Capitolo 8
Il risveglio di Rufy e le
certezze di
Nami.
Quelle
parole…le sue parole…
Rufy guardò
per l’ennesima volta il viso della sua navigatrice rigato di
lacrime e seguì la
discesa di una, fin quando la
luce di
quella stessa gli impedì di vedere.
-Nami…-sussurrò
il nome della fonte del suo risveglio, aprendo finalmente gli occhi.
*
La testa gli
girò un momento, mentre con fatica si rimetteva seduto.
-..e poi
quando…-la voce del cecchino lo risvegliò del
tutto dall’incanto.
-Rufy!- la
voce del piccolo Chopper e la sua incredulità la costrinsero
a voltarsi, mentre
la piccola renna si attaccava alla sua spalla in abbraccio spontaneo.
Le lacrime
solcarono il viso del suo medico di bordo e cappello di paglia, non
poté far a
meno di sorridere.
-Grazie al
cielo…-mormorò Usop, unendosi
all’abbraccio.
-Non stavo
mica morendo…-borbottò Rufy, poco dopo si
staccò velocemente dall’abbraccio,
guardandosi frenetico intorno.
-Rufy?-lo
richiamò il cecchino, ma lui chiese solo:
-Dove sono
gli altri..e dov’è quel tizio!?-
Usop sospirò
e lentamente iniziò a raccontare quanto successo durante la
sua incoscienza.
Mentre il
cecchino, andava avanti con la storia, il volto di Rufy diveniva una
maschera
inespressiva.
-.. e ora
sai tutto..-finì di dire il suo compagno.
Le mani di
lui, si strinsero forte nel suo cappello di paglia, mentre
l’immagine di pochi
minuti prima l’invadeva la mente.
-Dobbiamo
cercarli..-sussurrò Rufy, alzandosi dal letto e barcollando
per un momento.
-No! Sei
ancora debole il tuo fisico non si è..-iniziò
Chopper, cercando di respingerlo
nel letto, ma Rufy lo scostò lentamente dal suo cammino,
raggiungendo la porta.
-Andiamo..-mormorò,
mentre il volto di Usop sbiancava.
-Non credo
sia una buona idea..Zoro e gli altri se la caveranno da soli..dopo
tutto è solo
uno e poi…-
Rufy però
uscì dalla stanza senza nemmeno ascoltarlo.
La luce
colpì il suo viso e socchiuse gli occhi per non venire
accecato da essa.
-Nami..-sussurrò,
mentre lentamente il suo sguardo si volgeva verso la foresta.
Camminò con
passo deciso fino alla polena, mentre Chopper e Usop, rispettivamente
alla sua
destra e alla sua sinistra si fermarono poco prima.
-Rufy..sei
sicuro di voler andare?- chiese Usop, non del tutto rassegnato
all’idea di
restarsene a sicuro.
-È una
follia..sei ancora debole ..-cercò di dissuaderlo Chopper,
preoccupato per le
condizioni del suo capitano.
-So bene di
non essere in piena forma, ma…- i lineamenti di cappello di
paglia s’indurirono
, scrutando persi l’immensa isola.
-..sta solo
a me sconfiggere quel tipo…-
Rufy
appoggiò nella sua testa il suo fedele amico e alzando lo
sguardo verso il
cielo sorrise.
Poco dopo,
partì con i suoi due compagni all’avventura.
****
Kamatari
rivide il volto del suo migliore amico, mentre gli occhi battaglieri di
Nami,
lo guardavano senza abbassare minimamente lo sguardo.
-Sei solo un
mostro..-la sentì mormorare e strinse forte i denti, facendo
forza su se stesso
per non colpirla.
Quelle
parole…le aveva già sentite e quel pianto
forsennato; lo aveva già vissuto.
.. …
Il
vento mosse impetuoso i suoi
capelli, mentre le lacrime solcavano il viso di quel volto perfetto.
-Perché..?-singhiozzò,
senza poter
fermare il dolore che le squarciava il petto.
L’intero
villaggio assisteva
allibito, ed il cielo, quasi fosse triste anche lui per la perdita
subita,
piangeva incessanti gocce di pioggia.
Kamatari
lasciò la presa della sua
spada, mentre guardava con occhi spenti, il corpo del suo migliore
amico
ricoperto di sangue.
Sentì
un senso di nausea invaderlo e
guidato dai sentimenti che erano stati repressi dalla rabbia, si
avvicinò al
suo corpo.
-Allontanati!-
esclamò Ayako,
guardandolo con uno sguardo di pura collera, mentre le lacrime non
smettevano
di bagnarle il viso.
-Sei
solo un mostro..-mormorò,
tenendo stretto a se il corpo di Hisato.
Quelle
parole lo trapassarono a
intervalli regolari, senza lasciarli alcuna via di scampo.
.
….
La mano a
nascondere il viso, che celava ogni suo vero sentimento, Kamatari
avanzò verso
Nami.
Afferrò il
suo polso, attirandola a se.
-Lasciami!-
protestò lei, cercando di scansarsi dalla sua presa, ma
senza riuscirci.
Le
catturò la bocca,
stringendo a sé il corpo caldo della
navigatrice e Nami lasciò andare ogni suo sentimento,
piangendo lacrime di
dolore.
Quando il
sapore salato, giunse alla bocca di Kamatari, il bacio venne
interrotto…mentre
la stessa scena tornava prepotente nella mente di lui.
La rabbia
invase il suo corpo e prendendola in spalla corse fino alla sua stanza,
deponendola poi nel grande letto a baldacchino.
-Ti
avrò…-sussurrò,
mentre le mani della navigatrice, allontanavano il petto di lui.
-No
succederà mai!-lo contraddisse, cercando di mostrare una
sicurezza che in
realtà non possedeva affatto.
-Non ci sarà
nessuno a interromperci questa volta..perciò
perché non ti arrendi?- domandò,
scostando con un solo movimento le mani che battevano fastidiose nel
suo petto.
Lei abbassò
lo sguardo e Kamatari sorrise, convinto di aver vinto, ma quando le sue
labbra
furono a pochi millimetri da quelle di lei, la voce chiara e
cristallina di
Nami lo bloccò impedendoli di continuare.
-Lui
verrà..-
Kamatari
alzò un sopracciglio, scostandosi per guardare il volto
della bella
navigatrice.
-per questo
non posso arrendermi..-spiegò sussurrando ogni singola
parola.
-si..Rufy
verrà a salvarmi, superando ogni
ostacolo!-esclamò decisa e Kamatari strinse
forte la presa sui suoi polsi, infastidito dalla fiducia che lei
riponeva in
quel ragazzino.
Subito dopo
sorrise scaltro.
-Se lui
arriverà…farà la stessa fine di tutti
i tuoi stupidi amichetti.-
Nami
sussultò e Kamatari estese il suo sorriso.
La mano di
lui accarezzò
la gamba della
navigatrice, risalendo verso la sua femminilità.
-E tu non
vuoi che lui muoia vero Nami?-gli occhi di lei si fecero vitrei e
completamente
in balia del suo rapitore, lasciò che la sua bocca
incontrasse quella di lui.
Kamatari
compiaciuto, cercò di accedere dolcemente, ma un esplosione
lo costrinse ad
alzare il capo.
Si scostò
bruscamente da Nami, guardando fuori da una finestra cosa stesse
succedendo.
I suoi occhi
si allargarono e senza nemmeno rendersene conto si ritrovò
ad imprecare.
Subito dopo,
l’urlo del ragazzo dal cappello di paglia invase
l’intera isola.
-NAAAMIIIIIIIIII!-
eccomi
puntuale come sempre..spero ke il capitolo vi sia piaciuto..come sempre
vado di fretta ma ho letto ogni vostra splendida recensione e sono
felice ke la storia vi piaccia..
Ringrazio tutti..ma proprio tutti nessuno escluso..e v'invito a
recensire anche questo capitolo, regalandomi i vostri pareri..a
lunedì..con un super eccezzionale capitolooooooo! Un
bacione..by