TRUST AND LOVE Ciao a tutti! Visto che brava? Dopo appena un giorno sto già aggiornando. =) In realtà volevo far passare un po più di tempo ma poi mi sono chiesta...perchè farvi soffrire? =) Questo capitolo è un edward pov, è corto me ne rendo conto. Spero vi piaccia comunque =) A presto Devo ringraziare chi mi ha aggiunto tra i preferiti: 1 - e tra i seguiti (addirittura 10! Sono commossa) 1 - E ora rispondo a quegli angeli che hanno recensito il primo capitolo: Sara Cullen: Erin: Nik81: CAPITOLO 2 POV EDWARD
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Carlisle e Rosalie arrivarono pochi minuti e rimasero scioccati da quella vista. Io non riuscivo a muovere un muscolo o a pensare lucidamente. Il corpo del mio angelo era sporco, graffi e lividi sulla testa, sulle cosce, sui seni, le labbra tumefatte. Sicuramente la gamba sinistra era rotta. Questi erano i danni fisici, a quelli psicologici non volevo ancora pensare. Piano Piano Bella riprese conoscenza.
"non toccatemi!!" era sull'orlo di una crisi isterica e come avevo immaginato rifiutava il contatto fisico.
Rosalie le si avvicinò cautamente.
"Bella tesoro, calmati, respira, siamo noi non vogliamo farti del male. Dobbiamo però almeno fasciarti le ferite piu pronfonde e portarti a casa. Se vuoi lo faccio io, cercherò di toccarti il meno possibile te lo giuro."
Bella deglutì e annui incerta.
Povero il mio angelo, avrei tanto voluto provare il suo dolore al posto suo. Ero arrivato tardi. Non dovevo lasciarla sola, non mi sarei mai perdonato per questo.
Carlisle mi parlò con voce scossa ma professionale:
"Non ti nascondo che è conciata male, dobiamo portarla a casa, ingessare la gamba e mettere in atto la profilassi in caso di strupro, cioè pillola del giorno dopo e farmaci contro le malattie veneree... povera Bella..."
Annuii leggermente mentre mo padre mi dava una pacca sulla spalla per rassicurarmi.
Intanto Bella si era di nuovo addormentata.
La portammo a casa nello studio di Carlisle che praticamente era un mini ospedale. Mentre Carlisle si procurava le medicine e la cartella clinica del mio angelo io decisi di lavarla e disinfettare le ferite. Volevo essere io a fare quel gesto, anche se vedere il suo corpo mi faceva stare male. Le ingessai la gamba e le feci un prelievo di sangue. Intanto Carlisle era tornato e il suo sguardo era indecifrabile:
"Figliolo abbiamo un problema, però per esserne sicuro devo chiedere conferma a Charlie o alla madre di Bella...."
"Cosa succede?" Carlisle mi porse la cartella clinica di Bella molto lentamente. C'era scritto a chiare lettere che non poteva assumere cure ormonali. Mi ci vollero diversi secondi per digerire quelle parole. Ciò significava che non avremmo potuto fare niente perchè Bella non rimanesse incinta.
"Mi dispiace Edward, ora chiamo charlie e gli chiedo conferma. Se dovesse rimanere incinta starà a lei decidere se tenere o no il bambino"
Annuii ancora scosso. Vedere Bella con il ventre gonfio era un mio sogno irrealizzabile. Ora c'era quella possibilità, ma era tutto sbagliato, perchè quel bambino non sarebbe stato il frutto del nostro amore ma di una barbara violenza.
Penso che Carlisle abbia capito i miei pensieri perchè mi disse:
"Non ti crucciare adesso, non è detto che ci rimanga. E in ogni caso tu dovrai sostenerla. Lo ringraziai.
Esme chiamò Charlie....era piuttosto scosso da cosa era successo alla figlia e voleva subito vederla, ma Esme riuscì a farlo desistere. Disse che avrebbe subito chiamato Renee per chiedergli informazioni sulle allergie di Bella.
Intanto io guardavo assorto fuori dalla finestra e regolavo il mio respiro con quello di Bella, non riuscivo a guardarla.
"Edward" non mi voltai subito... "Edward per favore guardami" mi girai verso il mio angelo che si era appena svegliato con la paura di parlare...