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Autore: dream_BIG    24/04/2010    3 recensioni
Quando la vita ti offre dei limoni, tiraglieli indietro e chiedi un rimborso.
Sì, se solo si potesse.
Visioni del futuro? Posso affrontarle. Migliore amica incinta? Lasciate fare a me. Circondata da completi pazzi? Va tutto bene.
Innamorarsi di James Sirius Potter?
...umh, non credo proprio.
[Tradotta da Daphne_Descends]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Nuovo personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Il mio nome è Artemis Jones.
 
E ho un fratello gemello di nome Apollo. Lo so, probabilmente starete pensando: Wow, questa cosa sì che è intelligente, proprio come gli dei greci! Sì, sì, mamma, siamo abbastanza consapevoli che ti vanti di essere un genio. Ma seriamente, le nostre somiglianze che i nostri omonimi terminano qui.
 
Mentre io ho davvero un amore innaturale per la luna -è tutta carina e argentata!- non ho l'impulso improvviso di giurare di rinunciare ai ragazzi per il resto dell'eternità e poi andarmene in giro a lanciare frecce. Lanciare frecce: non fa per me. Sono più il genere di ragazza da scopa, se capite il senso. E con questo intendo volare. Non pensate cose sconce, ragazzi.
 
Ma, nella mitologia greca e tutta quella roba lì, è Apollo che può predire il futuro. Non Artemis. Artemis è solo la dea della caccia e della luna e di tutto quello che è fico. Apollo, dovrebbe essere il veggente. Ancora una volta, devo ricordarvi che, noi e gli dei greci, siamo molto diversi. Perché, indovinate un po'? Non è mio fratello ad avere il "dono" della conoscenza del futuro. Non è mio fratello che, in momenti a casaccio, cade improvvisamente in trance e riesce a scorgere quello che dovrà accadere.
 
Oh, no. Certo che no. Lui ha la possibilità di essere un normale adolescente. Io ho la possibilità di essere la fortunata ragazza che può vedere nel futuro! Evviva!
 
Sì. Nel caso foste mentalmente incompetenti e non l'aveste ancora capito, sono una Veggente. Posso vedere il futuro. Non tutto, ovviamente, ma solo scorci. Piccoli frammenti. Fortunatamente (o a volte, non così fortunatamente), quei piccoli frammenti sono sufficienti. Sono la ragione principale per cui siamo così ricchi. Sì, quando vostra figlia ha la sorprendente abilità di predire l'andamento del mercato bancario e qual è il prossimo biglietto vincente della lotteria, non è una grande sorpresa che diventiate innegabilmente benestanti.
 
Come, quando avevo quattro anni, predissi che mio zio Henry avrebbe avuto un terribile incidente d'auto. I miei genitori non mi credettero quando gli dissi che "Zio Henry farà un grande boo-boom domani.
Graaaande boo-boom. Ahia. Zio Henry non deve guidare domani." Li guardai molto seriamente con i miei occhi argentati, ma loro mi diedero un buffetto sulla testa con un vago "Che carino, tesoro" e mi spedirono fuori a giocare.
 
Il giorno dopo, zio Henry fece un incidente con un ragazzo ubriaco. Adesso è paralizzato dal collo in giù.
 
Dopo quello, cominciarono a credermi. Furbo da parte loro.
 
Quando avevo sette anni, predissi un nuovo andamento nel mercato azionario. Mio padre decise di ascoltarmi e abracadabra! Denaro immediato!
 
E poi, quando avevo dieci anni, cominciai a Vedere meglio. Nel futuro, intendo. Continuavo ad avere piccoli scorci, ma erano più definiti. Erano più lunghi, scene intere invece di flash. Mi ricordo quell'anno, quando vidi l'intera vita di mio fratello in otto minuti. Vidi la ragazza di cui si sarebbe disperatamente innamorato durante il suo settimo anno; vidi i tre figli che avrebbe avuto, il lavoro che avrebbe fatto. Lo vidi morire.
 
Ora, molte ragazze sarebbero entusiaste di vedere il loro fratello gemello morire. Ma non io. Perché a differenza di chiunque altro, io e Apollo siamo davvero legati. Lui è il mio migliore amico, il mio confidente più fidato, il mio protettore e il mio rifugio. Praticamente, lo amo più della mia stessa vita. Quindi quando lo vidi morire... ero un po' triste. Mi rannicchiai sulle sue gambe e piansi per ore mentre mi spiegava che avrebbe vissuto una lunga e bella vita, era ancora vivo e tutti un giorno o l'altro devono morire.
 
Ovvio che lo so. Non sono completamente stupida. Ma vedere Pol tutto vecchio e rugoso... cerco di non pensarci.
 
Sì, mi avete sentita. Pol. Io chiamo mio fratello Apollo, Pol. Voglio dire, Apollo è un po' troppo elegante e a lui sta bene se lo chiamo "Paul", anche se lo scrivo come Pol. A mia difesa, lui mi chiama Missy (anche Artemis è un po' troppo elegante), così Pol non è tanto male.
 
Ok, è una bestemmia bell'e buona chiamare qualcuno di nome "Apollo" "Pol". Voglio dire, Apollo è unico e misterioso e fico da sentire, invece "Pol" è totalmente piatto. Sparatemi pure.
 
Ma dovete sparate anche a Pol. Chiama una ragazza di nome Artemis "Missy".
 
Missy. Signorina. Mi sembra che mi sgridi ogni volta che pronuncia il mio nome. Anche se, dopo tutti questi anni, mi ci sono un po' abituata. Così non mi importa se i miei amici mi chiamano Missy. Almeno, non troppo. Sebbene anche sentire il mio vero nome, Artemis, che mi piace abbastanza, sarebbe carino. Artemis suona molto più regale di "Missy".
 
Artemis suona come una bellissima ragazza con capelli splendenti che passeggia al chiaro di luna e profuma di rose.
"Missy" suona come una secchiona con occhiali enormi.
 
Lo dico ai miei amici tutte le volte, ma loro ridono e basta. RIDONO! Voglio dire, sto esprimendo i miei sentimenti più profondi e interiori ai miei amici e loro mi ridono in faccia. Caspita, grandi amici, eh?
 
Immagino che dovrei fermarmi a spiegare un po' di più la mia vita. Oltre ad essere una Veggente, sono anche una strega. Una veramente potente. E' leggermente spaventoso (per gli altri. A me piace) quando la mia magia funziona centinaia di volte meglio di quella di chiunque altro.
 
I miei sortilegi scudo possono deviare le Maledizioni Senza Perdono. Nessun sortilegio scudo può deviare le Maledizioni Senza Perdono. L'unica persona mai sopravvissuta alla peggiore (Avada Kedavra) è Harry Potter. E solo perché Voldemort (oh, smettete di boccheggiare e rabbrividire, femminucce. Quel tizio è morto) era troppo stupido per capire che "l'amore è la magia più potente di tutte".
 
Davvero? Voglio dire, non è un po' troppo sdolcinato?

Comunque, sarò una Grifondoro del settimo anno ad Hogwarts. Io aaaamo Hogwarts. E prima che prenotiate un posto per me al reparto malattie mentali al San Mungo, dovrei spiegare che non amo la scuola. Amo solo Hogwarts. E' difficile non innamorarsi del castello, delle scale che si muovono, le armature che camminano e i muri che ridacchiano. Per non parlare di tutti i miei amici.
 
I miei amici. Dio, amo quei matti. C'è Dominique Weasley (abbreviato in Dom), una bionda stupenda con una personalità fantastica e un forte odio per tutto quello che è rosa; Alexandria Lewis (abbreviato in Alex), una bruna alta e carina che è disgustosamente intelligente e totalmente ossessionata con Fred Weasley (II) ed Elizabeth Paciock (abbreviato in Ella. Vi farebbe davvero male se la chiamaste "Elizabeth"), una bruna piccola e chiacchierona con una amore per le piante, la moda e il Quidditch.
 
E poi ci sono io. Artemis Jones (abbreviato in...Missy...), Veggente (anche se solo Dom sa del mio dono), una strega potente, alta, ricci capelli biondi, occhi grigi, Cacciatrice della squadra di Quidditch, decisamente intelligente (anche se me lo dico da sola). Oh, e James Potter II è la rovina della mia esistenza. Giuro che il suo obiettivo nella vita è quello di mandarmi in bestia. Il suo hobby è farmi infuriare. Ogni volta che vado fuori di testa per colpa sua, sorride compiaciuto e se ne va, probabilmente a spuntare un altro giorno sul suo calendario "Diamo fastidio ad Artemis".
 
E la parte peggiore? E' il migliore amico di mio fratello. Questo significa che è a casa mia tutta l'estate. Evviva! Sono obbligata a passare tutto il mio tempo con James "Sono un idiota" Potter. Sul serio. Vedete, la mia migliore amica è Dom, che è sua cugina, così ogni volta che vado alla Tana con lei, lui è lì. E poi quando torno a casa mia, lui e lì! E' OVUNQUE, VE LO GIURO! E' come se mi perseguitasse o qualcosa del genere! Giusto per potermi infastidire!
 
Ed è l'unico che mi chiama Artemis. Cioè, ho pregato tutte le persone che mi piacciono di chiamarmi Artemis e l'unica persona che non mi piace è l'unica che mi chiama così! Gli ho chiesto perché (durante una breve tregua ad un certo punto delle nostre vite) e mi ha detto che lo fa perché gli piace più di Missy. Amico, anche a me. Anche a me.
 
Ma oltre a questo, mi da fastidio da morire. Ogni giorno, trova uno scherzo nuovo e diverso, qualcosa che mi farà infuriare ed esplodere dalla rabbia. Una volta, dopo che era riuscito a spingermi nel Lago Nero, gli stavo urlando dritto in faccia. E sapete cosa fece? Mi baciò. Proprio sulla bocca. Mentre stavo ancora blaterando contro di lui! E poi si allontanò e sussurrò «Sei così sexy quando ti arrabbi» e se ne scappò via, mentre io lo fissavo scioccata. Rimasi furiosa per una settimana. Non posso credere di aver lasciato che James Sirius Potter mi baciasse. Io odio quel dannato idiota.
 
Quindi potete solo immaginare l'orrore che sto provando in questo momento. In realtà non potete, perché non sapete perché sono inorridita.
 
Lasciate che vi racconti una storia. Immaginate questo: ultimo giorno d'estate. Artemis Jones e Dominique Weasley stanno dormendo in una delle tante camere della Tana. Artemis è stravaccata sul letto con le coperte arrotolate qua e là e i capelli sparsi sul cuscino. Dominique sta dormendo con grazia, le mani piegate gentilmente sotto la guancia. Sul pavimento della stessa stanza ci sono Apollo Jones e James Potter, entrambi che russano abbastanza forte. Ora, non chiedetemi perché la famiglia di Dom li lasci dormire nella nostra stanza. Si fidano troppo di noi.
 
Ho descritto la scena. Ora, diamo un'occhiata al sogno di Artemis, che ne dite? Tenete a mente che ogni volta che Artemis sogna qualcosa, si tratta in realtà di una visione.
 

«MAMMA!» strillò una bambina con i capelli biondi e gli occhi castani «FALLO SMETTERE!»

«Jacob» avvertii, mettendo fuori la testa nel cortile e lanciando un'occhiata severa ad un bambino con disordinati capelli neri e birichini e brillanti occhi grigi «Lascia stare tua sorella».

«Ma maaamma. Le stavo solo facendo vedere questa bella lumaca che ho trovato!» la sollevò per mostrarmela.

«Sì, è fantastica, ora mettila giù, per favore» dissi pazientemente.

«Va bene» disse imbronciato. Poi appoggiò la lumaca sulla spalla della bambina che strillò dalla paura e scoppiò a piangere.

«JACOB!» dissi infuriata, lanciandogli l'occhiataccia che solo le madri sanno fare. Lui mi fece un sorriso imbarazzato e la tolse.

«Non le stava facendo niente» borbottò.

«Emma, tesoro, smetti di piangere, zucchero. E' andata via» dissi. Lei guardò la sua spalla e smise di piangere non appena notò la sua maglietta libera dalla lumaca.

«Jacob è cattivo» tirò su col naso.

«Jake. Chiedile scusa. Adesso» dissi severamente.

«Scusa, Emma» mormorò e la abbracciò, giusto per essere sicuro. Sorrisi, specialmente quando Emma ridacchiò e gli baciò una guancia e Jacob fece finta di esserne disgustato e se la pulì.

«Ehi! Vuoi vedere una farfalla che ho trovato?» le chiese.

«Sì!» Emma annuì con vigore, facendo rimbalzare i suoi ricci. Jacob la prese per mano e corsero via.

«RAGAZZI!» urlai per farmi sentire «NON TROPPO LONTANO!»

«Ti preoccupi troppo» ridacchiò una voce profonda al mio orecchio. Delle forti braccia si avvolsero intorno alla mia vita e il mento di un uomo si posò sulla mia spalla. Mi baciò il collo con delicatezza. Improvvisamente, mi sentii riempire da un forte sentimento di amore e tenerezza, come se non potesse succedermi nulla stando tra quelle braccia. Sospirai e mi appoggiai a lui.

«Voglio solo che siano al sicuro» fissai le figure dei miei bambini che si allontanavano.

«Artemis» disse lui. Qualcosa nel modo in cui lo disse mi suonò familiare... «Non preoccuparti. Staranno bene».

«Lo so» sorrisi alle loro sagome.

«Ti amo, Artemis» mi sussurrò all'orecchio, baciandomi ancora una volta il collo.

«Mmm. Ti amo anch'io». Mi girai, avvolgendo le braccia intorno al suo collo e baciandolo delicatamente. Mi allontanai, guardando fisso nei dolci occhi dorati di mio marito. Gli scostai una ciocca di scompigliati capelli corvini dagli occhi e lo baciai di nuovo. «Ti amo anch'io, James».
 
James. James? JAMES?!
 
Oh, cazzo.

 

Mi svegliai urlando, i ricci che volarono in tutte le direzioni mentre feci un balzo.

Dom si mise a sedere velocemente, ad occhi spalancati «Cosa, cosa, cosa c'è? Chi è ferito?» ansimò, guardandosi attorno.

«Missy? Cos'è successo?» mi girai verso Pol, che aveva afferrato la bacchetta e la puntava alle varie ombre.

«Dannazione, Artemis. Perché diamine stai urlando a quest'ora impossibile?» la voce di James giunse dai piedi del mio letto. Pol diresse la luce della sua bacchetta sulla mia faccia e, scorgendo l'espressione di assoluto terrore, tutti e tre iniziarono a preoccuparsi.

«Missy, cos'è successo-?»

«-incubo? Stai-?»

«Artemis, perché sei così spaventata-?»

Ma fu la voce di James che mi riscosse. Era la stessa voce che avevo sentito nella mia visione, la stessa voce che avevo associato ad amore e affetto. Mugolai e mi rannicchiai lontano da lui. Mi fissarono tutti e tre.

«Missy?» chiese piano Pol alla fine «Cosa hai sognato?» Pol sa delle mie visioni nel sonno (ovviamente), così come Dom. James sembrava solo preoccupato. Era strano, vedere una tale espressione sul suo volto.

Scossi il capo «Non voglio parlarne ora» dissi con voce bassa. Evitai gli occhi di James con tutte le mie forze.

Il mio futuro marito. Sarebbe diventato mio marito. Quel deficiente si sarebbe sposato con me.
 

Oh, per favore, uccidetemi.

Mi salverebbe dalla lesione cerebrale che mi farà innamorare di quell'idiota.
 

Artemis Potter. Tremai solo al pensiero.
 

«James, non hai voglia di fare una passeggiata?» gli chiese Dom, lo sguardo rivolto ancora verso di me.

«Ehm, no. Sono circa le tre; nessuno sano di mente andrebbe a fare una passeggiata adesso» disse confuso.

«No, penso che una passeggiata sia magnifica adesso; non credi anche tu, Apollo?» domandò attraverso i denti serrati.

«Sì» concordò Apollo, guardandomi anche lui attentamente.

«Ma non voglio-».

«James. Vattene. Adesso» Dom indicò la porta.

«Cosa?! Ma voglio sapere cosa c'è che non va-».

«James, amico, per favore. Dobbiamo parlare con Artemis» Apollo lo guardò con la sua espressione "Sono dannatamente serio in questo momento" e James uscì dalla stanza, borbottando sottovoce su "Solo un dannato incubo" e "stanno esagerando" e qualcosa sull'avere una reazione eccessiva e bambini. Va beh.

«Dicci cosa è successo» Dom si voltò verso di me e io scoppiai a piangere. «No, aspetta- Scusa, non volevo-» disse Dom di fretta, agitando le mani davanti a me. Ma era Apollo a sapere cosa fare. Si arrampicò sul mio letto e mi tirò verso di lui. Piansi disperatamente nascosta nel suo petto, mentre lui mi massaggiava la schiena. Dom mi accarezzò i capelli.
 

Oh, dovrei fare un'aggiunta. Quei due sono fatti l'uno per l'altra. Sul serio. Si sposeranno e avranno tre figli: David, Marisa e Stella. Vi ricordate la mia visione a dieci anni? Quella ragazza era Dom. Non l'ho mai detto a nessuno dei due e non intendo farlo finché non saranno sposati.
 

«Era così terribile?» mi chiese Apollo, mentre iniziavo a piangere più forte al pensiero del matrimonio. Annuii.

«Moriva qualcuno?» chiese con delicatezza Dom, continuando ad accarezzarmi. Scossi il capo.

«Si faceva male?» tentò Apollo. Un'altra scrollata.

«Perdeva la memoria?» No.

«Veniva torturato?» Provate di nuovo.

«Tu ti facevi male o morivi?» chiese Dom. Annuii e singhiozzai.

«Cosa?» esclamò Apollo allarmato.

«Soffrirò una seria lesione cerebrale» farfugliai alla fine.

«Oddio. Quando? Come?» chiese Dom freneticamente.

«Quando? Settimo anno». Potevo esserne sicura dalla mia visione. Era nella parte più profonda della mia mente futura.

«Sarà un incidente?» chiese Dom, sul punto di scoppiare a piangere «Come succederà?»

«Non ti dimenticherai di tutti e tutto e andrai in coma, vero?» chiese Apollo ansioso e assolutamente miserabile.

«No» riuscii a fare una risata acquosa.

«Allora cosa succederà?» strillò Dom «Ho appena scoperto che la mia migliore amica si farà seriamente male durante il suo settimo anno e tu stai ridendo?»

«Non mi farò male» risposi.

«Cosa?!» esclamarono nello stesso momento.

«Allora cosa succederà?» chiese Dom, frustrata.

«Io-io-io».

«... Tu cosa?... Andiamo, Missy, diccelo» disse Pol a bassa voce.

«Mi innamorerò di James Potter. E mi sposerò con lui» piagnucolai. Iniziai a piangere ancora più forte.

Dom fece una specie di risata sollevata «E' questo?»

«E' questo?! Non è "questo"! E' la cosa peggiore che potesse mai succedermi!» urlai.

«No, Missy, non è così. Andiamo, non è così male» disse Apollo «E una volta che ti sarai innamorata di lui, imparerai ad affrontare le sue piccole stranezze».

Feci una specie di urlo-strillo-gemito strozzato. Sembravo una sorta di bestia rabbiosa.

«Oh, che carino! La mia migliore amica e mio cugino che si innamorano l'una dell'altro!» strillò Dom.

«Ti innamorerai di James Potter» rise Apollo.

«Sì, avevi ragione sulla lesione cerebrale» aggiunse Dom, ridacchiando anche lei.

«Attenti» li avvertii «Conosco delle cose su voi due e stavo pensando di dirvele, ma ora non credo che lo farò più».

«Eh, chi se ne importa?» scrollò le spalle Pol «Lo scopriremo lo stesso».

«Vi odio» misi il broncio. Mi piaceva avere un vantaggio su di loro.

«Allora, cosa hai intenzione di fare?» mi chiese Dom.

Digrignai i denti «Cambierò il futuro».

«Ehm... Missy, lo sai che non puoi cambiare il futuro» disse Apollo insicuro.

«No. Io posso» insistetti «Il futuro è soggettivo; cambia in base alle nostre azioni e decisioni. Non è scritto sulla roccia».

«Scommetto che quella visione, invece, era solida come una roccia» disse Apollo. A volte, le mie visioni erano un po' offuscate perché potevano cambiare.

«Lo era» ammisi «Ma posso cambiare il futuro. Lo farò. Non mi innamorerò di quell'idiota».

«Artemis» disse dolcemente Dom. Ero sicura che stava per dire qualcosa di saggio e profondo. Quando pronunciava il mio nome per intero di solito era importante. «Puoi cambiare il futuro, ma non puoi fare niente per cambiare il destino».
 

Wow. Quello che era profondo. Chiunque abbia detto che le bionde sono ottuse è uno stupido.

Beh, qualcuna lo è. Ma decisamente ci sono delle eccezioni alla regola. Io, per esempio. Io decisamente non sono ottusa. E neppure Dom o Apollo. Ecco allora. Non tutti i biondi sono ottusi. Stupidi stereotipi.
 

«Chi ha detto che era destino?» chiesi testardamente. Dom aprì la bocca per dire qualcosa, ma Apollo la bloccò con una mano e lei la richiuse, confusa. «Lascia stare» la avvisò e lei annuì... aspettate, quello non è un leggero rossore, vero? O mio dio, anche le guance di Apollo sono un po' tinte di rosa... si stanno finalmente innamorando uno dell'altra!
 

Sììììììììììììììììììì!!!
 

«Puoi provare, Artemis. Ma dubito che qualsiasi cosa tu abbia intenzione di fare funzionerà, perché Dom ha ragione, questo è destino. Non sfidare il destino».

«Tsè» brontolai. Non mi sarei innamorata di un idiota di prima categoria come James Potter. Beh, se fosse un po' più gentile, forse...

«Vado a recuperare James. Buona notte a tutt'e due» Apollo lasciò la stanza. Non appena se ne andò, mi girai verso Dom. «Sputa il rospo».

«Di cosa stai parlando?»

«Ho visto il modo in cui guardavi mio fratello. Spara».

Sembrava nervosa «Noi-ehm... possiamo aver... voglio dire, magari a quella festa il mese scorso... con tutto l'alcool e quella roba lì... noi abbiamo... ehm».

Ehi, aspettate. Io pensavo stesse per ammettere i suoi sentimenti per lui. Di cosa sta parlando?

«Ho come, per sbaglio, per caso fatto sesso con lui» mormorò, guardando in basso e diventando rosso acceso in faccia.

«Cooooosa?» Gli occhi mi uscirono dalle orbite. Decisamente, quello non l'avevo visto. Di solito lo faccio.

«Scusa» mormorò, assolutamente mortificata.

«Perché non me l'hai detto?» chiesi. Ero ancora un po' scioccata.

«Pensavo lo sapessi già».

«Questo non l'ho visto» scossi il capo «Probabilmente perché è stato un impulso del momento... ma davvero

«Sì, abbiamo ehm... deciso di non dirlo a nessuno...»

«L'hai detto a me» strano, ma non ero arrabbiata. Probabilmente perché si trattava del suo futuro marito.

«Pensavo lo sapessi già, ma avessi soltanto bisogno che lo ammettessi» era ancora tutta rossa.

«No, pensavo stessi per... ammettere qualcos’altro».

«Cosa?» incurvò un sopracciglio.

«Non importa» dissi velocemente.

«Non sei arrabbiata?» chiese confusa.

Mi girai e le feci un gran sorriso «Per niente».

«Davvero?»

«Davvero».

«Perché no?»

«Perché io so delle cose» le sorrisi e mi girai per addormentarmi.

«DIMMELO!»

«Notte, Dom».

«ARTEMIS SELENE JONES! DIMMELO!»

«DOMINIQUE GABRIELLE WEASLEY, NO!» le risposi, sorridendo.

«APOLLO OLIVER JONES, COS'è SUCCESSO AD ARTEMIS SELENE JONES?» chiese James a mio fratello, entrando nella stanza e sorridendoci.

«JAMES SIRIUS POTTER, NIENTE».

«ARTEMIS SELENE JONES, DIMMI COS'è SUCCESSO»

«JAMES SIRIUS POTTER, NO» risposi freddamente.

«ALBUS SEVERUS POTTER VUOLE CHE FACCIATE TUTTI SILENZIO COSì PUò CONTINUARE A DORMIRE!" urlò Albus, il fratello minore di James, dalla stanza accanto. Albus è proprio un ragazzo carino. Merita il suo futuro: una moglie magnifica (Noah Paciock, la sorellina di Ella) e tre figli. Sarà anche Cercatore per i Cannoni di Chudley (non sono più la peggior squadra del campionato).

«ROSE LUNA WEASLEY è D'ACCORDO CON LUI!» aggiunse Rose. Amo quella ragazza. E' cosi dolce... ma il suo futuro continua a cambiare. Mi fa impazzire da morire.

«SCORPIUS HYPERION MALFOY VUOLE SAPERE PERCHé TUTTI STANNO USANDO I NOMI PER INTERO E STANNO PARLANDO CON LE MAIUSCOLE» Scorpius, il migliore (e davvero sexy. Se solo fosse più grande) amico di Al ridacchiò. Anche Scorpius ha un futuro nebuloso.

«ARTEMIS SELENE JONES NON NE HA IDEA» dissi. Scoppiammo tutti a ridere e riuscii a sentire le risate anche dalla stanza accanto.

«Beh, questo è stato decisamente strano» dissi alla fine.

«Non puoi aspettarti niente di meno da noi» osservò James.

Scrollai le spalle «Vero» Poi mi sdraiai immediatamente e mi rimisi a dormire.
 

Ho deciso cosa farò. Eviterò James Sirius Potter a tutti i costi. Cambierò il futuro. Posso farlo.

Quindi, beccatevi questo.
 

***

 

«MISSYYYYYYYY!!!» l'urlo di Ella poteva venire sentito tranquillamente per tutto il binario e la gente rise mentre lei mi saltava addosso, facendomi barcollare.

«AHIA! STACCATI, PICCOLA PAZZA!» urlai, mentre si aggrappava alla mia schiena e mi strillava felice nell'orecchio.

«Ehi, ragazze» salutò Jason. Anche lui è amico di Apollo, ma non tanto quanto James. Mi staccò Ella di dosso. Lei si contorse per sfuggire alla sua presa, ma lui si limitò a ridere e lanciarsela sulla spalla come se fosse una piccola bambola di pezza.

«EHI! METTIMI GIù!» urlò Ella indignata. Ella è minuta e carina, mentre Jason è muscoloso, alto e davvero, davvero bellissimo. Sono entrambi spensierati e amanti del divertimento, ed è per questo che sono fatti l'uno per l'altro. Veramente. Diventeranno la coppia più carina di tutte e avranno otto bambini perché non saranno capaci di togliersi le mani di dosso. Ho visto tutto in una visione molto lunga: venti minuti. E intendo tutto quanto. Ella è una che strilla, nel caso qualcuno di voi voglia saperlo.
 

In realtà fa un po' paura. Ognuna del mio gruppo di amiche ha l'anima gemella nel gruppo di amici di Apollo. Vedete, Ella e Jason staranno insieme, Alex e Fred II si sposeranno, Dom e Apollo si innamoreranno perdutamente e poi ci siamo io... e Potter (inserite qui brivido di disgusto). Ma cambierà.
 

«Grazie» sospirai riconoscente «Stava per rompermi un timpano».

«LASCIAMI ANDARE!»

«E così se ne andò il mio udito» Jason rabbrividì. Adesso, Jason ed Ella hanno una specie di relazione amore/odio. Presto sarà amore/amore. Diventeranno disgustosi. Non vedo l'ora.

«Jason, amico!» Potter ci raggiunse e diede un pugno sulla spalla di Jason «Ehi Ella» aggiunse, guardando la ragazza urlante. Lei sorrise e salutò con una mano, poi continuò a strillare.

«COSA?»  chiese Jason ad alta voce. Ella gli stava ancora urlando nell'orecchio, attraendo un sacco di sguardi strani.

«HO DETTO CIAO!» strillò forte Potter «Oh, per l'amor di dio» aggiunse esasperato, tirando giù Ella da Jason e rimettendola delicatamente con i piedi a terra.

«Grazie Jimmy» disse Ella con tutta la dignità che poteva racimolare. Purtroppo, non era molta visto che era appena stata tirata giù dalla schiena di un tipo a cui stava strillando nelle orecchie. «Ora, dov'ero rimasta? Oh giusto! MISSYYYYYYY!!»  strillò ancora, cercando di saltarmi addosso. Questa volta, prese la rincorsa e io rischiai di cadere. All'improvviso, delle mani calde e forti afferrarono le mie braccia e mi tennero in equilibrio. Una scossa di elettricità mi passò lungo le braccia al suo tocco.

«Stai bene?» mi chiese Potter, mentre cominciavo a far staccare Ella che aveva ricominciato a strillarmi felice nell'orecchio.

«Sì, grazie» dissi con distacco.

«DOMIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!» urlò all'improvviso Ella. Mi lasciò andare (grazie, caro Merlino) e corse verso Dom, che fece un piccolo strillo spaventato e cominciò a correre nella direzione opposta.

«E' pazza. Ma non puoi non amarla» Jason sorrise ad Ella, che stava ancora correndo dietro a Dom.

«Più come, tu non puoi non amarla» gli sorrisi compiaciuta e lui farfugliò. Anche James ghignò.

«Ehi» disse una voce calma e tranquilla.

«ALEX!» strillai e mi lanciai su di lei. Alex era la più normale nel nostro gruppo, che non significa davvero molto visto che il nostro gruppo consiste in una Veggente, una mezza Veela/mezzo Lupo Mannaro e una ragazza che si comporta come una bambina. Ma comunque. E' tranquilla, dolce e davvero intelligente. E stupenda ovviamente, ma in realtà non se ne accorge. Triste, davvero. Voglio dire, ha la bellezza necessaria per avere qualsiasi ragazzo voglia, ma va dietro all'unico tipo che non ha assolutamente alcun interesse romantico in lei. E' talmente masochista.
 

Disse la ragazza che era determinata a cambiare il futuro anche se sapeva che non avrebbe funzionato.
 

Touché, cervello. Touché.
 

«Ehi, Missy» ricambiò il mio abbraccio. «E James» aggiunse, facendogli un sorriso. Lui ricambiò «E Jason... cos'hai?» finalmente notò che Jason era rosso in faccia e stava ancora mormorando tra sé e sé.

«Gli piace Ella» dicemmo io e Potter insieme. Jason ci fulminò.

«Davvero? Grande» Apollo arrivò e gli diede un pugno sul braccio come saluto. Davvero, i ragazzi sono strani. «Dov'è Freddie?» chiese a James. Alex si interessò immediatamente all'ammasso di cemento ai suoi piedi. Le sue guance si arrossarono leggermente.

«Come faccio a saperlo?» James scrollò le spalle.

«Beh, a parte il fatto che è un tuo parente e che sei venuto con lui, intendi dire?» chiese Jason.

«Parlando di persone con cui sei imparentato, dov'è Dom? E Ella» aggiunse Apollo.

«Probabilmente staranno ancora correndo qui attorno da qualche parte. Dom sta scappando dall'abbraccio di saluto e gli strilli di Ella» risposi per Potter. Non l'avevo ancora guardato una sola volta oggi. UNO A ZERO PER ME!

«Giusto» Pol annuì e roteò gli occhi.

«OK, ho capito dannazione, ti sono mancata, ora per favore mi scenderesti di dosso, cazzo

«Aah, sembra che la sempre-gentile Dominique sia arrivata» la voce di Fred arrivò da dietro di noi.

«Freddie!» Jason abbracciò Fred (in modo maschile, naturalmente) e Alex divenne ancora più rossa.

«ALEEEEEEEEEEEX!!!» Ella volò da Alex, che urlò di naturale terrore e cercò di fare del suo meglio per apparire più insignificante possibile. Non funzionò. Ricevette il trattamento di urla e abbracci proprio come il resto di noi. Cos'è successo all'abbraccio-pacca-fine non lo so. Fondamentalmente, abbiamo mandato all'inferno quel piccolo tipo di saluto.
 

«Finalmente, sembra una dannata scimmia urlatrice» Dom mi raggiunse, massaggiandosi l'orecchio.

«Lo so. Sono diventato sordo anch'io» Jason si indicò l'orecchio mestamente.

«Mi dispiace per te, amico» gli diedi una pacca sul braccio per consolarlo «Ma se non saliamo adesso sul treno, partirà per Hogwarts».

«ELLA, ALEX, ANDIAMO! TRASCINATE I VOSTRI CULI SUL TRENO!» urlo loro Dom. Beh, qualcuno era di umore nero quel giorno.

«LE COSTOLE, ELLA, ATTENTA ALLE COSTOLE!» ansimò Alex. Fred staccò Ella da Alex e la mise dritta a terra. Ella ci guardò e ci fece un gran sorriso «Mi siete mancati, ragazzi!»

«Davvero? Non l'avevamo ancora capito» disse Alex sarcastica, ancora leggermente senza fiato. Si massaggiò le costole mentre inceneriva Ella, che ebbe la decenza di apparire vergognosa.
 

***

 

«Artemis?» Il volto ansioso, terrificato e preoccupato di Dom mi comparì davanti.

«Sì?» la fissai bene, notando la sua espressione «Cosa c'è, Dom?» chiesi preoccupata.

«Sono- sono incinta».

 

Sorrisi, anche se la mia mente era a miglia di distanza. Avevo visto la formazione della famiglia di Dom... proprio l'inizio. Sono così contenta per lei!

«Artemis. ARTEMIS!» la faccia di Potter mi apparve improvvisamente davanti. Scattai indietro, non aspettandomi di trovarmelo di fronte.

«Cosa?»

«Ti ho chiesto se vuoi qualcosa dal carrello. Circa otto volte, veramente. Cosa stavi guardando? E perché sorridevi?»

«Niente di particolare. Devo essermi incantata» scrollai le spalle e uscii dallo scompartimetno, lasciandomi dietro un Potter molto confuso. Di solito restavo sempre e ci divertivamo a litigare. Ma sto mantenendo le distanze. Cambierò il futuro. Lo farò. So di poterlo fare.
 

Il resto del viaggio fu più o meno come al solito. Ella e Jason che flirtavano tra di loro, Dom e Pol che cercavano di evitare di incrociare gli sguardi e quando capitava arrossivano, Alex guardava Fred dormire e Potter mi fissava mentre leggevo un libro babbano. Feci del mio meglio per ignorarlo.

Praticamente, fu il viaggio in treno più strano che avevamo mai fatto, avrei voluto urlare. Almeno Ella e Jason si stavano divertendo nella loro bolla personale.
 

Più tardi, al banchetto, stavo giocherellando con il cibo (non ero dell'umore adatto per mangiare) quando realizzai. Non c'è niente di più strano o disgustoso al mondo dello scoprire che la tua migliore amica è andata a letto con tuo fratello. Guardai Dom e Apollo e arrossii al pensiero di loro due... che facevano qualcosa.
 

BLEAH!
 

Potter mi vide arrossire e fece una smorfia. Annuì e mi lanciò un'occhiata del genere "E'-strano-vero?". Io annuii e feci una smorfia, lanciandogli un'occhiata per dire "Ti-ha-detto-che-è-andato-a-letto-con-tua-cugina?" Lui annuì e fece finta di vomitare e io non riuscii a trattenermi dal sorridere. Poi gli diedi un'occhiata tipo "Non-hai-picchiato-mio-fratello-vero?" e lui scosse la testa e scrollò le spalle come per dire "Quel-che-è-fatto-è-fatto".

Tornai a guardare il mio piatto e realizzai di aver appena avuto una conversazione silenziosa con James Potter e che entrambi l'avevamo capita.
 

Strano.
 

Oh, dannazione! Avrei dovuto ignorarlo! IGNORA, ARTEMIS, IGNORALO!











Next chapter:
 

«So che mi vuoi, Jones» aprii l’altro occhio, giusto in tempo per vedere Potter inarcare le sopracciglia in modo nauseante. Mugolai e affondai la faccia nel petto di Al, così da non vedere più quell’immagine disgustosa.

«Fallo andar via» mi lamentai, la voce soffocata dalla maglietta di Al.
 

 

 

 
 

Note di traduzione:
 

Ed ecco qui. Questo è il primo capitolo di una storia davvero fantastica. E’ divertente, frizzante e molto particolare, come avete potuto leggere.
E’ la prima volta che faccio una traduzione seria e spero di essere riuscita a rendere l’atmosfera della storia originale.
Comunque, se volete leggerla di persona, ecco il link: Déjà Vu

 
L’autrice è geniale e simpaticissima, quando le ho detto che mi sarebbe piaciuto tradurla in italiano era davvero eccitata e voleva che le mandassi il capitolo in italiano, anche se non lo conosce.

Le ho promesso che avrei tradotto le recensioni e gliele avrei inviate, quindi fatele sapere cosa ne pensate! So che siamo all’inizio, ma so altrettanto bene che se continuerete a seguirla non ve ne pentirete!

  
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