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Autore: secretdiary    19/04/2010    3 recensioni
Questa FF demenziale mi è venuta in mente dopo aver visto una puntata di Ciao Darwin, trasmissione che mi fa morire dal ridere. Ho provato ad immaginare come si sarebbero potuti comportare i Mangiamorte e i membri dell'Ordine della Fenice in una situazione simile. Per le canzoni, ho usato quelle Disney. So che esistono dei video in cui i personaggi vengono "doppiati" con queste canzoni, non ho assolutamente voluto copiare, solo mi sembravano brani adatti da far cantare alle due fazioni Spero che nessuno si offenda, e spero inoltre che vi possiate divertire, come mi sono divertita io a scirverla.. Buona lettura! :)
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola annotazione prima di iniziare:
Cari lettori, innanzitutto vi ringrazio per aver aperto questa storia e per aver scelto di spendere un po' del vostro tempo per leggerla.
Vi rubo solo un paio di righe prima di lasciarvi al racconto: è finalmente uscito il mio primo romanzo.
Ora, finalmente, sono un'autrice pubblicata.
Se amate le storie fantasy, nel campo destinato al mio profilo, trovate tutte le informazioni relative al romanzo.

Grazie per l'attenzione ;)
Buona lettura!!
Bisous *-*

 

Ciao Darwin

 

 

 

 

sono tutti matti... matti...

"italiani, benvenuti a questa puntata speciale di Ciao Darwin! Saluto gli uomini del pubblico e saluto le donne del pubblico!

Voi contribuirete a scegliere chi questa sera sarà il vincitore...

saluto il popolo dei Mangiamorte capitanato da Tom..."

"non osare chiamarmi così, stupido babbano!" sibilò un uomo dal volto serpentino

"babba-che? Uh, beh, qui vedo tanti nomi con cui posso chiamarti, Bellicapelli" replicò il conduttore consultando il gobbo posto accanto alla telecamera accesa

"mmm, vediamo... Lord Voldemort va bene?"

L'uomo annuì, sfoderò la bacchetta e scrisse in aria, con lettere di fuoco:

TOM ORVOLOSON RIDDLE

Con un ampio e teatrale gesto del braccio ordinò alle lettere di mescolarsi fino a comporre la frase:

SON IO LORD VOLDEMORT

Paolo Bonolis batté le mani sul banco dei Mangiamorte ridendo

"ecco chi si inventa gli anagrammi pubblicati dalla Settimana Enigmistica!"

Un Mangiamorte si permise di ridere alla battuta e venne colpito da una luce verde.

Quel Mangiamorte non rise più.

Il conduttore guardò i suoi assistenti

"ce l'abbiamo la riserva?" chiese.

Questi annuirono e spinsero al posto vacante un ragazzino biondo, pallido, poco convinto, con un'espressione impaurita dipinta sul volto.

Il presentatore si voltò per salutare la fazione avversaria quando venne interrotto da Luca Laurenti che gli sibilò qualcosa all'orecchio

"oh, perbacco! Ma allora lavora anche lei! -lo canzonò per poi dirigersi verso Lord Voldemort- mi dicono che è proibito portare le bacchette qui dentro"

Gli occhi del Signore Oscuro si accesero di una luce avida mentre le dita pallide e allungate stringevano convulsamente la bacchetta (legno di tasso, piuma di fenice, la stessa fenice che generò... sappiamo tutti la storia).

Laurenti prese la bacchetta con due dita e un lampo verde baluginò sotto la spalla.

Gli avversari iniziarono ad urlare, ma Bonolis riuscì a riportare l'ordine.

Voldemort non lasciò la presa, ma Laurenti fu più forte e gli strappò l'oggetto dalle dita.

"perdila o rovinala e ti do' in pasto a Nagini" minacciò.

L'uomo alzò le spalle

"tutti dobbiamo morire, soprattutto tu!" aggiunse rivolgendosi al biondo conduttore che si tolse gli occhiali per sfregarsi gli occhi.

E non abbiamo ancora cominciato pensò.

"bene! -esclamò riprendendo in mano le redini del programma- abbiamo presentato i Mangiamorte, ora è il turno dell'Ordine della Fenice, e saluto Albus Silente che li rappresenta"

Silente si alzò in piedi, sorridente salutò li pubblico con una mano putrefatta e nera, poi si accorse che l'arto suscitava un certo disgusto nei confronti dello studio, così la nascose per mostrare l'altra mano, perfettamente sana.

Dopo aver presentato Madre Natura, Paolo Bonolis raggiunse nuovamente colui-che-non-deve-essere-nominato per invitarlo a spiegare perché i Mangiamorte sono i migliori.

Voi-sapete-chi si alzò, si elevò in tutta la sua statura; si prese qualche secondo per sistemare la tunica di veli neri come le tenebre e infine parlò:

"perché se non ci fate vincere vi ammazziamo tutti" rispose con semplicità, come se il concetto fosse chiaro anche ad un bambino impegnato nella pulizia del naso.

"bene, mi sembra una valida motivazione... vediamo cosa risponde il mondo dell'Ordine della Fenice!"

Il preside di Hogwarts sospirò tristemente

"sciocco da parte tua essere qui stasera, Tom -disse con lentezza e sicurezza- perderai, perché non sai amare, perché sei arido qui" e portò la mano sana all'altezza del cuore, battendola due volte con leggerezza.

Tom, o meglio, Voldemort, alzò gli occhi al cielo, sibilando

"sempre la stessa storia".

Il conduttore presentò il momento "canoro" del programma: ogni fazione dovrà cantare tre canzoni a testa che spieghino, descrivano meglio il loro mondo.

Iniziarono i Mangiamorte.

Si alzò in piedi una donna magra, con ribelli ricci neri ed un volto altero, orgoglioso.

"vai Bellatrix!" urlò un uomo alla sua destra.

Questa lo fulminò con lo sguardo sillabando:

"taci Rodolphus" senza però emettere alcun suono.

Guardò Voldemort con un'espressione dolce e carica d'amore, in seguito, appena la base si avviò, cominciò a cantare:

sono stata esiliata

sono sola ed indifesa

sono stata umiliata

mi sento molto offesa.

Ma ho un sogno nel cassetto che mi rende assai vivace

mi fa sempre un bell'effetto e ritrovo la mia pace.

Potter passa a miglior vita e con lui la Ginny tanto amata

sono finalmente morti osanna!

È la mia ninna nanna.

Ho cercato sì di scordare

è una storia ormai finita

ma non posso perdonare:

dovranno pagare con la loro vita.

È dolce il suono dei cruci

e il lamento dei feriti.

L'odio avvelena ogni bacchetta

è la mia ninna nanna.

L'Oscuro se n'è andato,

ma Bellatrix sta tramando..

il suono degli avada kedavra,

il crucio che scuote la terra,

e la vendetta!

Sento già gli applausi,

la riscossa è in atto

per noi sarà la manna

per voi una condanna

è la mia ninna nanna

ah ah ah

L'Ordine della Fenice portò le mani alle orecchie, scuotendo la testa, mentre i Mangiamorte applaudivano a tempo.

Terminata l'esibizione, la donna si sedette, guardando il Signore Oscuro con trepidazione.

Il mago annuì accennando un sorriso e questa si inorgoglì, solo rivedere il volto di Rodolphus le cancellò il sorriso dal volto.

Il secondo cantante dei Mangiamorte fu un uomo biondo, sembrava la versione adulta del ragazzo che aveva sostituito il concorrente impossibilitato a continuare.

Lucius Malfoy strinse il microfono con tanta forza che le nocche sbiancarono.

Suo volto teso vagava da Voldemort al grande schermo sul quale erano scritte le parole della canzone:

far paura wow, che grande spasso

mi rispetteranno, sarò il re

con che gioia i loro cuori scasso

con i diritti umani faccio il caffè.

Io fin qui ho un po scherzato

d'ora in poi sarò spietato

mr simpatia qui non c'è.

L'anima avrò di pietra

cocca mia la vita si fa tetra

mr simpatia qui non c'è.

L'incanto mio va nel segno

dominerò tutto il mondo

anche se Potter si dispera

lo colpirò con la magia nera

e il bonton quanto è noioso

sarò ancor più dispettoso

mr simpatia qui non c'è.

L'odio a me non difetta

gioia mi da la vendetta,

dell'intrigo mi compiaccio

gode il mio caratteraccio.

Non c'è simpatia dentro me,

voglio esser turpe, bieco, fastidioso,

empio, laido, maxi odioso,

anche più di ciò io sarò.

Ancora una volta -esclamò Narcissa-

Laido, tristo, disgraziato,

reo confesso, scellerato,

mr cattiveria ora c'è.

Nuovamente l'Ordine della Fenice parve non apprezzare la prestazione canora degli avversari.

Tutto tacque quando si alzò in piedi il leader dei Mangiamorte.

L'uomo fissò i suoi fedeli che avevano indossato le tipiche maschere e i tipici mantelli.

Ogni tre Mangiamorte, c'era un microfono.

Tutti avrebbero cantato, sarebbero stati il coro del loro signore: (tra virgolette il coro)

da ciò che vi leggo negli occhi

io so già che il terrore vi squaglia.

Non siate però così sciocchi,

trovate l'orgoglio marmaglia.

Ne va delle vostre espressioni,

riflesso di stupidità.

Parliamo di ministri e successioni,

ritrovate la lucidità!

Il mio sogno si sta realizzando,

è la cosa che bramo di più,

è giunto il momento del mio insediamento.

ma noi che faremo?”

seguite il maestro,

e poi smidollati verrete premiati:

l'ingiustizia è una mia gran virtù.

Avrà gli occhi di Voldemort, sai perché?

Sarò ministro

sì, siamo pronti, saremo pronti, ma per cosa?”

per la morte di Potter

perché, è malato?”

idiota! Lo uccideremo noi

e Silente con lui

sì, buona idea, a che serve un ministro?”

idioti! Un ministro ci sarà!

ehi, ma tu hai detto...”

io sarò ministro!

Seguitemi! E non sopporterete più i mezzosangue

lunga vita all'Oscuro”

lunga vita all'Oscuro”

faremo la sua compiacenza, sarà un re adorato da noi”

ma in cambio di questa indulgenza,

qualcosa mi aspetto da voi!

La strada è cosparsa di omaggi,

per il ministro e per voi lacchè.

Ma è chiaro che questi vantaggi,

li avrete soltanto con me!

E sarà un gran colpo di stato.

l'Inghilterra per me tremerà

ua ua ua”

il piano è preciso, perfetto e conciso,

decenni di attesa,

vedrai che sorpresa!

Sarò un ministro stimato,

temuto ed amato,

nessuno è meglio di me!

Affiliamo le bacchette perché,

sarò ministro!

affiliamo le bacchette perché”

sarà ministro!

"complimenti!" esclamò Bonolis al termine, dopo aver smesso di ballare per lo studio.

Voldemort, impassibile, si sedette e fissò Silente, come per sfidarlo a fare di meglio.

Fu il turno dell'Ordine della Fenice.

Hermione Granger aggrottò le sopracciglia

"va bene -sospirò- stai calma, stai calma"

Ron ed Harry si guardarono per un istante, poi rivolsero nuovamente l'attenzione all'amica

domando, mi chiedo

che spera, che sogna,

che agogna un cuore

sincero

malato

di un'ansia festosa d'amor.

Domando, mi chiedo,

io posso donare la vita l'amore

o solo, parole

a un cuore che spera di me

i Mangiamorte si addormentarono mentre l'Ordine della Fenice era rapito dalla voce da usignolo di Hermione.

Dopo la giovane Grifondoro, fu il turno di Andromeda, che cantò fissando la sorella di fronte:

tu pensi che io sia una selvaggia,

mentre tu hai girato il mondo e questo io lo so,

ma dimmi allor perché se selvaggia chiami me,

ci sono tante cose che non sai, tu non sai.

Tu credi che ogni cosa ti appartenga, la terra e ogni paese dove vai,

ma sappi invece che ogni cosa al mondo è come te:

ha uno spirito e un perché.

Tu credi che sia giusto in questo mondo,

pensare e comportarsi come te,

ma solo se difenderai la vita scoprirai le tante cose che non sai.

Hai sentito il lupo che ulula alla luna blu,

che sai tu della lince che ne sai,

sai cantare come cantan le montagne

pitturare con il vento e i suoi color,

riscoprendo un po d'amore nel tuo cuor.

Dai corri insieme a me nella foresta,

fai entrare un po di sole dentro te,

vedrai che non c'è bene più prezioso

e così la ricchezza scoprirai.

Il fiume e i lampi sono miei fratelli,

e gli animali sono amici miei,

insieme nel segreto della vita

in un cerchio che per sempre esisterà.

Chissà la vita cos'è,

se la fermerai neanche tu saprai...

e non sentirai quel lupo il suo pregare mai

almeno fino a che non lo vorrai,

non distinguer dal colore della pelle,

e una vita in ogni cosa scoprirai,

e la terra sembrerà solo terra finché tu

con il vento non dipingerai l'amor

Questa volta i Mangiamorte risero, mentre Bellatrix urlava

"ti ucciderò! Traditrice del tuo sangue!"

L'ultima canzone fu cantata da Albus Percival Wulfric Brian Silente che con voce colma d'amore (Voldemort si fida della mia parola) intonò:

io sono qui, dai non piangere,

stringiti a me più che puoi,

io ti proteggerò, non temere

non piangere sono qua.

Ci sono io ed ora in poi

tra le mie braccia al caldo dormirai,

il nostro nodo non si scioglie,

nessuno mai lo farà.

Perché tu sarai

nel mio cure se

da adesso in poi

per sempre ci sarà.

Sei dentro me

e chi mi dice no,

lo sa che ci sarà

sempre.

Sempre

Paolo Bonolis stava per chiedere al pubblico di votare quando l'intero Ordine della Fenice si alzò in piedi urlando a squarciagola

Voldemort ministro fasullo d'Inghilterra, yeah

I Mangiamorte portarono immediatamente mano alla bacchetta, senza trovarla.

Solo Bellatrix usò l'immaginazione e in mancanza dello strumento di morte, lanciò Rodolphus contro gli avversari, tutto pur di difendere l'Oscuro.

Tutto l'Ordine si abbassò, tranne Harry Potter che venne travolto dall'uomo.

"è morto!" esultò Voldemort alzandosi in piedi e applaudendo, ma il prescelto alzò una mano e fece segno di no.

Al termine della pubblicità (stacco reso necessario per permettere ad Harry di riprendersi e a Rodolphus di tornare tra i Mangiamorte), vennero scelti i sei che, insieme al gold, avrebbero affrontato il Genodrome.

Per i Mangiamorte furono sorteggiati: Alecto Carrow, Fenrir Greyback, Narcissa Malfoy, Barty Crouch... Junior (da leggere col tono usato da Igor Karkaroff durante la sua udienza, NdA), MacNair e Tiger senior; il gold era Peter Minus.

Per l'Ordine della Fenice gareggiavano: Harry Potter, Sirius Black, Ron Weasley, Remus Lupin, Tonks (Ninfadora, ma visto che anche lei si arrabbia se la chiamo per nome...), Alastor Moody e il gold altri non poteva essere che Serverus Piton.

Mentre i prescelti si prepararono, il pubblico votò: 150 per i Mangiamorte e 50 per l'Ordine.

"la minaccia di Voldemort ha sortito il risultato sperato" constatò il presentatore.

Cominciarono i tatuati.

Si erano tolti la tunica nera e la maschera, mostrando di indossare una comoda tuta, ovviamente scura.

Si misero in fila, lasciando Narcissa per ultima (anche se Narcissa non è una Mangiamorte, è stata presa nel programma per pietà).

Greyback in due falcate fu in cima del grande scivolo oleoso.

Prese la corda e la tenne ferma per aiutare i compagni.

Alecto raggiunse la cima senza ausilio della corda, col volto teso scese dall'altra parte, andò a sbattere contro i copertoni neri di protezione, poiché per scivolare meglio si era messa in posizione aerodinamica, acquistando così sempre più velocità.

Il primo ostacolo fu superato da tutti senza difficoltà.

Mancava solo Narcissa.

La donna provò a correre, salire quei pochi passi, quel tanto che bastava per afferrare la mano di Fenrir, ma non vi riuscì.

Scivolava sempre indietro.

Alecto sbuffò, fece il percorso al contrario, si posizionò dietro Narcissa e la spinse per i glutei.

Narcissa inciampò nella salita, ma Alecto non si fermò; continuò a spingerla con entrambe le mani fino a quando Fenrir riuscì a prenderla per la collana di perle.

Con un solo braccio, l'uomo spinse la donna dall'altra parte dello scivolo, poi lui ed Alecto si riunirono al gruppo.

Ora dovevano saltare su dei gommoni posti a pelo dell'acqua.

Alcuni erano fissi, altri avrebbero fatto cadere in piscina i concorrenti.

Alecto fu la prima.

Saltò sulla pedana girevole, fece un giro per capire la meccanica e poi saltò.

Centrò tutti i copertoni solidi, senza bagnarsi e raggiunse la riva opposta.

Barty Crouch si leccò le labbra più volte, poi ridendo saltò come un coniglio, ma in modo sconclusionato, scomposto.

Inspiegabilmente fu accanto ad Alecto, senza mai cadere.

Tutti gli altri Mangiamorte finirono in acqua diverse volte, ma riuscirono a riunirsi ai loro compagni.

Fu il turno dell'ultima prova.

Dovevano saltare su cinque grandi rulli, che ruotavano in base al passo dei concorrenti.

Alecto saltò; le ginocchia erano alte e la schiena dritta.

La donna terminò il percorso e rise mostrando i denti appuntiti.

Voldemort inorridì, ma applaudì entusiasta della prova dei suoi seguaci.

Solo Narcissa non terminò il percorso.

Peter Minus, indossante una tutina attillata color oro aspettava lo scadere del tempo, aggrappato ad un trapezio circense.

Si grattò un ciuffo di radi capelli che spuntavano dal cappuccio e partì.

Si diede la spinta con le gambette, come una bambina sull'altalena e infine finì sul muro di velcro

"aggrappati, aggrappati!" incitò Voldemort dallo studio stringendo i pugni.

Codaliscia lo sentì, perché si aggrappò a quella parete con le mani (ricordo che una è finta e all'altra manca un dito) e con i piedi.

Resistette i cinque secondi necessari, ma non si staccò nemmeno quando fu scaduto il tempo

"mio signore, posso?" domandò con voce viscida

"no, stai lì -rispose Voldemort, poi il conduttore gli disse che doveva scendere per continuare il programma, così l'Oscuro acconsentì- si, scendi".

L'Ordine della Fenice tentò di salire sullo scivolo insieme, accalcandosi e scivolando l'uno sull'altro.

I Mangiamorte risero dell'inettitudine degli avversari.

Fu Sirius Black il primo a riuscire nell'impresa.

Si trasformò in cane e afferrò la corda con i denti, infilando le unghie nello scivolo.

Una volta giunto in cima tornò alle sembianze di umano, ululò di gioia e tese la mano per aiutare il suo amico, Remus.

Dopo vari minuti anche "Malocchio" venne spinto oltre lo scivolo.

Nel scivolare dall'altra parte perse il suo occhio magico, oggetto che venne prontamente recuperato da Harry Potter.

L'ostacolo delle basi mobili sull'acqua fu una tragedia.

Nessuno riuscì ad indovinare dove i gommoni fossero stabili, infine, stanchi, spossati, raggiunsero a nuoto la riva opposta.

Il ragazzo che è sopravvissuto superò i rulli con difficoltà

"è più facile scappare da Voldemort che superare questo percorso" disse con il fiatone.

Lui fu l'unico dell'Ordine della Fenice a terminare il gioco.

Alastor cadde dopo il primo rullo, perdendo la gamba, mentre gli altri...

beh, stendiamo un velo pietoso sugli altri.

Il tempo a loro disposizione cessò e Piton, indossante la stessa tutina dorata di Codaliscia, si lasciò scivolare, appeso al trapezio.

Le sue mani cedettero all'istante e il mago, il Principe Mezzosangue, cadde sulla rete protettiva di faccia.

Si rialzò con il suo contegno altero, il suo volto era rosso, segnato dalle corde elastiche.

Paolo Bonolis rientrò in studio: 190 a 80 per i Mangiamorte.

"e giacché la somma fa il totale, 340 per i Mangiamorte e 130 per l'Ordine della Fenice! Non siamo che all'inizio, perciò è lungo il peregrinare che ci condurrà al termine di questa puntata speciale di Ciao Darwin..."

-Fine prima parte-

   
 
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