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Autore: PATATINAFRITTA    04/04/2010    5 recensioni
Ciao riposto questa FF dopo che grazie all aiuto di _DaNgeRoUs_ChIlD_ e stata corretta!! bhe...la FF e tutta da scoprire leggete e vedrete.. tra Tanya e Charles il nostro innamoratissimo Erik e la nostra sbadata Sana riusciranno a dichiararsi??
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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criss

Ciao questo capitolo e stato rivisto e corretto da CRISS grazieeeeeeeeeeeeeeeeee ti devo 1000000 di favori!!

E poi o approfondito alcune parti … spero ora sia più carino e leggibile <3

 

 

Erano le sette ed ero stato svegliato dal suono del mio cellulare che continuava a suonare impazzito da qualche parte.

Mi sentivo abbastanza stanco e della sera precedente avevo pochi ricordi sfuocati, ma vedere la mia Piccola Sana sdraiata al mio fianco mi fece venire in mente un istante della notte trascorsa … oddio le avevo detto che ero follemente innamorato di lei,ODDIO L’AVEVO BACIATA,ODDIO LEI AVEVA DETTO CHE CREDE DI AMARMI????!!!!

No,sono sicuro che mi sto sbagliando.

Nel frattempo sono riuscito a prendere il mio telefono, 52 chiamate senza risposta?ma chi cavolo era?

Tanya!

Il telefono riprende a vibrare ed io rispondo.

Io- Pronto?

Tanya- Aki, oddio meno male che hai risposto … ho una cosa da dirti … io, io sono incinta, e il bambino è tuo!

Cosa?no, non era possibile perché io con Tanya non avevo mai avuto rapporti non sicuri, ne ero certo, ero stato sempre io a prendere precauzioni.

Io- Tanya, è impossibile noi abbiamo sempre preso precauzioni …

Tanya- Ma..ricordi la festa dai miei genitori la settimana scorsa?tu avevi un po’ bevuto ed io anche e …

Io- Dove sei ora?

Tanya- All’ospedale ho appena fatto l’ ecografia..

Metto giù il telefono e Sana mi guarda, si era appena svegliata, e dal suo sguardo deve aver ascoltato tutta la conversazione.

Sana- Auguri papà.

In silenzio mi alzo e recupero la mia maglietta la infilo, ho un estremo bisogno di Lei in questo momento, ho bisogno che mi dica che vada tutto bene, mi siedo sul bordo del letto e mi prendo la testa tra le mani certo k il suo conforto, ora come ora, me lo posso solo sognare.

Invece, come al solito, devo ricredermi perché Lei, la mia LEI, e dietro di me che mi abbraccia con la testa sulla mia spalla..

Sana- Shhhh vedrai che andrà tutto bene! Vuoi che ti accompagni?

Annuii in silenzio, lei mi baciò la spalla prima di dirigersi verso bagno per vestirsi.

Era uscita con una tuta nera e una felpa bianca, i capelli raccolti in una coda di cavallo e struccata, gli occhi comprensibilmente lucidi, come se avesse pianto..

La presi per mano, per trasmetterle forza, perché lei è la mia forza, voglio solo lei al mio fianco, e ho bisogno di farglielo capire.

Arriviamo davanti all’ ospedale e Tanya è già lì.

Ma prima di scendere, mi viene in mente una scena, e lì che chiarisco ogni minimo dubbio e abbracciando Sana mi dirigo verso di lei con il ghigno più cattivo che abbia mai fatto nella mia vita.

Io- Tanya, Tanya per avermi saresti anche disposta a mentire?

La mia non era una domanda, sapevo che era così, ma volevo farle provare almeno un po’ dell’ umiliazione e del dolore che noi avevamo provato per la sua stupida bugia. Sentivo le emozioni di Sana aveva paura ed era confusa, ma io sapevo di poterla rendere felice, sapevo  che tutta quello che stava succedendo era una messa in scena, che voleva solo riavermi dopo aver visto che io.. ero davvero innamorato di Sana.

Io- La sera del party a casa dei tuoi, io si ho fatto sesso ma non con te, mi sono diretto in camera tua solo alle prime luci del mattino..

A quelle parole Sana parve rilassarsi, povera piccola mia, mi stavo promettendo che avrei trovato il modo di farmi perdonare, anche se in fondo non era colpa mia, ma lei stava soffrendo …

Tanya- Ok, ok mi hai scoperto..ma io ti amo, lei – indicò Sana che si lasciava sorreggere da me -lei non ti ama, non rinuncerebbe a tutto per te, io lo stavo per fare, avrei adottato il bambino di una ragazza madre, e l’avremmo cresciuto insieme … perché ti amo, ma ora, oramai hai scelto lei, lo vedo da come la guardi, da come le sorridi da come la stringi … e per me non è finita qui Kurata, guardati alle spalle..

Sana la guardava con aria di sfida, stava per rispondere ma invece … si accoccolò meglio al mio petto e mi strinse la mano..

Sana- Povera piccola puttanella illusa … lui e mio!e tu … beh tu puoi inventarti tutte le storie che vuoi! Lui è, e rimarrà mio per sempre.

Cosi dicendo quella pazza furiosa se ne andò, grazie al cielo, ora ero di nuovo solo con Sana.

Guardai Sana,il suo piccolo viso era arrossato dalla rabbia, gli occhi ancora lucidi, sicuramente aveva pianto questa mattina ma non riuscivo a spiegarmene il motivo.

Lei alzò il viso per incrociare i miei occhi e sorrise, finalmente, temevo di aver perso quel magnifico sorriso.

Io- Non so tu ma io non ho fatto colazione per colpa di quella pazza!

Mi fermai con gli insulti per non cadere nel volgare davanti alla mia bambina.

Io- Ti va un cappuccino e un cornetto?

Sana sorrise e scosse la testa..

Sana- Si, ho lo stomaco sottosopra ho bisogno di zuccheri.

Io non avevo bisogno di zucchero finche avevo lei accanto, finche Lei stava accanto a me, non avevo bisogno di nulla.

 

 

 



  
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