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Autore: Selene589    18/08/2005    7 recensioni
Cosa succederebbe se Draco e Ginny dovessero passare molto tempo assieme? Leggere&Commentare!^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci arrivati con mio sommo dispiacere alla fine di questa fanfiction. Per me è tristissimo dover dire addio alla fic a cui sono affezionata! E' mia intenzione, comunque, scrivere il continuo. Perciò diciamo che è un arrivederci.

Ringrazio tutti coloro che hanno commentato, e anche quelli che hanno letto la fic, spero che sia piaciuta.

Bene, ecco l'ultimo capitolo di Detention.

Buona lettura!

DETENTION
Capitolo7


La vigilia di Natale era arrivata. Una coltre di neve aveva coperto Hogwarts, mimetizzandola con il paesaggio circostante. Una leggera brezza avvolgeva tutto, facendo sentire ancora di più l’attesa per il giorno dopo.
Draco Malfoy e Ginny Weasley camminavano nel parco di Hogwarts, ignorando la neve che aveva appena cominciato a fioccare.
Draco aveva deciso. Doeva dirglielo, per il suo cuore, e per la sua sanità mentale. Quella situazione lo stava distruggendo, non sapeva, non era sicuro se la ragazza che gli camminava accanto, sentisse gli stessi sentimenti che provava lui. La sera prima non si sarebbe mai aspettato nulla del genere da Ginny, ed era questo ciò che gli procurava indecisione. Lo aveva baciato sulla guancia, dopo avergli sussurrato quelle dolcissime parole all’orecchio... in quel momento era confuso fino all’inverosimile. Non era mai stato un tipo che amava rischiare: nella sua vita poteva avere tutto quello che voleva grazie ai soldi e al suo nome, un nome che disprezzava.
Si chiedeva quale fosse il momento più adatto. Aveva avuto delle storielle in passato, ma non aveva mai sostenuto una dichiarazione… era una novità alquanto fastidiosa ma allo stesso tempo piacevole, per lui, il dover sopportare quel peso al cuore, che poi aveva riconosciuto come amore.
Ginny si sedette su una panchina. Avevano fatto tre volte il giro del parco, ed era stanca. Draco da quella mattina era silenzioso, pensieroso. Forse sapeva perché, e voleva credere che fossero state le sue parole a rendere il suo compagno di punizione così pensieroso. Tentò.
-Stamattina sei tu ad essere silenzioso.- disse guardandolo sedersi vicino a lei.
-Ci siamo dati il turno, Ginny.- rispose Draco
-Cosa pensi?- chiese Ginny
-A…al Natale.- rispose Draco sorridendo flebile.
-Anche tu?- Chiese Ginny sorridendo.
-Ginny, vorresti…- cominciò Draco, subito interrotto da dei passi che si avvicinavano verso di loro. La Prof. McGranitt si stava avvicinando con passo spedito, un’espressione seria.
Si accostò ai due ragazzi.
-Ho delle notizie per voi. Il Prof. Silente, vista la vostra buona condotta,- e qui il suo sguardo si fermò su Draco- e il vostro impegno nell’affrontare la punizione, ha deciso di concedervi una pausa. Potrete passare il Natale con le persone che preferite. Bene, adesso devo andare, buone feste!-
I due ragazzi si guardarono attoniti.
-Così, potremo passare le feste con chi preferiamo.- disse Ginny cupa.
-Già… Se vuoi andare con i tuoi amici, so che tuo fratello e la coppietta sono rimasti qui…- disse Draco guardando di fronte a sé.
-Non voglio trascorrere il Natale con il trio.- affermò Ginny continuandolo a guardare. Draco si girò a guardarla.
-Voglio passarlo con te.- disse Ginny seria. Draco all’inizio sembrò accigliato da quelle parole, poi risollevato. Sorrise, guardò la fontana ghiacciata di fronte a lui, quindi disse:
-E cosa vorresti fare, stasera?- chiese cercando di sembrare il più possibile disinvolto.
-Non so, cosa vorresti fare tu?- chiese a sua volta Ginny. –Non hai mai festeggiato il Natale, da quanto mi hai detto, perciò la scelta è tua.-
-Io direi di andare a cenare nella Sala Grande, e poi… si vedrà. A Natale il coprifuoco inizia all’una di notte, giusto? Abbiamo tutto il tempo.- rispose Draco girandosi di nuovo per guardarla.
-Bene.-disse Ginny.
-Bene.- disse Draco.

La cena di Natale, come ogni anno, era alle posticipata alle nove. Di solito era una cena in grande stile, anche se la maggior parte degli studenti tornava a casa per le vacanze.
Draco era appena arrivato all’ingresso. Lui e Ginny si erano dati appuntamento lì alle otto e mezza. Ancora non riusciva a crederci. Ginny Weasley gli aveva apertamente detto che preferiva passare il Natale con lui che con i suoi amici… Era una notizia a dir poco grandiosa!
Guardò il contenuto della sua tasca: un sacchettino di seta rosso, chiuso con un nastro rosso anch’esso, stava davanti ai suoi occhi. Quello era il regalo per Ginny, e quella sera, a mezzanotte, glielo avrebbe dato, sperando con tutto il cuore che le piacesse.
Rimise il regalo in tasca.
-Cos’hai lì?- chiese una voce conosciuta alle sue spalle. Draco si voltò. Ginny Weasley gli stava davanti, ed era splendida.
-Quanto sei curiosa, Weasley!- disse Draco sorridendole.
Ginny sporse in fuori il labbro inferiore, facendo un’espressione buffa, che fece ridere il ragazzo.
-Non fare quella faccia, tanto non te lo faccio vedere!- disse Draco.
-E va bene.- acconsentì Ginny ritornando seria. –Andiamo?- chiese guardandolo e iniziando a camminare davanti a lui.
-Certo.- disse Draco seguendola.
Entrarono in Sala Grande. Un unico, grande tavolo era stato preparato, visto il numero degli studenti rimasti. E come avevano previsto, il loro non c’era.
I professori ed alcuni studenti erano già seduti. Silente era seduto a capotavola, mentre osservava i due ragazzi che entravano nella Sala.
Si girò verso la prof. Mc Granitt che stava conversando con la professoressa Sinistra.
-Bene, cara professoressa, vedo che i due ragazzi hanno deciso di passare insieme le vacanze, anche se hanno il permesso di separarsi..- disse. La professoressa finì la sua conversazione in modo spiccio, si girò a sua volta verso il preside e disse:
-Lo notavo anch’io, lei crede che…-
-Non credo, Minerva, lo so.- rispose il preside continuando a guardare i due ragazzi che si sedevano vicino ad un gruppo di Grifondoro del quarto anno. -
L’altro giorno, ho parlato con il sig. Malfoy. Credo che entro stasera, la punizione potrebbe prendere un’interessante svolta.- asserì il preside con un sorriso tranquillo, posizionando il tovagliolo sulle gambe.

Dopo cena, Draco e Ginny andarono nel parco, che ormai era diventato “loro”. La serata era tranquilla, aveva smesso di nevicare, e l’aria era pregna dell’odore della neve, che fino a mezz’ora prima fioccava su Hogwarts.
-Ginny…- cominciò Draco.
-Uhm?-rispose Ginny camminando di fianco al ragazzo.
-Hai visto la faccia di tuo fratello a cena? Era seduto verso la fine del tavolo, lontano da noi.-
-Si aspettava che passassi le vacanze con loro… invece è rimasto molto deluso quando gli ho detto che preferivo passarle con te che con loro… ma non mi importa. Non devo stare sempre a fare le cose che mio fratello ritiene giuste per me. Mi va di passare le decenze con te? Lo faccio, come sto facendo, senza problemi.- asserì Ginny decisa. Draco era sorpreso. La Ginny di tre mesi prima, non avrebbe risposto così. Si ricordava che passava molto tempo con il trio e con la Lovegood, prima della punizione.
-Draco, non fare quella faccia, è come se tua abbia appena inghiottito una mosca!- disse Ginny sorridendo-
-Perdona se sono sorpreso da questo tuo cambiamento. Fino a tre mesi fa non avresti rifiutato l’opportunità di stare in compagnia di tuo fratello e della coppia Potter-Granger!- disse Draco.
-E tu tre mesi fa non avresti mai e poi mai accettato l’opportunità di passare le vacanze con la Weasley, giusto? Quindi siamo pari. Siamo cambiati entrambi, in effetti. Io so di essere cambiata in questi mesi.- concluse Ginny guardando negli occhi il Serpeverde.
-Anch’io, e ne abbiamo già discusso! Secondo me, mi ha cambiato la tua vicinanza. La tua anima pura mi ha reso migliore! Tu, con il tuo carattere sempre solare, con i tuoi modi di fare, con il tuo trattare il prossimo come tuo pari e non come una persona inferiore, tu mi hai fatto capire che ciò che facevo mi stava solo portando ad essere come mio padre. Ti confesso una cosa. Sentivo già il bisogno di cambiare già da tanto tempo, ma non avevo il coraggio di farlo, con mio padre ad un passo dalla fuga da Azkaban, ed i Mangiamorte sempre a casa mia. Temevo per mia madre… le voci di un mio “rammollimento” venivano a galla nella sala comune dei Serpeverde, e io ho cercato di ritornare alla vita che facevo. Nel mio tentativo, ti sei intromessa tu… e con questi mesi assieme mi hai dato un motivo in più per cambiare.- concluse Draco fermandosi a guardare Ginny.
Ginny lo guardava accigliata ma nello stesso tempo sorrideva flebile. Non le sembrava possibile. Draco Malfoy che attribuiva a lei gran parte delmerito del suo colossale cambiamento. Non aveva parole in bocca, non sapeva cosa dire. L’unica cosa che riuscì a fare, perché in quel momento doveva fare qualcosa, fu prendere per mano il ragazzo, che strinse a sua volta la mano della Grifondoro.
-Ginny, volevo dirti una cosa.- disse serio Draco guardando negli occhi azzurri della ragazza.
-Dimmi.- disse Ginny con la voce tremante, e non più sicura di potersi reggere sulle gambe.
-Sai che ormai il nostro rapporto va ben al di là della semplice convivenza forzata… oserei dire della semplice amicizia… Siamo costretti a passare tutti i giorni assieme, ogni singolo momento della giornata E abbiamo imparato a sopportarci a vicenda, ad essere gentili l’uno con l’altro, abbiamo imparato ad essere come se fossimo stati amici da sempre, come se la rivalità tra le nostre due famiglie fosse stata solo un utopia inesistente. Abbiamo imparato anche a confidarci i nostri problemi, i nostri pensieri, abbiamo parlato della nostra vita. Come vedi, questa punizione ha dato i suoi frutti, è servita a qualcosa.- disse Draco, guardando Ginny, che in quel momento era intenta a sentire la voce del ragazzo parlare. In quel preciso istante nella mente della ragazza c’erano solo loro due, tutto il resto era vuoto. Annuì energicamente sorridendo appena.
-Grazie a questa punizione, sono cambiate tante cose.- continuò Draco, cercando di essere diretto e non girare attorno al punto. -Oltre al mio comportamento, c’è stato un altro cambiamento in me.-
Il cuore di Ginny batteva a mille. Voleva forse dirle quello che pensava?
-I miei sentimenti per te sono stati completamente stravolti. Non so da dove sia venuto fuori quello che provo per te, fatto sta che quando sono con te, io mi sento bene, in pace con me stesso. Non avevo mai provato un sentimento come questo fino ad ora, e devo ammettere che all’inizio ero completamente spaesato, non riuscivo a capire che cosa fosse. Poi ho capito tutto, è stato come un lampo per me. Ginevra io…io ti amo e vorrei stare con te.-
Ginny sentì di non reggersi più sulle gambe, sorrise, accarezzò la guancia del ragazzo e lo abbracciò bagnandogli le guance con le lacrime che le erano scivolate giù per la felicità.
-Ginny, se le lacrime che sento significano un tuo rifiuto, dimmelo direttamente.- disse Draco con voce rotta. La ragazza per tutta risposta, si mise a guardarlo in faccia gli prese il viso tra le mani e unì le loro labbra in un dolce, caldo bacio, che parve sciogliere la neve e il gelo che aleggiava attorno a loro.
Draco rispose al bacio con tutto l’amore che aveva in corpo, e che sentì bruciare all’istante quando la ragazza lo aveva baciato.
-Pensi ancora che io non voglia stare con te?- chiese Ginny poggiando la fronte su quella del ragazzo.
-No.- rispose Draco baciandola di nuovo. -Ho qualcosa per te.-
-Cosa?-chiese Ginny con lo sguardo curioso.
-Un regalo di Natale.- spiegò Draco frugando nella tasca ed estraendo il sacchettino rosso e porgendolo a Ginny che lo prese in mano guardandolo sorpresa.
-Avanti, aprilo.-
Ginny aprì lentamente il sacchettino, e fece scivolare nella mano il contenuto. Un bracciale argentato giaceva nella mano. Un ciondolo risplendeva. Era a forma di luna, tempestato di acqua marina.
-E’ bellissimo!- mormorò Ginny osservando prima il ciondolo e poi il ragazzo che sorrideva.
-E’ la metà di un ciondolo più grande.- disse sbottonandosi la manica della camicia, e mostrando un sole tempestato a sua volta con una pietra gialla, topazio, pensò Ginny.
Draco prese la luna dalle mani di Ginny e la incastrò perfettamente con il sole che pendeva dal polso, formando un bellissimo gioiello.
-Sta a significare che anche se separati, formiamo una sola cosa. E non è tutto; permette di comunicare tra di noi. Un po’ come la polvere volante quando si fa apparire una figura nel caminetto, non so se hai capito.- spiegò Draco guardando negli occhi Ginny che assentì con il capo.
-E’ meraviglioso.- sussurrò Ginny baciando Draco dopo che lui ebbe finito di attaccarle il bracciale.
-Anch’io ho qualcosa per te.- asserì Ginny, estraendo da sotto il mantello un pacchettino verde. -Ma non è neanche lontanamente all’altezza del tuo...-
-Lascia giudicare a me se è all’altezza a no.- rispose Draco scartando il pacchetto.
Quando il ragazzo guardò il ciondolo che la ragazza gli aveva regalato sorrise e se lo appese al collo.
-E’ perfetto.- disse alla ragazza prendendola per mano e conducendola a sedere sulla loro panchina preferita, quella sotto la statua di Merlino.
Draco la baciò dolcemente Ginny appoggiò la testa sul petto del ragazzo e chiuse gli occhi. Draco le posò dolcemente un bacio sul capo, inspirando il profumo fruttato di quei capelli purpurei.
Per la prima volta in vita sua il Serpeverde, era felice. Non l’avrebbe mai immaginato. Finalmente aveva trovato la sua strada. Finalmente aveva trovato la dolcezza dell’amore. Chiuse gli occhi anche lui, stretto ancora all’unica persona che lo amava al mondo, e pensò che era bello stare lì: lui, il suo amore, e la luna che alta nel cielo risplendeva nella notte di Natale.

FINE



Ci vedremo prestissimo!;-)
Selene589
  
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