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Autore: Ellens    03/04/2010    7 recensioni
James Potter poi le dava letteralmente la “caccia”: le chiedeva sempre di uscire e, anche durante l’estate, le aveva inviato numerose lettere, finite tutte nella pattumiera. Nonostante ciò però, Lily non poté fare a meno di notare che, al solo pensarlo, il suo cuore mancò qualche battito…”Sciocca, che ti succede? Ti stai rammollendo?” si disse cercando di cambiare pensieri.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I, Malandrini, Severus, Piton | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18

Capitolo 18

Ti va di ballare?

 

 

- Ehm, ciao-

- Ciao- Mary guardò il Black di sottecchi, giusto per non esporsi troppo.

- Come va?-

Bene, iniziare con lui una conversazione con un “come va?” era non squallido, di più.

- Bene, diciamo. Tu?- Senza guardarlo negli occhi afferrò con la mano qualche filo d’erba e lo strappò dal prato.

Erano nel cortile della scuola, e da lì a una mezzora lei sarebbe dovuta partire, per raggiungere Lily.

- Bene, sì, direi di sì.- il silenzio calò di colpo.

Magnifico, si prospettava una di quelle conversazioni da lasciare senza fiato.

- Senti, ma che stiamo facendo? Io qui, tu lì che ci diciamo di star bene, che non abbiamo più intimità per una sciocchezza- Sirius si alzò e la squadrò.

-Scusa? No, seriamente, scusa? Una sciocchezza? Una sciocchezza? Ah, sì, giusto, questa è bella. Tu mi hai tradita con quella e per te sarebbe una sciocchezza? Ah, beh,  allora si vede che qui l’unica che credeva davvero nella nostra storia ero io, visto che tu ti davi alla pazza gioia con altre definendo poi il tutto una sciocchezza- ogni parola sembrava veleno.

- Mary io non ti ho tradita-

- Sirius, pensi davvero che ti creda? No, perché se è così, abbandona la speranza-

- Mary, tu eri la prima a dire a Lily di non avere pregiudizi nei confronti di James, quando poi sei subito pronta ad accusarmi, dicendomi che ti tradisco-

- Sirius, quella là ti era svaccata addosso. Cos’era lo studio del corpo umano ravvicinato? Mi pigli per cretina, deficiente o cosa?-

- Senti, se hai intenzione di star qui ad accusarmi come se ti avessi ucciso il gatto, allora, buone feste-

- Ma buone feste un corno, Sirius. Buone feste un emerito ca…-

Ma ormai il ragazzo l’aveva piantata in asso, lì, sotto quell’albero che tante volte in quei mesi precedenti li aveva visti abbracciati.

- Una cretina, ecco cosa sono. Pretendere che lui venisse da me e dicesse “ ehi, Mary, cavolo, mi manchi, torniamo insieme!”. Ancora più illusa quando mi ci sono messa in estate. Ma che avevo in testa? Cavolfiori?-

E con una lacrima sulla guancia si girò verso il portone principale, le braccia lungo i fianchi, le mani strette in pugni.

 

 

Sirius entrò sbattendo la porta della camera.

Remus, piegato nel fare la valigia, si girò a guardarlo.

- Andata male, Felpato?-

- Una merda. Ha iniziato a dire che l’ho tradita-

- E tu?-

- Le ho detto che mi accusava ingiustamente-

- E lei?-

- Che non era una cretina-

- E tu?-

- Niente, me ne sono andato-

- Sei un genio, fattelo dire-

- Ma tu che ne sai? Era là, tutta accusatrice-

- Sirius, lei semplicemente è orgogliosa quanto te. Dalle tempo-

Sirius non rispose, gli occhi soffermati sul letto di James, stranamente vuoto.

- E Ramoso?-

- Non ne ho idea. Gira voce che abbia congedato la McGranitt con un: passi felici vacanze. Sembra abbia rincorso Lily –

- Stai scherzando?-

- No. Aaarg, aiutami a chiudere la valigia-

Insieme si sedettero sul bagaglio marrone.

- E quindi? Ci ha piantati in asso? Noi dove andiamo?-

- Io propongo un’invasione: tutti dalla Evans –

Sirius guardò sconcertato Lunastorta.

- C’è stato un cambio di personalità? Esci da ‘sto corpo, anima malefica, torna nel mio!- Disse il moro alzandosi di scatto.

- Vedi che sono serio-

- Anche io –

- Allora lo raggiungiamo?-

- Lunastorta, sarai anche contaminato da me, ma c’è bisogno di chiederlo? Ovvio, amico-

- Lo sai che ci sarà anche Mary, no?-

Sirius arricciò il naso – Farò come se non esistesse, giurin giurello-

 

 

* * *

 

 

- Quello schifo là! Non ci dovevo andare, ecco tutto! Uguali come due gocce d’acqua i maschi! Tutti delle emerite cacche- Mary spalancò la porta di casa Evans come una furia.

- Mary!- una nuvola rossa l’avvolse in un abbraccio.

- Ciao, amica- La bruna inspirò a fondo il profumo di fragole dello shampoo di Lily.

- Ciao, migliore amica-

- Ciao, amica della mia ragazza-

Mary si voltò di scatto: sentire la voce di James in casa Evans era come ridere durante Trasfigurazione, impossibile.

- Tu! Che ci fai qui?-

- Diciamo che ho fatto una tappa duratura-

- Un’incursione, vorrai dire- lo corresse la rossa.

- Come siamo esagerate. Possiamo dire di aver compiuto un atto di galanteria per fini pubblici-

- Fini pubblici?-

- Ovvio. T’immagini in che stato sarà la scuola senza il nostro supporto amoroso?-

- Non ti montare la testa, Potter. Lily ti accetta solo perché sei il più decente sulla piazza-

- Lo prendo come un complimento-

- Dovresti-

- Oh, ma che è, un complotto contro di me? Siete due femmine contro uno!-

In quel preciso istante Petunia irruppe nella stanza.

- Ciao, cosa-

- Ciao, Petunia. Mi chiamo Mary, per la cronaca-

- Lo so, lo so, zitta, non ho tempo- si voltò istantaneamente verso Lily – Tu! Sai che dicono al nostro telegiornale? Un’altra morte sospetta! Un’altra! Sono i tuoi amici, ammettilo!-

- Petunia, hai bevuto?- James la guardava sconcertato.

- Come ti permetti, razza di sottouomo… Sottouomo!-

- I nostri amici non uccidono, Petunia. Non siamo tutti serial killer-

- Siete tutti pazzi, però! Eh, una cosa, stasera verrà a cena Vernon. Siate n-o-r-m-a-l-i-

Senza aspettare risposte uscì dalla stanza.

- Lily, tua sorella si è aggravata- Mary era più che scioccata.

- No, è solo l’agitazione: crede che rovinerò la cena col tricheco. Diciamo che l’arrivo di James non le ha giovato-

- Pff, non capisce niente! La mia presenza dovrebbe onorarla!-

- Se, va beh, ora non esageriamo- Lily lo guardò sarcastica.

- Ehm, ragazzi, non per dire, ma qualcuno mi direbbe dove posso sistemarmi?-

- In camera mia, ovvio- Lily la osservò stranita.

- Ma ti pare? James è in camera con te-

- Ma no, ovvio! James è nella camera degli ospiti-

- Già, io sono stato confinato là-

- Non ti lamentare-

- Mi sto lamentando?-

- Sì, palesemente!-

- Ma io ti amo!-

- Mi vuoi corrompere?-

-Si vede?-

- Alquanto…-

Mary sorrise girandosi: sarebbe stato meglio mettere la propria valigia nella camera degli ospiti.

 

 

- Vernon, lei è mia sorella, lei una sua amica, e lui un suo amico- Petunia li guardò con sufficienza, presentandoli.

Vernon, una palla di lardo inquietante, annuiva stoltamente ad ogni viso nuovo.

- Per la precisione, io sono il suo ragazzo- disse James piccato.

- Ah, ma si accoppia anche questa specie?- sussurrò Vernon a Petunia, abbastanza forte da far sentire a tutti.

La fidanzata lo guardò impacciata, poi con un sorriso tirato esclamò – bene, possiamo mangiare-

 

- Sai, caro, pensavo di vendere la casa, se mamma me la lascia-

- Oh, sì, potrebbe fruttare…-

Erano ormai a metà cena e gli unici ad intrattenere un discorso erano stati il tricheco e la sua anima gemella.

- No, scusa? Petunia, per la cronaca, che ne sai che mamma te la lascia? Potrebbe lasciarla a me-

- Ha detto che me la lascia. A te danno la casa del mare-

- Cosa? Lo sa che odio quel posto! Lì il telefono non prende-

- Cos’è il feletono?- sussurrò James a Mary.

- Un coso che serve a qualcosa, credo…-

- Non ci posso far niente! Tu tanto andrai a vivere coi tuoi simili-

- Ma anche se volessi venderla nessuno la comprerà, e tu lo sai-

- Appunto! Dovrei prendermela io?-

- No, ma potresti essere più giusta-

- Cara, ma non dibattere. Ormai la casa va a te- disse Vernon con aria soddisfatta.

- No, scusa, coso a te chi te l’ha detto?- Mary lo guardò scocciata.

- La madre non lo darà certo a..-

- Ma sei sua madre? Che ne sai?- l’amica si stava accalorando.

- Ehi, ragazzina, non permetterti di parlarmi..-

- Ma tu invece ti permetti di fare conti quando non fai neanche parte della famiglia!-

- Cero che faccio parte! Sono il suo fidanzato- disse indicando col pollicione Petunia.

- Allora io dico che la casa va a Lily. Sono il suo fidanzato, no?- intervenne James.

- Senti tu, mezzo uomo e mezzo coso, non mi rivolgere la paro..-

- Ma se lui è mezzo uomo tu sei mezza foca- Lily si era alzata battendo i pugni sul tavolo.

- Lily, come ti permetti?- Petunia la guardò scandalizzata.

- E come si permette la tua dolce metà, scusa?-

- Non è una foca!-

- Ah no? E cosa ti pare? Un tricheco? Sì, forse- Mary guardò con sufficienza la sorella dell’amica.

- Fuori da casa mia- quest’ultima si era alzata, cercando inutilmente di apparire autoritaria.

- Non è casa tua, è dei nostri genitori-

- Beh, ovviamente non è tua-

- Ma neanche tua-

Petunia strinse le labbra mordendosi coi denti l’interno delle guance.

- Allora me ne vado io-

- Bene-

- Quando mamma lo saprà…-

- Le dirò che vai in giro a dire che questa sia casa tua-

La sorella sbatté i piedi per terra come una bambina che non otteneva il suo lecca lecca alla fragola e in un turbine di capelli biondi uscì dalla casa, seguita dal suo Vernon, sbattendo la porta.

Lily la osservò andar via con le lacrime agli occhi.

Non avrebbe volute che la serata finisse così, ma la odiava.

La odiava perché non le permetteva di dimostrarle ciò che realmente era, perché era piena di pregiudizi, perché doveva essere sua sorella, non la sua peggior nemica.

La odiava perché nonostante sapesse che non era stata bene, non le aveva neanche chiesto se si fosse rimessa.

Senza dar conto a nessuno uscì dalla porta secondaria, in cucina, e si sedette sul gradino.

 

- Ciao, tesoro! Come stai? Sarai stanca- la mamma l’abbracciò affettuosamente.

- Bene, mamma! Non sai quante cose ho imparato! So far volare gli oggetti con la bacchetta, trasformare topi in tazzine, fare sciroppi e bevande profumate!- la figlia la guardò fiera, gli occhi verdi luccicanti.

- Oh, brava!-

Un uomo dagli occhi smeraldini e i capelli castani le si avvicinò sorridente.

- Ma chi vedo! Una piccola streghetta –

- Papà!- la bimba si fiondò sul padre, facendosi prendere in braccio.

- Ciao, tesoro!-

- Ciao, Lily - Petunia la guardava nascosta dalla schiena del padre.

Lily s’affrettò a scendere, l’emozione dipinta sul viso. La sorella l’aveva perdonata?

- Tunia! Ti devo raccontare certe cose!-

Le prese le mani nelle sue, sorridendo smagliante. La sorella, però, lasciò immediatamente la presa.

- Non m’interessa, Lily-

- Ma se vuoi te le racconto dopo-

- No, Lily, non ne ho voglia-

- Come vuoi- la voce era incrinata per la delusione- oggi andiamo al parco?-

- No, esco con le mie amiche-

- Se vuoi ci vediamo un film insieme, stasera- tentò nuovamente la rossa.

- No, Lily, esci con il tuo amico là, Piton, o con le tue amiche. Non c’era gente come te lì?-

- Ma io volevo stare con te…-

- Un altro giorno, magari-

I genitori le interruppero – Su, su ragazze, avete tanto tempo per raccontarvi le novità. Ora salite in macchina-

Lily osservò scomparire dalla propria vista il treno diretto ad Hogwarts.

 

La odiava perché si era sempre comportata da estranea con lei.

 

 

- Tunia, devo ripassare, quest’anno ho i G.U.F.O., ti va di ascoltare la lezione? Te la ripeto un attimo-

- Lily, oggi è Pasquetta, non ho tempo da perdere-

- Dove vai?-

- Non t’interessa-

- Certo che m’interessa, sono tua sorella-

- No, Lily, sei solo la figlia dei nostri genitori-

- Ciò significa essere…-

- Per essere sorelle bisogna avere qualcosa in comune. Noi non abbiamo niente-

- Sì, invece-

- No, certo che no-

- Un tempo sembrava di sì-

- Un tempo si era piccoli, troppo per accorgersi di differenze evidenti-

Uscì dalla camera lasciando la sorella sola.

- Bene, se la metti così…- Lily si sedette sulla sedia ricominciando a ripetere Incantesimi.

 

La odiava perché un tempo le aveva voluto bene…

 

- Auguri Tunia -

- Grazie, Lily –

-Scarta, scarta- Lily le porse il suo pacchetto.

Petunia, con mani incerte, aprì la scatolina rossa, tirando fuori una collanina argentata che aveva una L e una P come ciondoli.

- Oh, Lily, è bellissima-

- Così ti ricorderai sempre di me-

- Ma io lo farò anche senza la collanina-

- Non si sa mai- rispose la sorella sorridendo.

- Tunia, vieni a soffiare le candeline- la madre le richiamò all’attenzione.

Tunia corse verso il tavolo, pronta a spegnere il 7 di cera incastrato nella panna della torta.

 

Lily aprì gli occhi umidi. Ricordare le faceva male, tanto.

Si alzò di scatto decisa a fare una cosa, attraversò il soggiorno dove incontrò gli occhi desolati di Mary, salì le scale frettolosamente e si fiondò nella camera della sorella.

Sapeva dove cercare, sapeva cosa trovare, se l’avesse trovata.

Aprì il secondo cassetto della scrivania e tolse tutti i fogli e le carte buttate lì alla rinfusa.

In fondo, in fine, trovò una scatoletta rossa.

Era rimasta lì per tutti quegli anni?

La aprì, con mani tremanti. Dentro, come dodici anni prima, era posata una catenina, questa volta, però, con un solo ciondolo: una L.

L’aveva davvero conservata così? O la P l’aveva persa col trascorrere degli anni?

- Ehm, ti disturbo?- James era entrato nella camera.

- No, no- Lily chiuse la scatoletta e la ripose nel cassetto, sbattendolo velocemente.

- Mi… mi dispiace. Per tutto. Non mi sarei dovuto fermare-

- No, James, avremmo comunque litigato, non farti colpe-

Lily si sedette sul letto della sorella, seguita a ruota dal ragazzo.

Pochi secondi dopo, una macchina si fermò sotto la finestra della camera. La radio era accesa e da essa proveniva una canzone lenta.

- Ma da dove esce ‘sta musica?-

- Dalla radio…-

- E che è?-

- E’ una cosa che emana… musica?-

- Ah- il silenzio calò tra i due, rotto solo dalle note musicali.

- Lily, ti va di ballare?-

Lily lo guardò incerta – Okay- rispose infine con un mezzo sorriso.

Si alzarono entrambi, lui le posò le mani sui fianchi e lei sulle spalle.

Iniziarono a muoversi a ritmo della musica, incuranti di ciò che accadeva lontano da loro, lontano anni luce dai loro pensieri, rinchiusi nella loro bolla personale, protettrice dei mali che in quel momento venivano compiuti dai loro simili.

 

- TU!-

James, allarmato si staccò di colpo- Che succede?-

- Non ne ho idea- Lily lo guardò preoccupata.

Insieme scesero le scale a due a due per arrivare in soggiorno.

- Ehi, Lily, sorpresa!-

Sirius troneggiava sul mobiletto da tè davanti al televisore, il borsone in mano e una faccia da schiaffi.

- Che ci fai qui?- James lo guardava sorpreso e contemporaneamente divertito.

- Diciamo che abbiamo deciso di accamparci-

- Co-Cosa?- Mary, furibonda, era aggrappata alla poltrona.

- Ehi, ragazzi, gradite l’incursione?- Remus comparve dalla porta principale seguito da Peter.

- No, ragazzi, qui non ci state tutti! Dove vi metto a dormire?- Lily era sconcertata.

- Certo, cara – Sirius balzò giù dal tavolino e le circondò le spalle con un braccio – Noi siamo animali selvaggi, ci accontentiamo del pavimento –

 

 

 

 

 

TA DAAAAAAAAAAAAAAAAN!

Surpraaais J

Salve gente!

Allora io inizierei con un enorme    SCUSA =)

Sono imperdonabile lo so! E non sono neanche soddisfatta del capitolo, anzi, diciamocelo, mi fa un po’ schifo.

Questo è un capitolo di transizione: non succede niente di che; quelli che verranno dopo saranno alquanto movimentati.

Ora, prometto che sarò molto più in orario con i prossimi capitolo.

Ammetto che non ho postato anche perché mancava un po’ l’ispirazione ma, finalmente, ho capito bene come andrà avanti la storia. INDIIII, posso procedere velocemente.

Ah, ci tengo a precisare: lo so che nel capitolo scorso sembrava che Mary e Sirius sarebbero tornati insieme, ma credo che non ci sia gusto nel vederli pappa e ciccia: non preoccupatevi, non li lascio mica scapoli; concediamogli solo un po’ di tempo, anche per divertirci un po’.

Ripeto ancora, ragazzi, SCUSATE.

Mi farò perdonare.

Parto coi ringraziamenti:

 

_Mary: Ma Lumacorno se lo meritaaaaaaa xD Oh, mi dispiace che Sirius e Mary non abbiano chiarito, ma tutto si aggiusterà: diamo tempo al tempo. Cara mia lettrice fedele, qui non è che ci sia molto da dire L Il capitolo è normale, non c’è niente di che, ho dato spazio al mondo Babbano per staccare un po’. Nel prossimo capitolo avverranno un po’ di cose, così come in quelli seguenti v.v Ti aspetto, cara, Bacii

 

kokylinda2: Sì, ehm, prorpio presto non ho postato -.- Lo so, sono imperdonabile -.- Spero di ritrovarti tra le recensioni, cara =) Al prossimo capitolo Baciii

 

ElseW: innanzi tutto, cara, ti debbo riferire che io, scartabellando nel tuo profilo, ho trovato quella fantastica storia che è Bianco e nero e il suo seguito, indi, ti intimo di proseguire xD No, seriamente, non ti metto fretta, però ne approfitto per dire che è davvero bella v.v Lo so, lo so, James ha classe, lui è un FIGOOOO xD Spero di ritrovarti tra le recensioni =) Baciii

 

Coriandoli_di_zucchero: sì, ehm proprio presto non ho postato asd vabbè ma dettagliiiiiiii  XD Grazie, amica mia, se non ci fossi tu a recensire tutte le storie… xD Al prossimo capitolo <3

 

Pikkola_15: Sono felice che ti piaccia, cara *_* Recensisci anche questo capitolo, per favore !

 

Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che non mi hanno abbandonato neanche nell’avviso xD E cioè _Mary, Lovegio92, pazzerella_dispettosa, diavoletta88, coriandoli_di_zucchero e _SiL_

 

In più ringrazio coloro che hanno letto e recensito la drabble La bua delle femmine, visto che la maggior parte fanno parte delle lettrici di Volando oltre tutto.

 

Basta, ho DAVVERO finito J

 

Arrivedorsciiiii

 

Caramella_rosa_gommosa

 

Baciii

 

   
 
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