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Autore: Eyown    09/11/2003    1 recensioni
Tutti i BeyBladers si sono radunati per partecipare ud un mini-torneo di beneficenza: ogni squadra ha affittato un appartamento vicino allo stadio, per una durata di due settimane ...
Genere: Romantico, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SOGNI DI PASSATO

  • Capitolo 14° -

 

Vi ho fatto apettare una marea di tempo,lo so, ma eccomi di nuovo qui con un altro capitolo!!! Ho tante fic da scrivere tutte insieme e mi sta andando in pappa il cervelletto però spero che questo capitoletto vi faccia piacere ^_^ buona lettura dalla vostra Eyo^chan!!!!

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Dallo scontro di Kei contro Sara, erano passate due settimane e la ragazza era rimasta in Italia, anche se aveva promesso a Will che sarebbe tornata presto in Giappone e avrebbero poturo vedersi. Durante il soggiorno nel paese europeo infatti, i due avevano fatto coppia fissa, come del resto Kei, Cj, Rei, Mao, Yuri e Lucrezia. Karen e Takao erano un caso a parte, perché oramai non si potevano più definire una "coppietta" ma una persona sola….

Quel giorno C.j. uscì da scuola un’ora prima e ne approfittò per tornare a casa di Takao a vedere se Kei era già rientrato; come se se lo fosse immaginato, il ragazzo la stava già aspettando a casa, dove Rei aveva preparato il pranzo prima di uscire con Mao per compere.

Cj – caspita che buon odorino… come Rei non cucina nessuno! –

Kei – forse tua cugina… -

Mangiarono in silenzio, poi la ragazza bionda portò kei in cameretta e lo fece sedere sul letto, restando in piedi di fronte a lui.

C.j – ti volevo parlare di una cosa importante… ormai è da due settimane che ci penso –

Era diventata rossa in viso, e continuava a rigirare il su bey tra le mani, quasi ne traesse conforto.

Kei – dimmi, ti ascolto –

C.j – Non so se ti ricordi, quando vi abbiamo rivelato di provenire dal futuro…. –

Kei – non potrei mai dimenticare quel giorno… su vai avanti –

C.j – ecco, mi avevi detto che volevi vedre il mio passato… hai mai pensato a come fare? –

Il ragazzo restò un attimo senza parole, non pensava che lei venisse fuori con quel discorso, sperava di essere lui a parlargliene, ma a questo punto….

Kei – pensavo che… in realtà pensavo a una cosa sciocca, sicuramente non potrebbe funzionare –

C.j – Kei… - si sedette vicino a lui – io lo conosco il modo…. –

Avvicinò le labbra a quelle del ragazzo, che stette subito al gioco, ma pensava che C.j. non avesse capito esattamente quello che intendeva dire lui quella volta… forse, pensò, era anche meglio così…. Ma quando lei cominciò a baciarlo vicino alle orecchie e poi sul collo, mentre con una mano gli accarezzava il torace, capì che lei sapeva benissimo cosa dovevano fare.

Kei – C.j, sei sicura che… - lei gli mise un dito sulla bocca invitandolo a non parlare.

C.j – ne sono sicura Kei, questo è l’unico modo per esaudire il tuo desiderio… ma non voglio farlo solo per questo, lo faccio anche per me, perché ti amo… tu lo sai vero? –

Kei – sì certo che lo so… -

La baciò di nuovo e mentre continuava ad accarezzarle i capelli e il viso, si sdraiarono sul letto, tirandosi addosso le coperte.

 

Iniziava a non sentire più niente… vagamente aveva percepito il grido di dolore soffocato che C.j. aveva lanciato mentre lui entrava dentro di lei per la prima volta, poi si ritrovò da tutt’altra parte.

Davanti a lui c’era un giardino con delle aiuole piene zeppe di fiori, doveva essere primavera inoltrata. Un casetta circondata da alcune siepi attirò la sua attenzione, perché dalla porta stavano uscendo un ragazzo e una bambina su sette anni.

Ragazzo – hai preso tutto? –

Bimba – sì certo! Ho preso anche Sachiel, sai, oggi a scuola ci faranno usare i bey! –

Ragazzo – fatti valere, ok? Quando vengo a prenderti oggi pomeriggio voglio sentirti dire che hai vinto contro tutti i maschi della clase, d’accordo? –

Bimba – d’accordo capitano – disse portandosi una mano alla fronte come un soldato sull’attenti. Lui le scompigliò i capelli biondi e le sorrise.

Ragazzo – riposo soldato. –

Poi la prese per mano e la portò fino alla macchina parcheggiata nel vialetto.

Kei guardandoli andare via, si sentì prendere da un dolore cupo nello stomaco.

Kei – quella bambina… era C.j ne sono sicuro… quindi quel ragazzo… ero io… -

Prima di finire la frase si sentì sbalzato violentemente a terra da una forza misteriosa; quandò aprì gli occhi e si tirò a sedere, vide che intorno a lui era tutto cambiato. Si trovava in un parchetto, due giovani stavano seduti su una panchina, mentre cullavano una carrozzina con all’interno un biombo di circa un anno, mentre altri due bambini giocavano vicino a loro con la sabbia.

La ragazza, molto carina, non doveva avere più di venticinque anni, gli occhi neri e i capelli biondi, alta e slanciata, mentre il ragazzo, circa la stessa età, aveva i capelli scuri e gli occhi azzurri. Ad un certo punto Kei vide lei alzarsi, dire qualcosa di incomprensibile al ragazzo e poi dirigersi verso la tabaccheria, che si trovava dall’altra parte della strada. Lui intanto si era allontanato dalla panchina di qualche metro per sgranchirsi le gambe, quando sentì il classico rumore di frenata.

Kei guardò verso la strada e vide la ragazza bloccata in mezzo alla corsia, paralizzata dal terrore, con un camion che velocemente si stava avvicinando a lei. Il camionista cercava in tutti i modi di frenare, ma i freni del pesante mezzo sembravano impazziti e le ruote mandavano scintille ovunque. Il ragazzo con i capelli neri si precipitò per la strada, cercando di spingere via la ragazza, ma non fece in tempo, perché il camion piombò su di loro a 40 chilometri all’ora.

Kei rimase ad occhi spalancati a guardare la scena, avrebbe voluto urlare ma non trovò neanche la voce. Mentre continuava a tenere lo sguardo fisso sulla strada, dove si era radunata un sacco di gente e il camionista era seduto a terra, accanto ai corpi senza vita dei ragazzi, a piangere, nel suo campo visivo entrarono i due bambini che prima giocavano con la sabbia.

I due biondini, praticamente identici se non per la lunghezza dei capelli, erano rimasti ad osservare la scena immobili. Il bambino nella culla cominciò a piangere e quando i due bambini si girarono verso il ragazzo con i capelli azzurrini, kei, vide il terrore sui loro volti e li riconobbe…. Purtroppo li riconobbe. Chiuse gli occhi con un solo pensiero in testa e si fece tutto buio.

Riaprì gli occhi lentamente e si ritrovò di nuovo a casa, nel suo letto, mentre a finco a lui che dormiva, c’era C.j. Provava qualcosa di incredibile… si ricordava esattamente tutto quello che aveva visto ma ricordava anche quello che aveva fatto con la ragazza… la osservò per qualche minuto, finchè anche lei non aprì gli occhi.

C.j – Kei… ti sei svegliato… -

Kei – sì…. Hai dormito bene? –

C.j – benissimo…. – si ricordò di essere ancora nuda e istintivamente si coprì con le coperte.

Kei – sei proprio strana… - la prese un po’ in giro, ma nei suoi occhi c’era qualcosa di strano.

C.j – non ci sono ancora abituata… comunque sono stati momenti bellissimi per me oggi, spero sia stato lo stesso per te… - arrossì un poco e questo la faceva diventare ancora più carina, kei adorava quando arrossiva.

Kei – sì, è stato bellissimo… avevi ragione tu, ho visto… -

Lo sguardo della ragazza si fece più vivo e attento; si mise seduta a gambe incrociate con le coperte avvolte intorno al corpo, ad ascoltare in silenzio.

C.j – avanti, raccontami.. –

Kei – ho visto me stesso, da grande… con una bellissima bambina bionda… - le sorrise e lei gli rispose facendo altrettanto.

C.J – è quello che volevi, giusto? Sei riuscito a guardare un pezzetto del mio passato… ma dimmi, hai visto anche qualcos’altro? – non l’aveva mai vista così curiosa e ansiosa di ascoltare le sue parole. Ma non trovava il coraggio di dirle quello che aveva visto, non riusciva a trovare le parole per descriverle la morte dei suoi genitori. Decise di tenersi il segreto per sé.

Kei – no, nient’altro, ma mi è bastato…. Sono contento di averlo fatto –

La baciò con foga, quasi a voler scacciare dalla mente i visini spaventati di quei due bambini biondi.

Due giorni dopo.

Takao – Santo cielo, sono impaziente che arrivi domani, è da un anno che aspetto questo momento *___* -

Il giovane, come tutta la squadra dei blead breakers e i Dreamcatcher, era eccitatissimo all'idea che l’indomani sarebbero cominciate le fasi "bollenti" del campionato mondiale di beyblade.

Rei – anche io non vedevo l’ora, sarà emozionante disputare queste gare, ho sentito che ci saranno blader fortissimi!!! –

Max – già, cercheranno di portarci via il titolo, ma noi siamo o non siamo i più forti? –

Will – maxi, non ti montare la testa, non vorrei deluderti ma quest’anno lo vinceremo noi U.U –

Karen – il mio cuginetto ha ragione, non sperate di cavarvela facilmente! –

Kappa – ho come l’impressione che saranno delle gare emozionanti, ma qualcuno di voi sa chi sono gli altri blader che parteciperanno? –

Jack – no, ma ho saputo che le ultime fasi di eliminazione si svolgeranno oggi, io direi di andare a vedere, così conosceremo i ragazzi contro cui dovremo lottare! –

Così si prepararono e si dieressero subito al Beyblade stadio che era di proprietà della BBA, per vedere gli incontri delle eliminazioni.

Si sedettero in prima fila, il presidente DaiTenji aveva fatto tenere in serbo i posti migliori, da cui si poteva vedere chiaramente ogni incontro.

Gli scontri si susseguirono con rapidità, e passarono due squadre apparentemente molto forti, i BlackEye e un gruppo di sole ragazze provenienti dall’europa (sì, io, eiko, lucrezia e mao-chan XDDDD ndA)

Quando entrarono le squadre che si sfidavano per il terzo ed ultimo turno, a Kei si bloccò il respiro. Da una parte dell’arena c’era un gruppo formato da quattro ragazzi, sconosciuti agli occhi del ragazzo, ma dall’altra parte….

Il secondo gruppo contava tre ragazzi e una ragazza, tutti due quindici, sedicianni… la ragazza portava un cappellino di lana calcato in testa, da sotto il quale spuntavano ciocche di capelli biondo-rossicci e aveva profondi e agguerriti occhi neri. Uno dei tre ragazzi della squadra aveva una maglietta tutta decorata dalle firme dei suoi compagni e un paio di pantaloni larghissimi che portava bassi in vita. Aveva gli occhi di un chiarissimo azzurro e i capelli, coperti in parte dalla visiera di un cappellino, erano neri come la pece.

Kei si alzò dis catto in piedi non credendo ai proprio occhi…. Anche se sembrava una cosa impossibile, non avrebbe mai potuto dimenticare i due ragazzi del sogno… ancora incapace di credere a una cosa simile, guardò in direzione dei suoi amici, C.j, will e Jack erano tranquillamente seduti a guardare i ragazzi che lanciavano i loro bey in un incontro emozionante. Rimase incredulo a fissare l’arena dove i bey sfrecciavano veloci l’uno contro l’altro.

  
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