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Autore: The Dark Sisters    10/08/2005    1 recensioni
Draco Malfoy, Phobos Irving e tutti i personaggi più amati di Hogwarts...volete sapere altro??? CORRETE A LEGGERE!!!^^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo Tre_La nuova infermiera

02/Settembre
Il giorno seguente Phobos si alzò di buon'ora, indossò la sua divisa e scese nella Sala Comune di Grifondoro per trovarla quasi deserta, fatta eccezione per due ragazzine che, a giudicare dai tratti somatici molto simili, dovevano essere fratelli...i fratelli Canon per la precisione; il più piccolo dei due era seduto ad un tavolo e sembrava così immerso nella lettura del suo libro sui *mostri e creature magiche della Gran Bretagna* tanto da non accorgersi dell'arrivo di Phobos, mentre l'altro era seduto su uno dei divanetti rossi della sala, ed era intento a cambiare il rullino della sua macchina fotografica.
Phobos decise di non disturbarli e di scendere in Sala Grande per fare colazione, ma quando vi entrò si accorse che anche questa era pressochè deserta.
Al tavolo di Grifondoro c'eraono alcuni studenti del primo anno, intenti a parlare animatamente, a quelli di Corvonero e Tassorosso, erano seduti una decina ragazzi al massimo; anche al tavolo di Serpeverde la situazione non era delle migliori...Phobos accarezzò con lo sguardo l'intera Sala alla ricerca di qualcuno che conoscesse, quando lo vide...Draco Malfoy era seduto all'estremità più lontana del tavolo e, come al solito, lo stava guardando.
-se ti becco che mi fissi un'altra volta giuro che non rispondo delle mie azioni- pensò il ragazzo mentre, cercando di non arrossire, prendeva posto tra i suoi compagni di Casa.
Poco dopo la Sala si riempì e un leggero brusio invase l'aria quando i direttori delle Case iniziarono a distribuire gli orari delle lezioni.
Nel frattempo Harry, Ron, Hermione e altri ragazzi del suo anno entrarono nella Sala e presero posto accanto a lui.
"Buongiorno Phobos!" lo salutò solare Hermione.
"Ehm buongiorno...Hermione! Ron, Harry..." concluse salutando col capo i due ragazzi.
Proprio in quel momento arrivò la professoressa McGrannitt che consegnò ad ognuno di loro una piccola pergamena dove, con un tocco di bacchetta, apparvero gli orari delle lezioni che ogni studenti avrebbe dovuto seguire

"Noooo!!! Abbiamo due ore di DADA alle ultime due del venerdi!" esclamarono in coro Ron e Harry
"Cosa vedo! Potty e Weasleiuccio che NON vogliono fare difesa...credo di essermi perso qualcosa u.u" disse la calma voce di Malfoy alle loro spalle
"Taci Malfoy!è.é*" ringhiò Potter.
"Stando a contatto con certa gente" continuò Draco ghingnando e lanciando uno sguardo disgustato a Ron ed Hermione "Potty ha dimenticato le buone maniere, non ci siamo ancora presentati..." aggiunse rivolgendosi a Phobos e porgendogli la mano destra "io sono Draco Malfoy, e tu...?"
"P-Phobos Irving, piacere" disse il ragazzo stringendo la mano del biondo e rabbrividendo leggermente al contatto con quella pelle liscia.
Dopo aver rivolto un sorriso enigmatico a Phobos, Draco se ne andò seguito come al solito dai due ragazzi-armadio che lo avevano seguito anche il giorno seguente sull'Espresso.
Ron, che aveva seguito la scena con occhi sgranati, esclamò "...ma che gli scuccede a *quello*?"; Phobos ignorò la domanda del ragazzo, troppo occupato a seguire Malfoy che si era unito ad un gruppo di cinque Serpeverde e stavano uscendo dall Sala per andare a lezione.
Phobos sospirò e, rivolgendosi ad Hermione, disse "Ehm...Hermione, scusa, potresti dirmi dov'è l'aula di Incantesimi?"
"Oh! Non ti preoccupare, Phobos, oggi abbiamo lo stesso orario, se vuoi possiamo andare tutti insieme!^.^" disse la ragazza sorridendo, mentre Harry e Ron annuivano in silenzio *u.u ndRon&Harry*
"o-ok...grazie >.<" concluse Phobos alzandosi in piedi, prendendo la sua cartella e seguendo i tre amici.
Le prime due ore di lezione passarono tranquille e, superata la timidezza e l'imbarazzo del *nuovo arrivato*, Phobos prese subito confidenza con alcuni suoi compagni di corso come Seamus Finnigan, Neville Paciock e Dean Thomas.
Stava tranquillamente parlando con loro quando, uscendo dell'aula di Trasfigurazione per poco non si scontrò con...
"Ops! Scusa non ti avevo vist...ooooooo @.@" disse Phobos guardando negli occhi Draco Malfoy (ehm...ma non è che lo stai seguendo?ndGil&Miri). "Ehm..." Malfoy sembrava aver perso la parola per la sorpresa, ma subito dopo recuperò il suo solito contegno e continuò "...di niente" per poi entrare nell'aula.
Dal momento che non seguiva il corso di Divinazione, Phobos decise di salire in dormitorio ed allontanarsi dal chiasso dei corridoi affollati, per rilassarsi un pò prima di pranzo, cercando di placare il *leggero* mal di testa che lo martellava dall'inizio della lezione, e che era tragicamente aumentato dopo l'incontro/scontro con Draco.
Quando scese in Sala Grande per il pranzo trovò la causa del suo mal di testa, Draco Malfoy, che fronteggiava con sguardo perfido Harry Potter...
"Ti aspetto dopo le lezioni, Potter, non pensare di passarla liscia!" concluse Draco allontanandosi.
"Vai a mangiare CACCA Malfoy!" gli urlò dietro Ron, ma Draco fece finta di non sentire ed uscì dalla Sala.
Phobos prese posto tra Neville e Seamus che lo stavano chiamando dal tavolo di Grifondoro.
"Ma cosa è successo?" chiese riferendosi alla scena di poco prima.
"Eh? Ah! Niente...sono solo Harry e Malfoy che cercano di uccidersi...fanno così dal primo anno, sai non vanno molto d'accordo...si odiano, ma il massimo che hanno ottenuto è stato qualche occhio nero a testa!" rispose Seamus continuando a mangiare il suo arrosto.
"Ehi Phobos se non sbaglio dopo hai anche tu Erbologia, vero?" gli chiese Neville dopo che ebbero finito di pranzare.
"Si, solo che non so dove si trova l'aula..."
"Oh no! Non c'è l'aula di Erbologia...la professoressa Sprite tiene i suoi corsi direttamente nelle serre *.*"
"Serre? E dove sono?"
"Non ti preoccupare ti faccio strada io!"
"Perfetto, allora andiamo ^_^"
Dopo Erbologia, Phobos e Neville, si diressero nuovamente al Castello per seguire l'ultima lezione della giornata, Storia della Magia.
Una volta in classe Phobos si accorse che gli studenti si erano abbandonati sui banchi e lottavano con tutte le loro forze per non cedere alle lusinghe del sonno.
La voce monotona del professor Rüf contribuì a far aumentare l'emicrania di Phobos che, non appena fu suonata la campana che segnava la fine della lezione, si precipitò in biblioteca con l'intento di fare i compiti per poi andare a rilassarsi ancora un po' prima di cena.
La biblioteca era semideserta e, grazie alla guardia montata dall'austera bibliotecaria Madama Pince, vi regnava un silenzio di tomba, interrotto solo dallo sfogliare delle pagine o dal grattare delle penne sulla pergamena.
Quando finì il tema sulle "Rivolte dei Folletti del 1549", si accorse che erano già le sei e mezza...non aveva tempo di andare in dormitorio, ma la sua testa e i suoi nervi imploravano pietà, così decise di passare in infermeria prima di scendere in Sala Grande...magari l'infermiera gli avrebbe dato una pozione per alleviare l'emicrania...con questa speranza raccolse le sue cose ed uscì dalla biblioteca.
Quando entrò in infermeria la voce acuta della giovane infermiera gli perforò i timpani.
"Oh non fare il defisionte, ora mettiti qui e stai tranquillo...pour questa soire tu rimarrai ici!"
Pochi istanti dopo Mademoiselle Delacour uscì da dietro un paravento e, accorgendosi di Phobos, gli andò in contro con un sorriso raggiante ad illuminarle il viso.
"Bonnesoire hai bisogno di aiuto? Ti sei fatto male?" gli chiese apprensiva.
"Ehm...veramente no, ho solo un pò di mal di testa, speravo che magari..."
"Oh! Tu as mal à la tete oui? Segui moi..." lo interruppe lei dirigendosi verso uno dei letti presenti nella sala, e facendo ondeggiare dietro di se i lunghi capelli d'orati.
"Sdraiati ici e prendi un sorso di cette potion...domani mattina potrai tornare alla tua Maison!"
"Ma veramente..."
"Su, su...non fare storie e stonditi!" disse lei porgendogli la pozione.
Il ragazzo fece come gli era stato detto, bevve la pozione e si distese sul letto; sentì subito il mal di testa sparire ma non osò contrariare nuovamente la ragazza che, nel frattempo, era sparita nuovamente dietro il paravento e ora stava parlando con il paziente nel letto di finaco al suo. "Bien...Je pense que sia meglio togliere questo...ehm...coso..." e lentamente ripiegò il paravento su se stesso...
Phobos non potè credere ai suoi occhi...a pochi passi da lui c'era nientemeno che Malfoy che, appoggiato a due soffici cuscini, le braccia incrociate davanti al petto e un piccolo cerotto sulla guancia sinistra, stava guardando esasperato Mademoiselle Fleur.
Quando la ragazza si allontanò ed entrò nel suo ufficio Draco sussurrò
"Che incapace!"
"Gia" rispose Phobos guardandolo per poi tornare ad osservare il letto difronte.
(ma daaaiiii povera Fleur!!!>.< ndGil&Mri)
-fine terzo capitolo-
************** Capitolo Quattro_A lezione insieme

02-03/Settembre
"Che incapace!"
"Già"
"Tu come mai sei qui?" gli domandò Draco guardandolo.
"Mal di testa...ma credo che per lei sia una cosa grave..."
Draco annuì sbuffando.
"E tu, perchè sei qui?" domandò a sua volta Phobos.
"Ginny Weasley e la sua Fattura Orcovolante...quella piccola pezzente babbanofila non apprezza i miei tentativi di liberare l'umanità dalla piaga del suo ragazzo =_="
"Chi è il suo ragazzo?"
"Moccioso Potter -_-;"
"Ah...capisco..."
"Ehi! Non ti starai potterizzando anche tu, vero?" gli chiese Draco guardandolo con gli occhi ridotti a fessure.
"No...il fatto che siamo compagni di Casa non vuol dire che dobbiamo essere per forza amici u.u"
"Così si parla!"
I due ragazzi si sorrisero, poi si voltarono verso l'estremitò della sala dove era comparsa l'infermiera che, con un altro sorriso esuberante, si stava dirigendo verso di loro.
Quando arrivò davanti ai loro letti disse "Bien ragassì è ora di aller a dormire, domani mattina tornerete dai vostri compagni ^.^" e si allontanò nuovamente in direzione del suo ufficio, quando arrivò a pochi passi dalla porta prese in mano la sua bacchetta magica e rivolgendosi alle lampade ad olio che illuminavano la stanza, sussurrò "Nox!"
"Ehm...buona notte Draco..."
" 'notte Phobos"
Il mattino seguente entrambi si svegliarono in seguito ad un fracasso assordante proveniente dall'ufficio di Fleur
"AAAAAAH! MON DIEU!!!" urlò la ragazza, probabilmente allietata da una visita di Pix, da dietro la porta chiusa.
Draco e Phobos si scambiarono un'occhiata tra l'allarmato e il divertito, prima di scuotere sconsolati la testa, rivestirsi e avviarsi verso l'uscita. "Bene...allora ci vediamo in giro..." sussurrò Draco con voce profonda,
"A dopo..." disse Phobos avviandosi verso la torre di Grifondoro per prendere i libri per le lezioni del giorno.
Quando Draco arrivò in Sala Grande per fare colazione la trovò quasi deserta, infatti mancavano solo venti minuti all'inizio delle lezioni; prese posto al tavolo di Serpeverde e iniziò a mangiare...vide Phobos osservare una piccola pergamena, che capì essere l'orario delle lezioni, con sguardo leggermente confuso e con un'espressione non molto decisa alzarsi e incamminarsi verso la porta.
Draco finì di bere il suo caffè amaro e scattò in piedi raggiungendo il ragazzo.
"Tutto bene?" una voce alle sue spalle fece sussultare Phobos che, girandosi, si trovò nuovamente faccia a faccia con Draco; in mano stringeva ancora l'orario.
"Ehm...si...cioè no...dov'è l'aula di D.A.D.A.?é.è" gli chiese il ragazzo con uno sguardo smarrito, tanto che Draco non potè che provare una profonda tenerezza guardando quegli occhioni blu (aaaaaaah cucciolinoooo!!!*.* ndGil&Miri).
Prese l'orario dalle mani di Phobos e lo confrontò con il suo
"mmmmh..."
"*mmmmh* cosa?" chiese impaziente Phobos guardando il suo orologio...mancavano dieci minuti alle nove...
"le prime tre ore e l'ultima le abbiamo in comune...dai vieni, ti faccio da guida! u.u"
Phobos non disse niente, ma sorrise riconoscente all'amico (si vabbè, ora si chiama così -_-; ndGil&Miri) e lo seguì nei corridoi affollati di Hogwarts. Quando arrivarono nell'aula di D.A.D.A. fortunatamente il professore non era ancora arrivato così presero posto nell'unico banco libero, situato in fondo all'aula, guadagnandosi alcune occhiate sconcertate da parte di Potter e di alcuni Serpeverde.
Poco dopo, con grande sollievo di Phobos che si sentiva un pò al centro dell'attenzione, il professor Severus Piton fece il suo ingresso nell'aula chiudendosi la porta alle spalle con un incantesimo.
Alcuni studenti presero il libro di D.A.D.A. dalla cartella ma la voce del professore si levò atona nell'aria
"Non mi pare di avervi detto di prendere i vostri libri, voglio fare delle comunicazioni ed esigo la più totale attenzione -_-*".
Nell'aula cadde un profondo silenzio e Phobos si guardò attorno un po' allarmato -ma dove sono capitato?>.<- pensò accorgendosi solo in quel momento dei raccapriccianti quadri appesi alle pareti...in uno era rappresentato un uomo dal volto straziato che si contorceva sotto lo sguardo gelido del suo carnefice.
"Avete avuto cinque insegnanti per questa materia; ovviamente ognuno di loro ha avuto il suo metodo e le sue priorità. In questa confusione ammetto di essere sorpreso che alcunoi di voi siano riusciti a strappare un G.U.F.O. in questa materia" continuò con voce glaciale aggirandosi tra i banchi come un grosso pipistrello nero "le Arti Oscure sono innumerevoli, differenti, in continua evoluzione ed eterne. Combatterle è come combattere un mostro con più teste...ogni volta che gliene viene tagliata una, ce ne sono sempre altre più forti di prima. Starl a voi doverle affrontare. La vostra Difesa" continuò avvicinandosi al banco di Phobos e Draco e fermandosi vicino al quadro dell'uomo torturato "dovrà essere flessibile e inventiva come le Arti che cercherete di combattere. Questo quadro vi mostra cosa succede a chi cade sotto il potere della Maledizione Cruciatus..."
Il discorso durò ancora qualche minuto poi, quando finì il suo *elogio alle Arti Oscure* Piton domandò agli studenti "Credo che voi siate totalmente inesperti per quanto riguarda gli Incantesimi NonVerbali. Chi sa dirmi qual'è il vantaggio di questo tipo di incantesimi? Signorina Granger?" rivolgendosi ad Hermione, la cui mano sventolava frenetica in aria.
"L'avversario non è preparato sul tipo di incantesimo che si sta per lanciare, e questo concede qualche secondo di vantaggio u.u"
Phobos guardò la ragazza, anche lui sapeva la risposta ma non aveva tutta quella voglia di farsi notare...le occhiate che gli lanciavano i compagni gli bastavano.
"Bene, ora formerete delle coppie. Uno di voi cercherà di lanciare un incantesimo contro l'altro, e questo dovrà difendersi...sempre SENZA proferir parola. Cominciate."
Draco e Phobos si guardarono e poi si misero uno di fronte all'altro...
Continuarono a guardarsi per dei minuti interminabili, Phobos ripeteva nella sua mente -protego, protego, protego-, sapeva che Draco avrebbe attaccato da un momento all'altro ma non potè fare a meno di soffermarsi ad osservare il volto fiero, gli occhi di ghiaccio e lo sguardo concentrato.
Ad un tratto sentì come se delle mani invisibili gli afferrassero da dietro le braccia, portandogliele sopra la testa. Draco aveva lanciato l'Incantesimo della Pastoia sulle sue braccia.
Per la sorpresa il ragazzo perse l'equilibrio e rischiò di cadere all'indietro, ma Draco con uno scatto degno del più abile Cercatore (aaaaarff!!! ndGil&Miri) lo afferrò per la vita, sorreggendolo.
Rimasero così per alcuni istanti, i volti vicini, gli occhi dell'uno persi in quelli dell'altro, fino a quando non sentirono un pesante silenzio cadere nella stanza. Draco si voltò leggermente per vedere gli sguardi stupiti dei compagni e del professore, che li stava guardando con un sopracciglio alzato...di certo non era una scena che si vedeva tutti i giorni: lui, il gelido Malfoy che stringeva tra le braccia un ragazzo di Grifondoro.
Dopo aver realizzato tutto ciò, sentì le sue guance diventare leggermente più calde (ma non troppo...dopo tutto lui era Draco Malfoy mica...blabla u.u) e sussurrò il contro incantesimo "finitem incantem"
Phobos sentì subito le braccia rilassarsi e Draco lo aiutò a rimettersi in piedi.
Piton, intuendo l'imbarazzo dei due si avvicinò al banco di Ron ed Harry ed esclamò
"Patetico, Weasley" subito tutti gli studenti focalizzarono la loro attenzione sui due Grifondoro "lasciate che vi faccia vedere come si fa" continuò il professore impugnando la bacchetta e fronteggiando Potter, ma non fece in tempo a pensare l'incantesimo che Harry, sicuramente assalito dal timore che Piton potesse ucciderlo, urlò l'incantesimo di protezione "PROTEGO!" tanto che il professore venne sbalzato indietro ed andò a sbattere contro uno dei banchi.
"Mi sembrava di avervi detto di usare degli incantesimi NON verbali, Potter, ricorda?" esclamò Piton ricomponendosi.
"Si"
"Si signore" "Non c'è bisogno di chiamarmi signore, professore!" esclamò Harry prima di rendersi realmente conto di quello che stava dicendo (muhahahaha! IDIOTA!!! ndGilMiri&Dra).
"Punizione. Sabato sera, nel mio ufficio" disse Piton "non sopporto che mi si parli in tono così sgarbato, nemmeno se a farlo è il Prescelto"
Draco ghignò e Phobos si girò a guardarlo con un'espressione indecifrabile in volto.
Poco dopo la campana suonò e il primo a lasciare l'aula fu Harry, seguito a ruota da Hermione e Ron; Phobos ripose le sue cose nella borsa e si girò verso la porta dove lo stava aspettando Draco
"Andiamo?" gli domandò gentilmente, Phobos annuì e lo seguì nuovamente nei corridoi.
Inizialmente nessuno dei due parlò poi Phobos sussurrò, rompendo il silenzio che era calato tra i due "Grazie..."
"Per cosa?" rispose Draco girandosi per guardarlo negli occhi.
"Per prima...sarei sicuramente caduto se tu non mi avessi afferrato in tempo..."
"Figurati...volevo risparmiarti un altro mal di testa...Miss Delacour sarebbe sicuramente andata su di giri se ti avesse visto per la seconda volta in poco più di un giorno..."
"...non mi ci far ripensare..." disse Phobos scuotendo la testa come se volesse allontanare quel pensiero dalla sua mente.
"Ehi Dracucciooooooooooooooo! Dracuccio caro aspetta!" una ragazza dai corti capelli neri spuntò da un corridoio dietro di loro, prese sotto braccio Draco e iniziò a parlare senza sosta.
Phobos, cercando in tutti i modi di non scoppiare a ridere davanti alla faccia disperata del ragazzo, lo salutò con la mano muovento le labbra a pronunciare un silenzioso "buona fortuna ^^;" ed entrò in classe; lì prese posta vicino ad un ragazzo di Tassorosso, che non perse tempo e con tono solenne si presentò al nuovo arrivato
"Ciao, tu devi essere Phobos, il ragazzo nuovo...piacere io mi chiamo Ernie MacMillian u.u" Phobos strinse la mano che il ragazzo gli stava porgendo e subito dopo iniziarono a parlare del più e del meno.
La professoressa Prodigal fece il suo ingresso con un sorriso sereno ad incurvarle le labbra; i lunghi capelli scuri, che ondeggiavano ad ogni suo passo, le incorniciavano il viso giovane creando un leggero contrasto con la sua pelle chiara.
Dopo aver posato la sua borsa sulla scrivania, prese il registro tra le mani ed iniziò a fare l'appello...
"Finnigan, Seamus?" "...presente...*ç*"
"Glizard, Amanda?" "Presente!"
"Granger Hermione?" "Presente!"
"Irving, Phobos?" "Presente!"
"Lichen, Gregory?" "Eccomi!^.^"
"MacMillian, Ernie?" "Per servirla, signora professoressa!u.u"
"Malfoy, Draco?", Draco alzò stancamente la mano, ancora preda dell'attacco della moretta.
"Nott, Theodor?" "Si..."
"Parkinson, Pansy?" "Dracuccio ma cos...ehm...presenteeeee!"
"Potter, Harry?" "Presente -e incazzato >.>-"
"Ribbon, Claire?" "Presente!"
"Thomas, Dean?", Dean alzò la mano estasiato.
"Weasley, Ronald?" "Qui!"
"Zabini, Blaise?" "Presente!^.^"
"Bene, bene, bene...vi chiedo scusa già da ora se impiegherò un intero trimestre per imparare i vostri nomi, ma voi siete tanti e io sono appena arrivata ^.^ Comunque, io sono la professoressa Ingrid Louise Marion Prodigal, ma voi potete chiamarmi semplicemente Signorina Prodigal, e sarò la vostra insegnante di pozioni...non so come eravate abituati con Severus...ehm volevo dire, con il professor Piton, ma vi assicuro che farò del mio meglio per far sì che arriviate ai vostri M.A.G.O. preparati...per questo non perdiamo altro tempo e mettiamoci subito al lavoro!
Oggi prepareremo la pozione Felix Felicis, una pozione molto utile che ti rende estremamente fortunato per 24 ore...ovviamente non bisogna abusarne, in quanto molti regolamenti di concorsi per maghi ne vietano l'uso, ora aprite il libro a pagina 37 e seguite attentamente le istruzioni per la preparazione...anche un solo ingrediente sbagliato ed ecco a voi la pozione Sfiganera...i cui effetti potete pure immaginarli..." concluse la professoressa guardando il soffitto come se stesse ripensando ad un avvenimento che le era accaduto un po' di tempo fa.
Gli studenti sorrisero sereni, la professoressa Prodigal era decisamente meglio di Piton (verovero!!!*ç* ndSeamus&Dean), e iniziarono a preparare la pozione.
-fine quarto capitolo-
  
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