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Autore: _deny_    29/03/2010    3 recensioni
Henry è un giovane principe che vive da solo e abbandonato nel suo castello.Gaia,una contadinella che scappa di casa a causa del maltrattamento ricevuto dalla famiglia e per cercare la felicità s'imbatterà per caso in questo giovane che l'ha salvata in mezzo a un bosco,e non tarderà a scoprire l'oscuro segreto che questo giovane protegge... Un'altra prova di quanto fosse umano,anche senza rendersene conto. Allora sorrise,addolcita dalla conclusione a cui era appena arrivata.E arrivò al cuore di lui,che si riempì di quella dolcezza,e che ne desiderava ancora,e ancora,e ancora l'avrebbe desiderata senza mai averne abbastanza.
Ma lui ancora non lo sapeva,sentì solo il calore di quel sorriso,che cacciò la sua tristezza.
<< Voi dite che siete un mostro, che non siete umano. Ma non vi rendete conto che in ogni momento,in ogni gesto e parola,e sentimento,siete molto più umano di quanto crediate.
Vedete,ho ragione io: siete talmente testardo da non voler vedere altro che la parte peggiore di voi.
Se un grande e virtuoso artista creasse la sua opera,ne vedrebbe solo i difetti e le mancanze...ma se la stessa opera venisse posta al cospetto di una persona qualunque, che non sia il suo creatore, essa la vedrà perfetta,e coglierà tutte le virtù di essa,la mostrerà a tutti,orgoglioso,vedrà ciò che il creatore non era stato in grado di vedere.E sapete il motivo? perché l'artista era talmente concentrato nella ricerca dei difetti del suo capolavoro che non era stato capace di vederne la bellezza.Quindi,dovete permettermi di dirvi ciò che vedo in voi,perché siete talmente accecato!
Lasciate che i miei occhi leggano la vostra anima,perché voi ancora non siete capaci di farlo. >>
e con la mano sfiorò leggermente quella del principe,posata sul tavolo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< E' preoccupante il fatto che non vi siate mai sentita meglio... >> Disse con voce severa il principe.
La prese perciò in braccio e si diresse a passi veloci verso l'entrata del castello.
<< No,no...non dovete preoccuparvi così per me,ho avuto solo un leggero capogiro,sul serio! >>
Cercò di ribattere Gaia,Ma era inutile,più lei cercava di convincerlo,più lui era sicuro del contrario,quindi poco a poco perse le sue speranze e stette in silenzio,assaporando il breve trattamento da principessa delle fiabe che le veniva riservato finché lui non l'appoggiò direttamente sulla sedia del tavolo da pranzo.Poi portò le sporte nelle cucine e pochi minuti dopo tornò,sedendosi nel posto di fronte a Gaia;
Henry aveva un'aria circospetta,quasi si aspettasse che,da un momento all'altro,Gaia sarebbe svenuta di nuovo.
<< Come state? >>
la voce di Henry era quasi benevola,ma lo sguardo era tutt'altro che un pozzo di bontà.Quasi sperasse di poter nascondere così la sua preoccupazione.Non era tipo da lasciarsi predominare dalle sensazioni e nei suoi pochi anni della sua vita aveva coltivato un forte senso di autocontrollo,indispensabile se si vuole vivere in solitudine.
<< Vi assicuro che sto benissimo >> rispose Gaia con voce squillante e sicura,quasi di sfida,perché lei non era debole,non era tipo da farsi commiserare e,per quanti colpi bassi avesse sopportato,non s'era mai piegata.
Quasi si vergognava della sua infermità mentale e statica di poco prima,ma ora aveva ripreso il controllo di se pienamente.
Passarono pochi minuti in silenzio, guardandosi e combattendo platonicamente fra loro,solo per affermare il proprio orgoglio.
<< In ogni caso sarebbe comunque più facile se mangiaste qualcosa,siete comunque più debole del solito. >>
la frase non accettava risposte,era più un ordine,e Gaia stette in silenzio,cercando di controllarsi e ricordare che in realtà lui lo faceva per lei.
Puntualmente venne servito il pranzo,che passò in tranquillo silenzio,privo di quell'elettricità scontrosa delle volte precedenti.Ad un tratto entrò il giardiniere con in mano una busta.Sembrava qualcosa di eclatante,visto l'espressione vivace dell'uomo.La diede al principe e,dopo un profondo inchino,si congedò.
Henry comunque non mostrò nessun particolare interesse per la lettera,l'aprì e,dopo una veloce lettura,l'appoggiò nell'estremità del tavolo più distante a se senza rivolgerle più alcuna attenzione.
Donna come la curiosità,Gaia chiese il contenuto della lettera al principe nel momento in cui pareva non ricordarsi più d'averla ricevuta.
<< Niente di interessante >> rispose,guardandola con fare sospetto,come se si trattasse di un segreto che non poteva esserle rivelato.
<< E' un invito che ricevo ogni anno,ma niente che valga la pena di andare >>

< Sa,fra tre giorni circa si terrà un ballo tra duca,marchesi e principi di tutta la provincia!se venisse anche lei,potrebbe considerarlo un caldo benvenuto da parte della nobiltà del paese!Sono sicura che si troverà a suo agio tra gente a lei simile...Solitamente inviamo anche una lettera al principe,di cui però non se ne conosce neppure il volto purtroppo...Magari lei potrebbe convincerlo,sarebbero tutti così onorati! >

Come un flashback,Gaia rivide l'invito che le era stato raccomandato durante la conoscenza con Miss Aleandra.
<< Si tratta forse del ballo? >> Esclamò vivacemente,con una nota d'ansia immotivata.
Henry la guardò stranito,come se fosse la cosa più assurda sentita in vita sua << VOI come sapete del ballo?siete forse una strega?! >> disse ironicamente;forse lo era se aveva fatto si che lui stesso l'accettasse nella sua vita,per una ragione ignota,di cui era consapevole solo la sua parte inconscia e irrazionalmente folle.
<< Oggi,al villaggio,ho conosciuto la figlia del conte di Elsinore,Miss Aleandra >> rispose,dimenticando l'antipatia nei confronti di tale viziosa e orgogliosa di poter dimostrare d'aver stuzzicato la curiosità di una dama,una contessa,nonostante la sua povertà.<> annunciò con un sorriso soddisfatto e ironico <<  E quindi mi chiese di darvi il messaggio a voce,in modo da convincervi a partecipare! >> Concluse e lo guardò speranzosa,perché in fondo la sola idea di andare in società,cosa che neanche nei suoi sogni più fantasiosi aveva mai sperato,le metteva in subbuglio lo stomaco e una parte di lei,la più ottimista (che prevaleva sempre sull'altra opposta) sperava davvero di potersi sentire una principessa,anche se solo per poche ore.
Cosa pensava il principe?di certo la notizia lo sorprese,quando mai una contadina attirava l'attenzione di una duchessa?come se un leone avesse accolto in branco un uccellino.Due mondi completamente opposti.
Ma non era questo il suo problema in quel momento.Il suo problema gli stava di fronte,e si sporgeva leggermente in avanti sul tavolo,lo guardava con occhi vivaci carichi di speranza e di qualcos'altro che però non seppe cogliere a fondo...ansia forse?
Ma non era mai stato un buon osservatore,il poco che percepiva gli era stato insegnato dai libri e dalle pochissime persone che gli erano state accanto.Fatto sta che era quasi intenerito da quello sguardo così infantile.
Eppure una domanda gli rimbombava nella testa.
<< E per quale motivo dovrei accettare l'invito al ballo?Non sono mai entrato in società,dovrei farlo ora?! >> Suonava quasi come un'accusa,e senza errore.Doveva entrare in società solo perché una testarda e orgogliosa CONTADINA desiderava sentirsi in una favola(com'era convinto che fosse questo il significato del suo sguardo)?
Anche lui era orgoglioso,e nessuno lo avrebbe mai condizionato nelle sue scelte.
Gaia d'altra parte,inizialmente presa dall'euforia di immaginare come sarebbe stato un ballo,non trovò una motivazione valida alla sua domanda,ma immediatamente le tornarono alla mente tutti i doveri di cui s'era fatta carico e che lui le aveva concesso.Quasi s'irritò col principe per non averlo capito lui stesso.Cercò di guardarlo con serietà,come a voler anticipare l'argomento,ma era sicura che i brillanti nei propri occhi,causati dal sogno a occhi aperti,fossero ancora ben visibili.Com'era facile da leggere.Sarebbe riuscita a dirgli ciò che pensava senza far trasparire emozioni?tuttavia doveva farlo e Gaia non mancava mai ai suoi doveri.
<< Forse per il semplice motivo che al ballo vi saranno numerose Dame in cerca di marito,e che magari-si fermò un attimo per prepararsi a ciò che voleva dire e che,non ne sapeva il motivo,ma era per lei difficile. Chiuse gli occhi,pensando che sarebbe stato più semplice per lei parlare,e sicura che il principe non si sarebbe accorto di nulla.-E che magari una di queste dame potrebbe essere la vostra metà,liberandovi per sempre dalla vostra solitudine e,cosa più importante,dalla vostra maledizione. >>Ora poteva riaprire gli occhi e aspettare il verdetto.
Henry sapeva che aveva ragione,ma non era sicuro di essere in grado d'accettare un cambiamento così radicale.Era un passo azzardato e,anche se non l'avrebbe mai ammesso,era sempre stato una persona a parte dalla realtà la fuori e non sapeva ora come affrontare le persone che facevano parte del mondo fin dalla nascita.Chiunque avrebbe notato la differenza.
Fatto sta che lui era un uomo,e non si faceva pene d'amore.Nè passava le sue giornate a sognare la propria metà.Semplicemente accettava se stesso dalla nascita.
<< Non sono mai stato in compagnia con più di due persone,come potete sperare o credere che io mi comporti come se conoscessi quel mondo da sempre?Inoltre,cosa assai grave,io non so ballare >>
Ed era la verità,più o meno.Si ricordò come da piccolo sua sorella aveva provato a insegnarli qualche danza,ma si trattava più di un gioco che di un vero e proprio insegnamento,e aveva solo pochi e vaghi ricordi di quei tempi.Cielo,aveva solo sette anni!
Gaia sorrise furbescamente e con una nota d'ironia e d'orgoglio nel suo sguardo provocò un brivido di paura ad Henry,che ormai aveva capito che con quella ragazza doveva sempre restare in guardia:forse non era una strega,ma in ogni modo vi si avvicinava pericolosamente.
<< Vedete,io sarò pure una contadina,ma non dia mai per scontato nulla. Mia madre da giovane faceva parte dell'aristocrazia,cioè le permise di essere presentata in società e di ricevere un'educazione impeccabile,vivendo di ogni comodità,e fece si che fosse conosciuta come una delle signorine più compite. L'amore per mio padre le fece rinunciare a tutto questo,ovviamente la sua famiglia la rinnegò per la sua scelta non consona al loro stato sociale.In ogni modo,per andare al sodo,nonostante io e mia sorella andassimo anche a scuola,lei stessa contribuì maggiormente educandoci come delle vere e proprie dame.Grazie a tale fortuna siamo forse le uniche contadine al mondo con una conoscenza vicina a quella che riceve ogni ragazza borghese.Mia madre portò nella sua nuova vita ogni cosa fondamentale per la cultura e tantissimi libri,detto ciò so disegnare,cucire,suonare l'arpa e il pianoforte (che mia madre portò con se dopo il matrimonio con mio padre),ho una discreta conoscenza di due lingue,della geografia,della storia e di tutto ciò che ogni signorina di buona famiglia deve sapere,posso intrattenere tranquillamente un discorso con una persona di ceto avanzato,mantenendo comunque quell'umiltà che impone la mia povertà;conosco alla perfezione il bon ton da tenere in ogni luogo,(anche quelli che non ho mai frequentato per ovvie ragioni),e so ballare ogni genere di danza. >>
Ebbe la soddisfazione di vedere il principe sbalordito,i suoi occhi sorpresi.E infatti non era ciò che s'aspettava,ora capiva il perché dei suoi modi e anche del suo modo elegante di parlare,che dimostrava certo un'approfondita cultura.Prima non ci faceva affatto caso,ma ora capiva chiaramente che Gaia,confrontata ad un qualunque cittadino come il suo giardiniere (e stalliere in contempo),sarebbe stata scambiata per una gran dama.Ed in effetti,lui aveva sempre parlato con lei con il suo solito lessico da nobile e lei non s'era mai mostrata inferiore,né in difficoltà.
Gaia era una duchessa travestita da contadina,pensò ironicamente.
Improvvisamente gli venne voglia di conoscere più del suo passato,ma non voleva risvegliare la malinconia e gli spiacevoli ricordi,quindi avrebbe dovuto pazientare un po'.
<< Quindi potrei benissimo insegnarvi a danzare,se per voi non è troppo umiliante >>
Lui era un principe,e tra l'altro molto orgoglioso.Lei non si aspettava di certo di convincerlo senza prima lottare.
D'altra parte il principe cosa poteva rispondere?lui stesso aveva detto che questo era uno dei problemi,che lei si era posta di risolvere,e lui non aveva molte scelte.Il suo istinto gli suggerì frasi davvero poco raffinate e gentili,che però non voleva usarle contro,non sarebbe stato giusto.Cosa fare quindi per distrarla da quell'idea malsana?
Gaia notò l'espressione pensierosa del principe e percepì che, probabilmente, avrebbe cercato una via di fuga.cercò quindi di metterlo con le spalle al muro
<< Principe,vi prego,ricordatevi che il mio aiuto non ha niente a che fare con la mia vanità,ma solamente con il buon proposito di fare qualcosa di giusto!Io stessa vi avevo detto che avrei cercato un modo per aiutarvi e per ringraziarvi della vostra bontà d'animo,e voi avete accondisceso.Io vi ho dato la mia parola e voi,accettandola,avete dato la vostra!so che,com'è nel vostro onore di gentiluomo,non ve la rimangereste.Quindi perché indugiate?! >>
Gaia l'aveva messo alle strette.Quando un uomo da la sua parola non può contraddirsi (soprattutto se è un principe)e quindi poteva solo accettare.
<< Ebbene provateci,anche se mi sembra un inutile spreco di tempo...Ma mi resta comunque un dubbio.Il ballo è di sera,ve lo siete dunque dimenticato? >> Ecco,pensò il principe,la propria triste ancora di salvezza
<< Non so se la mia presenza si noterà molto >> cercò di ironizzare.
Gaia non si lasciò abbindolare.Sapeva benissimo che il ballo avrebbe avuto inizio nel pomeriggio.
<< Ma principe,non avete letto attentamente l'invito -disse quasi con sarcasmo- Il ballo inizia in verità alle ore 4  pomeriggio. Abbiamo tutto il tempo per recarci al ballo e tornare prima di sera. E' estate,e la sera è ritardata di alcune ore,ricordate?!  >> lo disse con molta naturalezza e ingenuità. In verità si stava divertendo un mondo.
Henry si sentì messo alle strette.Quale scusa avrebbe trovato?
Ma gaia non gli lasciò il tempo di rispondere,Si alzò dal tavolo e si scusò un attimo per dirigersi nelle proprie stanze.Quando tornò,il principe era sparito.S'affaciò dunque alla terrazza,aspettandosi di vederlo sotto il solito albero,ma non lo trovò.Quindi si diresse verso la biblioteca,che una volta la governante le aveva indicato. Salendo la scalinata e voltando alla sua destra,percorse il lungo corridoio,fino a trovarsi davanti una porta molto più grande delle altre.l'aprì,e li si ritrovò davanti uno spettacolo che non avrebbe mai immaginato:La biblioteca era immensa.
Curiosamente a forma circolare,con cinque piani a soppalco,ognuno pieno di libri.
Il soffitto era una cupola ,dove in cima v'era un piccolo oblò dal quale filtravano i raggi del sole,che illuminavano l'intera stanza.la cupola era poi decorata da motivi floreali vivacemente colorati che andavano a incrociarsi ,sciogliersi fra loro,formando delicate ed eleganti forme;e ai bordi i putti suonavano variati strumenti,e sembravano danzare e gioire!Pensò fosse quasi un immagine allegorica della primavera:era la prima cosa che avrebbe pensato guardando quell'affresco.E pensò che avrebbe davvero voluto sapere la storia di quel castello,di quell'affresco,delle persone che l'avevano ammirato e dipinto...poi sentì qualcuno schiarirsi la voce.
distolse lo sguardo dalla cupola e trovò il principe al secondo soppalco,alla evidente ricerca di letture,che la guardava corrucciato,probabilmente ancora arrabbiato per non avere scelta di evitarsi il ballo.
<< Ecco dov'eravate cacciato >>
<< Avevate forse bisogno di me? >>
<< Si;Se non erro,poco fa avevo promesso di insegnarvi a danzare,non è così?Pensavo che vi sareste prestato oggi stesso per imparare >>
<< Gaia,ecco,veramente non saprei... >>
<< Oh principe Henry,avevate promesso!sono certa che non vi rimangerete la parola,perché siete un gentiluomo!Tra l'altro abbiamo davvero pochi giorni per preparaci,due al massimo!Dobbiamo incominciare subito >>
Henry era ancora in dubbio se accettare oppure no la proposta di Gaia,ma non accettarla sarebbe stato come dire che lui non era un uomo di parola!Aveva un orgoglio da difendere!
Gaia si spazientì,ci aveva provato con le buone e credeva d'averla avuta vinta,toccandogli l'ego!ma a quanto pare Henry era ancora dubbioso,Forse doveva passare alle maniere forti?!
gaia gli si diresse abbastanza vicino,con le mani sui fianchi,e lo sguardo deciso
<< Se credete di trovare la scusa per non partecipare al ballo,evitate la fatica,è tutto inutile!Avete sempre saputo le mie intenzioni,voi me le avete concesse,quindi come d'accordo andremo a quel ballo,sia che sappiate danzare che non!tenete a chiaro le mie parole perché non ve le ripeterò la prossima volta! >>
Poi se ne andò con passo deciso,arrabbiata,uscì dal castello e si sedette sulla spiaggia poco distante,ad ammirare il mare.
Ancora non conosceva bene il principe,ma aveva capito che dietro il suo essere forte c'era un bambino fragile,forse anche temeva che tutto ciò che fosse a lui estraneo potesse fargli del male,e questo lo bloccava dall'essere naturale e dal fidarsi.Forse era questo che incuriosiva Gaia.Lei amava aiutare chi d'aiuto fosse bisognoso.Ciò le faceva credere d'essere una persona migliore,di non meritare tutta la cattiveria di quel mondo ma qualcosa di più,qualcosa che tutti potevano avere:la felicità.
Oh no,non s'illudeva,sapeva che quando si parlava di felicità non ci si riferiva a una felicità costante...la felicità è traditrice, va e viene,ma torna sempre.Lei l'aveva conosciuta nell'infanzia,e l'aveva persa alla morte della madre,poi adesso l'aveva riconquistata.Non era la stessa di molti anni prima,ora c'era consapevolezza,sapeva un po' come andava il mondo,che persone poteva incontrare,c'erano momenti di tristezza o sconforto...Eppure era felice ora.
O almeno,in buona parte...Ma sapeva che aveva preso la strada giusta,ed essa l'avrebbe condotta alla felicità.Ed era ciò che voleva far provare al principe.Lui era così diverso da lei,così pessimista,amareggiato,solitario e un pozzo di tristezza e negatività.Sembrava così convinto che non ci fossero speranze!come poteva vivere in questo modo?lei non avrebbe mai capito,lei aveva sempre coltivato,di nascosto, dentro il suo cuore ,la speranza.Lei riusciva a trovare motivi di felicità anche nei momenti peggiori,lì dove gli altri sarebbero caduti nel buio più totale!
lei era forte.Lei non s'arrendeva mai,aveva il coraggio di rialzarsi e di dire "domani è un altro giorno".Lui non aveva mai avuto qualcuno che gli insegnasse a tenere duro,sua sorella era morta troppo presto per insegnarli questo tipo di filosofia.Non aveva mai avuto nessuno che gli dicesse di non mollare,di sperare,andare avanti!nessuno.E lei,che era la ragazza più ottimista che gli potesse capitare davanti,l'avrebbe aiutato,gli avrebbe fatto conoscere la felicità e gli avrebbe insegnato la vera forza degli eroi,che non è la testardaggine o il mostrarsi forte agli altri,ma è celato nel cuore;E forse è proprio questo ciò che la teneva legata a lui,la solidarietà,pena e il desiderio di liberarlo e di insegnarli tutto ciò.
Non doveva fare lo stesso errore della notte scorsa,non doveva scambiarlo per amore perché ,non lo era, era qualcosa di più vicino all'amicizia.Si sentì sciocca e frivola ad aver pensato subito d'essersi infatuata di lui...Aveva diciassette,quasi diciott'anni!e ancora faceva stupidi pensieri da bambina.
Almeno questo la fece sentire sollevata:non doveva quindi aver paura di soffrire in caso lui avesse incontrato l'anima gemella,sarebbe anzi stata felice per loro.
Un motivo in più per portarlo in mezzo alla società,quindi.
Improvvisamente vide il principe Henry che le si era seduto accanto.Lei non lo guardò più di un istante e continuò a guardare il mare,in silenzio.
<< Perché volete portarmi in mezzo a quella gente?Io non sono così,sono diverso.Dubito che la persona a me adatta si trovi in quel luogo >>
<< Diverso?cosa avete di diverso?non provate sentimenti?
non avete pensieri vostri?
non respirate la stessa aria e non toccate lo stesso terreno,forse?
io non noto niente di diverso rispetto gli altri esseri umani. >>
<< Vi sbagliate,Gaia.Non cercate di farmi sentire come gli altri,sapete benissimo a cosa mi riferisco! >> disse un po' alterato.
Gaia lo penetrò severamente con lo sguardo.Come mai a Lui parve di conoscere quello sguardo da secoli?!
 << Volete dire che la vostra maledizione ha cancellato tutta l'umanità che vi appartiene?Io,a fianco a me,vedo solo una persona che prova dei sentimenti,sensibile,più umana di molti altri!non siete voi il mostro.Esistono persone incapaci di amare,o di provare pietà,o accecate dall'odio e dal potere. Loro sono dei mostri,si,ma non voi.Voi stesso Mi avete salvato da un mostro,accolto e curato,vi siete preoccupato per me,siete buono,per molti versi siete un buon esempio per chiunque! >>

Non era diverso dagli altri.Questo era un nuovo concetto per Henry.La parola diversità era sempre stata la prima del suo vocabolario,la causa della sua solitudine,dell'essere abbandonato da tutti.E ora quella ragazza diceva che non era DIVERSO.
<< Se ciò che voi dite allora è vero,perché i miei genitori mi hanno abbandonato?A loro non importava niente della mia vita,credevano che questo luogo e io fossimo maledetti!che fossimo dei mostri!E' per questo che sono scappati,lo capite?!! >>
disse guardandola severamente
<< Ma vostra sorella no,lei non è fuggita.In quel momento non ha pensato ad accudire un mostro,ma suo fratello... >>
Il principe rimase per qualche secondo in silenzio,poi si alzò e le girò le spalle,per tornare nel castello
<< Perché ve ne andate?ho forse detto qualcosa di male? >>
Anche gaia si era alzata,e ora guardava le spalle del principe,che era in procinto di avanzare.
Poi si fermò,si girò e la guardò con uno sguardo quasi rabbioso,che Gaia non aveva mai visto sul suo viso e che le incuteva timore
<< Voi che ne sapete?non potete capirmi,non mi capirete mai,quindi non provateci!siete solo una sciocca,ingenua contadina che crede ancora nelle favole e nel lieto fine!Sapete dove vi ha portato il vostro filosofare? vi ha portato a farvi quasi violentare da vostro cognato,a essere diseredata e a rischiare la vita pochi giorni fa!Se in quel momento non mi fossi trovato per caso nei dintorni a quest'ora sareste morta!e ora guardate dove siete...Abitate nella dimora di un dannato.Fingete pure,continuate con la recita della brava martire!Sappiate solo che la vostra speranza vi acceca,talmente tanto da nascondervi la realtà.
Gaia,imparate a tenere i piedi per terra e abbandonare i sogni da principessina,e guardate la vita per quella che è! >>
Perché lo aveva fatto?perché quelle parole così violente?Gaia se lo chiedeva,mentre a poco a poco le lacrime le scesero sugli zigomi,per seguirsi poi fino al mento e precipitare così,velocemente,a terra,perdendo la loro forma.
Voleva scappare,avrebbe voluto essere lontana mille miglia da quelle sue parole.Ma i piedi erano come incollati al terreno.Era triste,si,di una tristezza infinita,ma che Gaia trasformò per metà in rabbia.Avanzò verso il principe Henry e,inavvertitamente gli stampò uno schiaffo in viso.Sapeva che non avrebbe dovuto,ma non era riuscita a trovare altre buone ragioni per non farlo.
<< Avete ragione,la mia speranza mi ha accecato tanto da vedere il voi una persona che in realtà non siete >>
Poi se ne andò,lasciando Henry ancora immobile,a rendere concreto ciò che era appena successo, Sentendo dentro di se tanta tristezza da dolergli il cuore.

Nonostante le sue ultime parole,Gaia non pensava davvero di essersi sbagliata sul conto del principe.Anzi,era tutt'ora convinta che la sua vera personalità fosse semplicemente sommersa da tutta l'amarezza che provava per la sua situazione.
Certo,le parole di lui nn l'avevano di certo fatta sentire giusta.Era ora in collera,ma sapeva le sarebbe passata e nel frattempo avrebbe tenuto il broncio,come un principessina,esattamente come lui l'aveva definita.gaia si diresse nella sua stanza,e aprì violentemente le tende dell'enorme finestra,che impediva di farle vedere il paesaggio.Ormai erano le sei,l'orario di cena,ma lei non aveva intenzione di cenare quella sera.Si sarebbe fatta portare qualcosa,se proprio ne avrebbe sentito il bisogno;
Ancora non si capacitava di aver osato tanto da colpire il principe.Nel suo paese i contadini rischierebbero la ghigliottina,per un peccato simile.
Ora lui l'avrebbe cacciata dal castello?
oppure si sarebbe accontentato delle sue scuse?si,sempre che Gaia fosse stata disposta a porgergliele,le sue scuse.
Difatti una parte di lei era convinta di aver agito dalla parte del giusto.E la rabbia di certo non aiutò a capire cosa fosse meglio fare.Anzi,avrebbe aspettato che lui stesso si fosse preso la briga di andare da lei.
Si tolse l'abito che stava indossando,e lo mise nella cesta destinata agli abiti sporchi,poi si mise la vestaglia e restò innanzi la finestra,aspettando fino al tramonto di vedere il principe entrare nella sua stanza. Ma di lui nessuna traccia,nessun rumore che presagisse un suo avvicinamento,nulla,solo il silenzio più totale. Lei era orgogliosa quanto lui,e se l'era presa davvero per quelle parole che lui le aveva rivolto;non poteva fingere di stare bene o di non essere arrabbiata.Nemmeno la fece chiamare per la cena,e questo contribuì all'umor nero di Gaia.Era forse la prima volta ,da quando era al castello,che si sentiva veramente a disagio in quel posto.così si mise a letto,decisa a non pensarci eppure pensandoci ancora,e s'addormentò pian piano.

Il mercato sembrava ancor più affollato del giorno precedente,e Gaia a fatica si fece spazio tra la folla.Anche quella mattina aveva deciso di fare la spesa,e aveva detto alla governante che,da quel giorno in poi,si sarebbe resa disponibile per qualunque faccenda casalinga.infondo,quella povera donna era sola a mantenere un castello,e non era neanche più nel fiore degli anni.Come poteva non importare al principe Henry?era talmente preso dalla sua sfortuna da trascurare anche le poche persone che gli erano vicino. Gaia non era ancora riuscita a togliere quell'espressione arrabbiata dal suo viso,e aveva evitato di proposito il salotto per evitare di incontrare il principe.Addirittura aveva saltato la colazione,pensando poi di poter rimediare qualcosa dalla spesa.
< Mi scusi,potrebbe darmi sei pagnotte di pane? >
< oh,ma certo bella signorina.Siete nuova di qui >
non era una domanda.
< si,esatto,sono qua da pochi giorni > rispose educata Gaia
< Benvenuta in questo paese... si renderà ben presto conto della sua originalità >
Gaia non rispose,convinta che dovesse riferirsi al principe,così pagò e,assetata,si diresse alla fontana.Tornò a casa più tardi della mattina precedente,nessuno le venne incontro mentre percorreva il sentiero verso il castello e al suo ritorno solo la governante pareva preoccupata. Salendo poi le scale,accadde ciò che desiderava non avvenisse,ma che desiderava dal giorno prima; il principe stava scendendo le scale in quel momento,probabilmente dopo essere stato in biblioteca. Lei cercò di non guardarlo,e continuò a salire,sentendo poi la voce di lui che l'avvisava,anche se sembrava più un ordine,di scendere per il pranzo a poco.lei fece come le fu chiesto,e quando lo sorpassò,sorrise leggermente,soddisfatta.Era andata esattamente come lei aveva desiderato:era stato lui a rivolgerle la parola per primo.


ragazzi sono super felice, ho appena vinto un concorso di poesie e dalla felicità ho postato un nuovo capitolo!!!!!!!!!!
....Spero vi piaccia!ringrazio come sempre i miei lettori e la mia Aly per aver ampliato i primi 3,4 capitoli, che senza le sue aggiunte sarebbero stati lunghi la metà, ihih!Ti voglio bene!!!!spero farai presto lo stesso con tutti gli altri!!!

 

Beeble:Ti ringrazio per incoraggiarmi sempre!!!!mi aiuti molto, grazie!!!!Ti ringrazio panche per i bellissimi commenti e complimenti che mi lasci, che non credo di meritare csì tanto ma mi fai sempre un sacco felice!Spero davvero che le mie storie continuino a piacerti!!!un bacio!

 

francydenis:ahahahah, si effettivamente come idea non è niente male, anche io gli cadrei addosso!!!!già, è irresistibile il nostro caro bel principe maledetto!con i suoi occhioni verdi e i capelli color pece,eheh!!grazie x commentare sempre, spero ti piaccia anche questo capitolo,un bacio, ciao!!!

 

cussolettapink: Grazie x aver lasciato un commento!mi fa un sacco piacere veder lievitare le recensioni!!!spero questo capitolo non ti deluda, un bacio!!!!

 

al prox,ciaoooo ^_^ la vostra Deny

   
 
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