Da cigli di sangue intrisi
Irretendo, beati incanti
Colori, vapori, assai affisi
S'alzavano nobili note
In sù la foschia di ghiaccio
E dalle vermiglie tue gote
Un vampo costretto da un laccio
Maestoso mantello da mani
Dorate di seta cucito
Privato, ora preda d'arcani
Lamenti, strappato e perito
Ruscelli lambivano lievi
Paesaggi di nevi fallaci,
Sciacquando di sangue le grevi
Creature malsane e mordaci
Balsamici e ambiti bollori
Di dolce dolcezza pria grazi
Mescevano orrendi liquori,
Già lìvore e bile mai sazi!
Raccogli allor, ruvida ruota
La fata ch'al tempo fu alata,
Tu cullala, e lascia che nuota
Per monti da prima lodata...