Capitolo 18
Ti va di ballare?
- Ehm, ciao-
- Ciao- Mary
guardò il Black di sottecchi, giusto per non esporsi troppo.
- Come va?-
Bene, iniziare
con lui una conversazione con un “come va?” era non squallido, di
più.
- Bene, diciamo.
Tu?- Senza guardarlo negli occhi afferrò con la mano qualche filo
d’erba e lo strappò dal prato.
Erano nel cortile
della scuola, e da lì a una mezzora lei sarebbe dovuta partire, per
raggiungere Lily.
- Bene,
sì, direi di sì.- il silenzio
calò di colpo.
Magnifico, si
prospettava una di quelle conversazioni da lasciare senza fiato.
- Senti, ma che
stiamo facendo? Io qui, tu lì che ci diciamo di star bene, che non
abbiamo più intimità per una sciocchezza- Sirius si alzò e
la squadrò.
-Scusa? No,
seriamente, scusa? Una sciocchezza? Una sciocchezza?
Ah, sì, giusto, questa è bella. Tu mi hai tradita con quella e
per te sarebbe una sciocchezza? Ah, beh,
allora si vede che qui l’unica che credeva davvero nella nostra
storia ero io, visto che tu ti davi alla pazza gioia con altre definendo poi il
tutto una sciocchezza- ogni parola sembrava veleno.
- Mary io non ti
ho tradita-
- Sirius, pensi
davvero che ti creda? No, perché se è così, abbandona la
speranza-
- Mary, tu eri la
prima a dire a Lily di non avere pregiudizi nei confronti di James, quando poi
sei subito pronta ad accusarmi, dicendomi che ti tradisco-
- Sirius, quella
là ti era svaccata addosso. Cos’era lo studio del corpo umano ravvicinato?
Mi pigli per cretina, deficiente o cosa?-
- Senti, se hai
intenzione di star qui ad accusarmi come se ti avessi ucciso il gatto, allora,
buone feste-
- Ma buone feste
un corno, Sirius. Buone feste un emerito ca…-
Ma ormai il
ragazzo l’aveva piantata in asso, lì, sotto quell’albero che
tante volte in quei mesi precedenti li aveva visti abbracciati.
- Una cretina,
ecco cosa sono. Pretendere che lui venisse da me e dicesse “ ehi, Mary,
cavolo, mi manchi, torniamo insieme!”. Ancora più illusa quando mi
ci sono messa in estate. Ma che avevo in testa? Cavolfiori?-
E con una lacrima
sulla guancia si girò verso il portone principale, le braccia lungo i
fianchi, le mani strette in pugni.
Sirius
entrò sbattendo la porta della camera.
Remus, piegato
nel fare la valigia, si girò a guardarlo.
- Andata male,
Felpato?-
- Una merda. Ha
iniziato a dire che l’ho tradita-
- E tu?-
- Le ho detto che
mi accusava ingiustamente-
- E lei?-
- Che non era una
cretina-
- E tu?-
- Niente, me ne
sono andato-
- Sei un genio,
fattelo dire-
- Ma tu che ne
sai? Era là, tutta accusatrice-
- Sirius, lei
semplicemente è orgogliosa quanto te. Dalle tempo-
Sirius non
rispose, gli occhi soffermati sul letto di James, stranamente vuoto.
- E Ramoso?-
- Non ne ho idea.
Gira voce che abbia congedato la McGranitt con un: passi felici vacanze. Sembra
abbia rincorso Lily –
- Stai
scherzando?-
- No. Aaarg, aiutami a chiudere la valigia-
Insieme si
sedettero sul bagaglio marrone.
- E quindi? Ci ha
piantati in asso? Noi dove andiamo?-
- Io propongo
un’invasione: tutti dalla Evans –
Sirius
guardò sconcertato Lunastorta.
-
C’è stato un cambio di personalità? Esci da ‘sto
corpo, anima malefica, torna nel mio!- Disse il moro alzandosi di scatto.
- Vedi che sono
serio-
- Anche io
–
- Allora lo
raggiungiamo?-
- Lunastorta,
sarai anche contaminato da me, ma c’è bisogno di chiederlo? Ovvio,
amico-
- Lo sai che ci
sarà anche Mary, no?-
Sirius
arricciò il naso – Farò come se non esistesse, giurin giurello-
* * *
- Quello schifo
là! Non ci dovevo andare, ecco tutto! Uguali come due gocce
d’acqua i maschi! Tutti delle emerite cacche- Mary spalancò la
porta di casa Evans come una furia.
- Mary!- una
nuvola rossa l’avvolse in un abbraccio.
- Ciao, amica- La
bruna inspirò a fondo il profumo di fragole dello shampoo di Lily.
- Ciao, migliore
amica-
- Ciao, amica
della mia ragazza-
Mary si
voltò di scatto: sentire la voce di James in casa Evans era come ridere
durante Trasfigurazione, impossibile.
- Tu! Che ci fai
qui?-
- Diciamo che ho
fatto una tappa duratura-
- Un’incursione,
vorrai dire- lo corresse la rossa.
- Come siamo
esagerate. Possiamo dire di aver compiuto un atto di galanteria per fini
pubblici-
- Fini pubblici?-
- Ovvio.
T’immagini in che stato sarà la scuola senza il nostro supporto
amoroso?-
- Non ti montare
la testa, Potter. Lily ti accetta solo perché sei il più decente
sulla piazza-
- Lo prendo come
un complimento-
- Dovresti-
- Oh, ma che
è, un complotto contro di me? Siete due femmine contro uno!-
In quel preciso
istante Petunia irruppe nella stanza.
- Ciao, cosa-
- Ciao, Petunia.
Mi chiamo Mary, per la cronaca-
- Lo so, lo so,
zitta, non ho tempo- si voltò istantaneamente verso Lily – Tu! Sai
che dicono al nostro telegiornale? Un’altra morte sospetta!
Un’altra! Sono i tuoi amici, ammettilo!-
- Petunia, hai
bevuto?- James la guardava sconcertato.
- Come ti
permetti, razza di sottouomo… Sottouomo!-
- I nostri amici
non uccidono, Petunia. Non siamo tutti serial killer-
- Siete tutti
pazzi, però! Eh, una cosa, stasera verrà a cena Vernon. Siate n-o-r-m-a-l-i-
Senza aspettare
risposte uscì dalla stanza.
- Lily, tua
sorella si è aggravata- Mary era più che scioccata.
- No, è
solo l’agitazione: crede che rovinerò la cena col tricheco.
Diciamo che l’arrivo di James non le ha giovato-
- Pff, non capisce niente! La mia presenza dovrebbe
onorarla!-
- Se, va beh, ora
non esageriamo- Lily lo guardò sarcastica.
- Ehm, ragazzi,
non per dire, ma qualcuno mi direbbe dove posso sistemarmi?-
- In camera mia,
ovvio- Lily la osservò stranita.
- Ma ti pare?
James è in camera con te-
- Ma no, ovvio!
James è nella camera degli ospiti-
- Già, io
sono stato confinato là-
- Non ti
lamentare-
- Mi sto
lamentando?-
- Sì,
palesemente!-
- Ma io ti amo!-
- Mi vuoi
corrompere?-
-Si vede?-
-
Alquanto…-
Mary sorrise
girandosi: sarebbe stato meglio mettere la propria valigia nella camera degli
ospiti.
- Vernon, lei
è mia sorella, lei una sua amica, e lui un suo amico- Petunia li
guardò con sufficienza, presentandoli.
Vernon, una palla
di lardo inquietante, annuiva stoltamente ad ogni viso nuovo.
- Per la
precisione, io sono il suo ragazzo- disse James piccato.
- Ah, ma si
accoppia anche questa specie?- sussurrò Vernon a Petunia, abbastanza
forte da far sentire a tutti.
La fidanzata lo
guardò impacciata, poi con un sorriso tirato esclamò –
bene, possiamo mangiare-
- Sai, caro,
pensavo di vendere la casa, se mamma me la lascia-
- Oh, sì,
potrebbe fruttare…-
Erano ormai a
metà cena e gli unici ad intrattenere un discorso erano stati il
tricheco e la sua anima gemella.
- No, scusa?
Petunia, per la cronaca, che ne sai che mamma te la lascia? Potrebbe lasciarla
a me-
- Ha detto che me
la lascia. A te danno la casa del mare-
- Cosa? Lo sa che
odio quel posto! Lì il telefono non prende-
-
Cos’è il feletono?- sussurrò
James a Mary.
- Un coso che
serve a qualcosa, credo…-
- Non ci posso
far niente! Tu tanto andrai a vivere coi tuoi simili-
- Ma anche se
volessi venderla nessuno la comprerà, e tu lo sai-
- Appunto! Dovrei
prendermela io?-
- No, ma potresti
essere più giusta-
- Cara, ma non
dibattere. Ormai la casa va a te- disse Vernon con aria soddisfatta.
- No, scusa, coso a te chi te l’ha detto?- Mary
lo guardò scocciata.
- La madre non lo
darà certo a..-
- Ma sei sua
madre? Che ne sai?- l’amica si stava accalorando.
- Ehi, ragazzina,
non permetterti di parlarmi..-
- Ma tu invece ti
permetti di fare conti quando non fai neanche parte della famiglia!-
- Cero che faccio
parte! Sono il suo fidanzato- disse indicando col pollicione
Petunia.
- Allora io dico
che la casa va a Lily. Sono il suo fidanzato, no?- intervenne James.
- Senti tu, mezzo
uomo e mezzo coso, non mi rivolgere la paro..-
- Ma se lui
è mezzo uomo tu sei mezza foca- Lily si era alzata battendo i pugni sul
tavolo.
- Lily, come ti
permetti?- Petunia la guardò scandalizzata.
- E come si
permette la tua dolce metà, scusa?-
- Non è
una foca!-
- Ah no? E cosa
ti pare? Un tricheco? Sì, forse- Mary guardò con sufficienza la
sorella dell’amica.
- Fuori da casa
mia- quest’ultima si era alzata, cercando inutilmente di apparire
autoritaria.
- Non è
casa tua, è dei nostri genitori-
- Beh, ovviamente
non è tua-
- Ma neanche tua-
Petunia strinse
le labbra mordendosi coi denti l’interno delle guance.
- Allora me ne
vado io-
- Bene-
- Quando mamma lo
saprà…-
- Le dirò
che vai in giro a dire che questa sia casa tua-
La sorella
sbatté i piedi per terra come una bambina che non otteneva il suo lecca lecca alla fragola e in un turbine di capelli biondi
uscì dalla casa, seguita dal suo Vernon, sbattendo la porta.
Lily la
osservò andar via con le lacrime agli occhi.
Non avrebbe
volute che la serata finisse così, ma la odiava.
La odiava
perché non le permetteva di dimostrarle ciò che realmente era,
perché era piena di pregiudizi, perché doveva essere sua sorella,
non la sua peggior nemica.
La odiava
perché nonostante sapesse che non era stata bene, non le aveva neanche
chiesto se si fosse rimessa.
Senza dar conto a
nessuno uscì dalla porta secondaria, in cucina, e si sedette sul
gradino.
- Ciao, tesoro! Come stai? Sarai stanca-
la mamma l’abbracciò affettuosamente.
- Bene, mamma! Non sai quante cose ho
imparato! So far volare gli oggetti con la bacchetta, trasformare topi in
tazzine, fare sciroppi e bevande profumate!- la figlia la guardò fiera,
gli occhi verdi luccicanti.
- Oh, brava!-
Un uomo dagli occhi smeraldini e i capelli
castani le si avvicinò sorridente.
- Ma chi vedo! Una piccola streghetta
–
- Papà!- la bimba si fiondò
sul padre, facendosi prendere in braccio.
- Ciao, tesoro!-
- Ciao, Lily - Petunia la guardava
nascosta dalla schiena del padre.
Lily s’affrettò a scendere,
l’emozione dipinta sul viso. La sorella l’aveva perdonata?
- Tunia! Ti devo raccontare certe cose!-
Le prese le mani nelle sue, sorridendo
smagliante. La sorella, però, lasciò immediatamente la presa.
- Non m’interessa, Lily-
- Ma se vuoi te le racconto dopo-
- No, Lily, non ne ho voglia-
- Come vuoi- la voce era incrinata per la
delusione- oggi andiamo al parco?-
- No, esco con le mie amiche-
- Se vuoi ci vediamo un film insieme,
stasera- tentò nuovamente la rossa.
- No, Lily, esci con il tuo amico
là, Piton, o con le tue amiche. Non c’era gente come te
lì?-
- Ma io volevo stare con te…-
- Un altro giorno, magari-
I genitori le interruppero – Su, su
ragazze, avete tanto tempo per raccontarvi le novità. Ora salite in
macchina-
Lily osservò scomparire dalla
propria vista il treno diretto ad Hogwarts.
La odiava
perché si era sempre comportata da estranea con lei.
- Tunia, devo ripassare, quest’anno
ho i G.U.F.O., ti va di ascoltare la lezione? Te la ripeto un attimo-
- Lily, oggi è Pasquetta, non ho
tempo da perdere-
- Dove vai?-
- Non t’interessa-
- Certo che m’interessa, sono tua
sorella-
- No, Lily, sei solo la figlia dei nostri
genitori-
- Ciò significa essere…-
- Per essere sorelle bisogna avere
qualcosa in comune. Noi non abbiamo niente-
- Sì, invece-
- No, certo che no-
- Un tempo sembrava di sì-
- Un tempo si era piccoli, troppo per
accorgersi di differenze evidenti-
Uscì dalla camera lasciando la
sorella sola.
- Bene, se la metti così…-
Lily si sedette sulla sedia ricominciando a ripetere Incantesimi.
La odiava
perché un tempo le aveva voluto bene…
- Auguri Tunia -
- Grazie, Lily –
-Scarta, scarta- Lily le porse il suo
pacchetto.
Petunia, con mani incerte, aprì la
scatolina rossa, tirando fuori una collanina argentata che aveva una L e una P
come ciondoli.
- Oh, Lily, è bellissima-
- Così ti ricorderai sempre di me-
- Ma io lo farò anche senza la
collanina-
- Non si sa mai- rispose la sorella
sorridendo.
- Tunia, vieni a soffiare le candeline- la
madre le richiamò all’attenzione.
Tunia corse verso il tavolo, pronta a
spegnere il 7 di cera incastrato nella panna della torta.
Lily aprì
gli occhi umidi. Ricordare le faceva male, tanto.
Si alzò di
scatto decisa a fare una cosa, attraversò il soggiorno dove incontrò
gli occhi desolati di Mary, salì le scale frettolosamente e si
fiondò nella camera della sorella.
Sapeva dove
cercare, sapeva cosa trovare, se l’avesse trovata.
Aprì il
secondo cassetto della scrivania e tolse tutti i fogli e le carte buttate
lì alla rinfusa.
In fondo, in
fine, trovò una scatoletta rossa.
Era rimasta
lì per tutti quegli anni?
La aprì,
con mani tremanti. Dentro, come dodici anni prima, era posata una catenina,
questa volta, però, con un solo ciondolo: una L.
L’aveva
davvero conservata così? O la P l’aveva persa col trascorrere
degli anni?
- Ehm, ti
disturbo?- James era entrato nella camera.
- No, no- Lily
chiuse la scatoletta e la ripose nel cassetto, sbattendolo velocemente.
- Mi… mi
dispiace. Per tutto. Non mi sarei dovuto fermare-
- No, James,
avremmo comunque litigato, non farti colpe-
Lily si sedette
sul letto della sorella, seguita a ruota dal ragazzo.
Pochi secondi
dopo, una macchina si fermò sotto la finestra della camera. La radio era
accesa e da essa proveniva una canzone lenta.
- Ma da dove esce
‘sta musica?-
- Dalla
radio…-
- E che
è?-
- E’ una
cosa che emana… musica?-
- Ah- il silenzio
calò tra i due, rotto solo dalle note musicali.
- Lily, ti va di
ballare?-
Lily lo
guardò incerta – Okay- rispose infine con un mezzo sorriso.
Si alzarono
entrambi, lui le posò le mani sui fianchi e lei sulle spalle.
Iniziarono a
muoversi a ritmo della musica, incuranti di ciò che accadeva lontano da
loro, lontano anni luce dai loro pensieri, rinchiusi nella loro bolla
personale, protettrice dei mali che in quel momento venivano compiuti dai loro
simili.
- TU!-
James, allarmato
si staccò di colpo- Che succede?-
- Non ne ho idea-
Lily lo guardò preoccupata.
Insieme scesero
le scale a due a due per arrivare in soggiorno.
- Ehi, Lily,
sorpresa!-
Sirius
troneggiava sul mobiletto da tè davanti al televisore, il borsone in
mano e una faccia da schiaffi.
- Che ci fai
qui?- James lo guardava sorpreso e contemporaneamente divertito.
- Diciamo che
abbiamo deciso di accamparci-
- Co-Cosa?- Mary, furibonda, era aggrappata alla poltrona.
- Ehi, ragazzi,
gradite l’incursione?- Remus comparve dalla porta principale seguito da
Peter.
- No, ragazzi,
qui non ci state tutti! Dove vi metto a dormire?- Lily era sconcertata.
- Certo, cara
– Sirius balzò giù dal tavolino e le circondò le
spalle con un braccio – Noi siamo animali selvaggi, ci accontentiamo del
pavimento –
TA DAAAAAAAAAAAAAAAAN!
Surpraaais J
Salve
gente!
Allora io
inizierei con un enorme
SCUSA =)
Sono
imperdonabile lo so! E non sono neanche soddisfatta del capitolo, anzi,
diciamocelo, mi fa un po’ schifo.
Questo
è un capitolo di transizione: non succede niente di che; quelli che
verranno dopo saranno alquanto movimentati.
Ora,
prometto che sarò molto più in orario con i prossimi capitolo.
Ammetto che
non ho postato anche perché mancava un po’ l’ispirazione ma,
finalmente, ho capito bene come andrà avanti la storia. INDIIII, posso procedere velocemente.
Ah, ci
tengo a precisare: lo so che nel capitolo scorso sembrava che Mary e Sirius
sarebbero tornati insieme, ma credo che non ci sia gusto nel vederli pappa e
ciccia: non preoccupatevi, non li lascio mica scapoli; concediamogli solo un
po’ di tempo, anche per divertirci un po’.
Ripeto
ancora, ragazzi, SCUSATE.
Mi
farò perdonare.
Parto coi
ringraziamenti:
_Mary: Ma
Lumacorno se lo meritaaaaaaa xD
Oh, mi dispiace che Sirius e Mary non abbiano chiarito, ma tutto si
aggiusterà: diamo tempo al tempo. Cara mia lettrice fedele, qui non
è che ci sia molto da dire L Il capitolo è normale, non
c’è niente di che, ho dato spazio al mondo Babbano per staccare un
po’. Nel prossimo capitolo avverranno un po’ di cose, così
come in quelli seguenti v.v Ti aspetto, cara, Bacii
kokylinda2:
Sì, ehm, prorpio presto non ho postato -.- Lo
so, sono imperdonabile -.- Spero di ritrovarti tra le recensioni, cara =) Al
prossimo capitolo Baciii
ElseW: innanzi tutto, cara, ti debbo riferire che io,
scartabellando nel tuo profilo, ho trovato quella fantastica storia che
è Bianco e nero e il suo seguito, indi, ti intimo di proseguire xD No, seriamente, non ti metto fretta, però ne
approfitto per dire che è davvero bella v.v Lo so, lo so, James ha
classe, lui è un FIGOOOO xD Spero di
ritrovarti tra le recensioni =) Baciii
Coriandoli_di_zucchero:
sì, ehm proprio presto non ho postato asd vabbè ma dettagliiiiiiii XD Grazie, amica mia, se non ci fossi tu
a recensire tutte le storie… xD Al prossimo
capitolo <3
Pikkola_15:
Sono felice che ti piaccia, cara *_* Recensisci anche questo capitolo, per
favore !
Colgo
l’occasione per ringraziare tutti coloro che non mi hanno abbandonato
neanche nell’avviso xD E cioè _Mary, Lovegio92,
pazzerella_dispettosa, diavoletta88,
coriandoli_di_zucchero e _SiL_
In
più ringrazio coloro che hanno letto e recensito la drabble
La bua delle femmine, visto che la maggior parte fanno parte delle lettrici di
Volando oltre tutto.
Basta, ho
DAVVERO finito J
Arrivedorsciiiii
Caramella_rosa_gommosa
Baciii