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Autore: Ninfa dei ghiacci    02/04/2010    2 recensioni
Liz ha diciasette anni frequenta il terzo anno di liceo,vive con i suoi zii e ha un gruppo di amici con cui è cresciuta. E' una ritardataria cronica come pochi. La sua vita è scandita sempre da gli stessi ritmi, almeno fino a quando Alex Evans, suo compagno di scuola dai tempi delle elementari non darà una scossa alla sua vita. Liz dovrà scoprire quali siano le reali intenzioni di Alex e sopratutto il segreto che circonda il suo passato...
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Venerdì 15 dicembre ore 00.45

 

Avevo fatto uno sbaglio. Un colossale ed enorme sbaglio.

Me ne sto sdraiato sul mio letto con gli occhi sbarrati al soffitto, sembro come in trans.

Continuo a ripetermi quanto sia stato sconsiderato il mio gesto.

Come mi è passato per la testa di salvarle la vita?

 

Come potevo lasciare che morisse?   

 

Già potevo immaginare le parole dei miei il giorno dopo: “Sei sicuro di aver modificato a tutti la memoria Alex?” sicuramente queste sarebbero state le parole di mio padre ancora prima di darmi il buon giorno.

“Quello che conta di più è che Elisabeth sia salva ,e che tu non abbia messo in pericolo la tua vita” sorrisi solo al pensiero di vedere mia madre, lei che pensa sempre prima alle persone e poi al problema.

 

Quello che ho fatto, avrà delle conseguenze che andranno ben oltre averle salvato la vita.

 

Tuttavia, il solo fatto di poter essere veramente me stesso e non dovermi comportare ancora come una specie di ragazzino di sei anni, riesce quasi a farmi sentire meglio.

Tutti questi anni ad osservarla, mentre cresceva e diventava quella splendida ragazza che ho strappato alla morte meno di un’ora fa .

 

Lei, così semplice spensierata, nonostante non abbia avuto un’infanzia facile.

E così mia.

 

Le ci vorrà tempo per capire, ma alla fine resterà al mio fianco e nulla ci separerà.

 

Guardo nuovamente l’orologio digitale accanto alla scrivania segna le 02.12.

 

La stanchezza si fa sentire tutta insieme. Per questa sera mi sono stancato abbastanza.

Meglio andare a dormire, avrò molto da spiegare domani.

 

***

 

-    Che cosa hai fatto? –  dal tono di voce di mio padre si capisce che è già al corrente di tutto.

-    Direi che sei già al corrente di tutto – dissi con quasi in un basso ringhio, e aggiunsi – non potevo lasciarla morire –

-     Hai fatto la cosa migliore Alex, sono sicura che hai provveduto a coprire le tue tracce al meglio. – intervenne mia madre, portandomi la colazione. – Greg, infondo è stato un bene, pensa a tuo figlio, vuoi che rimanga da solo?-

-    Sai che non voglio questo, tuttavia non possiamo permetterci di attirare l’attenzione – dopo qualche minuto di silenzio mi mise una mano su una spalla, il suo modo silenzioso di chiedermi scusa.

 

La colazione si svolse in completo silenzio, ognuno di noi immerso nei propri pensieri. Ognuno cercando di valutare e quantificare le conseguenze del mio gesto.

Mia madre mise la sua mano sopra la mia con delicatezza. – Puoi mostrarci come è successo? –

Annuii con la testa, e rievocai con ogni singolo ricordo di quella sera.

Sento un  torpore, permetto a mia madre di penetrare nella mia mente, mentre mio padre prende l’altra mano di mia madre.

Chiudo gli occhi e comincio a ripercorrere i miei passi di quella sera.

 

 

Quel venerdì pomeriggio arrivai a casa per le 17.00, dal mio allenamento di basket. La casa come sempre era vuota.

Tempo di farmi una doccia e vestirmi si erano già fatte quasi le 18.00 a breve Liz avrebbe cominciato il suo turno al ristorante .Presi la macchina e partii.

L’entrata della trattoria consisteva in una porta a vetri preceduta da un paio di scalini.

Una volta entrato mi diressi al mio solito posto, un tavolo infondo alla sala a sinistra del bancone della cucina. Appoggiai il cappotto su un sedia e mi sedetti.

 

-    Guarda guarda!Alex Evans di nuovo qui! Cosa ti porto di buono?- la voce di Melanie Brown, mi arrivo ironica e allusiva, come se non sapesse che non avrei ordinato prima del’arrivo di Liz.

 

-    Preferisco ordinare tra un po’, grazie lo stesso. – gli risposi senza troppo entusiasmo, infondo per me lei non era altro che un’estranea.

 

-    Mi raccomando di non essere più gentile – probabilmente mi disse anche altro, ma non ci prestai troppa attenzione. Liz era appena entrata, di corsa come suo solito ed in ritardo.

 

La vidi scambiare un sorriso complice con Melanie e dirigersi verso lo spogliatoio, il tutto seguito dal titolate del ristorante che diceva a Liz di sbrigarsi..

 

Quando me la ritrovai davanti e mi chiese cosa volevo ordinare, aveva un tono leggermente infastidito, forse non aveva molta voglia di servirmi.

 

-La specialità della casa- gli risposi subito, facendo in modo che non perdesse troppo tempo.

Mi sembrò un po’ sorpresa, comunque annuì con la testa e si diresse verso la cucina.

 

Distolsi lo sguardo da lei, da dove ero seduto potevo sempre vedere chi entrava e chi usciva dal ristorante.

In questo modo non perdevo mai di vista Liz, nel caso fosse successo qualcosa.

Quando la porta si aprì entrò qualcuno che non avevo mai visto.

Alto, ben piazzato, occhi scuri. Indossava sciarpa e cappello, che impedivano di scorgere il volto.

Fece qualche passo, per avvicinarsi a Liuzzi, il padrone.

 

- Vuole accomodarsi? Una ragazza verrà subito a prendere la sua ordinazione.

L’uomo annuì e gli passò a fianco, quando se lo ritrovò dietro lo cinse per il collo. – Ascoltami, ora una delle tue ragazze prende i soldi e me li consegna, altrimenti questa – e gli puntò una pistola – farà molto male.

 

Tutti erano immobili come delle statue, io invece me ne restavo in attesa.

 

- V..v..va bene, ma resta calmo…Elisa fai quello che ha chiesto…avanti-

 

Liz prese di corsa i soldi della cassa, li mise dentro una busta e li porse al rapinatore.

 

-    Grazie ragazzina – e fece per prendere i soldi, Liuzzi fece per reagire. Liz si era intanto allontanata ed era  con le spalle appoggiate alle pareti .

 

Dalla lotta con il rapinatore partì per sbaglio un colpo di pistola. E l’uomo uscì di corsa e se ne andò sbattendo la porta

  

Tutto sembrava tranquillo.

 

 

 

 

- LIIIIIZZZZZZZZ!!!!!-

 

Ero di spalle, e quando mi voltai vidi Liz a terra con la camicia che si macchiava di sangue.

 

Melanie non faceva che urlare, accucciata accanto a Liz.

 

- Presto chiamate un’ambulanza!!!! – si mise a gridare qualcuno.

 

Dovevo intervenire, tirai fuori il cellulare composi il numero e ne uscì un tenue sibilo.

 

Tempo qualche secondo e tutte le persone del ristorante erano immobili e inanimate come delle bambole.

 

 - Bisogna ripulire il locale, fatelo ora-   e un gruppo cominciò a riordinare tavoli e lavare i piatti

 

-    Voi portate Liz nello spogliatoio – e un altro gruppetto la prese e la portarono dove avevo chiesto.

-    Lasciateci –

 

La vedevo adagiata su quella panchina sempre più pallida, e incosciente. Mi stava abbandonando.

 

Non potevo lasciarla andare… non ora.

 

Le aprii la camicia e poggia il palmo della mano sulla ferita…  

 

 

Sentii il torpore diminuire, mentre mia madre lasciava la mia mano e mi guardava con uno sguardo fiero.

 

- Visto Greg? Nostro figlio non poteva agire  altrimenti -

- Questo lo so, ma ora dovrà sapere tutta la verità, anche se credo che verrà lei a cercarci…molto presto –

 

 

***

 

Il week-end per me è veramente noioso, per la nostra sicurezza ci siamo costruiti il vuoto intorno sul piano dei rapporti umani.

 

Ed è in questi casi che il dono di mia madre mi viene in aiuto.

Grazie ad esso posso richiamare i ricordi in maniera molto dettagliata. Chiudo gli occhi e mi immergo nel torpore ormai familiare.

 

 

 

Liz si è appena messa a letto…

Ha il sonno molto pesante, non può sentirmi…

Mi siedo al lato del letto e la guardo dormire è bellissima…

Mi chino lentamente a baciarle quelle labbra…

Molto presto Liz saprai la verità…

 

 

***

 

Domenica

Meglio ancora domenica sera ore 20.30

Mia madre sta preparando la cena e mio padre sta vedendo la partita di baseball.

Il campanello trilla.

 

-    Alex vai tu?-

 

-    Va bene – dico mentre apro la porta. E rimango immobile.

 

- Ciao Alex…scusa l’ora non volevo disturbare…ma ecco avrei bisogno di alcuni appunti importanti per la lezione di storia di domani…Alex?-

 

Io continuo  a rimanere senza parole, mentre lei si stropiccia le mani in maniera nervosa – Forse è meglio che passi in un altro momento…- Una mano si posa sulla mia spalla, mio padre.

 

- Elisabeth! Che piacere vederti! Come sei cresciuta, accomodati pure come stanno Harry e Marge? -

 

La trascina letteralmente in casa, lanciandomi un’occhiata da sopra la testa  di Liz.

Non pensavo che sarebbe arrivata così presto…sospiro e mi preparo a dirle la verità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 L'angolo delle nevi:

Prima cosa...BEN TORNATIIIIIIIII!!!!!! ^_^

Spero che non mi abbiate dato per dispersa, ma lo studio mi sta letterarlemte massacrando e questo basta ad abbattere la mia vena creativa...fare il quinto superiore è veramente difficile. T__T

Tornando a noi.

Per Simplyunica: Ciao piacere di conoscerti!! ^^ . Sono molto contenta che questa storia ti piaccia.Per quanto riguarda la tua supposizione...non posso sbilanciarmi, la risposta l'avrai nel prossimo capitolo, posso solo dirti che i nomi dei protagonisti sono un omaggio a quella fantastica coppia che era Liz e Max. Spero che leggerai questo capitolo e che mi farai sapere cosa ne pensi. Un bacio Cristiana.

 

Per Laban: Molto lieta di fare la tua conoscenza, mi fa piacere che i personaggi ti piacciano. Al momento non è successo molto è vero, diciamo che sto più che altro sperimentando, faccio andare avanti la storia e intanto faccio dei tentativi per vedere la vostra reazione e sapere quello che ne pensate, questa è la mia prima storia...non mi aspetto che sia un capolavoro, ma ci credo molto e mi piacerebbe molto che "crescesse" con il mio e il vostro aiuto!! XD  Spero di vedere una recensione anche nel prossimo capitolo. A presto Cristiana.

 

Vorrei anche ringraziare tutti coloro che hanno aggiunto questa storia alle seguite!

rere18

simplyunica

sonietta

Laban

Cristie

eagle93

 

Comunque non siate timidi...non mordo mica!!!!

Ora vi saluto, continuate a seguire la storia di Liz e Alex che si aggiungono a me e vi auguriamo una Pasqua serena!!!!!

Al prossimo capitolo!

 


 

 

 

 

 

 



  
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