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Autore: yuki21    03/04/2010    2 recensioni
Protagonista principale una Sakura tutta nuova. Segreti, amicizie e amori nel mondo di Naruto Shippuden. Vecchi e nuovi personaggi.Il potere della nove e della tre code.
Genere: Romantico, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Grazie come sempre a chi segue questa storia, la legge, la ricorda, le tiene da conto, la commenta..grazie soprattutto a Toru85 e Fede94..è sempre un piacere leggere i vostri costanti commenti. A tutti voi, auguro una buona Pasqua ricca ricca di cioccolato!! Yuki

 

Madara era stato sconfitto. C’era voluta tutta la forza di volontà di Naruto per fermare quella sinistra presenza, ma il ragazzo, animato dalla speranza di salvare le persone a lui care ce l’aveva fatta. Sfruttando il chakra di Kyubi, durante il combattimento si era svegliato in lui un potere tutto nuovo. Attraverso gli occhi indemoniati della volpe a nove code, uno strano sharingan aveva fatto la sua comparsa nello sguardo di Naruto. Il regalo che Itachi gli aveva donato tempo prima, dichiarando di avergli dato il potere per fermare Sasuke, era stato utilizzato per fermare un altro Uchiha: Madara. Con quel potere Naruto era riuscito a parare tutti i colpi di quell’essere ed era alla fine riuscito ad annientarlo piegando alla sua volontà, la volpe a 9 code. Grazie a quei nuovi occhi, nessuna illusione di Madara era andare a buon fine. Itachi aveva sbagliato solo su una cosa: non sarebbe stato Naruto a riportare Sasuke alla Foglia utilizzando la forza, ma sarebbe stata la sorellina di quella donna che aveva tanto amato a fare il miracolo, usando un potere immenso, quello dell’amore.
Sakura aveva passato anche lei diversi giorni in ospedale. Ino aveva fatto del suo meglio per curarla. Insieme a Sasha aveva vegliato giorno e notte sulla sua senpai. Grazie al chakra del lupo a tre code, Sakura era migliorata giorno dopo giorno fino a riuscire ad alzarsi dal letto senza aiuto. La prima cosa che aveva fatto era stato recarsi nella stanza di Sasuke. Lo aveva osservato un pò, disteso nel letto e se ne era andata. Solo vederlo li, nuovamente a Konoha l’aveva fatta piangere di gioia. Sasuke era stato seguito da Shizune che si divideva tra lui e Tsunade. L`Hokage lentamente si stava riprendendo...ed era ancora lei l`Hokage della Foglia! Fu la prima cosa che disse ripresasi dal coma. E nessuno avrebbe potuto dirle di no visto che il sesto, cioè Danzou era sparito durante la dura battaglia. Quel uomo se ne era andato nel nulla. Inseguirlo per ora non era la priorità del Villaggio della Foglia. C’era ancora troppo da chiarire e sistemare prima di preparare una missione ufficiale per ritrovarlo. Con lui la Radice aveva smesso di esistere. Anche Sai poteva finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Sakura aveva espresso la sua volontà di seguire Sasuke in ospedale. Quale ninja medico si dichiarò pronta a tornare a lavoro. Nessuno avrebbe potuto fermala e così da qualche giorno, le cure di Sasuke erano passate sotto la sua responsabilità.
I primi giorni Sasuke non aveva aperto bocca. Cieco e immobilizzato a letto, era del tutto inerme alle cure della ragazza. Dal canto suo, Sakura era molto restia nel voler aprire una qualsiasi discussione col moro. Era ancora confusa da tutti gli avvenimenti accaduti in quei giorni e parlare di sentimenti col Villaggio ridotto in quelle condizioni, e con un Sasuke sul quale vi erano ancora pesanti accuse da affrontare non era davvero il caso. Così la fanciulla si limitava al suo ruolo di ninja medico, spiegando con dolcezza a Sasuke tutto ciò che faceva al suo corpo per aiutarlo a guarire.
Sakura – Oggi togliamo le bende agli occhi. Hai reagito molto bene alla cura. Se tutto va come previsto non avrai danni permanenti alla vista. Chiudo le tende per fare un pò di ombra, la luce all’inizio potrebbe darti fastidio ma è normale quindi sta tranquillo –
Il ragazzo a fatica si mise seduto sul letto. Non disse nulla. Sakura chiuse le tende e gli si avvicinò.
Lentamente comincio a toglierle. I due erano molto vicini. Sakura cercava di concentrarsi sul suo lavoro. Sasuke taceva in attesa del responso. Le bende vennero rimosse tutte. Con la tecnica del palmo mistico Sakura sondò gli occhi di Sasuke. Sorrise e gli disse - E` tutto ok Sasuke-kun, apri gli occhi lentamente e dimmi come vedi –
Il ragazzo obbedì. Aprì lentamente gli occhi. Pian piano le cose presero forma, i colori tornarono a loro posto. La stanza era semplice e composta. Fiori in un vaso erano posti sul comodino vicino al suo letto. Erano freschi di giornata. Avevano un buon odore. Ma lui già da qualche giorno, aveva imparato a riconoscere l’odore di lei sopra ogni cosa. E fu in quel giorno che Sasuke posò nuovamente lo sguardo sulla sua ormai cresciuta ex compagna di team.
Era cambiata. Le volte precedenti, preso dal combattimento non lo aveva notato. Sakura era cresciuta. Sul suo viso non c’era più traccia della bimba timida eppur decisa che aveva passato con lui anni di addestramento ninja. Li davanti c’era una giovane donna dal volto dolce e maturo. Gli occhi verdi di lei lo osservavano speranzosi.
Sakura – Ci vedi bene Sasuke-kun? –
Ancora quel nome. Lui non meritava di venir chiamato così. Lui non aveva nulla di caro era un mostro! Distolse lo sguardo da lei.
Sasuke – Vedo un pò sfocato, ma va bene. Riesco a distinguere tutto –
Lei sorrise di cuore. Disse un bene e si alzò. Aprì leggermente le finestre. Sasuke fece fatica all’inizio ma poi tutta quella luce non gli diede più fastidio. C’era aria di primavera e tanti profumi che volavano leggeri. E di nuovo il profumo di lei lo colpì come un pugno nello stomaco. La presenza di lei era ovunque. E lui era a godere di tanto splendore di quel giorno di primavera, grazie a quella fanciulla che gli stava davanti e che vestiva in quel momento i panni di un medico. Sakura lo aveva salvato alla fine dalle tenebre. Era entrata all’inferno, lo aveva preso per mano e lo aveva riportato alla luce.

E ora lui era del tutto impreparato a quelle emozioni.

La ragazza aggiornò la scheda medica ai piedi del letto del giovane. Compilava con diligenza il foglio tenendo lo sguardo basso. Sasuke si rese conto presto che la stava praticamente fissando. Era tutto molto strano. Ogni cosa ai suoi occhi sembrava diverso. Quella lì era una finestra da cui si vedeva il cielo. Ma da quando il cielo era così luminoso? Da quando l’aria si era riempita di così tanti profumi? E poi lei in quella stanza. La sua pelle chiara, i capelli rosa che venivano mossi dalla brezza primaverile. Gli occhi dalle ciglia lunghe che denotavano un intelligenza pungente e attenta. E la sua bocca, piena, morbida, semi aperta mentre mordicchiava il cappuccio della penna. Sasuke sentì qualcosa nascergli dentro. Un calore del tutto nuovo o forse dimenticato che si stava risvegliando del tutto inaspettatamente. Distolse lo sguardo da Sakura. Solo il pensiero di poterla toccare di nuovo, di sfiorargli una mano lo faceva star male. Lui non meritava nulla di così bello e perfetto. Lui non osava desiderare più nulla a questo mondo. Sakura si voltò verso il ragazzo. Posò la cartella medica e gli si avvicinò un pò incerta sul da farsi. La realtà è che avrebbe voluto stringerlo a se e piangere finalmente libera da tutto il dolore che gli anni di lontananza gli aveva causato. Ma temeva di essere nuovamente respinta e il pensiero degli attacchi ricevuti dal ragazzo non le dava pace. Aveva paura che tutto andasse nuovamente in pezzi, quindi continuò a concentrarsi sul suo lavoro.
Sakura – Bene, a questo punto se non sei troppo stanco riprenderei la cura del tuo braccio destro. E’ ciò che più mi preoccupa. Dopo lo scontro era davvero ridotto male… - Il ragazzo annuì e così lei si sedette su una sedia vicino al letto. Si concentrò e puntò il suo chakra guaritore sul braccio di Sasuke. Il ragazzo rimase immobile e muto. Tutto quel silenzio era davvero straziante, così la rosa si fece coraggio e cercò di intavolare una conversazione, convinta che anche stavolta sarebbe stato più che altro un monologo.
Sakura – Sai Sasuke-kun, in questo momento Naruto, Sai e il maestro Kakashi sono davanti al quinto Hokage. Stanno discutendo di te, del tuo futuro. Attualmente il tuo chakra è stato..be diciamo..congelato da mia sorella. Un sigillo ti impedisce di usarlo. Non è tanto per precauzione, ti prego di credermi, quanto più per tutelare la tua guarigione. Non devi usare ne lo sharingan ne il chidori o qualsiasi altra tecnica finchè non ti sarai completamente ristabilito altrimenti rischi di riportare dei danni permanenti. Sono sicura che Tsunade ti perdonerà come abbiamo già fatto tutti noi. Certo dovrai mettercela tutta anche tu per fare in modo che le persone possano darti di nuovo fiducia. Ma sono certa che ce la farai del resto tu devi riportare allo splendore il clan Uchiha giusto? –
E così dicendo, mentre continuava la sua tecnica medica Sakura regalò a Sasuke uno dei suoi più dolci sorrisi. Il ragazzo la osservò e finalmente, dopo giorni di silenzio, iniziò a parlare con lei.
Sasuke – Qualsiasi sia la decisione che verrà presa per me non ho intenzione di scappare ancora. La affronterò qualsiasi cosa accada. Pensare di essere perdonato però…è solo un illusione –
Sakura – Avanti non essere così negativo! Ci vorrà del tempo ma sono certa che tutto si aggiusterà. E poi non permetteremo a nessuno di farti del male quindi anche gli altri Kage dovranno accettare la decisione della Foglia –
Sasuke – Io ho ucciso gente innocente Sakura! Ho fatto del male agli abitanti della Foglia. Ho cercato di uccidere Naruto più di una volta ed ho colpito persino te!! Io non merito di essere perdonato, io devo essere punito!! –
Adesso stava decisamente urlando. Sakura aveva smesso di curarlo e lo osservava con occhi spalancati.
Stavolta però, non versò nemmeno una lacrima. Si alzò lentamente dalla sedia, indossò un guanto bianco col simbolo del Ghiaccio sulla mano destra e…..tirò un pugno dritto in faccia a Sasuke! Non lo colpì con la potenza di cui era capace, ma lo colpì abbastanza forte da fargli girare la testa dalla parte opposta.
Sakura – Bene Sasuke-kun eccoti accontentato! Sei stato appena punito. E ogni volta che ti sentirò dire ancora che non ti meriti di essere perdonato ti punirò nuovamente e sempre più forte! Ora ascoltami dannato zuccone! Ci abbiamo messo quattro anni per ritrovarti e farti capire cosa voleva davvero Itachi da te. E tuo fratello vuole che tu viva! Quindi smettila di compatirti, perdonati e vivi maledizione!! Non mi interessa se deciderai di andartene di nuovo dal Villaggio della Foglia, non mi interessa se vorrai abbandonarci nuovamente, mi interessa solo che questa catena di dolore venga spezzata! Tu devi vivere e tornare a sorridere come facevi un tempo e a costo di costringerti a farlo con la forza, sta sicuro che tu vivrai dannazione!! –
E le lacrime arrivarono subito dopo. Ma fu solo per un secondo, Sakura le asciugò con lo stesso guanto e guardò dritto negli occhi di Sasuke. Il ragazzo torno in posizione appoggiando la testa al cuscino. E finalmente, dopo tanti tanti anni, abbozzò un sorriso.
Sasuke – Non sei cambiata poi tanto Sakura, sei sempre noiosa! –
Sakura – Non prendermi in giro Sasuke, o ti colpirò ancora! –
Sasuke – No basta così. Direi che sono già ridotto abbastanza male senza che tu ci metta del tuo. Sai, Itachi mi ha detto che le donne del Ghiaccio sono testarde. Mio fratello aveva sempre ragione... – Lo sguardo di Sasuke si perse nei ricordi. Un ultima lacrima solcò il viso della ragazza. Con la mano sinistra Sasuke l`asciugò. Fu un gesto del tutto naturale, ma la ragazza rimase immobilizzata. Sasuke la guardò con un espressione del tutto nuova.
Sasuke – Qualsiasi cosa succeda, io non scapperò più. Qualsiasi cosa succeda, non abbandonerò mai più ne te ne Naruto. Se la Foglia può perdonarmi, forse riuscirò a farlo anche io. Ma tu Sakura, non versare più lacrime per me. E’ davvero insopportabile vederti così –
Sakura – Be io sono noiosa tu lo dici sempre.. –
Sasuke – No Sakura, tu non sei noiosa. Tu sei una sorpresa continua e forse anche se a suon di botte, sei l’unica che riesce a farmi vedere cose che nemmeno lo sharingan mi ha mai mostrato –
La ragazza prese coraggio e allungo una mano verso il moro. Lui timidamente la strinse nella sua. Si tennero per mano per qualche istante senza dire nulla. Oltre non si poteva andare. C’erano ancora troppe cose da chiarire e troppe cose da sistemare. Ma forse quello era un inizio. E pensando così, prima che la porta della stanza vennisse quasi buttata giù da un allegro e agitato Naruto, Sasuke disse nuovamente – Grazie Sakura –

   
 
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