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Autore: Lussissa    18/04/2010    12 recensioni
-James?- Lui alzò lo sguardo su di lei, cercando di non pensare a quanto stesse male, in quel momento. -Mi baci?- James la guardò, sentendo la rabbia che piano piano gli saliva al petto. Ripensò a tutte le volte che aveva sperato di sentire quelle parole uscire da quelle labbra.[...] E lei era lì, calda, invitante, con le labbra che tremavano leggermente, gli occhi verdi velati da un sottile strato di lacrime, i capelli rossi scarmigliati, che dava voce ai suoi desideri più profondi con una semplicità disarmante.[...]Ma non poteva, maledizione. Non adesso, dopo tutto quello che era successo.[...]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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cap 30 Questo capitolo va alla mia Lasagna, perchè me l'ha fatto promettere XD muhauhauha XD no vabbè...va a lei perchè è la migliere amica che qualcuno possa sperare di avere, e a me è capitata questa fortuna, va a lei perchè c'è un po' di lei in ognuna delle amiche di Lily. Mi dispiace stronza, il capitolo non è così sdolcinato come ti avevo detto XD torma presto da Ingorstadt che mi manchi =) ti voglio bene, tantissimo!


-Ragazzi. Mi dispia...-
-Remus.- James roteò gli occhi. -Concludi la frase, e i dolori che ti procura la trasformazione saranno delle carezze, confronto a quello che ti farò.-
-Ma..-
-Remus, io ti ho avvertito. Uomo avvisato, mezzo salvato.-
-In questo caso dovresti dire lupo.-
James sorrise, alla battuta di Sirius.
Erano in infermieria, tutti e quattro. Quella notte, era forse stata una delle più divertenti che i Malandrini avessero passato da quando erano riusciti a trasformarsi in Animagus.
Forse perchè era stato bello, dopo tutte quelle litigate, tornare ad essere Ramoso, Felpato, Codaliscia e Lunastorta.
Era stato piacevole essere nuovamente senza pensieri, per una notte. Senza preoccupazioni come quando avevano quindici anni.
Tornare ad essere uniti, come sempre. Tornare ad essere i Malandrini, senza chiedersi se sarebbe durato solo il tempo di una notte o quell'unità sarebbe rinata proprio grazie a quella notte.
L'unico effetto negativo era che da quella notte, vuoi per le piccole lotte innocenti, vuoi per il divertimento e l'entusiasmo di essere di nuovo insieme, erano usciti tutti e quattro un po' ammaccati: Sirius aveva il posteriore dolorante, a causa probabilmente di una scornificata particolarmente forte ricevuta da Ramoso, oltre che un forte mal di testa, James aveva il petto graffiato in più punti, oltre che una gamba dolorante, e Peter per poco non si era spezzato la schiena, per colpa di Felpato che, nella foga di cercare di mordere James in seguito alla scornificata di poco prima, l'aveva calpestato.
A conti fatti, Remus era quello che forse era messo meglio: aveva riportato solo un taglio al braccio, che, confronto a quello che si ritrovava quando non aveva i suoi amici a fargli compagnia, era praticamente nulla.
Naturalmente, però, Remus non sarebbe stato Remus, se non si fosse sentito in colpa per ogni più piccolo taglietto presente sul corpo dei suoi amici.
James aveva visto chiaramente il suo volto incupirsi sempre di più, man mano che Madama Chips, pazientemente e senza chiedere nulla, aveva sistemato tutte le ammaccature, raccomandandosi poi di stare a riposo.
La Chips, secondo James, era una santa.
Non aveva mai detto niente a nessuno, delle loro puntuali visite mensili in quell'infermieria.
Anche nei primi anni dalla scoperta del segreto di Remus, quando ancora loro non sapevano come stargli vicino, uno dei tre, se non tutti e tre, tentava di farsi male apposta, per poter trascorrere il tempo in infermieria e stare così accanto a Lunastorta, lei non aveva mai detto nulla, capendo quanto quelle visite fossero salutari per il buon vecchio lupacchiotto.
-Voi non dovreste seguirmi.- Remus aveva ripreso a parlare, borbottando. James alzò gli occhi al cielo, per la millesima volta.
Incurante, Remus continuò.
-Sapete bene che è pericoloso. Non posso permettervi ogni volta di farvi male!-
-Remus. Ascoltami bene.- Ramoso pirma di continuare si chiese perchè Remus si facesse ripetere ogni mese le stesse cose. -Non ci hai puntato la bacchetta contro, per farci venire con te. Tutto quello che facciamo, lo facciamo volontariamente. Smettila di sentirti in colpa, sei insopportabile!-
-Senza contare che poi- continuò Sirius, alzando anche lui gli occhi al cielo, e spostandosi un po', con sguardo infastidito. Era una bella rottura di scatole, aver male al didietro. La prossima volta l'avrebbe fatta pagare a Ramoso, eccome se l'avrebbe fatto. -non è che lo facciamo solo per te. Lo facciamo anche perchè ci divertiamo. Smettila di essere così egocentrico, lupo spelacchiato.-
Remus cercò di trattenere il sorriso che gli si stava dipingendo in viso.
Era come se Sirius gli avesse appena detto che gli voleva bene, lo sapeva.
Senza lui, James e Peter, non sapeva proprio come sarebbe andato avanti.
Ma in ogni caso, non poteva non sentirsi in colpa per tutto quello che facevano per lui. Non se lo meritava.
In più, poteva essere pericoloso.
E se lui avesse perso il controllo?
No, non andava affatto bene.
-Sentite ragazzi, io apprezzo davvero quello che fate per me, ma...-
Prima che Remus potesse concludere la frase, la porta si spalancò.
Tutti ammutolirono, quando riconobbero la figura di Lily Evans, ritta davanti alla porta, che li scrutava con una luce strana negli occhi.
Il silenzio che era calato nella stanza era uno di quei silenzi gelidi che ti penetrano nelle ossa.
Remus impallidì leggermente, mentre James sgranava gli occhi.
Perchè entrambi, in quel momento, seppero immediatamente che in qualche modo Lily sapeva.
E non sarebbe servito negare.
Non avevano idea di come avesse fatto, ma sicuramente quello sguardo non poteva che significare una cosa.
Guai.
Lei era venuta in quell'infermieria, solo per vedere i suoi sospetti venire confermati.
Si sentì chiaramente lo sbuffo di Sirius.
-Ecco, lo sapevo che non potevamo stare tranquilli, con la Evans in giro di notte.- boffonchiò.
Lily lo ignorò completamente, puntando il suo sguardo verde prima su Remus, per poi spostarlo con lentezza su James.
Il moro la guardò, di rimando.
-Cosa...cosa ci fai qui?- parlò con lentezza, simulando una calma che non aveva.
Forse era solo un tentativo di prendere tempo.
Remus aveva abbassato lo sguardo, pensando che sicuramente Lily era rimasta sconvolta da quello che aveva scoperto, e magari avrebbe detto che non voleva avere più niente a che fare con loro.
La Evans distolse lo sguardo, sentendolo appannato.
Ormai il suo viso sembrava aver stretto una profonda e duratura amicizia con le occhiaie, che le solcavano il viso, implacabili.
-Io...sono stata in biblioteca.-
Come se quell'unica frase avesse potuto spiegare tutto.
Non riusciva a parlare correttamente, per colpa del sonno che ormai faticava a tenerla in piedi.
Era stata per un po' a fissare il buco del ritratto da cui era sparito James, prima di decidere cosa fare.
Seguirlo probabilmente sarebbe solo servito a complicargli la vita, se l'idea che le stava frullando in testa era vera.
Allora le era venuta l'illuminazione. Quale posto migliore per trovare conferma ai suoi sospetti, se non la biblioteca, che tante volte le era stata d'aiuto?
Senza pensarci un secondo di più, si era fiondata nel regno dei libri, incurante dell'ora tarda.
Aveva passato tutta la notte in biblioteca, a fare ricerche su ricerche.
A collegare frammenti di frasi, pezzetti di conversazioni, cercando di ricordare con esattezza ogni comportamento o gesto che le potesse essere utile, per infine giungere alla conclusione che Remus era un Lupo Mannaro.
Era stato anche abbastanza facile, ricollegare tutti i pezzi.
Le sparizioni mensili, sempre guarda caso le notti di luna piena, la cattiva salute, le ferite spesso profonde e in posti strani.
La cosa che ancora non aveva compreso del tutto, era come i Malandrini facessero a stargli vicini senza essere feriti.
Sperava davvero che non fossero così incauti da fare compagnia a un Remus bello che trasformato sotto forma umana.
Se Madama Pince avesse saputo che era entrata in biblioteca di nascosto di notte, l'avrebbe ammazzata.
Ma non le interessava.
-Ero...ero preoccupata perchè mi pareva di aver sentito un ululato provenire da fuori, così...-
Non era stata una buona idea, passare direttamente dalla biblioteca all'infermieria. Avrebbe decisamente dovuto cercare di dormire, prima di tentare di fare una conversazione, visto quel poco che riusciva a parlare.
Era ormai l'alba, quando era sgusciata fuori dalla biblioteca, sperando che nessuno la vedesse.
Era abbastanza sicura di essersi anche addormentata, per cinque minuti, sul tavolo della biblioteca.
Ma poi, il pensiero che i Malandrini fossero feriti l'aveva completamente svegliata, facendole decidere di andare immediatamente a controllare in infermieria.
Se non fossero stati là, non avrebbe esitato ad andare a controllare nel parco.
Non avrebbe sopportato di sapere che James era stato ferito.
Poteva ancora sentire il cuore batterle dalla preoccupazione.
Ora però che li aveva effettivamente trovati, non sapeva bene cosa fare.
La verità è che non si era aspettata davvero di trovarli.
E il sonno le annebbiava il cervello.
Ora che ci pensava bene, davvero credeva di poter andare eventualmente fuori nel parco, ad affrontare qualsiasi cosa ci sarebbe dovuta essere da affrontare, in quello stato?
James si passò una mano tra i capelli.
Gettò uno sguardo a Remus, che teneva lo sguardo basso.
Non sembrava intenzionato a prendere la parola.
Sospirò, guardandola.
-Quanto sai?-
A quel punto Lily parve riprendersi, il sonno improvvisamente sparito. Alzò gli occhi al cielo.
-Abbastanza da sperare che non siate così stupidi da seguire un Lupo Mannaro in piena trasformazione.- gli lanciò uno sguardo truce, notando in quel momento i numerosi graffi sparsi qua e là.
I Malandrini si scambiarono un'occhiata, ma Lily continuò. Ormai era partita in quarta, tutte le preoccupazioni di quella notte lunga che venivano a galla.
Parlava a macchinetta.
-Sapete che è pericoloso?E se vi fosse capitato qualcosa?Come avreste fatto?Senza offesa, Remus, sono convinta che non torceresti un capello a questi tre, anche se se lo meriterebbero in momenti come questi, ma un Lupo Mannaro non è sicuramente la cosa più pericolosa che si aggira per la Foresta Proibita, si James, so che siete stati andati nella foresta proibita, non fare quella faccia- James chiuse immediatamente la bocca, che aveva aperto per protestare.
Sorrise, tra sè e sè, sentendosi rassicurato.
Il problema non era che Remus era un Lupo Mannaro. Per un attimo aveva davvero temuto che lei stesse per dirgli qualcosa del genere, qualcosa che lui non avrebbe mai accettato.
Doveva capirlo subito, che Lily era solamente preoccupata, terribilmente preoccupata.
Intanto la rossa continuava, imperterrita.
Si era lanciata in un monologo senza capo nè coda, come faceva sempre quando era agitata,   preoccupata o arrabbiata.
E si dava il caso che quella notte fosse stata agitata, preoccupata e arrabbiata.
Troppi i pensieri che aveva in testa, troppa la voglia di sentire di nuovo James vicino, e troppa l'agitazione di non sapere se stesse bene.
Stava iniziando a diventare patetica, se lo diceva da sola.
James decise di fermarla, prima che fosse troppo tardi.
-Lily. Calmati.-
Lei gli lanciò un'occhiataccia.
-Come fai a dire di calmarmi se voi vi divertite a farvi ammazzare?-
James roteò gli occhi.
-Non rischiavamo di farci ammazzare, è...complicato.-
Lily strinse gli occhi a fessura. Odiava non venire a conoscenza delle cose.
Odiava soprattutto che le cose le venissero nascoste dalle persone che amava.
-Complicato...come?-
Ramoso lanciò un'occhiata a Remus che annuì, come segno d'assenso a una tacita domanda.
-Sai che gli animali non corrono pericoli, a stare a contatto con i Lupi Mannari, giusto?-
-Vuoi davvero dirglielo?- sbottò Sirius.
Remus gli lanciò un'occhiata fulminea, come ammonimento di stare zitto.
Non poteva ancora credere che Lily non lo avesse ancora additato come mostro. Eppure, se lo aspettava ancora.
James lo ignorò, concentrandosi su Lily che annuiva, con la fronte aggrottata.
-Ecco...quindi noi abbiamo fatto in modo di poter stare vicini a Remus, senza correre pericoli.-
Ci fu un secondo di silenzio.
-Continuo a non capire.- Lily si accorse che la sua voce tremava leggermente.
-Siamo Animagus.-
La rossa sgranò gli occhi. Di tutte le risposte che si aspettava, sicuramente quella era l'unica che non le aveva nemmeno sfiorato l'anticamera del cervello.
Come potevano essere Animagus?Ci volevano anni per riuscirci, ci voleva un tipo di Magia avanzatissima. Senza contare poi che si doveva passare per cavilli burocratici che potevano durare altrettanti anni, per rendere legale una cosa del genere.
Il Ministero teneva strettamente sotto controllo gli Animagus, possibile che tre diciasettenni fossero riusciti a fare tutto all'insaputa di tutti?
-Animagus?Cioè...ma...come?-
-Animagus non registrati.-
Lily lo guardò, incredula. Ormai si era completamente dimeticata persino di avere sonno.
-Ma...è un'operazione che richiede anni!- senza contare che era un'operazione altamente rischiosa, oltre che illegale.
Ma decise di non soffermarsi troppo su quel particolare.
Il suo cuore era già stato messo a rischio di infarto troppe volte, non sapeva se voleva anche i dettagli di quante regole avessero infranto.
Regole che poi erano norme, leggi. Se fossero stati scoperti, non si sarebbe trattato di qualche giorno di punizione a pulire i bagni della scuola.
Si sarebbe trattato di qualche anno ad Azkaban.
James fece un ghigno. In fondo, non poteva non sentirsi orgoglioso di come erano riusciti in relativamente poco tempo ad ottenere risultati così soddisfacenti.
-Si, bè, non è stato facile, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Così adesso, a ogni luna piena, facciamo compagnia a Remus.-
La grifoncina rimase in silenzio, a riflettere.
Aveva sempre saputo che l'amicizia dei Malandrini era qualcosa di speciale, ma non aveva mai immaginato a un livello così profondo.
Avevano sfidato leggi e decreti, per stare accanto a Remus.
Quello era essere veri amici, era davvero starsi accanto nel momento del bisogno.
Esistevano davvero persone così grandi?
Lei sarebbe stata capace dello stesso coraggio?
Fino a qualche anno prima, li giudicava solo un branco di ragazzini immaturi, buoni solo a tirare brutti tiri alla gente.
Quanto era stata stupida, a non voler guardare al di là del proprio naso!
Già se n'era accorta quando aveva passato più tempo con James, ma mai come adesso si era sentita più stupida e inadeguata.
Lei non aveva mai fatto nulla del genere. Non aveva mai dato una tale dimostrazione di lealtà, e se ne vergognava.
Quando aveva scoperto il fatto di Remus, era stata certo pronta a esprimergli tutto il suo appoggio, a sostenerlo in ogni modo possibile in ogni momento.
Limitarsi a quello, ora le sembrava vergognoso.
Anche lei avrebbe voluto aiutarlo, ma per quanto ci avesse pensato, non era riuscita ad arrivare ad una soluzione, se non, appunto, quella di parlargli e fargli capire che se mai avesse avuto bisogno, lei ci sarebbe sempre stata.
Avrebbe dovuto pensarci immediatamente, che i Malandrini non sarebbero rimasti con le mani in mano.
Con una punta di amarezza, si rese conto che in realtà lei conosceva così poco, di loro.
Cosa sapeva in fondo, di loro?Di come era nata la loro amicizia?di cosa li legava?
Quanto conosceva James, in realtà?Quante cose ancora le nascondeva?Quante cose non avrebbe mai saputo?
Lei aveva conosciuto il James che era stato con lei nel futuro, e poi aveva conosciuto il James  del dopo-viaggio nel futuro.
Ma il James prima del viaggio coincideva completamente con gli altri due James?
Al pensiero, sentì qualcosa stringersi nel petto.
Si sentiva confusa.
Se lei non l'avesse scoperto da sola, lui le avrebbe mai detto di quel particolare della sua vita?
Il pensiero che la risposta fosse potuta essere negativa le fece male.
Lo amava. Tanto che a volte si stupiva dell'intensità dei suoi stessi sentimenti. Avrebbero avuto un figlio, una famiglia, una casa insieme.
Ma come potevano avere tutto questo, se lei non sapeva nemmeno cose così fondamentali di lui, come che si trasformava ogni mese in un Animagus?
Decise in quel momento che era rimasta troppo tempo in silenzio.
Distolse lo sguardo.
-Perchè non me l'hai detto?- suonò più ferita di quanto volesse sembrare.
Lui la fissò. Lily pareva da tutt'altra parte con la testa.
-Non era un segreto solo mio. Non potevo dirtelo senza il consenso degli altri.-
Lei chiuse gli occhi, per un secondo, per poi riaprirli. Fu un errore guardare James, perchè improvvisamente si accorse che era a petto nudo.
Si sentì in un istante stranamente accaldata.
Bene, perfetto, non bastavano solo il suo cuore, la sua testa e il suo orgoglio, che ormai parevano aver preso vita propria e facevano tutto da soli senza che lei sapesse nulla.
Ora ci si mettevano pure gli ormoni impazziti in un momento in cui se ne sarebbero dovuti stare ben lontani.
Avanti Lily, riacquista la ragione. Smetti di fissare i suoi pettorali con una faccia da ebete, metti un soggetto, un verbo e un complemento e fai una frase di senso compiuto. Che non preveda proposte sconcie, grazie, direi che non è esattamente il momento. Ti ha appena rivelato di essere un Animagus, inoltre a pochi metri da lui ci sono i suoi amici. Non è proprio il caso di saltargli addosso, giusto?Anche perchè dovresti essere arrabbiata. O delusa. O qualsiasi cosa, ma sicuramente NON una sottospecie di quattordicenne in calore che vede per la prima volta in vita sua un paio di pettorali maschili dal vivo. Anche se sicuramente sono dei bei pettorali. Bei, bellissimi pettorali, scolpiti al punto giusto, per non parlare poi...
Si riscosse, dandosi della cretina.
Non aveva ancora risposto.
E gli stava ancora fissando il petto con una faccia da ebete.
Cercando di darsi un contegno, spostò lo sguardo sui suoi occhi. Zona decisamente più neutra, anche se la stavano fissando con un certo divertimento.
Maledizione, probabilmente era arrossita e lui aveva capito tutto.
Cercando di far finta d'ignorare l'intera faccenda, prese un lungo respiro.
-Quindi, mi ero preoccupata per niente.- suonò dura, senza volerlo. In realtà stava ancora cercando di riprendere l'uso completo della ragione.
James si passò una mano tra i capelli, e a quel gesto a Lily venne voglia di fiondarsi lì e baciarlo.
Piantala, Lily!Si può sapere cosa diamine ti succede?Se stare lontana da lui una misera settimana ti fa quest'effetto, non oso immaginare cosa faresti dopo un mese!
Però non sarebbe una cattiva idea, strappargli i pantaloni di dosso e fare di lui quello che voglio...
Lily Evans!Smettila SUBITO!sbaglio o stavate parlando di cose serie?!
Si, di cose serie. Hai ragione. Cose serie. Strappargli i pantaloni non è una cosa seria, giusto?Va bene.
-Mi dispiace.-
Si riprese, sentendo le parole di James.
Possibile che gli ormoni venissero fuori nei momenti critici?Evidentemente, si.
Di nuovo si diede un contegno, uscendo totalmente dalla trance e ricordandosi che effettivamente, lei e James avevano ancora un paio di cosette da chiarire, e in teoria loro erano ancora "in pausa" in quanto a quanto pareva, lui le teneva ancora nascoste delle cose.
Ma tecnicamente una di quelle cose che ancora non mi ha svelato è il contenuto dei suoi boxer, quindi perchè non fare partire la chiaccherata di chiarimento da questo piccolo particolare...
Si schiaffeggiò mentalmente. Da quando era così pervertita?
Si impose di smetterla.
Doveva davvero fargli un discorso serio. Che non implicasse la sua nuova visione distorta e pervertita del mondo.
-Non è questo il punto, James.- fece un respiro profondo, tornando ad essere completamente padrona di sè, e ricordandosi finalmente qual'era il punto della questione. Era delusa, giusto?Perchè sapeva così poco di lui, e non sapeva quante cose non sapeva. -Il punto è che mi hai nascosto...del viaggio, mi hai nascosto questo...quante altre cose mi nascondi, James?-
Lui la guardò, serio.
-Ti giuro che non c'è altro, Lily.-
La rossa distolse lo sguardo.
-Come faccio ad esserne sicura?-
Oh, sentiva di essersi cacciata in una conversazione che non sarebbe finita bene. La tensione era già palpabile tra di loro. E si che lei non avrebbe voluto fare altro che baciarlo. Dal giorno prima, non avrebbe voluto altro che quello.
Vide che lui alzava gli occhi al cielo, esasperato.
-Non lo so, Lily. Forse dovresti solo fidarti.-
Anche lui sembrava deluso. Perchè Lily non riusciva a fidarsi di lui, e basta?
Si guardarono, per un lungo istante. Lily si sentì tremare le ossa, sotto quello sguardo cupo.
Aprì la bocca. Poi la richiuse.
Spostò lo sguardo, non riuscendo a reggere quegli occhi.
Ancora, aveva voglia di baciarlo e basta.
In un attimo, tutto le parve così nitido, nella sua testa.
Perchè non riusciva a fidarsi?Cosa la bloccava?
Forse era solo una stupida.
Perchè non avrebbe dovuto fidarsi di James?Era James, dannazione. Non il primo sconosciuto che le capitava sotto gli occhi.
Era il suo James, quello che per lei ci sarebbe sempre stato.
Aveva bisogno di andarsene.
Di riflettere da sola, senza i suoi occhi puntati addosso.
Perchè come stava adesso, con lui lì davanti, le sembrava semplicemente così stupido non essere tra le sue braccia.
E non poteva sperare di resistere ancora a lungo.
Prese un lungo respiro.
-Io...devo andare.-
Ultimamente, non le sembrava di far altro che scappare. Scappava da lui, scappava dalle spiegazioni che doveva alle sue amiche, scappava dal suo futuro.
Vigliacca, ecco cosa era.
-Lily..-
James scosse la testa, vedendola sparire dietro alla porta.
Strinse le labbra, sentendo che poteva esplodere da un momento all'altro. Gli faceva male averla lontana. Non capire cosa le passasse per la testa. Sapere che non si fidava di lui.
Gli faceva davvero troppo male.
Ed era tutto così sbagliato.
Perchè non riuscivano a chiarirsi?Sembrava che ogni volta non sapessero far altro che litigare.
-Ramoso..- Remus guardò James, dispiaciuto.
Lo vide sospirare.
-Lascia stare, Lunastorta. Solo..-
Prima che potesse concludere la frase, però, successe qualcosa che sorprese tutti quanti.
Perchè Lily era rientrata, e, senza proferire verbo nè pensare troppo a quello che stava facendo, si era avvicinata velocemente e così, senza quasi che nemmeno lei se ne rendesse conto, gli aveva preso il viso e l'aveva baciato, con un'urgenza che nemmeno lei credeva di avere.
Aveva aspettato troppo tempo.
Non era più riuscita a trattenersi, ecco la verità.
E non gliene fregava niente se lui le aveva mentito, se lui le avesse nascosto chissà quali cose, in quel momento non le sarebbe nemmeno importato di scoprire che lui in realtà fosse un alieno travestito da umano.
Perchè l'unica cosa che era riuscita a pensare era a quanto le mancasse.
A quanto non ne potesse più di litigare e basta.
A quanto fosse da vigliacchi e da sciocchi, scappare così, quando la verità era che il loro tempo era poco.
A quanto lui fosse bello, lì, mezzo nudo e con quegli occhi profondi, che la supplicava con lo sguardo di fidarsi di lui, di far tornare tutto com'era prima.
A quanto il suo nome, Lily, fosse bello pronunciato da lui, con quel tono che le faceva voglia solo di saltargli addosso.
E ora le importava solo delle sue labbra sulle sue, quelle labbra che aveva avuto il bisogno di baciare per così tanto tempo.
Era riuscita ad agire d'istinto, per una volta.
E non si era mai sentita meglio.
A James ci vollero giusto cinque secondi per realizzare cosa fosse successo, e altri cinque per convincersi che non aveva improvvisamente sbattuto la testa e iniziato a delirare, immaginandosi Lily che gli correva tra le braccia.
Dopo aver realizzato che no, non era completamente impazzito, e che si, Lily era davvero tornata indietro, si decise a avvolgerle le braccia attorno alla vita e ricambiare il bacio, stringendola più vicino a sè, senza nemmeno che gli passasse per la testa di chiedersi cosa avesse fatto cambiare idea alla sua rossa.
Non gliene poteva fregare di meno, in quel momento.
Le spiegazioni potevano sicuramente aspettare.
Era così bello avere Lily tra le braccia, che per poco non si chiese se fosse finito in paradiso, o qualcosa del genere.
Quando si staccarono, avevano entrambi il fiato corto.
Si guardarono per un po', senza fiatare. Lei aveva ancora le mani sul viso di lui, e James la teneva ancora così vicina a sè che i loro respiri si confondevano.
Poi lui alzò un sopracciglio, facendo un sorrisetto divertito.
Era così bella, con le guance tutte arrossate.
-Non puoi  chiamarmi in quella maniera e poi pretendere che io stia buona zitta e ferma.- sussurrò lei, cercando di dare una spiegazione al suo comportamento.
Il moro rise.
-Scusa, pensavo che Lily fosse il tuo nome. La prossima volta se lo desideri ti posso chiamare Gertrude.-
Lily fece una smorfia.
-Idiota.- mormorò. Le sembrava ancora strano e bello essere stretta a lui.
Ed era così naturale stare così, era stato così semplice, fidarsi di nuovo. Con una sola battuta, con un solo bacio lei aveva ceduto. Tutte le sue barriere erano cadute come se fossero fatte di cartapesta.
Le sembrava stupido non averci pensato prima.
Bastava così poco.
Le cose forse non si erano risolte, avrebbero ancora dovuto parlare, ma ora le cose che le sembravano insormontabili, quella divisione che le sembrava una spaccatura troppo grande per essere riparata, in realtà ora le pareva così dannatamente semplice.
-Non vorrei mai disturbarvi, ma vi ricordo che ci siamo anche noi.- la voce irritata di Sirius aveva fatto capolino nella loro bolla, facendola esplodere.
James scoppiò a ridere, mentre Lily faceva una smorfia.
Era troppo felice di averla di nuovo lì, e nessuno sarebbe riuscito a rovinargli il malumore.
Fissò Lily con un ghigno, sciogliendo l'abbraccio.
-Perdonalo, è così acido perchè stanotte è stato stracciato dal sottoscritto.-
-Ehi!Non è affatto vero che mi hai battuto, maledetto cornuto!Ti devo forse ricordare chi ti ha fatto quella cicatrice sulla spalla?-
-Ma Felpato, era il mese scorso!Questo mese ho vinto io, è inutile che tenti di negarlo!-
Lily spostò lo sguardo da James a Sirius, poi di nuovo a James, e infine si rivolse a Remus.
-Basta così poco per farli divertire?-
Remus sorrise.
-Purtroppo si.-
Lily alzò gli occhi al cielo, divertita.
Era da una settimana che non sorrideva così.
Improvvisamente le venne in mente una cosa.
-Remus, ascolta, mi dispiace davvero per tutto. So che non è molto, ma se...insomma, se vuoi parlare, sfogarti, non lo so, io per te ci sarò sempre, davvero. E non dirò niente a nessuno, te lo prometto.-
Lunastorta sorrise, grato.
Davvero si aspettava che Lily, la ragazza di Ramoso, lo giudicasse un mostro?
Eppure già James gli aveva insegnato che doveva avere un po' più di autostima.
-Grazie, Lily, te ne sono grato, sul serio.-
Lily gli sorrise.
Senza preavviso James si alzò dal letto, e prese la sua maglietta che era stata gettata alla rinfusa sulla sedia lì vicino.
Se la infilò.
-Bene, noi andiamo.- Lily lo guardò, scettica.
-Andiamo?Andiamo dove?-
Lui sorrise.
-A parlare con più calma senza che ci siano orecchie indiscrete.- guardò male Sirius, che sbuffò, alzando gli occhi al cielo.
-Ma tu sei ferito.- gli ricordo la rossina, guardandogli con ara assorta il punto dove c'erano le ferite.
Un po' le dispiaceva di non avere più quella bella visuale davanti.
Un po' tanto.
James sbuffò.
Senza nemmeno degnarsi di rispondere, la prese per mano, per trascinarla via dall'infermieria.

-Quindi tu sei il cervo, Sirius è il cane e Peter è il topo.-
James annuì, mentre lei giocherellava con una ciocca di capelli rossi, riflettendo.
Erano nella stanza dei Caposcuola.
Non sapeva nemmeno lei da quanto tempo erano lì. James le aveva raccontato tutta la storia dei Malandrini, dalla scoperta del segreto di Remus, ai tentativi di diventare Animagus, tutto.
Inutile dire che ne era rimasta affascinata.
Smise di giocherellare con i capelli, per fissarlo.
-Come fai?- chiese, piano.
Lui la fissò, di rimando.
-A fare cosa?-
Lily strinse le labbra, per poi sospirare.
-Peter. Come fai a..stare così tranquillo, vicino a lui?Non ti viene da pensare a quello che farà a noi, a Harry?-
Il moro fece un sospiro, per poi sedersi accanto a lei, sul letto. Le scostò una ciocca di capelli ramati dal viso, sistemandogliela dietro all'orecchio.
La guardò attentamente, cercando le parole giuste da usare.
-Cosa diresti, se ti dicessero che Emmeline o Marlene uccideranno te e la tua famiglia?-
La rossina aggrottò la fronte.
-Non lo farebbero mai.-
James annuì.
-Questo è il problema. Nemmeno Peter, lo farebbe mai. O meglio...il Peter di adesso, non lo farebbe mai. Non riesco, o forse non voglio, credere che sarà proprio lui a farmi una cosa del genere. Lily- le accarezzò il viso. -è Peter. Nonostante tutto, è ancora uno dei miei migliori amici. Come posso svegliarmi una mattina e riuscire a disprezzarlo, quando ogni giorno mi dimostra di essere ancora il Peter di un tempo?Quando per sette anni mi è stato vicino?Il mio problema è che non riesco nemmeno a concepirlo come un traditore. Puoi capirmi?So che è difficile.-
Lily lo osservò attentamente, vedendo quanto dolore era nascosto dietro a quelle iridi.
Quanto doveva sentirsi male James, sapendo che sarebbe stato uno delle persone di cui si fidava di più a venderlo a Voldemort?
In qualche modo, Lily sentì le parole che non le aveva rivolto.
James aveva sempre creduto nell'amicizia, era uno dei pochi valori in cui non aveva mai avuto modo di dubitare. Aveva conosciuto gli amici che sarebbero sempre stati al suo fianco a undici anni, e da lì non si erano mai separati.
Con loro aveva condiviso tutto, aveva passato le più mirabolanti avventure, aveva affrontato i discorsi stupidi così come i discorsi seri.
Sempre in quattro, sempre uniti.
Le ragazze passavano, gli anni passavano, ma gli amici no, non erano mai passati.
Quella era la grande verità di James.
Se gli crollava il valore dell'amicizia, gli crollava tutto.Non rimaneva più nulla a sorreggerlo. Perchè su quel valore lui era potuto diventare il James Potter che era.
Il tradimento di Peter era una delle cose peggiori a cui potesse pensare.
Voleva dire non avere più fiducia nei suoi amici, voleva dire perdere i pilastri di tutta la sua esistenza.
James sorrise, mestamente.
E lei si sentì prevadere dalla tenerezza.
Piano, allungò una mano, per accarezzargli i capelli.
-Mi fai vedere?- chiese, con tono soffice. Voleva solo allontanare quella tristezza dai suoi occhi.
Parve confuso, dal cambio di argomento.
-Cosa?-
Lei sollevò le spalle.
-Come ti trasformi. Vorrei vedere.-
Il moro sorrise, questa volta il sorriso gli arrivò agli occhi. Trasformarsi in cervo era forse una delle cose che gli piacevano di più, dopo il Quidditch.
Si alzò in piedi, mettendosi accanto al letto. La stanza era talmente grande che ci sarebbero stati tranquillamente una decina di animali grossi il doppio di lui.
Chiuse gli occhi, per concentrarsi.
Era così bello, completamente assorto nei suoi pensieri. La rossina si chiese da quanto tempo non si soffermasse più a guardarlo semplicemente così.
Si sentì battere il cuore più veloce.
A Lily parve una cosa magica ancora prima di vedere la luce bianca.
Era come se James stesso emanasse un'aura potente e vibrante di magia.
Poi vide la luce avvolgere il corpo del Malandrino, e James piegarsi sempre più avanti, fino a quando il fascio luminoso scomparve, con un ultimo bagliore, e James non era più James.
Lily spalancò gli occhi, sbalordita.
Al suo posto, un cervo dal pelo rossiccio e le corna robuste che svettavano per aria la osservava, fiero e con aria quasi nobile.
Gli occhi, però, erano rimasti quelli di James.
Indubbiamente, quel nocciola caldo e accogliente non avrebbe potuto appartenere a nessun'altro.
Guardando quegli occhi collocati in un posto così diverso rispetto a ciò che era solita vedere, sentì qualcosa tremare dentro di sè.
Si alzò in piedi anche lei, sentendosi incapace di stare ferma.
Senza mai smettere di guardarlo, si avvicinò a Ramoso, che la guardava incuriosito.
Non sapeva nemmeno lei cosa stesse facendo.
Quegli occhi poi la attiravano come una calamita.
Voleva sentire se il pelo era morbido come i suoi capelli, voleva far cessare il tremore dentro il suo cuore.
Senza che il cervo si muovesse, con lentezza, quasi per paura che quella creatura sparisse, gli affondò le mani in quel pelo soffice e rossiccio.
Tutto, senza mai staccare lo sguardo dal suo.
Non poteva distogliere lo sguardo, non ci sarebbe mai riuscita nè mai avrebbe voluto.
Perchè quegli occhi le stavano parlando.
Le stavano parlando di desiderio.
Le stavano parlando di amore. Tanto che pareva che la stanza improvvisamente avesse cambiato forma e colore, tanto che quell'amore parve riversarsi su di lei come una colata di lava inattesa.
Fece un respiro tremulo, e aprì la bocca per dire qualcosa.
Anche lei voleva donare quell'amore, voleva fargli sapere che tutti quei sentimenti li provava anche lei.
Ma forse non servivano le parole, forse lui avrebbe capito lo stesso.
Che senso avevano quelle due paroline scontate che ormai tutti dicevano, quando tutto quell'amore lo potevano sentire, percepire sulla propia pelle, senza bisogno di esplicitazioni?
Chiuse la bocca.
Ramoso fece un passo verso di lei, e Lily chiuse gli occhi, sapendo cosa sarebbe venuto dopo.
In un attimo, quasi senza preavviso, si ritrovò le braccia di James strette alla vita e la bocca catturata da un altro paio di labbra, che la baciarono con foga e irruenza.
Era un bacio totalmente diverso dal solito.
Mentre Lily gli portava le mani tra i capelli e si stringeva ancora di più a lui, sentì chiaramente tutto il desiderio, tutta la passione di poco prima venire a galla, quasi con prepotenza, quasi fosse stata imprigionata per troppo tempo.
Era un bacio totalmente diverso dal solito.
James la baciava come se da quel bacio dipendesse tutto il resto dell'esistenza. Come se volesse consumare tutta la bramosia e l'urgenza che aveva in corpo con quel bacio.
Lily si era ritrovata spesso a volere James, non si poteva certo negare, sotto tutti i punti di vista.
Ma mai come quel momento le era sembrato più giusto.
Improvvisamente non era più solo una questione che poteva essere razionalizzata.
Era questione che lei doveva averlo. Punto. E non c'era ragione o paura che tenesse.
Avevano così poco tempo, come poteva badare a qualcosa come la paura?
Quanto le era mancata quel tocco sul suo viso, quel braccio che la stringeva a sè quasi con forza.
Dopo un po' si separarono, per la semplice mancanza di ossigeno.
Con il viso a poca distanza dal suo, James sorrise.
Con lentezza, le sfiorò il viso, come se volesse imprimersi ogni più piccolo particolare di lei con quel sempliuce tocco.
-Lily, da quanto tempo è che non dormi decentemente?- le accarezzò la parte sottostante dell'occhio, come se sperasse di fare sparire quelle occhiaie nere solo con quel gesto.
Lei lo guardò, stranita. Pareva essersi completamente dimenticata di aver passato la notte in bianco.
Era curioso che le facesse una domanda simile in quel momento, quando lei si sentiva sveglia come non lo era stata da una settimana.
-Da..un po'.- non aveva certo intenzione di dirgli da quanto. Era pur sempre Lily Evans.
James sorrise, intuendo subito tutto.
-Devi rilassarti, Evans.- la accompagnò a sedersi sul letto, mentre lei aveva l'aria leggermente stordita.
Si posizionò dietro di lei.
Lily lo guardò, con la coda dell'occhio. Aveva un'aria maliziosa che era tutto un programma.
-Potter mi fai paura, mettiti in un posto dove possa vedere bene cosa stai combinando.-
Lui alzò gli occhi al cielo, sbuffando. Poi sorrise di nuovo.
-Vedi, è esattamente questo che intendo, quando dico che devi rilassarti.-
Senza una parola di più, con delicatezza le prese le spalle tra le due mani, e iniziò a massaggiargliele, con movimenti lenti e circolari.
Lei sorrise, piacevolmente sorpresa.
Chiuse gli occhi, sentendosi in pace con il mondo.
-A cosa devo tutta questa gentilezza?- chiese, con un ghigno.
Il moro la guardò, fintamente indignato.
-Un ragazzo non può semplicemente essere gentile con la propria ragazza, per una volta?-
La rossina alzò gli occhi al cielo.
-Non se si tratta di te. Avanti, cosa vuoi in cambio?- scherzò.
Era così bello ritornare a punzecchiarsi con lui.
Avevano ancora tante cose di cui parlare e da chiarire, era vero, però in quel momento si sentiva troppo bene per tirare fuori l'argomento.
James interruppe i movimenti sulle sue spalle, per poter ghignare.
Un ghigno che non aveva nulla di buono, sospettò Lily.
Le si avvicinò all'orecchio.
-Cos'hai da offrirmi, Evans?- sussurrò. Lily rabbrividì, sperando che lui non se ne accorgesse.
-Non saprei- mormorò. -Delle ottime ripetizioni di Pozioni?-
Certo. Oppure delle ottime lezioni di anatomia umana...
Ecco la sua parte pervertita che tornava a galla. Lui non avrebbe dovuto starle così vicino. La sua vicinanza le mandava il cervello in tilt, e per un attimo ebbe nuovamente la visione sua mezzo nudo.
Si sforzò di non saltargli addosso lì, in quel momento. Doveva darsi un contegno, e che cavolo.
James le scostò i capelli dalla schiena, per sistemarglieli su una spalla.
-A dire la verità, avevo pensato a qualcosa di meglio...-
Senza nemmeno aspettare la sua replica, prese a baciarle il collo, facendo chiudere automaticamente gli occhi a Lily.
Calmati, Lily, respira. Devi fare respiri profondi, su. Non puoi perdere il controllo così, gliela darai vinta...
Le sue labbra le mordicchiarono leggermente il lobo dell'orecchio, facendole mozzare il respiro profondo che aveva intenzione di fare a metà.
Non sarebbe proprio dargliela vinta, giusto?
Sentì la mano di James intrufolarsi sotto la camicietta, sfiorandole un fianco.
Lily per un attimo si chiese se fosse possibile che stesse andando a fuoco.
Oh, al diavolo. Pensò.
Senza riuscire più a fermarsi, girò lievemente la testa di lato, per cercare la sua bocca.
Che non si fece attendere.
Lily riuscì in qualche modo a voltarsi completamente verso di lui, lasciandosi baciare totalmente.
Sentiva di avere estremamente caldo.
La parte pervertita di lei sembrava essersi lanciata in un balletto folle della felicità, sentendo che quei baci stavano superando di gran lunga ogni sua aspettativa.
James le piegò la testa leggermente all'indietro, per spostare le sue labbra sul suo mento, sulla sua gola, andando ripetutamente su e giù, come se stesser tracciando un disegno che partiva dal suo viso.
Lily si chiese se davvero non fosse il caso di preoccuparsi. Stava veramente andando a fuoco.
Iniziò a sbottonarle la camicetta, e lei non protestò.
Sentiva di volerlo troppo anche lei, per cercare anche solo di darsi un contegno. Ormai aveva le guance arrossate, il fiato spezzato, e continuava a sentirsi sin troppo vestita.
Giunto all'ultimo bottone, lui la guardò per un attimo, e lei si sentì in imbarazzo.
Decise di parlare.
-Quindi- mormorò, ironica, finchè lui liberava l'ultimo bottone dall'asola. -era questo che intendevi quando dicevi che dovevamo parlare.-
-
Non proprio- bisbigliò, facendole scivolare dalle spalle la camicia, lasciandola rabbrividire sotto il suo sguardo. -Ma mi posso sempre organizzare.-
Lily arrossì, sentendo i suoi occhi esplorarla da cima a fondo. Non si ricordava nemmeno più se avesse addosso un reggiseno decente.
Lui risolse tutti i suoi dubbi, prendendole il viso tra le mani, e baciandola.
Senza mai abbandonare le sue labbra, la accompagnò a stendersi sul letto, sentendo che ormai stava giungendo al limite.
Era troppo tempo che voleva averla così, quasi nuda sotto di lui, con quel profumo che gli riempiva le narici, con i suoi seni ancora coperti che premevano contro il suo petto.
Si staccò un po', per poterla guardare negli occhi.
Le accarezzò il viso.
Gli occhi verdi erano quasi lucidi, accesi da un desiderio che nemmeno lei aveva mai pensato di poter provare.
-Lily- sussurrò. -Non sei obbligata a fare nulla, lo sai, vero?-
Lei lo osservò, un attimo.
Si era già ritrovata ad essere di fronte a una scelta simile.
Doveva fermarsi?Era troppo presto?Quante cose ancora non avevano chiarito, era giusto abbandonarsi totalmente, quando avevano ancora così tanto da dirsi?
Era pronta a fidarsi completamente?
Aprì la bocca.
Lily Evans, non fare stupidaggini. Hai un figo da paura sopra di te, con un fisico mozzafiato, pronto ad amarti totalmente e incondizionatamente, a soddisfare tutti i tuoi più perversi desideri, e stai ancora lì a chiederti cosa fare?Devi essere fuori di testa, Lily. Ora chiudi quella bocca, o tienila aperta solo per scopi più proficui!
In fondo non poteva che dare ragione alla sua parte pervertita, giusto?
Cos'hai intenzione, di dare alla luce Harry grazie all'aiuto dello spirito santo?Avanti, muoviti!
Sorrise, decidendo che in effetti non poteva replicare. Lo voleva in una maniera così profonda, che ora come ora, staccarsi da lui avrebbe costituito un dolore quasi fisico.
Al diavolo le sue ex, non me ne frega niente. Ora è mio, soltanto mio, e non ho intenzione di farmelo scappare.
Trasformò il sorriso in un ghignetto.
-Piuttosto Potter, mi sembra che tu sia un po' troppo vestito, per i miei gusti.-
Oh. Non era una frase molto da lei, in effetti. James aveva un'espressione sconcertata sul viso.
Ma in fondo non aveva mica detto niente di male, aveva solo dato voce ai suoi pensieri.
Vai così, ragazza!
Ecco, anche la sua vocina pervertita, con la quale ormai stava facendo amicizia, era d'accordo.
Dopo il primo momento di sbalordimento, James sorrise.
-A questo si può sempre rimediare, Evans. Vuoi favorire?-
Ghignò, con aria maliziosa.
Lily lo guardò in cagnesco.
Osa anche provocare, il bastardo. Oh, ma ora gliela faccio vedere io.
Lo attirò a sè, baciandolo. Spostò le mani sulle sue spalle muscolose, seguendo il profilo della maglietta.
Trovando il bordo della maglietta, lo sentì mugugnare leggermente.
Chiedendosi quando fosse diventata così audace, gliela sfilò con lentezza, scoprendo finalmente il fisico scolpito del ragazzo.
Fece vagare lo sguardo languido sulla linea perfetta dei pettorali, per poi spostarlo sugli addominali tesi e sviluppati dai frequenti allenamenti di Quidditch.
Promemoria per me: la prossima volta, prima di dire che il Quidditch è uno sport inutile, pensa agli effetti benefici e salutari che fa' sui giocatori.
Ma seriamente, da quando era così pervertita?
Era tutta colpa di James. Era lui che la stava portando sulla cattiva strada, decisamente.
Come poteva non fare pensieri di quel genere, se lui se ne stava lì, sopra di lei, con quel corpo che le faceva venire voglia di fare di lui tutto quello che voleva?Era impossibile, insomma.
E lei era una povera piccola adolescente con gli ormoni lievemente in subbuglio.
Non si poteva pretendere che facesse finta di essere una suoretta da quattro soldi, se lui la guardava in quel modo.
In quel modo che le diceva chiaramente che non era l'unica adolescente con gli ormoni in subbuglio, in quella stanza.
La baciò, con un'urgenza disperata, sorridendo quando lei gemette leggermente contro le sue labbra. Le sfiorò il profilo di una gamba, lentamente.
Lily sarebbe potuta esplodere da un momento all'altro, se lo sentiva. Aveva il corpo scosso da tremiti, e poi avvertiva quella voglia incontrollabile di averlo ancora più vicino a sè.
Con le dita sottili si aggrappò alle sue spalle muscolose e forti, desiderando eliminare tutti i più piccoli spazi vuoti presenti tra di loro.
Non credeva possibile arrivare a desiderare così tanto qualcuno.
Le mancò il respirò quando lui fece scivolare via la gonna della divisa, lasciandola finalmente coperta con due miseri triangolini di stoffa, giusto quel che bastava per coprirle le parti più intime.
Le sue mani parevano seguire i brividi che la scuotavano, facendo a gara a chi arrivava prima alla meta.
Lily non si era mai sentita così.
Mai aveva covato emozioni così forti, desideri così profondi per qualcuno.
Ed era così felice che quel qualcuno fosse lui.
non avrebbe accettato di farsi accarezzare così da nessun'altro. Nessuno sarebbe stato in grado di farle provare sentimenti così forti, a parte lui.
James.
Il suo, James. Quelle due parole la facevano sentire così viva, così piena di felicità che non credeva sarebbe mai stato possibile.
Le faceva quasi paura, tutta quella felicità immensa e luminosa.
Lui le accarezzò la spina dorsale, arrivando al gancetto del reggiseno, che sfilò, in un attimo.
Poi si concesse di guardarla negli occhi, per un secondo.
Lei lo osservò di rimando. Vedendo quegli occhi inscuriti che le leggevano l'anima, si sentì nuovamente in imbarazzo.
Cosa diamine stava facendo?
Lo stava veramente facendo?
Lei, proprio lei?Incredibile come si passi dall'odiare una persona ad amarla così tanto nel tempo che trascorre tra un battito di ciglia e l'altro.
Doveva assolutamente dire qualcosa, per vincere l'imbarazzo del suo sguardo indagatore su di sè.
-Vedo che sei piuttosto esperto nello sganciare reggiseni, Potter. Devi esserti esercitato parecchio, negli anni.- nella sua voce c'era ancora quel piccolo remasuglio di paura di essere inadeguata alla situazione, nell'essere giudicata un'incapace.
Fu facile per lui leggerle quella paura negli occhi, anche se lei ad alta voce non l'avrebbe mai ammesso.
Sorrise, togliendole un capelli dal viso.
-Mi sono esercitato unicamente per poter arrivare al meglio a questo momento, Evans, cosa credi?- scherzò, sapendo che sarebbe bastato per tranquillizzarla.
Infatti lei sorrise.
Tutte le paure che si scioglievano come neve al sole.
Perchè avrebbe dovuto avere paura, con lui?
Era una cosa da pazzi anche solo pensarla.
Lo dimostrava solo il fatto che non erano servite parole sdolcinate e zuccherose, a tranquillizzarla.
Le era bastata una battuta.
Era così nel loro stile, non eccedere nel miele neanche in momenti come quello. E le piaceva così tanto, il loro stile, che ormai era totalmente sicura che James fosse così dannatamente perfetto, per lei.
-Il solito idiota. Chi ti assicurava che questo momento sarebbe...-
La zittì, coinvolgendola in un bacio a cui era proprio impossibile non cedere.
Si staccò, rimanendo comunque a pochi millimetri da lei.
-Tu parli troppo, Evans.-
Lily fece una smorfia.
-Non puoi zittirmi così, Potter.- boffonchiò.
-Sei proprio sicura, Evans?- le baciò il collo, per poi spostare le labbra sempre più in basso.
Sussultò, quando le sue labbra le sfiorarono un seno.
Chiuse gli occhi, sentendo che ormai non ne poteva più di quell'attesa.
Non le importava nemmeno più del dolore che avrebbe potuto provare. Tutto, nella sua pelle, chiamava a gran voce il nome di James, lo voleva sentire totalmente e completamente suo.
Voleva essere totalmente e completamente sua.
Diventare un'unica entità con il suo corpo, un'unica anima.
Ormai era tutto un brivido, mentre sentiva le sue labbra baciarle zone del corpo che mai aveva pensato di avere. Le copriva ogni centimetro di pelle di baci, le sue mani l'accarezzavano, lente e inesorabili, la esploravano come mai avrebbero sperato di fare.
Poi, sempre con calma, le viaggiarono sulla gamba nuda, percorrendola in una carezza lunga e continua.
Lily sentì l'aria mancarle nei polmoni, quando finalmente lui arrivò a destinazione.
Lo guardò negli occhi, notando che ora era totalmente serio.
La guardava come mai prima aveva fatto, come se la vedesse per la prima volta. Con una delicatezza che non sapeva nemmeno lui da dove provenisse, le sfilò le mutandine bianche, lasciandola completamente nuda davanti a lui.
Quante volte si era immaginato quella scena, nei suoi sogni, nei suoi desideri più nascosti, e ora lei era davvero lì, totalmente sua.
Decisamente, la realtà stava superando di gran lunga la sua immaginazione.
La sentì gemere, quando le sue labbra le catturarono un nuovo centimetro di pelle.
Lily si inarcò contro di lui, quando le carezze si fecero più profonde.
Come avrebbe fatto a uscire da quella stanza, a guardarlo negli occhi, senza arrossire ad ogni istante?Dopo che lui l'aveva sfiorata ovunque, facendola sentire come un essere speciale, sarebbe riuscita ad essere la stessa?
-James- sussurrò. Voleva dirgli qualcosa, ringraziarlo per averle regalato tutto quello. O forse solo essere rassicurata. Forse voleva dirgli che lei non sapeva assolutamente cosa fare, come comportarsi in quel momento. Forse voleva dirgli di non abbandonarla, non ora.
Ora aveva davvero troppo bisogno di lui.
Lui le accarezzò la fronte, con tenerezza, guardandola negli occhi.
-Sh, Lily- le baciò le labbra, poi il naso, la fronte, le lentiggini, di nuovo le labbra. -Sii solo te stessa.-
Si sentì il cuore tremare. Gli sorrise, sentendosi di nuovo tranquillizzata. Non era difficile, essere se stessa, con lui affianco.
Decise che era ora che anche lei facesse qualcosa.
Con mani inesperte e quasi timide, gli sfiorò l'elastico dei pantaloni. Si stupì quasi, quando lo sentì trattenere il fiato. Anche lei era in grado di fargli provare le stesse cose che stava provando lei.
Con una felicità quasi selvaggia per questa consapevolezza, gli sfilò pantaloni e boxer, in un gesto unico e fluido.
Da lì in poi, Lily iniziò a percepire tutto confuso.
C'erano le mani di James, che ormai avevano scoperto i segreti più nascosti del suo corpo, che parevano non si stanacassero mai di sfiorare la pelle lattea, facendola bruciare sotto il suo tocco, facendole credere di poter conquistare qualsiasi cosa, solo con lui.
Poi c'erano le sue labbra, che mordevano e fuggivano, e parevano disegnare strani arabeschi sulla sua pelle, lasciando una piccola traccia arrossata al loro passaggio.
I suoi capelli corvini le solleticavano il mento.
Tutto attorno a lei era James e in funzione di James, tutto le parlava di lui. Ogni azione, ogni tocco la faceva sentire più viva che mai, ogni suo bacio le faceva inarcare la schiena, volendolo sentire ancora di più contro di sè.
Per un attimo, la guardò negli occhi.
-Non voglio farti del male. Fermami, in caso, d'accordo?-
Lily annuì, avendo completamente dimenticato come si parlava.
Ancora un po' di timore dentro di lei c'era, ma bastò una sua occhiata, per farle dimenticare tutto ciò che avrebbe voluto dirgli.
James la baciò, questa volta con dolcezza, per poi iniziare a muoversi sopra di lei, con calma. Doveva cercare di fare il più piano possibile, non farsi prendere dall'urgenza che sentiva avere dentro di sè.
Lily si aggrappò alle sue spalle con tutta la forza che aveva, quando entrò in lei. La vista le si offuscò leggermente. Cercò di non gridare, sentendo una fitta di dolore al basso ventre.
Non sarebbe mai riuscita a tornare a respirare normalmente, se lo sentiva.
Dopo un breve attimo in cui le parve di aver completamente perso ogni facoltà percettiva, Lily si sentì prevadere da un calore insolito, divcerso da tutto ciò che aveva provato fino ad allora.
Spalancò gli occhi, sentendo che piano piano il dolore spariva, e l'unica cosa che rimaneva era la senzazione di appartenergli, totalmente, finalmente.
Lui si mosse, e fu come se fosse stata attraversata da una scarica elettrica così potente che le lasciò una senzazione di euforia in tutto il corpo.
-Lily.-
Lo guardò, ancora incapace di parlare. Lo guardò negli occhi, e ci si perse dentro.
Le parve di annegare in un mare di cioccolata fusa.
Respiravano entrambi affannosamente, senza più sapere quale fosse il corpo dell'uno e il corpo dell'altro, e in quel momento Lily capì che mai avrebbe potuto fare scelta più giusta.
In quel momento non esisteva più nessuno, non esisteva Harry, non esisteva Voldemort, non esisteva Peter, persino Emmeline e Marlene faticavano ad esistere nella sua testa.
Pechè erano solo loro, e solo loro sarebbero rimasti.
Non importava nemmeno quanto poco tempo ancora rimanesse loro da vivere, perchè in quel momento non era vitale, sarebbero potuti morire anche in quell'istante, nulla sarebbe importato.
Loro non erano più nemmeno Lily e James, erano solo due anime che si erano incontrate, avrebbero potuto essere chiunque e ovunque, avrebbero potuto essere lei una lince e lui un cervo, ma si sarebbero amati allo stesso identico modo, perchè nulla poteva essere più semplice e perfetto di così.
Saperlo le accese tutto l'amore che aveva nel cuore, come se fin'ora non ne avesse avuto abbastanza.
Imparò a muoversi con lui, e nulla l'avrebbe potuta rendere più felice di così.
Imparò che gli occhi di James da quella distanza avevano mille sfumature diverse, imparò a vederlo in un modo totalmente diverso da prima.
Imparò a dirgli "ti amo" solo con il linguaggio del corpo.
Imparò ad amare il suo corpo insieme a lui, perchè in fondo era anche questo, fare l'amore, conoscere il corpo dell'altro ma anche il proprio, amandolo insieme all'altro e per l'altro.
Quando lui si staccò da lei, erano entrambi esausti.
Lui le sorrise, baciandole la fronte.
Lei gli sorrise, chiudendo gli occhi a quel tocco delicato, trovandolo stranamente perfetto. Per poi riguardarlo negli occhi, senza più paure o imbarazzo.
Gli accarezzò i capelli, con tenerezza.
-Potter, ricordati che non ti amo per nulla.-
Le sorrise. Le accarezzò il profilo del viso.
-Certo, nemmeno io. Infatti è stato solo sesso.-
Lily rise. Entrambi con la consapevolezza di quanto fosse vero il contrario delle loro parole, ma entrambi consapevoli che era divertente giocarci su, essere sempre loro stessi, nonostante tutto.
-Alice ci ammazzerebbe, se sapesse quanto riusciamo ad essere dolci anche nei momenti come questo.-
Lui fece una risata.
Le scompigliò i capelli, con dolcezza.
-Vorrà dire che non lo saprà mai. Ora dormi Lily, sei esausta.-
In effetti Lily sentiva in quel momento il sonno dei giorni precedenti tornarle a galla. Poi parve ricordarsi qualcosa.
-Ma...credo che dovremmo essere a lezione.-
Lui alzò gli occhi al cielo.
-Per un giorno non muori, che ne dici?-
-Ma...-
-Lily, ti stai per addormentare. Non riusciresti a fare nulla, in questo stato.-
Lei parve rifletterci un momento. Aveva decisamente sonno. Doveva recuperare sia la notte in bianco, sia le notti passate a dormire poco, oltre che le forze consumate poco prima.
Poi fece una smorfia.
-Mi fanno male le gambe.- annunciò, quasi con tono d'accusa.
James scoppiò a ridere, e l'attirò a sè.
-Dormi.- le mormorò tra i capelli.
-Dopo però parliamo?-
James alzò gli occhi al cielo, esasperato.
-Si, Lily, dopo parliamo.-
Ma la rossina era già stata inghiottita tra le braccia di Morfeo, cullata dal battito del cuore di James.










Buonasera gente XD anche se non è proprio sera ma dettagli. Che posso dire di questo capitolo?Mi è piaciuto scriverlo. Sul serio. Era da un bel pezzo che non avevo tutta questa mania di scrivere, invece con questo capitolo, bè, avevo proprio voglia, ero ispirata. Cosa che purtroppo  non capita spesso. l'ho scritto se si può dire in due giorni, tutto tra oggi e ieri, ed ero piuttosto presa male.
Purtroppo, non si può dire che il prossimo capitolo arriverà tanto presto, anzi: ormai gli esami sono troppo vicini per sperare di avere ancora tempo per scrivere. farò il possibile, ma casomai sapete di chi è la colpa XD
Poi...O.o io ho sempre paura di superare l'arancione e approdare al raiting rosso, ma vabbè XD casomai fatemelo notare che non so, modifico il capitolo, qualcosa del genere XD
Mmmm...James e Lily...che dire di questi pazzi a parte che hanno gli ormoni impazziti?XD era ora che facessero pace- come ho ribadito parecchie volte nel capitolo, non è che ora sia tutto risolto. Dovranno ancora parlare e chiarire un bel po' di cose, ma innanzitutto Lily doveva riuscire a fidarsi completamente di lui, ad affidarsi a lui. detto questo...Xd mi sono divertita un sacco a fare la Lily che dibatte con i suoi ormoni altamente impazziti XD cooomunque Xd basta credo, non c'è altro da dire O.o a parte che alla fine non era così smielato come capitolo XD non riesco proprio a farli dolci, questi due XD
Infine, ringrazio pony perchè è anche grazie a lei che questo capitolo è stato così ispirato XD questo capitolo consideralo come un regalo di compleanno in ritardo XD

per ultimi, i ringraziamenti Xd velocissimi xk ho davvero poco tempo XD un bacio!

pazzarella_dispettosa: direi che sei un genio o.o ci hai azzeccato su TUTTO, tipo XD 1 si sono rimessi insieme in questo capitolo XD 2 si, Peter alla fine ha tradito anche perchè non ha trovato il suo posto, non ha capito quanto i malandrini ci tenessero a lui...(luridosorciooooo io ti ODIO -.- ehm sorry XD)
 poi XD no, Lily non sa ancora che james gliel'ha detto ai malandrini, ma lo scoprirà a breve XD eee...c'era qualcos'altro?O.o no credo di no XD evviva la mia memoria XD vaaabbè XD grazie della recensione XD un bacio!

brando: ti ringrazio come sempre per la recensione =) si, hai ragione: Peter si autoesclude. Perchè si sente inadeguato, inadatto, è impacciato e crede sempre di essere l'ultima ruota del carro, quando non è così. non so se Lily dirà mai niente alle sue amiche...anch'io la vedo dura XD ma xk tra lei e le amiche c'è un rapporto completamente diverso che tra i Malandrini, non so nemmeno bene come spiegarlo XD è come se loro fossero amicissime, ma poi in ogni caso ognuna ha la sua vita, è indipendente dalle altre. I malandrini, invece, sono completamente diversi...credo dipenda anche dalla sostanziale differenza che c'è tra ragazzi e ragazze, quella che fa avere ai ragazzi molto più cameratismo che tra ragazze. è tutto credo XD grazie x essere passata XD

S_marti_es: MAAAAARTI XD visto che hai conosciuto tanti bei ragazzi in gita che ne dici di presentarmene uno o due?^^ ehm..no eh?^^ muhauhauha Xd alla fine non l'ho fatto smielato il capitolo ^^ non ci riesco, uffa XD vabbe almeno si sn riappacificati, no?XD muhauha XD e si, io sono molto saggia U.u seeeeeee nn ci crede nessuno XD qui se nn l'avessi capito è partito un coro di buuu XD cooomunque XD no nn arriverà nessuno spiderman =( però intanto goditi un po' di James nudo, che ne dici?bwuhauhauhauha XD un bacio XD

Miss Rainbow: sudditina mia adorata ^^ le ho dedicato il capitolo x farle capire quanto le voglio bene XD grazie per sopportarmi quando serve XD visto che è su msn, fra tre secondi le scrivo muhauhauhauhauhauhauha XD baci XD

pony: we gemellaaaaaa Xd aaaa...no, aspetta aspetta, devo iniziare bene U.u carissima lettrice, lei sa quanto mi abbiano sempre fatto piacere le sue recensioni e come...O.o ma nn mi ricordo più come dovevo continuare, aaaaa XD che poi O.o ci stiamo sentendo su msn muhauhauha XD
hai ragione sa tutto di morte Xd e tutti crescono in questo capitolo XD l'interruzione su Mark?O.o aaaaaaaaheeeeem XD no XD hahaha XD quello che le ho detto su mark deve rimanere un segreto di stato U.u ma gemella O.o hai mai pensato di scrivere ff?hai alcune idee che sono davvero geniali XD muhauhauha XD ci sentiamo fra tipo un secondo XD ciao XD

Yrdyan: mi è piaciuta tantissimo la tua recensione, sai?XD perchè credo che tu abbia colto appieno tutto ciò che volevo dire XD infatti lo scorso capitolo era molto più cupo degli altri, forse in quel momento ero anch'io molto cupa, e mi è venuto così XD però credo che ci volesse XD questo, al contrario, ho fatto dare a tutti un po' di tregiua XD grazie per essere passata XD un bacio"!

malandrino4ever: grazie mille per la recensione Xd si, hai visto, sono tornati insieme =) non possono stare separati XD un bacio!

La Nika: lo so =( è che quest'anno ho gli esami, quindi nn ho praticamente tempo =( contenta che in questo capitolo si siano riappacificati?XD un bacio =)

Iva27: James e Lily ti hanno sentita, sei contenta?XD non snono riuscita a apostare prima di pasqua, sigh sob. maledetta scuola e maledetti esami!!aaargh!!li odio -.- come hai passato la pasqua?XD cmq sono tornata con un capitolo bello lungo, tutto dedicato a James e Lily, spero di essermi fatta perdonare XD XD un bacio!

Lolly94: Ciao Jo XD  mi dispiace averti fatta aspettare tanto nello scorso capitolo =( qui ho rimediato, almeno in parte XD no, Lily non ha seguito i malandrini muhauhauhauha Xd in realtà xk in troppe fic capita una cosa del genere o.o voglio distinguermi dalla massa XD muhauhauha XD vero che Sirius fa tenerezza?*_* O.o ok ehm devo smetterla XD muhauha XD un bacio XD

caramella_rosa_gommosa: ciao Xd grazie per i complimenti XD haha è vero, sir e lene dovrebbero smettere di fare i bambini, perrròòòòòòò...mah Xd chi vivrà vedraà XD un bacio"!

ramoso4ever94: O.o come mai è un periodo un po' depresso?=( grazie per gli auguri XD  sir e marlene...bè, non posso dirti molto XD e nemmeno su emmeline XD muhauhauha XD in questo cap li ho trascurati O.o xo vedrai XD un bacio!

zukkyna: nn c'è bisogno che dica che ti adoro e che ci sentiamo su msn, vero?Xd ti adoro pazza XD

Elly_Lily_Herm: grazie mille ^^ spero di risentirti!un bacio!



  
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