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Autore: Fred Halliwell    26/03/2010    5 recensioni
Le avventure di Harry Potter sono finite, ma chi, come me, non ha continuato a fantasticare sulla nuova generazione dei famosi "19 anni dopo"? Spero in molti, perchè questa storia è proprio per loro!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Scorpius Malfoy, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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OMy…God! Wow! Non ci posso credere, ho messo questa sciocchezza solo oggi e…wow, già delle recensioni?! Sta avendo molto più successo di quello che mi aspettavo (anche in confronto ad altre che ho già pubblicato hihihi) e per questo non posso che ringraziare voi! I miei lettori (mi sembra ancora strano solo pensarlo)!

Ringrazio di cuore coloro che l’hanno letto senza recensire e coloro che l’hanno messa tra le preferite o le seguite….GRAZIE! >_<

Poi volevo aggiungere che probabilmente non si capiva, ma avevo in mente di immaginare dei singoli momenti della vita della nuova generazione, divisi l’uno dall’altro e che parlavano di vari personaggi (anche se poi alcuni sarebbero stati “a puntate” o in ordine cronologico). Spero che anche così la storia continui a stuzzicarvi.

Devo ammettere, però, che avevo anche pensato di scrivere una vera e propria storia, il problema, poi, sarebbe stato che non avevo come collegare i vari episodi cui avevo pensato! Voi che ne pensate? >_>

Comunque, prima del capitolo volevo fare una cosa importantissima…rispondere a chi mi ha recensito ^^ (oh è troppo bello poterlo dire!)

Scorpiusthebest: Grazie mille tesoro! Si, anche io penso che Scorpius sia troppo tenero e per rispondere alla tua domanda…si! La bambina è la piccola Lily. Anch’io li adoro come coppia ^//^ !! Sono davvero contenta che ti sia piaciuto questo capitolo e spero che ti piacciano anche i prossimi. Anche se, come ho già spiegato prima, saranno storie diverse, ce ne saranno molti altri con Lily e Scorp! Alla prossima!

skarlet95: Piacere mio skarlet95 hihihi! Sono contenta che la figura di Draco ti sia piaciuta. Io mi ero sempre chiesta che tipo di padre potesse essere e sinceramente mi è venuto più affettuoso di quanto non volessi, viste altre idee che ho in mente. E’ un po’ OOC ma spero che il risultato sia accettabile, alla prossima tesoro! ^^

Ora vi lascio a questa nuovo episodio che, stranamente vista la mia lentezza, sono riuscita a scrivere.

Buona lettura! ^^

 

 

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“…that ridiculous name!”

 

Seguiva docilmente suo fratello lungo il corridoio del treno.

Le persone passavano, lo salutavano e andavano oltre, spesso urtandolo o, nel migliore dei casi, ignorandolo completamente.

La fama di James Sirius Potter era già notevole, nonostante stesse solo al secondo anno; il piccolo Albus Severus sarebbe stato solo un comune Grifone, malaticcio e solitario in un angolo della biblioteca. O peggio una comune Serpe, malaticcia e solitaria in un angolo della biblioteca.

 

Al sospirò debolmente. Anche se suo padre aveva tentato di rincuorarlo, il terrore di finire nella “tana delle serpi” (come diceva sempre lo zio Ron) continuava ad attanagliare il suo piccolo cuoricino.

Rose al suo fianco aveva già trovato un’amica in una ragazzina un po’ paffuta, dall’aria timida e schiva.

 Al la guardò con invidia, lui e quella ragazzina avevo lo stesso carattere ma lei avevo trovato Rose! Passò lo sguardo alla cugina. I capelli castani, ricci e crespi, esattamente come quelli di zia Hermione, gli coprivano la visuale del viso, ma Al ne era certo, sorrideva felice.

Non poteva essere altrimenti no? Avevo appena trovano un’amica!

Da quel che aveva capito, l’amica in questione era la figlia del professore di erbologia di Hogwarts, un vecchio amico dei suoi genitori. Lei si chiamava Alice Paciock, o qualcosa del genere, non era mai stato ferrato coi nomi, troppo impegnato a cercare di dimenticare il suo.

…Albus Severus…! Con che coraggio si può chiamare un figlio Albus Severus? Insomma devi volergli molto male! Ma lui dei suoi non poteva certo lamentarsi, gli volevano un mondo di bene! Ma allora perché…?

 << Tu porti il nome di due presidi di Hogwarts… >> gli diceva sempre suo padre, ma Al non poteva fare a meno di pensare che avrebbe preferito chiamarsi Arnold!...E se si pensa che Arnold era il nome della Puffola Pigmea di sua madre…si capiva quanto amasse il suo nome.

Non solo era ridicolo, ma anche di un enorme peso. Se tu, non solo sei il figlio di Harry Potter, ma ti chiami pure come due presidi della più prestigiosa scuola di Magia e Stregoneria che esista…non puoi che essere un genio! Cosa poteva pensare la gente quando si trovava davanti un bambino magrolino e taciturno?

<< Tu porti il nome di due presidi di Hogwarts… >> si ripeté nuovamente in mente le parole che gli diceva sempre suo padre, quelle che gli aveva detto anche pochi minuti prima. Sta volta, però, c’era stata una variante, aveva aggiunto qualcosa  << Uno di loro era un serpeverde…>> “Merda!” pensò istintivamente il bambino “Papà, se mi hai portata sfiga non ti parlerò più!”

<< Al >> lo chiamò sua cugina Rose riportandolo alla realtà << Io entro in questo scompartimento con Alice, ci vediamo a destinazione >> disse semplicemente.

<< Cosa?! >> fece il ragazzino fermandosi di botto << Ma Rosie…! Avevamo decido di stare assieme! Mi lasci da solo? >>

<< Dai Al non fare così! >> fece Rose un po’ dispiaciuta << Ci vediamo dopo promesso! E poi starai con tuo fratello >> e scomparì dentro lo scompartimento senza neanche lasciare ad Al il tempo di rispondere.

Il bimbo si girò avanti: suo fratello era sparito. “Fantastico…” pensò. Non poteva entrare nello scompartimento della cugina, o avrebbe fatto una figuraccia! Si guardò attorno. Il corridoio era completamente deserto e quasi tutte le cabine piene, tranne una. Là dentro c’era solo un ragazzo, dalla capigliatura biondissima, talmente chiara da sembrar bianca.

“Siamo in ballo” pensò “balliamo” ed entrò.

Il biondo si girò di scatto al suono della serratura, mostrando al moro un algido profilo, marcato da un viso appuntito e pallido, quasi etereo. Il tutto arricchito daghi occhi argentati. “Bene, il principe dei ghiacci”.

Lo osservò meglio e gli sembrò stranamente di averlo già visto, ma la cosa assurda era che lui lo guardava allo stesso modo.

<< Posso? >> chiese.

<< Ci sei già >> risposo quello ghignando e accordandogli il permesso di entrare con un cenno del capo.

Al si andò a sedere di fronte e lui, di fianco al finestrino. << Mi chiamo Al >> disse offrendo la mano al biondo, che la guardò quasi stranito << Devi stringerla >> continuò non capendo il tentennamento del ragazzo.

<< So cosa ci devo fare >> rispose quello con stizza << Solo non capivo perché lo stessi facendo >>

<< Per presentarmi >> rispose Al sorridendo. Quel ragazzino era davvero strano, ma gli stava già simpatico. Istintivamente sperò di finire nella sua stessa casa, almeno avrebbe avuto un…amico?

<< Io so che sei >> lo interruppe il biondo << E anche tu dovresti conoscere me… >>

<>il ragazzo strabuzzò gli occhi non diede altri cenni di sorpresa << Chi sarei io? >>

<< Potter! >> rispose quello.

<< E poi? >> chiese.

<< Poi che? Ti ho risposto! >> ringhiò quello. Al rise mentalmente: aveva scarsa pazienza, al suo contrario, che aveva una calma infinita.

<< Mi hai detto solo il mio cognome >> fece Albus.

<< E’ quello che conta >> obbiettò l’altro.

<< Il cognome è solo un’appendice, tu sei quel che sei >>

Gli occhi del ragazzo si spalancarono ancora di più, colpito da quelle parole. Al continuò a guardarlo attentamente mentre abbassava lo sguardo.

Stettero in silenzio per qualche minuto. Il biondo alternava lo sguardo dal finestrino al suo compagno di viaggio e Albus faceva lo stesso.

<< Come hai detto che ti chiami? >> chiese all’improvviso l’altro rompendo il silenzio.

Albus rise. Era sicuro che avrebbe ceduto. Sentiva di conoscere bene quel ragazzo…come se si guardasse allo specchio… << Al >> rispose.

<< E poi? >> chiese quello ghignando.

Albus arrossì << In che senso? >> chiese un po’ spaventato.

<< Al è un diminutivo, non un nome >> rispose quello.

<< Il mio nome completo è ridicolo>>

<< Oh andiamo! >> rise l’altro << Il nome è solo un’appendice, tu sei quello che sei! >> gli fece il verso.

<< Mi rideresti dietro, credimi, è troppo… >>

<< Io mi chiamo Scorpius >> lo interruppe il biondo arrossendo leggermente << Scorpius Hyperon Malfoy>> completò.

Malfoy? Ecco dove lo aveva visto. I tizzi della stazione che aveva indicato lo zio Ron…i Serpeverde!

<< Come vedi >> continuò << Io di nomi ridicoli ne sono qualcosa! >>

Risero insieme, finché Al non prese coraggio << Albus >> disse in un sussurro << Mi chiamo Albus Severus Potter >>

<<…che nome ridicolo! >> disse dopo poco. I due si guardarono per qualche secondo per poi scoppiare a ridere più forte di prima.

<< Malfoy eh? >> fece Al quando finirono di ridere << Tu dovresti essere circondato di amici, perché non sei con loro? >>

<< Io non ho amici >> rispose quello guardando fuori dal finestrino << Solo sottoposti della mia famiglia >> rise malinconico << Preferisco notevolmente stare qui con te >>

<< Anch’io >>

Scorpius stava per dire qualcos’altro quando la porta scorrevole dello scompartimento si aprì di scatto e fece il suo ingresso teatrale James Potter.

<< Al! >> urlò << Ti ho cercato ovunque, mi ero spaventato e poi… >> ma non finì la frase non appena vide che suo fratello era in compagnia.

<< James lui è… >> tentò Al ma il fratello lo fermò.

<< So chi è! >> si girò verso di lui abbaiando << Vieni via Al, i Malfoy non sono i più adatti per fare amicizia >>

Al vide Scorpius abbassare il viso intristito << Rimango qua James >> rispose pacato.

Sia il fratello sia il rampollo dei Malfoy lo guardarono sorpresi << Come? >> chiese il primo.

<< Ho detto che resto qui…so scegliermeli da solo gli amici…ma grazie lo stesso >>

James guardò il fratello per qualche secondo, per poi guardare Scorpius e ritornare a guardare Albus.

<< Se lo dici tu…io non mi fido, ma fai come ti pare, la vita è tua! >> non era arrabbiato, almeno non con lui e quindi Al gli sorrise grato << Ci vediamo a destinazione >> concluse James per poi scomparire.

<< Mi consideri tuo amico? >> chiese Scorpius a bruciapelo.

<< Direi di si >> sorrise.

<< Ci conosciamo da dieci minuti, come fai a dire che siamo amici? >>

<< Anche mio padre e mio zio sono diventati amici sul treno, ora sono inseparabili e poi >> lo guardò attentamente negli occhi << Con i nostri nomi ridicoli chi ci vorrebbe? >> entrambi risero.

<< Tuo fratello non mi piace, è uno sbruffone >> sbuffò Scorpius.

<< Anche tu sembri uno sbruffone >>

<< Io sono uno sbruffone! E’ per questo che non sopporto gli altri! >> ripresero a ridere come due stupidi.

“ Serpeverde potrebbe non essere tanto male” pensò Al mentre continuava a scherzare con Scorpius.

Fuori dallo scompartimento, intanto, James Potter li osservava felice. Di Malfoy non si fidava ma ad Al stava bene, e Al aveva da sempre avuto un buon intuito.

E poi loro erano contenti, questo era l’importante,…contenti di aver trovato un amico, un amico vero.

  
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