QUANDO UN DESIDERIO DIVENTA REALTA'

Un edificio.
Buio.
Alcuni lampioni accessi.
Un edificio che dovrebbe essere spento come tutti gli edifici commerciali.
Invece è acceso.
Dentro non ci sono impiegati. Solo persone
Aspettavano qualcuno.
Due di loro sapevano cosa doveva succedere. Per gli altri invece era buio oscuro.
Si trovavano tutti nella sala grande dove le classi di sala operavano e così imparavano il lavoro.
Quella unica sala in realtà era divisa in tre parti che venivano usate dai studenti durante il giorno.
Come detto prima erano riunite alcune persone: una zia, una cugina, un padre, quattro amiche.
Si sentirono dei passi.
Si duplicarono.
Arrivarono alla porta di entrata nella sala.
Videro due figure.
Una di loro entrò e si lasciò illuminare dalla luce facendo vedere la sua identità.
“non ci posso credere! Sei viva!”
“si sono viva! Non sono mai andata via da questo mondo!”
“è impossibile!” rispose mia nonna che mi stava abbracciando insieme agli altri.
Adesso quello che dovevo dirgli la spaventerà. Lo so.
“devo farvi conoscere una persona”
Andai nel buio. C’era l’altra persona che però aveva paura di essere preso per un becchino.
“dai vieni Karen”
Entrai di nuovo nella stanza con il braccio di Karen avvinghiato.
“lui è Karen”
Vidi che mia nonna gli venne quasi un colpo vedendolo.
Aveva ragione ad essere spaventata assomigliava quasi a uno zombie che si era svegliato da poco.
“lui è stato il mio compagno di viaggio per questi ultimi miei dieci anni. È lui che mi ha trasformata”
“piacere…”
Vidi che mia nonna stava cercando di fare la sua conoscenza. Almeno ci provava. E insieme a lei anche gli altri fecero il primo passo.
Ero contenta di vedere che si stavano abituando al mio compagno e padre della mia vita.
“quindi tu saresti uno zombie?”
Provò a chiedere mia nonna
“veramente sarei un vampiro”
“non succhierai mica il sangue a noi vero?”
“no state tranquille”
“bene e allora benvenuto nella famiglia”
Mia nonna prese di braccio Karen e lo portò dalla loro parte per parlargli e cercare di conoscerlo. Sentì che gli disse grazie perché ero ancora diciamo viva.
Io ero con le mie amiche e la mia cugina prediletta.
Mi era mancata la loro presenza.
“certo che potevi farti vedere anche prima”
“eh sapete com’è. Ero in giro e non potevo”
Risate.
Da quanto era che non ridevo più con loro! Che bello.
Solo che sapevo che poi quelle quattro amiche non potevo più rivederle. E questo valeva anche per i miei genitori.
Certo mi avevano concesso di vederli ogni tanto. Giusto per non dare qualche prova del mio passaggio qui sulla terra dei vivi.

Era arrivata l’ora di andare.
Karen aveva spiegato la situazione ai miei. Lo avevano capito.
Ora però era ora di andare.
Andare per la mia strada.
La strada che avevo scritto nel destino.
Quella stessa strada l’aveva scelta la Chiara per il suo amore con Eddy e che fra qualche tempo si sarebbe sposata con lui.
Eviola. Aveva scelto di essere un licantropo. Bè non scelto visto che è un discorso di geni.
Ora era ora di andare.
Vorrei solo che le mie amiche venissero con me. Tutte. Nessuna esclusa.
Ma non si poteva.
“scusatemi ragazze ma ora devo andare”
“ma come ci teniamo in contatto?”
Già come? Un momento. Il cellulare. Avevo ancora il mio numero.
“con i sms. ho ancora il mio numero. Se volete potete mandarmene ogni tanto”
“ok”
Mi abbracciarono.
Era un momento commovente. Non volevo andare via. Ma dovevo.
Adesso volevo salutare i miei.
Ci demmo baci. Ci abbracciammo.
Poi andai verso la porta. Mi venne da piangere.
Lacrime.
Lacrime di vampiro.
Lacrime di tristezza.
Lacrime di gioia.
Ero felice di averli rivisti dopo tutti questi anni.
“ciao a tutti. Vi voglio bene. Ricordatevi di mandarmi qualche sms se volete per farmi sentire vicina anche se sono lontana. Vi voglio bene. Mantenete il segreto. Siete gli unici a cui l’ho potuto dire.”
Lacrime.
Ancora lacrime.
Ciao a tutti. Ci rivedremo. Lo so. I Volturi mi hanno detto che posso ancora vedervi.
Ciao.
Ciao amiche.
Ciao genitori.
Io ora vado per la mia strada. Ci rivedremo.
Uscimmo dalla struttura. Con noi c’erano la Chiara e la Evi seguite dai due ragazzi:Edward e Jacob
Ciao. Vi voglio bene.

...THE END OR NOT?...