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Autore: iuliuscaesar    06/04/2010    3 recensioni
Bella è sempre la stessa... Edward scappa dal suo passato... Bella sarà il suo futuro??? Cosa c'entra Cuba in tutto questo... Leggetelo e scoprirete... Buona lettura
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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FABIO Questa è la mia prima ff. Non andateci leggeri...  le vostre critiche mi faranno solo crescere.





INTRODUZIONE POV BELLA



Eccomi arrivata all’Università di Seattle per iniziare il primo anno del corso di Letteratura Inglese. Non rimpiango la mia scelta di rimanere nella penisola dell’Olympia nello stato di Washington e non andarmene da quel paesino, Forks, coperto da una coltre di nubi perenni. La ragione di questa  decisione si identifica in una persona, più precisamente in un uomo, che amo e mi amerà per sempre, Charlie, mio padre e sceriffo di  Forks. L’idea di abbandonarlo mi dilaniava il cuore, soprattutto da quando ho visto la trasformazione che ha avuto da quando vivo con lui da tre anni.

I miei si erano sposati e divorziati quasi subito, precisamente il loro matrimonio era durato due anni. All’età di un anno e mezzo mia madre, Reneè, mi portò via da Forks, una vera e proprio prigione, per di più atavica, per il suo spirito così esuberante. Per quattordici anni e mezzo avevo vissuto in una bellissima villetta nella caldissima città di Phoenix. Sono cresciuta molto in fretta per spirito di sopravvivenza, vivere con una persona che lascia il gas acceso o sta per bruciare la camicetta che stava stirando sono episodi che ti colpiscono nel profondo. Ho visto mia madre uscire con molti uomini, anche molto più piccoli di lei, fino a quando non ha incontrato Phil, giocatore di una famosa squadra di baseball. All’inizio credevo che fosse uno come un altro, ma quando arrivarono al quinto appuntamento, si insinuarono i dubbi che sarebbe sfociato qualcosa di serio. Le mie supposizione non erano infondate, infatti dopo due anni si sposarono. Papà lo vedevo cinque settimane l’anno: un mese durante le vacanze estive e una settimana in quelle natalizie. Oppressa dall’aria dei neo-sposini che aleggiava in casa, complice lo sguardo vacuo di Charlie quando il prete pronunciò la fatidica frase “Io vi dichiaro marito e moglie”, presi la decisione di trasferirmi e cercare di approfondire un rapporto fondamentale per la mia crescita, ma che era mancato nella parentesi infantile ed adolescenziale.
In casa era ancora presente la presenza di mia madre: dalla posizione dei mobili al colore sbiadito dei muri … Mio padre amava e ama tuttora Reneè, è più forte di lui. Quando arrivai gli occhi di mio padre erano vuoti come nel matrimonio, era molto taciturno e non riusciva ad esternare la sue emozioni, io decisamente avevo preso da lui; ma con il passare dei mesi gli occhi da spenti erano luminosi e abbiamo inziato a scherziare molto spesso … Non lo avrei mai potuto abbandonare e voltargli le spalle ancora una volta, ma soprattutto non volevo.
Abituarmi a vivere da sola con un uomo non è stato semplice, ma mi ha aiutato a crescere ulteriormente: le mie capacità culinarie erano aumentate nettamente, le lasagne erano la mia specialità, ma soprattutto il suo piatto preferito; facevo i servizi di casa; facevo il bucato; insomma mandavo completamente la casa avanti. Visto da fuori si potrebbe pensare che Charlie mi sfruttasse, ma non era assolutamente così: mio padre non mi aveva mai chiesto niente del genere, aiutarlo era stata una mia scelta così mi sono sentita meno di peso.
Alla High School di Forks per un po’ ero stata il nuovo giocattolino, stavo sempre al centro dell’attenzione, tutti i ragazzi volevano uscire con me, una situazione al quanto imbarazzante; dopo alcuni mesi di costanti rifiuti si erano rassegnati, anche se Mike Newton era molto insistente, soprattutto quando andavo a lavorare al negozio dei suoi genitori. All’inizio voleva diventare mia amica Jessica Stanley, ma dopo due ore consecutive di Trigonometria mi volevo tagliare le vene. Nel suo gruppo c’era anche Angela Webber, una ragazza squisita e molto intelligente; facemmo subito amicizia ed è tuttora la mia migliore amica, anche se ormai non abitiamo più vicini perché è andata al College in Alaska … Mi mancherà e non poco, ma mi ha promesso di venire presto, non vedo l’ora. Mi sono dimenticata della persona che mi ama, il mio “lupacchiotto” Jacob Black.
  
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