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Autore: Lussissa    30/03/2010    14 recensioni
-James?- Lui alzò lo sguardo su di lei, cercando di non pensare a quanto stesse male, in quel momento. -Mi baci?- James la guardò, sentendo la rabbia che piano piano gli saliva al petto. Ripensò a tutte le volte che aveva sperato di sentire quelle parole uscire da quelle labbra.[...] E lei era lì, calda, invitante, con le labbra che tremavano leggermente, gli occhi verdi velati da un sottile strato di lacrime, i capelli rossi scarmigliati, che dava voce ai suoi desideri più profondi con una semplicità disarmante.[...]Ma non poteva, maledizione. Non adesso, dopo tutto quello che era successo.[...]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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cap 29
Questo capitolo lo dedico a Miss Rainbow, senza un motivo particolare. Semplicemente perchè è la mia suddita preferita.                                                      





Lily uscì dalla classe di Storia della Magia, inebetita.
In quell'ora dalla bocca del professore era uscito un fiume lento e noioso di parole, e lei, forse per la prima volta nella sua intera carriera scolastica, non aveva prestato attenzione a nemmeno una di esse.
La sua testa era stata troppo concentrata su un interessante dibattito tra lei e il cuore, per ascoltare lo strascicato resoconto di come il re dei Golbin avesse spodestato il principe dei Troll nella celebre battaglia avvenuta sulle colline Hellways.
Il cuore si lamentava perchè voleva girarsi e guardare James, solo una volta, giusto per accertarsi che fosse in classe.
La testa le gridava che era solo una dannata scusa, e non poteva e non doveva farlo.
Il suono della campanella era stato una benedizione.
Voleva scappare da lì.
Emmeline, uscita con lei, si fece scappare un grosso sbadiglio dalle labbra.
-Davvero, Lily, non capisco come tu faccia a NON dormire, nelle ore di Ruf.- la bionda si passò una mano tra i capelli. -è matematicamente impossibile restare svegli. Ho visto persino Remus, collassare sul banco.-
La rossa si strinse i libri al petto, non rispondendo.
Pensare a Remus le faceva inevitabilmente pensare al suo compagno di banco.
Sapeva che non era giusto starci male. Era stata lei a chiedere a James di concederle tempo.
Eppure, era sempre lui, il suo problema. Il suo maledetto cuore non faceva che chiederle semplicemente di tornare da lui.
Sarebbe bastato un suo tocco, per farle svanire tutto il dolore che aveva dentro, lo sapeva.
Un suo sguardo, per farla sentire meno sola di fronte al suo destino.
Ma la sua razionalità era di tutt'altro avviso.
Lily faceva fatica a fidarsi delle persone, questo probabilmente era, e sarebbe sempre stato, uno dei suoi più grandi problemi.
Alcuni la giudicavano cinica. Lei si considerava semplicemente realista.
Sapere che lui, proprio lui, le aveva mentito, le aveva nascosto tante cose, aveva cercato di farle dimenticare, l'aveva come fatta sentire...tradita.
Sapeva che era da pazzi pensarla così.
Ma davvero, la sua testa non riusciva a fidarsi.
Non ancora, non completamente.
Doveva avere il tempo di riflettere, da sola.
Il tempo di considerare i pro e i contro della sua scelta, anche.
Non aveva intenzione di tornare indietro, certo che no, però doveva ancora assimilare tutto quello che le era successo.
Pensare a Harry le faceva ancora sentire una voragine nera in mezzo al cuore.
Era bruttissimo sapere che non avrebbe mai più rivisto suo figlio nelle vesti di un ragazzo, ormai quasi uomo.
Chi si sarebbe preso cura di lui?
Chi gli sarebbe stato vicino nei momenti più brutti?
Lei avrebbe solo potuto osservarlo dall'alto, patire con lui le sue sofferenze, senza che lui sapesse che lei lo avrebbe sempre guardato, non importava se fosse finita all'Inferno, in Paradiso o in un mondo ultraterreno ancora non ipotizzato.
Improvvisamente, aveva anche avuto voglia di rivedere Ron e Hermione, per parlargli.
Per dirgli grazie di essergli stati accanto. Per chiedergli, per favore, per favore non abbandonatelo mai. Fatelo per me, per James, perchè noi non siamo potuti stargli accanto, e allora fatelo voi per noi, vi prego.
Sentì il cuore stringersi in uno spasmo doloroso.
Non le facevano bene quei pensieri.
In quei giorni da quando si era risvegliata, Lily aveva fatto di tutto per tenere la mente il più occupata possibile.
Aveva studiato fino a orari assurdi, si era stancata in tutti i modi possibili, per essere sicura di essere talmente sfinita, da addormentarsi subito, senza alcun pensiero che le frullasse per la testa.
Nelle ore buche aveva aiutato i primini con lo studio, pur di non pensare.
Si era impegnata particolarmente con una ricerca di Trasfigurazione che sarebbe stata da consegnare per il mese sucessivo.
Evitava come la peste i momenti di silenzio tra lei e le sue amiche, cercava sempre di riempire le pause, di trovarsi in posti affollati che le rendessero arduo l'ascoltare se stessa.
Ma era tutto così inutile.
Bastavano cinque secondi di silenzio, perchè sentisse un pezzettino di cuore staccarsi e sbriciolarsi.
Bastava che sopraggiungesse la notte, perchè gli incubi le affollassero la testa, più vividi e crudi che mai.
Era come morire ogni notte.
E poi risvegliarsi, non sapendo decidere se fosse meglio o peggio la realtà dei suoi incubi.
A volte era semplicemente così difficile, accettare tutto quello.
Accettare quella vita, quel destino così brutto, per lei e per James, per Harry.
Il suo bambino.
Non c'è niente di peggio per una madre che perdere il proprio figlio.
E lei l'aveva perso ancora prima di averlo.
Era lì che avrebbe semplicemente voluto James accanto.
Per potersi aggrappare, per potere avere un appiglio, uno scoglio su cui naufragare in pace.
Quelli erano i momenti peggiori.
Odiava dipendere così tanto da qualcuno. Si era sempre considerata forte abbastanza per poter affrontare tutto nella maniera migliore da sola.
Ma evidentemente, non era così.
Giusto in quel momento, le arrivò l'eco della sua risata.
Quella risata che avrebbe riconosciuto tra mille, che le fece riprendere la cognizione della realtà.
Non era stata una risata forte, nè una particolarmente allegra, ma Lily l'avrebbe potuta sentire anche se fosse stata sorda e cieca.
Automaticamente, spostò lo sguardo da dove era provenuto il suono, notando che era appoggiato al muro. Una mano era tra i capelli corvini, e si scombinava la zazzera, come al solito.
Ormai Lily avrebbe potuto distinguere con esattezza scientifica quando faceva quel gesto perchè era imbarazzato, per mettersi in mostra, per nervosismo, o semplicemente per stanchezza.
Gli occhi di James erano circondati da due occhiaie nere.
Nemmeno lui aveva dormito molto, in quel periodo.
Accanto a lui Remus gli aveva appoggiato una mano sulla spalla e gli stava parlando, a bassa voce.
Non c'era traccia di Sirius e Peter.
-Lily?-
Finalmente, riuscì a evadere dalla cortina dei suoi pensieri, sentendo la voce di Emmeline che la chiamava.
Fissò la sua migliore amica, notando che gli occhi azzurri di Emmeline la stavano scrutando intensamente, come se si aspettasse una risposta di senso compiuto a qualcosa che lei non aveva minimamente sentito.
-Si?- 
Emmeline alzò gli occhi al cielo.
-Non hai ascoltato una sola parola di quello che ti ho detto, non è così?-
La rossina sospirò, senza guardarla.
-Scusa, Em. Solo...-
-Forse- fece Em, roteando gli occhi. -Dovresti solo smetterla.-
Lily la guardò, perplessa.
-Di fare cosa?-
La biondina esalò un sospiro esasperato.
-Di fare qualsiasi cosa tu stia cercando di fare facendo finta di mollare James.-
Lily fece una smorfia indignata.
-Non sto facendo finta, Em!Ci siamo solo presi una pausa. E non sto cercando di fare nulla. Solo, ho bisogno di tempo, per pensare. Da sola.-
Il cuore le batteva, veloce.
La Vance roteò gli occhi.
-Lily, sembri una reietta. Lui, sembra un reietto. Non so perchè diamine tu stia facendo tutto questo ma è...sbagliato. Lily, credi che non mi sia accorta di come lo mangiavi con gli occhi solo tre minuti fa?O di come durante la lezione fissavi Ruf disperatamente per evitare di voltarti indietro dove era seduto lui?Oppure, credi davvero che James non abbia passato tutta la lezione a fissarti la schiena, nella speranza che gli rivolgessi un mezzo sguardo?-
Lily fece per replicare, quando la soffice voce di Lene le raggiunse.
-Ragazze!- fece un sorriso stanco, raggiungendole. -Sono distrutta. Fortuna che anche per oggi le lezioni sono finite.- sorrise, di nuovo. Era strana, Marlene, in quei giorni. Quasi più strana di Lily. La si vedeva poco in giro, stava per la maggior parte del tempo in silenzio.
Qualcosa la turbava, ma non aveva voluto dire a nessuno cosa.
Aveva paura che le sue amiche la potessero giudicare una stupida, se avesse detto cosa aveva fatto.
Scrutò Lily e Em, sentendosi in colpa. Lily sembrava davvero disfatta.
Odiava non potere fare niente per aiutarla, non sapere cosa la affliggeva.
Subito dietro di lei arrivarono Alice e Mary, entrambe con il viso assonnato.
-Giuro che non ne potevo più. Quanto diavolo parla Ruf?Devo essermi addormentata, a un certo punto.- Alice si lasciò scappare uno sbadiglio, come a voler confermare ciò che aveva appena detto, mentre Mary annuiva per assentire. Poi si rivolse a Emmeline.
-Cosa si dice di nuovo?-
Emmeline alzò gli occhi al cielo.
-Niente. Stavo solo dicendo a Lily quanto mollare James sia stata la cosa più stupida che potesse fare.-
-Ehi, non l'ho mollato, è solo...-
-Che poi- Mary interruppe Lily, aggrottando la fronte. -devo ancora capire perchè l'ha lasciato.-
-Ehi, io sono ancora qui, nel caso non ve ne foste accorte.- replicò Lily, piccata.
-Lily- la rossina trovò i grandi occhi di Marlene che la fissavano. Si morse il labbro. Sapeva cosa stava per chiederle, era da quando si era risvegliata, che le amiche le facevano domande. -Perchè non vuoi dirci perchè l'hai lasciato?- lo sguardo le si fece più dolce. -Sai che non ti giudicheremmo mai, Lily. Qualsiasi tua scelta ci va bene. Vorremmo solo sapere cosa è successo, perchè in questi giorni sembri la fotocopia di te stessa. Non ti abbiamo mai visto così, siamo semplicemente preoccupate.-
-In più- soffiò Alice. -non credo molto alla storia che ci ha rifilato Madama Chips per spiegare il tuo svenimento. Lily, è stato davvero un calo di zuccheri?E se così fosse, perchè James pareva distrutto dal senso di colpa?-
Emmeline annuì.
-Già. E poi perchè poco prima che tu svenissi tra te e lui sembrava tutto così dannatamente perfetto, e poi ti sei svegliata e sei venuta fuori con questa storia del prendersi tempo?Troppe cose non quadrano, Lily. Vogliamo solo sapere cosa succede, come aiutarti. Ci fa star male vederti così giù.-
Per poco a Lily non vennero gli occhi lucidi.
Sarebbe stato così facile confidarsi con le sue amiche.
Spiattellare tutto fino all'ultima goccia, sfogarsi, piangere, urlare. Loro l'avrebbero capita. L'avrebbero ascoltata.
Forse era la cosa giusta da fare, o forse no.
Sapete, ho scoperto che fra quattro anni avrò un figlio da James, solo che poi io e lui verremo uccisi.
Non era poi così facile da dire.
Ci aveva messo un sacco, lei, a credere a quello che le sarebbe successo. Come l'avrebbero presa le sue amiche?
Si era rassegnata al suo destino, certo, ma altrettanto avrebbero fatto loro?
Se fosse stata al loro posto, come si sarebbe sentita se Em, o Alice, o chiunque di loro, le avesse annunciato che sarebbe morta dopo pochi anni?
Avrebbe davvero voluto saperlo?
Forse si, ma la questione era completamente diversa.
Già lei e James, piombando nel futuro, avevano rischiato di cambiare tutto quello che era successo.
Valeva la pena di rischiare ancora?
No, decise.
Più persone sapevano, più avrebbe rischiato che il futuro cambiasse, privando Harry della certezza di un futuro senza Voldemort.
Sospirò. Poteva almeno dire una parte di verità.
-è solo che..non riesco più a fidarmi di lui come prima. Mi ha tenuto nascoste delle cose...e..- la voce le morì in gola.
Avrebbe davvero voluto che la sua testa le rendesse tutto un po' più semplice. Perchè se il cuore non voleva fare altro che dimenticare tutto e tornare da James di corsa, la testa le diceva perennemente di aspettare?
Perchè doveva sempre essere così razionale?
Razionalmente, non si fidava.
Istintivamente, si.
Ma non era abituata a usare l'istinto, proprio no.
Improvvisamente, Emmeline sembrò folgorata, come se avesse capito qualcosa di molto importante.
Abbassò gli occhi.
-Oh.- disse, semplicemente, senza emozioni particolari.
Lily la osservò, sospettosa.
Quel "oh" non le suonava giusto. Conosceva abbastanza Emmeline per poter dire che quel semplice suono scappato dalle sue labbra nascondeva qualcosa.
Che James le avesse rivelato qualcosa?
Improvvisamente le venne il dubbio. Se Emmeline sapeva, molte cose prendevano senso.
Ma James davvero le aveva detto tutto senza consultarla?No, non poteva essere. Si fidava ancora di lui, anche se non totalmente, ma si fidava.
Non avrebbe mai rivelato niente a Emmeline senza il suo consenso.
-Cosa vorrebbe dire "oh"?-
La bionda scrollò le spalle, fissandola nuovamente negli occhi. Intanto le altre le guardavano, interrogative.
-Niente. Semplicemente, oh.-
All'occhiata sospettosa di Lily, alzò gli occhi al cielo.
-Lils, seriamente, era ovvio che si fosse messo con me per dimenticare te, e che volesse dimenticare te per una qualche buona ragione. Non sono cieca, nè stupida, così come non è stupido lui. Sapevo che nascondeva qualcosa, qualcosa per cui credeva fosse necessario lasciarti stare.-
Lily fece per aprire bocca, sbalordita, ma la bionda non le diede il tempo di proferire verbo.
-Non mi ha mai detto cosa fosse.- a quelle parole, vide che Lily si rilassava. -E sinceramente, nemmeno io ho mai chiesto niente. Chiamami vigliacca, ma non ho voluto sapere perchè Fanny ha pianto, quando ti ha baciato. Posso fare solo supposizioni..e, d'altro canto, non credo tu sia più disposta di lui a dirmi tutto, giusto?-
Lily non potè fare a meno di lasciarsi comparire un piccolo sorriso sulle labbra.
Era la solita Emmeline. Che capiva tutto senza che le dicessi niente, che capiva tutto facendo finta di non capire.
Lene passò lo sguardo da Em a Lily, interrogativa.
-Si può sapere di cosa diavolo state parlando, voi due?Cos'è che James teneva nascosto a Lily, e cosa c'entra con il fatto che si era messo con te, Em?-
Lily distolse lo sguardo.
-Non..non posso parlarne, ragazze, io...mi dispiace.- si guardò i piedi, per forse la prima volta non sentendosi forte abbastanza per sostenere lo sguardo delle sue amiche.
Non voleva scontrarsi con gli occhi stupiti e feriti di Marlene, o con quelli interrogativi e materni di Alice, o con quelli forse arrabbiati di Mary.
Ci fu un momento di silenzio, in cui non riuscì a guardare nessuna di loro.
Poi sentì una mano accarezzarle la testa, affettuosa.
Alzò lo sguardo, per ritrovarsi due occhi argentati che la osservavano, dolci come non lo erano da un po'.
Marlene sorrise, intenerita.
Era strano vedere Lily debole.
Non importava se non voleva parlare di quel che era successo, lei ci sarebbe sempre stata, per quella rossina che non mostrava mai i suoi sentimenti agli altri, ma che era capace di donare l'anima alle persone che amava.
-Ti manca tanto, vero?-
Lily sospirò.
Con loro non aveva bisogno di essere fiera, con loro poteva anche permettersi di lasciare l'orgoglio in un cantuccio buio del suo cervello.
Annuì.
Si, James le mancava. Immensamente. Anche se era stupido, perchè era stata lei a chiedergli del tempo, non poteva fare a meno di sentire la sua mancanza.
Di sentire il bisogno delle sue braccia forti che la stringessero, del suo sorriso che le illuminava la giornata. Della sua risata contagiosa, dei suoi occhi così profondi.
Forse una settimana lontano da lui le era bastata, forse la sua razionalità per una volta poteva anche stare zitta.
Forse.
Mary le guardò tutte, prima di sospirare.
-Ragazze, cosa ci sta succedendo?- esalò. Passò lo sguardo di nuovo da Lily, gli occhi verdi circondati da segni violacei di occhiaie, a Lene, così diversa rispetto al solito, a Em, a Alice. -Lily ha lasciato James, Lene è perennemente su un altro pianeta. Emmeline sta per sposarsi...cosa ci è successo?Perchè siamo cambiate così tanto?Che fine stiamo facendo?-
Nessuna pareva avere la risposta, sebbene tutte sapessero che Mary aveva ragione.
Era tutto più facile, quando avevano 11 anni. I problemi maggiori forse riguardavano il fare i compiti prima o dopo la doccia.
Non c'erano ragazzi a incasinare le vite, le sofferenze maggiori derivavano da una caduta dalle scale, forse, o al massimo da un voto brutto.
E poi c'era quell'amicizia, che sembrava solida e immutabile, che ora invece le vedeva tutte lì, una di fronte all'altra, ognuna con i suoi segreti, con i suoi scheletri nell'armadio.
Che fine avevano fatto quelle bambine?
Quella bambina dai capelli rossi sempre con gli occhi spalancati e curiosi per ogni novità di quel mondo, quella bimba bionda che pareva tanto snob a una prima occhiata, che poi si era rivelata la persona più buona che avessero mai visto, quella ricciolina che sembrava avere più capelli che altezza, dall'accento strano e esotico, la ragazzina che già dal primo anno si era trovata il "fidanzatino" e non l'aveva più lasciato, e poi l'amica di tutti, la più socievole di quel gruppo...dov'erano nascoste?
Perchè non erano più in grado di comunicare tra loro?
Strano che crescendo la capacità di comunicazione sembri regredire.
Da bimbi le cose più imbarazzanti sembrano cose perfettamente dicibili. Con il tempo, subentra l'orgoglio, il carattere, il questo-non-si-può-dire.
Forse è perchè le cose da dire diventano più grandi, più complesse, più difficili da dire sotto tutti i punti di vista.
Era questo maturare?
Smettere di parlare l'una con l'altra?Allontanarsi, rintanarsi nel proprio dolore, cercare di affrontarlo da sole, per dimostrare qualcosa, dimostrare di essere grandi, di poter badare a sè stesse senza aiuti esterni?
Era questo crescere?
Perdere i contatti con le vecchie amicizie, non fidarsi più?
Lene pensò che non ci stava.
Non voleva che non parlassero più. Non voleva più tenere nascosto che era andata a letto con Sirius, comportandosi come un'oca, forse.
Però sapeva che loro non l'avrebbero mai giudicata tale.
Qualcuno che riprendesse la comunicazione, che le rifacesse sentire unite, ci voleva.
Mary aveva ragione.
Dall'anno precedente tutto era cambiato, e ognuna di loro ci aveva messo del suo.
Però questo non voleva dire che non poteva tornare tutto come prima.
Forse l'avrebbero sgridata per essere stata impulsiva, forse avrebbero detto che era stata sciocca a illudersi.
Lily avrebbe probabilmente tentato di uccidere Sirius.
Però erano le sue amiche, e ci sarebbero sempre state. Realizzare questo, in un attimo, la fece sentire rassicurata.
Perchè erano comunque lì, non importava quanto lei avesse sbagliato.
-Okay- fece un grande respiro. -Che ne dite se andiamo in un posto più tranquillo e inizio a parlare io?-

James smise per un attimo di scrivere il suo tema di Incantesimi, per guardarsi attorno.
Sirius stava scarabocchiando distrattamente su una pergamena, senza sembrare minimamente intenzionato a scrivere almeno un paio di frasi di senso compiuto.
Remus era mollemente seduto sul divanetto rosso, che contemplava il fuoco scoppiettante davanti a lui. Quella sera ci sarebbe stata la luna piena, niente da stupirsi, quindi, se sembrava più simile a un cadavere che al solito Remus, sempre primo per quanto riguardava lo studio.
Peter sonnecchiava, di fianco a lui.
James fece un sospiro.
Quella scena non era normale.
Da quando James Potter fa i compiti, pur di passare il tempo?
Una volta avrebbe trovato modi decisamente migliori per far trascorrere le ore.
Da quando i Malandrini erano così silenziosi?
Nessuno di loro sembrava intenzionato a guardare negli occhi l'altro.
Sirius praticamente non gli rivolgeva la parola.
Probabilmente non lo faceva nemmeno apposta.
Semplicemente, si era chiuso a riccio sul suo dolore.
E James aveva provato in tutti i modi di fare una conversazione decente, ma le parole uscivano stentate, fredde.
Cosa stava succedendo ai Malandrini?
Rivelando tutto, aveva davvero spezzato l'amicizia più lunga di tutta Hogwarts?Era riuscito a incrinare quel rapporto, nonostante non avesse detto il vero colpevole della sua morte?
Quel silenzio lo metteva a disagio.
Era veramente messo male, se si sentiva a disagio con loro.
Sentì il bisogno impellente di dire qualsiasi cosa.
-Stasera c'è la luna piena.-
Finalmente, Sirius parve riprendere contatto con la realtà. Lo guardò, annuendo.
Remus fece un grunito.
Era pur sempre un segno di vita.
Stranamente, fu Peter a fare il passo sucessivo, svegliandosi improvvisamente.
-Ti raggiungiamo alla solita ora, Rem?-
-Non importa. Si. No. Fa lo stesso.-
Sirius guardò James, e per un attimo si dimenticò di tutto quello che aveva scoperto.
Ghignò.
-Eccolo, è entrato nella fase "lasciatemi-morire-in-pace"-
James per poco non si strozzò, cercando di non ridere all'occhiataccia che Lunastorta rivolse a Sirius.
Forse si poteva ancora recuperare tutto.
-Vi ricordate il mese scorso?Che la Mcgranitt gli ha chiesto come stava il giorno stesso della luna piena, e lui le ha risposto "con tutto rispetto, professoressa, si faccia gli affari suoi?"-
Sirius scoppiò definitivamente a ridere.
Remus li guardò male.
-Vi odio.- sibilò, cercando di nascondere uno sguardo divertito. Anche a lui mancavano i Malandrini.
Le cose che aveva fatto con loro, non sarebbero ritornate mai.
Nessuna luna piena sarebbe stata più la stessa, senza loro accanto.
Sapeva bene che quelle prese in giro erano solo il loro modo affettuoso per stargli vicino, per rallegrarlo.
Non importava cosa sarebbe successo in futuro, erano i momenti come quelli, in cui erano ancora i Malandrini.
-Certo, Rem. Ce lo dici anche quando copiamo i compiti da te, quando ti distraiamo durante le lezioni, quando ti freghiamo gli appunti, quando ti costringiamo a non studiare, quando ti coinvolgiamo nei nostri piani diabolici...- iniziò Sirius, con la voce divertita.
-...quando non ti facciamo dormire, quando ti corrompiamo con i tuoi dolcetti preferiti, quando ti facciamo infrangere le regole...- continuò James.
Remus scosse la testa, fintamente esasperato.
James sorrise. Era così che sarebbe sempre dovuto essere.
Quattro fratelli, quattro cuori per un'unica anima.
Era bello sapere che riuscivano ancora a comportarsi normalmente, in fondo.
Stava ancora sorridendo, quando all'improvviso il Buco del Ritratto si spalancò, lasciando entrare una furia dai capelli rossi e gli occhi lampeggianti d'ira.
Lily non diede nemmeno il tempo a James di realizzare che fosse entrata, che si era già piazzata davanti al tavolo dove erano seduti lui e Sirius, le guance arrossate e gli occhi stretti a fessura.
-Tu!-
Un urlo del genere avrebbe fatto rabbrividire una Banshee.
Su James ebbe solo l'effetto di fargli alzare gli occhi al cielo. Dopo sette anni, si poteva dire tranquillamente che ci aveva fatto l'abitudine.
Non diede a vedere come in realtà il suo cuore avesse accellerato i battiti, facendogli venire un mezzo colpo, a vedere niente popò di meno che Lily Evans ritta di fronte a loro.
Averla lì davanti, anche solo che gli urlava contro come negli anni passati, aveva la capacità di farlo sentire dannatamente bene.
Era davvero masochista.
Per un secondo aveva davvero sperato che lei fosse lì per dirgli che il tempo dell'attesa era finito, che lei si fidava di nuovo completamente di lui.
Evidentemente, non aveva considerato chi aveva davanti.
Anche se proprio non capiva perchè fosse così arrabbiata.
-Cosa ho fatto questa volta?- risultò più acido di quanto avesse voluto.
Il problema era che nulla stava andando per il verso giusto, in quel periodo.
Ed era stanco di tutto quello. Voleva solo far tornare tutto come prima.
Per un attimo, Lily lo guardò, stranita.
Come se si fosse accorta solo in quel momento che lui era lì.
Cercò di ignorare la sorpresa di trovarselo a così poca distanza da sè.
-Non sto parlando con te- fece, aggrottando la fronte, come se la sola idea fosse ridicola, per un attimo dimentica della rabbia. Poi si riprese. -ma con LUI.-
Puntò lo sguardo verde su Sirius, sentendosi in grado di ucciderlo solo con un'occhiata.
Lui la guardò di rimando, confuso, mentre James aggrottava la fronte, guardando suo fratello.
-Sirius?Che cosa...-
Lily non gli diede il tempo di finire.
-Tu, sottospecie di...di essere- la voce arrabbiata della rossa lasciava trapelare tutto il suo disgusto. -Come hai osato?Come...come ti sei azzardato a farle una cosa del genere?Tu, razza di viscido bastardo senza un minimo di cuore!Credevo fossi una persona migliore, e invece sei solo un puttaniere che non è in grado di tenersi i gioielli di famiglia al proprio posto!Cosa credevi di fare, eh?!-
James reagì prima di Sirius, che aveva lo sguardo perso nel vuoto.
Per quanto amasse Lily, gli amici erano sempre gli amici, e non si toccavano. Specialmente suo fratello.
Ci stava il puttaniere, forse, ma senza cuore no, questo non glielo permetteva.
-Evans, piano con gli insulti. Non credo che..-
Lily si voltò verso di lui, rivolgendogli uno sguardo inceneritore.
-Piano con gli insulti?!Piano con gli insulti?!Questo pezzo di vermicolo è andato a letto con Marlene e poi l'ha trattata come se fosse l'ultima feccia della terra, e tu Potter mi dici piano con gli insulti?Cosa gli dovrei dire, complimenti Black, hai sverginato la mia migliore amica, ma bravo!-
Fortuna che la Sala Comune era praticamente vuota, o a quel punto tutto Grifondoro avrebbe saputo che la prima volta di Marlene era stata con Sirius Black.
Quelle urla avevano destato anche definitivamente Remus e Peter, che ora guardavano tutta la scena, piuttosto atterriti. Il povero Remus, poi, che già di suo aveva mal di testa, sentiva che davvero avrebbe dovuto uscire da lì.
Ma sentiva che se avesse spostato anche un solo centimetro d'aria sarebbe stata la fine.
James prese un respiro profondo.
Lanciò un'occhiata a Black, per confermare quello che aveva detto la Evans.
Sirius aveva lo sguardo perso nel vuoto, cosa che fece capire a James che Lily aveva detto la verità.
Si, va bene, in effetti Sirius non aveva fatto una cosa molto carina.
Ma, anche se fosse, non gli andava bene che lo si insultasse, non importava cosa.
Tanto più che Sirius non reagiva. Guardava la Evans, senza in realtà vederla davvero.
E James sapeva a cosa stava pensando. Istintivamente, seppe cosa aveva spinto Sirius tra le gambe di Marlene, a cosa stava pensando quando aveva deciso di non pensare affatto.
Guardò di nuovo Lily.
-Certe cose si fanno in due, lo sai vero Evans?-
Lei lo fissò, stringendo le labbra.
Sentiva il suo cuore andare alla velocità della luce.
James era così dannatamente vicino, avrebbe potuto toccarlo. Di nuovo, aveva solo voglia di guardarlo negli occhi e sentirlo accanto a se.
Ma non poteva farsi sopraffare dai sentimenti, non adesso.
Marlene stava male, dannazione!
E lei non poteva  sopportare che una sua amica soffrisse, proprio no.
Amava James, va bene, ma le sue amiche erano le sue amiche, fine della storia.
E quello che James aveva appena detto le aveva fatto sentire una fitta amara in mezzo al cuore.
-Tu sei d'accordo con lui, Potter!Ma bene, avrei dovuto immaginarlo!-
Lily sentiva in bocca il gusto aspro della delusione.
-Non sto dicendo questo!Ho solo detto che non credo che Sirius abbia costretto nessuno.-
-Ah bè certo!Perchè prendere qualcuno, sbatterlo contro il muro e baciarlo è tenere pienamente conto della volontà dell'altro, non è così?-
James nascose lo stupore dietro ad un'occhiata esasperata.
Possibile che non potesse fare altro che litigare con Lily, quando avrebbe solo voluto stare con lei, senza problemi?
Non era salutare tutto quello. Non faceva altro che stare male, e litigare con lei lo faceva sentire solo peggio.
-Non credi che siano cose che debbano risolvere Marlene e Sirius senza che tu ti metta in mezzo, Evans?-
La rossa lo fissò, con rabbia.
-Se lei è troppo buona per fare in polpette questo pezzo di merda non vuol dire che non lo possa fare io!-
Sirius spostava lo sguardo dall'uno all'altra, non riuscendo a parlare.
Vedeva James con lo sguardo ferito, vedeva Lily combattuta tra la voglia di piantare lì tutto e abbracciarlo, e la voglia di ammazzare lui.
Stavano litigando per l'ennesima volta, ed era tutta colpa sua.
Per le sue azioni, pagava suo fratello.
Alla fine, aveva ottenuto quello che voleva.
Si sentiva davvero marcio.
James guardò male Lily. Mai dire una cosa del genere a James Potter su Sirius Black.
-Si dia il caso che questo "pezzo di merda" sia il mio migliore amico, quindi sei pregata di non insultarlo!- la voce era gelidamente arrabbiata.
Ancora James lo difendeva, nonostante avesse ragione Lily, pensò Sirius, con senso di colpa. Metteva in gioco il suo amore, per difendere il suo migliore amico. Anche se questo avrebbe comportato litigare con la donna della sua vita.
Fece per aprire la bocca per dire qualcosa, ma la rossa fu più veloce.
Ormai si erano completamente dimenticati che Sirius era presente. C'erano solo loro due, a fronteggiarsi.
-E si dia il caso che il tuo migliore amico abbia fatto star male la mia migliore amica!-
-E io ti ripeto che non credo affatto che Marlene sia stata costretta a fare niente!-
-Cosa diamine vuol dire non è stata costretta?- sbottò Lily. -Non meritava comunque di essere trattata come una delle tante puttane di Black!Anche se non capisco come, a lei lui piaceva!E ora sta di merda per colpa sua!-
-Sapeva a cosa andava incontro, o sbaglio?Sirius non ha sicuramente la reputazione di un santo.-
Lily non aveva idea di quando esattamente James si fosse alzato dal posto dove era seduto.
Lo guardava negli occhi, arrabbiata, furiosa, eppure con la voglia di non staccarsi mai da quello sguardo.
Perchè staccarsi da quello sguardo sarebbe equivalso a una fine.
-Non è una giustificazione per quello che ha fatto!-
James scosse la testa. 
Anche se erano forse una delle prime cose che l'avevano fatto innamorare di lei, odiava litigare con Lily. La passione che ci metteva, il coinvolgimento che aveva quando si arrabbiava era una cosa che aveva imparato ad amare, durante gli anni, tanto che all'inizio si accontentava solo di quello.
Farla arrabbiare, vedere come reagiva. E più reagiva più si innamorava.
Ma ora era diverso. Ora avrebbe voluto solo baciarla.
-Non lo sto giustificando!Sto solo dicendo che prima di giudicare dovresti sentire le due campane, non credi, Evans?-
Era sempre stato così, e sempre sarebbe stato.
Avrebbe sempre difeso Sirius, anche se si comportava da coglione.
Perchè il rapporto che c'era tra i Malandrini non si poteva cambiare, Lily o non Lily.
E lei avrebbe dovuto accettarlo.
-Lene sta male, tanto mi basta!-
Sembrava che ad ogni frase, ognuno dei due alzasse ancora di più la voce.
-E io conosco Sirius, e tanto mi basta per sapere che sicuramente non voleva farle del male!-
-Immagino che farla sentire come uno schifo facesse tutto parte del progetto "non voglio farle del male", allora!-
Sirius guardò entrambi. Sembravano seriamente in grado di far crollare la scuola.
Decise di intervenire, prima che la situazione degenerasse.
-Evans...- tentò, ma James lo interruppe, ignorandolo.
-Non ti permetto di lanciare simili accuse su Sirius, Evans!-
-James..- provò di nuovo il rampollo di casa Black.
-Non provare a dirmi cosa devo fare!Sei esattamente come lui, Potter!-
Nessuno dei due sembrava minimamente intenzionato ad ascoltare il soggetto della discussione.
-Dovrei prenderlo come un insulto?Ti ricordo che "lui" è praticamente mio fratello!-
-Ragazzi...-
-STA' ZITTO, SIRIUS!-
Calò un silenzio gelido.
Dopo quell'urlo che avevano lanciato contemporaneamente, Lily e James si guardarono, entrambi col fiato corto.
Lily aveva le guance arrossate e gli occhi lucidi.
Perchè aveva finito col litigare ancora con James?
Lui era davanti a lei, gli occhi scuri che la fissavano, le labbra strette.
Aveva combinato un disastro. Marlene le aveva detto di lasciar perdere, di stare buona e non fare nulla, ma lei era troppo accecata dalla rabbia per ascoltarla, e, lì per lì, aveva solo avuto voglia di cantarne quattro a Black.
Ma avrebbe dovuto immaginare che con lui ci fosse anche James.
E avrebbe dovuto immaginare che James non avrebbe esitato a difenderlo a spada tratta.
Distolse lo sguardo, per la prima volta dopo tutte quelle urla.
Non avrebbe resistito a stare lì un minuto di più.
Voleva piangere, sbattere la testa contro il muro, picchiarlo, baciarlo, non lo sapeva nemmeno lei.
-Devo andare.- disse, sbrigativa, senza mai guardarlo negli occhi.
Vigliacca, era una vigliacca, pensò.
Ma non sarebbe tornata indietro.
Senza una parola in più se ne andò, le mani strette a pugno.
Lui fissò la sua schiena finchè non scomparve dal buco del ritratto, e continuò a fissare il punto dove era sparita per altri interminabili minuti.
Sentiva di avere il cuore stretto in una morsa.
E non gli piaceva.
Non gli piaceva per nulla.
Le cose che si erano urlati gli echeggiavano ancora in testa.
Si sentiva ancora fremere per la senzazione di averla vicino.
Era tutto così dannatamente sbagliato.
Sirius vide quella sofferenza che James non avrebbe mai espresso ad alta voce, e si sentì terribilmente in colpa.
-Ramoso...io...gra..-
-Zitto, Sirius.- sbottò il moro.
Lo guardò, furente.
-Il fatto che ti abbia difeso non significa che tu non sia un coglione.-
Felpato non lo guardò, colpevole. James probabilmente era l'unica persona in grado di fargli provare vergogna.
-Cosa diamine ti è saltato in testa di andare a letto con Marlene?!-
Questa volta era lui che avrebbe voluto gridargli "Guardami, Sirius!" così come suo fratello aveva fatto con lui quando gli aveva rivelato il futuro suo e di Lily.
Ma Sirius teneva lo sguardo chino sul tavolo.
-Non lo so.-
Ed era vero. Non lo sapeva davvero.
Cos'aveva nella testa?Per qualche strano motivo che non riusciva a comprendere, odiava sapere che lei stava male a causa sua. 
-Già.- James roteò gli occhi. -Forse dovresti imparare a collegare un po' di più il cervello, che ne dici, Sirius?!-
Finalmente, Felpato alzò gli occhi su di lui. James aveva un'aria esausta. Come se litigare con Lily l'avesse completamente esaurito.
Nei suoi occhi si poteva leggere tutta la frustrazione che gli aveva fatto provare quel litigio.
-Mi dispiace.-
Ramoso era l'unica persona sulla faccia della terra in grado di estorcere a Sirius Black quelle due paroline magiche, facendogliele dire in maniera sinceramente pentita.
Gliele aveva fatte dire quando aveva rivelato a Severus Piton il segreto di Remus, e gliele faceva dire ora, facendolo sentire nello stesso, identico modo in cui si era sentito allora.
E come allora, James lo guardò con gli occhi nocciola cupi.
-Non è a me che devi chiedere scusa, idiota.-
Sirius fece un sospiro.
Non sarebbe mai stato capace di chiedere scusa a Marlene.
Ma Ramoso non aveva finito. Scosse la testa, frustrato.
-Felpato, se hai un preblema con me te la prendi con me, è chiaro?Non puoi ogni volta che hai un problema sbattere una a caso contro il muro e scopartela, semplicemente non puoi!Questa volta è stata Marlene, la prossima volta chi sarà?Emmeline?O magari Lily?-
Sirius sobbalzò. Lo guardò, cupo.
-Non ti farei mai una cosa del genere!- ringhiò.
James si passò una mano tra i capelli.
-Lo so, ma non è questo il punto!Il punto è che là fuori c'è una guerra, la gente muore, Sirius!- a quelle parole, Felpato sobbalzò, ma il moro continuò, imperterrito. -Non possiamo più permetterci di essere bambini in eterno, Sirius. Il tempo delle cazzate è finito, ora ognuno deve essere in grado di prendersi le proprie responsabilità. Non puoi scoparti una ragazza come Marlene, farla stare male e poi pretendere che vada tutto bene!-
Remus, dal divanetto, trattenne un sorriso.
Era fiero dell'uomo che James stava diventando, senza dubbio. Ormai era completamente maturato.
Sirius aveva abbassato gli occhi, di nuovo.
James lo guardò con fare stanco.
-La cosa che mi dà fastidio, Felpato- scosse la testa. -è che a te lei piace. Non è una delle tante. E allora, perchè stai facendo questo a te stesso?perchè fai finta che non te ne freghi niente?-
-Era solo sesso.- sibilò Black, senza alzare gli occhi. Sentiva che le mani gli tremavano. Una vocina, dentro di lui, gli suggeriva di ascoltare James.
Ma lui non ne aveva assolutamente intenzione.
Ramoso alzò lo sguardo al cielo, esasperato.
Si era decisamente rotto.
Suo fratello era veramente cocciuto, e in quel momento non aveva testa per stargli dietro. Non gli andava di dover litigare anche con Sirius, oltre che con Lily.
E lui aveva davvero bisogno di rimanere solo.
-Si va bene, come vuoi.- tagliò corto. Senza più guardarlo, si rivolse a Remus, la voce esausta.
-Ci vediamo stasera alla solita ora, Rem.-
Senza una parola di più, e senza nemmeno guardare più nessuno, si avviò verso il suo dormitorio.
Si sentì chiaramente quando sbattè la porta, per chiuderla.
In Sala Comune calò il silenzio.
Remus guardava Sirius, che guardava il tavolo.
-Felpato...-
-Marlene non mi piace. Era solo sesso, okay?-
Remus sospirò, massaggiandosi la testa. Perchè i mali non vengono mai uno alla volta?Non bastava la luna piena, no. Serviva anche che James litigasse con Lily, Che Sirius litigasse con James e che a lui toccasse far entrare un po' di sale in zucca a Sirius.
-Sirius. Perchè non vuoi ammettere che ti piace?Cosa c'è che non va in lei?-
-Non c'è niente che non va, in lei!Semplicemente, non mi piace. Mi sono divertito, va bene?Avevo bisogno in quel momento di fare quello che mi andava di fare. Perchè dovrei chiederle scusa, poi?è stata lei a venire a letto con me, giusto?Io non l'ho costretta.-
Parlava a macchinetta, quasi delirante. Remus seppe all'istante che più parlava, più cercava di convincere se stesso.
Era come se in realtà fosse da solo, completamente dimentico che in quella stanza c'erano anche Remus e Peter, e stesse facendo quel monologo con la sua coscienza. O con la vocina di James, a seconda dei punti di vista.
Decisamente, c'era qualcosa che non quadrava, se la vocina della coscienza iniziava ad essere simile a quella di James e non più a quella di Remus.
Lunastorta si alzò, per mettersi accanto a lui. Anche se aveva un mal di testa della malora, voleva davvero aiutare Sirius.
Peter non disse niente. Sapeva che era Remus, quello più bravo a far ragionare le persone.
-Perchè?-
Sirius lo guardò come se fosse pazzo.
-Cosa?-
-Perchè Marlene non ti piace?-
Felpato lo osservò, interdetto.
-Non c'è un motivo particolare.- boffonchiò, poi, senza ammettere che in realtà non gli veniva in mente niente di plausibile.
-Ma ci deve essere un motivo.- replicò Lunastorta, ostinato.
-Bè, non c'è!- sbottò Sirius. Quella conversazione lo stava innervosendo.
Remus inarcò un sopracciglio, sorridendo.
-Allora ti piace.-
-No!- ringhiò Sirius. -Piantatela tutti con questa storia. Sono andato a letto con tre quarti della scuola, perchè con lei dovrebbe essere diverso?-
Cercò di ignorare l'immagine che gli presentava la sua testa del viso di Lene, a pochissimi centimetri dal suo.
Doveva dimenticarsi del suo sorriso, dei suoi abbracci, dei suoi sospiri.
Perchè non riusciva a cavarseli dalla testa?
Non era mai stato così per una ragazza.
-Perchè lei era tua amica. Sirius Black non va a letto con le amiche, giusto?-
Il Malandrino non rispose.
Non voleva che Remus continuasse a parlare. Quello che gli diceva era troppo scomodo.
E poi aveva quella orribile senzazione in mezzo al petto, che non sapeva come definire.
Lo opprimeva, e gli faceva dannatamente paura.
E Sirius Black non può avere paura, mai.
-Bè, forse ora le cose sono cambiate.- borbottò.
Il Lupo Mannaro si incupì.
-Andresti a letto con Emmeline, quindi?-
-No, certo che no, lei è...- Sirius si bloccò.
Remus lo osservava con aria trionfante. Qualcosa gli diceva di essere appena stato incastrato.
-Comunque adesso non ha nessuna importanza- continuò, sbrigativo. -Non ho nessuna intenzione di continuare a parlare di Marlene. Ci sono andato a letto perchè in quel momento mi andava, stop. Non voglio essere nè psicanalizzato nè nulla, sono stato chiaro?-
Lunastorta lo osservò per un lungo istante. Lo sguardo blu di Sirius era sfuggente, cupo.
Non era mai stato limpido, da quando avevano saputo dell'imminente morte di James.
Così come non era più stato limpido il suo, o quello di Peter.
Cosa stava succedendo ai Malandrini?Era come se ognuno di loro stesse erigendo un muro attorno a sè che non comprendeva gli altri.
-Perchè sei davvero andato a letto con Lene, Sir?- mormorò, riponendo la domanda.
Il moro non lo guardò.
-Dovevo sfogarmi.-
E Remus seppe perfettamente cosa sottointendeva quella frase.
Sirius forse era colui che avrebbe sofferto più di tutti, alla morte di James. Perchè sarebbe stato perdere ancora una volta la sua famiglia, sarebbe stato perdere tutta la felicità e la spensieratezza che aveva avuto in quegli anni.
Sospirò.
-Sirius, ascoltami bene...- lo fissò negli occhi. -James ha ragione, non puoi pretendere che il sesso sia sempre la risoluzione a tutti i tuoi problemi. Questa volta non hai fatto che crearne di peggiori.-
-Non stavo cercando di risolvere i miei problemi!- ringhiò. -Stavo solo...- la frase gli morì in gola. Non sapeva nemmeno lui, cosa stesse cercando di fare.
-Forse volevo solo dimenticare tutto per un attimo. Marlene era solo la persona sbagliata nel momento sbagliato.-
La morsa che aveva nel petto gli diceva che non era così, che stava sbagliando tutto, ma non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce.
Remus scosse la testa, sentendo i suoi occhi farsi umidi. Non gli avrebbe fatto bene, nè a lui nè a Sirius, quello che stava per dire.
-Sirius. Dimenticare non cambierà la realtà dei fatti. James...lui...James morirà, Sirius.-
Senza che avesse il tempo di accorgersene, Remus sentì un dolore lacinante proprio al centro del suo viso.
Sirius si era appena alzato in piedi, e gli aveva appena tirato un pugno sul naso.
Si prese il naso tra le mani, guardandolo incredulo.
-Non dirlo mai più!- sbottò, i muscoli tesi, le mani strette a pugno.
Contrasse la mascella.
-James non morirà, è chiaro?Non morirà, dannazione.-
Remus sentì gli occhi riempirsi di lacrime. Vedeva che Sirius stava vacillando, sentiva che stava per crollare.
-Troveremo un modo. Dobbiamo trovare un modo.-
La voce si era fatta più flebile.
-Sirius..-
Come avrebbero fatto senza James?Dove sarebbero finiti i Malandrini, senza la loro colonna portante?
Chi li avrebbe sostenuti, chi sarebbe stato sempre pronto a allungare una mano per afferrarli?
Ramoso per loro era come il collante che li teneva tutti insieme.
Era lui che aveva scoperto per primo il segreto di Remus, lui che per primo aveva deciso di fare qualcosa per aiutarlo.
Era lui che aveva ospitato Sirius in casa sua, senza fargli domande.
Era lui che aveva accettato Peter, prendendolo sotto la sua ala protettiva.
La verità era che senza di lui, loro non erano niente.
-James non può morire.-
Remus alzò lo sguardo su Sirius, e sobbalzò.
Per la prima volta da quando lo aveva conosciuto, gli occhi blu di Sirius erano gonfi di lacrime.
Era una visione straziante.
Quel Malandrino che pareva fregarsene di tutto e di tutti, quel Malandrino che non aveva pianto nemmeno quando la sua famiglia l'aveva completamente abbandonato, quel Malandrino che rideva sempre, facendo rimbombare la sua risata per tutti i corridoi, il Malandrino che pareva sempre un passo più avanti rispetto agli altri per quanto riguardava divertirsi, quello stesso Malandrino, ora stava piangendo.
Probabilmente Remus non si sarebbe mai dimenticato di quell'immagine di Sirius Black.
Era troppo, troppo dolorosa.
Anche quando Felpato sarebbe stato arrestato, Remus avrebbe ripensato a quell'immagine, di quel ragazzo che tutto si faceva scivolare addosso, che piangeva combattendo contro le lacrime che volevano scendere, ma che non riuscivano, troppo abituate a stare nascoste.
E allora si sarebbe chiesto se davvero quel ragazzo era quello che aveva consegnato i Potter tra le braccia della morte.
Allora Lunastorta spalancò le braccia, fregandosene del fatto che lui gli avesse appena mezzo fracassato il naso, e che tra qualche ora lui si sarebbe trasformato in un mostro.
Erano molto rari, gli abbracci tra di loro.
Come forse un po' tutti i ragazzi, non capitava che mostrassero spesso affetto nei confronti l'uno dell'altro.
Ma in quel momento avevano bisogno semplicemente di una spalla di conforto.
Perchè James sarebbe morto, e loro lo sapevano.
Perchè con la fine di James rischiava di finire tutto quello su cui avevano lavorato per sette anni.
Perchè i Malandrini non ci sarebbero stati più, senza Ramoso.
Sirius lo abbracciò, un po' impacciato.
-Non voglio che muoia.- disse, con la voce incrinata.
Remus tirò su col naso.
-Lo so. Nemmeno io.-
-Lui è mio fratello. Il mio migliore amico.-
Lunastorta si limitò a dargli una pacca sulla spalla. Non ce la faceva a parlare.
Non importava più cosa Sirius avesse fatto con Marlene e perchè l'avesse fatto, non importava più che di lì a qualche ora sarebbe diventato un Lupo Mannaro, non importava più il suo mal di testa, o il naso ancora pulsante.
La possibilità di perdere James era troppo atrocemente reale, per poter dire qualsiasi cosa.
Stettero lì, l'uno sulla spalla dell'altro per confortarsi, per quelli che parvero secoli.
Peter li guardava, anche lui con i lacrimoni negli occhi, ma non osò avvicinarsi, per paura di essere di troppo.
A un'occhio esterno e onnisciente, quella scena avrebbe ricordato una macabra prospettiva del futuro che incombeva su tutti loro: James che non c'era, sparito per sempre, Peter che non avrebbe mai trovato il suo posto, e Sirius e Remus, gli unici due Malandrini rimasti uniti, che si sarebbero supportati fino alla fine.

Lily spostò una gamba per mettersi più comoda, senza staccare gli occhi dal libro che stava leggendo.
L'unico elemento a farle luce era la sua bacchetta, che le illuminava giusto quelle due o tre righe che si apprestava a leggere.
Era in Sala Comune, ed era sicuramente molto tardi.
Ormai nella stanzetta non era rimasto più nessuno, Lily ipotizzò che dovessero essere circa le una di notte.
Voleva stancarsi per non pensare, come ormai faceva tutte le sere.
Girò la pagina del tomo, per poi accorgersi che non si ricordava nulla di quello che aveva appena letto.
Forse era davvero il caso di chiudere il libro e andare a nanna.
Aveva ancora in testa il litigio di quel tardo pomeriggio.
Perchè aveva dovuto litigare con James?Come se le cose non fossero già abbastanza complicate, tra di loro.
La verità era che le mancava.
Le mancavano persino i battibecchi tra di loro, come se anche solo tramite quelli riuscisse a sentirsi viva.
Improvvisamente, sentì dei passi strascicati, come di chi cerca di camminare senza farsi sentire.
Balzò in piedi, giusto in tempo per ritrovarsi faccia a faccia con James, Sirius e Peter.
Per un momento si guardarono a vicenda, nessuno che osava fiatare.
Sgranò gli occhi, mentre vedeva i Malandrini guardarsi, preoccupati.
-Potter?Black?Minus?Cosa diamine ci fate qui a quest'ora?-
Si accorse con stupore che Remus non c'era.
Che strano, aveva sempre pensato che quei quattro girassero sempre insieme.
-Evans, potremmo farti la stessa domanda, non credi?- fece Sirius, guardandola, ostile.
Lily strinse gli occhi a fessura, sentendo che un giorno o l'altro avrebbe potuto benissimo ammazzare Black senza rimpianti.
O quanto meno fargli molto male.
-Black, io non ho l'aria di una che sta per andarsene a spasso per i corridoi.-
James si rivolse a Sirius e Peter, che lo fissavano, non sapendo bene cosa fare.
-Voi andate intanto, vi raggiungo subito.-
-Ehi!- sbottò Lily, contrariata, mentre Sirius e Peter annuivano, e si avviavano a passo svelto verso il Buco del Ritratto. -Come sarebbe a dire?- Li guardò sparire, con la fronte aggrottata. Poi si rivolse a James, un cipiglio poco rassicurante dipinto sul viso.
-Potter, tu sei Caposcuola, non dovresti permettere certe cose. Tanto più che si può sapere dove diavolo credete di andare a quest'ora della notte?!-
James si passò una mano tra i capelli.
La rossina vide per la prima volta quanto veramente il viso di James paresse stanco.
Gli occhi nocciola erano quasi vacui, il volto era pallido.
Fu assalita da un'improvvisa tenerezza.
Come faceva a rimanere lontana da lui ancora?Che senso aveva, rimanergli lontano, quando sentiva di amarlo così tanto?
Non riusciva a rimanere arrabbiata con lui, proprio non ci riusciva.
Il cuore le batteva troppo forte, la voglia di stringerlo a sè era troppo violenta, perchè fosse ancora messa a tacere a lungo.
-Non posso dirtelo, Lily.-
Gli faceva male escluderla così, mentirle ancora.
Ma non poteva dire niente, senza il permesso di Remus.
Vide i suoi occhi verdi venire attraversati da un lampo di delusione, che lo ferì più di tutte le urla che lei gli aveva lanciato in tutti quegli anni.
Le labbra di Lily si piagarono in una smorfia amara.
-Ancora segreti, Potter?-
La rossa distolse lo sguardo, sentendo che se avesse continuato a perdersi in quelle nocciole, avrebbe ceduto.
Come faceva a fidarsi di lui completamente, se le nascondeva le cose?
-Come faccio a sapere che non state andando a fare un'orgia tutti insieme appassionatamente?-
Certo, sapeva che lui non l'avrebbe mai fatto, ma allora cosa li spingeva fuori dal dormitorio a quelle ore, che lei non potesse sapere?Se stavano semplicemente facendo un giretto nelle cucine, James sapeva perfettamente che non si sarebbe arrabbiata.
Cos'era tutto quel mistero, allora?
E, ora che ci pensava, non era la prima volta che James spariva per una notte intera.
Che cosa le nascondeva ancora?
Lui fece un breve sorriso.
-Lily, credi che Peter sia capace di sostenere un'orgia collettiva, parlando seriamente?-
Poi tornò serio. Con delicatezza, le prese il mento, facendola voltare verso di lui.
Merlino, quanto gli erano mancate quelle iridi verdi sulle sue.
-Lily, se dipendesse da me giuro che ti direi tutto anche adesso.- con la mano libera le percorse il profilo della guancia. -Il punto è che questa...cosa, non riguarda solo me. Puoi credermi?-
Fece un sospiro, senza smettere mai di fissrla.
-è una cosa tra noi Malandrini.-
Strinse le labbra, prima di parlare di nuovo, ricordandosi del litigio di qualche ora prima.
-E ti prego, non chiedermi mai di scegliere tra te e loro. Non lo sopporterei, Lily.-
Lei lo osservò, intuendo anche lei a cosa si riferisse.
Sorrise, intenerita.
Certo che non gli avrebbe mai chiesto una cosa del genere. Sapeva di non poter competere con i Malandrini, e in fondo era una delle cose che l'avevano fatta innamorare di lui: la suia lealtà, la sua inconfutabile amicizia che lo legava così stretto a Sirius, Remus e Peter.
E poi nemmeno lei avrebbe mai voluto essere davanti a una scelta simile.
-Sai che non lo farei mai.- sussurrò, non distogliendo lo sguardo.
Era pronta a perdonare, era pronta a fidarsi di nuovo.
Non avrebbe resistito un secondo di più senza di lui.
Lui le accarezzò il viso, con tenerezza.
Lily sapeva che in quel momento l'avrebbe baciata.
Il suo fiato era talmente vicino al suo viso che Lily non avrebbe quasi più saputo distinguere quale era il suo respiro e quale quello di James.
E lui l'avrebbe sicuramente baciata, se improvvisamente qualcosa, fuori dalla finestra, non avesse attratto il suo sguardo.
In quel breve asso di silenzio Lily sgranò gli occhi, sentendo qualcosa provenire da lontano.
Qualcosa che assomigliava ad un ululato.
James manteneva lo sguardo fisso sulla finestra.
Sembrava preoccupato.
E Lily per un attimo ebbe la bruttissima impressione che James fosse diretto esattamente dove era risuonato quel verso lontano.
Non fece nemmeno in tempo ad aprire bocca, che lui si era voltato, allontanandosi di un passo.
-Devo andare.-
Senza una parola in più, si avviò dove poco prima erano spariti gli altri due.
Lily sentì chiaramente la mancanza del calore della sua mano grande sulla sua guancia.
Lo fissò per un attimo mentre spariva, sentendosi inebetita. Si riscosse giusto un secondo dopo che lui era uscito.
-James!- chiamò.
Ma il Malandrino era già lontano, lasciando Lily con il cuore che batteva a mille.
Perchè aveva seriamente l'impressione che i suoi sospetti fossero esatti.
Fissò il buco del ritratto, quasi sperasse che lui ricomparisse.
Ma, naturalmente, non successe nulla di tutto ciò.
Lily era da sola, in quella Sala comune ormai buia, e aveva una leggera senzazione di panico che le attanagliava il cuore.
Era davvero un ululato che aveva sentito?
Dov'erano diretti i Malandrini?
-Stai attento.- mormorò, come se James avesse potuto ancora sentirla.











*Me sbuca da un angolino* Cucù ^^ ehm...Noi, mettete via quelle asce O.o non ammazzatemiiiiiii XD O.o ok riniziamo da capo XD
Ma buongioooorno XD ebbene si, sono tornata, dopo quasi un mese di assenza XD Lo so che ormai non ci speravate più XD scusatemi O.O è che come avevo detto nel capitolo precedente, questo è stato un mese veramente pieno: la scuola, la gita, i compiti, l'ispirazione che andava e veniva...veramente, non avevo nemmeno il tempo per respirare, figuriamoci per scrivere XD spero davvero che possiate perdonarmi. Ora che ci sono le vacanze di pasqua cercherò di aggiornare più in fretta(sono ancora dell'idea che sarebbe una cosa molto carina postare il gg del mio compleanno, come una specie di autoregalo XD) però non assicuro niente:purtroppo, gli esami si avvicinano, e i prof sembrano intenzionati a farci morire tutti quanti prematuramente.
Detto questo, che ve ne pare del capitolo?Lo so, è triste e un po' confuso, ma spero comunque che vi sia piaciuto : in realtà sono un po' preoccupata, perchè ho fatto  veramente fatica a scriverlo, perchè sono di umore un po' strano, in questo periodo. Sarà la primavera XD
Ah, a proposito -.- non ho capito perchè ma il mio pc si sta divertendo TANTISSIMO a cambiare scrittura da solo -.- quindi scusate se alcune cose appaiono scritte in maniera diversa, o più piccole, ma non so che diamine gli sia preso O.o
Mmmm...non credo ci sia altro da dire XD passo ai ringraziamenti XD e, nel caso non ci dovessimo sentire prima, BUONA PASQUA A TUTTI! XD

zukkyna: oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooohhhhhhhh XD no adesso aspetta O.o a quale te sto parlando?O.o e quale me sta parlando con te?O.o aaaaaaaaaaahhhhh Xd si ok sono impazzita dettagli XD ho 16 cosi alla fine da fare, SEDICI XD morirò me lo sento XD sei invitata al mio funerale XD ti adoro scema, ci sentiamo su msn muhauhauhauhauhauhauhauhauhauhauhauhauhauhauhauha XD


pazzarella_dispettosa: ciaaaaaao!allora...partiamo dalla tua domanda...ehm XD in teoria(da quello che ha detto mamma Row, xk sinceramente nemmeno io l'ho capita molto sta cosa XD ma dettagli se lo dice lei ci credo XD) Voldemort ha scelto Harry, e non Neville, come "suo eguale" proprio xk Harry era Mezzosangue, come Voldemort stesso. Io credo che intenda Mezzosangue nel senso che Lily era mezzosangue, e quindi, come dire, Harry è per un quarto Mezzosangue. In ogni caso, basandomi anche sulle cose che si sentono sulla seconda guerra mondiale(si lo so sono malata XD) anche lì uccidevano le persone anche se avevano un quarto di sangue ebreo, quindi penso che il principio di Voldemort fosse più o meno lo stesso, per questo Lily ha fatto tutto il discorso, mi sono basata un po' anche su quello XD detto questo...ci hai azzeccato, in realtà XD James e Lily non rimarranno separati ancora a lungo, come già qui si è potuto vedere XD va bene non alzo il raiting muhauhauha XD no vabbe anche xk non è che scrivo chissà quali notti di fuoco dettagliate XD quindi amen XD grazie per la recensione, come sempre XD l'ho adorata XD un bacio XD

kokylinda2: grazie per i complimenti XD hai ragione, Lily ha fatto bene e male...è che Lily è sempre convinta di poter bastare a se stessa, quando ormai non è più così XD un bacio!

brando: no, Mark non spunterà molto presto probabilmente XD ma xk a lui non è che gliene freghi molto di James e Lily, lui punta più in alto....bwuhauhauhauhauhauhauhauha. Ehm comunque XD grazie come sempre della recensione =) un bacio XD

Miss Rainbow: wellààà suddita XD ha visto, le ho pure dedicato il capitolo, non si lamenti U.u XD ce l'ho fattaaaaa a postareeeeeee O.O giuro non ci speravo più O.o l'ho detto, questo è un capitolo maledetto, qualcuno non voleva che lo scrivessi O.O ma io sfidando il fato solo per voi sono riuscita nell'impresa bwuhauhauhauhauhauhauhauha XD eeehm, si, ora mi do un contegno. le voglio bene *_* (non si preoccupi, è tutto normale: mi devono venire XD)  bene XD la lascio Xd un bacio XD

Lolly94: ciao Jo XD anch'io amo incondizionatamente James e Sirius anche se non si direbbe molto bwahuhauhauha XD Sirius probabilmente ci metterà ancora un po' a risolvere le cose, ma prima o poi si riscatterà, davvero. Anche perchè, capiamolo povero, è la prima volta che gli succede una cosa del genere XD E James e Lily come puoi notare non riescono a stare più di un capitolo l'uno senza l'altro, è inevitabile, sono attratti l'uno dall'altra come due calamite XD quindi don't worry XD grazie di tutto, come sempre XD un bacio!

S_marti_es: ciao Marty XD bwuhauhauha...sono andata in gita a Madriiiid XD bellissima *_* ehm se nn fosse che pioveva ma suppongo che questi siano dettagli assolutamente insignificanti, si?XD muhuhauhauha XD cooooomunque XD non è giusto che voi siate rimasti a casa O.o io x un mese nn ho fatto che sgobbare, insomma XD muhauha XD x punirti ho fatto un capitolo tristissimo U.u scherzo ovviamente XD cioè il capitolo è tristissimo O.o ma è una cosa che mi viene spontanea, ormai sai che sono sadica, bwuhauha XD ma in gran confidenza posso dirti che se non il prossimo, l'altro ancora, capitolo sarà, come dire, talmente pieno di felicità che mi accuserete di avervi fatto venire il diabete e mi supplicherete di tornare a farli soffrire muhauhauha XD no vabbe scherzo nn sono a quei livelli, peeerò...XD haha XD un bacio XD

La Nika: tutto è destinato a migliorare XD vedrai, fidati di me XD però per quanto riguarda il destino, si, non cambierò la storia: per quanto mi piacerebbe, non riesco a vedermeli negli anni a venire, non so come dire. Un bacio!

ramoso4ever95: ma O.o non è una scusa, DAVVERO si sono mossi da soli XD bwuhauha Xd no non aumenterò il raiting XD tanto non è che scrivo nei dettagli XD quindi ho pensato che amen XD Sirius...Sirius Sirius Sirius. è vero, è un mezzo coglione, ma deve solo imparare a crescere. E lo farà, ho fiducia in lui XD un bacio XD

malandrino4ever: grazie come sempre per i complimenti, mi fanno sempre piacere XD mmm...perchè dici che non è un comportamento da Sirius?Strano, sei il primo che lo dice XD si lo so, anch'io credo che la parte tra Lily e Harry e tra James e Lily andasse allungata di più...però mi sono ritrovata veramente a corto di parole, e bisogna anche dire che la velocità mi ha fregata: dovevo assolutamente postare prima della partenza, quindi non sono stata lì troppo, quando invece avrei dovuto XD grazie di tutto XD un bacio XD

Iva27. tranquilla per lo scorso capitolo ^^  lo so che Sirius è stato un po' una merda XD e in questo capitolo non c'è persona che non gliel'abbia detto bwuahuhauha XD ma si riscatterà, lo prometto =) grazie dei complimenti XD un bacio!

pony: carissima lettrice, lei sa quanto le sue recensioni mi abbiano sempre fatto immensamente piacere, e quanto io sia rammaricata se spesso non dò ascolto al suo povero pony(che poi mi pare sia una specie di autocoscienza O.o ma le autocosciente nn mi piacciono, io non dò mai ascolto alla mia muhauhauha) ma O.o mi sono persa XD dicevo XD ecco si, lei sa tutte queste cose XD perciò...mi sono persa un'altra volta, ecco. è colpa sua U.u le sue recensioni mi fanno troppo ridere, quindi mi distraggo U.u muhauhauha XD cooomunque XD Siiiirius Sirius Sirius...direi che il concetto che è un DEFICIENTE gliel'hanno messo in testa in parecchi, in questo capitolo XD lei sa come è testardo, il povero amore della sua vita Xd ma si riscatterà bwuhauhauhauha XD per quanto riguarda James e Lily, bè...non so se ha notato, ma la sua frase che mi ha detto, (cos'è adesso, fanno pure finta di lasciarsi?!) mi ha fatto talmente ridere che ho deciso di farla dire a Emmeline Xd chi se non lei poteva pensarla esattamente come lei?XD muhauah XDmmmm...detto questo, direi che ho detto tutto, si si. La lascio con un bacio XD

_job_: ne sono felice XD

caramella_rosa_gommosa: hai perfettamente ragione XD il subconscio di Sirius probabilmente sa già tutto, ma lui in ogni caso non lo vuole ammettere, non solo per orgoglio: anche per un fatto che non si ritiene all'altezza. è scemo povero XD ma prima o poi qualcosa capirà XD un bacio!

Star Petal: ciao Vi XD grazie, sono così contenta che ti sia piaciuta la parte di Harry e Lily, è quella a cui tenevo di più. Come è andata spagnolo?XD un bacio!

Yridyan: ciaooooooo!!che bello risentirti ^^ grazie come al solito per i complimenti XD non ti preoccupare se non hai recensito, posso capire bene cosa voglia dire avere un periodo un po' così, se ci si aggiunge la scuola, poi! fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo XD un bacio XD









  
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