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Autore: Angorian    06/04/2010    10 recensioni
Sesshomaru si chiede quale destino sia riservato alla piccola umana che lo accompagna. Gli vengono mostrati cinque possibili futuri, con un'unica costante.."Fu con un’ultima lacrima che si spense la vita di Rin, mentre accasciata sul suolo aveva aspettato un aiuto che non era arrivato.
Sesshomaru ringhiò per la frustrazione. Era morta.
Rin in quel futuro moriva per colpa sua, per la sua incapacità di proteggerla."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con uno scatto fulmineo, Sesshomaru strinse la gola sottile della vecchia.
“Avevi detto niente più morte”. Sibilò.
La donna emise un verso strozzato, che Sesshomaru identificò come una risata.
“Ho detto che non ci sarebbe stata solo morte”. Precisò lei.
Con forza inaspettata allontanò gli artigli di Sesshomaru da se.
“E’ un interessante risvolto, non trovi?”. Gli occhi luccicarono sul volto sornione.
“Il demone che ha giurato disprezzo agli esseri umani, infine si invaghisce controvoglia della giovane umana che ha salvato”.
Sesshomaru scoprì che controllare la collera si stava rivelando difficile.
Era stata la visione, o l’irritante sguardo di quel demone?
“Non sfidarmi”. Rispose, cercando di mantenere il tono incolore.
La donna gli riservò uno sguardo tagliente.
“Vuoi negare ciò che hai visto?”. Chiese.
“Non permetterò che il futuro sia questo”. Ringhiò.
Il demone lo guardò pensierosa, inclinando la testa.
“Non hai l’acume di tuo padre, Sesshomaru. Alla terza visione, aveva già intuito il segreto delle ciotole”. Osservò con finta noncuranza.
La sorpresa prese il posto dell’irritazione.
“Anche lui ti chiese visioni del futuro?”.
Non era poi così impossibile.
Era stato proprio suo padre a svelargli l’esistenza del vecchio demone rintanato in quel luogo oscuro.
La donna si leccò le labbra, dischiudendole in un sorriso quasi lascivo.
“Izayoi, questo era il nome della donna. Una creatura delicata. Più bella, credo, della tua piccola umana”. Disse, quasi con tono di scusa.
“Voleva vedere il suo futuro con quella donna?”. Chiese Sesshomaru, riprendendo il consueto controllo.
“Oh, no. Aveva già deciso di tenerla con se. Tuo padre aveva più amore nel cuore, e più egoismo”. Rispose.
“No, era preoccupato per il cucciolo. Fu il suo futuro, che mi chiese di mostrargli”.
Inuyasha, certo. Il fastidio che provava per il fratello aumentò.
Era certo che il padre non avesse affatto chiesto delle visioni per il maggiore, il demone completo che avrebbe dovuto apprezzare di più.
“E cosa capì delle ciotole?”. Chiese.
La risata deliziata del demone riempì la stanza.
“Inquietante, come le ciotole ti abbiano mostrato solo morte, non trovi?”. Chiese, ironica.
“Il fatto, Sesshomaru, è che tu non mi hai posto la domanda giusta, quella che tuo padre mi fece, dopo la terza ciotola.”.
Sesshomaru spostò lo sguardo dalla donna al liquido chiaro delle ciotole, dalle quali si levavano forme sinuose simili a corpi.
Le ciotole gli avevano aperto squarci di futuro.
Eppure, ognuna gli aveva mostrato come le sue decisioni erano state fallimentari.
Se i futuri possibili erano molteplici, perché a lui venivano mostrati solo quelli in cui Rin moriva?
La donna sembrò intuire i suoi pensieri.
“Il futuro è vario, mutevole, indefinito. Forme indistinte, come questi vapori. Le ciotole cui tu fai tanto affidamento, mostrano possibilità, decisioni che potresti prendere, e soprattutto” aggiunse con un sorriso “Le tue paure”.
Sesshomaru rimase in silenzio.
“Il futuro ci è cucito addosso. E le ciotole, non sono altro che specchi. I tuoi timori per la ragazzina sono così definiti, che divengono possibili, e le ciotole ti mostrano queste possibilità. Al futuro bisogna accostarsi con mente lucida e rassegnata.
Tu, Sesshomaru, non ti sei mai arreso al destino, esattamente come tuo padre. Per questo, non siete mai riusciti a vedere più in la delle vostre paure”.
La donna muoveva distrattamente la mano sul braciere, che sembrava farsi più vivo.
“La vedi crescere, e scoprire sentimenti che non sarai in grado affrontare o restituire. La vedi crescere e diventare donna, desiderare un compagno e non più un protettore.
E allora la uccidi, incapace di gestirla. La sua morte arriva sempre per mani diverse, ma nella tua mente, l’assassino resti tu”. Spiegò con tono gentile.
Dai carboni ardenti uscirono fili di fumo, che unendosi e contraendosi formarono un corpo umano. Il corpo di Rin.
“La paura di cadere nell’errore di tuo padre ti ossessiona. Respingi l’affetto di questa creatura, ma ne sei irresistibilmente attratto. E questo, ci porta alla terza ciotola, dove vedi te stesso cadere alla tentazione del suo giovane corpo.
Un desiderio che hai sentito, e di cui hai avuto paura. L’essere che più temi, sei proprio tu. Un te stesso che reprimi, e disprezzi, perché troppo simile a quel padre che ha amato più un’umana che il nobile demone che era tua madre”. Disse.
La bambina con il corpo di fumo lo guardava con occhi spenti, persi. La donna le accarezzò le guance, ma i suoi occhi erano per Sesshomaru.
“E’ un peccato che non sia qui con noi. Una creatura così piccola e innocente, capace di scatenare tanta confusione in un demone come te”.
Mentre parlava, distrusse con un gesto della mano la figura di fumo, che riformandosi prese l’aspetto di una Rin adulta.
“Ogni volta che la vedi morire, il tuo cuore impassibile viene scalfito. E questo, Sesshomaru, mi incuriosisce molto.
L’interesse che esercita questa umana in te, è tale da solleticare anche il mio”.
Sesshomaru si irrigidì, e strinse gli occhi.
“In effetti, desidero molto la sua anima”. Confessò. “Posso solo immaginare il potere che avrei su di te”.
Con forza straordinaria, afferrò la mano di Sesshomaru e la incise con il coltello.
Il sangue del demone macchiò i capelli che la donna teneva in mano.
“Lascia che ti mostri la quarta ciotola, e il patto che vorrei stringere con te”. Sussurrò.
Lasciò cadere parte dei capelli nella ciotola, che ribollì di fumi violetti.

**

Eccomi xD
Penso che con questo capitolo, sia più chiaro dove voglio andare a parare, no? xD
Per il finale sono indecisa, ma spero che il parto della mia fantasia malata vi piaccia.
Un bacio a tutte, e sempre grazie per i commenti e per chi segue questa ff :D

   
 
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