Ottavo Mese
Sbuffavo
ininterrottamente da almeno mezzora. Sfogliavo distrattamente
l’ennesima
rivista scandalistica che annunciava la nascita imminente di mia
figlia.
Diverse foto mie e di Robert erano sovrapposte, con varie didascalie.
Naturalmente dopo l’incidente vedendo Robert accorrere da me
e comportarsi in
quel modo così dolce e affettuoso, aveva fatto si che tutti
credessero che
Angel era sua figlia. Per me era ormai davvero così. Sia io
che Robert non
confermavamo le ipotesi, ma non smentivamo nemmeno.
Avevo
giustificato il mio silenzio sul fatto di essere incinta per rispetto
della mia
privacy e naturalmente non erano mancate lettere da parte dei fan. Da
una parte
mi faceva piacere ma non mi sarebbe dispiaciuto mantenere segreta la
mia
gravidanza, solo per evitare tutte queste pressioni.
D’altra
parte ero alla fine della gravidanza e adesso che tutti sapevano non
avevo
problemi nel nascondere la mia condizione. In ogni caso nulla avrebbe
potuto
rovinare la mia felicità. Angel sarebbe nata tra un mese
circa e io ero davvero
al settimo cielo, nonostante l’agitazione.
Robert
quando non lavorava stava sempre con me, ma per il momento avevamo
deciso di
non essere effettivamente concreti sulla natura della nostra relazione
ma dopo
la nascita della piccola avremmo detto tutto.
Mi
alzai dalla sedia su cui ero seduta, buttando in un angolo le riviste
che stavo
osservando svogliatamente. D’istinto entrai nella stanzetta
che Robert aveva
comprato ad Angel e mi avvicinai alla culletta, accarezzando il grosso
peluche
a forma di Angelo. Ricordavo perfettamente la prima volta che
l’avevo visto.
Robert aveva fatto ad Angel un regalo bellissimo.
Guardai
la piccola culletta rosa, a forma di piccolo letto a baldacchino e
scostai le
leggere tendine rosa, con una mano, immaginando già il
momento in cui avrei
posto lì mia figlia.
Non
seppi quanto tempo passai lì dentro, fin quando non sentii
due braccia forti
cingermi le spalle e un dolce bacio posarsi sui miei capelli. Ben
sapendo di
chi si trattava sorrisi e mi appoggiai a quel torace ampio e forte.
Mi
voltai tra le sue braccia, gli presi il viso tra le mani e lo baciai
dolcemente. Lui mi strinse di più a lui, per quanto le mie
condizioni lo
permettevano e ricambiò il bacio facendolo diventare
passionale e deciso. Ci
separammo quando eravamo ormai in riserva d’aria.
<<
Piccola, ma tu ci stai a riposo? Ti vedo sempre in piedi…
>>
Sospirai
e mi andai a sedere sul divano del salone. Robert era molto preoccupato
per me,
come tutti i nostri amici e parenti del resto.
<<
Sì, Rob. Solo che non posso stare sempre ferma.
>> ammisi sbuffando.
Lui
sorrise e andò in cucina per poi tornare con una lattina di
birra in mano.
<<
Purtroppo devi, soprattutto dopo ciò che è
successo. Tra l’altro sei ormai alla
fine della gravidanza quindi devi fare attenzione. >>
Non
risposi e guardai fuori dalla porta - finestra del salone.
<<
Stasera prometto di farti uscire un po’, va bene?
>>
Lo
guardai curiosa e lui mi sorrise.
<<
Ho una sorpresa per te. >>
Sorrisi
anch’io, contenta di fare qualcosa di nuovo e curiosa
riguardo a ciò che Robert
aveva preparato per me.
<<
Quindi stasera usciremo? >> chiesi con un sospiro di
sollievo.
<<
Si. Ormai non mi importa più nulla di ciò che
pensano gli altri. Se ci
vedranno, non mi importa nulla. E’ ora che tutti sappiano.
>>
Io
mi persi nel vedere la sua espressione terribilmente seria. Ormai
c’era ben
poco all’immaginazione riguardo alla nostra relazione.
Sinceramente ero stanca
di dovermi nascondermi, quindi mi sarei rilassata e sarei uscita con il
mio
ragazzo. Sapevo che se qualcuno ci avesse fatto delle domande Robert
non
avrebbe esitato a dire che Angel era sua figlia e per certi versi lo
era
davvero.
La
mattinata passò velocemente e Robert uscì nel
primo pomeriggio per delle
commissioni personali, quindi mi annoiai davanti alla tv, oppure a
leggere
riviste. Erano giorni che mi sentivo irritata e annoiata ma sapevo che
tutto
ciò era dovuto al mio stato.
Certe
volte ero arrivata persino a rispondere male a Robert, per poi
scoppiare in
lacrime a causa del senso di colpa. Fortunatamente avevo un ragazzo
fantastico
che sapeva capirmi e riusciva sempre a perdonarmi, comportandosi in
modo sempre
dolce e rispettoso. Spesso, però, lo vedevo stanco e
scostante e mi preoccupavo
che tutta questa situazione gli pesasse molto. In fondo io pensavo
sempre che
fosse così, ma lui faceva sempre qualcosa che mi faceva
ricredere.
La
nostra non era una situazione semplice e nonostante i nostri alti e
bassi
Robert era davvero un ragazzo unico e non potevo desiderare di meglio.
Tutte
le volte che avevo sentito parlare di donne in gravidanza e dei loro
sbalzi
d’umore stentavo a crederci, eppure mi rendevo conto come
tutto questo fosse
capitato anche a me. Oltre al fatto di essere diventata più
lunatica del
solito, tutte le mie emozioni erano amplificate. Una sera avevo fatto
una
scenata di gelosia a Robert solo perché l’avevo
visto insieme alla sua co-star
in una foto della premier del suo nuovo film. Sapevo che era stupido ma
non ero
riuscita a trattenermi, finendo con il far arrabbiare anche lui.
Come
sempre Robert aveva capito e mi aveva dato il tempo per calmarmi e poi
si era
scusato per essersi arrabbiato con me. Come se c’è
ne fosse bisogno! Lui mi
aveva regalato la sua vita e ciò che faceva per me ogni
giorno era
indescrivibile, soprattutto data la situazione in cui ci trovavamo.
Mi
riscossi dai miei pensieri e gettando un occhiata
all’orologio del salone vidi
che erano appena le quattro. Robert mi aveva detto che sarebbe passato
a
prendermi poco prima delle otto e che prima di quell’ora non
sarebbe potuto
tornare, quindi avevo ancora molto tempo.
Sbuffai
non sapendo cosa fare. Mi alzai con cautela e mi guardai intorno,
indecisa sul
da farsi. Camminai per arrivare alla terrazza e feci massima
attenzione, perché
avevo sempre la paura di cadere. Da quell’incidente in cui
avevo rischiato
l’aborto ero sempre in allerta, anche nel fare le cose
più banali. Una volta
fuori feci un respiro profondo e prima di sedermi sulla piccola
panchina in
ferro battuto lì vicino, presi una rosa bianca e annusai il
suo profumo.
Una
volta seduta guardai il panorama e ammirai la mia città. A
causa del mio lavoro
non riuscivo stare poi molto tempo a casa, ma grazie ad Angel era molto
tempo
che riuscivo a starci.
Los
Angeles… la piccola Angel non poteva nascere in luogo
migliore!
Con
la coda dell’occhio vidi che c’era qualcosa
poggiato accanto a me e allungando
la mano per prenderlo mi resi conto che era un portafotografie. Non
l’avevo
visto ma supposi che fosse di Robert. Aveva una copertina in pelle e un
piccolo
laccio che lo teneva chiuso. Lo sciolsi e l’aprii. La prima
foto ritraeva un
bambino con i capelli corti e biondi. Gli occhi erano tra il verde e
l’azzurro
e li riconobbi subito. Sorrisi, guardando fotografie simili, che
ritraevano
Robert quando aveva più o meno quattro o cinque anni. Era
davvero bello già da
piccolo!
Notai
che era un album particolare, c’erano foto delle sue sorelle
e per sino dei suoi
genitori da piccoli, però nessuna foto di tutti loro da
adulti.
All’improvviso
mi illuminai. Robert me ne aveva parlato. Era un album che racchiudeva
fotografie della sua famiglia, ma solo da bambini! Era una loro
tradizione e sapevo
che ci teneva moltissimo.
Osservai
con il sorriso sulle labbra Robert con il musetto sporco di cioccolato
o le
mani impasticciate di marmellata. Risi quando lo vidi atterrato dalle
sue
sorelle, che si erano buttate su di lui!
Una
foto tra tutte mi colpì, ovvero vederlo con le piccole
manine sfiorare i tasti
del suo pianoforte. Doveva essere stata una passione per lui, fin da
piccolo.
Mi
stupii quando trovai alcune mie foto di quando ero bambina. Ma dove
diavolo le
aveva prese? Sicuramente in una delle tante volte in cui eravamo andati
a casa
mia, senza farmene accorgere, oppure si era messo d’accordo
con mia madre.
Ultimamente andavano d’amore e d’accordo quei due!
Ma
che perché aveva messo le foto lì? Mi aveva detto
che era una cosa che
riguardava la sua famiglia…
Non
riuscii veramente a stupirmi che avesse inserito me in una cosa
così importante
per lui.
Continuai
così fino alla fine dell’album e notai che
c’erano alcune pagine vuote. Stavo
per chiudere il portafoto, distrattamente, quando lo riaprii e tornai a
quelle
ultime pagine. Mi era sembrato di vedere un piccolo post- it attaccato
lì.
Sgranai
gli occhi quando capii di cosa si trattava. Il nome di Angel era
scritto su
quel bigliettino, appiccicato in quella pagina vuota. Quindi lui voleva
inserire anche le foto di Angel.
Mi
asciugai una lacrima solitaria, dovuta alla commozione. Era davvero
troppo e inspiegabilmente
dolce ciò che stava facendo per me.
Richiusi
con cura l’album e lo rimisi dove lo avevo trovato.
Scesi
e tornai al piano di sotto. Diedi un occhiata all’orologio
che avevo al polso e
vidi che mancava più o meno un ora all’arrivo di
Robert, quindi mi feci una
doccia e indossai una gonna e una maglia comoda. Purtroppo nelle mie
condizioni
non potevo fare altro.
Ero
intenta a sistemarmi i capelli, quando sentii la porta di casa aprirsi
e poi
richiudersi di nuovo. Guardai di nuovo l’orologio, credendo
di aver fatto tardi
però notai che era Robert ad essere in anticipo. Non poteva
che essere lui la
persona che era appena entrata in casa.
Poco
dopo infatti il mio ragazzo fece la sua comparsa, bello come sempre.
Aveva un
sorriso stanco sul viso e io lo raggiunsi. Gli accarezzai una guancia e notai quanto fosse stanco.
<<
Robert, se non ti va più di uscire, non fa nulla.
>>
Infondo
se era stanco non doveva uscire solo perché me
l’aveva detto. Faceva fin troppo
per me e non potevo chiedergli ancora molto.
<<
Amore cosa dici? Non dopo tutto quello che ho fatto >>
disse per poi
coprirsi la bocca con una mano.
<<
Perché cos’hai fatto? >>
Misi
le mani sui fianchi con un sorriso luminoso sul viso. Ero contenta che
era
stato tutto il pomeriggio fuori solo per preparami una sorpresa, ma
dall’altra
parte non volevo che si stancasse troppo con me. Il nostro lavoro era
già parecchio
impegnativo, anche se era da otto mesi che non facevo più
l’attrice, ma speravo
di tornare presto a
fare ciò che amavo.
<<
Niente domande. Se sei pronta possiamo uscire adesso. >>
Senza
lasciarmi il tempo di rispondere mi prese per mano e mi condusse verso
la porta
di casa. Mi fece indossare il cappotto e prese le chiavi della
macchina. Non mi
dette il tempo di prendere la borsa che eravamo già fuori.
Scossi
la testa, divertita da tutta quella fretta e cercavo di immaginare cosa
avesse
combinato questa volta quel pazzo del mio fidanzato.
Mentre
eravamo in macchina lo guardai insistentemente. Era così
bello e io mi sentivo
fortunata che lui avesse scelto proprio me. Che mi amasse nonostante le
difficoltà della nostra situazione e che volesse crescere un
figlio non suo…
<<
A cosa pensi mia bellissima dea? >> disse ricambiando il
mio sguardo.
<<
A te. >> risposi sincera, sorridendo.
<<
A quanto sono bello? >> chiese facendo quel suo sorriso
particolare, che
faceva perdere la testa a molte donne.
<<
Non solo, ma non montarti la testa! >>
Lui
per risposta mi baciò il dorso della mano.
<<
A me basta solo il tuo amore per essere felice. >>
Quelle
parole mi colpirono dritte al cuore e io strinsi più forte
la mano intrecciata
alla mia, sul cambio della macchina.
<<
Anche per me è così. Da quando ci sei tu la mia
vita è cambiata e mi hai resa
la donna più felice del mondo. >>
Robert
si sporse verso di me e mi baciò dolcemente per pochi
secondi, approfittando
del fatto che eravamo fermi a un semaforo.
<<
Adesso mi dici dove mi stai portando? >>
<<
Te l’ho detto: niente domande. >>
Io
risi e mi misi comoda sul sedile, nel frattempo che Robert guidava
verso una
meta a me sconosciuta.
Passarono
diversi minuti, finchè vidi che ci avvicinavamo sempre di
più a Venice Beach,
una parte residenziale e balneare che si trovava a Ovest di Los
Angeles. Era un
posto bellissimo e mi sorpresi che Rob mi avesse portato proprio
lì.
Fermò
la macchina sulla strada a ridosso della spiaggia e venne ad aprirmi lo
sportello, aiutandomi a scendere. Non dissi nulla ma mi lasciai guidare
da lui
verso la spiaggia.
Era uno spettacolo
incredibile, specie al
tramonto. Sorrisi a
Robert, che mi
guardava con un sorriso.
<<
Le
sorprese non sono ancora finite. >>
Solo
quando lui mi
fece cenno di guardare vicino all’ Oceano vidi un piccolo
tavolino, dove due
uomini con una divisa bianca ci attendevano.
Quando
fummo più
vicini rimasi a bocca aperta. C’erano diversi piatti coperti
e due candele al
centro del tavolo.
Non
avevo parole e
non capivo come avesse fatto Robert a organizzare tutto quello.
Lo
abbracciai di
slancio, per quanto la mia pancia lo permettesse e lui rise piano e
profondamente al mio orecchio.
<<
Direi che
la sorpresa ti è piaciuta. >>
<<
Molto di
più, amore. Ma come hai fatto a fare tutto questo?
>>
Lui
mi poggiò un
dito sulle labbra e mi fece sedere sulla sedia che uno dei due
camerieri aveva
spostato per me.
Mi
sedetti con il
cuore in gola per l’emozione. Era un panorama molto
suggestivo. Quella spiaggia
mi ricordava le serate con i miei amici e ora ritrovarmi lì
con l’uomo che
amavo mi riempiva di gioia. Mai avrei immaginato una cosa simile, ma
infondo
Robert sapeva sempre come stupirmi e rendermi felice, anche nelle
piccole cose.
Sospirai
e scossi
la testa incredula.
Robert
era seduto
di fronte a me e mi guardava con un sorriso.
<<
Sai sono
molto nervoso per ciò che succederà dopo che
quasi non riesco ad aspettare di
mangiare. Ma lo farò perché voglio che ti goda
fino in fondo questa serata e soprattutto
vorrei che tu la ricordassi per sempre. >>
Io
allungai una
mano sul tavolo fino a prendere la sua, che giocava nervosamente con
una posata.
<<
Robert
ricorderò per sempre ogni momento passato con te.
>>
Lui
mi sorrise e
strinse più forte la mia mano, guardandomi emozionato.
<<
E poi
cosa vuol dire “ per quello che
succederà
dopo” ? Rob cos’hai fatto?!
>>
<<
Eh no!
Avevamo detto: niente domande! Non ti ricordi più?
>>
Io
mi tirai
indietro appoggiando la schiena alla sedia, con uno sguardo spiacente.
<<
E’ vero,
hai ragione. >>
Ridemmo
entrambi
per poi mangiare quelle prelibatezze che Robert aveva fatto preparare.
Alcuni
piatti non li avevo mai mangiati perché erano tipicamente
inglesi e Robert se
li era fatti preparare apposta, perché erano cose che a lui
piacevano molto e
voleva farle assaggiare anche a me. Altri invece erano proprio i miei
piatti
preferiti.
Non
smettemmo mai
di guardarci negli occhi durante la cena e io ammirai il suo sguardo
così dolce
e profondo, capace di farmi sciogliere il cuore ogni volta.
Quando
arrivammo
all’ultima portata, i camerieri liberarono il tavolo e
lasciarono al centro il
piatto coperto, per poi allontanarsi.
Io
guardai Robert
che nel frattempo si era alzato in piedi e mi si era messo alle spalle.
Non mi
dette il tempo di fare ne di dire nulla, perché si
abbassò sulle ginocchia, di
lato rispetto a me, e mi poggiò una mano sulla pancia.
<<
Kristen,
sono tante le parole che vorrei dirti adesso, ma l’emozione
è talmente forte
che non so da che parte cominciare. >> rise nervosamente
e io gli
accarezzai una guancia.
<<
La prima
volta che ti ho vista è stata guardando un film. Un tuo
film. Ho subito pensato
che avevi qualcosa di speciale e mi sentivo attratto irrimediabilmente
da te.
Pensavo che fosse una cosa impossibile dato che non ti avevo mai
conosciuto di persona,
così per placare quel terribile bisogno che avevo di
conoscerti mi sono
presentato al provino di Twilight. In quel momento ho capito che non
avrei mai
potuto fare a meno di te. >> disse guardandomi dolcemente.
Era
vero, la prima
volta che ci eravamo incontrati era da subito scattata quella
scintilla. Mi
aveva sconvolto, l’effetto della sua presenza era stato
devastante per me e lo
era tutt’ora.
<<
Da quel
giorno è stato un susseguirsi di gioie e dolori. Ti seguivo
a distanza e facevo
in modo di darti il mio appoggio e la mia amicizia, le uniche cose che
potevo
permettermi dato che eri legata ad un altro uomo. >>
Abbassò
lo sguardo
a queste parole ma io glielo feci rialzare, mettendogli una mano sotto
il
mento.
Erano
stati anni
difficili. Io con il tempo avevo capito che non era solo attrazione
fisica
quello che mi legava a lui, ma un sentimento ben più forte.
Ma adesso le cose
erano cambiate e non mi pentivo di nessuna delle mie scelte,
perché non avrei
mai potuto fare a meno di Robert.
Feci
per dire
qualcosa ma lui mi fece segno di lasciarlo continuare.
<<
Mi sono
innamorato di te, pian piano. Catturato da ogni tuo gesto e da ogni tuo
sorriso, mi rendevo conto ogni giorno che eri tu la ragione della mia
vita.
Quando eravamo lontani mi sentivo morire dentro e avrei voluto stare
con te e
non lasciarti mai. Ho passato notti intere dentro la camera
dell’albergo di
turno pensando a te, scrivendo canzoni sui sentimenti che provavo nei
tuoi confronti,
ma poi mi davo dello stupido perché tu potevi avere di
meglio e sapevo che mi
ritenevi soltanto un amico. >>
Avrei
voluto
interromperlo, per dirgli che questo era esattamente ciò che
io avevo pensato
per mesi, ovvero che ero solo un amica per lui e che tutt’ora
non mi ritenevo
alla sua altezza, ma lo feci continuare e ascoltai il resto delle sue
parole
con le lacrime agli occhi.
<<
Quando ti
ho confessato i miei sentimenti e tu mi hai detto che mi ricambiavi ma
che non
potevamo stare insieme per via della tua storia turbolenta con Michael,
avrei
voluto sparire dalla faccia della terra, perché fino ad
allora ciò che mi aveva
almeno in parte rincuorato era il fatto di non essermi ancora
dichiarato a te.
Quel giorno seppi che non avevo più possibilità,
così decisi di concentrarmi
sul mio lavoro e lasciare il mio cuore curarsi le sue ferite.
>>
Le
lacrime mi
rigarono il volto senza che me ne accorgessi, fin quando Robert non
prese a
baciarmi le guance per asciugarle.
Quante
volte mi
ero disperata perché mi sentivo le mani legate. Da una parte
la difficile
relazione con Michael, dall’altra le difficoltà
dovute al nostro lavoro, al
fatto che non potevo dichiarare davanti a tutti il nostro rapporto.
Tutto
quello mi aveva distrutto perché io amavo Robert e quando
seppi che anche lui
mi amava, sprofondai ancora di più.
<<
Le cose
sono cambiate quando quella notte venisti da me, dicendomi che non
riuscivi più
a fare a meno di me e che mi amavi più di te stessa.
>>
Sorrisi
fra le
lacrime. Era vero. Una notte non riuscivo a chiudere occhio, eravamo
sul set
del film di New Moon. Avevo deciso che me ne sarei fregata di tutto e
di tutti.
Avevo ormai lasciato Michael e se per i primi tempi io e Robert avremmo
dovuto
amarci in segreto, non mi sarei tirata indietro, in attesa di momenti
migliori.
<<
Quella fu
la prima notte che passammo insieme. Finalmente avevo tra le mani la
donna che
amavo e sapevo che, qualsiasi cosa fosse successa, niente ci avrebbe
separati. >>
A
quelle parole
lasciai le mani che mi stava stringendo e le portai automaticamente il
viso.
Quella fu la notte in cui io credevo che Angel fosse stata concepita.
Quando
scoprii di essere incinta i calcoli della dottoressa mi riportarono
alla notte
che avevo passato con uno sconosciuto, in preda all’alcool.
Ma
come avevo
fatto un errore simile?
Sebbene
fossi
felice della mia piccola Angel e di stare per diventare madre, non
potevo non
sentirmi in colpa nei confronti di Robert. Il nostro rapporto era molto
solido
e anche se eravamo distanti eravamo sempre rimasti fedeli
l’uno con l’altro.
Invece a me era successo, in una notte in cui non ero più
io, di stare con un
uomo che non era Robert e che neppure conoscevo.
Eppure
lui mi
aveva perdonato ed era rimasto al mio fianco, amando non solo me ma
anche mia
figlia, nonostante tutto.
Le
mani di Robert
mi riportarono al presente e mi strinsero a lui. Mi cullò
per qualche minuto e
poi mi allontanò da sé. Mi prese il viso tra le
mani, cancellando le lacrime
con le dita.
<<
Non
piangere amore mio. So a cosa stai pensando, ma lo sai quanto amo te e
la
piccola Angel. Se ti ricordi una volta ti dissi che la sento come mia
figlia e
dicevo la verità. Nonostante il fatto che non lo sia
biologicamente, sono stato
con te e con lei fin dall’inizio e non potrei non amarla.
>> disse,
accarezzandomi il ventre.
Io
lo abbracciai
di slancio e respirai profondamente, sentendomi sicura tra le sue
braccia.
<<
Stiamo
affrontando insieme questa gravidanza e quando tu hai avuto
quell’incidente ho
creduto di morire. Ho avuto una paura tremenda per Angel e anche per
te, ma
quando ho saputo che stavate bene ho ripreso a respirare normalmente.
Quello è
stato uno dei tanti motivi che mi hanno convinto che la mia vita
dipende da te
e non esiste nessun altra donna con cui vorrei condividere la mia vita.
>>
Mi
guardava
intensamente e io mi sentii quasi svenire. Era una dichiarazione
stupenda, che
non mi sarei mai dimenticata.
<<
Adesso c’è
solo una cosa che vorrei chiederti, ovvero se vuoi continuare a vivere
con me
per sempre e rendermi l’uomo più felice su questa
terra. >>
Si
sollevò e
scoprii il piatto al centro della tavola. Mi portai una mano alla
bocca, incredula
davanti a ciò che vedevo. Una piccola scatoletta in velluto
blu, faceva bella
mostra di sé.
Robert
la prese e
si inginocchiò di nuovo davanti a me.
Mi
prese una mano
tra le sue e aprì la scatoletta che rivelò la
presenza di un anello bellissimo.
La
scritta nel
cofanetto era firmata Bulgari e l’anello era una stupenda
fascetta di oro
bianco con al centro un diamante a forma di cuore, mentre ai lati aveva
altri
due piccoli diamanti incastonati.
<< Kristen Jaymes Stewart, vuoi
sposarmi? >>
Mi
sentii morire
dall’emozione. Robert voleva davvero sposarmi? Non avevo
parole, non riuscivo a
fare nulla se non piangere di gioia.
<<
Si, certo
che voglio sposarti, Robert Thomas Pattinson! >>
Robert
si alzò,
portandomi con lui e mi baciò con passione fino a quando
quel bacio si spense
con inedita dolcezza.
Non
riuscivo
ancora a credere che Robert mi avesse chiesto di sposarlo, non me lo
sarei mai
aspettata. Ero tremendamente felice nel sapere che mi sarebbe rimasto
accanto e
mi avrebbe amata per sempre.
Per lunghi minuti
continuammo a baciarci, dimentichi
di tutto il resto, con l’unica compagnia
dell’incedere lento e cadenzato delle
onde dell’Oceano e delle luci delle stelle.
**********************************************
Eccomi
qui! Xd
Lo so, lo so… siete molto, molto, MOLTO, M-O-L-T-O
arrabbiati con me, vi
capisco!
Purtroppo ho avuto un blocco e non sono riuscita a continuare.
Probabilmente se
avessi postato prima il capitolo sarebbe venuto in maniera del tutto
diversa,
infatti molte cose che ho scritto non erano messe “ nel
programma”. Beh, (
direte voi) forse era meglio che postavo le idee di prima xD No, spero
di no!!!
Spero davvero che questo capitolo vi piaccia, perché mi
è costato parecchio!
Era
un momento che
immaginavo da tanto nella storia di Angel e non sapevo come farlo
apparire originale
e non banale. Beh, la chiudo qui, sperando che non abbia in qualche
modo deluso
le vostre aspettative!^^
Aspetto
le vostre
opinioni! xD
Ledyang:
Grazie!!! Sei sempre troppo gentile, spero che
il capitolo ti piaccia, un bacione, ciao!!!
Midnightsummerdream:
Ciao, tu dovresti essere Carla xD Sei davvero
un segugio per questa storia, cerchi di trovare tracce che io
giustamente vado
lasciando, eheh, sono davvero contenta che tu ti sia fatta una teoria!
Per
quanto riguarda il gossip si, me ne serviva uno recente, quindi ho
utilizzato
quello! Il capitolo ti piace? Spero tanto di si! Sono riuscita a
postare oggi
alla fine, un bacione, ciao^^
Nessie93:
Ciao^^
Come dicevo prima vado lasciando dubbi ma sono contenta
che voi vi
facciate delle teorie, come dico sempre è una storia
particolare e che avrà
diversi risvolti! Mi dispiace davvero tanto per l’attesa, il
prossimo capitolo
arriverà in un tempo davvero molto, molto più
breve! Un bacio, a presto!
Erika1975:
Ciao erika! Beh Kristen non ricorda nulla perché
aveva veramente bevuto troppo, anche perché non essendo
abituata ha fatto un
macello, però c’è sempre un
però xD Il padre biologico è importante
sì, ma non
quanto chi ha amato e cresce un bambino, almeno per come la penso. Non
mi
stancherò mai di dire che se il padre biologico abbandona un
bambino, ancor
prima che nasca, e questo viene seguito da una persona che lo ama come
se fosse
suo, beh come ruolo può ritenersi tranquillamente un padre!
Scusami per questo
papiro, ma sono davvero entusiasta di interagire con voi lettori! Spero
che
nonostante il ritardo, continuerai a seguirmi, un bacio, ciao!
Imaginary82:
Ciao!! Oddio le tue idee mi hanno interessata
parecchio, è quello che un po’ tutte pensate!
Spero davvero che continuerai a
seguirmi, perché ci possono essere delle sorprese, a presto
ciao!