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Autore: Adelhait    05/04/2010    7 recensioni
Quattro stagioni.
Quattro momenti dell’esistenza umana.
Momenti sfuggevoli come le ore di una meridiana…
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Natsu: Estate
Giovinezza




Yamabata wo  
kosame hareyuku
wakaba kana*.



È all’ombra di un albero secolare, seduta comodamente su di un tronco ricoperto di morbido muschio.
Attende.
Aspetta impaziente la sua venuta. Sa che lui non tarderà, mai infrangerà una sua promessa.
Giocherella con la punta del suo ban gasa facendo dei cerchi sul terreno. Sorride,  mentre aspetta la sua venuta. Si ferma e accarezza la stoffa liscia del suo kimono azzurro.
Deve essere perfetta.
Inumidisce le labbra con la lingua, vuole che siano lucide.
Sorride felice. Una ciocca bruna accarezza il suo esile collo. Lei velocemente la ripone dietro l’orecchio. Ride spensierata.
Alza il viso e tra le fronde dell’albero scorge il cielo terso.
-Non pioverà oggi-.
Sussurra, quando una leggera folata di vento le fa chiudere gli occhi. Li riapre e volge il capo alla sua destra.
Un sorriso solare illumina il suo giovane viso. Si alza, socchiude gli occhi e fa un leggero inchino.
-Ben arrivato Sesshoumaru-sama-.
Rialza il capo e continua a sorridere al suo Signore. Lui fa un cenno con il capo in segno di saluto.
Lei continua a sorridere felice.
Lui la osserva è cambiata. La sua piccola ningen è cresciuta è divenuta una giovane donna.
Il suo corpo è cresciuto.
Sana e bella.
I suoi occhi sono ancora limpidi come quelli di un infante.
Nulla è mutato è ancora come, quando era la sua bambina.
Dolce e spensierata.
La vede arrossire e chinare il capo.
Perché?
-Sesshoumaru-sama…vedete io…io…-.
Balbetta. È nervosa.
-Che cosa c’è Rin?-.
Domanda curioso.
-Io…io…vorrei che voi…ecco che voi…partecipaste alle mie nozze-.
Dice tutto d’un fiato.
Lui le passa accanto.
La seta delle loro vesti si toccano.
Un dolce fruscio. Antica sinfonia.
Lei attende speranzosa. Tiene ancora il capo chino, quando lui le dice.
-No-.
Lei rialza il viso di scatto sentendo quella negazione. Veloce gli si pone davanti.
-Perché Sesshoumaru-sama?-.
Domanda con occhi lucidi. Stringe con forza il manico di bambù del suo ban gasa, mentre attende una risposta.
-Sai già la risposta Rin-.
Afferma secco. La supera di nuovo.
Lei abbassa il viso tristemente, sa la risposta.
-Voi odiate noi ningen-.


Owarete wa
tsuki ni kakururu
hotaru kana*.

Sussurra. Intanto una piccola lacrima percorre il suo roseo viso.
Alza la mano e la asciuga con la manica del suo kimono.
-Vi prego Sesshoumaru-sama venite alle mie nozze-.
Supplica. Lui volta il capo e la guarda freddamente.
-Non voglio ripetermi Rin-.
Lei sospira sconfitta, sa che mai cambierà idea.
Lui si allontana. Il loro incontro tristemente si è terminato.
Lei resta ferma a osservare il terreno, quando con un impeto si lancia ai suoi piedi. Vuole tentare di nuovo.
-Perdonate questa stupida ningen, ma vorrei che mi concedeste la vostra benedizione-.
Lo guarda dritto negli occhi. I quei gli occhi che l’hanno guidata, quando era bambina.
China il capo e attende.
Lui è fermo.
Il tempo si arresta, quando qualcosa sfiora la sua testa.
Rialza timidamente il capo e vede la mano del suo Signore toccarla.
Sorride felice. Lacrime di gioia attraversano il suo viso.
-Grazie-.
Sospira.
Lui sposta la sua mano e si allontana lasciando la sua piccola ningen ormai donna.

Il giorno passa.
La notte trascorre serena.
È mattino.
Lei si alza dal suo futon. È ora di andare a raccogliere nuove erbe.
Sorride felice, mentre osserva l’anziana miko dormire.
Si veste, afferra la cesta accanto alla porta e scosta la tenda.
È quasi giorno.
Una leggera nebbia avvolge il villaggio, ma qualcosa posta di fronte alla capanna attira la sua attenzione.
Lentamente si avvicina. Si piega.
Poggia accanto a sé la cesta e osserva.
-Un kimono-.
Sussurra, mentre lo afferra.
-Un kimono nuziale-.
Sorride felice. Accarezza la soffice seta preziosa bianca, intanto lacrime di commozione rigano il suo volto.
-Vi ringrazio Sesshoumaru-sama-.
Si alza e urla.
-Grazie-.
Si volta e corre nella capanna dove, ancora dorme l’anziana miko.
Lei ora è felice…



Continua…



_______________________
Buondì e Buon Lunedì dell’Angelo ^^.
Eccomi con il secondo capitolo …la giovinezza di Rin… so che molti volevano Rin sposa di Sesshoumaru, ma qui non lo ritenevo giusto e consono. Dopotutto lui è uno spirito e lei un’umana ^^.
Ora passo con la traduzione di alcuni termini:
Ban gasa: è un ombrello fatto di bambù e di carta di riso. Utilizzato prima dai samurai, ma poi dalle donne.

Prima Haiku:

Sui campi montani
la pioggia leggera svanisce
fra tenere foglie.

Di Buson.


Seconda Haiku:

Quando l’insegui
la lucciola s’occulta
nel plenilunio.

Di Ryôta (1707-1787)

Ringrazio: Angorian – Batuffolo – Dioni – HarleyQuinn88 – Sweet_Nightmeres.
Ma ringrazio anche chi solo legge ^^.


   
 
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