Il nuovo capitolo è pronto per essere letto.
Dopo tanto romanticismo si ritorna negli Inferi.
Ancora un capitolo di passaggio per rifinire
qualcosa rimasta in sospeso da Wrong Love.
So che può risultare noioso, ma ho bisogno che tutti i tasselli
vadano al proprio posto. Il prossimo capitolo arriverà tra qualche giorno.
Ringrazio tutti coloro che seguono, preferiscono e leggono
questa storia.
A breve sul blog il teaser del sesto capitolo.
Un bacio e buona lettura.
@ erzsi: ciao. Sono contenta che ti sia piaciuto tutto (anche l’anello).
Non c’è un motivo particolare perché Bella piange. Non mi andava di non dare
modo ai ‘miei’ vampiri di poter esprimere le loro emozioni in qualche modo,
così ho deciso che i miei potevano piangere, ma solo in casi di forte emozione.
Considerando che poi non hanno altri fluidi vitali in corpo, sono costretti a
piangere sangue e veleno (anche se Bella crede che sia solo sangue), visto che sono
le uniche cose che circolano dentro di loro. Per la tua seconda domanda ti
rispondo che Bella non si è posta il problema. O meglio, lei è convinta che la
sua condizione di Prescelta l’abbia resa davvero in grado di controllarsi su
tutto e per il momento ancora non ha preso del tutto coscienza che prima o poi
l’immortalità di lei la porterà a ritrovarsi senza Edward che un giorno morirà
vecchio. Non so se sono stata chiara, ma spero di aver fatto un po’ di
chiarezza suoi tuoi dubbi. Se hai ancora qualche domanda non esitare a farla.
Un bacio e alla prossima.
@ vchiego: eh si, a qualcosa Bella doveva pur dire si. Alice gioisce
sicuramente, ma per il matrimonio dovrai aspettare qualche capitolo. Il male si
sta organizzando e tornerà davvero più forte di prima. Nel prossimo capitolo ci
saranno delle piccole rivelazioni su questo fronte. Ti ringrazio per la
recensione. Mi fa davvero piacere sapere di essere riuscita ad emozionarti. Un
bacio e alla prossima.
Ci rivediamo a fine capitolo.
Awakening from
Darkness
Capitolo V - Sacred Hymeneal
Julianne
Rimasi inerme di fronte a
quell’imposizione che l’angelo caduto mi aveva appena attribuito.
Ebbi quasi paura. La prima volta che
mi era stata concessa la possibilità di riscattarmi avevo fallito, questa volta
sapevo che c’erano altri motivi dietro quell’apparente pietà per me.
Il fatto di essere la madre di Kyra
non mi avrebbe salvata se avessi fallito ancora.
L’unica amara consolazione era
quella che adesso a dirigere i giochi sarebbe stato qualcun altro. Se ci fosse
stato qualche intoppo, la colpa non sarebbe caduta direttamente su di me.
Un’ondata di calore mi indicò la
presenza di qualcuno nella mia stanza.
“Julianne?” la voce di Istar
confermò la sua presenza.
“Hai sentito?” domandai.
“Sai che è impossibile farsi gli
affari propri qui.” Sorrise.
“Già. Cos’è che non mi ha detto?”
chiesi.
“Nessuno sa quali sono i suoi piani.
Nessuno dei demoni più potenti è stato chiamato al cospetto di Lucifero. Se ci
fosse stata una promozione la notizia sarebbe arrivata anche sulla Terra.” Disse
sedendosi sul mio letto. “Devi ritenerti fortunata sai? Se Lucifero avesse
eseguito la prassi, saresti già polvere. E anche il tuo compagno.” Continuò.
Adam.
“Istar dimmi dov’è. Lui non ha
colpe. Ha solo eseguito i miei ordini.” Implorai.
“Tranquilla. Nessuno l’ha toccato,
ma Belfagor non ha voluto rivelare il luogo in cui si trova.” Disse.
“Mi aiuteresti a cercarlo?”
domandai.
“Cos’è, ti sei rammollita? Dov’è la
Julianne che ho cresciuto e forgiato? Insomma è solo uno dei tuoi soldati.” Disse.
“Non è solo questo.” Ammisi.
“Cos’è allora Julianne? Cosa significa
per te?”
“Per secoli sono stata succube del
desiderio che provavo nei confronti di Lucifero, tanto da sacrificare la mia
vita e il mio corpo per i suoi ordini. Quando ho conosciuto Adam quello che mi
ha legata da subito a lui è stato qualcosa di puro, senza imposizioni,
naturale.” Confessai.
“Puro? Tu che provi qualcosa di
puro? Ma ti stai ascoltando?”
“Lo so che tutto ciò che mi riguarda
non può essere definito puro. Non sono così stupida Istar, ma credimi, ho
scelto di donarmi a lui completamente e non l’ho fatto per paura di morire, l’ho
fatto perché lo volevo.” Dissi.
“Ti sei innamorata?” chiese
incredula.
“Si, insomma, non lo so. So solo che
ho bisogno di vederlo adesso. Aiutami Istar, ti prego.” La supplicai.
“Vado a parlare con Belfagor e vedrò
cosa riesco a fare.” Disse e sparì in un soffio.
Rimasi sola e aspettai ansiosa il
ritorno di Istar.
“Julianne, mi dispiace, ma Belfagor
non vuole sentire ragioni e mi ha detto che puoi cercarlo da sola se solo ti
impegni.” Disse.
“Certo, come se fosse facile
cercarlo in tutto l’Inferno.” Sputai. Dovevo aspettarmelo che non mi sarebbe
più stato concesso alcun tipo di favore.
Se così doveva essere allora era
meglio mettermi a lavoro.
Poi ebbi un’intuizione e mi sembrò
di provare un moto di gioia.
“Istar, forse so dov’è.” Dissi.
“Cosa te lo fa pensare?” chiese.
“Beh, io mi sono risvegliata tra i
lussuriosi. Adam potrebbe trovarsi nella bolgia dove dovrebbe scontare le sue
pene.” Ammisi.
Doveva per forza essere così. Se mi
fossi sbagliata sarei andata da Lucifero in persona.
“Qual è stato il peccato che ha
portato Adam alla morte?” chiese Istar intenzionata davvero ad aiutarmi.
“Ci sono due possibilità. La prima è
quello che sia stato punito per i peccati commessi da vampiro, l’altra, se
invece è stato punito per i peccati che ha commesso da umano.” Esposi ad Istar
la mia teoria.
“Bene, allora sarà semplice. Quali
sono stati i suoi peccati da umano?” chiese eccitata per quel nuovo passatempo.
“Prima di morire Adam era un ladro.”
Ammisi.
“Oh no Julianne, prega che sia tra
gli assassini. Non ho nessuna intenzione di avvicinarmi a quell’ammasso di
rettili velenosi.” Disse portando le mani avanti con gesti secchi.
“Anch’io li odio, ma devo farlo. Puoi
aspettarmi qui se vuoi, non sei costretta a seguirmi.” Dissi.
“Verrò con te, ma resterò all’ingresso,
il ricordo dell’ultima anima che ho recuperato li è ancora vivido.” Rise e mi
indicò la porta. “Andiamo?” chiese.
“Andiamo.” Risposi e mi incamminai
ancora una volta per i corridoi tetri dell’Inferno.
Fiumi di sangue bollente scorrevano
tra le anime.
La sete bruciò la mia gola e
avvertii il desiderio di dissetarmi. Odiavo il contrappasso e ad ogni passo che
facevo in quella dolce tentazione ringraziavo la pietà di Lucifero per avermi
condannata in base alle mie colpe umane. Sarebbe stato difficile essere punita
in quel girone.
La sete mi avrebbe uccisa prima
delle torture.
Il sangue zampillava ad ogni mio
passo e macchiava il mio vestito.
Affinai lo sguardo e sbirciai
attraverso i corpi che si dimenavano per le bruciature che il fluido lasciava
su di loro. Misi a fuoco ogni piccolo angolo, ma non vidi nulla. Mi concentrai
ed utilizzai i miei poteri, magari sarei riuscito a sentirlo.
La brama di sangue mi rese le cose
davvero difficili, ma per un attimo riuscii a percepire la sua essenza. Era lieve
e sbiadita. Non era lì, ma riuscivo a sentire il dolore del veleno che a breve
lo avrebbe trasformato nell’animale che per eccellenza simboleggiava il male.
Uscii di corsa dal girone e
raggiunsi Istar che mi aspettava in un angolo.
“Niente?” chiese.
“No, è stato punito per i suoi
peccati umani.” Dissi.
“Bene, allora andiamo prima che
diventi viscido e gli spuntino le squame, non prima di ritrovarsi una lingua
biforcuta.” Disse scherzandoci su.
Istar aveva il dono di potersi muovere
velocemente e ne approfittai aggrappandomi al suo corpo.
In un battito di ciglia ci
ritrovammo nella settima bolgia.
“Ti aspetto qui.” La voce di Istar
mi arrivò irritata dalla presenza di quei viscidi esseri.
Annuii e mi incamminai tra le anime.
I serpenti si aggrovigliarono alle
mie gambe impedendomi di muovermi facilmente e velocemente.
Le lingue biforcute lambirono le mie
cosce, facendomi rabbrividire.
Il primo morso arrivò feroce.
Riuscivo a sentire i miei muscoli
lacerarsi sotto i denti aguzzi e il veleno iniziare a scorrere dappertutto,
sotto la pelle, nelle mie vene fino a rendere intorpidito il mio corpo.
La mia vista si annebbiò.
Dovevo fare in fretta prima che
cedessi al torpore causato dal siero mortale.
Mi concentrai di nuovo. Ora lo
percepivo bene.
Era vicino, ma il suo corpo e la sua
mente emanavano deboli segnali. Dovevo sbrigarmi.
Con le mani mi liberai dei serpenti
che avevano quasi ricoperto gran parte delle mie gambe.
Veloce e guidata dai miei poteri raggiunsi
Adam in fretta. Il suo corpo era avvolto tra le spire di mille serpi e mi costò
molta fatica riuscire a liberarlo.
“Adam!” lo chiamai. Doveva rimanere
sveglio. Se si fosse addormentato sarebbe stata la fine.
In alcuni punti la sua pelle
assomigliava già a delle squame. Lo presi tra le mie braccia e con un balzo
riuscii ad uscire da quel covo di ofidi.
Istar era lì ad aspettarmi e veloce
ci prese tra le sue braccia portandoci nelle mie stanze.
“Vado a chiamare Asmodeus. È l’unico
che può fare qualcosa.” Annuii preparandomi all’incontro con uno dei più
potenti demoni dell’Inferno. Avere Istar dalla mia parte era davvero una grande
fortuna.
Asmodeus entrò sbattendo le sue
enormi zampe d’oca sul pavimento.
La sua coda strisciava dietro di lui
ad ogni suo passo.
“Mio Signore, liberi quest’anima
dalla sua pena.” Lo pregai prostrandomi ai suoi piedi.
“Istar, non mi avevi detto che si
trattava di lei.” Disse Asmodeus senza rivolgermi attenzione.
“Oh quante storie Asmodeus. Un’anima
in più una in meno non fa differenza. Il tuo esercito di ofidi è già abbastanza
numeroso e anche violento da quanto posso notare. Non stai facendo un favore a
lei, ma a me.” Disse Istar avvicinandosi languida al demone.
Tutti i demoni ce l’avevano con me. Dovevano
proprio essere delusi dal mio fallimento se ognuno di loro storceva il naso
alla mia presenza.
“E va bene, in fin dei conti quest’anima
non appartiene al mio regno.” Disse.
“Cosa significa?” chiesi, lasciando
cadere ogni gesto di riconoscenza e formalità.
“Belfagor mi ha chiesto un favore.” Disse.
Quindi era per questo. Era solo per divertimento. Era solo per farmi uscire di
senno e per farmela pagare. Sarebbe stato Belfagor a pagare per questo affronto.
“Asmodeus bando alle ciance, datti
una mossa prima che l’anima si dissolvi completamente.” Disse seccata Istar.
Asmodeus alzò la mano e la puntò
verso il corpo di Adam, chiuse gli occhi e un fascio di luce si sprigionò dalla
sua bocca, investendo Adam in pieno. Tutto durò solo pochi secondi.
Adam spalancò gli occhi e si guardò
attorno disorientato.
Mi inginocchia ai piedi di Asmodeus
e lo ringraziai baciandogli le mani.
Sparì senza darmi il tempo di
ringraziarlo anche a parole.
“Julianne ci vediamo dopo.” Disse Istar
aiutandomi ad alzarmi.
Annuii e mi avvicinai ad Adam che
sembrava aver ripreso un po’ di controllo.
“Adam.” Lo chiamai, prendendo le sue
mani tra le mie.
“Ce ne hai messo di tempo per venire
a prendermi.” Disse lui. Il suo sorriso sembrava tirato.
“Mi dispiace. Vorrei tanto che tu mi
perdonassi.” Dissi, stringendomi a lui.
“Un modo c’è.” Nei suoi occhi brillò
una scintilla.
“Qualsiasi cosa.” Mormorai sul suo
petto.
“Mi hai fatto una promessa prima
della battaglia e vorrei che tu la rispettassi.” Disse.
Ricordavo perfettamente ciò che gli
avevo promesso. Avevo accettato di diventare sua moglie, ma non mi sembrava
proprio il momento adatto quello per parlarne.
“Adam, manterrò la promessa, ma non
ora. Hai bisogno di riprenderti e abbiamo del lavoro da fare. Lucifero …”
“Non ho nessuna intenzione di
aspettare. Ho eseguito i tuoi ordini, ho fatto sempre quello che mi hai
chiesto. Ho sopportato tutto quel dolore che non meritavo. Ti ho seguito fin
qui, rinunciando alla mia esistenza. Non puoi tirarti indietro adesso. Non ora
che siamo qui, insieme.” disse interrompendomi.
Un nuovo desiderio mi invase. Volevo
davvero essere sua moglie e la passione e l’insistenza che Adam dimostrava nel
volermi sua, mi fece desiderare di volerlo anch’io all’istante.
“E sia.” Dissi.
Le sue labbra mi travolsero,
riportando alla mente i ricordi dei nostri momenti più intimi.
Istar ancora una volta mi avevo dato
una mano.
Aveva chiesto a Furfur, colui che
regola l’amore di coppia e quello coniugale, di officiare la cerimonia.
Indossai il vestito che Istar aveva
preparato per me e mi avvicinai all’altare.
“Adam e Julianne, vi unisco nel
Sacro Imeneo. Le vostre anime d’ora in poi saranno un tutt’uno e dipenderanno l’una
dall’altra nel dolore e nelle sciagure.” recitò celebrando così la nostra
unione.
Una strana bruma ci avvolse,
stringendo i nostri corpi in una vicinanza quasi dolorosa da sopportare. Il calore
attraversò i nostri corpi sciogliendo le nostre anime per forgiarne una nuova. Un
canto, in una lingua a me sconosciuta, si levò dalla legione di Furfur. Un odore
simile a quello dell’incenso, bruciò quasi le mie narici. Poi Furfur intonò una
litania nell’antica lingua dei demoni rendendolo sacro e imprescindibile.
La cerimonia fu breve, d’altronde i
matrimoni degli Inferi non avevano bisogno di fronzoli umani. Bastava che le
nostre anime fossero fuse in un tutt’uno per tutta l’eternità e che a farlo
fosse qualcuno di molto potente.
Non appena Furfur finì il suo rito si
dissolse nell’aria come nebbia, portandosi dietro tutta la sua legione.
Adam mi guardò negli occhi e gioioso
e compiaciuto, prese il mio viso tra le sue mani togliendomi il fiato con un
intenso bacio.
Questo è l’abito che Julianne indossa durante la
cerimonia.
Inoltre, vorrei darvi qualche notizia in più sui personaggi che
sono comparsi fin'ora.
Questa nota si riferisce ai capitoli 2 e 5.
I nomi sono in ordine di apparizione.
Belfagor
Belfagor
viene definito come 'Signore della grande voragine'. Venerato dapprima come
divinità associata al Sole, diventa poi un demone temuto e da combattere. Nel
Cristianesimo viene associato addirittura al Diavolo. Belfagor ha ogni tipo di
conoscenza, rivela i segreti e sotto il suo dominio si trovano tutte le scienze
occulte.
Istar o Ardat - Lili
Questo
demone viene indicato come la Dea della Luna Nera. Secondo i Sumeri, quando
Istar voleva creare libidine o sedurre gli esseri umani si serviva in base
all'occorrenza, delle due componenti che la costituivano.
La parte femminile, che prendeva le sembianze di
una prostituta, e la parte maschile che prendeva le sembianze di un bel
giovane.
La parte femminile di Ardt
- Lili prende il nome di Lilith,
mentre la parte maschile prende il nome di Lilu.
Lilith viene descritta in vari modi. A volte viene indicata
come una nera pantera dagli occhi magnetici, altre come una bellissima donna,
che poteva spesso avere nelle sue trasformazioni demoniache, ali, lunghi
capelli, occhi felini e una coda di serpente.
Lilu, la parte maschile invece, viene descritto come un
demone a forma di drago con le fauci spalancate, o raffigurato con quattro
grandi ali, il naso schiacciato, gli occhi sporgenti, un corpo di cane con un
membro fallico di toro e una coda di scorpione.
Lilu, non è altro che Baptiste. Io
mi sono rifatta alla descrizione perchè in giro non
ho trovato molte immagini che lo ritraessero con il corpo di cane.
Asmodeus
Appartiene
alla stirpe dei diciotto re, induce alla lussuria, semina orrore e caos,
conosce la matematica e il segreto dell’invisibilità. E' un diavolo
distruttore. Secondo alcuni è il serpente che che
sedusse Eva. Viene raffigurato con la coda di serpente, zampe d'oca e alito di
fuoco.
L'idea di metterlo a capo di un girone è stata mia
e non ha niente a che fare con le varie leggende che parlano di lui.
Furfur
E' un
potente Gran Conte d'Inferno, favorisce l'amore di coppia e quello coniugale.
Egli è raffigurato come un cervo alato.
Permettere a Furfur di officiare la cerimonia è
stata una mia idea. Non ho trovato nessun demone che facesse una cosa del
genere. Quindi, visto che Furfur si occupa di amore tra uomo e donna ho pensato
che potesse essere credibile come sacerdote.
Di Kira e Lucifero
parlerò più in la.
Tutti i riferimenti ai gironi, cerchi, bolge e
legge del Contrappasso sono stati ispirati dall'Inferno di Dante.
Tutte queste informazioni provengono dalla rete e
da Wikipedia.
Un'ultima cosa.
Vi lascio delle immagini per farvi un'idea di
quello che secondo me succede alle anime che scontano le loro pene
nell'Inferno.
Bufera infernale: questo è quello che accade a
Julianne nel secondo cerchio dell'Inferno.
Fiume di sangue: questo è quello che vede
Julianne quando va a cercare Adam nel primo girone dei violenti contro il
prossimo.
Serpenti: questa è la pena che è stata
inflitta ad Adam nella settima bolgia, dove vengono puniti i ladri.
Penso di
aver detto tutto. Spero di non avervi annoiato.
Un bacio e alla prossima!