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Autore: Dully    11/04/2010    1 recensioni
Pansy Parkinson é tornata nel Mondo Magico, trascinandosi dietro un passato difficile e complesso. Si scontra con Ronald Weasley, l'eterno secondo, che ha preso al volo l'occasione di spiaccare verso il primo posto. Due persone che sanno cos'è la sofferenza,di cui portano le cicatrici sul cuore. Potranno mai imparare ad amare di nuovo? "Questa ff può risultare un po' OOC, é una Ron/Pansy, ma ha anche accenni a una Hermione/Draco, Harry/Ginny, Arthur/Molly.
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Pansy Parkinson, Ron Weasley, Serpeverde
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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IL VERDE E IL ROSSO


Capitolo XXII

Premonizione.






Le luci mi accecavano rendendomi difficile tenere gli occhi aperti. Avrei dovuto indossare degli occhiali,come era mio solito portare nelle serate di gala. Ma mi é stato severamente proibito dalla regista e nostro capo. Così mi sono limitata a vestire il meglio possibile con un tocco di verde nascosto nelle gemme degli orecchini.

Sfilare per un red carpet é strano,quasi un'esperienza aliena. Si cammina lentamente,ci si mostra,si sorride in continuazione e si rispondono alle richieste dei fotografi. Per gli attori é normale, Jason é a suo agio mentre si lascia fotografare e firma su poster,magliette e fa foto con le sue fan. Noi,i tecnici ci sentiamo specie rara e protetta. Sono a braccetto con la costumista, la signora Milena Canonero e il giovane assistente alla produzione Oliver Ligney.

Ci stringiamo tutti per una foto di gruppo quasi trenta persone si stringono, accanto a me si materializza Jason che mi cinge la vita con il braccio.

Lo fisso e lui mi risponde con un sorriso.

Per i tre minuti successivi rido,sorrido e abbraccio chiunque.

Che falsa,che sono.

Falsa,falsa,falsa!

Ma d'altronde quasi sette anni a Serpeverde aiutano a recitare.

Ho solo voglia di urlare,di piangere,di rompere qualcosa,di piangere ancora.

Tutta colpa sua, del suo fantasma che mi rende impossibile vivere.

Tutta colpa del suo sorriso.

Tutta colpa del mio cuore.



Il film é venuto bene,così come le locandine e i tanti scatti fotografici diventati poi i ritratti ufficiali del lungometraggio.

Tento di asciugare in fretta una lacrima,ma qualcuno mi precede.

-Ehi,piccola che hai?- Jason si é seduto vicino a me,sembra preoccupato.

-Niente. Sono solo...commossa.- Lui sorride.

-Hai fatto un lavoro spettacolare. Devi essere contenta,sono sicuro che avrai una splendida carriera.-

Stringo il suo braccio.-Grazie,Jason.-

-Figurati. E' solo quello che penso. Anzi,se devo essere completamente sincero,ti dirò una cosa. Smettila di torturarti così tanto. In questi casi, il tempo é l'unica cura. Sei una persona fantastica, troverai la persona giusta.-

Babbani, con il tempo non posso dire di non essere affascinanta dal loro modo di fare,di parlare,di capire. Lo ringrazio e mi alzo,la festa é finita e voglio fiondarmi sotto le coperte,piangere ogni mia lacrima e cominciare un nuovo giorno,con una luce diversa.

Abito abbastanza vicino dal Golden Theatre,dove é stata la cerimonia del film.

Il freddo frusta le mie guance che sento ghiacciate. I tacchi sbattono con violenza sull'asfalto. Sento chiaramente il fastidioso fruscio dell'abito sulla mia pelle.

Intorno a me,ci sono ancora i negozi addobati con i colori caldi e rassicuranti del Natale.

E' stato il primo periodo natalizio che ho passato da sola.

Certo,avevo festeggiato allegramente con i colleghi. Accettai persino l'invito di Jason,passando un pomeriggio con i suoi nipotini.

Eppure,non gioivo.

Non mi divertivo veramente.

E' stato come riempire un vuoto con qualcosa di inafferabile,quasi impuro.

Non capisco come mai,ma non mi sento per niente tranquilla,una morsa allo stomaco mi impedisce di pensare,respirare e muovermi velocemente.

Che fosse una premonizione?

L'ultima volta risaliva alla notte della Grande Battaglia,quando sapevo fin da subito che loro,i cattivi,avrebbero perso. Preferì non dirlo a nessuno e mi tenni questo sensazione e ricordo per me.

Anche questa volta,lo sapevo.

Qualcosa di grave era accaduto,ma a chi?

A mio cugino,Edgar Parkinson,l'unico erede maschio della mia antica casata?

Oppure, a qualche ex Serpe, o ex compagno di scuola.

Forse a lui?

Scossi la testa. Non potevo permettermi certi pensieri.

Era stupido pensare al peggio.

E poi anche se fosse?

Anche se fosse caduto dalla scopa,io non mi precipiterei correndo da lui.

In fondo,neanche lui lo farebbe.

Mi chiusi la porta dietro le spalle e con un'incantesimo non verbale accesi il riscaldamento e le luci.

Gettai uno sguardo all'orologio che segnava l'una di notte.

Sarebbe stata una lunga nottata insonne.


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Eccoci qui, devo dirvi che parto per 1 settimana quindi non potrò aggiornare.Vado a Vienna.

Cmq,ecco le risposte ai commenti:


Circe:(ma qnto mi piace qst nick!!)Pansy non esclude la possibilità di vivere per sempre nel mondo Babbano,quindi Jason é una possibilità ben più che aperta.Ma la passione per Ron non é finita.


fandracofiction: Niente é meglio di Ron,almeno x me,ma comunque,Jason é veramente un bel attore e musicista(l'ho visto dal vivo,tempo fa,nn so se ti ricordi della colonna sonora di the o.c,con "California",lui faceva parte dei Phantom Planet.). Ha un certo fascino,ed è innegabile che Pansy si senta per lo meno attratta.


   
 
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