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Autore: Julia Weasley    10/04/2010    16 recensioni
Argomento di questa storia è la vita di Regulus Black, dal momento della sua nascita a quello della morte. La crescita in una famiglia Purosangue piena di pregiudizi, il difficile rapporto con il fratello Sirius, i sette anni trascorsi a Hogwarts, la decisione di unirsi ai Mangiamorte fino al suo completo riscatto, tutto raccontato in 50 capitoli.
[ Altri personaggi: Famiglia Black, Kreacher, Barty Crouch jr, Rachel Queen (originale), Severus Piton, i Malandrini, Emmeline Vance, Voldemort, Mangiamorte ]
Storia vincitrice del primo turno dell'Harry Potter Final Contest
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regulus Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'R.A.B.' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Fandom: Harry Potter

Personaggio: Regulus Black

Prompt: 49: Potere

Rating: giallo


Note: immagine di Hitogutsu

Disclaimer: Regulus Black e quasi tutti i personaggi di questa storia appartengono a J.K. Rowling.

Tabella: http://juliablack89.livejournal.com/2009/06/11/


Licenza di uccidere

Photobucket

Il rubinetto del lavandino era aperto al massimo per coprire i rumori e le voci che provenivano dal salotto della casa di Benjy Fenwick.
Regulus si sciacquò abbondantemente il viso, madido di sudore freddo, e la bocca invasa dal sapore acido e disgustoso dei conati di poco prima.
Non ce l'aveva fatta a guardare Macnair che infieriva sul corpo senza vita di Fenwick: era dovuto correre in bagno a vomitare.
Regulus chiuse il rubinetto e guardò il proprio riflesso nello specchio sopra il lavandino. Il suo volto era bianco cereo con qualche sfumatura grigio-verdognola.
Quando uscì dal bagno, trovò Lucius ad aspettarlo nel corridoio.
“Stomaco debole?” gli chiese Malfoy. Il suo tono non era beffardo come quello che avrebbe potuto avere Rabastan, ma nemmeno troppo comprensivo.
“Non era necessario ridurlo in quel modo” rispose il ragazzo con la voce rauca.
Lucius non commentò, limitandosi a fargli segno di seguirlo.
I due raggiunsero gli altri Mangiamorte all'ingresso. Quando passarono accanto alla porta aperta del salotto, Regulus intravide un liquido rosso rubino allargarsi sul pavimento, ma distolse in fretta lo sguardo, orripilato al solo pensiero di vedere il corpo di Benjy Fenwick fatto a pezzi.
Macnair aveva la veste insanguinata e si stava rivolgendo a Severus Piton.
“Quella maledizione che hai inventato funziona alla grande. Sectumsempra. Me la dovrò ricordare più spesso”.
Severus non parlò né di mosse, mostrando la sua solita espressione indecifrabile.
“Andiamo, adesso” scattò Rosier, nervoso. “Abbiamo già perso fin troppo tempo. I vicini potrebbero aver sentito le urla”.
Regulus tremava; nonostante fossero in piena estate, i brividi gli percorrevano la schiena.
La strada era tranquilla e deserta. Appena i Mangiamorte uscirono dalla casa, Rosier si voltò verso Barty, il quale era a sua volta impressionato da quel che era successo.
“A te l'onore, Crouch. Sei stato tu a rintracciare Fenwick”.
Barty parve riprendersi dallo sbigottimento iniziale e levò la bacchetta contro il cielo notturno.
Morsmordre!”
Il grande teschio di luce verde apparve sopra la casa appartenente al membro dell'Ordine della Fenice.
Regulus e Barty furono gli unici a non guardare il Marchio Nero. Il primo si sentì meno solo quando scorse il suo stesso sguardo negli occhi dell'altro: Barty era molto più crudele di lui, ma riusciva ancora a provare orrore per certe cose.
In quel momento, tutt'intorno alla casa si udì una decina di “Pop!” e qualcuno gridò:
“Attaccate!”
Un istante dopo fu il caos.
I Mangiamorte si chinarono per evitare i primi incantesimi, poi si radunarono a cerchio, coprendosi le spalle a vicenda per rispondere al fuoco avversario.
Membri dell'Ordine della Fenice erano seminascosti dietro le siepi e scagliavano fatture e incantesimi contro di loro.
Lucius ne stanò un paio dopo aver incendiato il cespuglio dietro il quale avevano il loro rifugio.
Gli altri fecero lo stesso, obbligando così l'Ordine ad uscire allo scoperto.
Lo stomaco ancora provato, Regulus si guardò freneticamente intorno, cercando di scrutare nel buio e di intravedere la sagoma di Sirius, ma la sua ricerca fu interrotta da Frank Paciock, che lo attaccò, sfiorandogli l'orecchio con un getto di luce blu.
Regulus reagì e si ritrovò a combattere contro di lui.
Paciock era molto abile nel duello e più di una volta Regulus rischiò di essere colpito o disarmato, ma riuscì a contrastarlo e a metterlo in difficoltà.
Nel frattempo non sapeva cosa stesse succedendo intorno a lui: sentiva soltanto i sibili degli incantesimi e i respiri affannati degli altri combattenti.
Quando il Marchio Nero sul suo polso bruciò, capì che altri Mangiamorte erano stati chiamati e che sarebbero presto giunti in loro soccorso. Infatti, alcuni secondi dopo, il giardino fu invaso da persone appena Materializzatesi.
Ad un certo punto, Frank Paciock interruppe di duellare con lui e scattò in direzione di sua moglie Alice, che era stata appena disarmata da Travers.
Regulus lo lasciò andare, disinteressato. Sperava che Sirius non fosse lì ma, quando lo vide affrontare Macnair, diventò improvvisamente incapace di muoversi.
Sapeva che prima o poi sarebbe successo, ma viverlo in prima persona non era esattamente la stessa cosa.
Avrebbe dovuto sostenere la propria fazione, ma gli si gelava il sangue nelle vene ogni volta che Macnair sembrava prendere il sopravvento.
Tuttavia Sirius riuscì a colpire il Mangiamorte, che si accasciò a terra gemendo.
Regulus si affrettò a distogliere lo sguardo per cercare qualcun altro da attaccare, ma non fece in tempo: Sirius aveva colto la sua occhiata. Nonostante indossasse la maschera, Regulus era sicuro che lo avesse riconosciuto.
I due continuarono a guardarsi per alcuni secondi. Sirius sembrava furioso ma, invece di iniziare a duellare contro di lui, gli voltò le spalle e attaccò Dolohov con molta più rabbia del dovuto.
Mentre Regulus si preparava a sostenere l'assalto di una donna bionda, non poté fare a meno di pensare alla reazione di Sirius quando avrebbe visto quello che rimaneva di Benjy Fenwick. Avrebbe pensato che lui fosse capace di fare una cosa del genere?
Il solo pensiero gli provocò una fitta tremenda che lo distrasse...
La sua avversaria, Marlene McKinnon, approfittò dell'occasione per disarmarlo. La bacchetta volò dall'altra parte del cortile. Severus corse ad aiutarlo, sostituendolo nel duello con la donna.
Mentre cercava di recuperare la bacchetta, Regulus notò che i Mangiamorte stavano avendo la meglio: erano in netta superiorità numerica, e l'Ordine della Fenice indietreggiava sempre di più sotto i loro colpi.
Potter stava duellando contro Lucius e Travers insieme: gli incantesimi si scontravano, provocando delle piccole scintille che andavano a bruciare l'erba per terra.
Minus inciampò mentre indietreggiava davanti a Barty, e i Mangiamorte stavano già cominciando a lanciare grida di trionfo quando, improvvisamente, decine di maghi si Materializzarono sul campo di battaglia.
“Gli Auror!” sbottò Rosier, furioso, mentre i Mangiamorte smettevano subito di esultare.
Adesso erano loro ad essere in svantaggio.
Regulus si gettò sulla sua bacchetta, rialzandosi in piedi e levandola dritta davanti a sé. Non sapeva dove girarsi prima: era attaccato da almeno tre Auror e non riusciva a fare altro che schivare i loro incantesimi.
La confusione regnava sovrana e Regulus cercò di deviare le maledizioni di un Auror dal mento pronunciato.
Stava per provare ad attaccarlo quando si sentì spingere in avanti con forza. Regulus cadde per terra e un attimo dopo gli si rizzarono i capelli dietro la nuca: una fattura lanciata da un secondo Auror che non aveva visto lo mancò per un soffio e andò a cozzare contro una siepe, falciandola.
Qualcuno doveva averlo spinto apposta per salvargli la vita ma, quando si guardò intorno, nessuno ricambiò il suo sguardo perplesso.
Nelle vicinanze c'era soltanto Sirius, che stava duellando contro due Mangiamorte, ma si tradì quando voltò la testa per controllare le condizioni di Regulus.
Quest'ultimo non ebbe nemmeno il tempo di pensare a come reagire perché in quel momento Rosier gridò:
Sectumsempra!”
La fattura colpì in pieno volto Alastor Moody che, con un ruggito di dolore, si portò le mani sul viso coperto di sangue, mentre qualcosa di orribilmente simile ad un pezzo di naso si staccava e cadeva per terra.
Rosier non poté nemmeno godersi il proprio trionfo perché un attimo dopo uno degli Auror gli puntò la bacchetta contro, cancellandogli il ghigno dalla faccia.
Avada Kedavra!”
Regulus non poteva credere a quanto aveva sentito. Doveva essere un'allucinazione: gli Auror non avevano il potere di uccidere.
Eppure Rosier fu centrato dalla luce verde e crollò riverso sull'erba, gli occhi spalancati in un'espressione di sgomenta incredulità.
Per un solo istante, Mangiamorte e Ordine della Fenice si bloccarono. Poi Lucius prese una decisione:
“Ritiriamoci!”
Ancora sconvolto per quello che era accaduto a Rosier, Regulus era tuttavia pronto a Smaterializzarsi, quando vide una scena che gli fece sfrecciare il cuore in gola.
Barty si era chinato a terra per recuperare la propria bacchetta, senza accorgersi che Crouch senior stava per attaccarlo.
Avada...”
Stava per uccidere suo figlio, senza sapere chi si celava sotto la maschera.
Accadde tutto in pochi secondi. Regulus stava per gridare il suo nome, ma si trattenne, altrimenti avrebbe svelato la sua identità. Gli uscì soltanto un verso strozzato, ma fu sufficiente.
Barty alzò lo sguardo su suo padre e riuscì ad evitare l'Anatema appena in tempo.
Pochi istanti dopo i due ragazzi si erano Smaterializzati.


La quiete che regnava nel quartier generale dei Mangiamorte fu come una boccata d'aria balsamica.
Nessuno di loro aveva ancora parlato. Regulus voleva soltanto tornare a casa sua, farsi preparare una pozione soporifera da Kreacher e dimenticare quella serata. Ma il suo dovere era un altro: doveva restare a fare rapporto all'Oscuro Signore.
“Che cosa è successo?” chiese in quel momento una voce.
Un uomo dalla nera barba a punta era appena entrato nel salotto del maniero. Regulus non lo conosceva: aveva un accento straniero. Il mago era insieme a Bellatrix, Rodolphus e Rabastan.
“Abbiamo ucciso Fenwick” riferì Lucius, tamponandosi una ferita lungo il braccio, “ma Rosier è morto”.
“Morto? E come?”
“È stato ucciso, Karkaroff, come vuoi che sia accaduto?” sbottò Travers, irritato.
“Credevo che gli Auror non potessero farlo...”
Regulus non sapeva nemmeno come aveva trovato la forza di dire quella frase, tanto era distrutto.
Gli altri lo guardarono, increduli.
“Ha ragione. Come...?” intervenne Barty, tremando.
“Non li leggete i giornali, ragazzini?” disse Dolohov, afferrando una copia della Gazzetta del Profeta e porgendola loro.
Regulus guardò in prima pagina e si avvicinò a Barty per leggere insieme l'articolo centrale.

LE MALEDIZIONI PERDONATE

È una decisione storica ma che farà discutere. Poche ore fa, il Capo del Dipartimento per l'Applicazione delle Leggi sulla Magia e delle Forze dell’Ordine Magiche, Bartemius Crouch, ha decretato che d’ora in avanti gli Auror avranno dei poteri in più, primo tra tutti il permesso di utilizzare le Maledizioni senza Perdono contro i seguaci di Colui Che Non Deve Essere Nominato, altrimenti noti come Mangiamorte.
È stata una scelta necessaria” ha dichiarato Crouch ai giornalisti. “I Mangiamorte torturano e uccidono senza pietà, e in questo gli Auror sono svantaggiati. È difficile combattere ad armi impari”.
Secondo Crouch, adesso gli Auror potranno uccidere qualsiasi Mangiamorte si ritrovino davanti, oppure utilizzare la Maledizione Imperius o addirittura la Cruciatus per estorcere loro informazioni.
Una decisione drastica, forse troppo, secondo alcuni.

Non mi abbasserò mai al livello dei Mangiamorte” ha dichiarato Alastor Moody, noto Auror. “Continuerò a catturarli e spedirli ad Azkaban, ma non ho intenzione di usare i loro stessi metodi”.
Moody non è l’unico a nutrire seri dubbi.

Mi meraviglio di Barty” è stato il commento di Albus Silente, Preside di Hogwarts e nemico dichiarato di Colui Che Non Deve Essere Nominato. “Quale differenza ci sarà adesso tra Mangiamorte e Auror? Solo che gli omicidi di questi ultimi saranno legalizzati. Per non parlare del fatto che tra i seguaci di Voldemort ci sono alcune persone sottoposte alla Maledizione Imperius. Uccideranno anche loro?”
Nonostante le polemiche, la maggioranza della comunità magica ha accolto con entusiasmo la decisione.

Era ora! I Mangiamorte sono assassini, non meritano pietà” ci dice una strega che però preferisce restare anonima.
Il pugno di ferro è l’unica soluzione. Crouch è l’unico che può salvarci da quei criminali” conferma un anziano dipendente del Ministero.
Nel frattempo, la popolazione magica ha iniziato ad acclamare a gran voce Bartemius Crouch come prossimo Ministro della Magia.

Regulus finì di leggere prima di Barty, con il cuore che batteva all’impazzata. Quello sì che era un guaio bello grosso. Fino a quel momento si era sentito abbastanza al sicuro nella sua certezza che gli Auror non avrebbero mai ucciso nessuno di loro. Ora però era cambiato tutto.
Regulus provò una sensazione di orrore indescrivibile. Adesso rischiavano tutti molto più di prima.
Barty finì di leggere l’articolo in quel momento e reagì scagliando lontano il giornale, come se fosse stato incandescente.
Era bianco come un cencio e il labbro inferiore gli tremava un po’.
“Allora, hai visto cosa ha combinato il tuo paparino?” gli disse Karkaroff.
“Io non lo sapevo…” rispose lui, spaventato.
Karkaroff gli lanciò un’occhiataccia.
“Sarà, ma a me questa storia che il figlio di Barty Crouch sia tra noi non mi piace affatto. Chi ci assicura che non sei una spia?”
“Non lo è” intervenne Regulus. “Lo conosco”.
Ma Travers si era avvicinato.
“Sai che hai ragione, Igor? Come hanno fatto gli Auror a sapere dove eravamo?”
“Non dite idiozie” disse Lucius. “Fenwick è riuscito a dare l'allarme a quelli dell'Ordine prima che lo uccidessimo. Probabilmente saranno stati loro ad avvertire gli Auror”.
“Questa storia non mi convince lo stesso” insisté Travers. “Perché lo lasciamo tranquillo quando potrebbe esserci utile?”
Barty guardava i due Mangiamorte, teso. Travers lo afferrò per la collottola e lo tirò su senza alcuna delicatezza.
“Potremmo prenderlo come ostaggio e costringere Crouch senior a ritirare questo nuovo decreto. Non credo che lascerà morire il suo unico figlio!”
Regulus stava per intervenire ma non ce ne fu bisogno.
“Lascialo immediatamente” esordì una voce sibilante.
Il Mangiamorte obbedì all’istante e subito dopo imitò tutti gli altri, che si erano inginocchiati davanti a Lord Voldemort, appena comparso nella stanza.
Avanzò fino a fermarsi davanti a Travers, che tremò impercettibilmente.
“Sbaglio o non hai fiducia in me, Travers?” chiese Voldemort.
“N-no, mio Signore, non intendevo...” boccheggiò quello, sconvolto.
“Hai dubitato della fedeltà di uno dei miei Mangiamorte. Credi forse che ammetterei mai al mio servizio qualcuno di cui non ci si può fidare?”
“Io chiedo umilmente perdono... Mi sono fatto prendere dall'agitazione...”
L'Oscuro Signore non lo stava più ascoltando. Con un cenno del capo, lo fece ammutolire, poi si predispose a parlare.
“Benjy Fenwick è stato il primo a morire tra quelli dell'Ordine della Fenice, e non sarà l'ultimo” disse. “Sono chiaramente in minoranza: non hanno speranze contro di noi. Il vero problema sono gli Auror. Ora che hanno il potere di uccidere, per noi sarà più complicato fare quello che vogliamo. Barty...”
Il ragazzo lo guardò. Voldemort non disse una sola parola, limitandosi a fissarlo a sua volta negli occhi.
Molti distolsero lo sguardo spaventati, mentre il loro padrone utilizzava la Legilimanzia su di lui.
Barty aveva un'espressione tesa e concentrata. A Regulus sembrò che stesse rivivendo dei brutti momenti, a giudicare dall'atteggiamento sofferente del ragazzo.
Quando Voldemort poté ritenersi soddisfatto di quanto aveva visto, rivolse a Barty quello che somigliava vagamente ad un ghigno.
“Sei stato molto bravo” esordì con un tono di voce colmo di rara gentilezza. “Hai ottenuto le informazioni giuste sul nascondiglio di Fenwick. Per questo motivo, meriti una ricompensa”.
Barty sgranò gli occhi, incredulo ma compiaciuto.
“Sì, sarai ricompensato. Voglio affidarti degli incarichi più importanti, d'ora in poi”.
“Mio Signore, grazie!” fece Barty, entusiasta.
“Era quello che volevo sentire. Lasciateci soli. Devo parlare in privato con il signor Crouch” disse Voldemort.
In silenzio, i Mangiamorte si diressero verso la porta. Regulus lanciò un'occhiata a Barty ma subito dopo raggiunse a sua volta l'ingresso.
“Che cosa gli dirà?” chiese a Severus quando la porta si fu chiusa alle loro spalle.
“L'Oscuro Signore non racconta a tutti i suoi piani. Gli spiegherà l'incarico che vuole affidargli” rispose il ragazzo.
Regulus andò a sedersi su una panca di legno intagliato, ignorando i discorsi degli altri Mangiamorte.
Era distrutto. Quella serata sembrava non finire mai.
Prima quel mago dell'Ordine della Fenice ucciso e mutilato, poi Rosier che veniva fatto fuori dagli Auror e, infine, Crouch che aveva inconsapevolmente rischiato di assassinare suo figlio... Cos'altro doveva succedere ancora?
Doveva ammetterlo: non credeva che il mestiere di Mangiamorte fosse così difficile.
Sapeva che qualcuno ci avrebbe rimesso la pelle, ma in quel breve periodo aveva visto morire troppe persone, e la maggior parte di loro potevano anche essere risparmiate.
Erano giorni che continuava a chiedersi se anche gli altri provassero un po' di rimorso o se invece fosse l'unico a non dormire la notte a causa di tutte le persone che aveva visto torturare e ammazzare, e che tormentavano di continuo i suoi sogni, trasformandoli in incubi.
Ma gli altri sembravano convinti di quello che facevano, quasi provavano piacere nel dispensare sofferenze.
Che cosa gli stava succedendo? I primi tempi era così entusiasta di essere diventato un Mangiamorte. Ora non si sentiva più felice come prima.
Perché non riusciva ad essere come i Lestrange o Lucius Malfoy? Davvero non valeva nulla, come Sirius gli aveva detto poco prima di scappare da Grimmauld Place?
Cercava di mostrarsi forte e indifferente, ma dentro di sé si sentiva peggio di uno straccio calpestato più volte. La paura di non essere adatto a quel tipo di vita lo opprimeva.
Sono solo un ragazzino, pensò, arrabbiato con se stesso. I nostri scopi sono sacrosanti, e se per raggiungerli bisogna sacrificare qualcuno... beh, nessuno li ha costretti a metterci i bastoni tra le ruote.
Non sapeva se lo pensasse davvero, ma continuava a ripetersi questo ritornello ogni notte prima di addormentarsi, nella speranza di convincersi che fosse la cosa più giusta.
Sto solo facendo il mio dovere. Basta con queste sciocchezze.
Forse soltanto Barty poteva capire questa sua insicurezza, dal momento che pure lui certe volte sembrava spaventato da ciò che gli era richiesto, nonostante avesse più determinazione.
Tuttavia, quando Barty riemerse dal colloquio privato con Lord Voldemort, aveva un'espressione trionfante, quasi euforica.
“Mi ha detto di fingere di accontentare mio padre e frequentare il corso di Magisprudenza, per poi lavorare nel suo Dipartimento e fare da spia!” gli riferì entusiasta, dopo averlo trascinato in disparte. “E mi ha raccontato tantissime cose su di Lui! Lo sai che abbiamo molto in comune?”
“Tipo?” chiese Regulus, che non sapeva come reagire.
“Anche lui ha avuto un pessimo padre” rispose Barty, quasi commosso al pensiero che il Signore Oscuro gli avesse confidato certi fatti privati. “Non è incredibile? Lui... ha detto che mi capisce... ti rendi conto? Mi considera simile a Lui! Grazie per avermelo presentato: è stata la cosa migliore che mi sia mai capitata!”
Regulus guardò Barty con gli occhi sgranati. Sembrava aver dimenticato ogni timore o rimorso per ciò che era accaduto a casa di Fenwick. Non aveva mai visto quello sguardo negli occhi dell'amico: sembrava esaltato esattamente quanto Bellatrix.
Non poté fare a meno di provare una sorta di timore reverenziale nei confronti di Lord Voldemort. Era stata una mossa molto astuta attirare Barty in quel modo. Probabilmente aveva scoperto i suoi punti deboli e li aveva sfruttati a proprio vantaggio.
Crouch senior si era sempre vantato in giro di suo figlio, ma a Barty non aveva mai dato la soddisfazione di ricevere un complimento sincero. Anzi, lo spronava a diventare sempre più uguale a lui, inducendolo a credere di non essere apprezzato, nonostante i propri sforzi.
L'Oscuro Signore invece lo aveva elogiato davanti a tutti, ricompensandolo per il lavoro svolto. In questo modo lo aveva attirato sempre più verso di sé: per Barty, sentirsi apprezzato era il massimo della realizzazione. Infine, confessandogli di condividere molte cose con lui, si era assicurato la sua più completa devozione.
Nel remoto caso in cui Barty avesse nutrito un minimo dubbio sulla sua scelta di essere un Mangiamorte, adesso quel dubbio doveva essersi dissolto definitivamente.
Geniale, pensò Regulus con amarezza, rendendosi conto che Barty mai e poi mai sarebbe più tornato indietro.
Ora sì che era veramente solo. Se ne rese conto mentre tornava a casa.
Doveva a sua volta seguire la strada di Barty se voleva fare sul serio il suo dovere, pensò, dopo essersi richiuso la porta d'ingresso alle spalle.
Ma per il momento non voleva più pensarci: ne aveva avuto abbastanza per quella sera.
Sentiva solo il desiderio di dormire serenamente, almeno per una volta, anche se era rassegnato: sapeva che il suo sonno sarebbe stato disturbato da incubi continui.
Quando entrò in camera sua, tuttavia, si stupì nel vedervi Kreacher che posava un bicchiere pieno di un liquido lilla sul comodino.
“Che cosa stai facendo, Kreacher?” domandò, troppo distrutto per esserne davvero interessato.
L'elfo domestico si voltò verso di lui, sorpreso.
“Kreacher ha preparato una pozione per padron Regulus, per farlo dormire durante la notte senza sogni” rispose.
Improvvisamente, Regulus provò un gran moto di affetto nei confronti dell'elfo. Non solo obbediva sempre volentieri ai suoi ordini, ma riusciva ad indovinare in anticipo i suoi bisogni.
“Io... grazie, Kreacher” disse, riconoscente.
“Padron Regulus ha fatto brutti incubi ieri notte, così Kreacher ha pensato di aiutarlo”.
“Grazie” ripeté Regulus, “ma la storia degli incubi tienila per te, d'accordo?”
Kreacher giurò che non lo avrebbe mai confessato ad anima viva; poi uscì, dopo avergli augurato la buonanotte.
Regulus vuotò il bicchiere con la pozione in un sorso e si sentì improvvisamente rilassato e insonnolito. Un attimo dopo essersi coricato sotto le lenzuola, cadde in un sonno profondo e si immerse in un momentaneo oblio.

01. Addio. 02. Ricordi. 03. Speranza. 04. Bellezza. 05. Fotografia.
06. Gatto. 07. Cane. 08. Musica. 09. Fuochi d'artificio. 10. Cioccolato.
11. Carta. 12. Paura. 13. Sole. 14. Sangue. 15. Bambola.
16. Ali. 17. Cuscino. 18. Candela. 19. Dolce. 20. Amaro.
21. Pelle. 22. Ghiaccio. 23. Sogno. 24. Incubo. 25. Risveglio.
26. Incontro. 27. Vertigine. 28. Lacrime. 29. Attesa. 30. Noia.
31. Felicità. 32. Dolore. 33. Solitudine. 34. Silenzio. 35. Campanello.
36. Nascosto. 37. Gelosia. 38. Nodo. 39. Caldo. 40. Freddo.
41. Tempo. 42. Bacio. 43. Sorriso. 44. Desiderio. 45. Illusione.
46. Specchio. 47. Latte. 48. Caffè. 49. Potere. 50. Strada.

*Angolo autrice*

Ehm, lo so, questo capitolo è stato leggermente sanguinolento, spero che non vi abbia bloccato la crescita... Secondo la Rowling, Benjy Fenwick faceva parte dell'Ordine ed è stato ritrovato ridotto in quel modo orrendo... quindi la colpa non è tutta mia!
Dovrei fare una precisazione che sicuramente non avete neanche notato: prima avevo fatto in modo che Emmeline Vance fosse più piccola di Regulus, ma ora ho cambiato idea e l'ho fatta della stessa età, altrimenti adesso sarebbe ancora a scuola, e invece nella foto che Moody fa vedere a Harry lei compare nell'Ordine insieme proprio a Benjy Fenwick... se non avessi fatto così avrei dovuto cambiare l'identità di quest'ultimo per non andare fuori canon, quindi è stato meglio così. Però stavolta Emmeline non era presente alla battaglia, ho dovuto gestire fin troppi personaggi in questo capitolo! ^_^"
Spero di essere riuscita finalmente a fare in modo che Barty si convincesse sul serio di quello che fa. Voldemort ha scoperto che ciò di cui aveva bisogno fosse solo un po' più di attenzione e considerazione da parte del padre, e così ha pensato di comportarsi come Barty Sr non si era mai comportato.
Barty inoltre nel libro ha detto di conoscere la storia di Voldemort, almeno per sommi capi, quando si paragona a lui, e per questo ho pensato che Voldemort potesse avergli confessato qualcosina per adescarlo. Non credo che avrebbe mai detto a uno come Lucius di aver avuto un padre che lo aveva abbandonato prima della nascita... con Barty invece potrebbe aver fatto uno strappo alla regola con lo scopo di ottenere la sua fiducia incondizionata.
Sono giunta a questa conclusione dopo settimane di riletture del Calice di Fuoco, revisioni del film (pr quanto lo consideri molto poco) e di ricerca disperata di fanfiction in altre lingue che potessero farmi accendere la lampadina del cervello... e spero di aver trovato una soluzione decente! Che faticaccia!
Lo so, magari vi aspettavate qualcosa di più nell'incontro tra Regulus e Sirius, ma non disperate... Ok, basta con queste note finali, altrimenti scrivo un poema!!
Prossimo aggiornamento: 17 aprile... e, visto che li alterno, sarà più piacevole! (mi odio da sola quando pubblico capitoli come questo)

lyrapotter: mi sa che gli eventi di questo capitolo abbiano contribuito a far montare la testa a Barty. Se il padre di Rachel scoprisse la verità (e succederà) Regulus dovrà pregare in tutte le lingue del mondo di non incontrarlo mai. Altro che Voldemort! In effetti all'inizio pensavo di far vedere nello specchio solo Sirius, ma poi ho preferito fare diversamente. Per il prossimo capitolo dovrai avere un po' di pazienza, in fondo una settimana passa in fretta! Non sarà tutto allegro, ma mai quanto questo...
malandrina4ever: hai fatto bene a dirmelo, così nel caso in cui una volta dovessi ritardare ti avverto via email il venerdì pomeriggio! Non vorrei averti sulla coscienza! No, io adoro le tue recensioni, continua pure a scriverle!! Nello specchio Regulus non si sarebbe visto con Rachel a prescindere, perché sta già con lei, sarebbe insolito desiderare qualcosa che già si ha! Sì, il padre di Rachel si riferiva solo all'aspetto fisico quando ha paragonato Regulus ad Alphard, almeno per il momento... Mi sigillo la bocca adesso, però! Comunque, anche io mi diverto da morire quando Regulus si imbarazza! Buahah, lo ammetto, glielo faccio apposta! XD
vulneraria: il tipo dell'elfo domestico esagerato all'inverosimile mi mancava, perciò ho voluto metterlo nel capitolo scorso! Quando Regulus dirà la verità a Rachel saranno dolori, ma per adesso non pensarci e goditi questi simpaticoni dei compari Mangiamorte...
Alohomora: di solito quella dello Specchio delle Brame è un'idea usata molto spesso, ed è per questo che l'ho inserito in un capitolo in cui nessuno se lo sarebbe aspettato, tanto per creare un effetto sorpresa! Hai ragione, Regulus ha proprio visto la sua anima, che non è interessata a conquistare il potere come Voldemort, in fondo. Sai che la gaffe sui Falcons era la primissima scena che ho immaginato al momento di ideare il capitolo? Non vedevo l'ora di inserirla! XD Su Perseus e Alphard, come ti ho già detto, dovrai aspettare il capitolo 48, mi sembra, a meno che non modifichi un po' gli eventi futuri... vedremo.
Circe: sono contenta di non avere reso pesante la parte iniziale, anche se Regulus stava morendo di paura! E sono contenta anche che ti sia piaciuta la scena dello Specchio delle Brame! Spero solo che dopo aver letto questo capitolo non ti rimangi le parole: io sto trovando più difficoltà a scrivere questi rispetto a quelli ambientati a Hogwarts, ma forse perché mi dispiace vedere Regulus così in balìa degli eventi... Comunque nei prossimi capitoli si darà una svegliata.
Hale Lover: ti dirò, anche io preferisco Perseus a sua moglie! XD In effetti ho lavorato molto di più sul suo carattere che su quello di lei, proprio perché lo adoro! Comunque nel seguito compariranno molto di più, per adesso è stato solo un assaggio. La pausa estiva ci vorrà purtroppo ma sarà una sofferenza anche per me non aggiornare ogni settimana! Be', durante l'estate chissà, potrebbe venirmi in mente qualche momento mancante di questa storia!
_Mary: grazie, piaciuta la sorpresa? Peccato che sul capitolo di oggi non possa dire lo stesso... Comunque, Perseus ha anche qualche preoccupazione in più del normale perché sa che i Black hanno sempre simpatizzato per Voldemort, quindi è stato solo per buona educazione che non ha obbligato Regulus a fargli vedere il braccio sinistro prima di farlo entrare in casa! Ma forse anche perché sua moglie non glielo avrebbe permesso! XD
Mirwen: ti credo, il groppo in gola è venuto anche a me mentre lo scrivevo! Spero che il capitolo non ti abbia traumatizzata troppo...
Pepesale: mi sono divertita un sacco a descrivere Regulus innamorato! No, non credo che Walburga abbia mai permesso ai suoi figli di parlarle di certe cose, tantomeno Orion! Poverino, se la deve cavare da solo. No, non me lo avevi detto che il gatto ha lo stesso nome di quello di tua cugina! be', cercavo un nome per una peste e tra le alternative Attila mi sembrava la più azzeccata! Grazie per aver avuto il tempo di recensire, nonostante il carico di lavoro dovuto alla scuola!
dirkfelpy89: uh, chissà quanto ti sarà sembrato triste questo capitolo di oggi... Sono contenta comunque che ti sia piaciuta l'idea dello specchio!
deaselene: no, nemmeno io mi immagino Bellatrix serena, ma neanche Walburga, Orion e compagnia bella! In effetti, purtroppo per Regulus, resterà un desiderio irrealizzabile. Ciò non toglie che in un futuro mooolto lontano potrebbe riuscire a formare una famiglia migliore di quella d'origine!
DubheBlack: pensa che era proprio il timore di aver scritto il solito incontro "fidanzato-genitori della fidanzata" a farmi avere qualche dubbio sul capitolo precedente, ed è anche per questo che ho preferito non dilungarmi troppo sull'argomento e concentrarmi sullo Specchio delle Brame! Grazie per avermi rassicurata! Ormai Regulus sta già cominciando a fare i conti con questa sua "doppiezza": i capitoli come questo sono i più difficile per me!

E infine, un ringraziamento speciale a Alohomora, Gobra1095 e lyrapotter per i loro voti! Grazie, è stata la sorpresa più bella sapere che il personaggio che ho creato vi sia piaciuto così tanto!
  
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