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Autore: Summerbest    26/03/2010    1 recensioni
La città non sempre è un posto tranquillo, infatti pullula di vampiri, streghe e altri esseri soprannaturali. Di conseguenza noi umani dovremmo difenderci, giusto? E se per una volta la risposta a questa domanda non fosse “si”?
In questa fanfic intendo narrare dalla parte dei “cattivi”, perché anche loro reagiranno in qualche modo agli attacchi, giusto?
Per farla breve, ho intenzione di presentare alcuni “cattivi” ed alcuni “umani” che in seguito... beh se volete scoprirlo dovete leggerlo^^
PS: se leggendo questa trama avete giudicato male la storia, vi prego di darle un’altra possibilità leggendola, please^^
Genere: Dark, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The New Hope




"lascia che la forza delle tue parole,
siano la scintilla che accende la fiamma,
annuncia la tua libertà,
dai voce alla tua liberazione,
È la mia confessione."



[da “Hope Is…” dei Killswitch Engage]
* * * *

Billie e Liam non riuscivano ancora a crederci: non li avevano scoperti. I tre che erano entrati poco fa nella stanza erano usciti dopo poco, dando per scontato che il loro prigioniero doveva esser fuggito. Erano entrambi consapevoli che quella calma non sarebbe durata in eterno, perciò dovevano affrettarsi ad abbandonare quel posto.
Joshua giaceva in un angolo dell’armadio ad occhi chiusi, ancora immerso nel suo stato di temporanea incoscienza.
Billie gli era accanto, lo controllava preoccupata, senza aver la certezza di chi fosse davvero il nemico. Se gli uomini di poco fa o lo sconosciuto accanto a lei. Scostò un attimo lo sguardo dal viso dell’uomo per posarlo su Liam.
Il ragazzo era inginocchiato affianco all’apertura dell’armadio. La poca luce che filtrava da quello sprazzo d’aria illuminava parte del suo viso. Sentendo gli occhi della ragazza puntati su di sé, Liam smise di controllare la stanza per un secondo, rivolgendole un sorriso d’incoraggiamento.
<< usciamo? >>
Chiese Billie. Non sopportava più quello spazio ristretto e quella stretta vicinanza con un possibile nemico.
Liam non rispose, aprendo di più le ante dell’armadio. La testa fece capolino da esso, con gli occhi che scrutavano attenti l’ambiente attorno a loro.
<< seguimi >>
Sussurrò alla ragazza, facendosi avanti per primo. A gattoni abbandonò l’armadio, raggiungendo cauto la porta della stanza, rimasta ancora socchiusa.
Billie lo imitò, portandosi dietro Joshua. Per qualche secondo esitò, cercando invano l’aiuto di Liam, che non arrivò poiché il ragazzo era impegnato nella sua “missione”. Così Billie afferrò il braccio dell’uomo, tirandolo con attenzione fuori dall’armadio. Non sapeva se desiderare che lo sconosciuto riacquistasse subito conoscenza, in modo da non doverlo trascinare con sé, o che non si svegliasse proprio in quel momento, poiché non avrebbe saputo proprio come agire in quelle circostanze. Si arrese all’idea che avrebbe dovuto portarlo con sé, iniziando a condurlo dietro Liam.
Quest’ultimo aveva appena dato un occhiata al corridoio, sentiva le voci degli uomini di prima provenire non molto lontano da lì. Con un po’ di fortuna sarebbero riusciti a scappare da loro voltando subito a destra, in modo da evitarli. Si girò verso Billie e Joshua, facendo loro cenno di avvicinarsi di più. La ragazza gli si accostò subito, con lo sconosciuto al seguito.
<< loro sono ancora in questo piano, l’unica possibilità di evitarli è svoltare subito a destra, okay? >>
Billie annuì. Liam prese Joshua per un braccio, lasciando la ragazza libera di muoversi. Fu anche la prima ad andare avanti, uscendo veloce dalla stanza e raggiungendo con facilità la destra. Liam ci mise qualche secondo in più, raggiungendo comunque anche lui la destinazione. Insieme presero Joshua uno da un lato e l’altra dall’altro, portandolo con loro il più lontano possibile da quel posto.
Andarono avanti per qualche metro, fermandosi alla fine sfiniti su delle scale. Posarono il corpo dormiente dell’uomo sui freddi gradini, riprendendo entrambi fiato dopo la faticosa camminata.
<< come sta, secondo te? >>
Domandò Billie, riferendosi a Joshua. Liam fissò l’uomo.
<< non ne ho idea, spero non abbia subito danni irreparabili >>
Billie annuì, lasciando intendere di desiderare la stessa cosa. Con tutta la fretta con cui aveva compiuto le ultime azioni, non si era nemmeno resa conto che le sensazioni negative su Liam si erano affievolite un po’. Si chiedeva se toccarlo si sarebbe rivelato doloroso come l’ultima volta.
<< d-dove sono? >>
Una voce colse la loro attenzione. La voce in questione apparteneva a Joshua, lo sconosciuto che ora si guardava preoccupato attorno a sé. I due ragazzi si scambiarono uno sguardo allarmato, e Liam si fece avanti, pronto ad aiutare l’uomo.
<< ehm… come state? >>
Solo in quell’istante, Josh, si rese conto della presenza di altri individui. Fissò il ragazzo per un lungo attimo, prima di decidersi ad aprir bocca.
<< bene… credo >>
Si tastò il petto ed il collo, poi raggiunse la fonte del pizzicore che lo infastidiva: il braccio. Scostò la manica, andando a scoprire la pelle rossa.
cosa mi hanno fatto?
<< se riusciamo a tornare al piano di sopra potremmo medicare la ferita >>
Gli fece notare il ragazzo. Joshua alzò lo sguardo, incontrando il suo. Non ricordava di aver mai visto quel volto.
<< muoviamoci, potrebbero venire qui da un momento all’altro >>
Esclamò Billie. Liam annuì, voltandosi verso la ragazza. In quell’istante in cui era distratto non notò Joshua compiere un salto, sentendo di colpo il peso dell’uomo addosso. Lo sconosciuto gli era piombato contro, ed ora lo tratteneva a terra, con le pupille dilatate e rosse di rabbia.
<< fermo! >>
Urlò Billie, cercando di dividere i due. Fortunatamente l’uomo sembrò tornare in sé, abbandonando il giovane e scostandosi da lui. Si mise in piedi, fissando atterrito il ragazzo che aveva appena assalito.
<< io… >>
Sussurrò, cercando le parole migliori per esprimere il proprio rancore.
Billie diede una mano a Liam a rialzarsi, allontanandosi da Joshua. Quest’ultimo continuava a fissarli, ancora sconvolto dalla sua reazione di poco fa.
<< non voglio farvi del male, non so cosa mi è preso prima… >>
Non mentiva, davvero non aveva idea di cosa fosse successo. Non aveva ragione per arrabbiarsi contro quel giovane che nemmeno conosceva.
I due ragazzi si scambiarono uno sguardo, indecisi sul se credergli o meno.
<< immagino faccia parte del suo lato “speciale” >>
Sussurrò Liam a Billie, riferendosi alle possibili particolarità che avevano portato Joshua in quel posto.
tutti qui dentro abbiamo qualcosa di speciale, ed io ne so qualcosa riguardo ad istinti incontrollabili
Billie annuì, fidandosi del parere del ragazzo.
<< ti crediamo, anche a noi a volte capita >>
Disse Liam, ricordandosi di tutte le volte che il suo potere aveva preso il sopravvento.
Joshua ne fu sollevato. Dopo essersi tolto quel peso dalle spalle, ora si chiedeva cosa ci facessero due giovani ragazzi come loro in un posto simile.
<< posso chiedervi perché siete qui? >>
Arrivò subito al dunque. Liam e Billie si scambiarono l’ennesimo sguardo interrogativo.
<< ci siamo persi >>
La bugia di Billie precedette la risposta sincera di Liam. Il giovane esitò, prima di confermare le parole della sua compagnia d’avventura.
Joshua non si pose altre domande, decidendo di credere a loro.
se si sono davvero persi allora sono degli umani come me
Lo sperava davvero, incontrare qualcun altro con gli stessi “poteri” di quel Sands poteva rivelarsi letale.
sempre se io stesso sono ancora umano
Ripensò alla reazione di poco fa. Forse era troppo pericoloso stare ancora accanto a quei ragazzi, però non poteva lasciarli lì da soli. Era sempre stato abituato a soccorrere le persone in pericolo, e salvare quei giovani da quel posto poteva fargli dimenticare i sensi di colpa nei riguardi del suo amico morto in assedio.
<< che ne dite di uscire di qui? >>
I due annuirono senza esitazioni. Joshua si guardò intorno alla ricerca di un uscita, ed i ragazzi fecero lo stesso.
Liam non poteva riporre la sua fiducia su quell’uomo, visto come lo aveva aggredito poco fa, però un alleato in quella fuga poteva tornar loro utile.
Billie non aveva cattive sensazioni nei confronti di quello sconosciuto, anche se nell’istante in cui aveva attaccato Liam si era quasi sentita svenire da tutta la rabbia che aveva emanato l’uomo.
dopotutto non abbiamo stretto nessun patto, stiamo solo cercando una via d’uscita tutti insieme, dopo potremmo stare nuovamente senza la sua presenza
Si rincuorò la ragazza. Sperava davvero di non sbagliarsi.



* * * *



<< tutti pronti? >>
File e file di soldati costeggiavano la strada che dava per il castello abbandonato. Anche se su quest’ultimo punto non avevano certezze, e per questo motivo erano costretti ad accedervi con le adeguate attrezzature.
Un uomo passeggiava accanto a loro, assicurandosi che tutti avessero le giuste armi. Il capitano della prima truppa, intanto, esponeva ad ogni gruppo di uomini come avrebbero dovuto agire una volta raggiunto il castello.
Ormai erano tutti pronti all’attacco. Con l’assenso del comandante la prima truppa si avviò, seguita a ruota dall’altra.
<< signore, secondo voi il tenente Collins sarà ancora vivo? >>
Greg ricevette un malinconico sguardo dal suo superiore. Temeva le possibili fini che poteva aver incontrato Joshua lungo il suo cammino.
<< lo spero, Greg, lo spero >>


   
 
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