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Autore: Sakura1287    06/11/2003    4 recensioni
Chi avrebbe mai detto che Draco Malfoy sarebbe entrato in possesso di un computer magicamente babbano? E se questo computer si rivelasse utile?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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oNormal style='mso-margin-top-alt:auto;mso-margin-bottom-alt:auto'>La musica aumentò di oltre dieci volte una volta che le porte furono aperte. Alcune persone girarono la propria testa verso di lui, che grazie alla maschera non fu riconosciuto, e quindi la loro attenzione fu nuovamente rivolta su quello che stavano facendo in precedenza.

Rimase sull’uscio per alcuni istanti per osservare la scena. C’erano persone che parlavano e ridevano ed altre che danzavano con i rispettivi partner nel centro della decorata sala da ballo. Altre ancora erano tutte intorno ai lati della pista e piluccavano del cibo dai tavoli posti lungo la parete sinistra. Alla fine del tavolo c’era un gruppo di ragazze che, attorniando la boccia del punch, ridevano gaiamente.

La boccia del punch…

Draco avanzò verso il gruppo di ragazze prestando attenzione a non sbattere contro qualcuno. Tutti pensavano che sarebbe rimasto nel dormitorio; e lui non voleva certo rovinarsi la reputazione. L’unica persona per cui si sarebbe sacrificato sarebbe stata Fire

Non c’era ancora nessuna ragazza con un vestito rosso scuro vicino alla boccia. Ciò era perfetto; gli dava tempo di ambientarsi al ballo. Si appoggiò quindi al muro, dietro il gruppetto di ragazze.

Erano già passate quattro canzoni, e Ginny stava diventando ansiosa. Ora era arrivata una canzone più movimentata ed Harry non sembrava volerla lasciare, tenendola sempre vicino a lui.

“Harry……….” Sussurrò lei al suo orecchio.

La sua faccia si girò sorridente verso di lei “Si?”

Lei aggrottò le ciglia e lo spinse, gentilmente, via. “Harry, penso che ho bisogno un po’ di riposo, vado a sedermi per questa canzone. Uh…….scusami”

Con questo scappò nella direzione opposta, senza voltarsi finche non giunse al lungo tavolo coperto di cibo. Quando vi fu accanto, si voltò indietro per vedere Harry che era andato malvolentieri a parlare con Seamus e Dean dall’altro lato della sala. Bene.

Camminando lungo il tavolo lentamente, guardò le persone che ne erano vicine. Cercò chiunque potesse essere Ice.

Nessuno sembrava essere fuori del comune.

Ormai era giunta alla boccia del punch, riempita con uno splendente punch color rosso. La musica sembrava divenire sempre più forte ogni  momento che passava. Giochicchiando con i lacci del suo vestito si guardò ansiosamente intorno. Dov’era finito?

Vide Ron ed Hermione che ballavano vicino a lei. Gli fece un piccolo cenno ma loro non sembrarono notarla. Forse non l’avevano riconosciuta. La maschera che ognuno portava era perfetta per nascondere la propria identità.

Sospirò e si appoggiò al tavolo. Non poteva far altro che aspettare. Ed era comunque meglio che rimanere appiccicata ad Harry tutta la notte.

In quel momento cominciò un lento, il primo della serata. La stanza si rabbui al punto che l’unica fonte di luce erano le candele che fluttuavano con grazia sopra le loro teste. Vide che tutte le coppie si avvicinarono ulteriormente. Cercò Ron ed Hermione, ma erano ormai dispersi in un mare di coppie.

Una forte mano la afferrò da dietro e, prima che lei capisse cosa stesse succedendo, fu trascinata sulla pista da ballo.

“Oh!”, un sussulto di sorpresa le scappò dalle labbra mentre l’altra mano le stava circondando la vita. Alzò lo sguardo e vide una maschera argento. Lo stesso argento della scritta sul libro……il suo respiro si bloccò.

“Ice…………?” sussurrò lei. Lui non disse niente, semplicemente la strinse ancora più a se, come se avesse paura che lei scappasse se lui avesse allentato la presa.

Infine anche lei lo attorniò con le braccia, la faccia sempre dritta verso il suo abito scuro. Non riuscì a capire che colore fosse; era troppo buio.

Quello era il momento che aveva sognato per mesi. Sembrava così…così irreale; non poteva credere quello che stava realmente succedendo. Respirò un attimo il suo profumo, speziato e ben definito. Era sorpresa da quanto si sentisse bene tra le sue braccia, come se fosse venuta al mondo per fare solo quello, stare li per sempre.

Lei era tra le sue braccia. Non poteva crederci. Era troppo bello per essere vero.

Aveva aspettato per soli dieci minuti dopo che l’aveva vista, era vicino al tavolo con un ansioso ed ancora innocente sguardo per lei. Le luci si erano già abbassate e quindi non l’aveva ammirata a fondo. Ma, grazie al modo perfetto con cui lei stava nelle sue braccia, aveva come la sensazione che anche l’aspetto fosse perfetto. Oltretutto, abbastanza stranamente, non sembrava interessargli. Non questa volta. Tutto quello che gli importava era averla finalmente tra le sue braccia.

Le sue braccia erano strettamente avvolte intorno alla vita di lei che, di risposta aveva le braccia appoggiate, senza stringere, sulle sue spalle.  La faccia di Fire era sprofondata nel suo petto e tutto quello che riusciva a sentire era il suo dolce profumo.

Il momento era perfetto. Era questa l’unica parola per poterlo descrivere. Sperava semplicemente che la canzone non finisse mai e che avrebbero potuto continuare a volteggiare insieme, lentamente, per il resto della nottata. Non una volta nella sua mente era giunto il pensiero che la canzone sarebbe finita e che poi avrebbero dovuto realmente conoscersi. Non avrebbe potuto tenere la maschera sul volto per sempre.

 

  
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