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Autore: The Ersatz Diplomat    23/03/2010    1 recensioni
Remus e Tonks - una coppia improbabile. Potrà funzionare tra un'auror punk-rock e un apparentemente tranquillo professore-lupo mannaro? Si accettano scommesse! (Segue gli eventi tra "L'Ordine della Fenice" e "Il Principe Mezzosangue")
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Step Into the Night

Questo è il suono dell'assestamento*



Una giovane donna sedeva in un boschetto di pini, rannicchiata all'estremità di una panchina di ferro battuto, tamburellando nervosamente un piede sul cemento gelato. Il fascio dorato di luce proveniente dal lampione sovrastante attraversava l'oscurità e scintillava sui fiocchi che vorticavano attorno a lei, allestendo lo scenario per una sorta di globo con la neve punk-rock. Dita tastarono all'interno di una tasca della sua giacca di pelle, riemergendone con un ammaccato pacchetto di sigarette e un accendino. Le sue mani annasparono nel tentativo di accenderne una, voltando la schiena controvento.

Qui.” Un uomo alto in un soprabito rattoppato si sedette accanto a lei, prendendo sigaretta e accendino dalle mani tremanti della ragazza. Lo scoppio della fiamma dell'accendino illuminò il suo volto, la scintilla negli occhi grigio-azzurri in netto contrasto con l'ombra nera che ricadeva al di sotto di una frangia scura. Tirò una boccata, poi tenne la mano di lei nella sua, facendole scorrere la sigaretta tra le dita. Il bagliore rossastro aderì alle curve della giovane quando inspirò. “Non sapevo che fumassi, Dora.”

Le sue labbra si dischiusero in un sospiro, una nuvola di fumo misto a fiato nebbioso. “Non lo sapevo nemmeno io.” Si passò il dorso della mano sugli occhi. Lui le sorrise dolcemente mentre lei gli si avvicinò di più sulla panchina, e avvolse un braccio attorno alle sue esili spalle. “Arthur starà bene, ho appena visto Molly.”

Grazie a dio.” Abbassò il volto tra le mani, pericolosamente vicina a dar fuoco ad una ciocca di capelli castani dalla punta rosa. “Non potevo più guardare Ginny in faccia, Remus, non ce la facevo proprio.”

Un'altra insicurezza segreta, e Remus era certo che non fossero molti a sapere la ragione per cui si fosse precipitata fuori dalla casa alla vista dei ragazzi Weasley, i quattro pallidi visi tesi in un'espressione di muto panico. Lui stesso era stato a malapena in grado di affrontare i ragazzi, soprattutto Ginny, che l'aveva implorato di “trovare Tonks e farla tornare, a te darà ascolto.” Era l'unica nel gruppo la cui espressione non tradisse il completo terrore che le cose fossero andate per il peggio; invece era uno sguardo duro, impossibile da decifrare.

E' tutto a posto, sta bene ora.” Estrasse dalla tasca una tavoletta di cioccolato leggermente schiacciata e la spezzò in due. “Ecco.” Lei fece un piccolo sorriso, prendendone un pezzo. L'espressione turbata sul suo viso si trasformò in una di puro sollievo. “E tu, starai bene?” Le prese il mento tra le mani, fissandola negli occhi scuri. Era stata una dei primi sulla scena a trovare Arthur al Ministero, coperto di sangue e ad un passo dalla morte. Remus l'aveva individuata mentre, abbattuta, seguiva Kingsley, le ginocchia e gli stinchi dei jeans inzuppati e macchiati di cremisi. La sua vista gli aveva stretto lo stomaco in una morsa. Sapeva che Tonks era affezionata ai Weasley, ad Arthur, che l'aveva aiutata al Ministero fin da quando aveva iniziato l'addestramento per diventare Auror, e specialmente a Ginny, che considerava una sorella minore.

Chi pensano che le abbia insegnato la Fattura Orcovolante, comunque?

Starò bene.” Tonks sorrise e giocherellò distrattamente con il bottone sul polsino del cappotto di lui, poi avvolse le dita attorno al suo polso. Remus si chiese se stesse pensando anche lei alla stessa cosa – l'ultima volta che si erano seduti insieme su quella panchina. Le tracciò la mascella con il pollice. Il pesante sospiro che stava trattenendo trovò il modo di emergere nell'aria gelida, e lui abbassò di colpo la mano dal viso di lei. La sua relazione con Ninfadora si era evoluta in qualcosa di piacevole ma difficile da definire; c'era più tenerezza ed intimità nel modo in cui gli teneva la mano o scompigliava i capelli, più di quanto avesse mai sperimentato con altre ragazze, ma finiva lì, con un occasionale bacio sulla guancia.

Hai voglia di-”

Tornare dentro e bere della cioccolata? Fa dannatamente freddo qua fuori. A meno che tu non preferisca girare nudo.” Gli occhi di lei saettarono verso i suoi, brillando maliziosi.

Uh, non particolarmente. Non ho bevuto abbastanza stasera da garantire quel tipo di comportamento.”

Ghignò, afferrando la sua mano per aiutarla ad alzarsi. Lei rise, lasciò cadere la sigaretta e la ridusse in cenere con la punta dello stivale. “Starai con m- voglio dire con noi, stanotte?”

Oops.

Immagino, se t- voglio dire, se non è un problema.” Gli occhi di lei erano sorridenti, ma continuò a guardare davanti a sé mentre attraversavano un mucchio di neve in mezzo alla strada che arrivava loro alle caviglie.

Non è mai un problema.”

Remus le cinse la vita con un braccio e insieme salirono i gradini, e quando lei scivolò su una lastra di ghiaccio lui la sostenne, stringendola forte al petto. Gli occhi di lei cercarono i suoi, spalancati per il terrore al cigolio che accompagnava l'apertura della porta. Lui si sentì raggelare, e non per l'aria fredda.

Maledizione.

Ehilà, Gin.” Esclamò allegramente Tonks, senza muoversi se non per un'occhiata verso l'entrata. Ginny Weasley rivolse loro uno sguardo indecifrabile, occhieggiando rapidamente la posizione imbarazzante, poi fece un ampio sorriso e chiuse la porta.

Oh, merda.

Remus lasciò la presa lentamente e infilò le mani nelle tasche del cappotto. Tonks si piegò in due, in preda ad un attacco di risolini.

L'espressione” boccheggiò tra le risa “sulla tua faccia non ha prezzo! Era così buffa! Oh mio dio, è stato fantastico!”

Non lo è stato affatto!” Scosse il capo indignato, fissando il portico in pietra ghiacciato. “Ora penserà probabilmente che stessimo qua fuori a pomiciare o qualcosa del genere.”

E allora, se anche lo pensasse?” ridacchiò Tonks. “Entriamo.” Infilò la mano nel cappotto di lui e intrecciò la mano alla sua.

Dora?”

Sì, che c'è?”

Sei davvero carina quando ridi. Anche se ridi di me.”Le sorrise.

Oh, stai zitto.”

Dico davvero.”

Gli tirò la mano fuori dal cappotto e lo guidò all'interno, arrossendo. Nella penombra dell'ingresso afferrò il bavero del cappotto e lo baciò goffamente, poi si voltò e incespicò su per le scale più veloce che poté. Lui non la rivide fino alla sera seguente.





Dunque sei tu il responsabile! Il ladro! Il mentecatto che ha rubato il mio stereo dalla cucina!”

Uhm, suppongo di sì?” La porta della stanza di Remus si era spalancata, e nel pianerottolo comparvero due donne, una dai capelli rosa, le mani sui fianchi, l'altra dai capelli rossi, una versione in miniatura della prima. Lui era sdraiato sul letto a pancia in giù, i piedi nudi in aria, intento a leggere ed ascoltare la collezione musicale di Tonks, che aveva requisito precedentemente quel giorno. Lo stereo babbano in questione, incantato da Arthur, si trovava ora su uno scaffale di fronte al letto, insieme ad una pila di custodie in plastica di cd alta più di mezzo metro.

Posso spedirti ad Azkaban per quello.”

Veramente tu potresti essere mandata ad Azkaban per quello.” Guardò al di sopra del libro, in sua direzione, indicando lo stereo. “Ricordami solo di farmi tatuare da Sirius la via di fuga sul braccio la prossima volta che decido di rendermi latitante con i tuoi effetti personali.”

Sì, beh, ho sentito che voi due ci sapete fare con le mappe.” Sospirò. “E io che stavo per insegnare a Ginny il ballo che mi ha fatta bandire dal Ballo di San Valentino ad Hogwarts. Sarà meglio per te che tu non abbia sfasato la sistemazione dei miei album. Vanno in uno specifico ordine. Davvero. Conseguenze disastrose.”

Non c'è un Ballo di San Valentino ad Hogwarts.” Ginny guardò Tonks, confusa.

No, non più.” Il tono della voce e l'espressione suggerivano che la colpa di ciò fosse, con tutta probabilità, sua. “Ma non è questo il punto. Se stai ascoltando, Lunastorta, continua pure. Ho voglia di un bagno, comunque. Cosa stai ascoltando? I Chili Peppers? Lo sapevo.” Ridacchiò. “Che ne pensi?”

Penso che un bagno sia una buona idea. Il primo che arriva ottiene di poter usare il sapone senza peli di cane sopra, ti do un vantaggio di cinque secondi.” Tornò alla sua copia de 'La Macchina del Tempo', reprimendo un ghigno diabolico.

Ginny rise, e se ne andò scuotendo il capo. Tonks si avvicinò al letto e si lasciò cadere accanto a lui, la testa inclinata.

Intendevo i Peppers, scemo. Sì, l'infame 'Blood, Sugar, Sex, Magik'. Avrei pensato ti potesse piacere 'One Hot Minute'.”

L'ho già ascoltata.” Sogghignò al libro. “Questa è meglio, credo.”

Beh. Ok.” Gli rivolse un sorrisetto scettico. “Sono al bagno, allora, visto che preferisci educarti da solo sul mondo del rock moderno. E' un campo pericoloso - dovresti avere con te tutto il tempo un Auror che si sta specializzando sul soggetto, così che tu non faccia decisioni avventate, come acquistare un album vintage dei Flaming Lips per la tua boriosa megera bionda invece di consegnarlo alle vere autorità.” Tossì qualcosa che suonava stranamente come 'Bill Weasley'.

Mi piacciono i Flaming Lips. Ma non ho una megera bionda.”

Beh, non è che non potresti averne una se la volessi. 'Notte, Lunastorta.”

Buonanotte Ninfa-” Alzò lo sguardo in tempo per notare un altro sorrisetto, seminascosto in una frangia di lucenti capelli biondo platino. Lei gli fece un occhiolino e uscì dalla stanza, cantando il ritornello di 'Give It Away'. La porta sbatté alle sue spalle.

Buonanotte, Dora.” Scagliò il libro sullo scaffale e si accasciò sul letto con un sospiro.

Maledizione.





Lunastorta. Sveglia. Lunastorta, sveglia. Svegliati!” Un dito puntuto lo colpì alle costole. “Remus. Sveglia. Non riesco a dormire.”

Vavvia.” Si rigirò e si coprì la testa col cuscino. “Shantodiofelpatoshtodormendoquiquindichiudiquellaboccasciaperfavore.”

Non lo farò.” Il dito colpì più forte. “E sono Tonks, non Sirius. E' altamente offensivo.”

Dora?” Si sedette, stropicciandosi gli occhi.

Cosa ci fa qui?

Ovviamente.” Poteva vederla in piedi nel sottile raggio di luce giallognola che filtrava attraverso i tendaggi. I capelli le svettavano in tutte le direzioni, e la sua camicia da notte era di traverso sulle spalle, e Remus avrebbe tanto voluto afferrarla e trascinarla a letto con sé, ma non era sicuro se stesse ancora dormendo o no.

Beh, di certo indossa più vestiti ora che nella maggior parte dei miei sogni...

Cosa ci fai qui?” Fece scivolare i piedi oltre il bordo del letto, una gamba del pigiama grigio di plaid arrotolata fin sopra al ginocchio. Lei non rispose, rimase semplicemente lì con le braccia avvolte attorno a sé, gli occhi scuri fissi su di lui in un'espressione bizzarra. “Perché non sei a dormire?” Si morse il labbro, combattendo l'impulso di allungare il braccio e verificare se lei fosse realmente lì.

Oh. Uhm.” Sbatté le palpebre, poi abbassò lo sguardo alle dita dei piedi. “Non riesco a dormire.”

Perché no?” Si passò una mano tra i capelli, rendendosi improvvisamente conto di essere sveglio, e di dover probabilmente accendere le luci, e mettersi una maglia. Afferrò la bacchetta dal tavolo accanto al letto e la puntò verso le lampade sul muro. Queste emisero un bagliore pallido di cui non era totalmente soddisfatto, aveva impiegato un intero pomeriggio a cercare di capire come incantare la fiamma delle lampade da un nauseante verde Serpeverde ad un normale rosso-arancio. La luce danzava sul viso di lei, i capelli le brillavano, era decisamente reale.

Ehm, Ginny russa.” Le sue dita giocherellarono con le troppo lunghe maniche della camicia da notte turchese. “Quello, e ho fatto un sogno davvero orrido.” Si sedette sul letto vicino a lui, i suoi piedi non toccavano il pavimento, ma penzolavano qualche centimetro più sopra.

Stai bene?” Si sporse dietro di sé, alla ricerca della sua maglietta. Era sparita, probabilmente arrotolata sotto un cuscino. “Hai voglia di parlarne?” Indietreggiò fino al centro del letto e si sedette con le gambe incrociate.

Non molto. Era davvero spaventoso, preferisco semplicemente provare a non pensarci.”

Così brutto?”

Già.”

Hai voglia di parlare di qualcos'altro, allora?”

A dire la verità sì. Se non ti dispiace.” Gli lanciò un'occhiata dubbiosa. “Ma posso andare...”

Non mi dispiace. Giuro che non mi dispiace...

No, va bene.”

Okay. Solo ricordati che l'hai voluto tu.”Tirò su i piedi e si sedette di fronte a lui, con un cipiglio incredibilmente adorabile. “Avrei un problemino. Io- ho un'amica, che ha un amico, e la prima ha qualcosa di piuttosto importante da dire al secondo, ma non sa proprio come dirt- dirgli quello che deve dire.”

Promemoria: Dora è ancora sconcertante alle tre del mattino.

Sono cattive notizie?”

Questo amico potrebbe considerarle cattive notizie.” Arricciò il naso. “Ma non sono sicura di come potrest- potrebbe prenderle.” Gli si avvicinò, le loro ginocchia si sfiorarono.

Sono buoni amici?”

I migliori, sono molto intimi, ma le cose sarebbero... diverse, se io- lei dicesse cosa prova.” Si esaminò attentamente le unghie, la voce poco più di un sussurro.

Oh, ho capito.

Beh, vuoi sapere cosa penso?”

Sicuro.” Annuì Tonks, tirando un filo dall'orlo del suo pigiama.

Penso che la tua amica dovrebbe dire al suo amico quello che deve, anche se ciò significa svegliarlo nel cuore della notte e riempire la sua povera testa intontita dal sonno di tante, complesse situazioni ipotetiche quante necessarie.”

Lo pensi davvero?” Gli si accostò, allungando una mano e scostandogli i capelli dalla fronte.

Sì.” Sospirò e chiuse gli occhi, e non fu né scioccato né sorpreso quando percepì le labbra di lei sulle sue.





* “This is the sound of settling”, dalla canzone “The Sound of Settling” dei Death Cab For Cutie.



Translator's Corner:

No, no davvero. Non si tratta di un'allucinazione, giuro. E' un aggiornamento. Un nuovo capitolo a distanza di quasi un anno dall'ultimo! So che probabilmente le scuse a questo punto sono quasi superflue, ma ci provo lo stesso... Ho passato un periodo terribilmente intenso e stressante sia in ambito universitario che personale, un autentico inferno. Stavo quasi per mollare del tutto traduzioni e fic varie, ho stracciato molti progetti... In fondo erano un altro impegno che andava a sommarsi a tutto il resto. Non avevo né il tempo né la forza per dedicarmici.

Finché, di recente, non ho riscoperto in un raro momento di relax il piacere di leggere fanfic, e mi sono ricordata di quanto mi piaceva scribacchiare nel tempo libero, per non parlare di tradurre, e così ho riaperto sul pc la cartella abbandonata contenente le mie creazioni/traduzioni e ho ricominciato. E mi ha dato una soddisfazione immensa.

Quindi rieccomi qui. Per il momento non posso ancora promettere aggiornamenti a intervalli regolari (tesi da ultimare, ahimè), ma sicuramente mi si vedrà un po' più spesso. Nel frattempo un grazie enorme a chi ha letto e sta seguendo questa storia (995 visite in totale, siete grandi!!!). Spero che questo capitolo non deluda le aspettative!

A presto!

Arya87

  
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