Salve a tutti!!! Imploro umilmente perdono, ma cause di forza maggiore non mi hanno permesso di postare prima di stasera...
Vi spiego: io ho due pc: in uno (quello con cui sono ora) ho la connessione internet ma un word che mi fa sclerare visto che può essere in due sole lingue: o inglese o francese... Poi ho il portatile, che è senza connessione, che uso per scrivere. Poi le storie le metto sulla chiavetta, le passo su quello con la connessione e le pubbilco.
Ora, circa due settimane fa, il portatile si prende un bel virus... -.-"
Chiamo il tecnico che si degna, per concessione papale o quasi divina, solo dopo una settimana che ho passato senza pc e quindi senza scrivere.
Ora, tre giorni fa mi riporta il computer e dice: "Il virus aveva danneggiato nonsocosa e perciò per aggiustarlo ho dovuto resettare completamente il pc!"
O.O C-O-S-A??? R-E-S-E-T-T-A-T-O???
Perciò, tutte le mie fiction già scritte... PUFF!!! sparite!
Grazie al cielo, per non so quale causa premonitrice, avevo salvato la prima parte del nuovo capitolo di questa ficcy sulla chiavetta e, fra ieri e oggi, sono riuscita a finirlo!!! Sia lodata la mia chiavetta!!!
Purtroppo però sono stata costretta a interrompere le altre due... che pacco!!!
Vabbé...  Non ho il tempo di rispondere alle recensioni, ma GRAZIE A TUTTI!!!! Vi ho già detto che vi adoro? Un bacione a tutti!!! XoXo
E mi raccomando... RECENSITE!!!!!

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Capitolo 11 - Crazy Twins
Renesmee pov  -
"EJ, hai perso!!! Rassegnati!!!" canticchiai, saltellando intorno a mio fratello.
Lui borbottò qualcosa di incomprensibile e mi tirò un pugno scherzoso sul braccio, a cui risposi con uno sberleffo.
"EJ ha peeersoooo!!!" intonammo io e Sophie in coro, facendo piegare in due dalle risate gli zii, che ci seguivano.
Ci fermammo e ci guardammo intorno.
“Okay... mi sono persa!” ammisi, grattandomi la testa “dov’è mamma?”
“Ma è ovvio!!!” rispose Sophie, con il classico tono da so-tutto-io “E’... non lo so” concluse imbronciandosi.
“Da quella parte” ci indicò Emmett, puntando il dito verso... ovest? o sud? Ah! Facile! Sud-Ovest!
Elementare...
“Grazie!” e partii a passo di marcia nella direzione indicatami, imitata da mia sorella.
“Maaamy???” chiamai
“Sono qui, Nessie” rispose lei, comparendo da dietro un albero, a braccetto col papà.
Hanno fatto pace!!! esultò Sof mentalmente.
Esultanza alla Nessie e Sof? domandai, preparandomi a cantare, di nuovo.
Mi sembra ovvio...Anzi, aspé un attimo... Voglio solo essere sicura...
“Maaamy???” domandò, usando lo stesso tono angelico che usava per convincere chiunque a fare quello che voleva lei.
Quello, più gli occhi da cucciolo. Tattica imbattibile.
“Che c’è, Sophie?” rispose mamma, già sulla difensiva... Okay, forse mamma conosce già questo trucchetto...
“Avete fatto pace?” domandò, mantenendo la stessa intonazione ed espressione.
“Più o meno...” risposero in coro dopo essersi consultati velocemente con uno sguardo.
Ci scambiammo un’occhiata d’intesa.
Okay, al tre! Uno, due e...
“Oh, cristo!” mormorò mamma, probabilmente capendo cosa stavamo per fare
TRE!!!
“Peppepeppepé! Peppepeppepé! Peppepeppepé!”
EJ si piegò in due dalle risate, mentre io e Sophie improvvisavamo un trenino fra gli alberi, cantando a squarciagola.
“Uuuh!!! Il trenino!!!” esclamò Alice, aggregandosi immediatamente a noi, imitata un secondo dopo da Emmett.
Mamma guardò prima noi, sconsolata ma divertita, poi papà e gli puntò un dito contro.
“Sia chiaro: i geni malati vengono da parte tua” dichiarò.
“Io direi da parte di Alice” ribatté sorridendo.
“Ma per l’amor del cielo! Speriamo ben di no! Un’Alice al mondo basta e, soprattutto, avanza!”
“Allora è colpa di Emmett...”
“Di bene in meglio...”
“Guardate che, secondo le leggi della biologia, i geni malati arrivano da uno di voi due, non ci sono delle terze possibilità!” li rimbeccò Sof, continuando a zigzagare fra gli alberi.
“Ignoranti!” esclamò EJ.
Mi strinsi nelle spalle... come ho già dichiarato, io di biologia non capisco un tubo, perciò è inutile che mi inserisca nella conversazione, se il soggetto è la genetica (tra parentesi: chiedermi di partecipare a una discussione sulla genetica, o sulla biologia in generale, è come chiedere a un bambino delle elementari di risolvere un problema di fisica quantistica... che, sempre tra parentesi, non ho ancora capito cosa sia effettivamente... Penso di aver reso l'idea.)
Il trenino si fermò, mentre Sophie strillava imitando la voce di un capostazione:
"Stazione della Foresta di Forks!!! Capolinea!!!"
"Abbiamo capito il concetto Sof: basta trenino!" la bloccò EJ prima che si immedesimasse troppo nella parte e iniziasse anche a fare il controllore dei biglietti... Ne sarebbe stata capacissima.
"Sono sempre così?" sussurrò papà alla mamma.
"A volte anche peggio..." rispose lei guardandolo di sottecchi, l'espressione del viso fin troppo esplicita. "Sono insopportabili"
"Anche noi ti vogliamo tanto bene, mamy!" rispondemmo in coro, sarcastici.
“Vi ricordo che siete ancora in punizione!”
“Ma MAMY!!!”
“Niente ma! E bella grazia che forse vi lascerò andare alla festa a La Push di stasera...”
Ho sentito la parola magica...
“Festa? Quale festa? C’è una festa? Perché io non sapevo niente di questa festa?” sparò a raffica Sof.
Beello!!! Adesso è il mio turno di fare la secchiona!!! Mi piaaace!!!!
“Sorellina! Elimina tutte queste ripetizioni!!! Festa, festa, festa... Non potresti almeno usare qualche sinonimo ogni tanto? Uff...”
“Taci, Jane Austen 2, la vendetta!”
“Senti, Charles Darwin 2, il ritorno? Sei stata tu a iniziare con tutti quei discorsi sulla biologia! Tu, e quel Mendel di nostro fratello! Perciò, se voi non volete che io vi corregga la grammatica e la sintassi ogni volta che aprite bocca, non parlate di qualsiasi tipo di scienze esistente!” esclamai.
“Touché...” mormorò lei sottovoce, scatenando l’ilarità generale.
“Wow, allora anche la piccola Renesmee sa tirare fuori le unghie!” esclamò Emmett, ammirato.
“Eccome! Con due fratelli così, o sei campionessa di boxe -e dato il mio fisico non mi sembra proprio il caso- oppure hai una lingua più appuntita di un’accetta! Legge di sopVavvivenza, caVo!” conclusi, con la R moscia tipica della mia prof di lettere del liceo, in Italia, facendo piegare mamma in due dalle risate.
Lei era stata ai ricevimenti dalla prof e conosceva benissimo questo suo difetto, così come sapeva che, appena potevamo io e Sophie ci mettevamo a imitarla.
“Allora, mamma? Cos’ è che dicevi? Una festa a La Push?”
Lei annuì.
“Quando ho chiamato Seth per dirgli di venirvi a cercare mi ha detto che stanno organizzando una serata al falò sulla scogliera... in effetti, forse la parola festa è un po’ esagerata, ma io ci sono stata  più volte ed è davvero divertente... Il branco ha chiesto se voi tre avevate voglia di partecipare.” spiegò
“MA OVVIO!!!” strillammo io e Sophie.
Dovremo scegliere i vestiti!!! pensò, la mente che volava già verso un centro commerciale
Non abbiamo il tempo di fare shopping... dovremo pescare dai nostri armadi! le feci notare
Accipicchia!
“Tu vieni, ma’?”
Lei scosse la testa. “Stavolta passo. Ci sono stata come minimo cinque volte e le storie sono sempre le stesse... ormai le so a memoria. Quella delle storie è la parte magica della serata... ma per la gioia di Sophie ci sarà anche la parte abbuffata di hot-dog... che tra parentesi è la preferita dei licantropi!”
Una serata intera col branco e senza mamma fra i piedi? Ma questo è un sogno diventato realtà!!! esultò Sophie, sognante.
La vedo grigia... conoscendo mamma, si farà raccontare cosa combineremo per filo e per segno da ogni singolo membro del branco...
Accipicchia, di nuovo!
“Allora che farai?” domandò Sophie
“Di sicuro dovrò parlare con Aro... poi dovrò andare a caccia, visto che il qui presente Edward Cullen non mi ha permesso di cacciare prima...”
Lanciò un’occhiata indispettita a papà, che si passò una mano fra i capelli e si strinse nelle spalle.
“Poi verrà con me e Rose, visto che ci DEVE raccontare un SACCO di cose!!!” si intromise Alice con tono che non ammetteva regole.
Lei sorrise. “Come potete vedere, piccoli, ho già la serata completamente impegnata. Andate tranquillamente e divertitevi, okay?”
“Agli ordini!” esclamammo all’unisono, facendole il saluto militare
“Noi andiamo a cambiarci!!! Ciaoooo!!!”
E partimmo di corsa attraverso gli alberi, lasciandoci alle spalle i nostri genitori e gli zii, che ci fissavano sorridendo.
Sicuri che a Mamma faccia piacere restare con loro? domandai.
Ovvio... suddai, Ness!!! Hai visto come si guardavano lei e papà!!! Oserei dire che quei due sono più innamorati di te e Jake... vero EJ?
Concordo! E ora muoviamoci, che devo farmi la doccia!