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Autore: ranocchietta    29/03/2010    0 recensioni
Erano le 2 di notte quando Elisa si era svegliata. La ragazza non era stata svegliata da un incubo o da qualcosa di trascurabile, bensì era stata svegliata dalle leggere vibrazioni di un terremoto.
La ragazza era in preda alla paura, ma ricordò che cosa si doveva fare quando si percepiva un terremoto: era andata di corsa sotto l’architrave della sua stanza.
E lì era rimasta fino alle 6 di mattina, tremante ed in preda al panico, non si era rilassata un solo secondo.
Che cosa succederà aquesta ragazza?
Abdrà tutto bebe?
dedico questa fic a mia sorella
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo Stella era tornata a casa della sorella per vedere come stava.
Una volta arrivata sotto il portone suonò il citofono e bussò diverse volte, poi usò le chiavi di riserva ed entrò.
Entrata nell’appartamento della sorelle( sempre dopo aver aspettato che lei le aprisse) si diresse verso la camera da letto di Elisa, pensando che stesse ancora dormendo e pronta a buttarla giù dal letto.
Ma prima di entrare nella stanza, ancora in corridoio lo stupore di ciò che vide la paralizzò: Elisa era piegata sulle gambe sotto l’architrave della porta della sua stanza, con le occhiaie e gli stessi abiti del giorno prima
"Sei rimasta tutta la notte lì?” chiese Stella, Elisa annuì, poi disse “Avevo paura, la natura è terribile"
"Forse, ma può anche essere bellissima” le disse la sorella
"Dimostramelo"la sfidò la prima.
La sorella ci pensò su un attimo, poi disse “Fatti una doccia veloce e cambiati, te lo dimostro”.
Elisa guardò stupita la sorella minore, poi fece come aveva detto e poi entrambe salirono sulla Opel di stella "Dove stiamo andando?" chiese Elisa
"A Ostia"le fu risposto.
Per tutto il tragitto Elisa fu silenziosa, poi quando la sorella ebbe parcheggiato vicino al canale dei pescatori venne trascinata fuori per un braccio fino a che entrambe non si trovarono sui bordi sabbiosi del canale, e poi sugli scogli lì accanto
"Be’ che mi dici?"aveva chiesto la sorella minore
Il mare era un po’ mosso,le onde s’infrangevano sugli scogli schizzandole, tirava un po’ di vento che non faceva sentire caldo e i capelli di entrambe, sciolti, volavano con il vento.
"E’…. è.."Elisa non sapeva che dire, era estasiata da quella vista, come sempre si estasiava di fronte al mare, una distesa azzurra o blu scura che permetteva alle persone di sentirsi sempre vive quando erano dentro o vicino al mare, aveva sempre amato quel paesaggio, e sua sorella lo sapeva.
"E’ terribilmente bello" concluse per lei Stella, poi si allontanò, lasciando la sorella a ritrovare il suo antico amore: il mare.
Elisa era rimasta per più di un’ora seduta sugli scogli a sentire il rumore del mare, e ancora non se ne era stancata, ma quando fu mezzogiorno i morsi della fame la riportarono al mondo reale, allora si accorse che sua sorella era lì vicino e che le stava passando un sacchetto.
"Cos’è?" chiese guardando dentro
"Il pranzo, panino con tonno e pomodori, mentre eri in contemplazione sono andata a comprarlo"le disse Stella sorridendo sapendo che quello era uno dei cibi che sua sorella amava di più.
"Grazie" le aveva detto Elisa sorridendo "non solo per il panino, ma per tutto, ora stò davvero meglio. Era da tanto che non guardavo il mare".
"Non ringraziarmi, l’ho fatto perché così non verrai più da me di mattina presto a rompere" le aveva detto Stella sghignazzando

Qella notte, tornata a Roma entrambe le ragazze dormirono serene e felici nei loro letti

NOTA DELL?AUTRICE: sembra che questa storia non sia piaciuta molto .... be non posso mica pretendere chissà cosa ..... be spero almeno che chi ha letto il capitolo precedente gradisca almeno questa fine di storia ... ciao ciao
  
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