Empty Spaces
What shall we use to fill the empty
Spaces where we use to talk
How shall I fill the final places
How shall I complete the wall
(Empty spaces – Pink Floyd)
-Lascia stare, Draco!-
Si passò una mano tra i capelli arrabbiato e osservò i due fratelli scendere le
scale di corsa, finchè non sparirono dalla sua vista.
Dannazione.
Sedette sul secondo gradino dietro di lui.
E adesso?
Ipotizzò che Lenticchia non gli avrebbe reso per nessun motivo la vita facile
dopo averlo scoperto in atteggiamenti tanto sconvenienti con sua sorella.
Ma in realtà Lenticchia era l’ultimo dei suoi problemi.
Quella situazione presentava più sfaccettature di quanto si aspettasse.
Adesso, il problema postogli quella mattina da Blaise diventava più reale.
Doveva mettere Ginny al corrente delle sue decisioni, non poteva più permettersi
di rimandare, non quando il suo spiacevole futuro si stava avvicinando a
velocità strabiliante al suo piacevole presente.
Qualcuno avrebbe sofferto in tutta quella storia…e non era necessario pensarci
troppo per capire chi fosse quel qualcuno.
Conoscendo Ronald Weasley avrebbe fatto l’inferno.
E conoscendo Ginevra Weasley non sarebbe stata da meno.
Se le sue congetture sulla ragazza si fossero rivelate esatte avrebbe dovuto
agire…in fretta!
Prima che la situazione si facesse pesante.
Si alzò lentamente e scese le scale riflettendo intanto sulla situazione e
cercando la soluzione più adatta a quel nuovo, non indispensabile, problema.
~
-Va al diavolo, Ron!- urlò salendo di corsa le scale che portavano al dormitorio
femminile.
Sbattè la porta alle sue spalle e aprì la finestra, rischiando di romperne i
vetri per la brutalità dei movimenti.
Merlino, se aveva voglia di prendere a pugni qualcosa.
Un attimo prima si stava beatamente lasciando abbracciare da Draco…e l’attimo
dopo si ritrovava faccia a faccia con un Ron letteralmente furioso.
Si buttò sul letto affondando la testa nel cuscino per evitarsi di urlare dalla
rabbia.
Perché Ron doveva toglierle l’unica cosa buona che la vita, da sedici anni a
quella parte, le avesse riservato?
Non poteva permetterglielo, non quando sapeva che già il rapporto tra lei e
Draco non era davvero dei più facili.
Non quando sapeva che se qualcosa fosse trapelato avrebbero rischiato…e molto.
Insomma, la famiglia di Draco e la sua combattevano su fronti totalmente
opposti, e la scoperta della loro relazione avrebbe rasentato la tragedia.
Poi si calmò per un attimo, mentre un triste, devastante pensiero, attraversava
la sua mente.
In cosa esattamente consisteva il suo rapporto con Draco?
Non lo sapeva.
Avrebbe potuto, con sicurezza, affermare cosa provasse per lui.
Ma non aveva la benché minima idea di ciò che provasse lui.
Insomma…era Draco Malfoy, non si aspettava di certo dichiarazioni d’amore
eterno.
Ma almeno aveva bisogno di qualcosa cui aggrapparsi.
Qualcosa che la rendesse sicura che lui tenesse a lei.
Ma, purtroppo, non possedeva tali informazioni.
E il pensiero che, a causa di Ron, con molta probabilità non avrebbe più avuto
la possibilità di scoprirlo, la rendeva immensamente triste.
Da quel famoso inizio di Marzo erano riusciti a vedersi quasi ogni giorno in
gran segreto…e non poteva sopportare l’idea di non vederlo più.
Soprattutto se pensava che lui era già al suo ultimo anno.
Un anno che si avvicinava lentamente, ma inesorabilmente alla fine.
Poi, con molta probabilità le loro strade si sarebbero separate per sempre.
Come faceva Ron a non capire?!
~
Il giorno dopo, durante le lezioni, non aveva trascorso attimo senza pensare a
come agire.
L’unica cosa certa era che aveva bisogno di riposte, e certo non sarebbe stato
Ron ad impedirle di trovarle.
Aveva rapidamente terminato i suoi compiti nella Sala Comune a si stava
accingendo a sgattaiolare via, sperando che Ron, nascosto da una pila di libri
insieme ad Hermione, non si accorgesse della sua fuga.
-Dove credi di andare?-
Come non detto.
Lo ignorò, mentre una rabbia cieca le rimontava in corpo.
Cosa voleva fare, segregarla sulla torre?
Chiuderla in un monastero?
No, a quello ci pensa mamma non appena lo scopre.
Continuò imperterrita in direzione del ritratto, ma fu costretta a bloccarsi
trovandosi davanti il fratello più furioso che mai.
-Tu di qui non ti muovi! Stai andando da quello lì, non è vero? Ma dico, ti sei
già dimenticata di tutto quello che ci ha combinato, Ginny?-
Aprì la bocca per ribattere e, magari, mandarlo a quel paese ma lui continuò
imperterrito.
-E’ solo un lurido bastardo strisciante! Vuoi davvero essere il suo giocattolo…-
Quello era troppo.
-Basta adesso, Ron!-
Forse non ne aveva motivo, ma le parola di Ron la stavano ferendo in modo
inverosimile.
Non glielo permetteva.
Dannazione…parlava di Draco!
Parlava del suo Draco.
Afferrò la bacchetta puntandola contro il fratello e, prima che lui potesse
rendersi conto che facesse sul serio, bisbigliò un incantesimo che, in vita sua,
aveva appena sentito nominare, poi fuggì verso la sua stanza.
Al diavolo!
Si voltò solo per un attimo e, notando gli effetti del suo sortilegio, non
riuscì a trattenere una risata soddisfatta.
Sulla testa del fratello infatti, un paio di corna scarlatte faceva bella mostra
di sé.
E la sua ilarità crebbe, insieme a quella di tutta la sala, quando lui,
girandosi, rivelò anche una bella coda demoniaca.
-Stai davvero bene, lo sai Ron? Questo look ti si addice!- urlò prima di sparire
su per le scale.
Solo quando il silenzio della sua stanza le piombò addosso si ricordò di non
essere riuscita nel suo scopo.
Era Draco che voleva.
Non gliene importava assolutamente niente se Ron adesso sembrava una capra più
di Harry.
Uno strano torpore si impossessò di lei.
Tristezza.
Malinconia…
…e Merlino solo sapeva cos’altro.
Sentì un lieve bussare alla porta e la raggiunse stupita.
Credette di averlo immaginato finchè non lo sentì di nuovo.
Un leggero picchettare…
Si decise ad aprire.
Fu tentata dal chiudere la porta sgarbatamente quando riconobbe una folta chioma
castana.
Decisamente non era il momento giusto.
-Non mi sembra il caso, Hermione.- disse accennando a chiudere.
-No, Ginny! Vengo in pace.- sorrise la ragazza esibendosi in un buffo gesto di
arresa.
Quell’atteggiamento le ricordava la sua migliore amica. Le ricordava la Hermione
di qualche tempo prima, quando ancora chiacchieravano e ridevano insieme.
Aprì la porta invitandola ad entrare.
Si diresse verso la finestra, guardando fuori.
Perché tutto sembrava ripetersi?
Perché era costretta a rivivere quella scena che vedeva lei ed Hermione, la loro
amicizia irrimediabilmente rovinata, parlare in una stanza vuota a dirsi chissà
cosa?
-Ginny, tuo fratello…-
Si voltò di scatto. Se l’aveva seguita fin lì per parlarle di Ron, e magari
difenderlo e ricordarle quanto fosse stata avventata, allora poteva benissimo
tornarsene da dov’era venuta.
-Non me ne frega niente di Ron! Perché non vuole decidersi a lasciarmi
finalmente in pace!? Non è bastato quello che ho passato durante quest’anno? E’
così importante per lui rovinarmi la vita?-
Vide Hermione mordersi il labbro inferiore, forse intenta a cercare le parole
giuste.
Era sicura che la ragazza sapesse cos’era successo, ma non era sicura di voler
sapere quanto avesse influito la sua opinione sul comportamento di Ron.
Era di Draco che si parlava, non di un ragazzo qualsiasi, e certamente non c’era
posto per lui tra gli standard di simpatia di Hermione.
-Vuole solo evitarti di soffrire…-
Sospirò effettuando un largo gesto con le braccia.
-Andiamo Hermione, secondo te adesso non sto soffrendo?-
La ragazza si sedette sul letto, chiudendosi in alcuni minuti di mutismo.
Stava riflettendo.
Ginny si voltò di nuovo verso la finestra.
-Lo amo!- disse semplicemente, come se quella fosse la logica spiegazione a
tutti i suoi atteggiamenti.
E la sua voce non era arrabbiata e stridula come quella volta, in cui aveva
ammesso di essere innamorata di Harry.
Era calma, satura di una consapevole rassegnazione e di una matura sicurezza.
Amava.
Era la prima volta che lo ammetteva ad alta voce.
Di certo, spiegava la sua determinazione.
Sentì un soffocato verso di sorpresa provenire dalla ragazza alle sue spalle e
si sentì come se quella situazione non fosse reale, come se stesse sognando
tutto.
-Domani sera, alle otto. In biblioteca.-
Ebbe appena il tempo di voltarsi e già la ragazza castana aveva aperto la porta
e stava per uscire.
-Cosa?-
-Domani sera io e Ron saremo in biblioteca. Vieni, potrò fornirti un alibi di
qualche ora.-
La guardò stupita.
Complimenti Hermione. Sei riuscita a stupirmi.
-Alle otto!- uscì.
Non riuscì nemmeno a ringraziarla, un po’ per la sorpresa, un po’ perché non
gliene aveva lasciato il tempo.
Leggermente più sollevata tornò ai suoi libri.
Aveva gli esami di fine anno, nonostante tutto.
~
Erano quasi le sette ed una furia in divisa verde-argento stava dirigendosi
verso la Sala Grande.
Sperava di poter cenare prima degli altri e restare in pace per pensare, ma la
sorte sembrava essergli avversa.
La sala infatti era già quasi totalmente piena e c’era uno strano odore
nell’aria.
Si parlava di un annuncio importante o qualcosa di simile.
Ad ogni modo, il suo progetto era sfumato e solo la tavolata della sua Casa era
semivuota.
Evidentemente il fantomatico annuncio non era stato ritenuto interessante o,
peggio ancora, non sarebbe stato per loro piacevole.
Prese posto accanto a Blaise, stranamente scuro in volto.
Sollevò un sopracciglio con espressione dubbiosa, ma l’altro lo invitò a sedersi
ed aspettare con un gesto poco eloquente.
In quel momento Silente si alzò dal suo posto e un pesante silenzio cadde sulla
sala.
-Vorrei chiedervi un momento di silenzio-
Lo guardò mentre il cuore iniziava ad accelerare la sua corsa.
-E’ mio dovere informarvi che ieri le forze del Signore Oscuro hanno attaccato
il Ministero della Magia-
Chiuse gli occhi, la testa aveva iniziato a girargli paurosamente.
Sentì che Blaise, accanto a lui non doveva trovarsi in una situazione migliore,
stava infatti stringendo convulsamente il bordo del tavolo, tentando di
calmarsi.
-I nostri auror e tutti i maghi del nostro ministero hanno combattuto con grande
valore sconfiggendo i Mangiamorte, ed è per questo che ora vi chiedo di brindare
a queste persone che hanno salvato il nostro mondo. Alziamo i calici e
brindiamo!-
Tutti i presenti, serpi escluse, eseguirono.
-Ai nostri maghi!-
In quel momento la Sala Grande era come divisa, tra la maggioranza che brindava
sollevata e felice e la minoranza, dalle facce scure.
-E’ inoltre giusto e doveroso…-
Sollevò lo sguardo, posandolo prima su Blaise, poi sul vecchio Preside.
Che altro c’è ancora?
-…che voi sappiate grazie a chi le nostre forze magiche sono state avvertite
dell’attacco.....alziamo i nostri calici e brindiamo a Harry Potter!-
-A Harry Potter- dissero tutti in coro.
A quel punto non riuscì più a trattenere la rabbia.
Ad Harry Potter?!
Da un lato era risollevato dal fatto che la massa credesse che il merito fosse
dello Sfregiato, ma dall’altro…sentiva il proprio orgoglio leggermente ferito.
Sentendosi osservato fissò lo sguardo in direzione del tavolo degli insegnanti
ed incontrò gli occhi di Silente.
Il vecchio sa…
In un impeto di rabbia battè un pugno sul tavolo e si alzò lasciando la Sala.
Quel poco appetito che aveva gli era improvvisamente passato.
L’ultima cosa che vide fu lo sguardo umile e confuso dello Sfregiato e i sorrisi
dei Grifoni…
…e due occhi verdi che cercavano disperatamente i suoi.
Salì le scale che portavano alla biblioteca, tentando di scacciare la pesante
sensazione che aveva provato incontrando gli occhi di Ginny. Si stava concedendo
troppe debolezze e, data la sua precaria posizione, non era una cosa prudente.
Doveva agire in fretta se voleva evitare spiacevoli conseguenze.
Il gioco iniziava a farsi duro.
La posta si alzava.
Scorse velocemente i titoli della sezione di Trasfigurazione alla ricerca di
qualcosa che potesse essergli utile per i suoi M.A.G.O. e, dopo averne afferrato
uno tentò invano di concentrarsi.
Era comunque riuscito a passare un’ora in silenzio, quando sentì delle voci note
e spiacevoli giungergli all’orecchio.
Erano Weasley e la Mezzosangue.
Lei stava cercando un libro di Pozioni che potesse aiutarlo nello studio.
Non ne era sicuro ma…c’era qualcosa di mieloso nei loro atteggiamenti e fu
fortemente tentato di abbandonare la biblioteca ma qualcosa lo fermò.
-Hermione?-
Sollevò lo sguardo di scatto: Ginny aveva varcato la soglia.
Sembrava non essersi accorta della sua presenza e si era avvicinata alla Granger,
ignorando volutamente il fratello.
La sua presenza lo stava mettendo in agitazione.
Riuscì ad incrociare il suo sguardo e vide che lei aveva improvvisamente smesso
di parlare con la compagna fissandolo.
Lenticchia se n’era accorto, purtroppo e la stava malamente spingendo verso
l’uscita.
Fu, inaspettatamente, la Mezzosangue a fermarlo pregandolo fermamente di
lasciarle da sole per…motivi di studio.
Si chinò di nuovo sui suoi libri, tentando di apparire distaccato e, dato il
silenzio sceso nella stanza, pensò che le due ragazze fossero uscite.
-Draco?-
Sospirò chiudendo gli occhi, racimolando il coraggio di guardarla
Aveva un’espressione afflitta e si stava nervosamente contorcendo le mani.
Le sorrise alzandosi.
-Che succede?-
-Dobbiamo parlare. In privato.-
Lui annuì e la condusse fuori dalla biblioteca, il posto più tranquillo sarebbe
stato l’aula di Pozioni, ma era troppo distante e dubitava che avessero
abbastanza tempo, quindi ripiegò sull’aula di Incantesimi.
Sigillò la porta alle loro spalle.
Ginny in quel momento gli appariva stranamente triste. Un’espressione mesta in
quel momento marchiava il suo viso di solito sorridente.
Si avvicinò facendole scorrere le braccia attorno alla vita e stringendola a sé.
-Che succede, piccola?- chiese in un sussurro in cui poco si riconosceva.
Prima di avere la risposta catturò le sue labbra.
Sentì che si arrendeva rispondendo al bacio, animata da una forza che lo fece
tremare.
-Ron mi ha vietato di mettere piede fuori dalla mia sala comune.- disse con un
sospiro.
Le baciò la fronte socchiudendo gli occhi.
Se l’era aspettato.
Tipico comportamento Weasley.
-Non glielo permetterò.-
La allontanò da sé sentendo quelle parole. Non poteva lasciare che si mettesse
contro i suoi.
-Ginny…- la afferrò per le spalle attento a dosare le parole -…non fare niente
di cui potresti pentirti!-
-Non me ne pentirò! Non voglio che, dopo tutto quello che mi hanno combinato,
Ron mi rovini ancora la vita!-
-E’ tuo fratello, Gin!-
Quanto gli costava quell’affermazione!
-Vedi, Draco…-
-Voglio diventare un Mangiamorte!- disse d’un fiato.
Vide l’espressione di stupore passare per gli occhi della ragazza e si sentì
tremendamente colpevole.
Avrebbe potuto essere meno brusco, ma la situazione non glielo permetteva.
Se si fosse lasciato trasportare lei non l’avrebbe lasciato andare, e non era
prudente.
-Cosa?! Dimmi che non ho capito bene…!-
-Ginny…-
-Ti prego!- urlò allontanandosi.
Era sicuro che la sua voce si fosse incrinata.
Se avesse pianto per lui non sarebbe mai riuscito a perdonarselo.
-Hai capito bene, Gin!-
In un momento la sentì correre verso l’uscita e mormorare un incantesimo per
sbloccare la porta, che richiuse violentemente alle sue spalle.
Poi il silenzio gli piombò addosso.
Era finita.
~
Basta avere un’altra donna
tra i lenzuoli in questo buio,
e invece del suo nome,
tra i sospiri dire il tuo
per dimenticare te.
(Per dimenticare te – Pooh)
Raccolse il suo materiale sul tavolo infilandolo nella borsa.
Avendo finito di studiare poteva impegnarsi in passatempi ben più piacevoli,
peccato però che Draco non fosse nei paraggi.
Ultimamente aveva avuto poco tempo per stare in sua compagnia, purtroppo.
Poi se considerava il fatto che per tutto Febbraio aveva dovuto mantenere le
distanze per evitare che lui la strangolasse per la storia della partita…
Doveva ammettere che le mancava.
Ultimamente lo vedeva molto distante.
E aveva notato che si aggirava in modo sospetto nell’area Grifondoro.
Cosa aveva lui da spartire con loro?
E soprattutto…cosa aveva da spartire…con la Weasley?
Perché se n’era accorta che c’era sotto qualcosa.
Conosceva troppo bene il biondo per non notare un simile cambiamento.
E lei che si era illusa! Il fatto che l’avesse invitata al Ballo di Halloween le
era sembrato di buon auspicio per quell’anno.
Aveva pensato di poter finalmente avere qualche speranza col miglior partito cui
una ragazza del suo rango potesse aspirare.
Ma gli eventi le avevano dato torto.
Battuta da una stracciona come la Weasley…
No, doveva aver capito male!
Sicuramente le cose andavano in modo diverso, doveva aver colto segnali
inesistenti: Draco non poteva essere interessato ad una Weasley.
E, soprattutto…una Weasley non aveva battuto lei.
Lo vide entrare nella Sala ed andarsi a gettare sul divano davanti al camino
spento: non l’aveva nemmeno notata.
Coraggio Pansy, credo sia arrivato il momento di agire…
Si alzò lisciandosi la gonna della divisa e ravvivandosi i capelli corti.
-Buonasera, Draco!-
Andò a sedersi accanto a lui ignorando la sua ostentata indifferenza. Era chiaro
che non la voleva tra i piedi ma lei non era tanto sprovveduta da arrendersi
davanti ad un simile atteggiamento.
-Ultimamente ti vedo un po’ distante!- disse poggiandogli una mano sul petto.
Sorrise vittoriosa, non l’aveva scacciata.
Lui aprì gli occhi piantandoli nei suoi e lasciandola senza fiato.
Era…no, non arrabbiato…
Se si fosse trattato di una persona qualsiasi avrebbe detto…sconfitto.
Ma quello era Draco Malfoy.
Sconfitto proprio non gli si addiceva.
Eppure non riusciva a dare un’altra definizione all’espressione dei suoi
occhi…sconfitta.
Beh…ci avrebbe pensato lei.
Si abbassò su di lui coinvolgendolo in un bacio violento.
Rimase quasi stupita mentre, rispondendo al bacio, le mani di lui si
avventuravano tra le pieghe della sua divisa.
Aveva baciato Draco altre volte, ma quello era diverso.
Si sentì pervadere da un’inspiegabile smarrimento…da un forte senso di
disperazione.
E, se quello era ciò che il ragazzo le stava trasmettendo con quel contatto…non
osava provare ad immaginare il sentimento che doveva distruggerlo in quel
momento.
Lo incoraggiò a salire nella sua stanza, eludendo l’incantesimo delle scale.
Illudendosi forse di potergli essere d’aiuto.
Ok…calma! Posso solo immaginare gli epiteti poco gentili che in questo momento
molte di voi mi staranno lanciando ma…chiedo venia! Non è ancora finita…come
preannunciato mancano solo due capitoli e poi l’epilogo! I due capitoli a
seguire (12 e 13) potranno essere considerati entrambi come finale…il primo
(scritto da Hermia), per quanto riguarda Ron, Hermione e Harry, e il secondo
(scritto da me), per quanto riguarda Draco e Ginny. Ancora le ultime parole
devono essere dette…spero tanto che questa storia vi sia piaciuta!
Grazie a tutte!!!
Recensite^^
Izumi
Hermia ringrazia:
Kristel:Ciao, sono Hermia!! Sono molto contenta di sapere che il mio
ultimo capitolo ti sia piaciuto! Io pensavo che non fosse un gran che L...Onestamente
non so neanch’io perché Hermione riesca a resistere ad un ragazzo così dolce...come
dire, il suo personaggio a volte mi sfugge di mano!! Come hai potuto vedere non
è tanto facile aggiornare nel periodo delle vacanze...c’è anche da dire che,
come ha detto prima Izumi, questi sono gli ultimi capitoli per cui cerchiamo di
curarli al meglio ( almeno ci provo!!), spero che continuerai a seguirci cmq!
Grazie mille!!
Bibe:Ke bello! Finalmente un fan delle Ron/Hermione...anche a me
piacciono tanto!! Sono felice ke questa ff ti stia piacendo...riguardo alle tue
speranze posso solo dirti di non perdere il prossimo capitolo, che sarà anche
l’ultimo di questi personaggi, per sapere come andrà o non andrà a finire tra i
due! Grazie per la recensione!!Hermia
Shanìka: Mi fa piacere sapere che in fondo lo scorso capitolo non fa poi
così tanto schifo come pensavo, grazie! Per quanto riguarda D&G penso che con
quest’ultimo capitolo Izumi abbia accresciuto maggiormente la tua curiosità su
come finirà tra i due...mi dispiace ma dovrai pazientare ancora un po’!! Hermia