati!
Infatti,
vedo correre Esme e Carlisle, seguiti dai poliziotti e gli altri.
“Kate,
amore di mamma, menomale che sei sana e salva…oddio piccola
mia, hai fatto
prendere un bello spavento alla mamma” dice abbracciando la
piccolina. È
distrutta, e si vede, ha gli occhi gonfi e rossi e a malapena si regge
in
piedi.
All’improvviso,
però, mi trovo stretta nell’abbraccio di qualcuno:
Carlisle.
All’inizio
rimango sorpresa, ma poi mi lascio andare e lo abbraccio. Non
è mai stato molto
espansivo, certo in questi 2 anni e mezzo abbiamo parlato molto, ma non
si è
mai aperto così tanto.
Lentamente
scioglie l’abbraccio e posso vedere il suo volto meraviglioso.
È
un uomo molto bello: ha i capelli biondi, gli occhi azzurri come quelli
di
Kate, i lineamenti del viso sono molto dolci nonostante
l’età; non che sia
vecchio, anzi, dimostra a mala pena 30 anni. Noto che anche lui ha gli
occhi
rossi, avrà pianto anche lui.
“Bella
ti ringrazio tantissimo, grazie per aver trovato Kate” dice
Carlisle con le
lacrime agli occhi,
“Si
tesoro te ne siamo immensamente grati” mi dice Esme
avvicinandosi a me.
“Oh,
di niente. Per Kate questo ed altro” gli sorrido imbarazzata.
Decido
di farmi da parte, ho fatto il possibile, ora Kate deve stare con la
famiglia.
Così mi siedo sul sedile della macchina di papà e
guardo in lontananza la
famiglia.
Sono
tutti così felici, sembrava strano ma è
così.
All’improvviso
mi sento osservata, giro lo sguardo e vedo Edward che mi guarda in modo
strano.
Sembrerebbe
uno sguardo di gratitudine, se solo lo fosse mai stato con me. Quindi
devo essermi
sbagliata, forse era solo preoccupato per la sorella. Mi giro sedendomi
dritta
sul sediolino, e mettendomi le cuffiette, ascolto un po’ di
musica aspettando
che papà finisca.
D’un
tratto sento aprire lo sportello, penso sia papà, forse ha finito, ma quando mi giro per
cambiare posto, guardo la
persona di fronte a me che ha aperto: Alice.
“Bella
volevo parlarti…” mi supplica
“Alice
non abbiamo niente da dirci, quello che dovevi dire, non
l’hai detto a tempo
debito…quindi per favore lasciami in pace.” le
dico guardandola irritata.
Con
che faccia tosta
si presenta dopo aver fatto tutto quello…
“Be-Bella
mi dis-dispiace tantissimo; io volevo difenderti..ma..”
“ niente ma Alice, non
l’hai fatto e adesso verresti farmi credere che era nelle tue
intenzioni…” “Ti
prego ascoltami…” mi dice supplicandomi.
“
Per favore, vai via…” “ Bella, ti
prego” “Alice, allontanati da me, VAI” le
grido, ma non troppo forte da farmi sentire.
“
Mi dispiace…” dice piangendo, mentre si gira e se
ne va.
“
Io mi fidavo di te…” dico
più a me
stessa che a lei, cercando però di non pianger. Cosa
alquanto difficile.
Poco
dopo mi raggiunge papà, e io faccio in tempo ad asciugarmi
le lacrime con la
manica della felpa: non voglio farmi vedere di nuovo in questo stato.
“
Sei pronta, tesoro?” mi chiede
“
Si, papà torniamo a casa, sono distrutta” gli
dico, ed è vero: non riuscivo a
reggermi in piedi.
“
Ok, ok” dice mettendo in moto la macchina.
Ma
sono così stanca, che mi addormento in macchina durante il
tragitto.
È
stata una giornata
molto pesante, come sempre tra l’altro.
-Vuoi
sapere dove stai andando
Attorno a te ombre di ricordi
che svaniscono lentamente.
Basi per un futuro certo
non riesci a costruirne.
È tutto scontato, è tutto difficile
Vorresti essere qualcuno
ma le realtà del presente e del passato
stanno distruggendo i tuoi desideri.
Stai lottando per cambiare.
**Volpessa’s
space**
- la
canzone è degli Oasis: “wanderwall”
Salve
ragazze, scusate scusate scusate per l’enorme ritardo
ç__ç
Purtroppo
ho avuto problemi con EFP e per una settimana non ho potuto postare.
Ho
fatto i salti mortali, tra compiti, scuola, casa e feste il tempo a
disposizione è un po’ poco..però ce
l’ho fatta e ho postato il capitolo!
Si,
lo so che adesso volete uccidermi! (Don’t kill me O.O) per
aver fatto litigare
Alice e Bella, ma purtroppo mi serve per la storia
ç______ç
Anche
a me dispiace tanto, but don’y worry, le cose si sistemeranno
molto presto.
Come
avrete visto, è stata “presentata” la
festa *-*.
Ok!
La smetto di blaterare.
Spero
che il cappy vi sia piaciuto!! *-*
Aspetto
tanti vostri bei commentiiii!!
Un
bacioneeee ^__^
Vestiti
di Bella:
http://www.polyvore.com/capitolo/set?id=17002041
Ringrazio
tutte le
persone che leggono la mia storia *-*
Ringrazio
i preferiti
(71) e i seguiti (185) *-*
E
ovviamente
ringrazio le meravigliose persone che hanno commentato lo scorso
capitolooo!!
Grazie
ragazze vi
adoroooooooo!! *-*
29
recensioniiii!!
Grazie mille..non sapete come sono contenta che la storia piaccia
così tanto!
Prima
di rispondere alle recensioni vorrei consigliarvi delle storia:
°°Angolino
pubblicità°°
-
Tutte quelle di Storie di mery123 (vi consiglio soprattutto dimenticare per amore è la mia preferita)
-
Tutte quelle di Storie di Isangel (seguo Senza Nuvole, ma ho notato che mi sono persa 3 capitoli O.O sorry tesoro, prometto che mi rifarò =D sappi che adoro cmq le tue storie)
-
Tutte quelle di Storie di ChiaraBella
-
Queso matrimonio non s'ha da fare... e Un amore anche per me di sbrilluccica
-
Lost Memories di Miki87 ( conclusa..però vi consiglio di leggerla..è molto bella)
(queste
ovviamente sono le storia che seguo, quindi scusate se non ci sono le
storie di
ognuna di voi *-*)
|
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|
|||
|