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Autore: Meskina    08/04/2010    9 recensioni
Renesmee e Josie, gemelle apparentemente simili, ma diverse in tutto.
-credo che Josie vi darà più problemi di Renesmee - sghignazzò Emmett . Non avevo capito, che le parole di Emmett, nascondevano una verità che con il tempo si sarebbe schiantata su di noi, con una tale forza, da cambiare tutto il nostro mondo.
Genere: Triste, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Renesmee Cullen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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E dopo questo ritardo mastodontico... Meskina è tornata =) Con il primo aggiornamento! Non siete contentiiii? 
Allora la scuola mi sta uccidendo, mi taglia a metà e mi prosciuga del tutto! non solo la scuola ma un sacco di cose. 
Comunque.. siccome fra due mesi cominciano le vacanze, i primi due mesi, che non ho niente da fare credo che mi dedicherò a queste storie lasciate in sospeso, e poi me ne vado in vacanza, intanto cerco di rimediare a questo ritardoo!

E' una specie di piccola shot. Niente di che, solo per annunciarvi che sono ritornata. =)


Edward

A sette anni, Josie e Renesmee, quasi non vengono riconosciute come gemelle, se non come sorelle normali. Il carattere dolce e sensibile di Renesmee intenerisce tutti quanti, a dispetto, quello freddo e duro di Josie, intimorisce tutti gli altri bambini, che se non si comportano bene con Renesmee, devono vedersela con sua sorella. 
Renesmee gioca con le barbie, si mette i bei vestitini che Alice compra per lei, sta sempre attenta a non sporcarsi quando va a caccia o adirittura quando gioca, la sua voce è sempre calma e pacata, non fa mai capricci, non urla mai, e quando piange, lo fa solamente quando si fa male, o quando ha paura di qualcosa, tutto il contrario di sua sorella, che urla quando qualcosa non le sta bene, brontola anche per le cose futili, fa i capricci quando non ce n'è bisogno e risponde male, usando terminologie bandite da me, o Bella, Josie ama giocare a baseball a football, Josie si sporca anche quando deve bere un semplice bicchiere d'acqua e Josie alza le mani con gli altri bambini, quando quest'ultimi non fanno quello che lei gli impone.
Non capiamo cosa spinga Josie a comportarsi in questo modo, non che non ci siano altri bambini al mondo che si comportano in un modo, ma la nostra autorità viene totalmente sfasciata con il comportamento di nostra figlia, frantumata in mille pezzi, o ridotta in cenere. Abbiamo letto libri, visto documentari e siamo anche andati da uno specialista, ma effettivamente non c'è nulla che non va, al mondo ci sono bambini tranquilli, e bambini eccessivamente vivaci, anche fuori dalla norma. 
Ora... quello che sto dicendo non è grave, Josie è solo una bambina, non ha mai ucciso nessuno per nostra fortuna, e non ha mai fatto del male ad altre persone (almeno non eccessivamente) il problema non sta nel suo comportamento, bensì nel perchè. Bella dice sempre che ha preso da sua madre, che è una bambina vivace come del resto lo era sua madre da piccola, e che il tempo aggiusterà tutto, a me invece sembra che più il tempo passi, e più il comportamento di Josie assuma una forma sbagliata.

Sono appoggiato nella colonna del salone, con le mani incrociate al petto, mentre aspetto che Carlisle finisca di medicare la sbucciatura nel ginocchio di Josie, ormai è piena di segni, di tagli, di graffi e cicatrici, eppure ha solo 6 ANNI! tenerla a bada è diventata una vera impresa, anche per otto vampiri dotati di poteri sovrumani. 
- non mi va di tenerlo il cerotto - brontola.
- Josie .. smettila di fare storie - intervengo, senza muovermi dalla mia posizione. Sbuffa e arriccia il labbro inferiore,  come le è solito fare.
Carlisle finisce di tamponarle la ferita e per farla contenta le mette un cerotto colorato. I suoi pantaloni nuovi sono strappati, la maglia è piena di terriccio, e i suoi capelli sciolti le ricadono a ciocche ribelli sulla fronte, ondulati, setosi, e ramati... 
I pensieri di Carlisle mi arrivano cauti...
'perchè non vai a caccia con Bella Jacob e Renesmee?... ci penso io a Josie'
Ignoro la sua proposta.
- che cosa ti va di fare ora Josie ? - le chiedo.
- non lo so - giocherella con una collana che ha in mano.
Mi avvicino e le faccio segno di venire in braccio, inzialmente è indecisa, poi sceglie di tendere le mani, quindi la sollevo.
- la porto a fare una passeggiata  - Carlisle annuisce, quindi lo lascio in casa a ritornare ai suoi schedari con Josie in braccio.
Da tre anni viviamo a Rivers Hilt che si affaccia in un arcipelago canadese dell'oceano pacifico, è una cittadina tranquilla, dove il sole è raro quasi quanto a Forks e le giornate piovose.

Porto Josie a passeggiare in riva al mare,dove venivamo anche quando era più piccola, solo io e lei, dove le coste sono alte e frastagliate, il grigiore dell'orizzonte si mischia a quello del mare, dove le onde si mescolano al bianco della schiuma che viene sbattuta negli scogli. Un cane abbaia in lontananza , e il suo padrone è un minuscolo puntino all'orizzonte nel lungomare. Cammina a fianco a me, osservando l'orizzonte inafferrabile e stringendomi la mano... la strada è quasi deserta, si sente solo il rumore delle macchine e ogni tanto qualcuno ci passa a fianco con la bici, i capelli di Josie volano setosi col vento, e l'effetto che le fa venire in questo posto è sempre unico, non è più tesa, ne arrabbiata, e non sente nemmeno il bisogno di correre, o urlare...
- ti va di parlare ? - e mentre le parlo guardo avanti, non le piace quando la gente la fissa, cerco di farla sentire a suo agio.
- non lo so - Solamente con Josie al di fuori di Bella ho bisogno di comunicare, di capire i suoi sentimenti, le sue paure e le sue emozioni, non è un libro aperto, non lo è mai stata, non solo per me, che sono capace di leggere le menti, ma anche degli altri, che non la compatiscono.
- lo sai che rispondere sempre 'non lo so' è da insicuri? - le domando, so che non lo è, o forse si..., sembra stanca, e non capisco di cosa.
- allora sono insicura - sospira...
- di cosa sei insicura Josie ? -
- non lo so papà, me lo hai detto tu che lo sono - a volte riesce a farmi intrecciare nelle mie stesse parole.
- che cosa c'è che non va Josie, a me puoi dirlo, magari non sono la mamma, ma ti voglio bene più della mia esistenza.-
Volta lo sguardo, osserva le onde agitate del mare... e mi chiedo a cosa pensa, a volte vedo un mondo intero nei suoi occhi smeraldini, un mondo talmente grande che mi perdo anche io, una luce talmente forte da abbagliarmi, altre volte invece vedo quella luce affievolirsi, così.. senza una vera ragione... ed è quella luce affievolita che vedo adesso, e che sento nella sua voce.
- non c'è nulla ... - risponde. E poi tace... mi lascia la mano, le mette entrambe nelle tasche, ma mantiene il mio passo.
- perchè non siamo mai andati al mare? - chiede. So che sa la risposta, sa il perchè e sa anche le conseguenze.
- voglio andare al mare una volta - aggiunge, parla al singolare, come se fosse sola, come se non ci fossimo io Bella e Renesmee, come se noi fossimo di impiccio per lei.
- Renesmee domani va a un compleanno, di quella vostra amica, perchè non ci vai anche tu?- cambio argomento.
- non è mia amica - trasale cupa.
- Ma Renesmee è tua sorella, perchè non vai con lei -
Ho quasi paura che dica ' non è mia sorella' non lo fa, ovviamente, ma sono lieto, con Josie non si sa mai. Scrolla le spalle. Non lo sa. Non ne ha voglia.
- Alice ti ha comprato un vestitino simile a quello di Renesmee... perchè non te lo metti, magari stai attenta a non sporcarlo, e così domani andate a quel compleanno -
- Perchè mi fai queste domande - si ferma, alza lo sguardo mi osserva, i suoi occhi sono perforanti.
- non voglio mettermi i vestiti come quelli di Renesmee, non siamo uguali papà ! e non voglio andare alla festa di domani - Poche persone riescono a farmi sentire a disagio. No. Nessuno riesce a farmi sentire a disagio. Josie si. Josie ci riesce... Josie .. Josie.. Josie, perchè ? perchè sei tu? perchè sei cosi?
- Se non ci vuoi andare non ci andare. Sai che non ti obbligo -
- e invece lo stai facendo -
- Josie...-
- Andiamo a casa, non mi va di restare ancora qui -
Si volta e comincia ad andare in direzione della macchina. Guardo l'orizzonte, e poi ancora i suoi capelli...sono liberi nel vento, vorrei poterci passare la mia mano, sentire la loro morbidezza, carezzare il viso di mia figlia, vorrei poter guardare i suoi occhi, e per una volta... solo per una volta... vorrei che fosse tutto chiaro, vorrei che lei fosse libera come i suoi capelli, che non ci fosse nulla di complicato, vorrei leggere la sua mente, ora come non mai, vorrei tenerla con me per sempre, non lasciarla andare mai, so che un giorno lo farò, ma vorrei che quel momento non venisse mai, vorrei poterle cantare la ninna nanna, stringerla fra le mie braccia e dirle quanto l'amo, ma c'è qualcosa che mi impedisce di farlo, forse è lei, forse i suoi occhi, forse qualcosa più grande di me, ma c'è qualcosa che mi impedisce di fare quel passo in più... osservo un ultima volta l'orizzonte e mi avvio anche io verso la macchina, come se fosse Josie a decidere...


continua ...




Quante complicazioniiii perchè mi complico sempre???? saperlo??? MAGARI! Va beh.. spero di poter aggiornare presto.. sicuramente lo farò... questo comunque sembrava un Edward troppo UMANO... Saraà l'effetto Josie? Mahhh!
A presto mie lettrici... ci siete ancora tutte vero? O.o ... VERO?
  
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