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Autore: Kisshou    21/04/2010    4 recensioni
Una giovane studentessa, Sakura in cerca del suo futuro.
Due fratelli e due bulli,gli Uchiha, che sono sempre andati d'accordo, battersi per questa.Ma l'incertezza si fa strada in loro mentre una madre morta e un padre pazzo e alcolizzato premono sul loro destino
Temari,una ragazza determinata, timorosa di mostrare i suoi sentimenti, in lotta con la bella Ino.
Una fict ambientata nella classe più misera di Tokio, tra i vicoli bui, dove il'unico futuro possibile è lungo la strada. Attraverso alcol, botte, lacrime e omicidi, scopriranno l'amore.  
(ItaSakuSasu, InoShikaTema, NejiTen, NaruHina e altri paring)
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cani Mordaci

Capitolo 15 

Ore piccole

 

 

Sakura sospirò per l’ennesima volta, chiudendo con un gesto di stizza il libro di chimica.
Dannate, dannatissime formule che non ne volevano sapere di entrarle nel cervello.
La luce della flebile lampadina che illuminava la rozza scrivania stava man mano andando ad affievolirsi.
Quelle stupide lampadine si fulminavano in un baleno.
La ragazza guardò l’ora. Le tre e mezza di mattina.
Si passò una mano sugli occhi pesti di sonno, sbadigliando sonoramente.
Era tardi, e si era promessa di non fare più le ore piccole sui libri. Beh, aveva anche promesso a Temari che non avrebbe mai più messo piede a Villa Uchiha, e invece…
La verità era che voleva aiutare quei poveri ragazzi, non era possibile che fossero costretti a vivere con un padre del genere.
Scosse la chioma rosea, e sospirò nuovamente.

 

°°° °°°

 

La campanella trillò vivacemente, segnalando l’ora della ricreazione.
Subito riecheggiò nei corridoi silenziosi il rumore delle sedie che cigolavano venendo allontanate dai banchi, le risate, i pettegolezzi. L’aria si riempì di rumori in pochi secondi.
Neji Hyuga rimase in classe, quella mattina. Sedeva immobile in un banco, le mani strette in grembo e i grandi occhi chiari inchiodati in un punto indefinito del pavimento.
- Ehy, Neji! Hai messo le radici? Andiamo, forza, abbiamo solo dieci minuti di libertà!- Strillò Tenten, avvicinandolo a passo di danza e improvvisando delle ridicolo piroette sul posto.
Il ragazzo sollevò lo sguardo limpido su di lei.
- Tenten, posso chiederti una cosa?-
La fanciulla si fermò, le guance leggermente arrossate e il fiato corto.
- Certo… dimmi.-
Neji prese un lento respiro.
- Hai paura di morire?-
Tenten si irrigidì da capo a piedi. Il suo respiro accelerò notevolmente, mentre si spostava una ciocca ribelle dietro l’orecchio, confusa e disorientata da quella strana domanda.
- Beh… Neji, che ti devo dire? Certo che ho paura…però non mi sembra il momento di pensarci, insomma, siamo giovani e con tutta la vita davanti.-
Lo Hyuga non poté fare a meno di regalarle uno dei suoi rari sorrisi tirati.
- Già…abbiamo tutta la vita.-
Tenten rispose a quel sorriso malato con uno dei suoi, radioso e abbagliante. Prese il volto dell’amato tra le mani fresche, sollevandolo finché i  loro sguardi non cozzarono, ingoiandosi a vicenda, in un’impetuosa burrasca, una lotta aperta tra castano e ceruleo, tra terra e cielo.
Poi le loro labbra si sfiorarono appena, per poi incontrarsi in una danza sfrenata, soffocando la tempesta.
 

Hanabi Hyuga osservava la scena da lontano, un lecca-lecca alla ciliegia ben stretto tra le labbra.
Stringeva i pugni convulsamente, sentendo la rabbia invaderle lo stomaco per poi salirle il gola e soffocarla. Neji… Neji era suo, chi cazzo era quella maledetta puttana per arrivare e portarglielo via così?
Dopotutto, gli Hyuga erano una famiglia dalle radici antiche, nobile e benestante, e Hanabi non era come la sua stupida sorella.
Lei ci teneva a mantenere pura la razza, e il sangue sporco di quella pezzente avrebbe arrecato solo disonore alla sua stirpe.
Non avrebbe permesso a Tenten di imbrattare il buon nome degli Hyuga, e poi… nessuno avrebbe mai potuto amare Neji quanto lei lo amava.
Gliel’avrebbe fatta pagare, e anche molto cara.

Scivolò fuori dall’istituito nonostante mancassero ancora quattro ore prima della fine della scuola, ma tanto l’aveva marinata così spesso che era certa che i professori ormai la esentassero perfino dall’appello.
A piccoli passi si incamminò verso il Bar Kubikiri, in equilibrio negli scomodi stivali di pelle lucida, portati sopra u paio di jeans nuovi e attillati, una maglia rosa scollata che le metteva in risalto il seno pronunciato.
Si gettò la chioma liscia e lucente dietro le spalle, entrando nell’ambiente caldo e confortante. Riconobbe ilo barista dell’altro giorno.
Stava lavano i piatti, una smorfia di concentrazione dipinta in quel viso delicato e femmine.
- Ciao, Haku.- Lo salutò allegramente Hanabi, avvicinandosi al piano bar con un sorriso malizioso.
Il ragazzo sollevò lo sguardo e le sorrise sinceramente. Non pensava che sarebbe tornata… non dopo così poco tempo.
- Ciao, Hanabi.-
Le strillò e batté le mani, eccitata.
- Non pensavo ti ricordassi addirittura il mio nome! Sei stato proprio carino, Haku! E ho un accordo da proporti.-
 Il ragazzo inclinò appena la testa, mentre i capelli scuri gli ricadevano eleganti in una spalla sottile. Quella ragazza era strana… molto. Solo il giorno prima blaterava riguardo all’amore impossibile ma incancellabile con suo cugino, e adesso eccola lì, che lo contemplava e gli sorrideva come se fosse il suo ragazzo. Non che la cosa gli desse fastidio, ma non era la prima volta che qualcuno si approfittava della sua ingenuità. Tuttavia, la curiosità lo stava uccidendo.
- Cioè?- Chiese, leggermente preoccupato.
Hanabi ghignò.
- Beh… tanto per cominciare, potresti offrirmi una limonata, che ne dici?- Domandò, ridacchiando.
Haku annuì in silenzio, indietreggiando per preparare la bevanda alla ragazza. La poggiò nel ripiano in legno, proprio davanti a lei. La mano piccola e affusolata di Hanabi strinse il bicchiere, mentre la sua lingua giocherellava con la cannuccia in modo volgare.
Haku deglutì, a disagio.
La ragazza bevve qualche sorso rumorosamente, per poi tornare a fissare il ragazzo.
- Ho bisogno di un favore, Haku… vedi, io… devo parlare con mio cugino. È urgente, molto. Però non posso farlo, perché quella putt…cioè, volevo dire, quella ragazza che frequenta è veramente appiccicosa, non gli si scolla un istante!-
Annuì con decisione, come per confermare ciò che stava dicendo con fin troppa enfasi.
- Ho bisogno che qualcuno me la distragga per qualche ora… non fare quella faccia, mica te la devi scopare! Potresti dirle che ha vinto un premio, che ne so, falla venire al bar e parlaci, offrile da bere, insomma, tienila occupata! Ogni mattina la vedo entrare qui a fare colazione, potresti inventarle che è la vostra milionesima cliente o qualche cazzata simile…-
Si sporse verso di lui, stendendo il busto nel ripiano e inchiodandolo con i suoi grandi occhi pallidi.
- Lo farai per me, vero? Ovviamente, ti ripagherò…-
Haku si accorse di star trattenendo il respiro da quando la ragazza aveva iniziato a parlare. Espirò lentamente, mordendosi piano il labbro inferiore.
Aveva già accettato, ovviamente, ma non voleva mostrarsi ingenuo e debole come al suo solito. Zabuza gli raccomandava di continuo di non farsi mettere i  piedi in testa da nessuno, specialmente dalle femmine.
Prese un lento respiro.
- Cosa? Che ci guadagno, io…?- Chiese, e la sua voce non era che un tremulo sussurro.
Un sorrisetto si fece spazio nel viso di Hanabi, che si avvicinò e gli leccò sensualmente la labbra.
- Una notte. Solo tu ed io. Ci stai?-
Gli tese la mano aperta.
Haku sbatté le palpebre, confuso come non mai. Lentamente allungò una mano e la strinse, annuendo appena.
Hanabi non poté fare a meno di ghignare di nuovo. Andava tutto secondo i suoi piani.

 

°°° °°°

 

 

 

Senza fretta, Temari finì di pettinarsi i ricci capelli biondi. Era in piedi, davanti allo specchio del bagno della scuola.
Sentì qualcuno tirare l’acqua dentro uno dei cunicoli, da cui uscì poco dopo Sakura.
- Ehy, Rosellina!- La salutò allegramente Temari, per poi tapparsi la bocca, scioccata.
Sakura teneva gli occhi socchiusi, sotto i quali si estendevano due grandi, immense occhiaie a panda.
- Ma che fai?! Pubblicizzi il WWF? Sakura, dannazione, da quanto non dormi?-
La rosa mugugnò qualcosa non meglio definito e andando a sciacquarsi le mani. Sbadigliò sonoramente.
- Stamani ho fatto le cinque… non ce la faccio proprio a studiare a questi ritmi…-
Si avviò verso la classe, seguita dalla bionda.
- Ehy, Haruno! Ti ha sbaffato la matita?- Gli giunse la voce strascicata e profonda di Sasuke. Sakura si voltò di scatto, rabbrividendo nel vedere il moro poggiato a un muro ingiallito dell’istituto, una sigaretta stretta in bocca, vestito di scuro e con le braccia incrociate davanti al petto.
Temari si frappose tra i due prima che Sakura potesse rispondere. 
- Perché non vai a farti fottere, Uchiha?- Domandò, sprezzante.
Poi fece per tirare Sakura via con sé.
- All’uscita della scuola, davanti al parcheggio delle biciclette - Scandì Sasuke alla rosa, mettendosi le mani in tasca e allontanandosi, la sigaretta che gli moriva piano tra le labbra.

 

 

 

 

Salve a tutti! Eccomi tornata di nuovo, dopo che la scuola mi ha lasciato un attimo di respiro!
Beh… che posso dire, il capitolo è stato scritto velocemente, ed è stato particolarmente difficile.
Mi dispiace molto dover dipingere Hanabi come una ragazzina maligna e approfittatrice, che trama contro Neji e Tenten, soprattutto perché è un personaggio che mi affascina e che ho intenzione di sviluppare nel corso della storia.
Sasuke torna all’attacco con Sakura, deciso più che mai a non perdere la sfida contro il fratello. Va beh, vado a rispondere alle vostre magnifiche recensioni.

Princess of Bang: Ehilà! Chi ci recensisce mai… allora, tesoruccia mia, tanto per cominciare, essendo (come tu sai fin troppo bene) Haku il mio personaggio preferito, sono assolutamente sicura che non sia una donna. Tu puoi confermarmi lo stesso di Bill Kaulitz? XD Dai, lo sai che io scherzo! Recensisci o venerdì ti taglio la testa! (Ti voglio tanto bene! XD)
Kry333: No, abbi fiducia, prima o poi aggiorno in ogni caso! È mia abitudine finire sempre una cosa, una volta che l’ho iniziata. Purtroppo hai ragione, l’ispirazione è una brutta bestia!  Grazie per la recensione, spero di sentirti ancora!
Kimly: Davvero? Allora comprendi le mie sofferenze. Beh, Haku è il mio personaggio preferito, e sono una sua fedele cosplayer ^^
Non potevo lasciarlo fuori! Comunque ti ringrazio molto per la recensione, mi ha fatto molto piacere! Alla prossima!

Tenny_93: Sì, e anche Hanabi è partita alla carica! Metterà in seria difficoltà il rapporto tra Neji e Tenten. Grazie, spero di sentirti presto!

 

Spero di aggiornare in tempi più decenti. I commenti sono sempre graditi!
Sasori

 

 

 

  
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