Il mio nome è Artemis Jones.
E ho un fratello gemello di nome Apollo. Lo so, probabilmente starete pensando: Wow, questa cosa sì che è intelligente, proprio come gli dei greci! Sì, sì, mamma, siamo abbastanza consapevoli che ti vanti di essere un genio. Ma seriamente, le nostre somiglianze che i nostri omonimi terminano qui.
Mentre io ho davvero un amore innaturale per la luna -è tutta carina e argentata!- non ho l'impulso improvviso di giurare di rinunciare ai ragazzi per il resto dell'eternità e poi andarmene in giro a lanciare frecce. Lanciare frecce: non fa per me. Sono più il genere di ragazza da scopa, se capite il senso. E con questo intendo volare. Non pensate cose sconce, ragazzi.
Ma, nella mitologia greca e tutta quella roba lì, è Apollo che può predire il futuro. Non Artemis. Artemis è solo la dea della caccia e della luna e di tutto quello che è fico. Apollo, dovrebbe essere il veggente. Ancora una volta, devo ricordarvi che, noi e gli dei greci, siamo molto diversi. Perché, indovinate un po'? Non è mio fratello ad avere il "dono" della conoscenza del futuro. Non è mio fratello che, in momenti a casaccio, cade improvvisamente in trance e riesce a scorgere quello che dovrà accadere.
Oh, no. Certo che no. Lui ha la possibilità di essere un normale adolescente. Io ho la possibilità di essere la fortunata ragazza che può vedere nel futuro! Evviva!
Sì. Nel caso foste mentalmente incompetenti e non l'aveste ancora capito, sono una Veggente. Posso vedere il futuro. Non tutto, ovviamente, ma solo scorci. Piccoli frammenti. Fortunatamente (o a volte, non così fortunatamente), quei piccoli frammenti sono sufficienti. Sono la ragione principale per cui siamo così ricchi. Sì, quando vostra figlia ha la sorprendente abilità di predire l'andamento del mercato bancario e qual è il prossimo biglietto vincente della lotteria, non è una grande sorpresa che diventiate innegabilmente benestanti.
Come, quando avevo quattro anni, predissi che mio zio Henry avrebbe avuto un terribile incidente d'auto. I miei genitori non mi credettero quando gli dissi che "Zio Henry farà un grande boo-boom domani. Graaaande boo-boom. Ahia. Zio Henry non deve guidare domani." Li guardai molto seriamente con i miei occhi argentati, ma loro mi diedero un buffetto sulla testa con un vago "Che carino, tesoro" e mi spedirono fuori a giocare.
Il giorno dopo, zio Henry fece un incidente con un ragazzo ubriaco. Adesso è paralizzato dal collo in giù.
Dopo quello, cominciarono a credermi. Furbo da parte loro.
Quando avevo sette anni, predissi un nuovo andamento nel mercato azionario. Mio padre decise di ascoltarmi e abracadabra! Denaro immediato!
E poi, quando avevo dieci anni, cominciai a Vedere meglio. Nel futuro, intendo. Continuavo ad avere piccoli scorci, ma erano più definiti. Erano più lunghi, scene intere invece di flash. Mi ricordo quell'anno, quando vidi l'intera vita di mio fratello in otto minuti. Vidi la ragazza di cui si sarebbe disperatamente innamorato durante il suo settimo anno; vidi i tre figli che avrebbe avuto, il lavoro che avrebbe fatto. Lo vidi morire.
Ora, molte ragazze sarebbero entusiaste di vedere il loro fratello gemello morire. Ma non io. Perché a differenza di chiunque altro, io e Apollo siamo davvero legati. Lui è il mio migliore amico, il mio confidente più fidato, il mio protettore e il mio rifugio. Praticamente, lo amo più della mia stessa vita. Quindi quando lo vidi morire... ero un po' triste. Mi rannicchiai sulle sue gambe e piansi per ore mentre mi spiegava che avrebbe vissuto una lunga e bella vita, era ancora vivo e tutti un giorno o l'altro devono morire.
Ovvio che lo so. Non sono completamente stupida. Ma vedere Pol tutto vecchio e rugoso... cerco di non pensarci.
Sì, mi avete sentita. Pol. Io chiamo mio fratello Apollo, Pol. Voglio dire, Apollo è un po' troppo elegante e a lui sta bene se lo chiamo "Paul", anche se lo scrivo come Pol. A mia difesa, lui mi chiama Missy (anche Artemis è un po' troppo elegante), così Pol non è tanto male.
Ok, è una bestemmia bell'e buona chiamare qualcuno di nome "Apollo" "Pol". Voglio dire, Apollo è unico e misterioso e fico da sentire, invece "Pol" è totalmente piatto. Sparatemi pure.
Ma dovete sparate anche a Pol. Chiama una ragazza di nome Artemis "Missy".
Missy. Signorina. Mi sembra che mi sgridi ogni volta che pronuncia il mio nome. Anche se, dopo tutti questi anni, mi ci sono un po' abituata. Così non mi importa se i miei amici mi chiamano Missy. Almeno, non troppo. Sebbene anche sentire il mio vero nome, Artemis, che mi piace abbastanza, sarebbe carino. Artemis suona molto più regale di "Missy".
Artemis suona come una bellissima ragazza con capelli splendenti che passeggia al chiaro di luna e profuma di rose.
"Missy" suona come una secchiona con occhiali enormi.
Lo dico ai miei amici tutte le volte, ma loro ridono e basta. RIDONO! Voglio dire, sto esprimendo i miei sentimenti più profondi e interiori ai miei amici e loro mi ridono in faccia. Caspita, grandi amici, eh?
Immagino che dovrei fermarmi a spiegare un po' di più la mia vita. Oltre ad essere una Veggente, sono anche una strega. Una veramente potente. E' leggermente spaventoso (per gli altri. A me piace) quando la mia magia funziona centinaia di volte meglio di quella di chiunque altro.
I miei sortilegi scudo possono deviare le Maledizioni Senza Perdono. Nessun sortilegio scudo può deviare le Maledizioni Senza Perdono. L'unica persona mai sopravvissuta alla peggiore (Avada Kedavra) è Harry Potter. E solo perché Voldemort (oh, smettete di boccheggiare e rabbrividire, femminucce. Quel tizio è morto) era troppo stupido per capire che "l'amore è la magia più potente di tutte".
Davvero? Voglio dire, non è un po' troppo sdolcinato?
I miei amici. Dio, amo
quei matti. C'è Dominique Weasley (abbreviato in Dom), una
bionda stupenda con
una personalità fantastica e un forte odio per tutto quello
che è rosa;
Alexandria Lewis (abbreviato in Alex), una bruna alta e carina che
è
disgustosamente intelligente e totalmente ossessionata con Fred Weasley
(II) ed
Elizabeth Paciock (abbreviato in Ella. Vi farebbe davvero male se la
chiamaste
"Elizabeth"), una bruna piccola e chiacchierona con una amore per le
piante, la moda e il Quidditch.
E poi ci sono io. Artemis
Jones (abbreviato in...Missy...), Veggente (anche se solo Dom sa del
mio dono),
una strega potente, alta, ricci capelli biondi, occhi grigi,
Cacciatrice della
squadra di Quidditch, decisamente intelligente (anche se me lo dico da
sola).
Oh, e James Potter II è la rovina della mia esistenza. Giuro
che il suo
obiettivo nella vita è quello di mandarmi in bestia. Il suo hobby
è
farmi infuriare. Ogni volta che vado fuori di testa per colpa sua,
sorride
compiaciuto e se ne va, probabilmente a spuntare un altro giorno sul
suo
calendario "Diamo fastidio ad Artemis".
E la parte peggiore? E' il
migliore amico di mio fratello. Questo significa che è a
casa mia tutta l'estate.
Evviva! Sono obbligata a passare tutto il mio tempo con James "Sono un
idiota" Potter. Sul serio. Vedete, la mia migliore amica è
Dom, che è sua
cugina, così ogni volta che vado alla Tana con lei, lui
è lì. E poi quando
torno a casa mia, lui e lì! E' OVUNQUE, VE LO GIURO! E' come
se mi
perseguitasse o qualcosa del genere! Giusto per potermi infastidire!
Ed è l'unico
che mi
chiama Artemis. Cioè, ho pregato tutte le persone che mi
piacciono di chiamarmi
Artemis e l'unica persona che non mi piace è l'unica che mi
chiama così! Gli ho
chiesto perché (durante una breve tregua ad un certo punto
delle nostre vite) e
mi ha detto che lo fa perché gli piace più di
Missy. Amico, anche a me. Anche a
me.
Ma oltre a questo, mi da
fastidio da morire. Ogni giorno, trova uno scherzo nuovo e diverso, qualcosa
che mi farà infuriare ed esplodere dalla rabbia. Una volta,
dopo che era
riuscito a spingermi nel Lago Nero, gli stavo urlando dritto in faccia.
E
sapete cosa fece? Mi baciò.
Proprio sulla bocca. Mentre stavo ancora
blaterando contro di lui! E poi si allontanò e
sussurrò «Sei così sexy quando
ti arrabbi» e se ne scappò via, mentre io lo
fissavo scioccata. Rimasi furiosa
per una settimana. Non
posso credere di aver lasciato che James Sirius
Potter mi baciasse. Io odio quel dannato idiota.
Quindi potete solo
immaginare l'orrore che sto provando in questo momento. In
realtà non potete,
perché non sapete perché
sono inorridita.
Lasciate che vi racconti
una storia. Immaginate questo: ultimo giorno d'estate. Artemis Jones e
Dominique Weasley stanno dormendo in una delle tante camere della Tana.
Artemis
è stravaccata sul letto con le coperte arrotolate qua e
là e i capelli sparsi
sul cuscino. Dominique sta dormendo con grazia, le mani piegate
gentilmente
sotto la guancia. Sul pavimento della stessa stanza ci sono Apollo
Jones e
James Potter, entrambi che russano abbastanza forte. Ora, non
chiedetemi perché
la famiglia di Dom li lasci dormire nella nostra stanza. Si fidano
troppo di
noi.
Ho descritto la scena.
Ora, diamo un'occhiata al sogno di Artemis, che ne dite? Tenete a mente
che
ogni volta che Artemis sogna qualcosa, si tratta in realtà
di una visione.
«MAMMA!»
strillò una bambina con i capelli biondi e gli occhi castani
«FALLO
SMETTERE!»
«Jacob»
avvertii,
mettendo fuori la testa nel cortile e lanciando un'occhiata severa ad
un
bambino con disordinati capelli neri e birichini e brillanti occhi
grigi
«Lascia stare tua sorella».
«Ma maaamma.
Le stavo
solo facendo vedere questa bella lumaca che ho trovato!» la
sollevò per
mostrarmela.
«Sì,
è fantastica, ora
mettila giù, per favore» dissi pazientemente.
«Va
bene» disse
imbronciato. Poi appoggiò la lumaca sulla spalla della
bambina che strillò
dalla paura e scoppiò a piangere.
«JACOB!»
dissi
infuriata, lanciandogli l'occhiataccia che solo le madri sanno fare.
Lui mi
fece un sorriso imbarazzato e la tolse.
«Non le stava
facendo
niente» borbottò.
«Emma,
tesoro, smetti
di piangere, zucchero. E' andata via» dissi. Lei
guardò la sua spalla e smise
di piangere non appena notò la sua maglietta libera dalla
lumaca.
«Jacob
è cattivo» tirò
su col naso.
«Jake.
Chiedile scusa.
Adesso» dissi severamente.
«Scusa,
Emma» mormorò e
la abbracciò, giusto per essere sicuro. Sorrisi,
specialmente quando Emma
ridacchiò e gli baciò una guancia e Jacob fece
finta di esserne disgustato e se
la pulì.
«Ehi! Vuoi
vedere una
farfalla che ho trovato?» le chiese.
«Sì!»
Emma annuì con
vigore, facendo rimbalzare i suoi ricci. Jacob la prese per mano e
corsero via.
«RAGAZZI!»
urlai per
farmi sentire «NON TROPPO LONTANO!»
«Ti preoccupi
troppo»
ridacchiò una voce profonda al mio orecchio. Delle forti
braccia si avvolsero
intorno alla mia vita e il mento di un uomo si posò sulla
mia spalla. Mi baciò
il collo con delicatezza. Improvvisamente, mi sentii riempire da un
forte
sentimento di amore e tenerezza, come se non potesse succedermi nulla
stando tra
quelle braccia. Sospirai e mi appoggiai a lui.
«Voglio solo
che siano
al sicuro» fissai le figure dei miei bambini che si
allontanavano.
«Artemis»
disse lui. Qualcosa
nel modo in cui lo disse mi suonò familiare...
«Non preoccuparti. Staranno
bene».
«Lo
so» sorrisi alle
loro sagome.
«Ti amo,
Artemis» mi
sussurrò all'orecchio, baciandomi ancora una volta il collo.
«Mmm. Ti amo
anch'io».
Mi girai, avvolgendo le braccia intorno al suo collo e baciandolo
delicatamente. Mi allontanai, guardando fisso nei dolci occhi dorati di
mio
marito. Gli scostai una ciocca di scompigliati capelli corvini dagli
occhi e lo
baciai di nuovo. «Ti amo anch'io, James».
James. James? JAMES?!
Oh, cazzo.
Mi svegliai urlando, i
ricci che volarono in tutte le direzioni mentre feci un balzo.
Dom si mise a sedere
velocemente, ad occhi spalancati «Cosa, cosa, cosa
c'è? Chi è ferito?» ansimò,
guardandosi attorno.
«Missy?
Cos'è successo?»
mi girai verso Pol, che aveva afferrato la bacchetta e la puntava alle
varie
ombre.
«Dannazione,
Artemis.
Perché diamine stai urlando a quest'ora
impossibile?» la voce di James giunse
dai piedi del mio letto. Pol diresse la luce della sua bacchetta sulla
mia
faccia e, scorgendo l'espressione di assoluto terrore, tutti e tre
iniziarono a
preoccuparsi.
«Missy,
cos'è successo-?»
«-incubo?
Stai-?»
«Artemis,
perché sei così
spaventata-?»
Ma fu la voce di James
che
mi riscosse. Era la stessa voce che avevo sentito nella mia visione, la
stessa
voce che avevo associato ad amore e affetto. Mugolai e mi rannicchiai
lontano
da lui. Mi fissarono tutti e tre.
«Missy?»
chiese piano Pol
alla fine «Cosa hai sognato?» Pol sa delle mie
visioni nel sonno (ovviamente),
così come Dom. James sembrava solo preoccupato. Era strano,
vedere una tale
espressione sul suo volto.
Scossi il capo
«Non voglio
parlarne ora» dissi con voce bassa. Evitai gli occhi di James
con tutte le mie
forze.
Il mio futuro
marito.
Sarebbe diventato mio marito. Quel
deficiente si sarebbe sposato con me.
Oh, per favore,
uccidetemi.
Mi salverebbe dalla
lesione
cerebrale che mi farà innamorare di quell'idiota.
Artemis Potter. Tremai
solo al pensiero.
«James, non
hai voglia di
fare una passeggiata?» gli chiese Dom, lo sguardo rivolto
ancora verso di me.
«Ehm, no.
Sono circa le
tre; nessuno sano di mente andrebbe a fare una passeggiata
adesso» disse
confuso.
«No, penso
che una
passeggiata sia magnifica
adesso; non credi anche tu, Apollo?» domandò
attraverso i denti serrati.
«Sì»
concordò Apollo,
guardandomi anche lui attentamente.
«Ma non
voglio-».
«James.
Vattene. Adesso»
Dom indicò la porta.
«Cosa?! Ma
voglio sapere
cosa c'è che non va-».
«James,
amico, per favore.
Dobbiamo parlare con Artemis» Apollo lo guardò con
la sua espressione
"Sono dannatamente serio in questo momento" e James uscì
dalla
stanza, borbottando sottovoce su "Solo un dannato incubo" e
"stanno esagerando" e qualcosa sull'avere una reazione eccessiva e
bambini. Va beh.
«Dicci cosa
è successo»
Dom si voltò verso di me e io scoppiai a piangere.
«No, aspetta- Scusa, non
volevo-» disse Dom di fretta, agitando le mani davanti a me.
Ma era Apollo a
sapere cosa fare. Si arrampicò sul mio letto e mi
tirò verso di lui. Piansi
disperatamente nascosta nel suo petto, mentre lui mi massaggiava la
schiena.
Dom mi accarezzò i capelli.
Oh, dovrei fare
un'aggiunta.
Quei due sono fatti
l'uno per l'altra. Sul serio. Si sposeranno e
avranno tre figli: David, Marisa e Stella. Vi ricordate la mia visione
a dieci
anni? Quella ragazza era Dom. Non l'ho mai detto a nessuno dei due e
non
intendo farlo finché
non saranno sposati.
«Era
così terribile?» mi
chiese Apollo, mentre iniziavo a piangere più forte al
pensiero del matrimonio.
Annuii.
«Moriva
qualcuno?» chiese
con delicatezza Dom, continuando ad accarezzarmi. Scossi il capo.
«Si faceva
male?» tentò
Apollo. Un'altra scrollata.
«Perdeva la
memoria?» No.
«Veniva
torturato?»
Provate di nuovo.
«Tu
ti facevi male
o morivi?» chiese Dom. Annuii e singhiozzai.
«Cosa?»
esclamò Apollo
allarmato.
«Soffrirò
una seria
lesione cerebrale» farfugliai alla fine.
«Oddio.
Quando? Come?»
chiese Dom freneticamente.
«Quando?
Settimo anno».
Potevo esserne sicura
dalla mia visione. Era nella parte più profonda
della mia mente futura.
«Sarà
un incidente?»
chiese Dom, sul punto di scoppiare a piangere «Come
succederà?»
«Non ti
dimenticherai di tutti
e tutto e andrai in coma, vero?» chiese Apollo ansioso e
assolutamente
miserabile.
«No»
riuscii a fare una
risata acquosa.
«Allora cosa
succederà?»
strillò Dom «Ho appena scoperto che la mia
migliore amica si farà seriamente
male durante il suo settimo anno e tu stai ridendo?»
«Non mi
farò male»
risposi.
«Cosa?!»
esclamarono nello
stesso momento.
«Allora cosa
succederà?»
chiese Dom, frustrata.
«Io-io-io».
«... Tu
cosa?... Andiamo,
Missy, diccelo» disse Pol a bassa voce.
«Mi
innamorerò di James
Potter. E mi sposerò
con lui» piagnucolai. Iniziai a piangere ancora
più forte.
Dom fece una specie di
risata sollevata «E' questo?»
«E' questo?!
Non è "questo"!
E' la cosa peggiore che potesse mai succedermi!» urlai.
«No, Missy,
non è così.
Andiamo, non è così male» disse Apollo
«E una volta che ti sarai innamorata di
lui, imparerai ad affrontare le sue piccole stranezze».
Feci una specie di
urlo-strillo-gemito strozzato. Sembravo una sorta di bestia rabbiosa.
«Oh, che
carino! La
mia migliore amica e mio cugino che si innamorano l'una
dell'altro!» strillò
Dom.
«Ti
innamorerai di James
Potter» rise Apollo.
«Sì,
avevi ragione sulla
lesione cerebrale» aggiunse Dom, ridacchiando anche lei.
«Attenti»
li avvertii
«Conosco delle cose su voi due e stavo pensando di dirvele,
ma ora non credo
che lo farò più».
«Eh, chi se
ne importa?»
scrollò le spalle Pol «Lo scopriremo lo
stesso».
«Vi
odio» misi il broncio.
Mi piaceva avere un vantaggio su di loro.
«Allora, cosa
hai
intenzione di fare?» mi chiese Dom.
Digrignai i denti
«Cambierò
il futuro».
«Ehm...
Missy, lo sai che
non puoi cambiare il futuro» disse Apollo insicuro.
«No. Io posso»
insistetti «Il futuro è soggettivo; cambia in base
alle nostre azioni e
decisioni. Non è scritto sulla roccia».
«Scommetto
che quella
visione, invece, era solida come una roccia» disse Apollo. A
volte, le mie
visioni erano un po' offuscate perché potevano cambiare.
«Lo
era» ammisi «Ma posso
cambiare il futuro. Lo farò. Non
mi innamorerò di quell'idiota».
«Artemis»
disse dolcemente Dom. Ero
sicura che stava per dire qualcosa di saggio e profondo. Quando
pronunciava il
mio nome per intero di solito era importante. «Puoi cambiare
il futuro, ma non
puoi fare niente per cambiare il destino».
Wow. Quello sì
che
era profondo. Chiunque abbia detto che le bionde sono ottuse
è uno stupido.
Beh, qualcuna lo
è. Ma
decisamente ci sono delle eccezioni alla regola. Io, per esempio. Io
decisamente non sono ottusa. E neppure Dom o Apollo. Ecco allora. Non
tutti i
biondi sono ottusi. Stupidi stereotipi.
«Chi ha detto
che era
destino?» chiesi testardamente. Dom aprì la bocca
per dire qualcosa, ma Apollo
la bloccò con una mano e lei la richiuse, confusa.
«Lascia stare» la avvisò e
lei annuì... aspettate, quello non è un leggero
rossore, vero? O mio dio, anche
le guance di Apollo sono un po' tinte di rosa... si stanno finalmente
innamorando uno dell'altra!
Sììììììììììììììììììì!!!
«Puoi
provare, Artemis. Ma
dubito che qualsiasi cosa tu abbia intenzione di fare
funzionerà, perché Dom ha
ragione, questo è destino. Non sfidare il destino».
«Tsè»
brontolai. Non mi
sarei innamorata di un idiota di prima categoria come James Potter.
Beh, se
fosse un po' più gentile, forse...
«Vado a
recuperare James.
Buona notte a tutt'e due» Apollo lasciò la stanza.
Non appena se ne andò, mi
girai verso Dom. «Sputa il rospo».
«Di cosa stai
parlando?»
«Ho visto il
modo in cui
guardavi mio fratello. Spara».
Sembrava nervosa
«Noi-ehm... possiamo aver... voglio dire, magari a quella
festa il mese
scorso... con tutto l'alcool e quella roba lì... noi
abbiamo... ehm».
Ehi, aspettate. Io
pensavo
stesse per ammettere i suoi sentimenti per lui. Di cosa sta parlando?
«Ho come, per
sbaglio, per
caso fatto sesso con lui» mormorò, guardando in
basso e diventando rosso acceso
in faccia.
«Cooooosa?»
Gli occhi mi
uscirono dalle orbite. Decisamente, quello non
l'avevo visto. Di solito
lo faccio.
«Scusa»
mormorò,
assolutamente mortificata.
«Perché
non me l'hai
detto?» chiesi. Ero ancora un po' scioccata.
«Pensavo lo
sapessi già».
«Questo non
l'ho visto»
scossi il capo «Probabilmente perché è
stato un impulso del momento... ma davvero?»
«Sì,
abbiamo ehm... deciso
di non dirlo a nessuno...»
«L'hai detto
a me» strano,
ma non ero arrabbiata. Probabilmente perché si trattava del
suo futuro marito.
«Pensavo lo
sapessi già,
ma avessi soltanto bisogno che lo ammettessi» era ancora
tutta rossa.
«No, pensavo
stessi per...
ammettere qualcos’altro».
«Cosa?»
incurvò un
sopracciglio.
«Non
importa» dissi
velocemente.
«Non sei
arrabbiata?»
chiese confusa.
Mi girai e le feci un
gran
sorriso «Per niente».
«Davvero?»
«Davvero».
«Perché
no?»
«Perché
io so delle cose»
le sorrisi e mi girai per addormentarmi.
«DIMMELO!»
«Notte,
Dom».
«ARTEMIS
SELENE JONES! DIMMELO!»
«DOMINIQUE
GABRIELLE
WEASLEY, NO!» le risposi, sorridendo.
«APOLLO
OLIVER JONES,
COS'è SUCCESSO AD ARTEMIS SELENE JONES?» chiese
James a mio fratello, entrando
nella stanza e sorridendoci.
«JAMES SIRIUS
POTTER,
NIENTE».
«ARTEMIS
SELENE JONES,
DIMMI COS'è SUCCESSO»
«JAMES SIRIUS
POTTER, NO»
risposi freddamente.
«ALBUS
SEVERUS POTTER
VUOLE CHE FACCIATE TUTTI SILENZIO COSì PUò
CONTINUARE A DORMIRE!" urlò
Albus, il fratello minore di James, dalla stanza accanto. Albus
è proprio un
ragazzo carino. Merita il suo futuro: una moglie magnifica (Noah
Paciock, la
sorellina di Ella) e tre figli. Sarà anche Cercatore per i
Cannoni di Chudley
(non sono più la peggior squadra del campionato).
«ROSE LUNA
WEASLEY è
D'ACCORDO CON LUI!» aggiunse Rose. Amo quella ragazza. E'
cosi dolce... ma il
suo futuro continua a cambiare. Mi fa impazzire da morire.
«SCORPIUS
HYPERION MALFOY
VUOLE SAPERE PERCHé TUTTI STANNO USANDO I NOMI PER INTERO E
STANNO PARLANDO CON
LE MAIUSCOLE» Scorpius, il migliore (e davvero sexy. Se solo
fosse più grande)
amico di Al ridacchiò. Anche Scorpius ha un futuro nebuloso.
«ARTEMIS
SELENE JONES NON
NE HA IDEA» dissi. Scoppiammo tutti a ridere e riuscii a
sentire le risate
anche dalla stanza accanto.
«Beh, questo
è stato
decisamente strano» dissi alla fine.
«Non puoi
aspettarti
niente di meno da noi» osservò James.
Scrollai le spalle
«Vero»
Poi mi sdraiai immediatamente e mi rimisi a dormire.
Ho deciso cosa
farò.
Eviterò James Sirius Potter a tutti i costi. Cambierò
il futuro. Posso
farlo.
Quindi, beccatevi
questo.
«MISSYYYYYYYY!!!»
l'urlo
di Ella poteva venire sentito tranquillamente per tutto il binario e la
gente
rise mentre lei mi saltava addosso, facendomi barcollare.
«AHIA!
STACCATI, PICCOLA
PAZZA!» urlai, mentre si aggrappava alla mia schiena e mi
strillava felice
nell'orecchio.
«Ehi,
ragazze» salutò
Jason. Anche lui è amico di Apollo, ma non tanto quanto
James. Mi staccò Ella
di dosso. Lei si contorse per sfuggire alla sua presa, ma lui si
limitò a
ridere e lanciarsela sulla spalla come se fosse una piccola bambola di
pezza.
«EHI! METTIMI
GIù!» urlò
Ella indignata. Ella è minuta e carina, mentre Jason
è muscoloso, alto e
davvero, davvero bellissimo. Sono entrambi spensierati e amanti del
divertimento, ed è per questo che sono fatti l'uno per
l'altro. Veramente.
Diventeranno la coppia più carina di tutte e avranno otto
bambini perché non
saranno capaci di togliersi le mani di dosso. Ho visto tutto in una
visione
molto lunga: venti minuti. E intendo tutto
quanto. Ella è una che
strilla, nel caso qualcuno di voi voglia saperlo.
In realtà fa
un po' paura.
Ognuna del mio gruppo di amiche ha l'anima gemella nel gruppo di amici
di
Apollo. Vedete, Ella e Jason staranno insieme, Alex e Fred II si
sposeranno,
Dom e Apollo si innamoreranno perdutamente e poi ci siamo io... e
Potter
(inserite qui brivido di disgusto). Ma cambierà.
«Grazie»
sospirai
riconoscente «Stava per rompermi un timpano».
«LASCIAMI
ANDARE!»
«E
così se ne andò il mio
udito» Jason rabbrividì. Adesso, Jason ed Ella
hanno una specie di relazione
amore/odio. Presto sarà amore/amore. Diventeranno
disgustosi. Non vedo l'ora.
«Jason,
amico!» Potter ci
raggiunse e diede un pugno sulla spalla di Jason «Ehi
Ella» aggiunse, guardando
la ragazza urlante. Lei sorrise e salutò con una mano, poi
continuò a
strillare.
«COSA?» chiese
Jason ad alta voce. Ella gli stava
ancora urlando nell'orecchio, attraendo un sacco di sguardi strani.
«HO DETTO
CIAO!» strillò
forte Potter «Oh, per l'amor di dio» aggiunse
esasperato, tirando giù Ella da
Jason e rimettendola delicatamente con i piedi a terra.
«Grazie
Jimmy» disse Ella
con tutta la dignità che poteva racimolare. Purtroppo, non
era molta visto che
era appena stata tirata giù dalla schiena di un tipo a cui
stava strillando
nelle orecchie. «Ora, dov'ero rimasta? Oh giusto!
MISSYYYYYYY!!»
strillò ancora,
cercando di saltarmi
addosso. Questa volta, prese la rincorsa e io rischiai di cadere.
All'improvviso, delle mani calde e forti afferrarono le mie braccia e
mi
tennero in equilibrio. Una scossa di elettricità mi
passò lungo le braccia al
suo tocco.
«Stai
bene?» mi chiese
Potter, mentre cominciavo a far staccare Ella che aveva ricominciato a
strillarmi felice nell'orecchio.
«Sì,
grazie» dissi con
distacco.
«DOMIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!»
urlò all'improvviso Ella. Mi lasciò andare
(grazie, caro Merlino) e corse verso
Dom, che fece un piccolo strillo spaventato e cominciò a
correre nella
direzione opposta.
«E' pazza. Ma
non puoi non
amarla» Jason sorrise ad Ella, che stava ancora correndo
dietro a Dom.
«Più
come, tu
non
puoi non amarla» gli sorrisi compiaciuta e lui
farfugliò. Anche
James ghignò.
«Ehi»
disse una voce calma
e tranquilla.
«ALEX!»
strillai e mi
lanciai su di lei. Alex era la più normale nel nostro
gruppo, che non significa
davvero molto visto che il nostro gruppo consiste in una Veggente, una
mezza
Veela/mezzo Lupo Mannaro e una ragazza che si comporta come una
bambina. Ma
comunque. E' tranquilla, dolce e davvero intelligente. E stupenda
ovviamente,
ma in realtà non se ne accorge. Triste, davvero. Voglio
dire, ha la bellezza
necessaria per avere qualsiasi ragazzo voglia, ma va dietro all'unico
tipo che
non ha assolutamente alcun interesse romantico in lei. E' talmente
masochista.
Disse
la ragazza che era determinata a cambiare il futuro
anche se sapeva che non avrebbe funzionato.
Touché,
cervello. Touché.
«Ehi,
Missy» ricambiò il mio
abbraccio. «E James» aggiunse, facendogli un
sorriso. Lui ricambiò «E Jason...
cos'hai?» finalmente notò che Jason era rosso in
faccia e stava ancora
mormorando tra sé e sé.
«Gli piace
Ella» dicemmo
io e Potter insieme. Jason ci fulminò.
«Davvero?
Grande» Apollo
arrivò e gli diede un pugno sul braccio come saluto.
Davvero, i ragazzi sono
strani. «Dov'è Freddie?» chiese a James.
Alex si interessò immediatamente
all'ammasso
di cemento ai suoi piedi. Le sue guance si arrossarono leggermente.
«Come faccio
a saperlo?»
James scrollò le spalle.
«Beh, a parte
il fatto che
è un tuo parente e che sei venuto con lui, intendi
dire?» chiese Jason.
«Parlando di
persone con
cui sei imparentato, dov'è Dom? E Ella» aggiunse
Apollo.
«Probabilmente
staranno
ancora correndo qui attorno da qualche parte. Dom sta scappando
dall'abbraccio
di saluto e gli strilli di Ella» risposi per Potter. Non
l'avevo ancora
guardato una
sola volta oggi. UNO A ZERO PER ME!
«Giusto»
Pol annuì e roteò
gli occhi.
«OK, ho
capito dannazione,
ti sono mancata,
ora per favore mi scenderesti di dosso, cazzo!»
«Aah, sembra
che la
sempre-gentile Dominique sia arrivata» la voce di Fred
arrivò da dietro di noi.
«Freddie!»
Jason abbracciò
Fred (in modo maschile, naturalmente) e Alex divenne ancora
più rossa.
«ALEEEEEEEEEEEX!!!»
Ella
volò da Alex, che urlò di naturale terrore e
cercò di fare del suo meglio per
apparire più insignificante possibile. Non
funzionò. Ricevette il trattamento
di urla e abbracci proprio come il resto di noi. Cos'è
successo all'abbraccio-pacca-fine
non lo so. Fondamentalmente, abbiamo mandato all'inferno quel
piccolo
tipo di saluto.
«Finalmente,
sembra una
dannata scimmia urlatrice»
Dom mi raggiunse, massaggiandosi l'orecchio.
«Lo so. Sono
diventato
sordo anch'io» Jason si indicò l'orecchio
mestamente.
«Mi dispiace
per te,
amico» gli diedi una pacca sul braccio per consolarlo
«Ma se non saliamo adesso
sul treno, partirà per Hogwarts».
«ELLA, ALEX,
ANDIAMO!
TRASCINATE I VOSTRI CULI SUL TRENO!» urlo loro Dom. Beh,
qualcuno era di umore nero
quel giorno.
«LE COSTOLE,
ELLA, ATTENTA
ALLE COSTOLE!» ansimò Alex. Fred staccò
Ella da Alex e la mise dritta a terra.
Ella ci guardò e ci fece un gran sorriso «Mi siete
mancati, ragazzi!»
«Davvero? Non
l'avevamo
ancora capito» disse Alex sarcastica, ancora leggermente
senza fiato. Si
massaggiò le costole mentre inceneriva Ella, che ebbe la
decenza di apparire
vergognosa.
«Artemis?»
Il volto
ansioso, terrificato e preoccupato di Dom mi comparì davanti.
«Sì?» la fissai bene, notando la sua espressione «Cosa c'è, Dom?» chiesi preoccupata.
«Sono- sono
incinta».
Sorrisi, anche se la
mia
mente era a miglia di distanza. Avevo visto la formazione della
famiglia di
Dom... proprio l'inizio. Sono così contenta per lei!
«Artemis.
ARTEMIS!» la
faccia di Potter mi apparve improvvisamente davanti. Scattai indietro,
non
aspettandomi di trovarmelo di fronte.
«Cosa?»
«Ti ho
chiesto se vuoi
qualcosa dal carrello. Circa otto volte, veramente. Cosa stavi
guardando? E
perché sorridevi?»
«Niente di
particolare.
Devo essermi incantata» scrollai le spalle e uscii dallo
scompartimetno,
lasciandomi dietro un Potter molto confuso. Di solito restavo sempre e
ci
divertivamo a litigare. Ma sto mantenendo le distanze.
Cambierò il futuro. Lo
farò. So di poterlo fare.
Il resto del viaggio fu
più o meno come al solito. Ella e Jason che flirtavano tra
di loro, Dom e Pol
che cercavano di evitare di incrociare gli sguardi e quando capitava
arrossivano, Alex guardava Fred dormire e Potter mi fissava mentre
leggevo un
libro babbano. Feci del mio meglio per ignorarlo.
Praticamente, fu il
viaggio in treno più strano che avevamo mai fatto, avrei
voluto urlare. Almeno
Ella e Jason si stavano divertendo nella loro bolla personale.
Più tardi,
al banchetto,
stavo giocherellando con il cibo (non ero dell'umore adatto per
mangiare)
quando realizzai. Non c'è niente di più strano o
disgustoso al mondo dello
scoprire che la tua migliore amica è andata a letto con tuo
fratello. Guardai
Dom e Apollo e arrossii al pensiero di loro due... che facevano
qualcosa.
BLEAH!
Potter mi vide
arrossire e
fece una smorfia. Annuì e mi lanciò un'occhiata
del genere
"E'-strano-vero?". Io annuii e feci una smorfia, lanciandogli
un'occhiata per dire
"Ti-ha-detto-che-è-andato-a-letto-con-tua-cugina?" Lui
annuì e fece finta
di vomitare e io non riuscii a trattenermi dal sorridere. Poi gli diedi
un'occhiata tipo "Non-hai-picchiato-mio-fratello-vero?" e lui scosse
la testa e scrollò le spalle come per dire
"Quel-che-è-fatto-è-fatto".
Tornai a guardare il
mio
piatto e realizzai di aver appena avuto una conversazione silenziosa
con James
Potter e che entrambi l'avevamo capita.
Strano.
Oh, dannazione! Avrei
dovuto ignorarlo! IGNORA, ARTEMIS, IGNORALO!
Next chapter:
«So che mi
vuoi, Jones»
aprii l’altro occhio, giusto in tempo per vedere Potter
inarcare le
sopracciglia in modo nauseante. Mugolai e affondai la faccia nel petto
di Al,
così da non vedere più quell’immagine
disgustosa.
«Fallo
andar via» mi lamentai, la voce soffocata dalla
maglietta di Al.
Note di traduzione:
Ed ecco qui. Questo
è il
primo capitolo di una storia davvero fantastica. E’
divertente, frizzante e
molto particolare, come avete potuto leggere.
E’ la prima volta che
faccio una traduzione seria e spero di essere riuscita a rendere
l’atmosfera della
storia originale.
Comunque, se volete
leggerla di persona, ecco il link: Déjà Vu
L’autrice è geniale e
simpaticissima, quando le ho detto che mi sarebbe piaciuto tradurla in
italiano
era davvero eccitata e voleva che le mandassi il capitolo in italiano,
anche se
non lo conosce.