DON’T TELL DAD
19. (Un)secret love
Per le seguenti settimane continuai a sentirmi uno straccio anche se dovetti fare di tutto per non darlo a vedere, dato che non volevo che nessuno, oltre Lily, sapesse cosa mi stesse succedendo. Sicuramente Vanessa aveva cominciato ad intuire che c’era qualcosa che non andava, ma essendo così vicini agli esami usavo la scusa di dover studiare per potermi isolare.
Il peggio arrivava quando dovevo seguire le lezioni di Trasfigurazione e di Pozioni. Almeno a Trasfigurazione avevo la fortuna di sedere nei banchi davanti e potevo far finta che non esistesse, ma durante pozioni mi ritrovavo spesso e volentieri a fissarlo e mi sentivo veramente un’idiota. Più che idiota.
“Non ho capito un accidente.”
Mi passai una mano sulla tempia, sospirando profondamente. Era almeno un’ora che mi ero rinchiusa in Biblioteca con James, dato che aveva implorato il mio aiuto per i M.A.G.O, ma sembrava non capire assolutamente niente di quello che gli spiegavo. Non che ci fosse da stupirsi.
“Ci rinuncio, Jay!” Dissi. “Ti sto spiegando una cosa che io non ho ancora studiato e tu continui a non capirci niente!”
James allargò le braccia. “Ehi, non è colpa mia se tu hai presso il cervello da zia Hermione ed io ho preso quello di… di…”
“Di nessuno, sei solo stupido per natura.”
Albus si era appena seduto al nostro tavolo ridacchiando. Ovviamente James aveva chiesto prima il suo aiuto del mio, ma Al si era rifiutato categoricamente di dargli lezioni.
“Non parlo con i traditori.” Fece James incrociando le braccia e imbronciandosi un po’.
Al rise e scosse la testa. “Solo perché non ho voluto spiegarti lezioni che avresti dovuto studiare mesi fa? Beh, scusami tanto, ma quando io ho avuto bisogno di favori mi sono sempre sentito dire di no da te.”
“Non è affatto vero!” Io e Al lo guardammo con le sopracciglia inarcate. “Ah, pensatela come volete!”
Si alzò dalla sedia sbalzandola indietro e
lasciò
“Ne vuoi parlare?”
Alzai gli occhi su Al presa un po’ in contropiede, mandai uno sguardo veloce verso l’uscita della Biblioteca. “Non è che ci sia molto da dire. D’accordo che lavorare con James è dura, ma non sono poi così disperata.”
Ci incamminammo fianco a fianco verso l’uscita e continuammo
per il corridoio verso
“In effetti è proprio lo studio.” Mentii.
Al rise. “Potrebbe preoccuparti di tutto, ma lo studio proprio no. Cosa c’è che non va?”
Sospirai profondamente e mi morsi un labbro. Stavo cominciando a crollare lentamente, ero sempre nervosa e non sapevo quanto avanti sarei potuta andare. Strinsi un po’ i libri a me. “Mi è successa una cosa.” Ammisi. “Una cosa abbastanza grave. Ma non credo di potertelo dire.”
Al continuò a camminare al mio fianco anche se parve abbastanza confuso. Quello che adoravo di Al era che, anche se pensava che una cosa non fosse giusta, rispettava sempre le decisioni degli altri. “Posso aiutarti in qualche modo, anche senza che tu mi dica esattamente cosa succede?”
Scossi la testa. “E’ una via senza sfondo.”
“Beh, esiste la retromarcia.” Fece lui cercando di consolarmi. Poi diventò improvvisamente serio. “Qualunque cosa sia, Rosie, lo sai che io sono sempre con te quando hai bisogno.”
Sorrisi e mi fermai in mezzo al corridoio, appena fuori dalla Sala Grande. “Grazie Al, ti prometto che quando arriverà il momento in cui…”
“Weasley!”
Il sangue mi si ghiacciò nelle vene e spalancai gli occhi continuando a fissare Al, che si era scurito in volto. Io, forse per la prima volta in sei anni, non sapevo cosa fare o dire di fronte a Malfoy. Mi voltai lentamente, spaurita, ritrovandomelo davanti con un’aria inferocita. Arretrai di un passo, ritrovandomi a ridosso di Al.
“Sono settimane che cerco di parlarti.” Disse.
“E trovi sempre un modo per svignartela. A Trasfigurazione ti fermi a
parlare con
Io mi schiarii la gola e scrollai le spalle. “Una spiegazione al fatto che chieda dei consigli per gli esami alla McGrannitt e me ne vada dalla classe di pozioni perché è finita la lezione? Cosa c’è da spiegare?”
Al ridacchiò alle mie spalle. “Qualcuno è un po’ paranoico, Malfoy? Io sto facendo le ronde notturne ultimamente.”
Malfoy roteò gli occhi scocciato. “Si vede proprio che siete parenti.” Sbottò. “Voglio una spiegazione al fatto che tu mi abbia tolto cinquanta punti senza alcuna motivazione.”
Al smise di ridere e fece un passo avanti guardando me. “Cinquanta punti?!”
Io sbuffai con fare annoiato e me ne andai, entrando in Sala Comune. “Sai bene cos’hai fatto, e ho cose più importanti da fare.” Guardai verso il tavolo dei Grifondoro, Vanessa mi aveva visto entrare e mi faceva cenno da lontano per farsi vedere. Io feci per andare da lei, ma una mano si posò sulla mia spalle e mi fece voltare senza troppa grazia.
“Non troppo in fretta, Weasley.” Fece Malfoy incrociando le braccia al petto.
“Ehi!” Intervenne Al mettendosi tra noi due. “Levale le mani di dosso!”
“Ah, tu stanne fuori, Potter!” Replicò Malfoy scocciato, come se non avesse neanche voglia di dare addosso ad Al come al suo solito. “Non ho bisogno che tu ti metta a fare il fidanzato geloso.”
“Almeno Al non mi pomicia in mezzo al corridoio dove tutti possono vedermi!” Sbraitai io al limite. Se dovevo proprio dirla tutta, Al, grazie al cielo, non mi pomiciava affatto. Ma era un dettaglio insignificante.
Malfoy alzò un sopracciglio. “E’ questo il tuo problema?! Mi hai tolto cinquanta punti per una cosa così scema?”
Al si voltò verso di me perplesso. “Ne sarebbero bastati dieci.”
“Ma tu da che parte stai?” Dissi guardandolo male, poi tornai a guardare Malfoy. “Non ho voglia di discutere di questo, Malfoy, non ti ridarò i tuoi stupidissimi cinquanta punti! Ho da fare!”
Li superai entrambi cercando di scappare a quella fastidiosa situazione, puntando verso Vanessa che guardava incuriosita verso di noi. Se solo ripensavo a quella scena mi tornavano i nervi a fior di pelle ed era meglio dileguarsi prima che potessi fare qualcosa di spiacevole. Ma Malfoy mi urlò dietro.
“Vorrei proprio sapere come hanno fatto i tuoi genitori a non accorgersi della tua insufficienza mentale!”
Quello era troppo, sentii il mio sangue ribollire e senza pensare mi voltai di nuovo verso di lui e urlai. “Ed io vorrei proprio sapere come diavolo ho fatto ad innamorarmi di un idiota come te!”
… oh merda!
Non ero il tipo da dire molto spesso parolacce, ma era proprio il caso di dirne una. Attorno a me all’improvviso era calato il silenzio ed io ero rimasta senza fiato. Avevo davvero detto quello che pensavo di aver detto davanti a tutta la scuola? Mi guardai un po’ intorno e tutti, dal tavolo dei Serpeverde ai Grifondoro, ci stavano guardando. Persino Neville, al tavolo dei Professori, aveva un’aria sconvolta.
Chiusi gli occhi e sperai con tutta me stessa che un Basilisco venisse fuori dalle viscere della terra e mi inghiottisse, ma quando riaprii le palpebre Malfoy ed Al erano ancora fermi davanti a me, entrambi con la stessa espressione stupidita sul viso.
Se non altro ebbi la soddisfazione di vedere Malfoy veramente spiazzato per una volta nella mia vita, anche se durò solo per pochi attimi. Appena ebbi il coraggio di muovere le gambe corsi via, superandoli entrambi, più veloce della luce.
Corsi per corridoi e scale e ancora corridoi e ancora scale, e non mi fermai fino a che non arrivai alla Torre dei Grifondoro e arrivata senza fiato davanti al ritratto della Signora Grassa bofonchiai la password (spruzzolosi) ed entrai in Sala Comune, fino ad andarmi a rinchiudere in Dormitorio.
Mi ero appena rovinata la vita. Tanto valeva che mi uccidessi finché ero in tempo. Avevo appena confessato a Scorpius Malfoy di essermi innamorata di lui, il che equivaleva alla fine dei miei giorni ad Hogwarts.
Mi ero appena stesa e serrato le tende quando sentii la porta cigolare e trattenni il fiato sperando che non fosse Paula. Quando una mano tirò le tende del baldacchino e mi ritrovai a fissare Vanessa feci un sospiro di sollievo. Lei si sedette sul bordo del mio letto pazientemente.
“Ehi.” Disse.
“Ehi.” Risposi flebile. “Bella giornata, eh?”
Vanessa annuì. “Ottima per dichiarare il tuo amore a qualcuno.” Disse sarcasticamente. “Rose, perché non me l’hai detto?”
“Io…” Non sapevo davvero cosa dire. “Non lo so, Vì, ero confusa, spaventata… non saprei nemmeno dirti da quanto me ne sono resa conto. E cosa avrei potuto dirti? ‘Ehi, Vì, ti ricordi quanto odiassi Malfoy? Beh, adesso vorrei solo pomiciare con lui fino alla morte’.”
“No, seriamente.” Aveva un’aria sconvolta. “Vorresti pomiciare Malfoy?”
“Vì…” La implorai.
“D’accordo scusa.” Disse. “E’ solo che capisci, è una notizia non da poco. Avresti dovuto vedere la faccia che ha fatto Malfoy, è rimasto impalato là nel mezzo come un idiota.”
Io ripensai alla scena e sospirai. “Come biasimarlo…”
Vanessa fece un sorriso simpatetico. “Ti va dato merito di essere riuscita a ghiacciarlo. Lui ed Al. non si sono mossi di mezzo millimetro.” Scosse la testa incredula. “Ma seriamente Rose, cosa… come…”
“E’ tutta colpa di Paula Vegas!” Sbraitai. “Paula e quella sua stupidissima teoria del cavolo! Da quando mi ha detto che Malfoy probabilmente aveva una cotta per me non ho fatto che fissarlo tutto il tempo e stargli sempre appiccicata… e guarda qual è il risultato! Senza contare che l’unica cosa che ho capito è che a lui non piaccio affatto!”
Vanessa scoppiò a ridere e io la guardai quasi offesa. Cosa c’era da ridere?
“Si può sapere che hai da ridere?”
“Scusa,” disse a corto di fiato, tenendosi la pancia con le mani. “Ma stavo ancora pensando alla faccia di Malfoy. Chissà se è ancora lì in piedi.”
Guardando Vanessa sentii le mie labbra incurvarsi. Scoppiai a ridere con lei, pensando che la faccia di Malfoy era davvero senza prezzo. Era forse l’unica cosa per cui era valsa la pena fare una figuraccia simile.
Qualcuno bussò alla porta e Vanessa scostò le tende per vedere chi fosse. Lily stava sulla soglia in attesa. Le feci cenno di entrare e lei si chiuse la porta alle spalle, poi si sedette sul letto di Vanessa, proprio accanto al mio.
“Volevo solo vedere come stavi.” Disse in tutta sincerità.
Io scrollai le spalle e sospirai. “Basterà che mi rinchiuda in Dormitorio fino alla fine della scuola. Per il prossimo anno, ho un estate intera per pensare a come posso fare per sopravvivere.”
Lily alzò un sopracciglio. “Per quanto quella di chiudersi in Dormitorio sia la tattica più usata tra noi, non credo che resisterai un mese e mezzo senza uscire da qui.”
“Lily ha ragione.” Disse Vanessa. “Senza contare che in questo periodo più che mai dovrai seguire le lezioni, siamo in fase presami. E hai intenzione di rimanere chiusa qua dentro anche durante gli esami di fine anno?”
Sospirai. “Sentite, mancano solo due settimane all’inizio degli esami. Fino ad allora mi inventerò qualcosa… devo solo fare in modo che non ci incrociamo nei corridoi, non sarà così difficile! Insomma, sono riuscita ad evitarlo per più di un mese, delle volte.”
Vanessa si voltò verso Lily. “Albus?”
“Oh, lui e Malfoy erano ancora fermi come statue quando me ne sono andata.” Disse. “Prima o poi si riprenderanno.”
Io mi sentivo uno schifo. “Mi dispiace, non volevo mettere in mezzo anche voi. Ho combinato un sacco di casini dall’inizio di questa storia.”
“Rose, non hai niente da rimproverarti, nessuno sceglie per chi prendersi una cotta.” Fece Vanessa. “Anche se proprio Malfoy…”
Io alzai gli occhi al cielo e Lily intervenne. “Io non lo trovo niente male.”
“No, infatti.” Dissi io flebilmente arrossendo tra me. “Proprio niente male.”
Vanessa storse il naso. “Penso che non mi abituerò mai a tutta questa storia.”
**
Ero rimasta in Dormitorio con Lily e Vanessa per tutto il giorno. Per metà pomeriggio erano rientrate anche Sol e Gaby, che mi chiesero subito di raccontare tutta la storia. Paula invece non si vide fino a notte tarda e pensai che fosse stata a giro tutto il giorno per essere sicura che tutti sapessero cos’era successo in Sala Grande.
Durante tutto quel tempo passato in Dormitorio eravamo arrivate alla conclusione che non avrei potuto nascondermi per sempre, avrei dovuto trovare un altro modo per seguire le lezioni e fare in modo da non dovermi mai confrontare con Malfoy. Per questo stavo uscendo dal Dormitorio alle tre di notte per andare da Neville.
Percorsi in punta di piedi
“Scusa non volevo spaventarti.” Era Al e se ne stava seduto sul divano. “Rientravo da una ronda e mi sono addormentato qui.”
“Sei impazzito!” Urlai sottovoce. “Mi hai fatto quasi prendere un infarto!”
Al si alzò dal divano e si avvicinò a me, con la stessa faccia che avevo io quando mi raccontò di essersi preso una cotta per Vanessa. “Avresti potuto dirmelo, lo sai che non ti avrei mai giudicato.”
Io alzai gli occhi al cielo. “Al, ti prego, non adesso. Ormai è troppo tardi, sono stata una stupida. E devo andare da Neville, prima che tutta questa storia passi dall’essere un disastro all’essere una catastrofe.”
“Va bene.” Disse. “Ti accompagno.”
“Cosa? No!” sospirai. “Non ho bisogno di una balia, posso fare da sola. Devo solo fare in modo di non incontrare Malfoy mai più fino alla fine della scuola. Beh, possibilmente fino alla fine della mia vita, ma credo che sia un po’ più difficile.”
Al alzò un sopracciglio ed allargò le braccia. “Mettiamola così, che succede se adesso esci da sola e lungo i corridoi incontri Malfoy?”
A questo in effetti non avevo pensato. Lo guardai qualche secondo in più e poi lo presi per un polso. “D’accordo, ma datti una mossa.”
Fortunatamente l’ufficio di Neville non era lontano dalla Sala Comune dei Grifondoro. Dovevamo solo fare una rampa di scale e svoltare due o tre corridoi. Al camminava al mio fianco continuando a lanciarmi occhiate di soppiatto. Io sospirai frustrata.
“Se c’è qualcosa che devi dirmi, perché non la dici e basta, Al.”
Lui si schiarì la gola continuando a camminare. “Scusa.” Disse. “E’ solo che la trovo una cosa molto strana. Insomma, per sei anni vi siete insultati e presi a parolacce, alcune volte vi siete lanciati anche qualche incantesimo, e adesso dal nulla ti innamori di lui. Com’è possibile?”
Scossi la testa. “Non lo so. Penso… penso in sei anni di non averlo mai visto veramente, ecco.”
Al spalancò gli occhi. “Rose, mi metti paura, lo giuro. Adesso non mi verrai a dire che non è la persona cattiva che sembra e che se ti ha insultata fino all’altro ieri era solo per il suo modo strano di relazionarsi.”
“Niente affatto.” Risposi io secca, svoltando per la seconda volta in un nuovo corridoio. “Mi sono solo resa conto che infondo lui…” Mi fermai e mi voltai verso Al. “Non credo che tu voglia sapere davvero quello che penso di Malfoy.”
Al aprì e chiuse la bocca un paio di volte, corrugando la fronte. “No, penso di no.”
Finalmente arrivammo davanti all’ufficio di Neville e senza pensarci un minuto di più bussai con forza. Passò qualche minuto, prima che un assonnato Neville venisse ad aprirci. Ci guardò un po’ perplesso, cercando di svegliarsi un po’.
“Rose, Albus, cosa ci fate qui a quest’ora… un momento, che ore sono?”
“Le tre del mattino.” Disse Al.
“Sì, beh, possiamo entrare?” Chiesi io con un po’ di fretta. “Ho bisogno del tuo aiuto Neville.”
Lui si spostò dalla soglia facendoci passare ed noi entrammo in fretta. Mi sedetti sulla prima sedia che trovai libera, mentre Neville andò a sedersi dietro la scrivania. Al rimase in piedi curiosando qua e là nell’ufficio.
“Cosa posso fare per te, Rose?”
“Ecco…” Feci io non sapendo da che parte cominciare. “Riguarda quello che è successo stamattina nella Sala Grande.”
“Oh.”
“Già.”
Neville si grattò la nuca un po’ in imbarazzo. “Ecco, Rose, non vedo come possa aiutarti. Sinceramente non sono mai stato un granché bravo con questo genere di cose…”
“Mi aiuterebbe molto, prima di tutto, che tu non dicessi niente ai miei genitori.” Dissi arrossendo un po’. “Soprattutto a papà.”
“Oh, zio Ron ti diserederebbe se solo sapesse.” Fece Al da dietro le mie spalle.
Neville sbatté un paio di volte le palpebre e annuì. “Mi sembra una saggia decisione. Ma Rose, era proprio necessario bussarmi alle tre del mattino per dirmi questo? Avresti potuto aspettare fino a domani, abbiamo anche lezione e…”
“Esatto.” Interruppi io. “E ho bisogno di uscire dalla lezione almeno dieci minuti prima. Da tutte le tue lezioni, almeno fino alla fine della scuola.”
Neville mi fissò stralunato ma Al si avvicinò ed intervenne. “I Serpeverde hanno lezione dopo di noi. Rose sta cercando di evitarlo.”
“Oh, naturalmente.” Fece Neville. “D’accordo Rosie, infondo sono solo poche lezioni.”
“Ecco, mi domandavo…” Arrossii un
po’ sulle guance. “C’è un modo per convincere
Neville parve preso in contropiede. Parve pensarci un
po’ su. “Accidenti Rose, se si trattasse solo di Lumacorno potrei
anche provarci, ma non ho modo di mettermi contro
“Anche se?” Continuammo io ed Al in coro.
“Anche se si tratterebbe solo di qualche ora di lezione, dato che gli esami cominciano tra due settimane. Rose, che media hai a Trasfigurazione e Pozioni?” Chiese Neville.
“Ho E in entrambe le materie.”
“Ottimo.” Neville fece un bel sorriso. “Dirò alla Professoressa McGrannitt e a Lumacorno che, dato che stai calando un po’ nella mia materia, hai bisogno di qualche ora di recupero. Però Rose, devi promettermi che farai male il test di domani mattina.”
Io saltai in piedi dall’euforia. “Oh, non vedo l’ora di scrivere tutte le risposte sbagliate!”
**
“Signorina Weasley, questo davvero è un rendimento inaspettato.”
Subito dopo pranzo ero stata contattata nell’ufficio
della Preside, dove appena entrata Neville mi aveva fatto un’occhiolino
senza farsi vedere da nessuno. Io avevo preso posto e avevo aspettato
pazientemente che
Mi morsi un labbro cercando di risultare credibile. “Devo essere un po’ sotto pressione ultimamente, ho dedicato molto più tempo ad altre materie e ho completamente preso sottogamba Erbologia.”
Aggrottai la fronte facendo la finta tonta. “Non capisco.”
“Come mi ha appena confermato, non ha nessun tipo di problema con altre materie, tra cui Trasfigurazioni. Io e il Professor Lumacorno cederemo le nostre ore di lezione perché possa recuperare in Erbologia sotto la supervisione del Professor Longbottom.”
“Oh.” Feci sembrando non troppo felice.
Annuii cercando di rimanere seria, anche se dentro di me stavo scoppiando dalla gioia. “Certo, mi sembra giusto.”
“Bene,” fece. “C’è qualcosa che vuoi chiedere al Professor Longbottom, già che siamo qui?”
“No, io..:” Feci un sorriso a Neville. “Vorrei solo ringraziarlo per il suo aiuto.”
Neville ricambiò il sorriso. “E’ sempre un piacere, miss Weasley.”
**
Eccoci qua!
Questo capitolo ha
emozionato anche me, ma soprattutto ho riso tanto mentre lo scrivevo e ne sono
molto fiera. Abbiamo fatto un bel passo avanti… ma siamo giusto giusto a
metà strada.
Molti di voi mi dicono
che non riescono a capire Malfoy, che è ambiguo, che è
impossibile che non capisca cosa prova Rose… beh, ragazzi miei, è
un uomo XD e i ragazzi in genere non sono molto acuti in questioni amorose, o
mi sbaglio?!
Vorrei davvero
ringraziare tutti quanti, siete dei lettori magnifici e calorosi! Thanks
Leuconoee: Il bello di
Rose e Scorpius è che fanno un passo in avanti e dieci indietro… e
se i miei personaggi potessero parlare per loro conto probabilmente mi
farebbero finire in prigione XD
PrincipessaGin: Beh,
penso che adesso le abbia capite alla grande, più chiaro di così
XD
Sif: Parliamoci chiaro,
se non avessi fatto un bel casino tra i personaggi… non sarei la zia
Fufù XD e ne succederanno di tutti i colori… perché
sennò anche io che scrivo mi annoio XDD
Melisanna_ : I miei
problemi sono semi-risolti grazie, ma mi dispiace dirti che non manca affatto
poco al finale… siamo appena a metà
Nabiki93: Ecco, penso che
d’ora in avanti non ci sia più il problema di farsi scoprire da
Malfoy, non sei d’accordo? Ora rimane solo da scoprire che cosa ne pensi
Malfoy
Kokylinda2: Ecco, non
vorrei essere proprio io la sfigata di turno, ma sai quanti ragazzi ho trovato
che prima si interessano, poi no, poi vanno con altre e poi si interessano di
nuovo? Voi li capite? Io no! Per fortuna ne ho trovato uno buono come il
pane… ho trovato il nuovo Albus Potter XDD
Francydenis: eeeh le
donne vedono rosso quando si tratta di gelosia… Malfoy dovrebbe
ringraziare che se l’è cavata solo con un pestone e 50 punti in
meno XD
Dea ex machina: La
pulzella di Malfoy è una ignota. Non so, anche Hermione quando si
arrabbiava metteva paura… ricordo dei certi canarini…
Edvige86: Pensa un po’,
sei stata l’unica contenta della limonata tra Scorpius e ragazza ignota
XD ammetto che nella scena di trofei ho avuto la tentazione di far grondare
miele ma ho cercato di trattenermi per il bene della storia
Milla Nafira: A dire la
verità il prologo l’ho messo quando avevo idea di scrivere un
certo numero di capitoli, ma poi alla fine ho cambiato idea e quindi ho
rimediato in altro modo, che poi vedrete. Ti ringrazio per la recensione, anche
io spesso mi connetto solo come autrice perché sono sempre di fretta.
ThePirateSDaughter: Rose
e Scorpius sono in grado di litigare ovunque XD un po’ come facevano Ron
e Hermione ai loro tempi, se ci pensi… Beh, hai capito come deve essersi
sentita Rose a vedere Malfoy con un’altra XD
Mariuccia: Secondo me un
po’ di tutte e due, prova sia simpatia che antipatia, deve solo decidere
quale dei due sentimenti è più forte. E lo sai quanto sono lenti
i ragazzi u.u di certo adesso non avrà più dubbi su quello che
prova Rose.
Thanks again, love u all
Zia fufù