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Autore: Sereko    15/04/2010    11 recensioni
Hawaii.USA.7/12/1941.Bella Swan,infermiera dell'Esercito degli Stati Uniti ed Edward Cullen,Tenente del 54° squadrone aereo dell'U.S Air Force si incontrano nel momento più buio per l'America.Cosa accadrà?
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Madama Butterfly

 
 
 
 
 
 

Vogliatemi bene,
un bene piccolino,
un bene da bambino
quale a me si conviene,
vogliatemi bene.
Noi siamo gente avvezza
alle piccole cose
umili e silenziose,
ad una tenerezza
sfiorante e pur profonda
come il ciel, come l'onda
del mare.

Atto I ,scena I unica .Duetto Butterfly- Pinkerton.Viene la sera

 
 
 
31/12/1941 PH. Hawaii. USA. 19:17
 
 
<< E’ davvero delizioso ,cos’è? >> Chiese Edward indicando con la forchetta il piatto davanti a lui.
 
Ingoiai il boccone e sorrisi per il complimento << E’ un tipico antipasto Hawaiano, pompelmo,riso,olive farcite,peperone rosso e un po’ di spezie . Sono felice che ti piaccia è la prima volta che lo preparo e non sapevo come sarebbe venuto >>
 
<< Delizioso Bella,davvero delizioso >> si complimentò prendendone un’altra forchettata << Non mangiavo così bene da … Beh non mi ricordo,ma non ho mai assaggiato nulla di così buono >>
 
Sorrisi e feci un cenno di ringraziamento prima di chinare il viso sul piatto per cercare di nascondere il rossore. Ero sempre stata una ragazza timida e poco avvezza ai complimenti, ma con Edward  le cose sembravano peggiorare. Da quando poi mi aveva detto che adorava vedermi arrossire ,e me lo ripeteva almeno due o tre volte al giorno , sembrava che il mio corpo si fosse coalizzato contro di me ,così ora il rosso era diventato il colore prevalente sul mio viso e non solo,purtroppo. Edward aveva infatti commentato allegramente che anche le mie orecchie assumevano la stessa tonalità scarlatta del viso. Era oltremodo imbarazzante.
 
<< E’ inutile che ti nascondi,ti ho vista >> esclamò ridacchiando. Senza lasciarmi il tempo di ribattere continuò a parlare << Hai sentito? L’altro giorno sono arrivati i meccanici per riparare gli aerei danneggiati dei campi Oahu. Non riesco a capire perché ci abbiano messo così tanto >>
 
Mi sentii sbiancare. Potevo sembrare antipatriottica ma aerei riparati equivaleva a Edward in guerra, perciò maledii internamente i meccanici.
 
Perché erano venuti così presto?
 
Poi però mi ritornò in mente la ferita di Edward e la sua momentanea impossibilità di guidare un aereo,così mi tranquillizzai. Era meschino ed egoistico da parte mia, ma pregai affinché Edward tornasse ad avere la piena mobilità del braccio il più tardi possibile. Forse da qui ad allora la guerra sarebbe finita …
 
 
Sbattei le palpebre << Hmm,non so … >> raccolsi i nostri piatti e mi alzai.
 
Edward prese un sorso di birra e scosse la testa frustrato << Avrei voluto non essermi ferito,così rischio di non partecipare al Raid >>
 
Mi congelai sentendo le sue parole << Raid? >> domandai roca
 
Edward mi fissò allarmato << Uhm … niente,niente >> scosse la testa e finì di bere la sua bottiglia di birra.
 
Posai i piatti sul tavolo senza staccargli gli occhi di dosso << Edward ,quale raid? Di che cosa parli? >>
 
Fissò la tavola scuotendo la testa << Siamo in guerra Bella e … >>
 
<< So che siamo in guerra! >> sbottai << ho visto morire centinai di ragazzi e ne ho curati altrettanti . Voglio sapere di che raid parli Edward,non l’ovvio! >>
 
Edward sospirò << Sono informazioni riservate e prima che tu ti scaldi no,non credo che parteciperò. Il dottore dice che forse il mio braccio non funzionerà mai più bene come una volta e l’esercito non mi farà fare nulla se non sono nella mia forma ottimale. Non c’è nulla di cui tu ti debba preoccupare. >> Concluse cupo.
 
Lo studiai. Teneva lo sguardo fisso sulla tovaglia e le mani strette in pugni. Era palesemente scontento e una piccola parte di me si sentii male per lui,per la sua delusione. Ma era solo una piccola parte perché in realtà ero felice che ,forse, non sarebbe mai più potuto andare in guerra.
 
Mi sentii malissimo subito dopo che ebbi formulato il pensiero. Come potevo essere felice per qualcosa che lo rendeva così triste?
 
Puoi,disse una vocina nella mia testa, perché anche se ciò lo rende triste non lo ucciderà. Sarà vivo e con il tempo se ne farà una ragione.  
 
Inspirai ed espirai.
 
<< Mi dispiace >> mentii << il dottore potrebbe sbagliarsi e tu potrai continuare a guidare gli aerei,devi aver fede >>
 
Edward sollevò un angolo della bocca <<  Grazie  >> mi guardò <<  significa molto per me  >>
 
Sorrisi ignorando il dolore strisciante delle mie menzogne <<  Prego.  >> ripresi i piatti e mi allontanai verso la cucina <<  Spero tu abbia ancora fame,ho preparato anche un’insalata di pollo  >>
 
<<  Muoio di fame!  >> sentii la sua voce arrivare dall’altra stanza <<  Ma anche se fosse,non potrei non mangiare una delle tue prelibatezze!  >>
 
 
 
 
 
 
<< Vieni qui mia Bella >>
 
Dopo l’antipasto e la mancata discussione sul raid Edward non accennò più nulla sulla guerra ed io non feci domande. Continuammo la cena come se nulla fosse,mentre il mio cuore sprofondava ad ogni battito nel baratro dell’angoscia e delle menzogne.
 
Ma era realmente così terribile gioire di una cosa che avrebbe risparmiato la vita all’uomo che mi stava a cuore? No. Eppure non riuscivo a non sentirmi meschina.
 
Dopo cena ci sedemmo sotto il portico a parlare e cinque minuti prima della mezzanotte entrammo  per prendere i bicchiere e lo champagne per festeggiare.
 
<< Non è vero champagne francese >> disse Edward quando mi avvicinai e presi il bicchiere che mi porse << ma  è comunque qualcosa >>
 
<< Andrà bene lo stesso >>
 
Edward mi sorrise e mi cinse la vita con un braccio mentre con l’altra reggeva il bicchiere. Mi sussurrò all’orecchio solleticandomi << E mancano … 5,4,3,2 … >>
 
<< … 1 … >>
 
<< Buon anno mia dolce infermiera >> poggiò le labbra sulle mie e mi baciò.
 
<< Buon anno Tenente,mio Tenente >>
 
 
 
 
 
 

**!!**

 
 
 
 
 
16/1/1942 PH. Hawaii. USA. 13.43
 
 
 
 
 << Oh Angela è così dolce! Ieri mi ha portato a ballare il boogie-woogie in un posticino davvero delizioso,c’erano solo civili. Sai quanto sia difficile trovare un posto qui senza militari,è quasi impossibile! E non sentivo un po’ di blues da così tanto tempo … e insomma, visto che la benzina è razionata ,e lui l’aveva già finita quando siamo usciti qualche giorno fa ,abbiamo dovuto camminare a piedi ma è stato molto paziente e gentile, al ritorno visto che non c’era nessuno per strada mi ha addirittura portata in braccio fino a casa! >>
Sospirai ricordando quella sera << è così premuroso. Ti ho già detto quanto è dolce? >>
 
Angela rise << Si Bella, almeno una ventina di volte. >>
 
Sorrisi sistemando una confezione di penicillina nell’armadietto << Non ci posso far nulla,sto così bene quando siamo insieme. Non penso a nulla quando sono con lui. Le preoccupazioni,le paure e le insicurezze svaniscono ed io mi sento sempre così … leggera. >>
 
<< Sei innamorata >>
 
Riposi lentamente gli antibiotici sullo scaffale rimuginando sulle sue parole << Si >>
 
Angela voltò di scatto la testa nella mia direzione << Dici sul serio? >>
 
La guardai << Certo che dico sul serio. Tu no? >>
 
<< No. Cioè … dicevo così per dire,che tu sia bella cotta è palese ma innamorata … ne sei sicura? >>
 
Annuii << Si. Voglio dire, non c’ho mai realmente pensato, però mi viene naturale pensare che quello che provo per  lui sia amore. Non ho bisogno di rifletterci,lo so e basta. Capisci che voglio dire? >>
 
Angela sospirò e si piegò sulla scatola per prendere un paio di scatole di antibiotici. Quando  le ripose sullo scaffale dell’armadietto riportò lo sguardo sul mio << Gliel’hai detto? >>
 
<<  No, non voglio mettergli fretta o farlo sentire a disagio. Quando sarà pronto per dirmelo glielo dirò. Sono sicura che lui provi qualcosa di molto profondo per me. Non ho bisogno di udire le sue parole,i fatti parlano molto chiaro. D’altronde  sono i fatti che contano,più delle parole. No? >>
 
<< Si >> rispose lentamente
 
<< Ma? >> le chiesi inarcando un sopracciglio << so che da qualche parte c’è un ‘ma’ >>
 
<< Bella >> disse esitante << Non ti arrabbiare ma … >>
 
<< Non è un buon inizio mi pare >>
 
Sospirò << Certa gente è davvero disposta a dire e a fare di tutto pur di ottenere ciò che vuole. I soldati poi sono notoriamente libertini e poco inclini ai legami a lungo termine. Bella, Edward è un soldato … >>
 
<< Angela >> la interruppi sospirando << Lo so che è un soldato,ma lui è diverso,non è come gli altri >>
 
<< Sono solo preoccupata per te Bella,non voglio vederti con il cuore spezzato a causa sua. Né sua né di nessun’altro >>
 
<< Oh Angie >> scavalcai la scatola di medicinali e l’abbracciai stretta << Lo so ,lo so che sei solo preoccupata per me, e ti voglio bene anche per questo,tanto. Ma questa volta non devi preoccuparti, Edward è un gentiluomo,non mi farebbe mai del male. Mai. >>
 
 
 
 
 
<< Sai >> esordì Angela dopo un po’,avevamo finito di sistemare tutti i medicinali ed ora stavamo facendo l’inventario.
 
<<  Ben mi ha detto che quando ad Aprile torneremo negli Stati Uniti chiederà il divorzio >>
 
La fissai con gli occhi sgranati << Sul serio? >>
 
Lei sorrise continuando a contare le scatole con le siringhe << Si. All’inizio non ci credevo nemmeno io, ma lui mi ha spiegato che le cose con sua moglie non sono mai andate bene e che lui non l’ha mai davvero amata,mentre con me è diverso. Vuole farsi una vita con me dice >>
 
Mi guardò con gli occhi lucidi << Non è meraviglioso? >>
 
<< Oh Angela, sono così felice per te! >> squittii << Ben è la persona più corretta che conosca ,siete fatti l’uno per l’altra >>
 
Annuì felice << E poi, non posso proprio ritenermi dispiaciuta per sua moglie. Voglio dire, quante lettere gli avrà mandato da quando siamo qui? Due? Tre no di sicuro,non è certo un comportamento che adotterei io se mio marito fosse lontano da casa da mesi . Lui dice che lei è solo interessata ai soldi e alla moda e che non fa che lamentarsi di lui. Di lui capisci? La persona più perfetta e meravigliosa che io conosca! >>
 
Risi ,era raro sentirla parlare così ma quando accadeva diventava davvero radiosa << Non vedo proprio perché tu debba sentirti dispiaciuta per quell’arpia! Non stai nemmeno facendo nulla di male,io non so se riuscirei a fare altrettanto >>
 
<< Una volta eri una donna virtuosa Bella ,che ne è stato del tuo animo puro? >> Mi chiese con un tono di divertito rimprovero
 
<< Oh,c’è ancora … nascosta sotto strati e strati di passione e lussuria >>
 
Mi diede un colpo di penna sul braccio << Bella! >>
 
Scoppiammo a ridere  << Che vuoi farci,è la verità. Dimmi tu come si fa a resistere ad un paio di braccia come le sue e quel paio d’occhi … e poi le labbra … >>
 
<< Okay basta, basta >>  ridacchiò << Non voglio sentire altro,è anche abbastanza >>
 
<< Peccato,così ti perdi la parte migliore >>
 
 
 
 

**!!**

 
 
 
 
26/1/1942 PH. Hawaii. USA. 16.47
 
 
 
Mi lasciai cadere sul telo e mi stiracchiai mettendomi supina. Edward mi seguì pochi istanti dopo cadendo sulle ginocchia.
 
<< Già stanca? >>
 
Sorrisi ed annuii ,perdendomi ad osservare le pieghe dei suoi muscoli perfetti. Non mi sarei mai abituata a tanta perfezione,nemmeno le cicatrici scalfivano tanta bellezza.
 
<< Ti piace quello che vedi? >>  chiese sorridendo. Ridacchiai e allungai le mani verso di lui,me le afferrò e si appoggiò sul mio petto,cingendomi con le sue braccia.
 
<< Mh-mh >> canticchiai strofinando il naso sulla sua guancia. L’odore della sua pelle mischiato a quello salato del mare dava vita ad un profumo invitante. Iniziai a lasciare piccoli baci sulla sua pelle.
 
Edward mi strinse maggiormente a sé ed iniziò a baciarmi ,prima di uscire la lingua e leccarmi il collo.
 
<< Edward! >> urlai divertita allontanandomi di scatto da lui << Che fai? >>
 
Mi sorrise malizioso prima di baciarmi le labbra << Mhmmm , hai un sapore buonissimo >>
 
Gli leccai la guancia << Anche tu >> risi.
 
Edward rimase a fissarmi con un accenno di sorriso per dei minuti interminabili. Con le dita mi accarezzava il contorno del viso mentre i suoi occhi non lasciavano mai i miei. Ardevano di una passione intensa,tanto forte da indurmi a chiudere gli occhi. O forse fui costretta a chiuderli per il dolore che leggevo nei suoi … no,non c’era dolore,ma lo sentivo. Lo sentivo come se fosse mio,mi raggiungeva ad ondate insieme al battito del suo cuore che sentivo battere contro il mio petto.
 
Avevamo trascorso una splendida giornata,era il mio giorno libero e passammo tutta la mattina a letto a fare l’amore , dopo pranzo invece scendemmo in spiaggia. Avevamo riso,scherzato,parlato ma ora,non riuscivo a capire perché,sentivo uno strano senso di disagio nascermi nel petto. Mi veniva da piangere,così serrai più forte gli occhi. Non dovevo piangere,non c’era nulla che lo giustificasse. I suoi occhi erano sereni,lui era sereno. La guerra era di nuovo lontana e lui era con me. Andava tutto bene. Andava tutto bene …
 
<< Che c’è ? >> sussurrò << Perché piangi? >>
 
Scossi la testa e sorrisi asciugandomi le lacrime << Credo sia il sole,mi bruciano un po’ gli occhi >>
 
<< Andiamo dentro,tra un po’ inizieranno le esercitazioni dell’aeronautica e non voglio che nessuno veda le tue splendide gambe >>
 
Sbuffai << Come se mi potessero vedere da lassù >>
 
Lui sorrise e si chinò a baciarmi la punta del naso << Oh,ti vedrebbero eccome. E da lassù mi maledirebbero per aver rubato loro la ragazza più bella,affascinante e sexy del mondo >>
 
<< Adulatore >>
 
 
 
 
Gli aerei ci sorpresero proprio mentre i nostri baci stavano per trasformarsi in qualcosa di più. Edward si staccò di malavoglia quando sentimmo il rumore dei motori ed iniziò a borbottare infastidito. Sorrisi alla vista del suo cipiglio,nonostante l’impulso maggiore fosse quello di imprecare contro quei dannati mostri di ferro, ed iniziai a raccogliere le nostre cose.
 
Quando ci chiudemmo la porta di casa alle spalle Edward mi afferrò per i fianchi e mi spinse contro il muro baciandomi con forza.
 
Lasciai cadere la borsa e gli legai le braccia intorno al collo cercando di avvicinarlo di più a me.
 
Si staccò dalle mie labbra e scese a baciarmi il collo,facendomi rabbrividire. Gli strinsi i capelli con le mani e lo sentii sospirare prima di tornare finalmente sulla mia bocca. La sua lingua mi accarezzò il labbro inferiore ed io gemetti nella sua bocca quando finalmente le nostre labbra si incontrarono,ancora una volta.
 
Senza interrompere il nostro bacio le sue mani scesero sul mio fondoschiena ,sollevandomi. Gli allacciai le gambe in vita e lui spinse una volta il bacino in avanti facendomi sentire la sua eccitazione. Mi sfuggì un gemito e strinsi con più forza le sue braccia,sentendo contro i miei palmi i suoi muscoli tonici.
 
Edward allontanò le labbra dalla mia bocca per spostarle sul mio orecchio. Succhiò il lobo colpendolo di tanto in tanto con la punta della lingua, il suo respiro irregolare contro il mio.
I talloni dei miei piedi spingevano contro la sua schiena mentre cercavo di tenerlo contro di me,il più vicino possibile.
 
<< Fermami ora,prima che perda completamente il controllo >> Disse rauco contro il mio collo.
 
<< Per favore,continua >> dissi senza fiato. La mia voce probabilmente suonava disperata ma non mi importava. Lo volevo completamente dentro di me e non potevo aspettare ancora.
 
Edward mi tenne stretta a sé mentre fece la strada per arrivare in camera da letto,prese a calci la porta e la chiuse dietro di lui.
 
 
 
 
 

**!!**

 
 
 
 
27/1/1941 . PH. Hawaii. USA . 6.53 am
 
 
Mi girai con un sospiro nel letto cercando di coprirmi con il lenzuolo. Quando allungai la mano e trovai il posto di Edward vuoto però aprii gli occhi. Mi sollevai sul gomito e mi guardai intorno trovando la stanza vuota,anche i vestiti erano spariti. Perplessa mi alzai e mi coprii con una vestaglia prima di andare in salotto.
 
Lo trovai seduto sul divano intento ad allacciarsi le scarpe.
 
<< Che fai? >>
 
Sussultò e si girò di scatto nella mia direzione. Il suo viso si contorse in una smorfia prima  di rivoltarsi e tornare alle sue scarpe.
 
<< Edward >> La mia voce tremò un po’. Sentii il mio cuore accelerare i battiti e la nausea investirmi. Un brutto presentimento si fece strada in me, come un acido che lento cola e corrode ogni cosa.
 
Lo sentii sospirare ,appoggiò gli avambracci sulle ginocchia e parlò senza guardarmi << Devo andare Bella >> la sua voce era poco più che un sussurro,stentai anche a sentirla ma non mi avvinai. Temevo che,se fossi stata più vicina,se avessi fatto anche un solo passo nella sua direzione, mi sarei sgretolata. Strinsi forte le braccia attorno al busto.
 
<< Non capisco >> sussurrai .
 
<< Il dottore mi ha visitato qualche giorno fa, il braccio è a posto e posso tornare ad essere operativo.  Domani parto con la Yorktown , parteciperò ad un raid contro i Giapponesi >>
 
<< No >> sussurrai senza fiato << No >>
 
<< Bella … >>
 
<< Perché non mi hai detto nulla? >>
 
<< Non volevo che la prendessi male >>
 
<< E pensavi che andandotene prima che mi svegliassi,senza una parola,senza una spiegazione,mi avresti reso le cose più facili? >> sbottai incredula.
 
<< Ti avrei lasciato un biglietto >> disse piano.
 
<< Un biglietto … mi avresti lasciato un biglietto? Valgo così poco per te? >>
 
Si alzò di scatto e mi fissò furente << Pensi che sia facile per me? Pensi che mi diverta? Non sapevo come affrontarti,non sapevo come dirtelo … speravo che lasciarti una lettera sarebbe stato più semplice per entrambi,meno doloroso … non ho dormito nemmeno cinque minuti questa notte sapendo cosa mi sarebbe atteso oggi! Non vado a giocare dannazione! >> urlò tirando un calcio al divano << Non ti permetto di giudicarmi! >>
 
Corsi verso di lui e lo abbracciai scoppiando in lacrime. Le sue braccia mi cinsero la vita brevemente prima di lasciarmi andare e allontanarsi da me.
 
<< Devo andare >>
 
Singhiozzai << Ti prego,promettimi che tornerai da me. Ti prego >>
 
Edward distolse lo sguardo stringendo la mascella << Non posso Bella. Non posso farti nessuna promessa … ma ti ringrazio per i fantastici momenti che ho passato con te >>
 
Lo fissai tra le lacrime << Tutto qui? Mi ringrazi per il tempo passato insieme e basta? >>
 
Edward fece una smorfia << E’ il massimo che posso offrirti Bella >>
 
Scossi la testa << Edward >> singhiozzai,allungai una mano verso di lui ma la scansò e si allontanò da me. Crollai sulle ginocchia << Non puoi andartene così,non dopo quello che … quello che abbiamo passato assieme >>
 
Edward mi diede le spalle e si diresse verso la porta << Mi dispiace >> disse piano << Se ti ho fatto credere più di quanto volessi,mi dispiace,non era mia intenzione. Abbiamo passato dei bei momenti insieme,ma non posso darti di più. Mi dispiace . >> Aprì la porta ignorando le mie lacrime ed i miei richiami e se la chiuse alle spalle.  
 
Mi strinsi le mani intorno al busto e urlai. Urlai fino a che non mi rimase più fiato in corpo. Urlai fino a che non rimasi senza forze. Allora continuai a piangere. E piansi,piansi sino alla notte dei tempi,piansi sino a rinascere dal mio dolore,piansi sino a che il buio non mi inghiottì.
 
Ed allora fu solo il nulla.
 
 
 
 
 
 
 
Vi dico solo una cosa : Abbiate fede in me ,mancano ancora due capitoli-epilogo compreso – alla fine. Può ancora accadere di tutto.
Per gli spoiler,il set di questo capitolo,le musiche e quant’altro, vi rimando al mio blog http://wuthering-h.blogspot.com
 
Ed ora passiamo ai commenti *-* Non me ne aspettavo così tanti,grazie infinite!!
 
Costance_fry: e lo so,è più forte di me,sono impaziente per natura xD per il lieto fine … hmmm ,tu la mia risposta già la sai. Per sapere i dettagli però ti toccherà aspettare come tutti gli altri!
 
Pinkgirl: Grazie infinite,sono davvero molto felice di ritrovarti anche qui!! *-*
 
Fratre87: Che bello,mi sento tanto genio della lampada xD No sul serio,sono veramente felicissima di sapere che questa idea è piaciuta così tanto! Mi auguro che questo capitolo non abbia deluso le tue aspettative. A presto!
 
ChiaraBella: Dunque,come mi è venuta l’idea … Ci pensavo già da diverso tempo in realtà,poi un pomeriggio mentre ero in macchina mi sono messa a pensare a Madama Butterfly (io non sono tanto normale xD ) ed ho iniziato ad apportare alcune modifiche all’opera di Puccini. Taglia qui,aggiungi li, modica questo,cancella quello … ed è nata questa storia! Spero che anche questo capitolo ti piaccia … nonostante il finale un po’ … così.
 
Wilard : Grazie infinite,sono davvero contenta che ti piaccia ! Spero che anche questo capitolo non sia da meno!
 
_TattaFede_ : La soap opera. Santo cielo,ho passato due giorni a darmi dell’idiota per una cretinata del genere! Faccio ricerche su ricerche e poi cado in queste cretinate! Posso provare ad arrampicarmi sui muri? La soap opera è nata negli anni trenta come programma radiofonico, il primo è stato Painted Dreams,prodotto dagli USA. Quindi tutto sommato potrei dire che mi riferivo a quello… ma sarò onesta,m’era proprio sfuggito come dettaglio xD Perché Madama Butterfly? Perché è stata la prima Opera che ho visto a teatro,avevo 13 anni e me ne sono letteralmente innamorata. Quel giorno sono uscita dal teatro piangendo,ma la rivedrei molto volentieri,è davvero stupenda. Quindi ecco perché,la amo a tal punto che,pur modificata ,ho voluto farla rivivere attraverso i personaggi di Twilight . Spero di rileggerti presto ;)
 
Mazza : L’avevo riletto decine di volte lo scorso capitolo,non so come ho fatto a non accorgermi dell’errore ù.ù spero che questo sia corretto! Grazie davvero per i complimenti, e mi auguro che anche questo capitolo ti piaccia come il primo. Dopo che inizio una storia mi viene sempre “l’ansia da prestazione” ho paura di non riuscire a rendere anche i capitoli futuri all’altezza dei complimenti del primo. Per la lunghezza della storia,anzi per la sua brevità,forse potrei fare qualcosa … qualche capitolo extra,ma non prometto nulla!
 
Nicosia: Grazie mille anche a te,spero che anche questo capitolo ti piaccia così come t’è piaciuto il primo!
 
Ringrazio ovviamente anche tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra le seguite,le preferite e le ricordate e tutti i lettori silenziosi! Ci rileggiamo al prossimo capitolo!
 
 
 
 
 
 
 
  
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