Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: elettra1991    18/04/2010    12 recensioni
Sono passati quasi sei anni dalla morte di Draco. Harry, Ron, Blaise, Elenie, gli Auror, ma soprattutto Hermione hanno dovuto imparare a convivere con l'accaduto. Ma ci sono veramente riusciti? Sono stati capaci di voltare sul serio pagina, o i loro vecchi fantasmi torneranno a tormentarli? Qualcosa di strano tornerà a muoversi nell'ombra, e per affrontarlo dovranno nuovamente riunirsi tutti. Il seguito di "Qui dove batte il cuore...", in cui tutto troverà finalmente risposta.
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Qui dove batte il cuore...'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A






Alice Catherine Parker si allungò sulle punte dei piedi, nell'affannoso tentativo di raggiungere i bicchieri, posti sullo scaffale più alto dell'immensa cucina di casa Mason.
Il viso imperlato da goccioline di sudore, pareva avesse appena finito di correre una maratona, mentre in realtà aveva semplicemente camminato fino lì dal salotto, in preda ad un accesso incontrollabile di sete.
Imprecò quando la punta delle sue dita sfiorò il vetro del bicchiere, senza però riuscire ad afferrarlo: a causa dell'ingombrante pancione tutti i suoi movimenti erano limitati.
Stava per rassegnarsi ad andare a recuperare la bacchetta, quando sentì una risata sommessa e dei passi alle sue spalle. Avvertì il torace di qualcuno premersi contro la sua schiena per qualche istante, quindi si voltò, giusto in tempo per vedere il volto allegro di Christopher, che trionfante le porgeva il bicchiere.
Subito il cuore della ragazza raddoppiò i battiti. Gli occhi verdi di Chris la guardarono con dolcezza, prima che lui le posasse un bacio lieve sulle labbra e la stringesse a sè.
Dio...quello era il Paradiso.
Alice strinse le braccia attorno al collo del marito, sperando ardentemente che lui non smettesse mai di farle quell'effetto. Erano passati anni, e ogni volta che lo guardava le faceva ancora vibrare l'anima.
-Te l'ho mai detto che non sei stata mai più bella di quanto sei adesso?- sussurrò Mason al suo orecchio.
-Anche se sembra che io abbia la gestazione di un'elefantessa?- scherzò la ragazza.
Christopher scoppiò a ridere, lasciandola andare.
-Ormai non manca molto- cercò di blandirla.
-Quasi un mese!- protestò lei, incrociando le braccia sotto al seno, imbronciata.
Mason alzò gli occhi al cielo, dando alla moglie un buffetto leggero su una guancia.
-Almeno abbiamo un altro po' di tempo per decidere il nome- constatò, passandosi una mano tra i capelli biondi.
La Parker si lasciò cadere affranta su una sedia.
-Avremo un figlio senza nome-
-Ma figurati- ridacchiò Christopher, chinandosi davanti a lei e portando il viso alla stessa altezza di quello di Alice -Non è mai accaduta a nessuno una cosa del genere-
-Beh, se in otto mesi non siamo riusciti a trovarne uno adatto, dubito che ci riusciremo in così poco tempo...E comunque Seb e Laine, ad esempio, avevano già deciso il nome di Blake al quarto mese- gli fece notare la Parker.
-Evidentemente hanno trovato da subito un nome che gli piaceva -disse paziente Chris -Non è così per tutti. E comunque se ci fossimo fatti dire almeno il sesso la scelta sarebbe più limitata...- concluse con un tono di leggero rimprovero.
-Volevo che fosse una sorpresa...- tentò di giustificarsi Alice con un mezzo sorriso.
Il biondo Auror la guardò teneramente. E' da quando aveva scoperto di essere incinta, che Alice era ossessionata dal nome da dare al loro bambino. Entrambi volevano che fosse un nome speciale, che rievocasse in chi lo ascoltava qualcosa, che fosse degno del grande amore di cui era frutto. Ma non lo avevano ancora trovato. Ogni tanto venivano fuori nuove proposte, idee, ma subito erano scartate perchè giudicate troppo banali.
I coniugi Mason stavano ancora rimuginando, quando uno strillo li fece sussultare.
-Si è svegliato- constatò Alice, alzandosi faticosamente.
-Lascia vado io...Mi raggiungerai con calma- le disse Chris, facendole segno di non agitarsi.
Il biondo uscì dalla cucina a grandi passi, raggiungendo di volata il piano superiore.
Entrò in una piccola stanzetta, che un mese più tardi avrebbe ospitato il suo primogenito, ma che nel frattempo era occupata da qualcun altro.
Si affacciò dal bordo della culla bianca, giusto in tempo per vedere un bimbo urlante, tutto avvolto nelle coperte a mò di salame.
Blake Draco Anderson.
Mason lo prese in braccio, cercando goffamente di cullarlo. Era un bimbo buonissimo, ma da quando i suoi genitori erano partiti per il viaggio di nozze era una vera Odissea! Sentiva la loro mancanza ovviamente, senza contare le continue telefonate di Laine e Sebastian per sapere come andavano le cose.
Alice con calma arrivò alla porta, e sorrise intenerita nel vedere quella scena.
I raggi del sole giocavano coi capelli di Chris, che con aria divertita teneva in braccio il piccolo Blake.
-Non è che si è sporcato vero?- fece ad un tratto Mason, orripilato, allontanando di scatto il bambino dal suo petto.
Sua moglie scoppiò a ridere. -Dai qua..Ci penso io-
E da quel momento in poi toccò a Christopher godersi uno degli spettacoli più belli che avesse mai visto...


Hermione, uscendo dal Ministero, alzò lo sguardo al cielo, sentendo le prime gocce di pioggia bagnarle i lunghi capelli.
Imprecò sottovoce, tirandosi il cappuccio sul capo. Il più rapidamente possibile si Smaterializzò, per riapparire giusto davanti al cancello della casa di Harry, appena fuori dalle barriere che ne proteggevano gli abitanti.
A un tocco della sua mano, il cancello si aprì e la ragazza, sotto una pioggia ormai scrosciante, corse attraverso il giardino.
Bagnata come un pulcino, bussò alla porta, aspettando impaziente che le aprissero.
-Era ora!- sbuffò coi capelli tutti appiccicati al volto, quando Elenie arrivò con tutta la calma del mondo ad aprirle la porta.
-Sei in anticipo- notò la Benèfica, torcendosi le mani e guardando nervosamente in direzione del salotto.
-Al Quartier Generale non c'era nulla da fare- spiegò la Granger, altezzosa -Quindi sono passata dal San Mungo, ma la ragazza ancora non dà segni di ripresa-
-Brutta storia- commentò la Zabini, attenta a ciò che diceva Hermione. I suoi occhi blu cobalto però continuavano a saettare verso destra.
-Va tutto bene?- fece allora sospettosa la riccia, posizionandosi accanto a lei e guardando nella sua stessa direzione.
-Oh si si certo!- si affrettò a sorridere Elenie, afferrando a caso un cappotto e spingendo l'amica verso la porta -Vogliamo andare prima che sia troppo tardi?-
-Scherzi vero?- la guardò la Granger con gli occhi fuori dalle orbite.
-Non dovevamo andare a Diagon Alley?-
-Sì certo...Ma con questo tempo dovremo nuotare per arrivare fino là!-
-Quante storie per due gocce di pioggia- la blandì la ex-Corvonero, con un tono assurdamente allegro, che fece assottigliare pericolosamente gli occhi di Hermione.
-Sicura che non c'è nulla che devi dirmi?- le chiese nuovamente quest'ultima, ormai sicurissima che l'altra le stesse tenendo nascosto qualcosa.
-Si, stai tranquilla! Ho solo voglia di uscire, ecco tutto!- bofonchiò la mora, roteando gli occhi.
La Granger, dubbiosa, alzò le spalle e fece per uscire. quando un rumore di passi la indusse a girarsi.
Harry James Potter entrò in quel momento nella stanza, portando un vassoio con sopra due bicchieri colmi di un liquido che tutto era meno che acqua.
Il Bambino Sopravvissuto come notò le due ragazze tentò un brusco dietro-front, ma ormai Hermione lo aveva visto.
-Ciao Herm- disse, cercando di suonare allegro, e tentando al contempo di ignorare i segni che la sua ragazza gli faceva da dietro le spalle della Granger.
Segni che stavano tutti ad indicare la minaccia di una morte lenta e dolorosa.
-Ciao Harry- borbottò al suo indirizzo la riccia, squadrando i due bicchieri. -Hai compagnia?-
Potter, sentendosi preso in scacco, decise di optare per una parziale verità.
-Sì, di là c'è Jay-
-Jayden?- mormorò stupita Hermione - Che ci fa qui?-
Sapeva benissimo che McBride odiava il tempo brutto, e che tra l'altro era sempre pieno di impegni fino al collo.
Era alquanto innaturale che fosse in giro di pomeriggio, a quell'ora.
-E' passato per un saluto e per raccontarmi del viaggio-
Come disse quelle parole, Harry si morse la lingua. Di sicuro la sua migliore amica era troppo sveglia per abboccare a una scusa così stupida.
-Ma non dobbiamo vederci domani sera giusto per aggiornarci?-
Appunto....
Potter si passò la lingua sulle labbra, cercando disperatamente una risposta adeguata a quell'affermazione, quando fortunatamente arrivò in suo aiuto Elenie.
-Merlino com'è tardi!- esclamò la Benèfica, guardando distrattamente l'orologio -Di questo passo troveremo tutti i negozi chiusi!-
E senza dare il tempo ad Hermione di replicare, la afferrò per un polso, trascinandola fuori.
Rimasto solo, Harry sospirò di sollievo.
Lanciò un ultimo sguardo alla porta ormai chiusa e si diresse in salotto.
-Che succede?-
Potter guardò Jayden, seduto comodamente in poltrona.
-Hermione è arrivata prima del previsto- gli spiegò stancamente, allungandogli un bicchiere di Whisky Incendiario Ogden Stravecchio
-Ho dovuto dirle che eri qui. Per fortuna Elenie l'ha portata via prima che facesse troppe domande-
-Credi che sospetti qualcosa?- domandò McBride, preoccupato.
-Sicuramente. Sono stato un illuso se speravo di tenerle nascosto qualcosa. Fiuta una bugia da miglia di distanza- sbuffò Harry.
-L'importante è che non scopra esattamente cos'è che le teniamo nascosto- mormorò Jay in tono lugubre.
-Su questo non c'è pericolo- lo rassicurò l'ex-Grifondoro -Nemmeno una sveglia come lei potrebbe arrivare a sospettare tanto-
-Hai parlato con Ron?-
-Ho provato ad accennargli qualcosa- raccontò Potter, sedendosi di fronte all'amico e bevendo un sorso dal proprio bicchiere -Ma visto com'è impallidito subito dopo, ho pensato che fosse il caso di dirgli tutto con più calma.-
-E Blaise?-
-Non deve saperne nulla! -scattò Harry, rude -Assolutamente...-
-Prima o poi dovrai dirglielo- osservò Jay, sensatamente, accendendosi una sigaretta.
-Lo so- mormorò il moretto -Ma non è per niente facile...E comunque preferisco essere sicuro prima di dar loro una speranza-
-Capisco-
-Tu però vedi di continuare le ricerche- supplicò Harry.
-Ma certo- sorrise l'ex-Corvonero alzandosi.
-Grazie. Mi dispiace non poterti aiutare più di tanto- si scusò il Bambino Sopravvissuto -Ma le mie assenze dal Quartier Generale si noterebbero troppo.-
-Non ti preoccupare, lo sai che lo faccio volentieri. E poi almeno ne approfitto per uscire da quel buco di studio in cui mi ha rifilato mio padre- sogghignò Jayden, gli occhi chiari che brillavano.
Potter rise a sua volta, sollevato, quindi accompagnò l'amico alla porta.
Ci mancava solo questa magagna, pensò quando rimase solo.
Come se non ci fossero stati già abbastanza casini in quel periodo...
Lentamente si avvicinò alla grande vetrata che dava sul giardino. Il cielo tuonava e lampeggiava, e la pioggia batteva fitta sui vetri.
Si preannunciavano tempi bui...
Eppure lui non riusciva a maledire la notizia sconvolgente che Jayden gli aveva portato qualche tempo prima. Non riusciva ad aggiungerla alle altre disgrazie che stavano accadendo.
No...
Era un'altra opportunità per lui...Un'altra opportunità per riscattarsi, per riparare a una colpa che si era addossato.
E un'altra opportunità per veder tornare il sorriso sulle labbra di coloro che l'avevano perso.


-...E poi mi ha detto che sarebbe andato da lei, domani sera! Ma ti rendi conto?-
Hermione Jean Granger guardò con aria distratta la vetrina di un negozio. Era più di un'ora che vagavano per le vie deserte e spazzate dalla pioggia di Diagon Alley, eppure Elenie non accennava a voler tornare a casa, e nemmeno a smettere di parlare.
Facendo per di più discorsi sconnessi e a prima vista privi di qualunque logica.
-...Blaise in questo periodo è sempre più strano..-
-...Ho perso il vestito rosso, hai presente quello che avevo indossato per il battesimo di Blake?-
-...Chissà Laine e Seb come si staranno divertendo in questo momento...-
-...L'altro giorno ad Harry è finita la bacchetta nel...beh, nel water! Non hai idea della fatica che abbiamo fatto per recuperarla...-
Le parole dell'amica le entravano da un orecchio e le uscivano dall'altro.
Ad Hermione per un istante venne quasi da ridere. La Zabini non era mai stata una persona molto loquace...o almeno, non lo era quando si trattava di parlare di argomenti che la riguardassero da vicino.
-Ele...ora basta ok?- disse a un certo punto la Granger, calcandosi bene il cappuccio sui capelli ormai zuppi -Non serve che ti affanni a distrarmi-
La Benèfica ammutolì di colpo, interrompendo a metà un altro dei suoi discorsi senza nè capo nè coda.
-Ok- disse semplicemente, non provando nemmeno a giustificarsi.
Conosceva Hermione come le sue tasche, dopo tutti quegli anni passati insieme...Non aveva senso cercare di raggirarla.
-Immagino che Harry ti abbia proibito di dirmi alcunchè- mormorò la riccia, guardandosi attorno con aria stanca, ma vigile -Quindi non ti chiederò il motivo di tutte queste chiacchiere, nè il perchè tu abbia insistito tanto per farmi uscire con questo tempaccio...Però tu, la prossima volta che devi nascondermi qualcosa, per cortesia, portami in un posto assolato, o almeno in un luogo in cui io non rischi di prendermi una polmonite-
-D'accordo- ridacchiò la ex-Corvonero, guardando di striscio l'amica.
-Cosa stai cercando?- le chiese dopo un istante, notando che Hermione da qualche minuto si guardava intorno con circospezione, gli occhi dorati assottigliati nel tentativo di fendere la pioggia.
-Non lo so- confessò la Granger -Diciamo che ho una sensazione strana...Puoi dirmi se ci sono forze negative qui attorno?-
Elenie non replicò, ma chiuse all'istante gli occhi, cercando di concentrarsi.
Passò meno di un minuto, quando la Benèfica li riaprì di scatto, il blu cobalto dell'iride ridotto a una pozza ghiacciata.
-Nella seconda via a destra- sussurrò con voce roca -C'è un forte agglomerato di magia, tutto concentrato in un punto-
Quasi senza aspettare che la Zabini terminasse la frase, Hermione estrasse la bacchetta e si precipitò nella traversa indicatale, seguita a ruota dall'amica.
Le due ragazze sbucarono in una via stretta, anch'essa deserta, fatta eccezione per alcuni gatti che si aggiravano attorno ai bidoni dell'immondizia, abbandonati a un lato della strada.
-Qui non c'è nulla- sibilò la Granger, guardinga.
-Dovrebbe essere a metà della via, più o meno- mormorò Elenie, la bacchetta alta davanti a sè. 
Hermione si scostò i capelli, appiccicati sulla fronte, e avanzò di qualche passo.
La pioggia scendeva impietosa dalle nubi nere che si addensavano nel cielo, bagnando i tetti, le case, i volti, e i cuori della gente. Intorpidendo le ossa, saldando le membra, insinuandosi come un serpente gelato nelle anime.
La riccia pestò con un piede una pozzanghera, avvertendo il freddo dell'acqua penetrarle nelle scarpe di tela. Imprecò sottovoce, serrando i denti.
Era a pochi metri dai cassonetti ormai, e in tre passi li aggirò.
-No...- sussurrò la ragazza tra sè, vedendo il segreto custodito da quegli scrigni di plastica.
Dietro ad essi, adagiato contro un muro, vi era un uomo.
Sempre tenendo in mano la bacchetta, corse da lui, posandogli una mano sulla gola, pregando di sentire almeno un debole battito.
Elenie, sopraggiunta dietro di lei, chinò il capo. Sapeva che non c'erano speranze che l'uomo fosse ancora vivo. E non solo per l'inequivocabile pallore del suo volto ma...non sapeva spiegarlo nemmeno lei quel ma.
Era come un'aura che i vivi si portavano sempre addosso, quell'aura conferita loro dalla linfa vitale che scorre sotto la loro pelle, nelle loro vene...Quell'uomo, quel cadavere, l'aveva persa.
Non c'era traccia di vita in lui.
Hermione si rialzò dal corpo dell'uomo, sconfitta.
-E' morto- annunciò con voce sommessa, gonfia di impotenza e frustrazione.
Lo guardò di sottecchi, sentendo le ciglia imperlarsi di gocce di pioggia...Che però non provenivano da quel cielo così indifferente...così impietoso.
Il cadavere, bagnato, giaceva compostamente, sembrava che dormisse, lì seduto.
-Chiama Harry- disse ad Elenie. - Digli di venire con gli altri e con un Medimago-
La Zabini si allontanò di qualche passo, estraendo il cellulare da una tasca e componendo rapidamente il numero.
La Granger si chinò nuovamente, poggiandosi sui talloni e portando il volto alla stessa altezza di quello dell'uomo, piegato appena in giù, con il mento posato sul petto.
Il volto, coperto da una lieve barbetta ingrigita, appariva tormentato, anche nella morte.
Indossava una semplice tunica da mago, appena un po' sgualcita, e non aveva la bacchetta.
Hermione sospirò, quindi si accinse a fare il proprio lavoro. Era un Auror, non poteva farsi bloccare dalle sue debolezze.
Tastò le tasche del cadavere, alla ricerca di oggetti particolari, ma esse evidentemente erano state svuotate, e il loro contenuto portato via, esattamente come la bacchetta del mago.
-Arriveranno a momenti-
La voce di Elenie, alle sue spalle, le fece fare un salto. Non l'aveva sentita tornare...Il rumore scrosciante della pioggia aveva coperto i suoi passi.
-Dannazione-
La Zabini guardò l'amica alzarsi di scatto e tirare un manrovescio al coperchio di un cassonetto, facendolo cadere a terra con un gran fragore.
-Non arrabbiarti con te stessa- sussurrò, allungando una mano verso Hermione.
La Granger però non la sentì. Gli occhi d'oro rivolti verso il cielo, quasi a chiedere un perchè, strinse i pugni fino a conficcarsi le unghie nei palmi.
-Non è colpa tua- insistette Elenie, afferrandole un polso.
-Sono un' Auror- ringhiò Hermione, raddrizzando il volto fradicio -Il mio compito è proteggere la gente-
-Lo so...Ma non puoi pretendere di salvare tutti-
-Invece sì-
La Benèfica non fu nemmeno sicura di aver sentito veramente quelle ultime due parole. Poteva benissimo essere stato il vento, che soffiando troppo forte al suo orecchio, l'aveva ingannata.
-Non è stata colpa tua- ripetè.
Lo sguardo di Hermione, udendo quella frase, si fece improvvisamente affilato, antico.
Spostò la testa da un lato, guardando ben oltre il muro di mattoni che delimitava un lato della via.
Sapeva che Elenie con quelle ultime parole non si riferiva solo al mago morto poco prima...Ma a un altro mago...A un altro cadavere..Che lei non era stata in grado di salvare e proteggere.


Ciao a tutti! Come vedete la situazione comincia un po' a movimentarsi...Vedo che a molte di voi è piaciuta la parte incentrata su Harry, e questo mi fa molto ma molto contenta!
Adesso scusate, ma devo chiedervi un favore (che forse è un mio piccolo capriccioxD)...Nelle recensioni, potreste mettere anche il vostro nome? Se non vi va nessun problema, non è una cosa dovuta alla mia morbosa curiosità, ma dato che ormai un po' vi considero come delle conoscenti, e sono abituata a trovarmi in mezzo ai vostri nickname,  mi piacerebbe avere un rapporto un po' meno "computerizzato" con voi, e non pensarvi solo a come degli utenti nascosti dietro a nomi finti, ma persone che sono stata molto felice di "incontrare" e che hanno un nome ed un carattere! Grazie.
A proposito, per chi ancora non  lo sapesse, il mio nome è Gaia =)
Vado subito a ringraziarvi subito per le stupende e graditissime recensioni:
senzaparole: E' superfluo questo ringraziamento, soprattutto dopo aver passato tutta l'ora di fisica (?) venerdì a discutere su come continuare questa storia =) Quindi tasi e continua a mollare idee..haha..ti adoro!
Van: In quante mi avete fatto questa domanda...La mia bocca è cucita =) Lo scoprirete solo leggendo!
Sunlight_girl: Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto! Su Draco non dico nulla! =) spero mi perdonerai...
Smemo92: Come vedi la tua supposizione sul fatto che presto ci sarebbero state altre vittime, si è rivelata esatta! Vedrai inoltre che, con l'avanzare dei capitoli, tutte le tue domande avranno risposta!
seven: Quanto amo queste tue recensioni lunghissime, in cui analizzi ogni più minima parte dei capitoli...Davvero, grazie, perchè è bellissimo vedere con quanta attenzione leggi i capitoli, e quanto tempo spendi poi per commentarli! Spero di non deluderti, e che i capitoli continuino a piacerti! Un bacio!
Sklupin: Ciao! Che bello "rivederti"! Sono proprio contenta che anche il seguito ti piaccia, e ti ringrazio davvero tanto per i complimenti che mi hai fatto. Sto cercando di impostare questa parte in modo più articolato e preciso fin dall'inizio, e spero di riuscirci!
emmetti: Innanzitutto, non sottovalutare così le cose che scrivi perchè, ti assicuro, che le tue storie sono bellissime! Ti ringrazio per la bellissima recensione, che mi ha fatto come sempre molto piacere! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto (anche se Ginny per il momento non si fa vedere!)
MickyPPP: Grazie, grazie, grazie, per la recensione! Sono molto contenta che la mia storia ti abbia appassionata in questo modo, e mi auguro che continuerai a seguirla!
ross_ana: Ti ringrazio davvero per i complimenti, mi fa molto piacere che la storia ti piaccia! Dimmi che ne pensi di questo capitolo!
phedre91: haha Ceci, stavo proprio per aggiungere questo capitolo quando ho visto la tua recensione=) Siamo telepatiche! E Dracooooo...non ti dico nientexD 

 




  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: elettra1991