CAP.
19
PETTEGOLEZZI
Come
ami tu...Non si ama mai
Non lasci niente al caso tu...
Sorridi poi ti butti giù.
E' strano come ami tu
Lo fai di più. Di più di me
E me lo sento addosso...
E io a rincorrerti...A dirti che
Ti amo come mi ami tu
Ma tu di più ...ma tu di più
io qui in ombra e senza cielo
Come un fiore in un cortile
Ma tu di più ...Ma tu di più
Sempre piu forte e solo tu
Noi
non ci facciamo compagnia- Biagio Antonacci
La sua risata, cristallina e fragile si espandeva nella
Sala Grande fino a raggiungere lui che la spiava poco distante dal suo tavolo.
Era bella Hermione, in quel momento, mentre rideva con la bocca semiaperta e
gli occhi spalancati, l’espressione buffa e le mani strette attorno al suo
bicchiere di succo d’arancia. Era ora di pranzo ad Hogwarts e la Sala Grande
era gremita di gente come al solito, dal cielo piovevano decorazioni natalizie
e un allegro brusio si diffondeva a riempire tutta la sala.
“Salve
ragazzi” la voce di Silente tuonò forte dalla cattedra e in sincrono tutti si
girarono verso di lui, il preside sorrise.
“Il professor Lumacorno ci teneva a ricordare
a tutti gli studenti che sta sera sono invitati alla sua festa che l’apertura
ci sarà alle ore 8.00 in punto”, di nuovo un breve sorriso e l’anziano uomo
tornò al suo posto.
Hermione alzò lo sguardo facendolo saettare
dall’altra parte della sala ad incrociare per un attimo quello di Draco per poi
continuare a vagare fino al tavolo dei Revenclaw dove Judith Light si stava
sbraciando per attirare la sua attenzione, la riccia annuì con un segno del
capo in direzione dell’amica e si alzò per dirigersi al tavolo.
“Candele” stava
dicendo Jude quando Hermione si avvicinò.
“Tante candele” affermò di nuovo
la bionda, poi si girò verso di lei.
“Ciao Herm” la salutò con un
sorrisino dipinto sul volto vispo, la Griffindor le sorrise riservando un cenno
di saluto per tutti gli altri.
“Gin ormai ci hai abbandonato” dichiarò
la Granger guardando la rossa seduta accanto a Jude, Ginny si strinse nelle
spalle.
“è per la festa, abbiamo così
tanto da fare in questi giorni” intervenne prontamente la Light ed Hermione
rise.
“Siediti Granger” fece a quel punto Anthony
Goldstein dando una maldestra gomitata al compagno e scalando per lasciare
posto vuoto sulla panca ma la ragazza scosse la testa.
“Ti ringrazio Anthony ma ho voglia di stare in
piedi” dichiarò brevemente.
“Sai
Granger oggi pomeriggio dobbiamo necessariamente arrivare ad Hogsmeade a
comprare le ultime cose che ci servono per la festa, vieni con noi?” le chiese
Jude e la ragazza sembrò valutare la proposta, in fine annuì.
“Perfetto” dichiarò l’altra
battendo le mani felice e girandosi verso Padma riprese ad illustrarle qualcosa
che sembrava avere la massima importanza.
Hermione
sospirò passando una mano sul volto e riportando una ciocca di capelli sfuggita
al suo controllo dietro l’orecchio poi si voltò in tempo per vedere con la coda
dell’occhio Draco Malfoy che lasciava la sala frettoloso.
Hermione sbuffò ricontrollando l’orologio per la
millesima volta, era ben cosciente che non poteva fare affidamento sulla
puntualità delle ragazze ma un ritardo di venti minuti stava iniziando a farle
perdere la pazienza.
Rivolse di nuovo lo sguardo alla porta e finalmente avvistò la fluente
chioma bionda di Jude che si affrettava nella sua direzione riuscendo quasi a
mimare una corsetta sui suoi tacchi da dieci centimetri, seguita da Padma.
“Scusaci tesoro, abbiamo avuto un contrattempo” esordì la ragazza ed
Hermione si strinse nelle spalle. “Dov’è Ginny?”.
Judith si avviò. “Ha avuto un contrattempo” disse risoluta, poi aggiunse
sorridendo.
“Ci raggiunge ad Hogsmeade più tardi”.
La strada era trafficata da gruppetti di studenti che sfidando il gelo e
il cielo plumbeo si dirigevano a passo svelto verso il villaggio presi
probabilmente dalla foga degli ultimi acquisti.
“Ragazze” esordì Blaise
Zabini quando lo incrociarono in compagnia di Daphne Greengrass, Pansy
Parkinson e Theodore Nott lungo il tragitto.
Jude gli sorrise avvicinandosi a lui, “Salve Blaise”, poi si girò verso
il resto del gruppo.
“Ragazzi” mormorò con un
cenno di saluto e il suo sguardo indugiò qualche minuto in più sulla figura
incappucciata di Nott.
Hermione
salutò con un debole –ciao- e affiancò gli altri tenendosi in disparte mentre
la Parkinson continuava a mandarle occhiate furiose.
Judith iniziò uno dei suoi
sproloqui e Blaise si scostò gentilemente raggiungendo Hermione qualche passo
avanti e affiancandola silenzioso.
“Blaise” gli sorrise la riccia e nel suo tono ci fu un che di
cordialità, il moro le sorrise.
Rimasero
in silenzio per un po’, in fine la Griffindor decise di aprire la bocca e parlò
velocemente.
“Dov’è…”
“Il
tuo ragazzo” la interruppe Zabini concludendo la frase per lei.
Questa affermazione le suonava decisamente molto strana ma decise
ugualmente di fare finta di niente e annuì con un breve cenno del capo. Lo
Slyterin sospirò.
“L’ho lasciato in camera con una bella bionda…adesso non so, credo sia
ancora lì” rispose con noncuranza tirando fuori dalla tasca un cofanetto
d’argento e prendendo una sigaretta per portarla alle labbra.
Hermione lo
osservò per un attimo in fine finse di imbronciarsi.
“Traditore! Non è stato al patto” dichiarò.
“Gli
avevo dato il permesso di tradirmi solo con le brune”.
Blaise scoppiò in una sonora risata.
“Perché
temi le bionde?” le chiese dando un tiro alla sua sigaretta e assaporandola per
bene.
La Granger si
strinse nelle spalle e si voltò a guardare le ragazze dietro di loro, due
bionde e due brune.
“In questo momento
credo di odiare le brune” affermò in fine lanciando un occhiata significativa a
Pansy che continuava a guardarla contrariata.
Zabini rise di nuovo.
“Ti abituerai” dichiarò.
“Pansy
è così…ammetto che non è molto simpatica, specie nei confronti di chi non fa
parte della sua stessa casa, ma prima o poi riuscirà ad accettarti”.
Hermione
rimase in silenzio a riflettere su quelle parole.
“Accettarmi”
mormorò “Come hai fatto tu?!?”.
Il moro la guardò e sembrò riflettere su quelle parole.
“Non è stato difficile” dichiarò improvvisamente dando un altro tiro
alla sua sigaretta.
Ed Hermione
gli fu grata per quello. Sorrise e continuarono a camminare l’uno di fianco
all’altro in silenzio.
Un’improvvisa
folata di vento la fece rabbrividire e si strinse nel cappotto nascondendo il
volto nella pesante sciarpa di lana colorata che aveva avvolta al collo.
“Draco è già ad Hogsmeade” disse Blaise buttando via ciò che rimaneva
della sua sigaretta.
“Aveva qualcosa da fare” disse Hermione ma le sue parole non risuonarono
come una domanda, Zabini però rispose lo stesso.
“Faccende importanti da sbrigare” dichiarò stringendosi nelle spalle e
rinfilando i guanti.
Hermione lo guardò e si maledisse per aver scordato i suoi, strofinò
frettolosa una mano contro l’altra nella speranza vana di riscaldarle.
Blaise
la guardò. Poi con un gesto improvviso sfilò i guanti neri e glieli porse,
Hermione lo guardò con sorpresa.
“Prendili
tu, le mie mani sono già calde” dichiarò con noncuranza il ragazzo.
La Griffindor scosse la testa.
“Davvero
Blaise non c’è bisogno” dichiarò ma lui insistette.
“Non voglio che ti ammali, chi se lo sente
poi Draco se ti ammali?!?”.
La ragazza sorrise e prese i guanti con un po’ di imbarazzo.
“Grazie” biscicò
confusamente mentre li infilava con attenzione.
Hogsmeade si stagliò all’orizzonte ed Hermione tirò un sospiro di
sollievo.
“è giù di morale
in questi giorni” esordì improvvisamente Blaise e lei si girò a guardarlo.
“Non vuole tornare a
casa per le vacanze di Natale” spiegò e la ragazza ne rimase sorpresa.
“Non mi ha detto nulla” sospirò
perplessa e il ragazzo sorrise.
“Lo so” dichiarò.
Hermione
sospirò, in fine sorrise.
“Grazie Blaise” mormorò a mezza voce e si voltò verso Jude che li stava
affiancando.
“Allora
noi andiamo per di qua” disse prendendo Hermione sotto braccio.
“Bene allora ci rincontriamo in giro” rispose Zabini avvicinandosi a
Daphne che fumava tranquillamente.
“Ok, a dopo allora. Buon pomeriggio” disse allegramente la Light tirando
Hermione e Padma dietro di sé.
Quando finalmente presero posto ad un tavolo riservato
ai Tre Manici di Scopa Hermione si sentiva sfinita. Jude e Padma l’avevano
trascinata in giro per tutto il paese e per la prima volta in vita sua aveva
scoperto vicoli che nemmeno sapeva esistessero.
Approdare
quindi alla locanda, cariche di buste e con un tavolo prenotato a nome di Jude
era stato per lei un grande sollievo.
Avevano
appena finito di ordinare quando Judith aprì la sua bellissima borsa di pelle
nera frugandovi dentro.
“Guardate
cos’ho qui” mormorò tirando fuori quella che sembrava una busta da lettere
piena. Ne cacciò un
paio di fotografie e sorrise guardandole.
“Uh ce ne sono anche due del matrimonio” disse passando le foto alle
amiche.
Hermione le guardò e sorrise, non riusciva a capacitarsi di come facesse
Jude ad essere perfetta in ogni situazione.
Judith Light era il genere di persona che riusciva ad essere bellissima
anche indossando un orrendo vestito da damigella color pesca.
“Jude sei bellissima” mormorò sinceramente ripassandole le foto, la
ragazza sorrise.
“Grazie tesoro” mormorò mentre tirava fuori un malloppo di foto e si
piegava verso le amiche per fare in modo che riuscissero a vederle bene.
“Sono
le foto della festa di Halloween, me l’ha date Cannon questa mattina” spiegò mostrando
una foto di lei, Ginny e Padma abbracciate nella sala semivuota all’inizio
della festa, bellissime nei loro travestimenti.
La
macchinetta di Cannon era riuscita ad immortalare tutti e Jude posava delicatamente
un dito sulle foto svelando l’identità dei travestiti.
“Sono
bellissime” dichiarò la Granger.
Jude
sorrise. “Tienile pure, tanto ne ho una copia di ognuna. Guardale con calma e
poi me le ridai” dichiarò con un gesto lascivo con la mano.
La
Griffindor ripose con cura le foto nella borsa e iniziò a gustare lentamente la
sua cioccolata calda.
Non
era sicura di come aveva fatto, non c’erano affatto elementi per riconoscerlo.
Quando aveva sentito il rumore della porta che si apriva e il vento gelido che
entrava nella stanza l’unica altra cosa che aveva udito era stato un vociare
indistinto in cui non aveva riconosciuto nessuno, eppure aveva sentito il
bisogno urgente di girarsi.
Infatti era
Draco. Draco con i suoi amici.
Lo seguì attentamente con lo sguardo per girarsi e distoglierlo subito quando
lui si girò a guardarla. Era la prima volta che si trovava così vicina a lui
dallo scorso pomeriggio in cui erano stati insieme e la cosa in tutta sincerità
la imbarazzava un poco.
Lui si mosse sicuro tra i tavoli e
non esitò a raggiungerla.
Il suo sguardo era scuro e vagamente agitato ed Hermione si sentì
preoccupata.
Ma non appena le fu
accanto un vago sorriso comparve sul suo pallido viso e quell’accenno di
agitazione nello sguardo parve scomparire.
“Salve” esordì il
biondo fermandosi dietro di lei.
Jude si girò a guardarlo e sorrise.
“Ciao
Draco” disse con la stessa vivacità di sempre e tornò a sorseggiare il suo
the.
Padma lo salutò cordialmente e lui si voltò verso Hermione che gli
rivolse un sorriso.
Lo Slyterin
le sorrise e le poggiò delicatamente le mani sulle spalle sfiorandole il volto
con la mano destra in una delicata carezza.
“Vuoi
sederti qui con noi?” gli chiese Hermione in un sussurro strozzato e lo sguardo
di lui sembrò addolcirsi ancora di più.
Scosse
brevemente la testa e si piegò su di lei per sussurrarle ad un orecchio.
“Gli altri mi stanno aspettando al tavolo in fondo. Ci vediamo dopo”.
Hermione
si voltò verso la porta in tempo per vedere Ginny Weasley entrare sorridente e
raggiungerle.
“Ce
l’hai fatta” sclamò Padma guardando l’amica che sorridendo estraeva un sacchetto
dalla borsa. “Prese” dichiarò facendo oscillare il sacchetto che produsse un
dolce tintinnio.
Jude sorrise entusiasta ed Hermione guardò le ragazze perplessa per poi
rivolgere di nuovo le sue attenzioni al sacchetto.
“Cosa
c’è lì dentro?” chiese sospettosa.
“Le ultime
decorazioni per la festa di domani” rispose Ginny senza rivelarle niente di più
e la Granger capì che sarebbe stato inutile insistere.
Jude si voltò verso di
lei improvvisamente pensierosa.
“A proposito”
esordì, “Hai deciso cosa mettere alla festa di sta sera?” le chiese la
ragazza.
Hermione aggrottò le
sopracciglia scettica. “Veramente no” confessò.
Jude sorrise scuotendo la testa. “Lo immaginavo” dichiarò solenne.
“Appena
torniamo ad Hogwarts vieni nella mia camera, ci prepariamo insieme. Ho un
vestitino perfetto per te” disse entusiasta, Hermione scosse la testa e provò a
ribattere ma la ragazza non glielo permise.
Ormai aveva deciso ed era inutile tentare di discutere con Judith Light
quando aveva già preso una decisione.
“Da chi sei stata invitata?” le chiese Hermione decidendo di cambiare
discorso.
“Da
Lumacorno naturalmente” rispose la ragazza sorseggiando il suo the.
Hermione non ne fu
particolarmente sorpresa. Jude era una ragazza brillante e se solo si fosse
impegnata nello studio quanto si impegnava per tenere attiva la sua vita
sociale forse sarebbe stata addirittura più brava di lei.
“E con chi ci vai?”, Jude
si strinse nelle spalle.
“Blaise Zabini” dichiarò. Per un attimo rimasero tutte in silenzio.
“Complimenti tesoro ti sei avvicinata all’obiettivo, insomma la casa è
quella ma mi dispiace informarti che hai sbagliato persona” disse Ginny
ironicamente.
Jude
sorrise scuotendo la testa. “Anche Blaise è stato invitato da Lumacorno e poi
ha invitato me ad andare insieme. Nott ci va con la Parkinson” lo disse con
calma, come se stesse spiegando una qualche difficilissima pozione. La sua voce
era dolce e squillante come al solito, non fece trapelare gelosia né fastidio
dalla sua affermazione eppure Hermione guardandola negli occhi capì.
“Tra
loro non c’è nulla” si affrettò ad aggiungere la Light dopo aver captato
un’occhiata particolarmente affettuosa di Hermione.
Padma
si schiarì la voce, “A proposito di questo” sospirò, “Guarda un po’ lì”
aggiunse indicando l’ingresso con un cenno del capo.
Spazio autrice: Mi scuso infinitamente per questo ritardo ma purtroppo ho avuto una specie di blocco, avevo postato questo capitolo tempo fa ma poi una cara lettrice (che ringrazio sinceramente) mi ha fatto notare delle cose e l'ho tolto cercando di cambiarlo e devo dire che la cosa è stata per me molto difficile. Non riuscivo a trovare niente di abbastanza decente, alla fine i cambiamenti sono stati pochi ma ho deciso di postarlo ugualmente altrimenti non vado più avanti. Spero che la storia continui a piacervi e che le mie idee non siano troppo poco originali altrimenti evito di continuarla fino a quando non mi verrà in mente qualcosa di decente (comunque ho scritto anche il ventesimo capitolo quindi posterò anche quello). Questo capitolo è diviso in due parti perchè mi sembrava troppo lungo. Ringrazio tutti quelli che continuano a seguirmi e mi scuso se per questa volta non mi fermo a rispondere singolarmente ad ognuno di voi ma ho una certa fretta.
Alla prossima _EpicLoVe_